SIMATIC NET. TeleControl Progettazione - DNP3. Prefazione. Funzioni e requisiti richiesti 1. Meccanismi di comunicazione 2.

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1 Prefazione Funzioni e requisiti richiesti 1 SIMATIC NET TeleControl Manuale di progettazione Meccanismi di comunicazione 2 3 Diagnostica 4 Blocchi di programma OUC (CP) A SINEMA Remote Connect (CP) B WBM del TIM 1531 IRC C Bibliografia D e diagnostica 11/2018 C79000-G8972-C508-01

2 Avvertenze di legge Concetto di segnaletica di avvertimento Questo manuale contiene delle norme di sicurezza che devono essere rispettate per salvaguardare l'incolumità personale e per evitare danni materiali. Le indicazioni da rispettare per garantire la sicurezza personale sono evidenziate da un simbolo a forma di triangolo mentre quelle per evitare danni materiali non sono precedute dal triangolo. Gli avvisi di pericolo sono rappresentati come segue e segnalano in ordine descrescente i diversi livelli di rischio. PERICOLO questo simbolo indica che la mancata osservanza delle opportune misure di sicurezza provoca la morte o gravi lesioni fisiche. AVVERTENZA il simbolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare la morte o gravi lesioni fisiche. CAUTELA indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare lesioni fisiche non gravi. ATTENZIONE indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare danni materiali. Nel caso in cui ci siano più livelli di rischio l'avviso di pericolo segnala sempre quello più elevato. Se in un avviso di pericolo si richiama l'attenzione con il triangolo sul rischio di lesioni alle persone, può anche essere contemporaneamente segnalato il rischio di possibili danni materiali. Personale qualificato Il prodotto/sistema oggetto di questa documentazione può essere adoperato solo da personale qualificato per il rispettivo compito assegnato nel rispetto della documentazione relativa al compito, specialmente delle avvertenze di sicurezza e delle precauzioni in essa contenute. Il personale qualificato, in virtù della sua formazione ed esperienza, è in grado di riconoscere i rischi legati all'impiego di questi prodotti/sistemi e di evitare possibili pericoli. Uso conforme alle prescrizioni di prodotti Siemens Si prega di tener presente quanto segue: AVVERTENZA I prodotti Siemens devono essere utilizzati solo per i casi d impiego previsti nel catalogo e nella rispettiva documentazione tecnica. Qualora vengano impiegati prodotti o componenti di terzi, questi devono essere consigliati oppure approvati da Siemens. Il funzionamento corretto e sicuro dei prodotti presuppone un trasporto, un magazzinaggio, un installazione, un montaggio, una messa in servizio, un utilizzo e una manutenzione appropriati e a regola d arte. Devono essere rispettate le condizioni ambientali consentite. Devono essere osservate le avvertenze contenute nella rispettiva documentazione. Marchio di prodotto Tutti i nomi di prodotto contrassegnati con sono marchi registrati della Siemens AG. Gli altri nomi di prodotto citati in questo manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo da parte di terzi per i propri scopi può violare i diritti dei proprietari. Esclusione di responsabilità Abbiamo controllato che il contenuto di questa documentazione corrisponda all'hardware e al software descritti. Non potendo comunque escludere eventuali differenze, non possiamo garantire una concordanza perfetta. Il contenuto di questa documentazione viene tuttavia verificato periodicamente e le eventuali correzioni o modifiche vengono inserite nelle successive edizioni. Siemens AG Division Process Industries and Drives Postfach NÜRNBERG GERMANIA C79000-G8972-C P 11/2018 Con riserva di modifiche Copyright Siemens AG Tutti i diritti riservati

3 Prefazione Validità di questo manuale Il presente manuale è valido per tutti i moduli di comunicazione elencati sotto della famiglia SIMATIC NET, che supportano il protocollo Telecontrol DNP3. Osservare la struttura della documentazione. Moduli supportati I dispositivi per i quali è valido il presente manuale di progettazione si trovano nel capitolo Moduli di comunicazione (Pagina 11). Struttura della documentazione La documentazione dei modulo di comunicazione SIMATIC NET per Telecontrol è costituita rispettivamente dai seguenti manuali: Manuale del prodotto o Istruzioni operative Uno o più manuali di progettazione La documentazione dei moduli indicati sopra è costituita dai seguenti manuali e contenuti: Manuale del prodotto / Istruzioni operative Vale per il relativo modulo o gruppo di moduli Applicazione e funzioni Requisiti (CPU, software di progettazione ecc.) Descrizione dell'hardware Montaggio, collegamento, messa in servizio, funzionamento Diagnostica, manutenzione Dati tecnici, omologazioni, accessori Manuale di sistema SINAUT ST7 Volume 1 - Sistema e hardware Valido per: TIM 3V-IE, TIM 3V-IE Advanced, TIM 4R-IE Descrizione hardware, montaggio, collegamento, messa in servizio, funzionamento, dati tecnici, omologazioni Volume 2 - in STEP 7 V5 Valido per: TIM 3V-IE, TIM 3V-IE Advanced, TIM 4R-IE Volume 3 - in STEP 7 Professional (TIA Portal) Valido per tutti i moduli di comunicazione che supportano ST7 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

4 Prefazione Manuale di progettazione DNP3 e diagnostica in STEP 7 Professional (TIA Portal) Valido per tutti i moduli SIMATIC NET che supportano il protocollo DNP3. Manuale di progettazione IEC e diagnostica in STEP 7 Professional (TIA Portal) Valido per tutti i moduli SIMATIC NET che supportano il protocollo IEC /104. I link Internet dei manuali si trovano in Bibliografia (Pagina 193). Abbreviazioni / denominazioni del dispositivo In questo manuale vengono utilizzate frequentemente le seguenti abbreviazioni. Modulo / unità / dispositivo Denominazioni per i rispettivi moduli di comunicazione WBM "WBM" è l abbreviazione di "Web Based Management", delle pagine del Web server del TIM per i dati di progettazione e di diagnostica. Nuovo in questa edizione Prima edizione Edizione attuale del manuale in Internet L'edizione attuale del presente manuale si trova anche nelle pagine Internet del Siemens Industry Online Support: Link: ( Conoscenze richieste Per la progettazione e la diagnostica dei dispositivi sono richieste conoscenze dei seguenti settori: Struttura di reti industriali con funzioni Security Trasmissione di dati tramite reti WAN SIMATIC STEP 7 Professional Riferimenti incrociati In questo manuale vengono frequentemente utilizzati riferimenti incrociati ad altri capitoli. Per tornare alla pagina precedente dopo un salto ad un riferimento incrociato, alcuni PDF reader supportano il comando <Alt>+<freccia a sinistra>. 4 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

5 Prefazione Condizioni di licenza Nota Open Source Software Il prodotto contiene l Open Source Software. Prima di utilizzare il prodotto leggere attentamente le condizioni di licenza per l'open Source Software. Avvertenze per reperire le condizioni di licenza si trovano nel manuale del prodotto del rispettivo prodotto. Avvertenze di sicurezza Siemens commercializza prodotti e soluzioni dotati di funzioni Industrial Security che contribuiscono al funzionamento sicuro di impianti, soluzioni, macchine e reti. La protezione di impianti, sistemi, macchine e reti da minacce cibernetiche, richiede l'implementazione e la gestione continua di un concetto globale di Industrial Security che corrisponda allo stato attuale della tecnica. I prodotti e le soluzioni Siemens costituiscono una componente imprescindibile di questo concetto. È responsabilità del cliente prevenire accessi non autorizzati ad impianti, sistemi, macchine e reti. Il collegamento di questi sistemi, macchine e componenti, se necessario, deve avvenire esclusivamente nell'ambito della rete aziendale o tramite Internet previa adozione di opportune misure (ad es. firewall e/o segmentazione della rete). Ulteriori informazioni relative alle possibili misure di sicurezza nell'ambito Industrial Security sono disponibili al sito: Link: ( I prodotti e le soluzioni Siemens vengono costantemente perfezionati per incrementarne la sicurezza. Siemens raccomanda espressamente di eseguire gli aggiornamenti non appena sono disponibili i relativi update e di impiegare sempre le versioni aggiornate dei prodotti. L uso di prodotti non più attuali o di versioni non più supportate incrementa il rischio di attacchi cibernetici. Per essere costantemente aggiornati sugli update dei prodotti, abbonarsi a Siemens Industrial Security RSS Feed al sito: Link: ( Glossario SIMATIC NET Descrizione dei numerosi termini specifici, presenti nella documentazione che si trovano nel glossario SIMATIC NET. Il glossario SIMATIC NET si trova: SIMATIC NET Manual Collection o DVD del prodotto Il DVD è allegato ad alcuni prodotti SIMATIC NET. In Internet al seguente indirizzo: Link: ( Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

6 Prefazione 6 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

7 Indice del contenuto Prefazione Funzioni e requisiti richiesti Moduli di comunicazione Esempi di configurazione CPU impiegabili Requisiti software Dati utili e risorse TIM 1531 IRC TIM 4R-IE DNP3 / TIM 3V-IE DNP CP IRC CP CP 1542SP-1 IRC Routing PG Meccanismi di comunicazione Indirizzamento e configurazione della rete Possibilità di comunicazione Creazione del collegamento Conferma Raccomandazioni Security Tipi di comunicazione Impostazioni di base / Opzioni Impostazioni base Opzioni di interfacce, reti e nodi di rete Impostazioni WAN delle interfacce Collegamento in rete di interfacce Interfaccia Ethernet Interfaccia Ethernet > parametri di indirizzo Opzioni avanzate Controllo del collegamento TCP Impostazioni di trasmissione Accesso al Web server CP TIM 1531 IRC Interfaccia seriale Opzioni avanzate Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

8 Indice del contenuto Linea dedicata Rete di selezione Impostazioni di trasmissione di retei WAN I parametri DNP3 delle interfacce Impostazioni di trasmissione - DNP Impostazioni master DNP Impostazioni della stazione DNP Web server Diagnostica Web Diagnostica Web del TIM 1531 IRC Configurazione DNS Comunicazione con la CPU Sincronizzazione dell'ora delle Numeri di nodo SNMP Security (CP) e certificati Parametri Utente Security Impostazioni Log - Filtraggio degli eventi di sistema VPN VPN (Virtual Private Network) Creazione di tunnel VPN per la comunicazione S7 tra stazioni Comunicazione VPN con il SOFTNET Security Client (stazione di engineering) Realizzazione della comunicazione via tunnel VPN tra CP e SCALANCE M CP come nodo passivo di collegamenti VPN Manager dei certificati Utilizzo di certificati Protezione (TIM 1531 IRC) Protezione della protezione di accesso Collegamenti Telecontrol Collegamenti Telecontrol Editor Dati della rete" Definizione del percorso del collegamento Tabella dei collegamenti Parametri dei collegamenti DNP Generale Controllo del collegamento TCP Opzioni Security DNP Impostazioni di trasmissione - DNP Parametri dispositivi di terzi dei punti di accesso ai dati del punto di accesso ai dati Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

9 Indice del contenuto Tipi di punti di accesso ai dati Scheda "Generale" Regole per la progettazione dell'indice punto di accesso ai dati Immagine di processo, tipo di trasmissione, classi di evento Ciclo di lettura Scheda "Trigger" Trigger valore di soglia Pre-elaborazione del valore analogico Uscita di comando Stazioni partner di messaggi Messaggi Set di caratteri per messaggi Diagnostica Possibilità di diagnostica Diagnostica Security online tramite porta 8448 (CP) Funzioni online SNMP Diagnostica specifica SINAUT SINAUT-Spezial-Diagnose - Gültigkeit Diagnostica TIM Diagnostica TIM - Funzioni TIM Diagnostics - scheda Memory TIM Diagnostics - scheda Message buffer TIM Diagnostics - scheda Communication TIM Diagnostics - scheda Time Synchronization TIM Diagnostics - scheda Time TIM Diagnostics - Scheda Filesystem TIM Diagnostics - scheda IP Parameter TIM Diagnostics - scheda IP Statistic TIM Diagnostics - Scheda MSC Communication TIM subscriber diagnostics TIM subscriber diagnostics - Funzioni TIM subscriber diagnostics - scheda Status TIM Subscriber Diagnostics - scheda Partner TIM Subscriber Diagnostics - scheda Dialing extern TIM Subscriber Diagnostics - scheda Polling intern TD7onTIM Diagnostics TD7onTIM Diagnostics - Funzioni Stato di modifica dei messaggi ( ) Manutenzione A Blocchi di programma OUC (CP) A.1 Validità A.2 Blocchi di programma per OUC A.3 Modifica dell indirizzo IP durante il tempo di esecuzione Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

10 Indice del contenuto B SINEMA Remote Connect (CP) B.1 Validità B.2 Collegamento a SINEMA RC B.3 Telecontrol tramite SINEMA RC B.4 Security > VPN > SINEMA Remote Connect C WBM del TIM 1531 IRC C.1 Web browser supportati C.2 Realizzazione del collegamento con il WBM del TIM C.3 Funzioni generali del WBM C.4 Pagina iniziale C.5 Sistema C.5.1 Informazione sul dispositivo C.5.2 Scheda SD C.5.3 Ora del sistema C.5.4 NTP C.5.5 Web server C.5.6 Configurazione DNS C.6 Manutenzione C.6.1 Firmware C.6.2 Stato di funzionamento C.7 Diagnostica C.7.1 Eventi C.7.2 Messaggi C.8 LAN C.8.1 Interfaccia Ethernet [Xn] C.9 Telecontrol C.9.1 Informazioni sul partner C Panoramica del collegamento C Buffer di trasmissione C.9.2 Punti di accesso ai dati C.10 Logging D Bibliografia Indice analitico Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

11 Funzioni e requisiti richiesti Moduli di comunicazione Moduli di comunicazione per il protocollo Telecontrol DNP3 I seguenti moduli di comunicazione SIMATIC NET possono essere utilizzati per il protocollo di comunicazione Telecontrol DNP3. Il TIM 4R-IE DNP3 con il numero di articolo 6NH7803-4BA00-0AA0 è riportato nel catalogo STEP 7 in due versioni, come dispositivo da incasso (rack S7-300) e come dispositivo standalone. Significati dei simboli nella tabella: X = supportato - = non supportato Tabella 1-1 Moduli di comunicazione per DNP3 Modulo n. articolo TIM 1531 IRC 6GK MX00-0XE0 TIM 4R-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP3 Stand-alone 6NH7803-4BA00-0AA0 TIM 3V-IE DNP3 6NH7803-3BA00-0AA0 CP IRC 6GK RX30-0XE0 CP GK BX30-0XE0 6AG BX30-2AX0 CP 1542SP-1 IRC 6GK VX00-0XE0 Numero di interfacce * Tipo di stazione IE RS Master Stazione nodo Stazione Prodotto STEP X X X STEP 7 Professional 2 2 X X X STEP 7 Professional 1 1 X X X STEP 7 Professional 1 - *** - - X STEP 7 Basic ** / Professional X STEP 7 Basic ** / Professional X STEP 7 Professional Versioni firmware e software necessarie: V2.0 V3.2 V3.2 V3.1 V3.1 V2.0 * IE = interfaccia Ethernet, RS = interfacce seriali ** STEP 7 Basic per il collegamento del CP ad un master esterno. Vedere l avvertenza a seguito. *** Il collegamento di un modulo TS al CP IRC non è supportato per DNP3. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

