n. 35 del 11/10/2013

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1 PROVINCIA DI PIACENZA Bollettino di Produzione Integrata e Biologica n. 35 del 11/10/2013 PREVISIONI DEL TEMPO Un'area di bassa pressione influenzerà marginalmente la nostra provincia. Domenica, lunedì e martedì nuvolosità variabile con possibilità di piogge a carattere irregolare. Mercoledì le condizioni potrebbero peggiorare. Temperature stazionarie sino a martedì, poi in leggera flessione. Periodo dal 1 ottobre al 10 ottobre Zona della provincia Tmin Tmed Tmax Umed prec Pgg Val Nure 9,6 11,6 15, ,6 5 Val Trebbia 10,7 13,4 16, ,8 3 Val Tidone 7,4 9,8 14, ,4 6 Val d'arda 11 13,6 16, ,4 3 Pianura centrale 10,8 13,4 16, ,8 3 Legenda: TMAX Temperatura Massima Media; TMED Temperatura Media; TMIN Temperatura Minima Media; UMED Umidita Media; PTOT Pioggia Totale; PGG Numero di giorni piovosi con pioggia > 1 mm. Indicazioni in sintesi e link con sito ARPA Per informazioni dettagliate e in aggiornamento consultate le previsioni meteo ARPA Emilia Romagna SERVIZI DI SUPPORTO PER L APPLICAZIONE DEI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA E DELLE NORME DI PRODUZIONE BIOLOGICA NELL AMBITO DEL P.S.R MISURA 214, AZIONI 1 E 2

2 BOLLETTINO DI PRODUZIONE INTEGRATA Le indicazioni sotto riportate sono vincolanti per le aziende inserite nei programmi relativi al Reg CE 1698/2005-Misura 214, Reg CE N. 1580/2007 LLRR 28/98 e 28/99. Ricordiamo che lo smaltimento scorte dei prodotti fitosanitari sottostanno alla seguente norma: E autorizzato l impiego dei prodotti fitosanitari previsti nelle norme tecniche stabilite per un anno, ma esclusi nell anno seguente. Tale indicazione deve intendersi valida esclusivamente per l esaurimento delle scorte presenti e registrate nelle schede di magazzino alla data dell entrata in vigore delle nuove norme o per le quali sia dimostrabile l'acquisto prima di tale data. Tale autorizzazione, valida solo per una annata agraria, non può intendersi attuabile qualora siano venute meno le autorizzazioni all'impiego e può essere applicata utilizzando le sostanze interessate secondo le modalità previste nelle norme tecniche nell anno precedente. Per il 2013 tale autorizzazione riguarda: 1. Linuron: diserbo di fagiolo e fagiolino 2. Clorpirifos etile: geodisinfestazione di mais 3. Thiram: smaltimento entro il 5 giugno 2013, senza limitazione del numero degli interventi dei formulati commerciali contenenti la s.a. Thiram, per le quali, essendo stata modificata la composizione, non sono ancora in vigore specifiche limitazioni 4. Ziram: smaltimento entro il 9 ottobre 2013, senza limitazione del numero degli interventi dei formulati commerciali contenenti la s.a. Ziram, per le quali, essendo stata modificata la composizione, non sono ancora in vigore specifiche limitazioni Priorità nella scelta delle formulazioni È obbligatorio dare preferenza alle formulazioni Nc, Xi e Xn quando della stessa sostanza attiva esistano anche formulazioni di classe tossicologica T o T+. È obbligatorio dare preferenza alle formulazioni Nc e Xi quando della stessa sostanza attiva esistano formulazioni a diversa classe tossicologica (Xn, Corrosivi, T o T+) con frasi di rischio relative ad effetti cronici sull uomo (R40, R60, R61, R62, R63, R68). È consigliabile nella scelta dei prodotti fitosanitari dare preferenza a quelli che vengono commercializzati in formulazioni meno pericolose per l operatore agricolo e per l ambiente. In particolare sono da preferire le formulazioni di prodotti costituite da emulsioni in acqua (contrassegnati dalle lettere EW), granuli disperdibili (WG, WDG o DF), granuli solubili (SG) e sospensioni di