REGOLAMENTO ORGANISMO DI COMPOSIZIONE DELLE CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO
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1 REGOLAMENTO ORGANISMO DI COMPOSIZIONE DELLE CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO Art. 1 Definizioni Ai fini del presente regolamento si intendono per: - Legge : la legge 27 gennaio 2012, n. 3; - Decreto : il D.M. 24 settembre 2014, n.202, recante disposizioni concernenti i requisiti di iscrizione nel registro degli organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento, nonché in materia di modalità di formazione e revisione del registro, di sospensione e cancellazione degli iscritti e di determinazione dei compensi e dei rimborsi spese spettanti agli organismi a carico dei soggetti che ricorrono alla procedura, ai sensi dell art. 15 della Legge; - Organismo di Composizione della Crisi (o semplicemente OCC ): l articolazione interna della Camera di Commercio di Catanzaro destinata all erogazione del servizio di composizione della crisi da sovraindebitamento ai sensi dell art.15 della Legge e ai sensi del Decreto; - Referente dell Organismo (o anche solo Referente ): la persona fisica che indirizza e coordina l attività dell Organismo e conferisce gli incarichi ai gestori della crisi; - Gestione della crisi : il servizio reso dall Organismo allo scopo di gestire i procedimenti di composizione della crisi da sovraindebitamento o di liquidazione del patrimonio del debitore; - Gestore della crisi (o anche solo Gestore ): la persona fisica che, individualmente o collegialmente, svolge le prestazioni inerenti alla Gestione della crisi; - Ausiliari : i soggetti di cui può avvalersi il Gestore della crisi per lo svolgimento delle prestazioni inerenti alla Gestione della crisi, sotto la propria personale responsabilità; - Segreteria : la struttura che presta attività di supporto all Organismo per la Gestione della crisi; a capo della Segreteria è posto il Referente dell Organismo. Art. 2 Ambito di Applicazione e Principi Generali 1. Il presente regolamento disciplina l'organizzazione interna dell'organismo per lo svolgimento del servizio di Gestione della crisi, che verrà prestato mediante incarichi ai Gestori della crisi iscritti all Organismo e nel registro tenuto dal Ministero della Giustizia, nell osservanza di quanto previsto dalla Legge e dal Decreto e successive modificazioni e integrazioni. 2. Il presente regolamento si ispira ai principi di legalità, informalità, riservatezza, efficienza, rapidità e professionalità. Art. 3 Il Referente dell Organismo 1. Il Referente dell Organismo è individuato dalla Camera di Commercio. 2. I compiti vengono attribuiti al Referente dell Organismo con atto interno all ente camerale, col quale può altresì essere nominata una persona che sostituisca il Referente, quando questi si trovi nell impossibilità materiale o giuridica di provvedere ai propri compiti. 3. Il Referente, fatte salve le ulteriori competenze previste dalla Legge e dal Decreto, svolge le seguenti funzioni: - designa il Gestore della crisi; - sottoscrive la dichiarazione di assenza di conflitto di interesse dell Organismo con la procedura; - controlla e approva il preventivo del compenso dell Organismo predisposto dal Gestore; - su richiesta del debitore, può disporre la sostituzione del Gestore nei casi espressamente previsti dalla legge;
2 - ove il giudice lo disponga, affida al Gestore la funzione di Liquidatore. Art. 4 La Segreteria 1. La Segreteria presta attività di supporto all Organismo per la Gestione della crisi. 2. Coloro che operano presso la Segreteria devono essere indipendenti e imparziali, non entrare nel merito della gestione della crisi e non svolgere attività di consulenza giuridica. 3. La Segreteria verifica l'avvenuto deposito delle spese dovute. 4. La Segreteria predispone e conserva un apposito fascicolo e tiene un registro informatico per ogni affare trattato, con le annotazioni relative al numero d'ordine progressivo, ai dati identificativi del debitore, al Gestore incaricato, alla durata del procedimento e al relativo esito. 