12 Funzioni e requisiti richiesti 1.2 Esempi di configurazione Avvertenze sulla tabella Avvertenze sulle colonne: Tipo di stazione "Stazione nodo" Nella gerarchia dell'impianto, una stazione nodo si trova tra la centrale (master) e altre stazioni subordinate. Il modulo necessita di almeno due interfacce. Nella progettazione il "Tipo di nodo di rete" dell'interfaccia collegata alla centrale è progettato come "Stazione nodo". Vedere a riguardo il capitolo Collegamento in rete di interfacce (Pagina 38). Prodotto STEP 7 per CP S I CP di S possono essere progettati in STEP 7 Basic per il collegamento ad un master esterno. Per il collegamento dei CP al master SIMATIC NET o alle stazioni nodo, che vengono progettate in STEP 7, è necessario STEP 7 Professional. Firmware Le versioni firmware necessarie dei moduli si riferiscono alla progettazione completa descritta nel presente manuale. La versione STEP 7 necessaria a riguardo è descritta nel capitolo Requisiti software (Pagina 15). I moduli con versioni firmware inferiori possono essere progettati in versioni STEP 7 precedenti con un insieme di funzioni diverso. 1.2 Esempi di configurazione Di seguito si trovano alcuni esempi di configurazione con i moduli di comunicazione impiegabili. Comunicazione tramite Ethernet / Internet, invio di Nella configurazione di esempio illustrata le stazioni S7 comunicano con la centrale tramite le interfacce Ethernet dei diversi moduli. Le unità TIM consentono il collegamento ad una centrale ridondante tramite le rispettive interfacce Ethernet. 12 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

13 Funzioni e requisiti richiesti 1.2 Esempi di configurazione Figura 1-1 Comunicazione tramite Ethernet / Internet I moduli possono generare e inviare in seguito ad eventi. I destinatari possibili sono: PC con collegamento Internet Telefoni cellulari Stazioni SIMATIC con i blocchi di programma corrispondenti Comunicazione trasversale È possibile la comunicazione trasversale tra stazioni S7 con TIM tramite reti basate su IP. La comunicazione trasversale funziona invece tramite una stazione centrale che inoltra i telegrammi ai nodi di destinazione. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

14 Funzioni e requisiti richiesti 1.2 Esempi di configurazione Ridondanza del percorso utilizzando l interfaccia seriale Nel seguente esempio nel TIM 1531 IRC vengono utilizzate l'interfaccia Ethernet e l'interfaccia seriale per realizzare percorsi di trasmissione ridondanti. Interfaccia Ethernet per la comunicazione tramite Ethernet / Internet Interfaccia seriale per la comunicazione tramite una rete WAN (linea dedicata o rete di selezione) Figura 1-2 Comunicazione tramite percorsi ridondanti La ridondanza del percorso è possibile anche tramite due reti Ethernet. 14 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

15 Funzioni e requisiti richiesti 1.3 CPU impiegabili 1.3 CPU impiegabili CPU compatibili Come CPU assegnata dei moduli di comunicazione possono essere progettati: TIM 1531 IRC S Tutte le CPU dalla versione firmware V2.1 S7-300 Come CPU con interfaccia PROFINET S7-400 Come CPU con interfaccia PROFINET CP / CP IRC CPU con versione firmware a partire da V4.2 CP 1542SP-1 IRC CPU dalla versione firmware V2.0: CPU 1510SP-1 PN CPU 1510SP F-1 PN CPU 1512SP-1 PN CPU 1512SP F-1 PN Ulteriori informazioni relative alle CPU e ai BusAdapter si trovano nel manuale /5/ (Pagina 194). 1.4 Requisiti software Software per la progettazione e funzioni online Per la progettazione dei moduli è necessario il seguente strumento di progettazione: STEP 7 Professional V15.1 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

16 Funzioni e requisiti richiesti 1.5 Dati utili e risorse 1.5 Dati utili e risorse TIM 1531 IRC Risorse di collegamento Collegamenti Telecontrol Il numero di collegamenti o di partner di comunicazione è limitato per entrambi i tipi di interfaccia e ogni singola interfaccia. Osservare che i percorsi di collegamento ridondanti di un collegamento tra due partner necessitano di due risorse di collegamento per ciascun partner. Numero max. di collegamenti: 128 La ripartizione sulle 4 interfacce è a libera scelta (max. 128 per ciascuna interfaccia). In fase di esecuzione può essere realizzato un collegamento per l'invio di . Collegamenti S7 max. 4 risorse di collegamento per collegamenti PG/OP (vedi in basso) Collegamenti PG/OP 4 risorse di collegamento per collegamenti con la stazione di engineering o dispositivi HMI. (comprese nella struttura d insieme dei collegamenti S7, vedere sopra) Routing PG Max. 4 collegamenti simultanei Funzioni online Vedere collegamenti PG/OP HTTP/HTTPS Max. 2 collegamenti per ciascuna interfaccia Ethernet Numero di punti di accesso ai dai per la progettazione dei punti di accesso ai dati Il numero massimo di punti di accesso ai dati progettabili è Memoria dei telegrammi: Buffer di trasmissione / scheda SD Il TIM dispone di una memoria di telegrammi (buffer di invio) per i valori dei punti di accesso ai dati progettati come evento. Il buffer di invio ha la seguente dimensione massima (numero di eventi): Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

17 Funzioni e requisiti richiesti 1.5 Dati utili e risorse La dimensione della memoria dei telegrammi si ripartisce in parti uguali tra tutti i partner di comunicazione progettati. I dettagli relativi alla funzione del buffer di invio (salvataggio e invio di eventi) nonché alle possibilità di trasmissione di dati si trovano nel capitolo Immagine di processo, tipo di trasmissione, classi di evento (Pagina 115). Per il salvataggio di eventi su una scheda SD opzionale vedere il capitolo Impostazioni base (Pagina 33). Messaggi: In STEP 7 è possibile progettare fino a 10 messaggi che il TIM può inviare come . Numero di caratteri per Numero massimo di caratteri che possono essere inviati per ciascuna caratteri ASCII compreso un event. valore inviato insieme TIM 4R-IE DNP3 / TIM 3V-IE DNP3 Numero di collegamenti DNP3 Le risorse del collegamento si trovano anche nella panoramica tabellare in base al seguente schema. TIM progettato come centrale DNP3 / stazione nodo TIM 4R-IE DNP3 Numero complessivo: max. 128, di cui: Per ciascuna interfaccia Ethernet: - progettato con funzione di centrale: max progettato con funzione di stazione: max. 16 Per ciascuna interfaccia RS232: - progettato con funzione di centrale: max progettato con funzione di stazione: max. 16 TIM 3V-IE DNP3 Numero complessivo: max. 8, di cui: tramite interfaccia Ethernet: max. 8 tramite l'interfaccia RS232: max. 8 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

18 Funzioni e requisiti richiesti 1.5 Dati utili e risorse TIM progettato come stazione DNP3 TIM 4R-IE DNP3 Numero complessivo: max. 32, di cui: per ciascuna interfaccia Ethernet: max. 16 per ciascuna interfaccia RS232: max. 16 TIM 3V-IE DNP3 Numero complessivo: max. 8, di cui: tramite interfaccia Ethernet: max. 8 tramite l'interfaccia RS232: max. 8 Nota Doppie risorse di collegamento con comunicazione diretta tra stazioni (solo tramite Ethernet o rete di selezione) Osservare che con la comunicazione diretta tra due stazioni vengono occupate 2 risorse di collegamento per ciascuna stazione: una per il collegamento della centrale, una per il collegamento della stazione. Tabella 1-2 Panoramica delle risorse del collegamento Tipo TIM Tipo di nodo / progettazione delle interfacce Numero massimo complessivo di collegamenti per ciascun TIM Interfaccia Tipo di rete Numero max. di collegamenti per ciascuna interfaccia: TIM 4R-IE DNP3 Centrale 128 * Ethernet 1 TCP 64 Ethernet 2 TCP 64 RS232 N. 1 Linea dedicata 32 Rete di selezione 32 RS232 N. 2 Linea dedicata 32 Rete di selezione Stazione 32 Ethernet 1 TCP Ethernet 2 TCP 16 RS232 N. 1 Linea dedicata 16 Rete di selezione 16 RS232 N. 2 Linea dedicata 16 Rete di selezione Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

19 Funzioni e requisiti richiesti 1.5 Dati utili e risorse Tipo TIM TIM 3V-IE DNP3 Tipo di nodo / progettazione delle interfacce Centrale / stazione nodo Numero massimo complessivo di collegamenti per ciascun TIM Interfaccia Tipo di rete Numero max. di collegamenti per ciascuna interfaccia: 8 Ethernet TCP 8 RS232 Linea dedicata 8 Rete di selezione Stazione 8 Ethernet TCP 8 RS232 Linea dedicata 8 Rete di selezione 8 8 * Il numero complessivo di 128 vale anche per il TIM 4R-IE DNP3 come stazione nodo. Il numero massimo per ciascuna interfaccia risulta dai dati nelle righe "Centrale" o "Stazione". Numero degli oggetti di comunicazione per ciascun TIM Il numero massimo di oggetti di comunicazione per la comunicazione DNP3 per ciascun TIM è 100. Dimensione della memoria dei telegrammi per gli eventi TIM 3V-IE DNP3: eventi TIM 4R-IE DNP3: eventi Numero di collegamenti S7 tramite Ethernet Oltre ai collegamenti DNP3 il numero di collegamenti S7 possibili tramite l'interfaccia Ethernet è: TIM 4R-IE DNP3 Numero complessivo: max. 5, di cui: 2 collegamenti S7 progettabili 2 collegamenti PG 1 collegamento OP TIM 3V-IE DNP3 Numero complessivo: max. 3, di cui: 2 collegamenti PG 1 collegamento OP tramite l'interfaccia seriale possono funzionare collegamenti S7. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

20 Funzioni e requisiti richiesti 1.5 Dati utili e risorse Numero di slave MODBUS per stazione Il numero massimo di slave MODBUS che possono essere collegati all'interfaccia seriale di un TIM, dipende dallo statndard di interfaccia progettato: RS232: Max. 1 slave MODBUS RS485: Max. 8 slave MODBUS CP IRC Numero di CM/CP per stazione Per ogni stazione S si possono inserire e progettare fino a tre CM/CP di cui max. un CP IRC. Risorse di collegamento Collegamenti Telecontrol Il CP può realizzare collegamenti con max. 4 partner di comunicazione. I partner possono essere collegati in modo ridondante. Collegamenti TCP Il CP può realizzare collegamenti con max. 4 partner di comunicazione (stazioni S7). Funzioni online 1 risorsa di collegamento è riservata per le funzioni online. Collegamenti S7 8 risorse di collegamento per collegamenti S7 (BSEND/BRCV). Routing S7 Max. 4 collegamenti simultanei Collegamenti PG/OP 2 risorse di collegamento per collegamenti PG 1 risorse di collegamento per collegamenti OP Numero di punti di accesso ai dai per la progettazione dei punti di accesso ai dati Il numero massimo di punti di accesso ai dati progettati è 200. Memoria dei telegrammi (buffer di invio) Il CP dispone di una memoria di telegrammi (buffer di invio) per i valori dei punti di accesso ai dati progettati come evento. 20 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

21 Funzioni e requisiti richiesti 1.5 Dati utili e risorse Il buffer di invio ha una dimensione massima di eventi. La dimensione della memoria dei telegrammi si ripartisce in parti uguali tra tutti i partner di comunicazione progettati. Può essere impostata in STEP 7, vedere capitolo Comunicazione con la CPU (Pagina 62). I dettagli relativi alla funzione del buffer di invio (salvataggio e invio di eventi) nonché alle possibilità di trasmissione di dati si trovano nel capitolo Immagine di processo, tipo di trasmissione, classi di evento (Pagina 115). Messaggi: In STEP 7 è possibile progettare fino a 10 messaggi che possono essere inviati come e- mail. Numero massimo di caratteri che può essere inviato per ciascuna caratteri ASCII compreso un event. valore inviato insieme Tunnel IPSec (VPN) Con ulteriori moduli Security possono essere realizzati fino a 8 tunnel IPSec per la comunicazione protetta. Regole firewall Il numero massimo delle regole firewall in modalità firewall estesa è limitato a 256. Le regole firewall si suddividono nel modo seguente: Max. 226 regole con indirizzi singoli Max. 30 regole con aree di indirizzi o indirizzi di rete (ad es o /16) Max. 128 regole con limitazione della velocità di trasmissione ("Limitazione di larghezza di banda") CP Numero di CM/CP per stazione Per ogni stazione S si possono inserire e progettare fino a tre CM/CP di cui max. tre CP Per l'utilizzo della comunicazione Telecontrol, per ogni stazione possono essere inseriti tre CP Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

22 Funzioni e requisiti richiesti 1.5 Dati utili e risorse Risorse di collegamento Collegamenti Telecontrol Il CP può realizzare collegamenti con i seguenti tipi di centrale: con fino a quattro master con configurazione semplice o ridondante Collegamenti S7 e collegamenti TCP / UDP / ISO-on-TCP Max. risorse di collegamento 14 restano ripartibili per: Collegamenti S7 (PUT/GET) Collegamenti tramite blocchi di programma (OUC) con stazioni S7 Funzioni online 1 risorsa di collegamento è riservata per le funzioni online. Collegamenti PG/OP 1 risorsa di collegamento per collegamenti PG. 3 risorse di collegamento per collegamenti OP. Numero di punti di accesso ai dai per la progettazione dei punti di accesso ai dati Il numero massimo di punti di accesso ai dati progettati è 200. Memoria dei telegrammi (buffer di invio) Il CP dispone di una memoria di telegrammi (buffer di invio) per i valori dei punti di accesso ai dati progettati come evento e che devono essere inviati al partner di comunicazione. Il buffer di invio ha una dimensione massima di eventi che si ripartisce in parti uguali tra tutti i partner di comunicazione progettati. La dimensione della memoria dei telegrammi è impostabile in STEP 7, vedi capitolo Immagine di processo, tipo di trasmissione, classi di evento (Pagina 115). Messaggi ( ) L invio di fino a 10 messaggi ( ) può essere progettato tramite l editor dei messaggi. Invio di tramite il blocco di programma TMAIL_C. Tunnel IPSec (VPN) Con ulteriori moduli Security possono essere realizzati fino a 8 tunnel IPSec per la comunicazione protetta. Regole firewall Il numero massimo delle regole firewall in modalità firewall estesa è limitato a Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

23 Funzioni e requisiti richiesti 1.5 Dati utili e risorse Le regole firewall si suddividono nel modo seguente: Max. 226 regole con indirizzi singoli Max. 30 regole con aree di indirizzi o indirizzi di rete (ad es o /16) Max. 128 regole con limitazione della velocità di trasmissione ("Limitazione di larghezza di banda") CP 1542SP-1 IRC Numero di CP per ogni stazione Per ogni stazione ET 200SP si possono inserire e progettare fino a tre unità speciali di cui max. due CP 154xSP-1. Per i dettagli relativi alle unità speciali e alle regole per i posti connettore vedere il manuale del prodotto. Risorse di collegamento Risorse di collegamento Numero complessivo di collegamenti tramite Industrial Ethernet max. 32, di cui: S7: Max. 16 TCP/IP: Max. 32 ISO-on-TCP: Max. 32 UDP: Max. 32 Inoltre: Collegamenti online della stazione di engineering (STEP 7): Max. 2 Collegamenti TCP per HTTP Per gli accessi HTTP sono disponibili fino a 12 risorse di collegamento TCP che vengono utilizzate da uno o da più browser web per visualizzare i dati del CP. Collegamenti PG/OP (HMI): Complessivamente max. 16, di cui: Risorse di collegamento per collegamenti PG: Max. 16 Risorse di collegamento per collegamenti OP: Max. 16 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

