Deliberazione della Giunta Regionale 09 dicembre 2014, n. 866 (1)
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1 Deliberazione della Giunta Regionale 09 dicembre 2014, n. 866 (1) (1) In B.U.R.L. 29 dicembre 2014, n. 103 D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. - L.R. n. 27/98 e s.m.i. - "Linee guida per la prevenzione ed una corretta gestione dei rifiuti nelle manifestazioni - Indirizzi per la modifica del regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati." Epigrafe Premessa Allegato A Linee guida per la prevenzione ed una corretta gestione dei rifiuti nelle manifestazioni - Indirizzi per la modifica del regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati Articolo 1 Principi. Articolo 2 Obblighi. Articolo 3 Azioni. Articolo 4 Disposizioni finali. Allegato - Modello di comunicazione nominativo responsabile gestione dei rifiuti LA GIUNTA REGIONALE Su proposta dell'assessore alle Politiche del territorio, Mobilità, Rifiuti VISTO lo Statuto della Regione Lazio; VISTA la legge regionale 20 novembre 2001, n. 25, "Norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione". VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni, "Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale". VISTO il Reg. reg. 29 aprile 2013, n. 6, "Modifiche al Reg. reg. 6 settembre 2002, n. 1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale) e successive modificazioni"
2 VISTA la legge regionale 30 dicembre 2013, n. 14 "Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ". VISTA la legge regionale 30 dicembre 2013, n. 13, "Legge di stabilità regionale 2014". VISTO il decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, "Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche dei rifiuti". VISTA la Direttiva 2008/98/CE contenente misure volte a proteggere l'ambiente e la salute umana prevenendo o riducendo gli impatti negativi della produzione e della gestione dei rifiuti, riducendogli impatti complessivi dell'uso delle risorse e migliorandone l'efficacia. VISTO il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e successive modificazioni VISTO il D.M. 27 settembre 2010, recante "Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica. Abrogazione del D.M. 3 agosto 2005". VISTA la legge regionale 9 luglio 1998, n. 27 recante "Disciplina regionale della gestione dei rifiuti" e successive modificazioni. VISTO il Piano di gestione dei rifiuti della Regione Lazio, approvato con Delib.C.R. 18 gennaio 2012, n. 14. VISTA la L.R. 24 dicembre 2010, n. 9 "Disposizioni collegate alla Legge Finanziaria Regionale per l'esercizio 2011", ed in particolare l'art. 2, commi da 105 a 108 cin i quali la Regione, al fine di assicurare quanto disposto dagli articoli 179, 180 e 180- bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale) e successive modifiche, in materia di prevenzione e riutilizzo dei rifiuti, contribuisce alla realizzazione di progetti sperimentali attuati dai Comuni. VISTA la Delib.G.R. 26 gennaio 2012, n. 34 con la quale sono state approvate le Prime linee guida per la gestione della filiera di riciclaggio, recupero e smaltimento dei rifiuti inerti nella Regione Lazio. VISTA la Delib.G.R. 13 aprile 2012, n. 162 con la quale sono state approvate le Linee guida per la gestione delle Raccolte Differenziate dei rifiuti urbani nella Regione Lazio. PRESO ATTO che con Delib.C.R. 24 luglio 2013, n. 8 si è proceduto alla revoca dello Scenario di Controllo e del Relativo schema di flusso del Piano di gestione dei rifiuti del Lazio di cui alla Delib.C.R. 18 gennaio 2012, n. 14. VISTA la circolare 6 agosto 2013 del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio recante chiarimenti operativi sull'ammissibilità dei rifiuti in discarica ai fini della corretta applicazione del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 di diretta derivazione comunitaria, precisando, tra l'altro, le modalità di trattamento dei rifiuti in conformità alla sopra citata direttiva 2008/98/CE
3 VISTO il Decreto Direttoriale del 7 ottobre 2013 con il quale il Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha adottato il Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti nel rispetto della scadenza comunitaria prevista dalla Direttiva 2008/98/CE per il 12 dicembre RICHIAMATO che il citato Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti prevede in particolare: a) la prevenzione nella produzione di rifiuti e la riduzione della pericolosità sull'ambiente e sulla salute umana; b) il potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti urbani e di quelli assimilati adottando in via preferenziale il sistema di raccolta porta a porta e dei rifiuti speciali; c) la promozione e la sostenibilità delle attività di riutilizzo, riciclaggio e recupero dei rifiuti urbani e speciali, nonché di ogni