5. La Segreteria esegue le comunicazioni e le notifiche richieste dalla procedura. 6. I soggetti che operano presso la Segreteria possono assistere agli incontri del Gestore con il debitore. Art. 5 Comitato Scientifico 1. E istituito, con apposita delibera della Giunta camerale, un Comitato Scientifico composto da un minimo di 3 ad un massimo di 9 componenti, scelti nell ambito delle categorie professionali maggiormente coinvolte nel processo di sovra indebitamento, delle categorie economiche più rappresentative, delle associazioni dei consumatori e utenti e nell ambito Universitario e degli altri Enti e Istituzioni locali. 2. Il Comitato ha il compito di sovraintendere alle azioni dell O.C.C. con funzioni consultive e propositive, anche nei confronti della Giunta camerale. 3. La partecipazione al Comitato è volontaria e gratuita. Art. 6 Elenco dei Gestori della Crisi 1. L Organismo predispone, conserva e aggiorna l elenco dei Gestori della crisi. 2. Si possono iscrivere i professionisti iscritti agli ordini professionali degli avvocati, dei commercialisti ed esperti contabili e dei notai e i laureati in materie economiche o giuridiche (o titoli equipollenti), purché in possesso dei requisiti di qualificazione professionale e di onorabilità previsti dal Decreto. 3 La Segreteria predispone, conserva e aggiorna, per ciascun Gestore della crisi, una scheda, anche su supporto informatico, e un fascicolo, contenenti l indicazione dei titoli di studio e professionali, il curriculum dettagliato, le specializzazioni eventualmente possedute, gli attestati relativi ai corsi frequentati, le procedure gestite con i relativi esiti, le schede di valutazione dell operato, la documentazione, anche autocertificativa, presentata per l iscrizione al registro tenuto dal Ministero della Giustizia. Art. 7 Richiesta del Debitore e Attribuzione degli Incarichi 1. Il debitore in possesso dei requisiti e nelle condizioni previste dalla Legge può presentare richiesta di assistenza dell Organismo nella Gestione della crisi. La richiesta è presentata tramite moduli messi a disposizione del pubblico, anche con modalità web, con la possibilità per il debitore di compilare la richiesta e trasmetterla con modalità cartacee (per posta o tramite deposito presso gli uffici del servizio) o telematiche (esclusivamente via PEC).
3 2. La Segreteria, previa verifica della completezza formale della richiesta, nonché dell avvenuto versamento delle spese dovute, sottopone la richiesta al Referente dell Organismo. 3. Il Referente designa il Gestore della crisi, in composizione individuale o collegiale, tra gli iscritti all elenco di cui all articolo 5, applicando criteri di turnazione e tenendo conto sia del numero e del valore (per entità del passivo e dell attivo) degli incarichi già affidati, sia della complessità e dell importanza della situazione di crisi del debitore, in maniera da assicurare l imparzialità e l idoneità al corretto e sollecito espletamento del servizio da parte del Gestore e degli Ausiliari di questo. 4. Il Gestore designato deve comunicare l accettazione dell incarico entro 10 giorni dal ricevimento della nomina. 5. Il debitore è tenuto a comunicare e rappresentare al Gestore, con trasparenza e completezza, la propria situazione economica e patrimoniale, l esposizione debitoria, le cause pendenti, le garanzie prestate, gli atti compiuti nel quinquennio anteriore alla richiesta e comunque a fornire tutte le informazioni utili per il corretto espletamento dell incarico. Ogni omissione al riguardo resterà esclusivamente imputabile al debitore medesimo. 6. Il debitore può, in qualunque momento, rinunciare alla procedura corrispondendo all Organismo i compensi maturati in proporzione all attività svolta. 7. Il debitore può richiedere al Referente la sostituzione del Gestore per giustificati motivi. 