24 Funzioni e requisiti richiesti 1.6 Routing PG Telecontrol Collegamenti Telecontrol Possono essere realizzati collegamenti con fino a 4 master ridondanti. (tramite editor di messaggi) Possono essere progettate fino a 10 da inviare. Numero massimo di caratteri che può essere inviato per ciascuna caratteri ASCII compreso un event. valore inviato insieme Memoria dei telegrammi (buffer di trasmissione) Il CP dispone di una memoria di telegrammi (buffer di invio) per i valori dei punti di accesso ai dati progettati come evento. Il volume del buffer di trasmissione si ripartisce in parti uguali tra tutti i partner di comunicazione progettati. La dimensione del buffer di trasmissione è progettabile in STEP 7, vedere il capitolo Comunicazione con la CPU (Pagina 62). La dimensione massima del buffer di trasmissione è: eventi I dettagli relativi alla funzione del buffer di trasmissione nonché al salvataggio di eventi e alle possibilità di trasmissione dei dati si trovano nel capitolo Immagine di processo, tipo di trasmissione, classi di evento (Pagina 115). Punti di accesso ai dati Il numero massimo di punti di accesso ai dati progettati è Routing PG Routing PG tra moduli Telecontrol Viene supportato il Routing PG tra i moduli riportati nella tabella e tramite i supporti indicati. Il presupposto è che il gruppo di parametri "Tipi di comunicazione" siano attivare le opzioni "Comunicazione S7" e "Funzioni online". Modulo TIM 1531 IRC CP IRC CP 1542SP-1 IRC Supporto TIM 1531 IRC Ethernet (S7) Ethernet (S7) Ethernet (S7) CP IRC Ethernet (S7) - - CP 1542SP-1 IRC Ethernet (S7) - - Numero max. di collegamenti S7 routing: 4 24 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

25 Meccanismi di comunicazione Indirizzamento e configurazione della rete Informazioni di indirizzo della stazione Per la progettazione sono necessarie le seguenti informazioni della stazione: Indirizzo stazione (indirizzo DNP3) della stazione Porta listener della della stazione Il master necessita del numero di porta per la realizzazione del collegamento. Indirizzo della stazione Indirizzo IP oppure Nome con risoluzione DNS Se si impiega DNS, deve essere presente un server DNS (vedere in basso) e deve essere accessibile attraverso il modulo. Indirizzo(i) server DNS L'indirizzo del server DNS è necessario se si indirizza il master DNS attraverso un nome con risoluzione DNS. Numero di partner I master che comunicano con una stazione necessitano il numero di partner della stazione per l'assegnazione dei punti di accesso ai dati da trasmettere. Nei CP di S7-1200, che possono fungere solo da stazione, il numero di partner del master viene assegnato dal sistema. Informazioni sull'indirizzo del master Per la progettazione sono necessarie le seguenti informazioni del master: Indirizzo di stazione del master Porta listener di un Dispositivo di terzi con la funzione "Master" Indirizzo del master Indirizzo IP oppure Nome con risoluzione DNS Se si impiega DNS, deve essere presente un server DNS (vedere in basso) e deve essere accessibile attraverso il modulo. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

26 Meccanismi di comunicazione 2.2 Possibilità di comunicazione Indirizzo(i) server DNS L'indirizzo del server DNS è necessario se si indirizza il master DNS attraverso un nome con risoluzione DNS. Numero di partner Le stazioni che comunicano con il master necessitano il numero di partner del master per l'assegnazione dei punti di accesso ai dati da trasmettere. Nei CP di S7-1200, che possono fungere solo da stazione, il numero di partner del master viene assegnato dal sistema. Master ridondante Entrambi i dispositivi di un master ridondante hanno un indirizzo di stazione identico. Sono necessari solo indirizzi IP o nomi host diversi. Configurazioni con collegamenti tramite Internet: Collegamenti VPN In caso di collegamenti che funzionano tramite Internet è possibile utilizzare indirizzi IP dinamici. Per consentire la comunicazione in entrambe le direzioni e consentire la trasmissione dei dati è necessario un collegamento con tunnel VPN. Per questo compito sono adatte le unità Security della linea SCALANCE S o SCALANCE M. Per la progettazione tenere in considerazione i seguenti punti: Progettare l'indirizzo IP della stazione nel master. Durante la progettazione dell'interfaccia del modulo stazione progettare l'indirizzo IP del router. Eseguire la progettazione VPN con SCALANCE S/M sia per la stazione sia per la centrale in STEP Possibilità di comunicazione Percorsi di comunicazione Sono possibili i seguenti percorsi di comunicazione: Collegamenti tra master e stazione Collegamenti ridondanti Se su diverse reti sono raggiungibili due nodi, per la realizzazione della ridondanza del percorso è possibile creare massimo due collegamenti tra i nodi. 26 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

27 Meccanismi di comunicazione 2.3 Creazione del collegamento Comunicazione diretta Nella comunicazione diretta le stazioni comunicano tra loro direttamente senza che i telegrammi vengano inoltrato da una centrale o dalla stazione. Due stazioni possono quindi comunicare direttamente tra loro. La funzione si definisce durante la progettazione di un punto di accesso ai dati tramite il parametro "Funzione master", vedere capitolo Scheda "Generale" (Pagina 114). Come altro requisito nel collegamento Telecontrol deve essere attivata l'opzione "Spontaneo". La funzione è supportata dai seguenti moduli: TIM 1531 IRC a partire dal firmware V2.0 TIM 3V-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP3 a partire dal firmware V Creazione del collegamento Realizzazione del collegamento con DNP3 Con il protocollo DNP3 il master realizza il collegamento (funzionamento di richiamo / polling). Se un collegamento realizzato viene interrotto, un modulo master tenta di realizzare di nuovo il collegamento. Nota Interruzione del collegamento da parte del gestore della rete mobile In caso di utilizzo di servizi di rete mobile, tenere presente che i collegamenti disponibili possono essere interrotti dai gestori di telefonia mobile a scopi di manutenzione. Funzionamento spontaneo Attivando il parametro "Segnalazione spontanea" del gruppo di parametri "Risposte spontanee" nelle "Impostazioni della stazione DNP3" di un'interfaccia, la trasmissione non richiesta di dati di una stazione viene abilitata. In questo caso i collegamenti della rete di selezione possono essere realizzati dal modulo di comunicazione come client per inviare spontaneamente eventi. Realizzazione del collegamento nella Open User Communication e nella comunicazione PG/OP Nella Open User Communication in una stazione S7 la CPU è il partner del collegamento. I collegamenti vengono realizzati non appena vengono richiamati i blocchi di programma corrispondenti nella CPU. Questo vale anche se un'altra stazione S7 invia dati. In questo caso la stazione di ricezione richiama i blocchi di ricezione corrispondenti. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

28 Meccanismi di comunicazione 2.4 Conferma 2.4 Conferma La ricezione dei telegrammi inviati viene sorvegliata e confermata in modo diverso in funzione del tipo di comunicazione e del protocollo Telecontrol. Conferma con DNP3 I meccanismi di conferma di base vengono progettati per il livello di sicurezza, vedere capitolo Impostazioni di trasmissione - DNP3 (Pagina 53). Il modulo stazione conferma una richiesta del master mediante i relativi telegrammi di risposta. La conferma di telegrammi spontanei, inviati da un modulo stazione al master, viene progettata nel gruppo di parametri "Impostazioni stazione DNP3"", vedere il capitolo Impostazioni della stazione DNP3 (Pagina 56). Conferma in Open User Communication L'invio e la ricezione riusciti di telegrammi viene visualizzato dalle indicazioni di stato dei blocchi di programma. Nei segmenti TCP vengono utilizzati i meccanismi di conferma specifici per il protocollo. 28 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

29 3 3.1 Raccomandazioni Security Osservare le seguenti raccomandazioni Security per impedire accessi non autorizzati al sistema. Generale Assicurarsi regolarmente che il dispositivo soddisfi queste raccomandazioni ed eventuali altre direttive Security interne. Valutare l'intero impianto in merito alla sicurezza. Utilizzare un concetto di protezione a cella con prodotti corrispondenti. Non collegare direttamente il dispositivo ad Internet. Utilizzare il dispositivo entro un'area di rete protetta. Tenere aggiornato il firmware. Tenersi regolarmente informati sugli aggiornamenti di sicurezza del firmware e adottarli. Tenersi regolarmente informati sulle novità sulle pagine Internet Siemens. Qui si trovano informazioni relative a Industrial Security: Link: ( Qui si trovano informazioni relative a Security nella comunicazione industriale: Link: ( Una documentazione sull argomento sicurezza di rete (6ZB5530-1AP0x-0BAx) si trova in: Link: ( ey=key_518693&infotype=brochures&linkit=null) Inserire il seguente filtro: 6ZB5530 Accesso fisico Limitare l'accesso fisico al dispositivo a personale qualificato. Collegamento alla rete Non collegare il modulo direttamente a Internet. Se si desidera un collegamento del modulo a Internet, utilizzare le varianti Security dei protocolli Telecontrol o attivare i dispositivi di protezione a monte del modulo. I dispositivi di protezione sono ad es. un router SCALANCE M o un unità Security SCALANCE S con firewall. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

30 3.1 Raccomandazioni Security Funzioni Security del prodotto Utilizzare le possibilità delle impostazioni Security nella progettazione del prodotto. Tra queste vi sono inoltre: Livelli di protezione Progettare un livello di protezione della CPU. Le avvertenze a riguardo si trovano nel sistema di informazione di STEP 7. Funzioni di sicurezza della comunicazione Utilizzare le funzioni Security dei protocolli Telecontrol. Utilizzare le varianti di protocollo sicure, ad es. NTP (secure) o SNMPv3. Disattivare l accesso al Web server. Password Definire le regole per l'utilizzo dei dispositivi e l'assegnazione di password. Aggiornare regolarmente le password per aumentare la sicurezza. Utilizzare solo password con elevato livello di sicurezza. Evitare password con basso livello di sicurezza quali ad es. "password1", " " o simili. Assicurarsi che tutte le password siano protette e non accessibili a personale non autorizzato. Vedere a riguardo anche la sezione precedente. Non utilizzare una password per diversi utenti e sistemi. Protocolli Protocolli sicuri e non sicuri Attivare solo i protocollo necessari per l'impiego del sistema. Utilizzare protocolli sicuri se l'accesso al dispositivo non è protetto da misure di protezione fisiche. Il protocollo NTP con NTP (secure) offre un alternativa sicura. Il protocollo HTTP con HTTPS offre un alternativa sicura in caso di accesso al Web server. Disattivare DHCP su interfacce verso reti pubbliche come ad es. Internet, per evitare IP Spoofing. 30 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

31 3.1 Raccomandazioni Security Tabella: Significato del titolo della colonna e delle voci La seguente tabella fornisce una panoramica sulle porte aperte in questo dispositivo. Protocollo / Funzione Protocolli supportati dal dispositivo. Numero di porta (protocollo) Numero di porta assegnato al protocollo. Preimpostazione della porta Aperto All inizio della progettazione la porta è aperta. Chiuso All inizio della progettazione la porta è chiusa. Stato della porta Aperto La porta è sempre aperta e non può essere chiusa. Aperta dopo la configurazione La porta è aperta se è stata configurata. Aperta (login, se configurato) Come standard la porta è aperta. Dopo la configurazione della porta è necessario un login del partner di comunicazione. Chiusa dopo la configurazione La porta è chiusa in quanto il modulo è sempre il client per questo servizio. Autenticazione Indica se il protocollo autentica il partner di comunicazione durante l'accesso. Protocollo / Funzione Numero di porta (protocollo) Preimpostazione della porta Stato della porta Autenticazione DNP (UDP) Chiusa Aperta dopo la configurazione Sì, se è attivata Secure Authentication. Collegamenti S7 e Online Diagnostica Security online (CP 1243-x / CP 1542SP-1 IRC) 102 (TCP) Aperto Aperta dopo la configurazione * No 8448 (TCP) Chiusa Aperta dopo la configurazione Sì HTTP 80 (TCP) Chiuso Aperta dopo la configurazione No HTTPS 443 (TCP) Chiuso Aperta dopo la configurazione Sì SNMP 161 (UDP) Chiuso Aperta dopo la configurazione Sì (in SNMPv3) * Per impedire l apertura della porta 102 durante la diagnostica vedere il capitolo Diagnostica Security online tramite porta 8448 (CP) (Pagina 139). Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

32 3.2 Tipi di comunicazione Porte dei partner di comunicazione e dei router Fare attenzione ad abilitare le porte client necessarie nel firewall corrispondente nei partner di comunicazione e nei router intermedi. Queste possono essere: NTP / 123 (UDP) DNS / 53 (UDP) DHCP / 67, 68 (UDP) SINEMA RC Autoconfigurazione / 443 (TCP) - impostabile SINEMA RC e OpenVPN / 1194 (UDP) - impostabile in SINEMA RC 3.2 Tipi di comunicazione Tipi di comunicazione Nel gruppo di parametri attivare la capacità di comunicazione del modulo. In base al tipo di modulo è possibile definire il protocollo Telecontrol e altri tipi di comunicazione. Attiva comunicazione Telecontrol Attiva la comunicazione Telecontrol con il partner di comunicazione. Tipo di protocollo ST7 DNP3 IEC Attiva le funzioni online Abilita nel CP l'accesso alla CPU per le funzioni online (diagnostica, caricamento dei dati del progetto ecc.). Con la funzione attiva dalla stazione di engineering è possibile accedere alla CPU tramite il CP. Se l'opzione è disattivata, con le funzioni online non si ha accesso alla CPU tramite il CP. La diagnostica online della CPU con collegamento diretto all'interfaccia della CPU resta tuttavia possibile. Attiva comunicazione S7 Abilita nel modulo la comunicazione S7 con un SIMATIC S7. Se si progettano collegamenti S7 con la stazione interessata, è necessario attivare questa opzione tramite il modulo. 32 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

33 3.3 Impostazioni di base / Opzioni Attiva comunicazione Telecontrol tramite SINEMA Remote Connect Progettabile per: CP CP IRC CP 1542SP-1 IRC Per maggiori informazioni vedere l'appendice SINEMA Remote Connect (CP) (Pagina 167). Leggi indirizzo IP tramite DCP Solo progettabile nel: TIM 3V-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP3 Consente la lettura dell indirizzo IP del modulo tramite DCP (Discovery and basic Configuration Protocol). 3.3 Impostazioni di base / Opzioni Impostazioni base Impostazioni di base DNP3 Non tutti i parametri vengono visualizzati in ciascun tipo di modulo. Porta listener Porta listener propria del modulo. Il master necessita del numero di porta per la realizzazione del collegamento. Il numero di porta vale per tutte le interfacce del modulo di comunicazione. Campo dei valori: Preimpostazione: Numero max. di variabili registrate Limite massimo delle variabili PLC che vengono registrate per il controllo automatico delle modifiche per la CPU assegnata. Con le variabili PLC registrate il modulo di comunicazione viene informato non appena il valore nella famiglia di variabili della CPU viene modificato. Le variabili PLC vengono registrate in base alla sequenza della loro creazione. Campo dei valori: Preimpostazione: 500 Oggetti Virtual Terminal Questi parametri di TIM 1531 IRC non sono attualmente supportati. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

34 3.3 Impostazioni di base / Opzioni Salvataggio ritentivo di eventi Questo parametro è disponibile per il TIM 1531 IRC. Se si utilizza una scheda SD opzionale nel TIM, impostare in questo gruppo di parametri le condizioni per il salvataggio dei valori di telegrammi, i cui punti di accesso ai dati sono progettati come evento. Il comportamento generale viene impostato con i seguenti parametri: Attiva salvataggio ritentivo In caso di disturbi del collegamento attiva il salvataggio ritentivo di eventi sulla scheda SD. Numero di eventi prima del salvataggio Il salvataggio ritentivo di eventi sulla scheda SD viene impostato quando il numero progettato di eventi è raggiunto nel buffer di trasmissione dopo l interruzione del collegamento. Interruzione prima del salvataggio Il salvataggio ritentivo di eventi sulla scheda SD viene impostato quando il tempo progettato dell interruzione del collegamento è raggiunto. Per il numero massimo di eventi memorizzabili vedere il capitolo Dati utili e risorse (Pagina 16). IP Routing Questo parametro è disponibile per il TIM 1531 IRC. Nota La funzione non è prevista per grandi quantità di dati. Limitare il routing tramite il TIM a ca. 1 Mbit/s per non compromettere il funzionamento del prodotto di TIM. IP Routing Consenti routing IP Abilita il routing IP tramite le interfacce del modulo. Percorso di routing Definisce i percorsi per il routing IP: Locale: Routing IP solo tra le interfacce Ethernet del modulo Tramite sottoreti Routing IP tramite max. 10 router progettabili, raggiungibili tramite le interfacce del modulo. 34 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

