Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA AL COMPLESSO DI AREA 2 A MODENA

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1 PAG. 1 DI 18 Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA AL COMPLESSO DI AREA 2 A MODENA CAMPO DI APPLICAZIONE Trattamento Chimico Fisico Area 2 Modena (4) Termovalorizzatore Modena (3) Documenti di riferimento: EME Piano di emergenza Area Impiantistica 2 di Modena P.0093 Gestione delle emergenze WTE Modena IO.0132 Gestione delle emergenze chimico-fisico Area 2 IO Accesso e Scarico in fossa linea 4 - WTE Modena IO Carico e scarico PSR e polverino linea 4 - WTE Modena

2 PAG. 2 DI 18 INDICE Premessa Descrizione del Complesso impiantistico Norme comportamentali Norme comportamentali generali Norme per la gestione degli accessi e della viabilità Norme aggiuntive per i soggetti conferenti rifiuti (trasportatori) Norme aggiuntive per fornitori/appaltatori Norme aggiuntive per visitatori Norme di rispetto ambientale Collaborazione con i lavoratori del committente Norme comportamentali in caso di emergenza Pericoli e rischi presenti nel Complesso Misure di prevenzione e protezione ELENCO APPENDICI APPENDICE A.1 Rischi presenti nelle aree dell impianto di trattamento chimico fisico APPENDICE B.1 Rischi presenti nelle aree dell impianto di termovalorizzazione (WTE) - Conferimento, stoccaggio ed alimentazione rifiuti APPENDICE B.2 Rischi presenti nelle aree dell impianto di termovalorizzazione (WTE) - Combustione dei rifiuti APPENDICE B.3 Rischi presenti nelle aree dell impianto di termovalorizzazione (WTE) Trattamento dei fumi APPENDICE B.4 Rischi presenti nelle aree dell impianto di termovalorizzazione (WTE) Recupero energetico APPENDICE B.5 Rischi presenti nelle aree dell impianto di termovalorizzazione (WTE) - Gestione e trattamento dei residui solidi e liquidi APPENDICE B.6 Rischi presenti nelle aree dell impianto di termovalorizzazione (WTE) - Utilities APPENDICE C.1 Rischi presenti nelle aree comuni del Complesso ELENCO ALLEGATI ALLEGATO 1 ALLEGATO 2 ALLEGATO 3 ALLEGATO 4 ALLEGATO 5 Planimetria dei punti di rilievo fonometrico Complesso Area 2 - Piano 0 m Planimetria dei punti di rilievo fonometrico Complesso Area 2 - Piano -3-9 m Planimetria dei punti di rilievo fonometrico Complesso Area 2 - Piano +6 m Planimetria dei punti di rilievo fonometrico Complesso Area 2 - Piano +16 m Planimetria di classificazione delle aree a rischio di esplosione Impianto di termovalorizzazione rifiuti (WTE)

3 PAG. 3 DI 18 Premessa Nel seguito vengono riportate informazioni, istruzioni e disposizioni rivolte alle Imprese che per ragioni di lavoro impegnano personale ed attrezzature all interno delle aree di pertinenza del complesso impiantistico della società HERAMBIENTE S.p.A. ubicato in via Cavazza n. 45 a Modena (anche denominato Area 2). Esse rappresentano precise esigenze del Complesso in quanto costituiscono completamento delle norme di legge e delle norme specifiche riportate nei singoli ordini/contratti/capitolati e devono essere applicate rigorosamente. Rientra nei principi di HERAMBIENTE il perseguimento dell'obiettivo di garantire la sicurezza e la salute di tutti i lavoratori, la salvaguardia dell'ambiente e la tutela dell'incolumità pubblica. Si fa pertanto affidamento alla massima collaborazione delle Imprese operanti all'interno dello stabilimento, dei loro Responsabili e delle figure preposte alla vigilanza sulla conduzione delle attività in sicurezza, affinché, con opera di preventiva formazione del personale dipendente, con un accurata organizzazione tecnica qualificata e con un adeguata e continua vigilanza, vengano evitati incidenti ed infortuni sul lavoro. Sugli impianti i lavori vengono eseguiti solo se autorizzati da Permesso di lavoro sul quale sono evidenziati i rischi individuati, le azioni di prevenzione da attuare ed i DPI che il personale esecutore potrebbe utilizzare in relazione ai rischi specifici ambientali dei luoghi in cui viene chiamato ad operare., ovvero per certe tipologie di attività (ad esempio di carattere continuativo) comunque solo se preventivamente autorizzati dal Responsabile di Impianto o suo delegato. L'Impresa riconosce di sua esclusiva pertinenza e responsabilità l'osservanza di tutte le norme in materia di sicurezza, salute e ambiente, la predisposizione e l'applicazione di tutte le cautele antinfortunistiche necessarie nonché la necessità di formare i propri dipendenti sulla base delle informazioni fornite da HERAMBIENTE Spa relativamente ai rischi presenti in stabilimento, prima che questi siano ammessi all'interno dello stabilimento stesso.