8. Il Referente può disporre la sostituzione del Gestore anche d ufficio, quando questi sia impossibilitato a espletare l incarico o quando risultino violati i doveri di imparzialità, indipendenza e neutralità od emerga un inadempienza di non scarsa importanza nello svolgimento dei suoi compiti. Art. 8 Obblighi dell Organismo di Composizione delle Crisi da Sovraindebitamento 1. L Organismo, fatte salve le ulteriori competenze previste dalla Legge e dal Decreto, è tenuto: a. a istituire e conservare un elenco dei Gestori della crisi e un registro informatico degli affari trattati (con le annotazioni relative al numero d ordine progressivo, ai dati identificativi del debitore, al Gestore designato e all esito del procedimento); b. a non assumere diritti e obblighi connessi con gli affari trattati dai Gestori; c. a non accettare lo svolgimento del servizio di Gestione della crisi quando risulti trovarsi in situazione di conflitto di interessi: non sussiste conflitto di interessi quando la Camera di Commercio risulti creditrice per somme ad essa dovute in forza di obblighi di legge, salvo che sulle stesse sorga contestazione; d. a distribuire equamente gli incarichi tra i Gestori, tenendo conto della natura e dell importanza delle procedure; e. a trattare i dati raccolti nel rispetto della normativa a tutela della privacy; f. a trasmettere al Responsabile del Registro Nazionale, entro il mese di dicembre di ogni anno, i dati necessari al monitoraggio statistico dei procedimenti. Art. 9 Obblighi del Gestore della Crisi 1. Il Gestore della crisi, con l iscrizione nell elenco di cui all articolo 5, aderisce all allegato Codice di Autodisciplina dell Organismo (Allegato A). 2. Il Gestore, per ciascuna procedura affidata e a pena di inefficacia dell incarico, sottoscrive un apposita dichiarazione di imparzialità, indipendenza e neutralità, redatta ai sensi del Decreto e da rendere nota al Tribunale.
4 3. Sottoscritta la dichiarazione di cui al comma precedente e accettato l incarico, il Gestore non può rinunciarvi, se non per gravi e giustificati motivi. 4. Il Gestore, per conto dell Organismo, deve comunicare al debitore il grado di complessità dell opera, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili sino alla conclusione dell incarico, nonché i dati della polizza assicurativa contratta dall Organismo. 5. Il Gestore della crisi incaricato si atterrà scrupolosamente alle norme dettate dalla Legge, dal Decreto e dal presente regolamento. 6. Il Gestore designato deve eseguire personalmente la prestazione, avvalendosi di eventuali Ausiliari del cui operato è tenuto a rispondere. Anche gli Ausiliari sono tenuti a sottoscrivere un apposita dichiarazione di imparzialità, indipendenza e neutralità. Al Gestore e agli Ausiliari è fatto divieto di assumere diritti od obblighi connessi, direttamente o indirettamente, con gli affari trattati, ad eccezione di quelli strettamente inerenti alla prestazione del servizio, nonché di percepire, in qualunque forma, compensi o utilità direttamente dal debitore. 7. Il Gestore e i suoi Ausiliari non potranno svolgere, per almeno due anni dalla chiusura dei procedimenti di Gestione della crisi, neppure per interposta persona, funzioni di difensore, di consulente o di arbitro in procedimenti ove è parte il debitore, e assumere incarichi professionali per conto del medesimo debitore. La violazione di questa norma costituisce motivo di cancellazione immediata e irrevocabile dall elenco di cui all articolo5 del presente regolamento e di segnalazione al Ministero della giustizia e all ordine di iscrizione del professionista per i provvedimenti di rispettiva competenza. Art. 10 Svolgimento e Responsabilità della Procedura 1. Le procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento o di liquidazione si svolgono nell osservanza delle norme di Legge, del Decreto e del presente regolamento. 2. Il debitore è impegnato a prestare la massima collaborazione, con completezza e trasparenza, fornendo al Gestore tutti i dati e gli elementi necessari per la predisposizione di tutti i documenti previsti dalla Legge, dal Decreto e dal presente regolamento o comunque richiesti dal Tribunale. In caso di mancata cooperazione del debitore secondo principi di trasparenza, correttezza e buona fede, il Gestore relazionerà al Referente per l eventuale rinuncia dell incarico. 