35 3.3 Impostazioni di base / Opzioni Indirizzi router Interfaccia Ethernet Interfaccia Ethernet del modulo tramite la quale deve essere progettato il routing IP. Gli indirizzi IP delle interfacce utilizzate per il routing IP devono essere progettate in modo fisso. L'interfaccia può essere selezionata più volte per diversi instradamenti. Nota Coerenza dei parametri di indirizzi STEP 7 non esegue un controllo della coerenze tra gli indirizzi progettati manualmente e i parametri delle interfacce Ethernet del modulo. Prestare attenzione alla coerenza con i parametri di indirizzi della rispettiva interfaccia. Tipo di indirizzo Selezione della versione IP dei seguenti parametri di indirizzi progettati (IPv4 / IPv6) In caso di utilizzo di indirizzi IPv6 è necessario abilitare IPv6 per la rispettiva interfaccia. Indirizzo di rete Indirizzo di rete della destinazione routing (indirizzo IP maschera della sottorete * ) Maschera della sottorete / prefisso Maschera della sottorete (IPv4) o prefisso (IPv6) della destinazione routing Indirizzo router Opzioni I seguenti parametri valgono solo per i seguenti moduli: TIM 3V-IE DNP3 TIM 4R-IE DNP3 Memoria telegramma Dimensione di memorizzazione del telegramma Dimensione della memoria nella quale i telegrammi di trasmissione vengono memorizzati per tutti i driver WAN progettati. Se è stato inserito 0 viene utilizzata l intera memoria libera dopo l avvio. Campo dei valori: Preimpostazione: 0 Dimensione di un blocco di memoria Dimensione dei blocchi nei quali la memoria globale dei telegrammi viene segmentata. Ciascun telegramma di trasmissione occupa nella memoria almeno questo spazio. La dimensione è preimpostata con 128 byte. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

36 3.3 Impostazioni di base / Opzioni RAM Dimensione RAM Capacità della memoria RAM. Questa area nella memoria principale del TIM, temporaneamente creato per motivi di test, viene cancellata dopo il riavvio del TIM. Il valore è preimpostato con 100 kb. Impostazioni base del punto di accesso ai dati del TIM Ricezione di telegrammi Controllo dell'indirizzo sorgente Con l opzione attivata nel telegrammi di ricezione viene controllato l indirizzo del partner di comunicazione. Vengono cancellati tutti i telegrammi di dati che non provengono dai partner progettati. Per poter ricevere ed elaborare telegrammi di dati da diversi partner con il TIM, l opzione deve essere disattivata. Ciclo di campionamento della CPU Numero dei punti di accesso ai dati nel ciclo normale Numero dei punti di accesso ai dati assegnati al ciclo di lettura normale. Assegnazione nella progettazione del punto di accesso ai dati, vedere capitolo Scheda "Generale" (Pagina 114). Numero dei punti di accesso ai dati nel ciclo rapido Numero dei punti di accesso ai dati assegnati al ciclo di lettura rapido. Assegnazione nella progettazione del punto di accesso ai dati, vedere capitolo Scheda "Generale" (Pagina 114). Leggi max. Numero massimo di punti di accesso ai dati che vengono letti dalla CPU ad ogni ciclo di campionamento. Campo dei valori: Preassegnazione: 1 Con 0 (zero) la funzione è disattivata (nessuna limitazione). Per il ciclo di lettura vedere il capitolo Ciclo di lettura (Pagina 117). 36 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

37 3.4 di interfacce, reti e nodi di rete 3.4 di interfacce, reti e nodi di rete Impostazioni WAN delle interfacce Impostazioni WAN I seguenti parametri determinano le proprietà delle interfacce e delle reti WAN collegate. Progettare dapprima la rispettiva interfaccia del modulo. La rete WAN collegata successivamente acquisisce le impostazioni più rilevanti. Tipo di WAN Selezione del tipo di WAN dell' interfaccia: Basato su IP Impostazione standard dell interfaccia Ethernet WAN classica Impostazione standard di un'interfaccia seriale Tipo di rete Per WAN basata su IP: DNP3 Neutro Per WAN classica: Linea dedicata Rete di selezione Osservare che le reti WAN classiche sono supportate solo per le unità TIM. Tipo di nodo di rete Determina il Tipo di nodo di rete dell interfaccia: Stazione centrale Stazione nodo Per i moduli che fungono da stazione nodo le interfacce vengono progettate nel modo seguente: - Interfaccia in direzione centrale: "Stazione nodo" - Interfaccia in direzione rete subordinata: "Centrale" Stazione La figura si trova nel capitolo Collegamento in rete di interfacce (Pagina 38). Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

38 3.4 di interfacce, reti e nodi di rete Tipo di modem Il tipo di modem per il collegamento alle interfacce seriali deve essere progettato per il tipo di rete "Rete di selezione", nelle unità TIM classiche deve essere progettato anche per il tipo di rete "Linea dedicata". Gli inserimenti hanno il seguente significato: MD2 Modem linea dedicata (tipo di rete "Linea dedicata") MD3 Modem per reti di selezione analogiche (tipo di rete "Rete di selezione") MD4 Modem ISDN (tipo di rete "Rete di selezione") MD720 Il modem GSM MD720 non è supportato in quanto utilizza il formato di telegramma FT2. Modem di terzi Qualsiasi modem compatibile per i tipi di rete "Linea dedicata" o "Rete di selezione" (analogica / ISDN / GSM) Collegamento in rete di interfacce Interfacce dei moduli La disposizione delle interfacce del modulo nell icona dei dispositivi STEP 7 (vista della rete) corrisponde alla struttura del rispettivo dispositivo. Le interfacce di un TIM 1531 IRC hanno ad es. la seguente disposizione: Figura 3-1 Icona dei dispositivi del TIM con numeri di interfaccia Collegamento in rete delle interfacce Per collegare in rete un interfaccia esistono diverse possibilità in base alla situazione iniziale: Creazione della sottorete Collegamento di due dispositivi di destinazione tramite una nuova sottorete 38 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

39 3.4 di interfacce, reti e nodi di rete Collegamento di dispositivi con sottorete esistente Selezione della sottorete esistente dall elenco Sottorete" La descrizione dei singoli metodi si trova nel sistema di informazione di STEP 7. Collegamento in rete di interfacce WAN Raccomandazione per il collegamento in rete: Per il collegamento in rete delle interfacce con una rete WAN si raccomanda il seguente procedimento: 1. Collegare le reti WAN nella vista della rete di STEP 7. Nella vista della rete grafica si ottiene una panoramica delle sottoreti dell intero impianto nel progetto. 2. Progettare dapprima i parametri dell interfaccia, descritti nel capitolo Impostazioni WAN delle interfacce (Pagina 37): Tipo di WAN Tipo di rete Tipo di nodo di rete Tipo di modem 3. Selezionare l interfaccia interessata per creare una nuova rete WAN. In alternativa: Nel gruppo di parametri Collega in rete l interfaccia con" dell interfaccia: Tramite il pulsante Aggiungi nuova sottorete" Sull interfaccia nell icona dei dispositivi del modulo: Tramite il menu di scelta rapida Crea sottorete" Graficamente mediante trascinamento (tenendo premuto il puntatore del mouse) sull icona dell interfaccia del partner di comunicazione Viene creata una nuova rete WAN che acquisisce il tipo di rete dall interfaccia collegata. Rappresentazione di rete di una WAN classica Una rete WAN viene visualizzata in blu. Figura 3-2 Unità TIM, interfacce seriali collegate in rete tramite WAN classica. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

40 3.5 Interfaccia Ethernet Rete con stazione nodo Nella seguente figura il TIM centrale è una stazione nodo. Il parametro "Tipo di nodo di rete" delle interfacce è progettato nel modo seguente: Interfaccia in direzione centrale: "Stazione nodo" Interfaccia in direzione rete subordinata: "Stazione centrale" Figura 3-3 Rete con Stazione centrale (in alto), Stazione nodo (al centro) e Stazione (in basso) 3.5 Interfaccia Ethernet Interfaccia Ethernet > parametri di indirizzo Interfaccia Ethernet > Indirizzi Ethernet > Protocollo IP... Progettare i parametri di indirizzo IP dell interfaccia Ethernet nei seguenti gruppi di parametri. Per informazioni sulla progettazione consultare il sistema di informazione di STEP 7. Interfaccia Ethernet > Porta [Xn P1] Per informazioni sulla progettazione consultare il sistema di informazione di STEP Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

41 3.5 Interfaccia Ethernet Vedere anche di retei WAN (Pagina 51) Opzioni avanzate Controllo del collegamento TCP Interfaccia Ethernet > Opzioni avanzate > Controllo del collegamento TCP Le impostazioni di entrambi i parametri nell'interfaccia Ethernet valgono in modo prioritario per i collegamenti TCP tramite questa interfaccia. I parametri possono essere adattati nelle proprietà dei collegamenti Telecontrol per ciascuna sezione del collegamento. Tempo di controllo del collegamento TCP Funzione: Se non vengono scambiati dati entro il Tempo di controllo del collegamento TCP il modulo invia un telegramma keep alive al partner della comunicazione. Con 0 (zero) la funzione è disattivata. Preimpostazione: 180 s Area ammessa TIM 1531 IRC s CP / CP IRC / TIM 3V-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP s CP 1542SP-1 IRC s Tempo di controllo keep alive TCP Dopo la trasmissione di un telegramma keep alive il modulo attende una risposta dal partner della comunicazione entro il tempo di sorveglianza keep alive. Se il modulo non riceve una risposta entro il tempo progettato, interrompe la comunicazione. Con 0 (zero) la funzione è disattivata. Preimpostazione: 10 s Area ammessa TIM 1531 IRC s CP / CP IRC s Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

42 3.5 Interfaccia Ethernet TIM 3V-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP s CP 1542SP-1 IRC s Impostazioni di trasmissione I parametri specifici del protocollo Telecontrol si trovano nel capitolo I parametri DNP3 delle interfacce (Pagina 53) Accesso al Web server CP Accesso al Web server della CPU Il Web server si trova nella CPU. Tramite il CP si dispone dell'accesso al Web server della CPU. Da un PC è possibile accedere al Web server della stazione se il PC è collegato alla rete dell impianto tramite LAN. Ulteriori informazioni sul Web server dell's si trovano nel manuale /7/ (Pagina 195). Per informazioni sul Web server di ET 200SP consultare il manuale /8/ (Pagina 195) TIM 1531 IRC Accesso al Web server L'accesso al Web server del TIM può essere attivato tramite HTTP/HTTPS per ogni singola interfaccia Ethernet: Nella preimpostazione l'accesso è disattivato. Osservare a riguardo le esecuzioni nel capitolo Web server (Pagina 59). L attivazione del Web server e di altre impostazioni si eseguono nel gruppo di parametri "Web server", vedere il capitolo Raccomandazioni Security (Pagina 29). Qui è anche possibile attivare o disattivare l accesso. Per l accesso al Web server è necessario sia abilitare l accesso nell interfaccia Ethernet ("Accesso al Web server") sia attivare il Web server stesso (gruppo di parametri "Web server"). 42 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

43 3.6 Interfaccia seriale 3.6 Interfaccia seriale Opzioni avanzate Linea dedicata Impostazioni linea dedicata Impostazioni interfaccia seriale Standard interfaccia Standard dell interfaccia seriale: RS232 / RS485 Selezionare il seguente valore: RS232 In caso di collegamento di un modem con interfaccia RS-232 all interfaccia del TIM RS485 In caso di collegamento di un modem con interfaccia RS-485 In caso di collegamento parallelo di più modem all interfaccia del TIM (rete a stella) Terminazione RS-485 Attivare l opzione se si attiva una resistenza terminale per il bus RS-485 in caso di collegamento di una rete a stella. Modalità di funzionamento Solo progettabile nel: TIM 3V-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP3 La Modalità di funzionamento dell interfaccia indica la modalità del trasferimento dei dati. Campo dei valori: Interrupt (Block) - per direzione di trasmissione e di ricezione DMA - per direzione di trasmissione e di ricezione Interrupt (carattere singolo) - solo per direzione di ricezione In modalità DMA può essere utilizzata al massimo una delle due interfacce seriali di un modulo. Numero max. di telegrammi spontanei Solo progettabile nel: TIM 3V-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP3 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

44 3.6 Interfaccia seriale Solo per interfacce con Tipo di nodo di rete "Stazione" / "Stazione nodo". Numero max. di telegrammi spontanei Il parametro determina dopo quanti telegrammi la centrale ha l opportunità di trasmettere i telegrammi presenti alla stazione. Viene trasmesso al massimo il numero progettato di telegrammi spontanei presenti al momento del primo telegramma di richiamo. Preimpostazione: 200. Campo ammesso: Con 0 (zero) durante il richiamo vengono trasmessi tutti i telegrammi spontanei. Limite per telegrammi bloccati I telegrammi vengono contrassegnati come bloccati se a causa di problemi di comunicazione i telegrammi non possono essere trasmessi al partner di comunicazione. Il parametro determina la percentuale massima di telegrammi bloccati nel buffer di trasmissione. In caso di superamento del valore, per i nuovi telegrammi viene applicato il procedimento di immagine per impedire un superamento del buffer di trasmissione. Preimpostazione: 50. Campo ammesso: Con 0 (zero) durante il richiamo vengono trasmessi tutti i telegrammi spontanei. Realizzazione del collegamento Solo progettabile nel: TIM 3V-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP3 Tempo di esecuzione supplementare del telegramma Offset temporale nelle reti lente per impedire un annullamento precoce della realizzazione del collegamento Preimpostazione: 10. Campo ammesso: ms Con 0 (zero) la funzione è disattivata. Normalmente nelle reti standard il valore è 0. Opzioni intervallo Tempo di ritardo RTS/CTS Il ritardo RTS/CTS (ms) può essere necessario per il collegamento di un modem tramite un interfaccia seriale. Preimpostazione: 0. Campo ammesso: ms Valore = 0 Dopo l impostazione del segnale RTS (attivazione parte di trasmissione) la trasmissione viene eseguita solo dopo che il modem ha impostato il segnale CTS (stato di pronto alla trasmissione). Valore > 0 Non viene atteso il segnale CTS del modem. Dopo l impostazione del segnale RTS viene atteso che il tempo progettato sia trascorso e quindi la trasmissione viene eseguita immediatamente. 44 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