4 PAG. 4 DI 18 1 Descrizione del Complesso impiantistico SOCIETA SEDE LEGALE DATORE DI LAVORO RESPONSABILE SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE IMPIANTI HERAMBIENTE COMPRESI NEL COMPLESSO SEDE DEL COMPLESSO HERAMBIENTE SpA Viale C. Berti Pichat 2/4, Bologna Ing. Claudio Galli Dott.ssa Nicoletta Lorenzi A. Impianto di trattamento chimico fisico B. Impianto di termovalorizzazione (WTE) Via Cavazza n. 45, Modena Il complesso impiantistico è servito dalle alle da un Servizio Pesa, tutti i giorni ad eccezione della domenica e degli altri festivi. Di seguito si riporta un estratto planimetrico con individuazione degli impianti presenti nel sito.

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6 PAG. 6 DI 18 Si riportano ora brevi descrizioni degli impianti HERAMBIENTE compresi nel complesso in esame. Oltre agli impianti HERAMBIENTE descritti nelle tabelle sottostanti, è presente presso il Complesso l impianto di depurazione biologica delle acque reflue urbane gestito da HERA S.p.A. A servizio del Complesso Area 2 sono presenti facilities/utilities quali: pesa; palazzina uffici e spogliatoi (area comune tra HERAMBIENTE ed HERA S.p.A.); fabbricato magazzino/officina/carpenteria; magazzino a piano terra del fabbricato dissabbiatore/disoleatore; deposito oli (area comune tra HERAMBIENTE ed HERA S.p.A.); deposito stoccaggio reagenti (area comune tra HERAMBIENTE ed HERA S.p.A.); deposito temporaneo rifiuti autoprodotti (area comune tra HERAMBIENTE ed HERA S.p.A.); laboratorio aria. Per i rischi associati alle aree comuni si rimanda a quanto riportato in Appendice C. A. IMPIANTO DI TRATTAMENTO CHIMICO FISICO L impianto di trattamento chimico-fisico riceve i reflui provenienti dall impianto di termovalorizzazione, altri reflui particolari come i percolati di discarica ed anche rifiuti da mercato. L impianto è a doppio stadio e realizza l abbattimento sia di inquinanti inorganici che organici. Funziona in continuo 24 ore per 365 giorni all anno ed è controllato e monitorato in automatico da PLC e PC dedicati. L impianto è suddivisibile nelle seguenti fasi: a. accettazione e controllo dei rifiuti in ingresso; b. stoccaggio dei rifiuti/reflui in ingresso; c. stoccaggio e preparazione reagenti; d. trattamento chimico fisico; e. filtrazione dei reflui trattati; f. disidratazione dei fanghi; g. deodorizzazione delle arie esauste. Tutta l area dell impianto in cui si ha il transito dei mezzi di conferimento rifiuti e materie prime, il carico e la preparazione dei reagenti e lo stoccaggio dei rifiuti e delle materie prime è pavimentata e coperta. I rifiuti esterni conferiti tramite autobotte vengono inizialmente scaricati nella vasca VA2/VC

7 PAG. 7 DI 18 A. IMPIANTO DI TRATTAMENTO CHIMICO FISICO in cui si realizza un primo trattamento di dissabbiatura/grigliatura prima dello stoccaggio in una vasca coperta in cemento armato VA2/VP. I reflui sono successivamente inviati alla Vasca di Equalizzazione (VE), dove sono integrati e miscelati tutti i flussi in ingresso all impianto Chimico. Nella Vasca di Equalizzazione convogliano anche i reflui prodotti nell ambito del processo di incenerimento che, accumulati in un serbatoio denominato Filtri RAD, arrivano tramite condotta dedicata. I reflui vengono quindi inviati ai trattamenti di coagulazione (vasca VF1) con cloruro ferroso e di neutralizzazione (vasche in serie VPN e VS1) con latte di calce e soda caustica. Il refluo passa poi alla vasca di flocculazione (VP1) con polielettrolita seguita da decantazione (DE1). Il Secondo Stadio di trattamento è invece formato da una vasca di coagulazione e correzione del ph (VSS), una di abbattimento selettivo (VSF) con sequestrante ed infine da un ultima vasca di flocculazione (VP2). Successivamente è presente un decantatore (DE2) nel quale viene separato il fango formato dalla soluzione trattata nel secondo stadio. Tutte le vasche e i decantatori sono costruiti in cemento armato e chimicamente impermeabilizzati in superficie. A seguito del Secondo Stadio i reflui sono inviati alla fase di filtrazione finale costituita da una vasca accumulo filtri VAAF e da filtri a sabbia (FS1-2). All uscita dell impianto i reflui depurati vengono inviati nel sedimentatore primario del Depuratore Biologico presente nel Complesso Impiantistico Area 2 e gestito da Hera S.p.A. I fanghi di processo prodotti nei due stadi descritti vengono accumulati in modo separato in due ispessitori dedicati denominati AD1 e AD2, dai quali vengono poi avviati per l ulteriore concentrazione nella filtropressa FP-A2. Il fango filtropressato viene stoccato in un cassone scarrabile, e successivamente inviato allo smaltimento in idonei impianti esterni. B. IMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE (WTE) L impianto di termovalorizzazione è autorizzato a riceve rifiuti urbani, rifiuti speciali non pericolosi e rifiuti sanitari non pericolosi e pericolosi a solo rischio infettivo. L impianto di termovalorizzazione è il risultato di un processo costruttivo che ha avuto inizio nel 1976 con la realizzazione delle prime due linee di incenerimento, messe in esercizio nell ottobre del La terza linea di incenerimento è stata messa in esercizio nel corso del 1995 e messa definitivamente a regime nel dicembre Attualmente è in corso una ristrutturazione che ha visto la realizzazione di una nuova quarta linea di termovalorizzazione, avviata nel corso del 2009 e al momento la sola ad essere in esercizio. Le linee 1 e 2 sono state dismesse definitivamente a gennaio 2010 e nel corso del 2011 inizieranno i lavori di smantellamento delle stesse. La linea 3, che affianca la linea 4, è attualmente ferma per ristrutturazione ed adeguamento