microcapsule (CS) rispetto a quelle costituite da polveri bagnabili (PB, WP), polveri solubili (PS, WS) e concentrati emulsionabili (EC) che presentano maggiori rischi per l operatore nella fase di preparazione della miscela e rendono più difficoltose le operazioni di lavaggio e di bonifica dei contenitori vuoti dei prodotti fitosanitari. Le sospensioni concentrate (SC) ed i prodotti costituiti da pasta fluida, flowable (FL, FLOW) riducono il rischio tossicologico per l operatore ma per bonificare i contenitori occorre realizzare un accurato lavaggio. L impiego di sacchetti idrosolubili, al momento scarsamente diffusi, risulta essere ovviamente la soluzione ideale per la tutela dell operatore e dell ambiente. Principi attivi previsti dal Reg. CEE n. 834/07 e regolarmente registrati in Italia Possono essere utilizzati tutti i formulati commerciali classificati come Xi, Nc e Xn. Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 35 del 11/10/2013 pag. 2 di 8

3 Solo se specificatamente indicati nelle norme tecniche possono essere utilizzati anche formulati commerciali classificati come T e T+. Utilizzo Prodotti in fase di revoca Nel corso del 2013 entreranno in vigore alcune modifiche alle dosi di impiego. In particolare verrà limitata a partire dal 01/07/2013 la dose dell Acrinatrina: 22,5 gr./ha di s.a. e non potranno più essere impiegati i prodotti di seguito indicati: - Fluazifop-p-butyle: si potrà impiegare solo fino al 23 giugno 2013; - Acetoclor: si potrà impiegare solo fino al 30 giugno CONCIMAZIONE I quantitativi di macroelementi da apportare devono essere calcolati adottando il metodo del bilancio previsionale calcolato adottando le indicazioni di seguito riportate oppure avvalendosi del software specifico scaricabile dal sito Programma per formulazione piano di bilancio. In alternativa alla redazione di un piano di fertilizzazione analitico è possibile adottare il modello semplificato secondo le schede a dose standard per coltura. Per alcune colture da seme è consentita solo l utilizzo del metodo dose standard come indicato nelle norme di coltura. I piani di fertilizzazione devono essere redatti in ciascuna annualità: - entro il 28 febbraio per le colture erbacee e foraggere - entro il 15 aprile per le colture orticole, arboree e sementiere. Le perdite per lisciviazione nel periodo autunno invernale sono stimate prendendo come riferimento l entità delle precipitazioni nell intervallo di tempo compreso dal 1 ottobre al 31 gennaio come di seguito riportato: - con pioggia <150 mm: nessuna perdita: - con pioggia compresa fra 150 e 250 mm: perdita dell azoto pronto progressivamente crescente; - con pioggia >250 mm: tutto l azoto pronto viene perso. A TALE RIGUARDO SI PRECISA CHE NEL PERIODO 1 OTT GEN 2013 LE PRECIPITAZIONI SONO STATE AL DI SOPRA DEI 250 mm. COLTURE ERBACEE AGLIO Aspetti Agronomici: Le ultime precipitazioni stanno ostacolando l avvio delle semine. Si ricorda che nel corso delle lavorazioni per la preparazione del letto di semina è opportuno apportare concimi a base di fosforo e potassio, tenendo conto del piano di concimazione e non superando di norma le 100 unità per ettaro dei due elementi. Per la messa a dimora privilegiare aglio certificato. Dopo la messa a dimora e prima dell emergenza dei bulbilli è necessario effettuare il diserbo impiegando formulati a base di PENDIMETALIN (vari) o METAZACLOR (vari) alle dosi riportate in etichetta. BARBABIETOLA Le ultime piogge hanno favorito il raggiungimento di una buona condizione di tempera dei terreni arati per cui risulta più agevole procedere alle operazioni di affinamento. La preparazione quasi definitiva del letto di semina, tenuto conto anche della passata annata, va effettuata in periodo autunno invernale prevedendo in contemporanea la Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 35 del 11/10/2013 pag. 3 di 8