altra azione diretta ad ottenere da essi materia prima secondaria; d) lo sviluppo dell'applicazione di nuove tecnologie impiantistiche, a basso impatto ambientale, che permettano un risparmio di risorse naturali; e) la riduzione della movimentazione dei rifiuti attraverso lo smaltimento in impianti il più possibile prossimi ai luoghi di produzione; f) la riduzione dello smaltimento della frazione di rifiuto indifferenziato; g) il miglioramento dell'informazione dei cittadini e della loro partecipazione ai processi decisionali; h) la promozione della progettazione nei centri di ricerca e presso le imprese, di prodotti ed imballaggi tali da ridurre all'origine la formazione di rifiuti non riciclabili e non differenziabili; RICHIAMATO il Documento interregionale per la predisposizione del programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da smaltire in discarica ai sensi dell'art. 5 del D.Lgs. n. 36/2003" approvate dalla Conferenza dei Presidenti in data 4 marzo 2004, che fissano i criteri da adottare per la stesura da parte delle Regioni dei propri documenti programmatori. VISTO il decreto legislativo 14 marzo 2014, n Attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). ATTESO CHE la direttiva europea quadro sui rifiuti (la direttiva 2008/98/CE recepita dall'italia nel dicembre 2010) introduce l'obbligo, per gli Stati membri, di elaborare programmi di prevenzione dei rifiuti incentrati sui principali impatti ambientali e basati sulla considerazione dell'intero ciclo di vita dei prodotti e dei materiali. La direttiva stabilisce che gli Stati membri adottino programmi di prevenzione dei rifiuti fissando specifici obiettivi. Lo scopo di tali obiettivi e misure è di dissociare la crescita
4 economica dagli impatti ambientali connessi alla produzione dei rifiuti. Il Testo Unico Ambientale (D.lgs. n. 152/2006 e s.m.i.) poi fissa l'obiettivo di raccolta differenziata al 65% entro il La Direttiva 2008/98/CE indica agli Stati Membri di raggiungere entro il 2020 almeno il 50% di riciclaggio dei rifiuti provenienti dai nuclei domestici stante la gerarchia stabilita dalle politiche sui rifiuti che impone alle amministrazioni di privilegiare, nell'ordine, la prevenzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti, la preparazione per il riutilizzo, il recupero e, infine, lo smaltimento. ATTESO che nelle more della redazione e della approvazione del Piano regionale di prevenzione dei rifiuti di cui al citato D. Dirett. 7 ottobre 2013 del Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, sia necessario mettere in campo azioni ed iniziative per la prevenzione dei rifiuti di immediato impatto ed efficacia. RILEVATO che nel territorio della Regione Lazio si svolgono annualmente numerosissime manifestazioni pubbliche, spettacoli, iniziative ed eventi culturali con la partecipazione di pubblico che danno origine a grandi quantità di rifiuti spesso indifferenziati. RITENUTO necessario, nell'ottica della prevenzione, perseguire i seguenti obiettivi: - costruire la consapevolezza della cittadinanza nella necessità di operare scelte e comportamenti virtuosi in campo ambientale anche nei momenti di festa e di divertimento; - utilizzare quindi feste, sagre e manifestazioni in genere come utile strumento per migliorare la cultura ambientale dei partecipanti; - ottenere la riduzione della produzione di rifiuti in genere durante le feste; - incrementare e valorizzare la raccolta differenziata con particolare riguardo alla corretta separazione tra frazione umida e frazioni secche anche al fine di ridurne di trattamento successivo; - limitare drasticamente il ricorso a materie prime non riciclabili; - sostenere ed incentivare l'uso di prodotti di filiera corta. RITENUTO necessario disciplinare la gestione dei rifiuti prodotti durante tutte le manifestazioni, feste, sagre ed eventi pubblici in genere e privati in luoghi pubblici compresi quelli che prevedono somministrazione di cibi e bevande, secondo indirizzi utili agli organizzatori a promuovere scelte e comportamenti mirati alla riduzione dei rifiuti e alla gestione corretta e sostenibile degli stessi. VISTO il documento denominato "Linee guida per la prevenzione ed una corretta gestione dei rifiuti nelle manifestazioni - Indirizzi per la modifica del regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati." allegato al presente atto. RITENUTO necessario approvare il documento per la emanazione degli indirizzi di cui sopra