8 PAG. 8 DI 18 B. IMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE (WTE) tecnico pianificati contemporaneamente al regolare esercizio della linea 4. L impianto di termovalorizzazione ha la seguente configurazione: o o o o o o o sezione di ricezione rifiuti, stoccaggio ed alimentazione; linea di combustione con forno a griglia mobile; generatore di vapore di tipo orizzontale; linea di trattamento fumi; ciclo termico per la cogenerazione di energia termica ed elettrica comune a tutte le linee; stoccaggi ceneri leggere e scorie prodotte; unità ausiliarie e servizi. Conferimento, stoccaggio ed alimentazione rifiuti Il piazzale di scarico automezzi della Linea 4, sopraelevato rispetto al piano dei rifiuti, è completamente chiuso in un fabbricato denominato avanfossa. All interno dell avanfossa sono presenti 5 portoni di scarico, del tipo a bocca di lupo, dotati di dispositivo di apertura/chiusura automatica e che si affacciano sulla fossa. In corrispondenza di ciascuna bocca di scarico è presente un gradino battiruota di altezza pari a 35 cm e costituito da tubolare di diametro 0,2 m. La fossa rifiuti è interamente realizzata in cemento armato ed ha profondità variabile a seconda del quantitativo di rifiuto presente fino a un massimo di 10 m a partire dalla fine dello scivolo presente nelle bocche di scarico. L avanfossa e le fosse di stoccaggio rifiuti sono mantenute costantemente in depressione e l aria aspirata viene utilizzata come aria comburente primaria al fine di ridurre la dispersione di polveri ed odori. L alimentazione della tramoggia di carico della linea 4 è effettuato mediante due carroponti dotati di benne a polipo. Combustione dei rifiuti Dalla tramoggia, il rifiuto passa nel canale di carico ed arriva sulla griglia mobile della camera di combustione dove l aria di combustione primaria viene iniettata sotto la griglia (aria dall aspirazione della fossa rifiuti), mentre l aria di combustione secondaria viene immessa direttamente in camera di combustione. Le scorie residue del processo di combustione vengono scaricate dalla parte finale della griglia, estratte da un trasportatore a catena e scaricate in una fossa di deposito delle scorie; il raffreddamento delle scorie viene effettuato con acqua industriale. Trattamento dei fumi La sezione di trattamento dei fumi derivanti dall incenerimento rifiuti è composto da: sistema SNCR per la riduzione degli ossidi di azoto tramite iniezione di urea in soluzione

9 PAG. 9 DI 18 B. IMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE (WTE) acquosa all interno della camera di combustione; precipitatore elettrostatico a secco per la depolverazione primaria dei fumi; sistema NEUTREC costituito da un reattore alla cui base vengono iniettati bicarbonato di sodio e carbone attivo; filtro a maniche per la depolverazione finale con recupero del prodotto sodico residuo (PSR) ; sistema SCR per la riduzione degli ossidi di azoto, con iniezione di ammoniaca in soluzione acquosa a monte di un reattore catalitico. I fumi depurati vengono infine inviati al camino per lo scarico in atmosfera. Recupero energetico La sezione di recupero energetico vede la produzione di energia elettrica mediante una turbina alimentata dal vapore prodotto della caldaia della linea 4. La turbina, oltre a produrre energia elettrica da immettere nella rete pubblica, consente: a) di alimentare l impianto di teleriscaldamento; b) di avere un funzionamento in isola, cioè, nel caso di sospensione dell erogazione di energia elettrica dalla rete pubblica, l impianto di incenerimento può, anziché fermarsi, continuare a funzionare con l energia autoprodotta. La produzione di acqua demineralizzata per l alimentazione del generatore di vapore è effettuata da un nuovo impianto ad osmosi inversa. Gestione e trattamento dei residui solidi e liquidi I principali residui solidi derivanti dalla termovalorizzazione sono: scorie: residuo della combustione, sono prevalentemente costituite da materiali inerti e vengono raccolte in apposita fossa; polverino: costituito dall insieme delle polveri di pulizia delle caldaie (generatori di vapore) e delle polveri separate dall elettrofiltro; prodotti sodici residui (PSR): sono i residui solidi separati dal filtro a maniche dopo trattamento delle emissioni gassose con sistema NEUTREC. I residui liquidi derivanti dal processo di incenerimento sono convogliati all impianto di trattamento chimico-fisico presente nel sito, mentre i reflui civili e le acque meteoriche vengono scaricate in fognatura interna con successivo convogliamento all impianto di depurazione biologico del Complesso. Lo stoccaggio delle scorie avviene in una nuova fossa a servizio della linea di incenerimento 4.