45 3.6 Interfaccia seriale Tempo di ritardo trasmissione (dopo CTS) Il ritardo (ms) viene utilizzato se dal modem viene ricevuto lo stato di pronto alla trasmissione (segnale CTS) e se per il "Ritardo RTS/CTS" è stato progettato 0 (zero). Valore = 0 Non viene atteso il segnale CTS del modem. Valore > 0 Il tempo di ritardo alla trasmissione viene avviato non appena viene ricevuto il segnale CTS dal modem. Allo scadere del tempo ha inizio la trasmissione. Preimpostazione: 0. Campo ammesso: ms Ritardo off RTS Solo progettabile nel: TIM 1531 IRC Il Ritardo RTS OFF (ms) definisce il momento in cui il modulo annulla il segnale RTS dopo la trasmissione. Valore = 0 Il modulo annulla il segnale RTS subito dopo la trasmissione dell'ultimo carattere. Valore > 0 Dopo l'invio dell'ultimo carattere il ritardo RTS-OFF trascorre prima che il modulo annulli il segnale RTS. Preimpostazione: 0. Campo ammesso: ms Tempo di controllo polling Solo progettabile nel: TIM 3V-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP3 Solo per interfacce con Tipo di nodo di rete "Stazione" / "Stazione nodo". Tempo (s) entro il quale il TIM attende di essere chiamato. Allo scadere di questo tempo il TIM emette un messaggio alla CPU locale indicando il guasto della centrale. Preimpostazione: 30. Campo ammesso: s Parametri progettati: Allo scadere del tempo progettato il modulo invia una segnalazione alla relativa CPU locale. Parametro non progettato con una velocità di trasmissione di 9600 bit/s: Il modulo emette un messaggio dopo 4 secondi senza traffico di telegrammi. Parametro non progettato con una velocità di trasmissione di 1200 bit/s: Il modulo emette un messaggio dopo 32 secondi senza traffico di telegrammi. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

46 3.6 Interfaccia seriale Tempo di guasto massimo ammesso Solo progettabile nel: TIM 3V-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP3 Tempo di tolleranza per un guasto del collegamento riconosciuto con la CPU Se il guasto del collegamento è ancora esistente dopo che è trascorso il tempo impostato, il guasto viene segnalato a tutti i partner del collegamento della stazione guasta. Preimpostazione: 0. Campo ammesso: s Con 0 (zero) la funzione è disattivata. Parametri di polling Rapporto spontaneo / polling Progettabile solo nel TIM 3V-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP3 per interfacce con il Tipo di nodo di rete "Centrale". Numero massimo di telegrammi spontanei che possono essere trasmessi da una stazione centrale tra due chiamate. Preimpostazione: 0 Campo ammesso: Con 0 (zero) la funzione è disattivata. Nei tipi di nodo "Stazione" e "Stazione nodo" il valore 1 è impostato in modo fisso. Stazioni per ciascun sottociclo di polling Solo progettabile nel: TIM 3V-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP3 Solo per interfacce con Tipo di nodo di rete "Centrale". Numero di stazioni che possono essere richiamate per ciascun ciclo di polling della stazione centrale nel sottociclo. Preimpostazione: 0 Campo ammesso: Con 0 (zero) la funzione è disattivata. Forma di trasmissione Solo progettabile nel: TIM 3V-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP3 Forma di trasmissione Definisce la forma di trasmissione di eventi. Specifica per il tipo Questa è la trasmissione raggruppata caratteristica per DNP3 di eventi in base ai tipi di dati. Dapprima vengono trasmessi gli eventi binari esistenti, quindi tutti i valori analogici e infine tutte le modifiche dei valori di conteggio. In questo modo i telegrammi diventano più compatti e la trasmissione più efficiente. Cronologico In questa modalità gli eventi vengono trasmessi in modo cronologico. Non ha luogo il raggruppamento ottimizzato in blocchi dello stesso tipo (vedere in alto) previsto nella specifica DNP3. Questa modalità serve principalmente per sistemi di controllo che archiviano eventi in modo cronologico. 46 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

47 3.6 Interfaccia seriale Rete di selezione Impostazioni rete di selezione Vengono descritti solo i parametri progettabili. Impostazioni interfaccia seriale Standard interfaccia Standard dell interfaccia seriale: RS232 / RS485 - commutabile Selezionare uno dei seguenti valori: RS232 In caso di collegamento di un modem all interfaccia del TIM RS485 Attivazione della resistenza terminale interna del TIM In caso di collegamento parallelo di più modem all interfaccia del TIM (rete a stella) Terminazione RS485 Attivare l opzione se si attiva una resistenza terminale per il bus RS485 in caso di collegamento di una rete a stella. Numero max. di telegrammi spontanei Solo nel CP IRC Numero max. di telegrammi spontanei Solo per interfacce con Tipo di nodo di rete "Stazione" / "Stazione nodo". Il parametro determina dopo quanti telegrammi la centrale ha l opportunità di trasmettere i telegrammi presenti alla stazione. Viene trasmesso al massimo il numero progettato di telegrammi spontanei presenti al momento del primo telegramma di richiamo. Preimpostazione: 200. Campo ammesso: Con 0 (zero) durante il richiamo vengono trasmessi tutti i telegrammi spontanei. Realizzazione del collegamento Solo nel CP IRC Tempo di esecuzione supplementare del telegramma Offset temporale (s) nelle reti lente per impedire un annullamento precoce della realizzazione del collegamento. Preimpostazione: 10. Campo ammesso: Con 0 (zero) la funzione è disattivata. Normalmente si tratta dei seguenti valori: Reti telefonia mobile: 10 Trasmissione via radio o via satellite: Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

48 3.6 Interfaccia seriale Parametri di richiamo Formato dati fase di selezione Solo progettabile nel: CP IRC / TIM 3V-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP3 Definisce il formato del telegramma. Selezionare la combinazione idonea dal numeri di bit di dati, dalla parità e dai bit di stop. TIM 1531 IRC utilizza il formato FT3. Comando di selezione Comando di selezione per il modem locale Valori possibili: D (comando AT) DP (comando AT, composizione a toni) DT (comando AT, composizione a toni) Utilizzare possibilmente il comando di selezione "D". Prefisso di selezione Numero di accesso (linea esterna) per un centralino (inserimento tipico 0 o 9) o per un provider di servizi telefonici alternativo. Campo ammesso: Max. 12 cifre In caso di collegamento diretto alla rete di selezione o senza provider di servizi telefonici alternativo questo parametro può restare vuoto. Proprio numero telefonico Inserimento del proprio numero telefonico del nodo di rete, compreso prefisso Valori ammessi: Cifre 0-9 Carattere più (+) come segnaposto per prefissi internazionali (normalmente 00 o 09) prima del prefisso nazionale Esempio: Inizializzazione AT Definito dall utente Con l opzione attivata la stringa di inizializzazione AT deve essere inserita manualmente per le impostazioni di base del modem. Con l opzione disattivata la stringa di inizializzazione AT viene preassegnata in modo specifico per il modem: MD3 : ATS45=3\N0F0&W MD4 : ATS45=83$P1\N0&W Stringa di inizializzazione Casella di inserimento per la stringa di inizializzazione AT 48 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

49 3.6 Interfaccia seriale Impostazioni di trasmissione per telegrammi spontanei condizionati Criterio di trasmissione Solo progettabile nel: CP IRC / TIM 3V-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP3 Nel TIM 1531 IRC vengono trasmesse le impostazioni del partner; in caso di overflow del buffer di trasmissione viene impiegata l'impostazione "Grado di riempimento". Solo per interfacce con Tipo di nodo di rete "Stazione" / "Stazione nodo". Il criterio di trasmissione controlla la realizzazione del collegamento per la trasmissione di telegrammi spontanei condizionati. Esso riduce il numero di tentativi di collegamento. Campo dei valori: Condizioni standard Non viene realizzato nessun collegamento a causa di telegrammi spontanei condizionati esistenti. Un collegamento per l invio di telegrammi spontanei condizionati viene realizzato solo nei seguenti casi: - Imminente superamento del buffer di trasmissione - Realizzazione del collegamento tramite il partner di comunicazione Grado di riempimento Il TIM invia un collegamento solo se il grado di riempimento progettato del buffer di trasmissione per telegrammi spontanei condizionati viene superato. Inserire nella casella di inserimento il grado di riempimento (%) del buffer di trasmissione, dopo il cui raggiungimento il TIM realizza un collegamento. Ora Il TIM invia i telegrammi spontanei condizionati ad un ora progettabile, progettabile tramite "Ore" / "minuti". Griglia dell ora Il TIM invia ciclicamente i telegrammi spontanei condizionati in una griglia dell ora progettabile, progettabile tramite "Ore" / "Minuti". Opzioni intervallo Ritardo accettazione chiamate Solo nel CP IRC Tempo di attesa (s) prima dell accettazione di una chiamata in ingresso. Durante il tempo di attesa il TIM consente l accettazione della chiamata se al collegamento telefonico comune parallelamente al TIM è collegato un telefono. Preimpostazione: 0. Campo ammesso: Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

50 3.6 Interfaccia seriale Intervallo di controllo selezione L intervallo di controllo (min) viene avviato se dal modulo di comunicazione non ha potuto essere realizzato un collegamento dopo 3 tentativi di ripetizione. Dopo che è trascorso l intervallo di controllo il modulo di comunicazione esegue una nuova realizzazione del collegamento. Se la realizzazione del collegamento fallisce di nuovo, l intervallo di controllo viene avviato di nuovo. Se in un TIM centrale è presente un nuovo telegramma per la trasmissione durante l intervallo di controllo, il TIM tenta immediatamente di realizzare un collegamento. Preimpostazione: 5. Campo ammesso: Durata max. del collegamento Solo per interfacce con Tipo di nodo di rete "Centrale". Durata massima del collegamento (s) per un collegamento di selezione. Allo scadere del tempo il collegamento viene interrotto. I telegrammi ancora esistenti nella stazione per la trasmissione vengono trasmessi alla successiva realizzazione del collegamento. Con 0 (zero) il collegamento di selezione viene mantenuto fino a quando sono trasmessi tutti i dati esistenti. Preimpostazione: 5. Campo ammesso: Fattore di ripetizione Il fattore di ripetizione determina il numero di ripetizioni di un telegramma di dati non confermato positivamente. Tempo di ritardo annullamento Solo nel CP IRC Durata (s) per la quale viene mantenuto un collegamento alla rete di selezione se il buffer di trasmissione del TIM è pieno e se il TIM non può inviare altri telegrammi o dati alla CPU. Durante il tempo di ritardo di annullamento i telegrammi ricevuti vengono confermati negativamente e il partner di comunicazione ripete telegrammi inviati e confermati negativamente. Allo scadere del tempo di ritardo annullamento il collegamento viene interrotto. Preimpostazione: 20. Campo ammesso: Forma di trasmissione Solo nel CP IRC Forma di trasmissione Indica la forma con la quale vengono inviati i telegrammi di dati: Specifica per il tipo Questa è la trasmissione raggruppata caratteristica per DNP3 di eventi in base ai tipi di dati. Dapprima vengono trasmessi gli eventi binari esistenti, quindi tutti i valori analogici e infine tutte le modifiche dei valori di conteggio. In questo modo i telegrammi diventano più compatti e la trasmissione più efficiente. 50 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

51 3.7 di retei WAN Cronologico In questa modalità gli eventi vengono trasmessi in modo cronologico. Non ha luogo il raggruppamento ottimizzato in blocchi dello stesso tipo (vedere in alto) previsto nella specifica DNP3. Questa modalità serve principalmente per sistemi di controllo che archiviano eventi in modo cronologico. Impostazioni della rete mobile La comunicazione tramite le reti mobili non è supportata Impostazioni di trasmissione I parametri specifici del protocollo Telecontrol si trovano nel capitolo I parametri DNP3 delle interfacce (Pagina 53). 3.7 di retei WAN Parametri delle reti WAN tradizionali Se si progetta il gruppo di parametri "Impostazioni WAN" delle interfacce del modulo di comunicazione, generando una nuova rete vengono acquisite le impostazioni più rilevanti dell'interfaccia dalla rete WAN collegata. Le reti WAN tradizionali, visualizzate in blu in STEP 7, hanno i seguenti gruppi di parametri. Generale Qui si progettano, come per ciascun'altra rete, il nome e l'id di sottorete S7. Impostazioni di rete Configurazione della rete Tipo di protocollo Sono disponibili per la selezione i seguenti protocollo di telecontrollo: ST7 DNP3 IEC Tipo di rete Il tipo di rete viene acquisito dall'interfaccia collegata: Linea dedicata Rete di selezione Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

52 3.7 di retei WAN Metodo di accesso Solo con linea dedicata Metodo di accesso Il procedimento di accesso è preassegnato e non può essere modificato: Polling Parametri del telegramma I parametri sono preassegnati e non possono essere modificati. Formato del telegramma FT3 Tipo di conferma Conferma breve (1 byte) Fattore di ripetizione Il fattore di ripetizione determina il numero di ripetizioni di un telegramma di dati non confermato positivamente. 3 Lunghezza max. del telegramma Dimensione massima di un telegramma di dati all'interno della rete: 240 Impostazioni di rete Interdipendenza dalla direzione Interdipendenza dalla direzione della rete Duplex Halfduplex Velocità di trasmissione Velocità con la quale viene eseguita la comunicazione tra modulo di comunicazione e modem. Selezionare dalla casella di riepilogo un valore supportato da tutti i modem collegati. Sincronizzazione dell'ora Attiva sincronizzazione dell'ora per WAN Con il parametri attivato si definisce se l'ora per la sincronizzazione dell'ora delle stazioni collegate deve essere trasmessa tramite la rete WAN. 52 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

53 3.8 I parametri DNP3 delle interfacce Con il parametro attivato si definisce il Ciclo di sincronizzazione. Nota Acquisizione dell'impostazione attraverso le stazioni Le unità del TIM collegate acquisiscono le impostazioni eseguite nella rete. Per l'argomento relativo all'ora vedere il capitolo Sincronizzazione dell'ora (Pagina 67). Elenco delle stazioni Qui si trova una tabella panoramica delle stazioni collegate alla rete con i parametri più rilevanti. L'Indirizzo WAN è l'indirizzo della stazione. 3.8 I parametri DNP3 delle interfacce Impostazioni di trasmissione - DNP3 Impostazioni di trasmissione - DNP3 Tempo max. tra Select e Operate Intervallo max. (secondi) tra preselezione comando (Select) e inserimento comando (Operate) Stazione centrale: Se nella centrale dopo una preselezione del comando entro l'intervallo progettato non avviene nessun inserimento di comando, il comando deve essere selezionato di nuovo. L'inserimento doppio obbligatorio riduce il rischio di un comando involontario nella centrale. Stazione: Per far sì che un comando ricevuto venga inviato alla CPU e quindi diventi attivo, la stazione tra Select e Operate non deve ricevere altri telegrammi di dati. Campo dei valori: Preimpostazione: 1 Se un master invia un oggetto con il codice di funzione 7 "DIRECT_OPERATE" alla stazione, la stazione non valuta l'intervallo qui progettato. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

54 3.8 I parametri DNP3 delle interfacce Tempo di controllo collegamento (livello applicativo) (Application layer confirmation timeout) Intervallo (secondi) nel quale il modulo attende un segnale di attività dal proprio partner nel livello applicativo. Master (stazione centrale): Intervallo nel quale il master attende un segnali di attività dalla stazione. In caso di superamento del tempo progettato il master invia un telegramma alla stazione. Se questo telegramma non viene confermato dalla stazione, il master classifica la stazione come non raggiungibile, interrompe il collegamento e successivamente lo realizza di nuovo. Comandi: Se un collegamento con una stazione è interrotto o guasto, i telegrammi di comandi vengono ripetuti al massimo tre volte prima di essere respinti dal master. Stazione: Nella stazione il parametro viene utilizzato per il calcolo del tempo di attesa durante la realizzazione del collegamento. Per i percorsi ridondanti vale: In caso di mancata conferma il percorso di trasmissione è classificata come guasto. Campo dei valori: s Preassegnazione: 5 Con 0 (zero) la funzione è disattivata. Livello di sicurezza Ripetizione telegramma Numero massimo di tentativi di ripetizione di inviare un telegramma, se sul livello di sicurezza non viene ricevuta nessuna conferma dal partner. Nei collegamenti seriale le ripetizioni possono essere utili se la qualità del collegamento non è buona. Per i collegamenti Ethernet si raccomanda di progettare il valore 0, in quanto le ripetizioni necessarie vengono eseguite dall'implementazione del protocollo. Campo dei valori: Preimpostazione: 0 Con 0 (zero) la funzione è disattivata. 54 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