5 Delibera [Testo della deliberazione] Per le motivazioni di cui in premessa che integralmente si richiamano: Di approvare il documento denominato "Linee guida per la prevenzione ed una corretta gestione dei rifiuti nelle manifestazioni - Indirizzi per la modifica del regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati." di cui all'allegato A. La presente Deliberazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, sul sito web della Regione ( Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il su esteso schema di deliberazione che risulta approvato all'unanimità. Allegato A Linee guida per la prevenzione ed una corretta gestione dei rifiuti nelle manifestazioni - Indirizzi per la modifica del regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati Articolo 1 Principi. La Regione Lazio, in linea con la normativa europea e nazionale e con i principi della proprie politiche ambientali, riconosce nella prevenzione e nella riduzione della produzione dei rifiuti, nell'incentivazione della raccolta differenziata, nella promozione di strumenti di sensibilizzazione e di informazione ambientale i principi di una corretta gestione dei rifiuti. Nell'ambito di tale attività, la Regione intende introdurre tali azioni nell'ambito della gestione corretta e sostenibile dei rifiuti durante le feste, sagre e manifestazioni pubbliche sportive e di qualsiasi genere, al fine di conseguire i seguenti obiettivi: prevenire la produzione di rifiuti; ridurre la produzione di rifiuti; incrementare e valorizzare la raccolta differenziata; ridurre il ricorso a materie prime non rinnovabili favorendo l'utilizzo di materie prime rinnovabili quali le bioplastiche; utilizzare le manifestazioni in genere come momento di promozione della cultura ambientale dei partecipanti; orientare e sensibilizzare la comunità verso scelte e comportamenti consapevoli e virtuosi in campo ambientale; ridurre gli impatti sull'ambiente in genere, favorendo l'utilizzo di prodotti di "filiera corta", l'uso dei mezzi pubblici, l'uso di energie alternative e rinnovabili
6 Gli indirizzi del presente atto vanno applicati in tutto il territorio regionale in occasione delle feste, sagre, manifestazioni sportive e non ed eventi di carattere culturale e pubblico di qualsiasi genere che prevedano la somministrazione di cibi e bevande o, comunque, con produzione di rifiuti di qualsiasi natura di tipo urbano o assimilato. Articolo 2 Obblighi. Nell'ambito dell'organizzazione delle manifestazioni di cui all'art. 1, il soggetto organizzatore dovrà indicare, all'atto della richiesta di autorizzazione, un responsabile per la gestione dei rifiuti nell'ambito dell'evento. Il nominativo del responsabile è comunicato al Sindaco del Comune all'atto della richiesta di autorizzazione allo svolgimento, pena la non ricevibilità della richiesta medesima, (come da modello di comunicazione allegato). Nelle feste private in luoghi pubblici il responsabile dei rifiuti è identificato nel richiedente l'utilizzo del luogo pubblico. Il compito del responsabile è quello di indirizzare i partecipanti al corretto comportamento in materia di rifiuti prodotti nel corso dell'evento, di individuare le aree apposite e idonee ove disporre i contenitori che devono essere facilmente identificabili, per la raccolta differenziata, per i vuoti a rendere, per i fusti per la raccolta dell'olio alimentare esausto da conferire poi all'isola ecologica comunale, di coordinare le attività di smaltimento dei rifiuti al termine dell'evento. Nell'ambito della manifestazione l'organizzazione mette a disposizione dei partecipanti, al fine della corretta gestione e della raccolta differenziata, i contenitori per la raccolta differenziata di plastica, vetro, carta e cartone, lattine, scarti alimentari, olii alimentari esausti (aggiungere altre tipologie se necessario). Nell'area destinata al pubblico sono posizionati i contenitori sopra citati in numero sufficiente in relazione al numero dei partecipanti previsti. A conclusione della manifestazione, la società che cura il servizio di raccolta, deve provvedere al totale sgombero dei luoghi dai rifiuti, con particolare riguardo alle aree verdi, agli spazi all'aperto, ai giardini e ai parchi pubblici, alle strade ed alle piazze pubbliche. Concluso l'evento, il responsabile trasmette al Comune competente una relazione con la sintesi delle attività esperite, la qualità e le quantità di rifiuti prodotti secondo le diverse frazioni differenziate raccolte, l'indicazione del vettore che ha eseguito il servizio, un bilancio complessivo dell'attività di gestione dei rifiuti. Il Comune provvede a trasmettere tale relazione entro cinque giorni all'area Ciclo Integrato Rifiuti della Regione Lazio