10 PAG. 10 DI 18 2 Norme comportamentali 2.1 Norme comportamentali generali 1. Chiunque acceda/esca dagli impianti deve rispettare le procedure aziendali di riconoscimento e registrazione. 2. In caso di sosta prolungata per l accesso agli impianti si invitano i conducenti dei mezzi a spegnere il motore. 3. Accedere solo ed esclusivamente alle aree a cui si è stati autorizzati; non allontanarsi dall area assegnata. 4. Rispettare le indicazioni provenienti dalla segnaletica fissa presente sull impianto, dai dispositivi luminosi e acustici dei mezzi e dagli operatori del reparto. 5. Rispettare le regole della viabilità. 6. Indossare i dispositivi di protezione individuale idonei alle operazioni da svolgere ed in particolare indumenti ad alta visibilità qualora si transiti a piedi nelle aree di circolazione interna. 7. Rispettare le procedure e la segnaletica HERAMBIENTE relative alla circolazione interna. 8. La velocità massima consentita a tutti i mezzi è di 30 km/ora (salvo condizioni più restrittive opportunamente segnalate). 9. Segnalare immediatamente al personale tecnico Herambiente la presenza di rischi imprevisti, l impossibilità di operare seguendo la presente procedura, la mancata collaborazione da parte di operatori dell impianto. 10. In caso di emergenza seguire le istruzioni impartite dal personale Herambiente o dall altoparlante. 11. Rispettare eventuali istruzioni consegnate dal personale dell impianto. 12. Seguire scrupolosamente quanto indicato nel corso della riunione di coordinamento e nel relativo verbale. Divieti: 1. E vietato fumare o assumere cibi o bevande al di fuori degli specifici spazi presenti nella sede. 2. E vietato accendere fiamme libere e altre potenziali fonti di innesco se non debitamente autorizzati. 3. E vietato introdurre armi da fuoco, materiale esplosivo, apparecchi cine-fotografici e bevande alcoliche. 4. E vietato ostruire con materiale, automezzi o altro le strade ed i parcheggi senza autorizzazione e senza le necessarie segnalazioni. 5. È vietato parcheggiare il mezzo in prossimità degli ingressi e delle uscite agli impianti e agli edifici e comunque in modo che possano in qualche modo intralciare il traffico. 6. E vietato appropriarsi senza averne titolo di qualsiasi bene naturale o manufatto lungo tutti i percorsi o le aree all interno dell impianto. 7. E vietato intrattenersi all interno dell area oltre il tempo strettamente necessario allo svolgimento dei compiti o delle operazioni per le quali si è ottenuto il permesso di accesso e/o di transito.

