Adistanza di quasi due mesi le. Di ritorno da Loreto. Anche se, come ha affermato Benedetto. m a r e a p e r t o - i n t e r v i s t a

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1 Di ritorno da Loreto m a r e a p e r t o - i n t e r v i s t a Adistanza di quasi due mesi le cose raccontate, viste e vissute sull esperienza dell Agorà di Loreto sono state molte, a volte le più disparate e diverse. Benedetto XVI ha risposto a tre quesiti in particolare sottolineando l importanza di alcune realtà di oggi. Chiediamo ad Anna Pagliari, 17 anni di Lumezzane, presente in quei due giorni con molti altri adolescenti e giovani sulla spianata di Montorso. Benedetto XVI, rispondendo alla ragazza che ha posto la domanda sulle periferie e sulla problematicità della vita in queste zone, ha affermato che non ci devono essere centri e periferie e che due sono le realtà che permettono di creare centri di speranza: la famiglia, così in difficoltà oggi, e la parrocchia. Cosa pensi di queste periferie ; credi valga la pena impegnarsi in questa direzione, o le periferie vanno lasciate periferie? Anche se, come ha affermato Benedetto XVI, le realtà che fanno sopravvivere la speranza sono la famiglia e la parrocchia, le periferie esistono e non lo si può negare. È difficile capire per me la vita dei giovani che vivono in queste situazioni, perché oltre a testimonianze di alcuni ragazzi decisi a cambiare le cose, i media preferiscono evitare il problema, quindi cercare di ipotizzare una soluzione diventa abbastanza difficile. In ogni caso credo valga la pena impegnarsi per concedere una possibilità in più ai milioni di ragazzi che si trovano in condizioni difficili. Qualcosa si è già fatto per cercare di migliorare la situazione, ma fatto sta che a molti ragazzi che vivono in realtà denigrate,

2 Di ritorno da Loreto m a r e a p e r t o i n t e r v i s t a dove manca una situazione familiare stabile, oppure dove esistono organizzazioni che costituiscono un punto d incontro, sono negate molte possibilità di vita. Credo valga la pena impegnarsi per trasformare queste periferie in centri di speranza e d aiuto per altre, soprattutto pensando che ognuno di noi ha il diritto di vivere una vita aperta ad ogni possibilità. Ha detto ancora nella risposta alla seconda domanda il papa: Difficile parlare agli amici di oggi di Dio e forse ancora più difficile che parlare della Chiesa, perché vedono in Dio solo il limite della nostra libertà, un Dio di comandamenti, di divieti e nella Chiesa un istituzione che limita la nostra libertà, che ci impone delle proibizioni. Ma dobbiamo cercare di rendere visibile a loro la Chiesa viva, non questa idea di un centro di potere nella Chiesa con queste etichette, ma le comunità di compagnia nelle quali nonostante tutti i problemi della vita, che ci sono per tutti, nasce la gioia di vivere. Quanto è difficile per te parlare agli amici di Dio? er me, come penso per la maggior parte dei ragazzi della mia età è molto difficile parlare di Dio agli amici, e non solo perché vedono in Dio un limite alle libertà, ma anche perché molto spesso noi ragazzi commettiamo un errore: ovvero quello di pensare che Dio sia una cosa che non ci

3 riguarda, dando la priorità ad altro. Durante la messa di domenica, il Papa ha anche detto: Andate contro corrente e non abbiate paura di essere diversi e a volte è proprio questa paura che mi frena nel parlare di Dio agli altri, nel condividere dubbi e sentimenti, soprattutto legati all ambito religioso. Dopo l esperienza fatta a Loreto nella giornata organizzata dai giovani dell Agorà, avvertendo l abbraccio paterno del papa e le sue parole, ho capito che dobbiamo imparare a mettere al primo posto i veri valori della vita, non dobbiamo seguire la corrente solo perché è più comodo, dobbiamo imparare a non aver paura di ricercare in Dio il senso della vita, e per far questo dobbiamo essere uniti e imparare a parlare apertamente di Dio, cominciando dai nostri coetanei. Semplicemente non dobbiamo avere paura. torno da Lor reto Partecipanti: circa 2500 (attraverso la Diocesi, le associazioni, iscritti direttamente sul sito dell evento) Partecipanti con l Ufficio Oratori: 1100 Con treno speciale: 420 Con gemellaggio a Teramo: 50 Sacerdoti accompagnatori: 54 Molto significativa e umanamente condivisa da tanti può essere la richiesta posta alla fine della seconda domanda: Santità in questo silenzio dov è Dio? Il papa ha poi ricordato che anche Madre Teresa è passata per il silenzio di Dio l grido Dio dove sei? accompagna da sempre la vita dell uomo. Io penso che sia Dio stesso che si riveli a noi, dobbiamo solo saperlo ascoltare facendoci permeare da lui. D altra parte i dubbi verso qualcosa che non si può vedere fanno parte dell uomo, e il