55 3.8 I parametri DNP3 delle interfacce Conferma Condizioni nelle quali il modulo richiede una conferma di ricezione dal partner (invio del codice di funzione) "CONFIRMED_USER_DATA"): Mai Non vengono richieste conferme. Sempre Vengono richieste sempre conferme. Per segmentazione Le conferme vengono richieste solo per i telegrammi di dati che vengono divisi in più segmenti a causa della loro lunghezza. Per i collegamenti Ethernet la specifica DNP3 raccomanda di utilizzare richieste di conferma sul livello di sicurezza. In caso di collegamenti soggetti a guasti, ad es. linee radio, può essere utile progettare richieste di conferma sul livello di sicurezza. Tempo di controllo della conferma Intervallo (secondi), nel quale il partner attente una conferma sul livello di sicurezza. Se nell'intervallo progettato non viene ricevuta una conferma, la trasmissione di dati viene ripetuta, vedere parametro "Ripetizioni di telegramma" in alto. Campo dei valori: Preimpostazione: 2 Il valore preassegnato di 2 secondi deve essere normalmente aumentato solo in caso di collegamenti seriali lenti. Con 0 (zero) la funzione è disattivata Impostazioni master DNP3 Parametro DNP3 specifico per il master I seguenti parametri si trovano nel gruppo di parametri "Impostazioni master DNP3" dell'interfaccia impostata nel Tipo di nodo di rete "Stazione centrale" del modulo di comunicazione. Intervallo di base di polling Qui si definisce l'intervallo di base per i richiami della stazione da parte della centrale. Campo dei valori: secondi Preimpostazione: 30 Con 0 (zero) la funzione è disattivata. Non viene eseguito nessun polling ciclico, nemmeno per i parametri riportati di seguito, il cui calcolo ha effetto sull'intervallo di base di polling. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

56 3.8 I parametri DNP3 delle interfacce Base per altri parametri L'Intervallo di base polling viene utilizzato per calcolare i seguenti parametri nell'editor del collegamento (editor "Dati di rete > Telecontrol > DNP3"): Intervallo di polling evento Intervallo di polling classe 0 Durata del ciclo di polling, vedere parametro "Modalità polling". Per i parametri vedere il capitolo Tabella dei collegamenti (Pagina 94). Numero max. di eventi per ogni richiamo Numero massimo di eventi che devono essere inviati dopo un richiamo della centrale nel telegramma di risposta della stazione. Campo dei valori: Preimpostazione: 0 Con 0 (zero) la funzione è disattivata (nessuna limitazione) Impostazioni della stazione DNP3 Parametri DNP3 della stazione / della stazione nodo I seguenti parametri si trovano nel gruppo di parametri "Impostazioni stazione DNP3" dell'interfaccia impostata nel Tipo di nodo di rete "Stazione" o "Stazione nodo" del modulo di comunicazione. Parametri di controllo Bit di guasto La stazione può utilizzare il bit 1.6 dell'internal Indication Byte (IIN1.6) nell'application Response Headerper visualizzare al master un guasto della CPU. Con l'opzione attivata il bit viene impostato su "1" se la CPU si trova nello stato STOP. Controllo di indirizzo IP Il parametri serve come sicurezza durante la realizzazione di un collegamento tra stazione e master. Controlla indirizzo IP Con l'opzione attivata, in caso di una richiesta di collegamento, oltre all'indirizzo di stazione del partner la stazione controlla anche il relativo indirizzo IP. Se l''indirizzo IP del partner non corrisponde all'indirizzo di un partner progettato della stazione, la stazione rifiuta il collegamento. Non controllare indirizzo IP La stazione non controlla gli indirizzi IP in caso di collegamenti TCP in ingresso. 56 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

57 3.8 I parametri DNP3 delle interfacce Proprietà evento Classe di evento per memoria di immagine Selezione di una classe di evento per la quale vengono salvati i rispettivi ultimi valori attuali nel buffer di trasmissione. Gli eventi meno recenti vengono sovrascritti nel buffer di trasmissione (procedimento della memoria di immagine). Il parametro non è disponibile nel TIM 3V-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP3. Questo modulo funziona in base all'impostazione "Standard". Eventiclassex Dagli eventi della classe selezionata viene salvato solo il rispettivo valore attuale nel buffer di trasmissione (procedimento della memoria di immagine). Standard Tutti i valori di eventi della classe 1 e 2 vengono salvati nel buffer di trasmissione. Nel buffer di trasmissione viene salvato solo il rispettivo valore attuale di eventi della classe 3 (principio della memoria immagine). I dettagli relativi alla funzione della memoria di immagine e del buffer di trasmissione nonché alle possibilità di trasmissione si trovano nel capitolo Immagine di processo, tipo di trasmissione, classi di evento (Pagina 115). Buffer per eventi di classe 1 / 2 / 3 Qui si definisce per ciascuna delle tre classi di evento il numero di evento a partire dal quale gli eventi salvati vengono inviati al partner di comunicazione. Osservare che la dimensione massima del buffer di trasmissione è ripartita su tutte le centrali DNP3 collegate. Campo consentito: Tempo di ritardo eventi della classe 1 / 2 / 3 Qui si definisce per ciascuna delle tre classi di evento in secondi il tempo massimo per il quale gli eventi devono essere salvati nel buffer di trasmissione prima di essere inviati al partner di comunicazione. Il presupposto è che la sia progettata la trasmissione spontanea (vedere in basso). Campo consentito: Con 0 (zero) la funzione è disattivata. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

58 3.8 I parametri DNP3 delle interfacce Stazione nodo Questo parametro è disponibile solo nelle interfacce nelle quali il Tipo di nodo di rete è impostato su "Stazione nodo". Risposta senza immagine attuale della stazione In un'interfaccia con il tipo di nodo di rete "Stazione nodo" il modulo di comunicazione della stazione nodo esegue per ciascuna stazione DNP3 subordinata l'immagine di processo della stazione nella memoria di immagine. Opzione attivata Il modulo risponde ad un Richiamo classe 0 anche se l immagine di processo nella memoria di immagine della stazione nodo non è attuale. In caso di richiamo di una centrale i dati di tutte le stazioni collegate vengono inviati alla centrale, anche se i dati di una o più stazioni non sono attuali. Opzione disattivata Il modulo risponde ad un Richiamo classe 0 solo se l immagine di processo nella memoria di immagine della stazione nodo è attuale. Invio spontaneo Segnalazione spontanea Modalità di trasmissione per eventi Sì I telegrammi degli eventi vengono trasmessi immediatamente. Con questa opzione la stazione realizza un collegamento con il master come standard. Se l'invio spontaneo nella centrale è disattivato, la centrale invia il codice di funzione "DISABLE_UNSOLICITED" (invio di telegrammi spontanei dalla stazione non consentito). In questo caso la stazione salva l'evento senza inviarlo immediatamente. No I telegrammi di evento vengono trasmessi solo dopo che il master richiede dati. Per una progettazione coerente è necessario selezionare la stessa impostazione nella stazione e nella centrale. Nota Impostazioni linee dedicate In caso di collegamento di un'interfaccia seriale ad una linea dedicata DNP3 con l'impostazione "halfduplex" è necessario impostare il parametro su No. Per evitare collisioni è necessario utilizzare questa impostazione anche in caso di collegamento a linee dedicate Multidrop fullduplex. 58 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

59 3.9 Web server Numero massimo di ripetizioni Numero max. di tentativi di trasmettere telegrammi spontanei quando non si riceve una conferma dal master. Al raggiungimento del numero progettato la stazione interrompe il collegamento. Campo dei valori: Preimpostazione: 3 Tempo di controllo per telegrammi spontanei (Unsolicited Confirmation Timeout period) Intervallo di tempo (secondi) nel quale la stazione attende una conferma di telegrammi spontanei da parte del master. Se nell'intervallo progettato non viene ricevuta una conferma, la trasmissione di dati viene ripetuta I telegrammi inviati vengono cancellati dal buffer di trasmissione solo dopo che la stazione riceve la conferma dal master. Campo dei valori: Preimpostazione: Web server Il Web server del TIM Per l'accesso tramite un Web browser il TIM mette a disposizione la funzione di un Web server. Tramite il Web server sono disponibili le seguenti funzioni: Accesso in lettura Una selezione dei dati di diagnostica Una selezione dei dati di progettazione Accesso in scrittura Impostazione dell'ora Aggiornamento del firmware Nuovo avvio dell'unità Reset alle impostazioni di fabbrica Registrazione dei valori statistici delle interfacce Ethernet Per la descrizione dei contenuti consultare il capitolo WBM del TIM 1531 IRC (Pagina 173). Autorizzazione di accesso tramite Impostazioni Security globali I diritti per l accesso al Web server vengono progettati in STEP 7 nelle impostazioni Security globali. Solo gli utenti creati in queste impostazioni possono eseguire il login nel Web server del TIM tramite HTTP/HTTPS. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

60 3.9 Web server Per l accesso al Web server sono rilevanti i seguenti ruoli preassegnati: NET standard NET diagnostica I diritti necessari per la diagnostica, l'accesso al Web server e la lettura e scrittura di dati vengono quindi abilitati. La guida ai ruoli e ai diritti degli utenti si trova nel sistema di informazione STEP 7. Accesso al Web server e avvio della diagnostica Web Per potersi collegare al Web server del TIM, è necessario attivare l accesso al Web server per ciascuna interfaccia Ethernet, cfr. capitolo Accesso al Web server (Pagina 42). Nella preimpostazione l'accesso è disattivato. Per l'avvio della diagnostica Web vedere il capitolo Diagnostica Web del TIM 1531 IRC (Pagina 61). Gruppo di parametri "Web server" Generale Attiva Web server su questa unità Attiva l elaborazione dei dati nel Web server del TIM e consente l accesso a questi dati. Consenti accesso solo tramite HTTPS Consente l accesso al Web server solo con il protocollo protetto HTTPS. Nota "Consenti accesso solo tramite HTTPS" (funzione Security attivata) Osservare quanto segue se è attivata l'opzione "Consenti accesso solo tramite HTTPS" nel gruppo di parametri "Web server": I dati vengono trasmessi codificati. Presupposti All'utente deve essere assegnato il ruolo con i diritti corrispondenti. Con il firewall attivato devono essere abilitati i protocolli HTTP/HTTPS. Aggiornamento automatico Attiva aggiornamento automatico Attiva l aggiornamento automatico dei valori visualizzati. Con l opzione disattivata vengono visualizzati soli i valori al momento del collegamento con il Web server. Intervallo di aggiornamento Selezionare l intervallo nel quale si desidera un aggiornamento dei valori visualizzati. Preimpostazione: 30. Campo ammesso: Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

61 3.10 Diagnostica Web Panoramica delle interfacce Qui è riportata una tabella che indica l abilitazione dell accesso al Web server tramite tutte le interfacce Ethernet del TIM. L'accesso al Web server del TIM può essere attivato tramite HTTP/HTTPS per ogni singola interfaccia Ethernet: Le impostazioni per l attivazione nei gruppi di parametri "Accesso al Web server" e "Web server" vengono acquisite reciprocamente nel gruppo di parametri rispettivamente opposto Diagnostica Web Diagnostica Web del TIM 1531 IRC Presupposti Il Web server del modulo è attivato nella progettazione, gruppo di parametri "Web server" e l'interfaccia è selezionata. L'interfaccia è abilitata per l'accesso al Web server nella progettazione, gruppo di parametri "Interfaccia Ethernet > Accesso al Web server". Avvio della diagnostica Web 1. Creare un collegamento fisico tra la stazione di engineering e la stazione SIMATIC. 2. Impostare l'interfaccia PC in modo che il modulo sia raggiungibile. Ulteriori informazioni sono riportate nella funzione "Imposta interfaccia PG/PC Nel progetto STEP 7, sotto il gruppo di parametri "Diagnostica Web" fare clic sul pulsante "Diagnostica Web" per creare il collegamento con il Web browser del modulo. I contenuti vengono forniti dal server Web server integrato del modulo. Per il comando e i contenuti vedere il capitolo WBM del TIM 1531 IRC (Pagina 173) Configurazione DNS DNS Server Un server DNS può essere necessario se l unità stessa, un partner di comunicazione o ad es. un server devono essere raggiungibili tramite un nome host (FQDN). Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

62 3.12 Comunicazione con la CPU Server DNS per indirizzo server Durante la progettazione di è necessario specificare l indirizzo del mail server con il quale devono essere inviate le . L indirizzo del mail server può essere indicato come indirizzo IP o come FQDN. In caso di indicazione dell indirizzo server come FQDN è necessario progettare un server DNS. In questo caso l indirizzo IP del mail server viene rilevato tramite il server DNS progettato Comunicazione con la CPU Comunicazione con la CPU Tramite i primi tre parametri definire l accesso alla CPU tramite il TIM nel ciclo di campionamento della CPU. La struttura del ciclo di campionamento della CPU è descritta nel capitolo Ciclo di lettura (Pagina 117). Il quarto parametro "Dimensione di memorizzazione del telegramma" determina la grandezza del buffer di trasmissione nel TIM per telegrammi di punti di accesso ai dati progettati come evento. Tempo di pausa del ciclo Tempo di attesa tra due cicli di campionamento dell'area di memoria della CPU Numero massimo degli ordini di scrittura Numero max. di ordini di scrittura nell'area di memoria della CPU nel corso di un ciclo di campionamento della CPU Numero massimo degli ordini di lettura Numero max. di ordini di lettura con bassa priorità dall'area di memoria della CPU nel corso di un ciclo di campionamento della CPU Dimensione di memorizzazione del telegramma Impostare qui la dimensione della memoria dei telegrammi (buffer di trasmissione) per l'evento. La capacità della memoria dei telegrammi si ripartisce in parti uguali su tutti i partner di comunicazione. Per la dimensione della memoria dei telegrammi vedere "Dati utili e risorse". I dettagli relativi alla funzione del buffer di invio (salvataggio e invio di eventi) nonché alle possibilità di trasmissione di dati si trovano nel capitolo Immagine di processo, tipo di trasmissione, classi di evento (Pagina 115). Bit watchdog Controllo TIM / Controllo CP Tramite il bit Watchdog la CPU può trasmettere lo stato della comunicazione di telecontrollo del modulo di comunicazione. 62 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

63 3.12 Comunicazione con la CPU Ora CP Ora CP alla CPU Tramite questa funzione il CP può mettere a disposizione della CPU la sua ora. I dettagli si trovano nel sistema di informazione STEP 7. Diagnostica CP Tramite il gruppo di parametri esiste la possibilità di leggere dal CP i dati di diagnostica tramite le variabili PLC. Attiva diagnostica CP avanzata Attivare l'opzione per utilizzare la diagnostica CP avanzata. Con l'opzione attivata deve essere progettata almeno la "Variabile di trigger della diagnostica". Le seguenti variabili PLC per i singoli dati di diagnostica possono essere attivate in modo selettivo, in base alle funzioni supportate dal CP. Variabile di trigger della diagnostica Se dal programma utente della CPU la variabile PLC (BOOL) viene impostata su 1, il CP aggiorna i valori delle variabili PLC successivamente progettabili per la diagnostica avanzata. Dopo la scrittura dei valori attuali nelle seguenti variabili PLC, il CP imposta la "Variabile di trigger della diagnostica" su 0 e segnala quindi alla CPU che i valori aggiornati possono essere letti dalle variabili PLC. Nota Impostazione rapida della variabile di attivazione della diagnostica I trigger non possono essere impostati più velocemente di un intervallo minimo di 500 secondi. Avviso di superamento della memoria dei telegrammi Variabile PLC (tipo di dati Byte) per preavviso di superamento del buffer di trasmissione. Il bit 0 viene impostato su 1 se viene raggiunto l'80 % del grado di riempimento del buffer di trasmissione. Assegnazione della memoria dei telegrammi Variabile PLC (tipo di dati DWord) per l'occupazione del buffer di trasmissione. Viene indicato il numero dei telegrammi salvati. Indirizzo IP corrente Variabile PLC (tipo di dati stringa) per l'indirizzo IP attuale del CP. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