11 PAG. 11 DI I lavoratori di ditte esterne non possono utilizzare attrezzature di lavoro di proprietà di Herambiente se non dopo essere stati preventivamente autorizzati da Herambiente o in sede di contratto o, per l esecuzione di particolari attività non preventivate, dal Responsabile impianto. 9. È vietato rimuovere o danneggiare i presidi antincendio ed antinfortunistici o ingombrare le aree circostanti ad esso. 10. È vietato prelevare acqua dagli idranti antincendio. 11. E vietato fare la cernita o prelevare qualsiasi cosa considerata rifiuto, presente nell impianto anche se tale rifiuto risulta conferito dalla persona autorizzata allo scarico/smaltimento. 12. È vietato introdurre in fognatura qualsiasi tipo di sostanza liquida. 13. È vietato abbandonare rifiuti presso il sito. 2.2 Norme per la gestione degli accessi e della viabilità Il Complesso impiantistico Area 2 è dotato di quattro ingressi distinti, di cui tre su via Cavazza ed uno su via Attiraglio: 1. ingresso n. 1 su via Cavazza (civico 45): accesso principale all area impiantistica per i mezzi conferitori, i mezzi operativi delle imprese esterne e per il trasporto di materiale/rifiuti in entrata all area. L accesso è dotato di due carreggiate, una per l ingresso e una per l uscita ciascuna dotata di pesa, controllato dalla guardiania che consente l ingresso, mediante l apertura di sbarre, ai soli mezzi autorizzati; 2. ingresso n. 2 su via Cavazza (senza civico): accesso al parcheggio del sito a disposizione, per zone dedicate e definite, a dipendenti, imprese esterne, clienti, fornitori e visitatori; 3. ingresso n. 3 su via Cavazza (senza civico): accesso al parcheggio del sito, chiuso con cancello ad apertura manuale al momento non utilizzato salvo situazioni di indisponibilità del cancello 2 per lavori o manutenzioni. 4. ingresso n. 5 su via Attiraglio (senza civico): accesso all area impiantistica situato sul lato est della palazzina degli uffici, di norma utilizzato per accedere rapidamente per manutenzione e conduzione alla vecchia opera di presa posta sul Canale Naviglio e all impianto di sollevamento del collettore fognario di nord-est situato sul lato est del Canale Naviglio all altezza della palazzina uffici. In sito è presente idonea cartellonistica verticale ed orizzontale che disciplina la viabilità interna; tale cartellonistica deve essere rigorosamente rispettata. Contestualmente alla presente nota informativa si consegna anche l istruzione IO.0198 che disciplina l accesso e lo scarico in fossa della linea 4 dell impianto di termovalorizzazione. Gli autotrasportatori che devono accedere al Complesso e devono effettuare manovre di carico/scarico di PSR e polverino dalla linea 4 dell impianto di termovalorizzazione devono seguire quanto riportato nella IO.0200 consegnata contestualmente alla presente nota informativa.

12 PAG. 12 DI Norme aggiuntive per i soggetti conferenti rifiuti (trasportatori) 1. Il trasportatore è responsabile civilmente e penalmente di qualsiasi danno possa essere arrecato a persone o cose di Herambiente o di terzi, durante le operazioni effettuate all interno degli impianti Herambiente, che si ritiene pertanto sollevata da ogni responsabilità al riguardo. 2. Il trasportatore deve attenersi a quanto previsto dal codice della strada (divieto di sovraccarico, ecc) ed utilizzare mezzi idonei al servizio svolto. 3. Il trasportatore è responsabile dei rischi propri dell arte o mestiere che esercita, nonché della propria e dell altrui sicurezza relativa all impiego di idonei mezzi di lavoro e all appropriato uso dei mezzi di protezione personale. 4. Entrati nel perimetro dell impianto, gli automezzi che devono effettuare operazioni di scarico/carico rifiuti devono fermarsi sulla piattaforma della pesa ed attendere la pesatura e registrazione nel rispetto delle apposite procedure di accettazione. 5. Il trasportatore è obbligato ad indossare i particolari indumenti o mezzi protettivi in relazione alla natura delle operazioni da svolgere. In particolare nel caso sia necessario scendere dal mezzo è necessario indossare: indumento/gilet ad alta visibilità; scarpe di sicurezza ; altri DPI previsti nella segnaletica d'obbligo del sito. In caso di discesa dal mezzo accertarsi che non siano presenti veicoli in transito nelle vicinanze; è fatto divieto di allontanarsi dal mezzo stesso (se non indicato diversamente dal responsabile unità o suo delegato o in caso di emergenza). 6. Il trasportatore è obbligato ad avere a disposizione il tesserino di riconoscimento. 7. Il trasportatore, per recarsi dalla pesa alla zona di scarico deve effettuare esclusivamente il percorso consentito senza deviazioni o soste intermedie. In caso di impedimenti che comportano variazioni di percorsi, al momento dell ingresso al sito saranno fornite al trasportatore tutte le informazioni necessarie. 8. Il trasportatore è autorizzato ad accedere solo alle aree di scarico/carico rifiuti; per lo scarico c/o impianti con fossa rifiuti si veda quanto previsto dalle istruzioni specifiche di impianto. 9. Per lo scarico attenersi alle istruzioni ricevute da Herambiente (istruzioni operative specifiche / indicazioni dell operatore addetto allo scarico ove presente) ed alla cartellonistica presente in sito, verificando costantemente che nessun operatore si trovi, o si avvicini, all area interessata alla manovra di scarico. Qualora mezzi e personale si avvicinino, l'operatore provveda ad arrestare il mezzo ed astenersi da manovre fino a che il personale terzo si sia allontanato. 10. In fase di scarico è responsabilità dell autista conferitore assicurare la stabilità del mezzo secondo quanto previsto dal manuale d uso del mezzo e dalle proprie procedure aziendali. In particolare per i mezzi con sistema di scarico per ribaltamento durante lo scarico in fossa rifiuti, l'autista dovrà avere cura di utilizzare i piedini (o rullo) stabilizzatori posteriori. L avvicinamento al gradino battiruota deve essere tale da garantire lo spazio utile al corretto azionamento dei dispositivi di stabilizzazione. Nel caso l automezzo non consenta l abbassamento dei sistemi di stabilizzazione durante lo scarico o non ne sia provvisto e/o non siano idonei a svolgere il ruolo di dispositivo di stabilizzazione, l autista dovrà dichiararlo in pesa in modo che venga adottata una procedura di scarico assistita durante la quale verranno verificate dal personale di impianto come minimo gli aspetti di seguito (punti A) e B)) ed eventualmente altri indicati dal conferitore.