4 somministrazione della frazione di concime fosfatica nei terreni a tessitura medio impastoargillosi oppure fosfo-potassica in quelli più sciolti. Nel corso della pianificazione delle destinazioni colturali dei propri appezzamenti per il 2014 si ricorda che l industria di trasformazione è a disposizione per effettuare gratuitamente analisi chimico fisiche dei terreni e ricerca nematodi. Per eventuali richieste contattare i referenti di zona. CEREALI AUTUNNO-VERNINI Aspetti Agronomici: In vicinanza delle semine, che andranno programmate in relazione alle aree della provincia fra la prima decade di ottobre ed inizi novembre, occorre preparare i letti di semina nel modo più idoneo ad accogliere le cariossidi del cereale. Al fine di ottimizzare la scelta varietale, viene riportato l elenco delle varietà di frumento tenero, duro ed orzo che hanno dato negli ultimi anni le migliori produzioni dal punto di vista quanti-qualitativo. Tale elenco tiene conto delle liste varietali indicate per l Emilia Romagna dal CRPV, dai risultati dell'istituto di genomica di Fiorenzuola d Arda e dai riscontri teritoriali degli ultimi anni. Frumento tenero Classe ISQ F (Frumento di forza): BOLOGNA, CALIFASUR, GALERA, REBELDE, VALBONA. Classe ISQ PS (Frumento panificabile superiore): ARROCCO, AQUILANTE, BLASCO, NOMADE, TIEPOLO Classe ISQ P (Frumento Panificabile): ALTAMIRA, AUBUSSON, AKAMAR, AXIAL, MASACCIO, EXOTIC, PALESIO, PR22R58, SOLEHIO Classe ISQ B (Frumento Biscottiero):ARKEOS, ARTICO, BRAMANTE, PALEDOR, JAGUAR Frumento duro Varietà: ANCO, BIENSUR, CESARE, DUILIO, DYLAN, ISILDUR, LEVANTE, LIBERDUR, MARZIO, MIRADOUX, NEOLATINO, OROBEL, TIREX Orzo Varietà (spiga distica): AMILLIS, ATOMO, BARAKA, CALANQUE, COMETA, FLANELLE, MARJORIE, SFERA, VARENNE Varietà (spiga polistica): ALIMINI, AMOROSA, CAMPAGNE, KETOS, LAVERDA, MATTINA, SHANGRILA, ibrido VOLUME COLTURE ARBOREE VITE fine raccolta uve rosse Aspetti Agronomici: Terminata la vendemia delle uve a bacca rossa. Buone le caratteristiche produttive sia dal punto quantitativo che qualitativo. Mal dell esca : Estirpare rapidamente le piante caratterizzate dai classici sintomi. Flavescenza dorata-legno nero: in aumento i sintomi visivi sulla vegetazione. Segnalare i casi sospetti al Consorzio Fitosanitario Provinciale ed eliminare velocemente le piante colpite. MELO PERO Colpo di fuoco: In corso i controlli per individuare possibili focolai; al momento non rilevati o segnalati manifestazioni in campo. L indice di rischio di possibili nuove infezioni è in aumento a seguito della variazione meteorologica. Eliminare e bruciare gli organi con sintomi sospetti effettuando i tagli ad almeno 50 centimetri al di sotto dell'alterazione visibile, disinfettare gli attrezzi utilizzati ed eseguire la bruciatura del materiale vegetale. Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 35 del 11/10/2013 pag. 4 di 8

5 BOLLETTINO DI AGRICOLTURA BIOLOGICA IN EVIDENZA Colpo di fuoco: valutare la necessità di intervento con sali di rame a fine raccolta. Carpocapsa: ordinare e distribuire i nematodi entomopatogeni. Fertilità frutteti: se necessario distribuire concimi azotati. Cereali autunno vernini, leguminose e sovesci: preparare i terreni per le semine autunnali. GESTIONE DEL TERRENO FRUTTIFERI E VITE Fertilizzanti commerciali: verificare che sul prodotto ci sia l indicazione Consentito in agricoltura biologica o controllare la presenza delle materie prime che compongono il