7 Articolo 3 Azioni. Nelle manifestazioni di cui all'ultimo comma del precedente art. 1, la riduzione della produzione dei rifiuti può essere ottenuto attraverso le seguenti azioni: A) Utilizzo delle stoviglierie Nel corso di svolgimento della feste, sagre o manifestazioni in genere che prevedono somministrazione di cibi o bevande si potrà: - utilizzare stoviglieria e posateria in materiali duraturi e riutilizzabili e bicchieri e bottiglie con "vuoto a rendere"; - favorire per il lavaggio delle stoviglierie e delle posaterie i detersivi biodegradabili o comunque a ridotto impatto ambientale; - in caso di impossibilità dell'uso di stoviglieria e posateria riutilizzabili, privilegiare l'uso dei materiali termoplastici biodegradabili (bioplastiche in mais o "Mater Bi" o "PLA" o polpa di cellulosa) e compostabili, da smaltire in modo corretto, convogliandole nel ciclo della raccolta dell'umido; - l'utilizzo di stoviglierie e posaterie in plastica monouso potrà essere previsto purché il suo smaltimento, privato del contenuto, sia correttamente indirizzato nella raccolta della plastica. B) Distribuzione delle bevande e dei cibi e riduzione degli sprechi Nell'ambito della manifestazione possono essere installate postazioni per la distribuzione di acqua pubblica e privilegiata la distribuzione delle bevande "alla spina" in bicchieri "a rendere". È privilegiato l'uso di prodotti locali e di "filiera corta" purché messi a disposizione in contenitori in materiale riciclabile e/o riusabile. È possibile, nel rispetto delle norme sanitarie, la gestione delle eccedenze alimentari destinandole ad organizzazioni di volontariato, parrocchie, mense sociali e la gestione degli avanzi di preparazione destinati a strutture di ricovero animali (es. canili, gattili, ecc.). C) Imballaggi dei prodotti Nella fase organizzativa dovrà essere previsto l'acquisto dei prodotti da mettere a disposizione nell'ambito della festa, con minor utilizzo possibile degli imballaggi. Per i cibi sono preferite le grandi confezioni alle porzioni monodose o confezioni singole. Tutti gli imballaggi vanno selezionati e smaltiti correttamente nell'ottica del recupero. D) Materiale informativo Sul materiale informativo e promozionale delle manifestazioni vanno sempre riportate sinteticamente tutte le azioni intraprese per la riduzione dei rifiuti, per la raccolta differenziata, per l'uso dei materiali riciclabili o riutilizzabili impiegati. Nella bigliettazione, ove prevista, potrà essere compresa la quota parte relativa ai "vuoti a
8 rendere", lasciando ai partecipanti la libertà dell'acquisto o della restituzione dei contenitori messi a disposizione per i consumi. E) Riduzione consumi Devono essere adottate tutte quelle possibili azioni per la riduzione del consumo idrico ed energetico, privilegiando in tal caso l'uso di corpi illuminanti a basso consumo e/o LED o alimentati da fonti di energia rinnovabile. Va incentivato, con riduzioni sui biglietti di ingresso o altre forme, l'uso dei mezzi pubblici, delle bici e dei veicoli elettrici per il raggiungimento dei luoghi di interesse. Possono essere messe a disposizione bici e bici elettriche per i partecipanti nelle manifestazioni coinvolgenti grandi spazi all'aperto. Articolo 4 Disposizioni finali. Sanzioni Per le violazioni alle norme di cui ai precedenti articoli, si applicano le sanzioni amministrative previste dal regolamento comunale, fatte salve in ogni caso le eventuali responsabilità penali in materia. Tutti gli introiti derivanti dalle sanzioni saranno acquisiti al bilancio comunale e destinati ad iniziative per la tutela dell'ambiente o del decoro cittadino. Vigilanza La vigilanza sul rispetto di quanto sopra statuito è affidata alla Polizia Locale e alle Associazioni riconosciute, nonché in generale a tutti gli Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria, agli Enti e organi preposti al controllo. Collaborazione con Associazioni Per particolari problematiche non contemplate potranno essere consultate le Associazioni ambientaliste riconosciute ed operanti sul territorio a livello nazionale e locale. Integrazioni e modificazioni Gli indirizzi sopra riportati potranno essere modificati od integrati in caso di eventuali future modifiche di normative provinciali, regionali e nazionali in tema di smaltimento dei rifiuti e di raccolta differenziata. Allegato Modello di comunicazione nominativo responsabile gestione dei rifiuti (da allegare alla richiesta di autorizzazione alla manifestazione e da inviare al Comune ed Polizia Locale per iniziative organizzate in aree e spazi pubblici o aperti al pubblico) Al Comune di Al Comando Polizia Locale
9 l/la sottoscritt residente in Via in qualità di della manifestazione organizzata dall'ente/associazione con sede in Via telefono con la presente COMUNICA Che in data verrà organizzata la manifestazione su area pubblica/privata sita in località e che il responsabile della gestione dei rifiuti è il Sig. residente in Via telefono Firma Ai sensi del D.P.R. n. 445/2000 si ricorda che la firma su apposta non necessita di autentica e deve essere corredata da copia fotostatica leggibile, non autenticata, di un documento d'identità del sottoscritto
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