13 PAG. 13 DI 18 a. Acquisizione della dichiarazione dell autista sulla portata massima del mezzo ai fini dello scarico in fossa e confronto con il peso registrato all accettazione b. Durante la fase di scarico l operazione deve essere interrotta a metà del sollevamento del cassone per verificare l effettiva apertura delle porte ed il corretto deflusso del rifiuto nella fossa 11. Completato lo scarico/carico allontanarsi dal piazzale di scarico/carico rispettando le procedure relative alla circolazione dell impianto, provvedere al lavaggio ruote presso lo specifico impianto (se previsto) e nel caso di sversamenti provvedere alla pulizia delle parti interessate quindi avviarsi alla piattaforma di pesatura. 12. L eventuale rimozione di residui di rifiuti dal cassone, dai predellini e dai parafanghi deve essere effettuata nell area di scarico. 13. Ultimate le operazioni di registrazione allontanarsi dall impianto. 14. In caso il conducente sia accompagnato da altro operatore dell azienda conferente, questo ultimo può svolgere le attività a terra previste dalla presente a carico del conducente. In ogni caso un solo operatore della conferente è autorizzato a scendere dal mezzo, salvo diverse disposizioni riportate nelle procedure aziendali, per svolgere le operazioni di scarico dei rifiuti. 15. Tutte le operazioni che non rientrano in quanto precedentemente indicato devono ottenere autorizzazione dal Responsabile dell impianto. 16. Per qualsiasi situazione di sospetto pericolo di qualsiasi natura il trasportatore dovrà sospendere immediatamente il lavoro e rivolgersi al personale che gestisce l impianto. 17. In caso di AVARIA sulla viabilità dell impianto, il conducente del mezzo deve attuare tutte le attività previste dal codice della strada per casi analoghi (posizionare il triangolo di segnalazione, attivare i lampeggiatori di emergenza, ecc.) e contattare gli operatori Herambiente. E vietato: 1. L accesso agli impianti con mezzi non idonei al servizio svolto e non idonei alle tipologie di carico/scarico presenti nel sito. 2. Accedere all impianto e scaricare mezzi in sovraccarico. 3. Lanciare o scaricare a terra dall alto materiale vario. 4. Parcheggiare i mezzi ove non diversamente indicato. 5. Trasportare persone su predellini o parafanghi o cassoni di mezzi in movimento. 6. Salire sui rifiuti caricati nei cassoni degli automezzi. 7. Usufruire di qualsiasi servizio (acqua, gas, corrente elettrica, telefono, ecc.) ad eccezione del servizio igienico ad uso pubblico. 8. Svuotare le vasche di raccolta percolamenti dei mezzi adibiti alla raccolta rifiuti. Resta inteso che eventuali gravi infrazioni alle disposizioni e divieti elencati saranno motivo di immediato allontanamento dalle aree di proprietà di Herambiente e saranno sospese le autorizzazioni di conferimento, fatto salve eventuali azioni legali a carico dei trasgressori. Utilizzo delle rampe di scarico rifiuti del termovalorizzatore Nello complesso in oggetto, per ridurre i rischi associati all assetto ed all utilizzo delle rampe di scarico rifiuti, devono essere rispettate anche le modalità operative riportate nel seguente documento trasmesso contestualmente alla presente Nota informativa:

14 PAG. 14 DI 18 IO Accesso e scarico in fossa WTE Modena. L Istruzione IO.0198 riporta le modalità operative per l accesso degli automezzi e lo scarico di rifiuti in fossa, assieme all indicazione degli elementi di rischio e dei provvedimenti da intraprendere. Il conferitore, constatato e preso coscienza della metodologia di scarico del rifiuto in fossa dovrà valutare la congruità dei propri automezzi alle zone di scarico considerando anche il caso di utilizzo non conforme dei dispositivi di scarico da parte dell autista al fine di evitare l instabilità del mezzo ed il rischio di ribaltamento/caduta. Carico/Scarico PSR e polverino dall impianto di termovalorizzazione Per ridurre i rischi associati alle operazioni di carico/scarico di PSR e polverino dall impianto di termovalorizzazione, tutti i mezzi che intendono accedere alla zona di caricamento devono osservare le modalità operative riportate nel seguente documento trasmesso contestualmente alla presente Nota informativa: IO Carico e scarico PSR e polverino linea 4 - WTE Modena. L Istruzione IO.0200 riporta le modalità operative per le giuste manovre di carico/scarico da effettuare in loco e i comportamenti da seguire in caso di eventuali malfunzionamenti o anomalie. 2.4 Norme aggiuntive per fornitori/appaltatori Per tutti i fornitori/appaltatori operanti presso gli impianti di Herambiente è fatto obbligo di: 1. Segnalare la propria presenza al personale dell impianto. 2. Indossare i dispositivi di protezione individuale previsti per il tipo di lavorazione in corso. Portare visibile il cartellino identificativo della ditta con il proprio nominativo. 3. Osservare scrupolosamente le norme comportamentali, le norme di sicurezza e le disposizioni particolari contenute nei Permessi di Lavoro. 4. Non usare o rimuovere gli impianti e i dispositivi di sicurezza (idranti, estintori, ecc). 5. Segnalare immediatamente al personale dell impianto eventuali condizioni di pericolo di cui venissero a conoscenza. 6. In caso di emergenza incendio il personale si attiene alle disposizioni impartite dal personale Herambiente addetto all emergenza. 7. Adottare misure atte al contenimento degli aspetti ambientali legati e alla prevenzione di eventuali impatti ambientali legati allo svolgimento delle proprie attività. In particolare si veda quanto riportato nella tabella seguente. 2.5 Norme aggiuntive per visitatori 1. I visitatori possono accedere presso gli impianti solo se accompagnati. 2. Le attività dei visitatori non devono interferire per alcun motivo con le attività produttive dell area impiantistica. 3. I visitatori che accedono agli impianti possono percorrere autonomamente, dopo essere stati autorizzati e avere effettuato la registrazione, solo i tratti tra la portineria e le zone uffici. Eventuali accessi agli impianti o alle zone operative possono avvenire solo se

15 PAG. 15 DI 18 accompagnati da personale Herambiente, o altri da questi autorizzati, e muniti dei prescritti DPI per le zone a cui si accede. 4. Il caso di emergenza gli accompagnatori dei gruppi scolastici o aziendali sono tenuti a verificare che tutte le persone entrate siano presenti nel punto di raccolta, segnalando al responsabile della squadra di emergenza eventuali assenze. I gruppi scolastici e i visitatori potranno lasciare il luogo sicuro solo a seguito dell autorizzazione del responsabile dell emergenza. 2.6 Norme di rispetto ambientale Aspetto Ambientale Emissioni atmosferiche Scarichi Idrici Rumore Sostanze pericolose Norme comportamentali È responsabilità della ditta: - garantire che le emissioni dei propri automezzi siano periodicamente verificate secondo quanto previsto dalla normativa vigente; - comunicare al Responsabile Impianto eventuali emissioni prodotte durante la lavorazione (es utilizzo di gruppi elettrogeni) ed utilizzare le apparecchiature solo dopo specifica autorizzazione. È vietato: - introdurre sostanze in fognatura: tutti i reflui delle lavorazioni devono essere raccolti e trasportati presso impianti autorizzati allo smaltimento a cura della ditta stessa. In caso di sversamento accidentale di sostanze, al fine di prevenire eventuali inquinamenti degli scarichi idrici sia in pubblica fognatura che in acque superficiali, la ditta è tenuta a tamponare tempestivamente lo sversamento anche utilizzando il materiale assorbente disposto presso il sito e a darne segnalazione al Responsabile Impianto. La ditta è responsabile delle emissioni di rumore generate all interno del Sito: deve garantire il rispetto delle normative, soprattutto nel caso di apparecchiature particolarmente rumorose. La ditta deve: - Comunicare preventivamente l impiego di eventuali sostanze pericolose nelle lavorazioni e comunicare al Responsabile Impianto le aree di stoccaggio provvisorio di tali sostanze per il tempo strettamente necessario alla esecuzione dei lavori. Le sostanze e le aree di stoccaggio andranno utilizzate solo previa autorizzazione. - Osservare nelle fasi di trasporto e scarico all interno del Sito tutte le precauzioni necessarie ad evitare qualsiasi rischio per le persone e per l ambiente. - Tutte le sostanze pericolose devono essere adeguatamente etichettate ai sensi delle vigenti norme, manipolate e stoccate secondo le modalità previste nell etichetta stessa. - Essere in possesso della SdS della sostanza trasportata (aggiornata secondo la normativa vigente) e l eventuale documentazione richiesta dalla normativa per il trasporto in ADR - In caso di sversamento accidentale di sostanze pericolose la ditta è tenuta a procedere come indicato nelle schede di sicurezza e a tamponare tempestivamente lo sversamento anche utilizzando il materiale assorbente disposto presso il sito e a darne segnalazione al Responsabile Impianto.