prodotto all'interno dell'elenco dell'allegato I del Reg. 889/2008, indicato anche sul Decreto legislativo 217/2006. Gestione fertilità frutteti: gli apporti devono tener conto della fertilità del terreno e delle esigenze nutrizionali degli alberi, così pure delle tecniche colturali applicate nel frutteto. L azoto influenza lo sviluppo vegetativo e la produzione delle piante, per cui è uno dei principali elementi da considerare: si possono analizzare le forme di azoto disponibili tramite analisi terreno, inoltre l osservazione visiva dello stato vegeto-produttivo è un utile strumento di valutazione. Se deve essere apportato azoto vanno considerati i tempi di mineralizzazione del fertilizzante utilizzato per rendere disponibile l elemento nel periodo di effettiva utilizzazione della pianta. Nel periodo di fine estate possono essere distribuiti concimi azotati per accumulare riserve nutritive che saranno utilizzate in fioritura e allegagione, come per esempio fertilizzanti commerciali a base di pollina, sangue, borlanda. Sovescio frutteti e vigneti: si possono effettuare semine interfilari in tutti gli impianti arborei in allevamento. Negli impianti in produzione si possono fare semine sui filari se vengono lavorati. Le essenze consigliate sono: orzo-veccia comune, orzo-favino, avenaveccia comune. PRODOTTI FITOSANITARI Il Decreto 29 maggio 2013 indica l'elenco dei prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva zolfo revocati per mancata presentazione del fascicolo e stabilisce che la commercializzazione e l'impiego delle scorte giacenti, per i prodotti fitosanitari inseriti nell'allegato sono consentiti secondo le seguenti modalità: - 8 mesi, a decorrere dal 1 luglio 2012 per la commercializzazione da parte del titolare delle autorizzazioni e la vendita da parte dei rivenditori e/o distributori autorizzati; - 12 mesi, a decorrere dal 1 luglio 2012 per l'impiego da parte degli utilizzatori finali. Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 35 del 11/10/2013 pag. 5 di 8

6 Pubblicato il decreto che autorizza per 120 giorni, a decorrere dalla data del 15 maggio 2013, l'uso di alcuni formulati rameici su actinidia in vegetazione per la lotta al PSA. Prestare attenzione alle specifiche limitazioni riportate nelle etichette allegate al decreto. COLTURE ARBOREE MELO e PERO Colpo di fuoco batterico: dopo la raccolta ispezionare il frutteto ed eliminare e bruciare i punti di infezione effettuando i tagli ad almeno 50 centimetri al di sotto dell'alterazione visibile. Nel caso in cui i sintomi siano presenti sul tronco si consiglia l asportazione dell intera pianta. A fine raccolta si può effettuare un trattamento con SALI DI RAME, in particolare nei frutteti colpiti da grandine e in relazione all'impiego del rame nella strategia di difesa adottata. tenere presente inoltre se si veriifcano condizioni favorevoli allo sviluppo e diffusione di infezioni: piogge persistenti, temperature medie miti (>15 ), elevata umidità relativa, impianti in forte ripresa vegetativa. Questi interventi sono efficaci anche per i cancri rameali. Carpocapsa: in base alle catture e alla pressione aziendale dell'insetto, valutare se effettuare un intervento con virus della granulosi o SPINOSAD, eventualmente in miscela ad olio estivo. Verificare in raccolta l eventuale presenza di danno causato dal fitofago. Carpocapsa - nematodi: si possono impiegare i nematodi entomopatogeni contro le larve svernanti, in particolare nelle aziende in cui si sono riscontrati danni alla raccolta, da ordinare in questo periodo presso le ditte che li commercializzano. Si tratta di Steinernema feltiae, parassitoide dei lepidotteri