3. Il Gestore della crisi cura il buon andamento della procedura e compie tutti gli atti previsti dalla Legge, dal Decreto e dal presente regolamento, nonché quelli richiesti dal Tribunale. Art. 11 Riservatezza 1. La Gestione della crisi è riservata, fatte salve le pubblicità e le comunicazioni disposte ai sensi delle Legge e del Decreto. 2. I componenti dell Organismo, il Referente, la Segreteria, le parti e tutti coloro che assistono non possono divulgare a terzi i fatti e le informazioni apprese in relazione alla procedura. A tal fine i soggetti presenti agli incontri dovranno sottoscrivere un'apposita dichiarazione di impegno alla riservatezza. 3. I Gestori della crisi, per l espletamento dell incarico e nella perfetta osservanza dell art. 15, comma 10, della Legge e delle normative ivi richiamate, possono accedere, previa autorizzazione del giudice, a dati e informazioni sul debitore contenute nelle banche dati, conservando il segreto sui dati e sulle informazioni acquisite. Ai sensi dell art. 15, comma 11, della Legge, i dati personali acquisiti possono essere trattati e conservati per i soli fini e tempi della procedura e devono essere distrutti contestualmente alla sua conclusione o cessazione: dell'avvenuta distruzione è data
5 comunicazione al titolare dei suddetti dati, tramite lettera raccomandata con avviso di ricevimento o tramite posta elettronica certificata, non oltre quindici giorni dalla distruzione medesima. 4. Le dichiarazioni rese o le informazioni acquisite nel corso della procedura non possono essere utilizzate nel giudizio, dinanzi all autorità giudiziaria o in procedure di arbitrato, rituali o irrituali, iniziato o coltivato a seguito dell'insuccesso della Gestione della crisi, salvo che sia prestato esplicito consenso dalla parte da cui provengono le dichiarazioni e alla quale si riferiscono le informazioni. 5. I Gestori della crisi e gli altri componenti dell Organismo non sono tenuti a deporre sulle dichiarazioni ricevute e sulle informazioni acquisite nel corso del procedimento. Art. 12 Indennità e Compensi 1. L Organismo potrà richiedere la corresponsione dell acconto sul compenso finale. L acconto è fissato forfettariamente in Euro 200,00 oltre IVA, da corrispondere all inizio della procedura. 2. Fermo quanto dovuto per indennità forfettaria e salvo diverso accordo tra debitore e Organismo, debitamente approvato per iscritto dal Referente su proposta del Gestore, i compensi per la Gestione della crisi comprendono l intero corrispettivo per il servizio svolto, ivi inclusi il compenso per il Gestore e le attività accessorie, e sono determinati in base alla quantità e alla complessità delle questioni affrontate, al numero dei creditori, all entità del passivo e dell attivo realizzato, ai sensi ed entro i limiti definiti dal Regolamento e dal decreto del Ministero della Giustizia 25 gennaio 2012, n. 30 e successivi adeguamenti e modificazioni. 3. I compensi, così determinati, sono ridotti del 25% 4. Qualora il debitore rivesta la qualifica di consumatore, i compensi verranno determinati facendo riferimento ai parametri minimi di cui al D.M. 30/2012, cui verrà applicata una riduzione del 30% 5. Sono in ogni caso dovuti gli oneri accessori previdenziali e fiscali di legge. 6. I compensi, come sopra determinati e che dovranno essere corrisposti esclusivamente all Organismo, verranno ripartiti per il 65% a favore del Gestore della crisi e per il 35% a favore dell Organismo. 7. Conclusa la procedura, all Organismo spetta altresì un rimborso forfettario delle spese generali nella misura pari al 10% dei compensi come sopra determinati, oltre alle spese effettivamente sostenute e documentate e agli accessori fiscali e previdenziali di legge. 8. L Organismo può chiedere al debitore il versamento di acconti sui compensi nel corso della procedura. 9. Per il dettaglio relativo alla determinazione dei compensi e delle spese, si rinvia alla tabella contenente i Criteri per la determinazione dei compensi allegata al presente regolamento Allegato B.
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