16 PAG. 16 DI 18 Aspetto Norme comportamentali Ambientale Gestione Rifiuti - La gestione dei rifiuti prodotti durante le attività della ditta esterna deve essere svolta come previsto nel capitolato di appalto o contratto. - È fatto divieto assoluto di introdurre rifiuti all interno delle aree di stoccaggio di pertinenza di Herambiente, (ad esempio fossa di stoccaggio rifiuti, aree di deposito temporaneo, ecc..). - In nessun caso i rifiuti prodotti dalla ditta potranno venire abbandonati all interno del sito. Gestione risorse - Per l utilizzo di risorse del sito, la ditta deve obbligatoriamente richiedere idriche ed autorizzazione al Responsabile Impianto. energetiche - La ditta è comunque tenuta ad ottimizzare l utilizzo di tali risorse. 2.7 Collaborazione con i lavoratori del committente I lavoratori esterni possono richiedere un appoggio operativo agli addetti Herambiente solo previo accordo con il Responsabile Impianto. 3 Norme comportamentali in caso di emergenza In caso di emergenza tutto il personale presente nel sito in oggetto, sia interno che esterno, opera secondo quanto previsto dal Piano di Emergenza Area Impiantistica 2 di Modena EME.0043, che viene fornito alle ditte terze operanti nel complesso contestualmente alla presente Nota informativa. Emergenze specifiche relative al termovalorizzatore o all impianto chimico-fisico sono gestite secondo quanto riportato nei seguenti documenti: P.0093 Gestione delle emergenze WTE Modena; IO.0132 Gestione delle emergenze chimico-fisico Area 2; forniti alle ditte terze operanti nei due impianti. 4 Pericoli e rischi presenti nel Complesso Nella presente sezione si forniscono informazioni riguardanti i pericoli e i potenziali rischi che caratterizzano il complesso impiantistico in oggetto. Dette informazioni sono state estratte dal Documento di Valutazione di Rischi predisposto in ossequio all art. 28 del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. Sono state predisposte specifiche schede di riepilogo dei pericoli/rischi di pertinenza dei diversi impianti compresi all interno del complesso impiantistico in esame, cui si rimanda interamente, riportate in Appendice al presente documento. Per quanto riguarda le aree comuni del complesso impiantistico, si indicano i seguenti rischi potenziali: rischio generale di potenziale presenza sulla pavimentazione delle zone di lavoro di sostanze scivolose (rifiuti, oli, grassi, ecc.);

17 PAG. 17 DI 18 rischio associato alla viabilità interna del Complesso per la circolazione di automezzi di Herambiente, dei mezzi pesanti per il conferimento/trasporto dei rifiuti ed anche eventualmente di altri mezzi di ditte esterne per attività di manutenzione; rischio di investimento del personale durante la movimentazione dei mezzi operanti sul piazzale di conferimento rifiuti; rischio da agenti atmosferici (neve, ghiaccio, pioggia, nebbia, ecc.). Parte dei rischi citati possono essere ricondotti anche ai rischi di natura interferenziale di cui all art. 26 del D. Lgs. 81/2008, derivanti ad esempio dalla contemporaneità di attività svolte dal personale di Herambiente o di altre imprese. Detti rischi sono valutati e limitati all interno del Documento Unico di Valutazione dei Rischi di Interferenza (DUVRI). Eventuali approfondimenti specifici per la mitigazione di tale tipologia di rischio possono poi essere gestiti negli impianti Herambiente attraverso l adozione della procedura dei Permessi di lavoro. 5 Misure di prevenzione e protezione Gli impianti ed i luoghi di lavoro del sito in oggetto sono conformi a quanto previsto dal D. Lgs. 81/08 e sono attuate diverse misure di prevenzione organizzative ed impiantistiche che limitano i rischi presenti ai livelli di rischio illustrati nel paragrafo 4 del presente documento. Le lavorazioni svolte sono regolamentate da Istruzioni operative che vengono redatte con la consultazione dei Responsabili d impianto e distribuite, oltre che al personale interno, al Referente Operativo delle ditte esterne che operano negli Impianti. Tutti coloro che effettuano attività d impianto o di servizio soggette a rischi generici devono indossare gli indumenti di lavoro. All ingresso di ogni area di lavoro sono installati cartelli segnaletici che individuano i D.P.I. standard obbligatori da indossare (elmetto protettivo, scarpe di sicurezza, ecc.) in quell area. Il personale impegnato in attività che comportano rischi specifici deve fare uso dei D.P.I. prescritti sul Permesso di lavoro o da specifiche procedure operative. In generale i D.P.I. a disposizione del personale Herambiente SpA che opera in stabilimento sono costituiti da: elmetto protettivo; scarpe antinfortunistiche; giubbino ad alta visibilità; guanti, per la protezione dal rischio di esposizione ad agenti chimici per contatto e per la protezione da colpi/tagli; facciale filtrante FFP3 e maschera con filtro tipo polveri 3M, per la protezione dal rischio di esposizione ad agenti chimici per inalazione; otoprottetori, per la protezione dall esposizione al rumore.

18 PAG. 18 DI 18 In merito alle misure di prevenzione e protezione prese al fine di ridurre i rischi di investimento del personale nel piazzale di scarico rifiuti si rimanda alle indicazioni fornite al capitolo 2.3. Le specifiche misure di prevenzione e protezione adottate per ridurre i rischi presenti nelle diverse aree del sito sono infine riportate nelle Appendici del presente documento.

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