che provoca la morte degli insetti penetrando nelle aperture naturali della vittima e liberando un batterio simbionte che si riproduce dando origine a tossine letali per il fitofago. L epoca migliore per l applicazione è quella di inizio autunno (fine settembre-fine ottobre). Il prodotto è da applicare in giornate umide e piovose prima o durante una precipitazione per garantire un velo d acqua sulla vegetazione per almeno 3 ore dall intervento (al fine di permettere la penetrazione del nematode nel fitofago bersaglio), con temperature medie maggiori o uguali a 12 C. Il prodotto si distribuisce con normali macchine irroratrici. E' opportuno, tuttavia, eliminare i filtri inferiori a 50 mesh e gli ugelli con aperture inferiori a 0,5 mm, mantenere una pressione inferiore a 20 bar, tenere in agitazione la sospensione e utilizzarla entro 10 ore dalla preparazione, impiegando hl di acqua/ha. Il prodotto può essere conservato a 4-6 C (in frigo) per al massimo 3 mesi, ma non è possibile utilizzarlo l'anno successivo. Cidia molesta: verificare in raccolta l eventuale presenza di danno causato dal fitofago. Mosca della frutta (melo): monitorare l ambiente attraverso l uso di trappole cromotropiche con paraferomoni o con trappole alimentari. Si può utilizzare il metodo Attract and kill tramite pannelli (50-75/ha) con attrattivo alimentare e deltamerina. Si possono applicare trappole (70/ha) per la cattura massale con attrattivo alimentare, senza insetticida. Possono essere efficaci interventi con SPINOSAD verso altri fitofagi. PESCO Batteriosi: su impianti giovani e negli impianti colpiti, ad inizio caduta foglie, eseguire 3-4 interventi ad intervalli di 10 giorni con sali di rame a basse dosi. ALBICOCCO Batteriosi: su impianti giovani e negli impianti colpiti, ad inizio caduta foglie, eseguire 3-4 interventi ad intervalli di 10 giorni con sali di rame a basse dosi. Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 35 del 11/10/2013 pag. 6 di 8

7 SUSINO Batteriosi: su impianti giovani e negli impianti colpiti, ad inizio caduta foglie, eseguire 3-4 interventi ad intervalli di 10 giorni con sali di rame a basse dosi. CILIEGIO Drosophila suzukii: Il monitoraggio dl volo può essere effettuato mediante trappole costituite da una bottiglia di plastica da 1 litro possibilmente rossa con 6 fori da 5 mm sul terzo superiore, innescate con attrattivi di costituito da una miscela di aceto di mele (150 ml), vino rosso (50 ml) e un cucchiaino di zucchero di canna grezzo. Le bottiglie (con il tappo chiuso) sono da collocare ad altezza uomo in zone ombreggiate della pianta, preferibilmente lungo i bordi del campo. Ogni settimana occorre controllare il contenuto della trappola e sostituire l'attrattivo (causa perdita di efficacia dell attrattivo). L adulto misura circa tre millimetri di lunghezza, ha due macchie nere sul bordo posteriore delle ali, mentre la femmina mostra, nella parte terminale dell'addome, un robusto e marcato ovopositore. VITE Oidio: nelle aziende particolarmente interessate dalla malattia valutare l impiego di Ampelomyces quisqualis al fine di diminuire il potenziale di inoculo per l anno prossimo, contro le forme di svernamento dell oidio. Il prodotto è da utilizzzare in miscela ad olio estivo o olio vegetale. Mal dell'esca: presenza di sintomi. Contrassegnare le piante malate. Estirpare le piante morte o fortemente compromesse. COLTURE ERBACEE CEREALI AUTUNNO VERNINI Scelta varietale: sono disponibili i risultati sui cereali autunno vernini biologici 2013 (frumento tenero e frumento duro) sul sito dell'azienda sperimentale Stuard. Lavorazioni: per mantenere una buona struttura del