64 3.12 Comunicazione con la CPU Stato VPN-IPsec La variabile PLC (BOOL) indica se è realizzato un tunnel VPN-IPsec: 0 = nessun tunnel realizzato 1 = tunnel realizzato Collegamento con SINEMA Remote Connect La variabile PLC (BOOL) indica se è attivo un collegamento al server SINEMA RC: 0 = nessun collegamento realizzato 1 = collegamento realizzato Variabili PCL per lo stato del partner / stato del percorso Tramite la variabile PLC qui progettata è possibile sorvegliare le seguenti informazioni relative alla raggiungibilità dei partner di comunicazione: Stato del partner Raggiungibilità del partner di comunicazione remoto Stato del percorso Stato del percorso del collegamento o dei percorsi di collegamento ridondanti verso il partner di comunicazione remoto Per la comunicazione e il percorso possibile del collegamento vedere il capitolo Possibilità di comunicazione (Pagina 26). Per ciascun partner di comunicazione progettato, per il quale è creato un collegamento Telecontrol singolo o ridondante, è possibile creare una variabile PLC del tipo Word. Assegnazione della variabile PCL per lo stato del partner / stato del percorso Nel secondo byte della variabile PLC del tipo di dati Word (DB, merker, uscita) vengono emesse le seguenti informazioni: Byte 0: Stato del partner Byte 1: Stato del percorso Byte 0 "Stato del partner" Byte 0 codifica informazioni per la raggiungibilità del partner di comunicazione, per i collegamenti esistenti e i percorsi di collegamento e per lo stato del buffer di trasmissione del TIM. 64 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

65 3.12 Comunicazione con la CPU Tabella 3-1 Assegnazione del byte 0: Significato degli stati dei bit Bit 7 Bit 6 Bit 5 Bit 4 Bit 3 Bit 2 Bit 1 Bit 0 Ridondanza del percorso 0: Nessuna ridondanza 1: Ridondanza esistente Modalità di collegamento 0: Permanente 1: Temporaneo Collegamento temporaneo * 0: Partner non raggiungibile 1: Partner raggiungibile * (Riservato) Memoria telegramma ** - 0: Buffer di trasmissione OK 1: Occupazione della memoria > 80 % 3: Superamento (occupazione memoria 100 %) Stato del percorso 0: Non tutti i percorsi raggiungibili 1: Tutti i percorsi raggiungibili Stato del partner 0: Partner non raggiungibile 1: Partner raggiungibile ** I partner che supportano collegamenti temporanei vengono impostati come raggiungibili" se il partner stesso interrompe il collegamento e non esiste nessun collegamento. ** Stato del buffer di trasmissione: Se in caso di un overflow del buffer di trasmissione o di un preallarme sono impostati il bit 2 o i bit 2+3, entrambi i bit vengono resettati se l'occupazione di memoria scende sotto il 50 %. Per il buffer di trasmissione vedere il capitolo Immagine di processo, tipo di trasmissione, classi di evento (Pagina 115). Byte 1 "Stato del percorso" Il byte 1 dal punto di vista del TIM locale indica lo stato del percorso del collegamento (collegamento progettato) al partner. È possibile progettare max. 2 percorsi (percorso principale e percorso sostitutivo) ad un partner, vedere il capitolo Possibilità di comunicazione (Pagina 26). Entrambi i percorsi di collegamento devono iniziare o finire su un TIM locale. Il byte indica quanto segue: i percorsi tramite i quali è raggiungibile il partner. il percorso attualmente utilizzato l'interfaccia TIM tramite la quale è stato progettato il percorso principale. l'interfaccia TIM tramite la quale è stato progettato il percorso sostitutivo. il percorso di un collegamento viene indicato come combinazione dall interfaccia utilizzata del TIM e dallo stato del percorso. Assegnazione dei byte Il byte 1 è assegnato nel modo seguente: due bit per l interfaccia del percorso principale due bit per l interfaccia del percorso sostitutivo due bit per lo stato del percorso principale due bit per lo stato del percorso sostitutivo Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

66 3.12 Comunicazione con la CPU Tabella 3-2 Assegnazione del byte 1 Bit Bit Bit Bit Codifica per il percorso sostitutivo Interfaccia progettata Interfaccia progettata Codifica per il percorso principale Percorso sostitutivo (2 percorso) Stato del percorso Percorso principale (1 percorso) Le interfacce TIM "Ethernet 1" (IE1), "Ethernet 2" (IE2), "Ethernet 3" (IE3) e WAN1 vanno numerate da (decimale): 0 = interfaccia Ethernet IE1 (X1) 1 = interfaccia Ethernet IE2 (X2) 2 = interfaccia Ethernet IE3 (X3) 3 = interfaccia seriale WAN1 (X4) Stato bit 5 (7) Stato bit 4 (6) Significato 0 0 Codifica per l interfaccia Ethernet X1 (decimale: N. 0) 0 1 Codifica per l interfaccia Ethernet X2 (decimale: N. 1) 1 0 Codifica per l interfaccia Ethernet X3 (decimale: N. 2) 1 1 Codifica per l interfaccia X4 seriale (decimale: N. 3) Stato del percorso Percorso principale = 1 percorso (bit 0 + 1) Percorso sostitutivo = 2 percorso (bit 2 + 3) Stato bit 1 (3) Stato bit 0 (2) Significato bit 1 Significato bit Bit 1: Percorso non attuale Bit 0: Nodo non raggiungibile 0 1 Bit 1: Percorso non attuale Bit 0: Nodo raggiungibile 1 0 Bit 1: Percorso attuale Bit 0: Nodo non raggiungibile 1 1 Bit 1: Percorso attuale Bit 0: Nodo raggiungibile Possibilità di codifica del byte 1 La stessa codifica dell interfaccia progettata per il percorso principale e il percorso sostitutivo significa che non esiste nessuna ridondanza del percorso (progettata solo un interfaccia). Lo stato del percorso viene quindi emesso tramite i bit del percorso principale (1 percorso). 66 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

67 3.13 Sincronizzazione dell'ora Tabella 3-3 Possibilità di codifica per lo Stato del percorso Interfaccia progettata Codifica per il percorso sostitutivo Codifica per il percorso principale Stato del percorso Percorso sostitutivo (2 percorso) (Codifica per IE1) Irrilevante (non ridondante) Percorso principale (1 percorso) Stato IE (Codifica per IE2) Stato IE1 Stato IE (Codifica per IE3) Stato IE1 Stato IE (Codifica per WAN1) Stato IE1 Stato WAN Stato IE2 Stato IE Irrilevante (non ridondante) Stato IE Stato IE2 Stato IE Stato IE2 Stato WAN Stato IE3 Stato IE Stato IE3 Stato IE Irrilevante (non ridondante) Stato IE Stato IE3 Stato WAN Stato WAN1 Stato IE Stato WAN1 Stato IE Stato WAN1 Stato IE Irrilevante (non ridondante) Stato WAN Sincronizzazione dell'ora Sincronizzazione dell'ora e Security Se nei moduli con Security sono attivate le funzioni Security, il gruppo di parametri si trova in "Security". Con le funzioni Security attivate è necessario sincronizzare regolarmente l ora del modulo di comunicazione. Informazioni fondamentali sulla sincronizzazione dell'ora Nelle applicazioni Telecontrol che richiedono una sincronizzazione dell'ora, l'ora del modulo di comunicazione deve essere sincronizzata regolarmente. Se non si sincronizza l'ora, nell'indicazione dell'ora della stazione possono verificarsi degli scostamenti di alcuni secondi al giorno. Il modulo di comunicazione può rilevare l ora esternamente (per il procedimento vedere in basso) e inoltrare l ora alla stazione o alle reti WAN collegate. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

68 3.13 Sincronizzazione dell'ora In caso di utilizzo di una sorgente dell ora esterna, la stazione S7 collegata può rilevare l ora attuale sia tramite la CPU sia tramite un modulo di comunicazione (TIM, CP). Nota Raccomandazione: Sincronizzazione dell'ora solo attraverso 1 modulo Far sincronizzare l ora della stazione da una sorgente dell ora esterna solo attraverso un singolo modulo della stazione per mantenere un ora coerente all interno della stazione. Se la CPU acquisisce l ora da un modulo di comunicazione, disattivare la sincronizzazione dell ora dalla CPU. Se si intende sincronizzare l ora sia nel modulo di comunicazione sia nella CPU tramite NTP, utilizzare possibilmente lo stesso server per mantenere un ora coerente all interno della stazione. Concetto dell ora Prima della progettazione della sincronizzazione dell ora definire quanto segue: definire la sorgente dell ora nella rete. definire il master dell ora nella rete. Definire la rete o le reti tramite le quali deve essere inoltrata l ora dal master dell ora allo slave dell ora. Procedimento di sincronizzazione dei moduli di comunicazione I moduli supportano il procedimento e le funzioni (ricezione / inoltro) della sincronizzazione dell'ora: TIM 1531 IRC Nessuna sorgente dell'ora Dal server NTP Da WAN Alla stazione locale Alla WAN TIM 3V-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP3 Dal server NTP Dalla stazione locale Da WAN Alla stazione locale Alla WAN 68 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

69 3.13 Sincronizzazione dell'ora CP / CP IRC Per la sottorete collegata il CP può essere solo slave dell ora. Ora del partner NTP Ora della CPU Inoltro dell'ora alla CPU CP 1542SP-1 IRC Il CP può essere solo slave dell ora. Ora del partner NTP I CP non supportano l'inoltro dell'ora alle sottoreti collegate. Procedimento per la ricezione dell'ora NTP / NTP (secure) Network Time Protocol Sincronizzazione dell ora solo tramite Ethernet Il procedimento protetto NTP (secure) utilizza l'autenticazione tramite chiave simmetrica. Per il controllo dell'integrità sono disponibili diversi algoritmi Hash. Nelle impostazioni Security globali è possibile creare e gestire server NTP del tipo NTP (secure). Raccomandazione per NTP: La sincronizzazione con un orologio esterno viene raccomandata ad intervalli di ca. 10 secondi. In questo modo si ottiene uno scostamento possibilmente minimo dell'ora interna dall'ora UTC. Avvertenza sul TIM 1531 IRC: in caso di sostituzione di un FQDN come indirizzo del server NTP è possibile inserire fino a 240 caratteri. Da WAN (TIM) Il TIM acquisisce l ora da un nodo nella rete collegata. I master dell ora possono essere: una CPU sincronizzata un nodo con ricevitore dell ora Un PC centrale collegato alla rete Ethernet Ora del partner (CP / CP IRC) Il CP acquisisce l'ora dal partner di comunicazione nella centrale. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

70 3.13 Sincronizzazione dell'ora Ora della CPU (CP / CP IRC) La CPU 1200 a partire da V4.2 sincronizza tutti i CM/CP della stazione con un ciclo di sincronizzazione di 10 secondi. Parametri della CPU: tramite l opzione "CPU sincronizza i moduli del dispositivo" è possibile consentire che tutti i CP Telecontrol della stazione vengano sincronizzati con il firmware V in un ciclo di sincronizzazione di 10 secondi con l ora della CPU. Impostazione manuale dell ora tramite il WBM (TIM 1531 IRC) Se è stata progettata una sorgente dell'opera per il TIM, l ora può essere impostata anche tramite il WBM, vedere il capitolo Ora del sistema (Pagina 178). Inoltro dell ora tramite il TIM Il TIM può inoltrare l ora nel modo seguente: Sulle reti collegate tramite "Sincronizzazione dell ora" > "Invia ora" o "Ricevi ora" Il procedimento della progettazione si distingue in Ethernet e nelle reti WAN classiche, vedere in basso. Sulla CPU assegnata tramite "Sincronizzazione dell ora" > "Invia ora" tramite Comunicazione con la CPU > "Ora sulla CPU" Con questo metodo alla CPU viene messa a disposizione l ora tramite una variabile PLC. Per l inoltro alla CPU utilizzare uno dei due metodi e disattivare l altro. Inoltro dell'ora da un CP 1200 Inoltro dell'ora alla CPU (CP / CP IRC) Presupposto: Firmware CP V3.0 e firmware CPU V4.2 Se entrambi i moduli in una stazione presentano le versioni di firmware indicate, l ora del CP viene inoltrata automaticamente alla CPU. Poiché la CPU acquisisce automaticamente l ora del CP, non è più necessaria l opzione di inoltro tramite la variabile PLC, come nel firmware del CP < V3. Se nella CPU in Interfaccia PROFINET > Sincronizzazione dell ora" è attivata l opzione "CPU sincronizza i moduli del dispositivo tutti i moduli intelligenti della stazione vengano sincronizzati con l ora della CPU. 70 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

71 3.13 Sincronizzazione dell'ora nel TIM e nelle reti WAN Gruppi di parametri per la sincronizzazione dell'ora Per la progettazione della sincronizzazione dell ora sono disponibili i seguenti gruppi di parametri: TIM Ricevi ora Qui si definisce su quale delle reti collegate il TIM deve ricevere l ora. Questo gruppo di parametri si progetta nelle unità TIM con il tipo di nodo di rete "Stazione nodo" e "Stazione". Qui si progettano anche i server NTP se il TIM deve essere sincronizzato direttamente tramite NTP. Normalmente è solo un TIM che funge da master dell ora nella rete. Invia ora Qui si definisce su quale rete il TIM deve inoltrare l ora. Questo gruppo di parametri si progetta nelle unità TIM con il tipo di nodo di rete "Stazione centrale, ovvero nel TIM che funge da master dell ora nella rete. Rete WAN classica Per le reti classiche la "Sincronizzazione dell ora" viene attivata nel gruppo di parametri con lo stesso nome. Qui si definisce il ciclo di sincronizzazione. Le impostazioni di sincronizzazione vengono acquisite successivamente da tutte le unità TIM collegate. La direzione di trasmissione dei telegrammi dell ora viene rilevata automaticamente dal tipo di nodo di rete delle interfacce collegate: Stazione centrale Stazione nodo Stazione Le impostazioni sulla rete non sono necessarie nella sincronizzazione dell ora tramite Ethernet. della sincronizzazione tramite Ethernet Master dell'ora 1. Progettare nel gruppo di parametri "Ricevi ora" il TIM che deve essere il master dell ora, la sorgente dell ora tramite una delle seguenti opzioni: Dal server NTP Dalla stazione locale (acquisizione dell ora da una CPU assegnata) Ricevi ora da WAN (acquisizione dell ora da una rete) Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