4 Di ritorno da Loreto La sezione Mare aperto è la sezione monografica del Gabbiano. In ogni numero vorremmo dedicare ampio spazio all approfondimento di un tema importante per la pastorale giovanile. E desideriamo guardarlo con il colpo d occhio di un gabbiano in volo sul mare aperto. fatto che anche Madre Teresa abbia sperimentato il silenzio di Dio ci sottolinea la nostra umanità, che in parte potremmo superare credendo in Dio anche quando non si rivela a noi, quando siamo noi che dobbiamo saper ascoltare anche il suo silenzio. L ultima domanda: cosa ti è rimasto oltre a ciò che ci hai già raccontato? Anna non risponde, si vede che il resto vuole tenerlo per sé, o meglio, realizzarlo con i fatti nel proprio oratorio e nella propria vita. Grazie e auguri. Mauro Toninelli

5 Agorà dei giovani L Agorà dei giovani italiani è un percorso nazionale di speciale attenzione al mondo giovanile articolato in tre anni che desidera promuovere un nuovo slancio della pastorale giovanile, una sempre maggiore soggettività delle nuove generazioni nella missione della Chiesa ed un crescente coinvolgimento dei giovani nel cammino della Chiesa italiana. Dopo il primo anno (2006/07) conclusosi con l evento di Loreto e dedicato all ascolto del mondo giovanile, da settembre del 2007 ci affianchiamo al percorso nazionale che segna la seconda tappa. L anno pastorale 2007 / 2008 è dedicato alla dimensione interpersonale dell evangelizzazione. L obiettivo è quello di proseguire la dinamica estroversa del primo anno, sia a livello di testimonianza e presenza quotidiana negli ambienti di vita, sia come iniziative straordinarie di missione. Il momento centrale del secondo anno è la GMG di Sydney 2008: essa offre ai giovani la possibilità di approfondire il senso del mandato missionario per la propria esistenza cristiana, in un contesto culturale e sociale estremamente stimolante. La partecipazione, fisica o virtuale, all evento di Sydney è quindi un passaggio importante Per poter approfondire questo percorso la Chiesa Italiana offre agli operatori un ampia sussidiazione che potete trovare sul sito (trovate il link anche dal nostro sito), nella sezione materiali e sussidi.

6 Agorà dei giovani m a r e a p e r t o Il materiale che viene messo a disposizione sul sito dell Agorà offre strumenti in diverse situazioni: - un itinerario mensile di celebrazioni legato ad un testimone della cristianità; - fondamenti - testi di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI sul tema della testimonianza - approfondimenti - testi di approfondimento pastorale sul tema dei giovani, dell evangelizzazione e della testimonianza; - schede operative - divise per parrocchie, gruppi e diocesi. Ogni scheda richiede l attivazione di percorsi piuttosto articolati. per tutti coloro che sono coinvolti nel cammino triennale (su questo trovate maggiori informazioni a pagina 2 di questo numero del Gabbiano). Il tema, Mi sarete testimoni, evidenzia che missionarietà è parte costituiva dell identità cristiana delle persone e delle comunità, chiamati a narrare l esperienza gioiosa dell incontro con il Risorto. La missione viene vissuta non come proselitismo, che vuole catturare i giovani per appropriarsene, ma come una gioiosa comunicazione della bellezza di una scoperta che si vuole condividere con tutti.