terreno, conservare la sostanza organica, favorire la vita dei microrganismi del suolo, evitare di riportare in superficie strati indesiderati, eseguire preferibilmente arature superficiali (30-40 cm) ed eventualmente una lavorazione a due strati che consiste in una ripuntatura profonda ed in una aratura superficiale. Durante le lavorazioni il terreno dovrebbe essere in tempera, preferire l'uso di pneumatici a bassa pressione, evitare l'impiego di trattrici sovradimensionate. Quando è possibile, sostituire l'aratura con lavorazioni che non rivoltino la fetta per evitare di portare in profondità lo strato più fertile. Evitare pure l'impiego di frese orizzontali o di altri attrezzi che sminuzzano il terreno distruggendone la struttura. Gestione idrica: con la preparazione del letto di semina procedere al tracciamento dei fossi e alla baulatura, operazioni che per le aziende di montagna o di collina oltre a permettere il rapido deflusso delle acque in eccesso, riducono i rischi di frane e di erosioni superficiali. FAVINO e PISELLO PROTEICO Scelta varietale: per elaborare liste di orientamento varietale specifiche, sono stati realizzati campi di confronto varietale in aziende biologiche. I dati raccolti hanno permesso ad un gruppo di lavoro cui partecipano sperimentatori, ditte sementiere, con il coordinamento di Prober, di redigere liste di orientamento varietali per l'agricoltura biologica per favino e pisello proteico SOVESCI I sovesci possono essere utili nell ambito del piano di rotazione, regolamentato dal DM del 27 novembre 2009: all'articolo 3 viene indicato che "la medesima specie è coltivata sulla stessa superficie solo dopo l'avvicendarsi di almeno due cicli colturali di specie differenti, Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 35 del 11/10/2013 pag. 7 di 8

8 uno dei quali destinato a leguminosa o a coltura da sovescio". In deroga a quanto riportato, i cereali autunno-vernini possono succedere a loro stessi per un massimo di due cicli colturali; tuttavia devono essere seguiti da almeno due cicli di colture di specie differenti, uno dei quali destinato a leguminosa o a coltura da sovescio. Si invita pertanto a programmare le rotazioni valutando l inserimento dei sovesci. Scelta delle essenze: si possono utilizzare miscugli di graminacee e leguminose come veccia-pisello-avena, veccia-pisello-orzo, veccia-segale, favino-orzo, favino-avena. In alternativa si possono utilizzare essenze in purezza come colza, senape, facelia. Semente: utilizzare varietà biologiche o convenzionali non trattate con prodotti non consentiti le essenze più idonee alle specifiche esigenze aziendali. Lavorazioni del terreno: sono sufficienti lavorazioni superficiali a cm (erpici a dischi) evitando l'impiego di frese orizzontali o di altri attrezzi che sminuzzano il terreno distruggendone la struttura. Il terreno deve essere affinato, successivamente, con erpici rotanti o erpici Howard. Epoca di semina: da metà settembre a fine ottobre. Per informazioni ed indicazioni generali consultare il sito: Le elaborazioni dettagliate dei modelli previsionali sono disponibili nel seguente sito: APPUNTAMENTI / NOTIZIE / NOTE Redazione e diffusione a cura di Consorzio Fitosanitario Prov.le di Piacenza. In collaborazione con: Provincia di Piacenza e Organizzazioni di produttori e Industrie agroalimentari. SERVIZI DI SUPPORTO PER L APPLICAZIONE DEI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA E DELLE NORME DI PRODUZIONE BIOLOGICA NELL AMBITO DEL P.S.R MISURA 214, AZIONI 1 E 2 Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 35 del 11/10/2013 pag. 8 di 8

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