72 3.13 Sincronizzazione dell'ora 2. Progettare l interfaccia del TIM tramite la quale devono essere inoltrati i telegrammi dell ora nel gruppo di parametri "Impostazioni WAN" come tipo di nodo di rete "Stazione centrale". La funzione è supportata per l interfaccia Ethernet con il protocollo MSC e per l interfaccia seriale, e non per un interfaccia Ethernet con l impostazione "Tipo di rete" = "Neutro". 3. Attivare l opzione Inoltra ora WAN nel gruppo di parametri "Invia ora" per l interfaccia del passo 2. I telegrammi dell ora vengono inoltrati nella rete tramite la rete collegata. 4. In caso di necessità attivare nel gruppo di parametri "Invia ora" l opzione "Alla stazione locale", anche quando la CPU assegnata deve essere sincronizzata. Slave dell'ora 1. Progettare le interfacce delle altre unità TIM, che devono essere slave dell ora, nel gruppo di parametri "Impostazioni WAN" come tipo di nodo di rete "Stazione nodo" o "Stazione". La funzione è supportata per l interfaccia Ethernet con il protocollo MSC e per l interfaccia seriale, e non per un interfaccia Ethernet con l impostazione "Tipo di rete" = "Neutro". 2. Collegare in rete tra loro le interfacce delle unità TIM interessate e con l interfaccia del master dell ora. 3. Nelle stazioni impostare i parametri della sincronizzazione dell ora nel gruppo di parametri "Ricevi ora". 4. In caso di necessità attivare nel gruppo di parametri "Invia ora" l opzione "Alla stazione locale", anche quando la CPU assegnata deve essere sincronizzata. della sincronizzazione tramite reti WAN classiche Unità TIM (master dell ora e slave) 1. Progettare nel gruppo di parametri "Ricevi ora" il TIM che deve essere il master dell ora, la sorgente dell ora tramite una delle seguenti opzioni: Dal server NTP Dalla stazione locale (acquisizione dell ora da una CPU assegnata) Ricevi ora da WAN (acquisizione dell ora da una rete) 2. Progettare l interfaccia del TIM aster come tipo di nodo di rete "Stazione centrale". 3. Progettare le interfacce delle altre unità TIM (slave dell ora) come tipo di nodo di rete "Stazione nodo" o "Stazione". 4. In caso di necessità attivare nel gruppo di parametri "Invia ora" delle stazioni l opzione "Alla stazione locale", anche quando la CPU assegnata deve essere sincronizzata. 72 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

73 3.14 delle Rete WAN 1. Attivare l opzione "Attiva sincronizzazione dell ora per WAN nel gruppo di parametri "Sincronizzazione dell ora " della rete. 2. Proseguire la progettazione del ciclo di sincronizzazione desiderato. 3. Collegare le interfacce di tutte le unità TIM interessate con la rete WAN. Le impostazioni progettate nella rete WAN vengono acquisite nei seguenti gruppi di parametri nelle unità TIM collegate: Nel master dell ora (Stazione centrale): Gruppo di parametri Invia ora" Nello slave dell ora (stazioni del nodo / stazione): Gruppo di parametri Ricevi ora" 3.14 delle di in STEP 7 Alla voce " " si progetta il protocollo da utilizzare nonché i dati di accesso al server . Nell'editor dei messaggi (voce "Messaggi" in STEP 7) si progettano le singole , vedere capitolo Messaggi (Pagina 133). delle Se si vuole utilizzare la trasmissione sicura di , l unità deve avere la data e l ora attuali. Nell'impostazione standard della porta SMTP 25 l unità trasmette non codificate. Se il provider del servizio supporta solo la trasmissione codificata, utilizzare una delle seguenti opzioni: N. porta 587 Utilizzando STARTTLS l unità invia codificate al server SMTP del proprio provider del servizio . Raccomandazione: Se il provider di offre entrambe le possibilità (STARTTLS / SSL/TLS) è necessario utilizzare STARTTLS con la porta 587. N. porta 465 Utilizzando SSL/TLS (SMTPS) l unità invia codificate al server SMTP del proprio provider del servizio . Chiedere al proprio provider del servizio quale opzione viene supportata. Importazione del certificato con trasmissione codificata Per poter utilizzare una trasmissione codificata è necessario caricare il certificato del proprio account nel manager dei certificati di STEP 7. Il certificato si riceve dal proprio provider del servizio . Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

74 3.15 Numeri di nodo Utilizzare il certificato tramite i seguenti passi: 1. Salvare il certificato del proprio provider del servizio nel sistema di file della stazione di engineering. 2. Importare il certificato nel progetto STEP 7 tramite "Impostazioni Security globali > Manager dei certificati". 3. Impiegare il certificato importato in ciascuna unità che utilizza codificate, tramite la tabella Manager dei certificati" nel gruppo di parametri locali "Security". Per il procedimento vedere il capitolo Manager dei certificati (Pagina 82) Numeri di nodo Numeri di nodo In questa cartella si progetta l'indirizzo della stazione e l'assegnazione della CPU in base alla modalità di comunicazione: CP e unità TIM nel rack Indirizzo stazione DNP3 La CPU è assegnata automaticamente al modulo di comunicazione tramite il rack. TIM stand-alone Indirizzo stazione DNP3 CPU assegnata Nella casella di riepilogo vengono visualizzate solo le CPU collegate in rete con il TIM. TIM 3V-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP3: L'indirizzo 0 non è ammesso SNMP SNMP La potenzialità del modulo si trova nel rispettivo manuale del prodotto. Con le funzioni Security attivate esistono le seguenti possibilità di selezione e di impostazione a seconda del modulo. 74 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

75 3.16 SNMP SNMP "Attiva SNMP" Con l opzione attivata, nel dispositivo viene abilitata la comunicazione tramite SNMP. Nella preimpostazione è attivato SNMPv1. Con l'opzione disattivata alle richieste del client SNMP non perviene risposta né tramite SNMPv1 né tramite SNMPv3. "Utilizza SNMPv1" Attiva l utilizzo di SNMPv1 per il dispositivo. Per la progettazione delle stringhe Community necessarie vedere in basso (SNMPv1). "Utilizza SNMPv3" Attiva l utilizzo di SNMPv3 per il dispositivo. Per la progettazione degli algoritmi necessari vedere in basso (SNMPv3). SNMPv1 In caso di richieste al dispositivo è necessario inviare insieme le stringhe Community tramite SNMPv1. Osservare il tipo di scrittura delle stringhe Community preimpostate con lettere minuscole! "Stringa Community in lettura" La stringa è necessaria per l accesso in lettura. Lasciare invariata la stringa preimpostata "public" oppure progettare una stringa. "Consenti accesso in scrittura" Attivando l opzione viene abilitato l accesso in scrittura al dispositivo e la rispettiva stringa Community diventa editabile. "Stringa Community in scrittura" La stringa è necessaria per l accesso in scrittura e può essere utilizzata anche per l accesso in lettura. Lasciare invariata la stringa preimpostata "private" oppure progettare una stringa. Nota Sicurezza dell'accesso Per motivi di sicurezza modificare le stringe preimpostate e generali note "public" e "private". SNMPv3 Per l accesso codificato al dispositivo gli algoritmi devono essere protettati tramite SNMPv3. "Algoritmo di autenticazione" Selezionare nella casella di riepilogo il metodo di autenticazione da utilizzare. "Algoritmo di codifica" Selezionare nella casella di riepilogo il metodo di codifica da utilizzare. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

76 3.17 Security (CP) e certificati Gestione utenti Nella gestione utenti, che si trova nelle impostazioni Security globali, si assegnano ai diversi utenti i relativi ruoli. Nelle proprietà dei ruoli si trova l elenco dei diritti dei rispettivi ruoli, ad esempio i diversi tipi di accesso tramite SNMP. Per i nuovi ruoli è possibile progettare liberamente i singoli diritti. Per informazioni relative agli utenti, ai ruoli e alle direttive password consultare il sistema di informazione di STEP Security (CP) e certificati Parametri Opzioni Security DNP3 Nel CP / CP 1542SP-1 IRC vengono progettate le impostazioni relative alla Secure Authentication dalla versione firmware V3.1 nelle sezioni dei collegamenti Telecontrol. Per la descrizione consultare il capitolo Collegamenti Telecontrol (Pagina 87). SINEMA Remote Connect Per la descrizione consultare consultare l'appendice SINEMA Remote Connect (CP) (Pagina 167) Utente Security Creazione di un utente Security Per poter progettare le funzioni Security sono necessari i diritti di progettazione corrispondenti. Per questa operazione è necessario creare almeno un utente Security con i diritti corrispondenti. Navigare alle impostazioni Security globali > "Utenti e ruoli" > scheda "Utenti". 1. Creare un utente con i rispettivi parametri quali Modalità di autenticazione, Durata della sessione ecc. 2. Assegnare a questo utente nell area sottostante "Ruoli assegnati" i ruoli "NET Standard" o "NET Administrator". Dopo il login nel progetto STEP 7 questo utente può eseguire le impostazioni necessarie. Eseguire anche in futuro il login ai parametri Security come utente di questo tipo. 76 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

77 3.17 Security (CP) e certificati Impostazioni Log - Filtraggio degli eventi di sistema Problemi di comunicazione con un valore impostato troppo alto per eventi di sistema In caso di un valore troppo alto impostato per il filtraggio degli eventi di sistema non è eventualmente possibile utilizzare la potenzialità massima della comunicazione. L'elevato numero di messaggi di errore emessi può ritardare o impedire l'elaborazione dei collegamenti di comunicazione. Impostare il parametro "Livello:" in "Security > Impostazioni Log > Configura eventi di sistema" sul valore "3 (errore)" per garantire la realizzazione sicura dei collegamenti di comunicazione. Utilizzo di SYSLOG solo con 1 collegamento VPN Se si vuole utilizzare SYSLOG con livello 7 (debug) tramite collegamenti VPN, questo è possibile solo con un singolo collegamento VPN progettato VPN VPN (Virtual Private Network) VPN - IPsec Virtual Private Network (VPN) è una tecnologia per il trasporto sicuro di dati riservati su reti IP pubbliche, ad es. Internet Con VPN viene configurato e utilizzato un collegamento sicuro (tunnel IPsec) tra due sistemi IT o reti sicuri nonostante una rete non sicura. Il tunnel IPsec inoltra tutti dati, anche di protocolli di livelli superiori (HTTP, FTP, ecc.). Il traffico di dati di due componenti di rete viene trasportato senza limiti attraverso un'altra rete. In questo modo è possibile collegare tra loro reti complete oltre una rete adiacente o interconnessa. Proprietà VPN forma una rete parziale logica che si incorpora in una rete (assegnata) adiacente. VPN utilizza gli usuali meccanismi di indirizzamento della rete assegnata, tuttavia trasporta i propri telegrammi con la tecnologia di dati e funziona staccata dal resto di questa rete. VPN consente la comunicazione dei partner VPN compresi con la rete assegnata. VPN basata su una tecnica tunnel e configurabile individualmente. La comunicazione a prova di intercettazioni e manipolazioni tra i partner VPN viene garantita dall'utilizzo di password, chiavi pubbliche o da un certificato digitale (autenticazione). Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

78 3.17 Security (CP) e certificati Settori applicativi/settori d'impiego Le reti locali possono essere collegate tra loro in modo sicuro tramite Internet (collegamento Site-to-Site). Accesso protetto ad una rete industriale (collegamento End-to-Site) Accesso protetto ad un server (collegamento End-to-End) Comunicazione tra due server senza che la comunicazione venga vista da terzi (collegamento End-to-End o Host-to-Host). Garanzia per la sicurezza di informazione in impianti collegati in rete della tecnica di automazione Protezione di sistemi computerizzati compresa la relativa comunicazione dei dati all'interno di una rete di automazione o l'accesso remoto sicuro tramite Internet Accessi remoti protetti di PC/dispositivo di programmazione dispositivi di automazione o reti protetti da moduli Security, possibili oltre le reti pubbliche. Principio di protezione delle celle Con Industrial Ethernet Security è possibile proteggere singoli apparecchi o segmenti di rete di una rete Ethernet protetta: È consentito l'accesso a singoli dispositivi e segmenti di rete protetti da moduli Security. Sono consentiti collegamenti protetti tramite strutture di rete non protette. Grazie alla combinazione di diverse misure di sicurezza quali il firewall, i router NAT/NAPT e la VPN tramite il tunnel IPsec, i moduli Security proteggono da: spionaggio dei dati manipolazione dei dati Accessi indesiderati Creazione di tunnel VPN per la comunicazione S7 tra stazioni Requisiti richiesti Per creare un tunnel VPN per la comunicazione S7 tra due stazioni S7 o tra una stazione S7 e una stazione di engineering con CP Security (ad es. CP 1628), è necessario soddisfare i seguenti requisiti: Sono progettate le due stazioni. I CP in entrambe le stazioni devono supportare le funzioni Security. Le interfacce Ethernet di entrambe le stazioni si trovano nella stessa sottorete. 78 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

79 3.17 Security (CP) e certificati Nota La comunicazione è possibile anche tramite un router IP La comunicazione tra le due stazioni è possibile anche tramite un router IP. Per questo percorso di comunicazione è tuttavia necessario eseguire altre impostazioni. Procedimento Per creare un tunnel VPN è necessario eseguire i seguenti passi: 1. Creazione di un utente Security Se l'utente Security è già creato: Eseguire la connessione come utente di questo tipo. 2. Attivare l'opzione "Attiva funzioni Security" 3. Creazione di gruppi VPN e assegnazione dei moduli Security 4. Progettare le proprietà del gruppo VPN 5. Progettare le proprietà VPN locali di entrambi i CP La descrizione esatta dei singoli passi si trova nelle seguenti sezioni di questo capitolo. Selezionare "Attiva funzioni Security" Dopo il login è necessario attivare in entrambi i CP la casella di controllo "Attiva funzioni Security". Per entrambi i CP sono ora disponibili le funzioni Security. Creazione di gruppi VPN e assegnazione dei moduli Security 1. Selezionare nelle impostazioni Security globali la voce "Firewall" > "Gruppi VPN" > "Aggiungi nuovo gruppo VPN". 2. Fare doppio clic sulla voce "Aggiungi nuovo gruppo VPN" per aggiungere un nuovo gruppo VPN. Risultato: Un nuovo gruppo VPN viene visualizzato sotto la voce selezionata. 3. Nelle impostazioni Security fare doppio clic sulla voce "Gruppi VPN" > "Assegna modulo ad un gruppo VPN"". 4. Assegnare al gruppo VPN i moduli Security tra i quali deve essere realizzato il tunnel VPN. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

80 3.17 Security (CP) e certificati Nota Data attuale e ora attuale nel CP per collegamenti VPN Normalmente per la realizzazione di un collegamento VPN e il relativo riconoscimento dei certificati da scambiare sono presupposte la data e l'ora attuali in entrambe le stazioni. La realizzazione di un collegamento VPN con una stazione di engineering, che è simultaneamente server Telecontrol (TCSB installato), si svolge insieme alla sincronizzazione dell'ora del CP: Si vuole realizzare un collegamento VPN alla stazione di engineering (con TCSB) tramite il CP. Il collegamento VPN viene realizzato anche se il CP non dispone ancora dell'ora attuale. I certificati utilizzati vengono valutati validi e la comunicazione protetta funziona. Dopo la realizzazione del collegamento il CP sincronizza la propria ora con il PC, in quanto con la comunicazione Telecontrol attivata il server è il master dell'ora. Progettare le proprietà del gruppo VPN 1. Fare doppio clic sul nuovo gruppo VPN creato. Risultato: Le proprietà del gruppo VPN vengono visualizzate in "Autenticazione". 2. Inserire un nome del gruppo VPN. Progettare nelle proprietà le impostazioni del gruppo VPN. Queste proprietà definiscono le impostazioni standard del gruppo VPN che possono essere modificate in qualsiasi momento. Nota Definizione delle proprietà VPN dei CP Le proprietà VPN dei CP si definiscono nel gruppo di parametri "Security" > "Firewall" > "VPN" della rispettiva unità. Risultato È stato creato un tunnel VPN. Il firewall dei CP viene attivato automaticamente: La casella di controllo "Attiva firewall" viene attivata automaticamente durane la creazione di un gruppo VPN. La casella non può essere disattivata. Caricare la configurazione in tutti i moduli che appartengono al gruppo VPN Comunicazione VPN con il SOFTNET Security Client (stazione di engineering) Eseguire la creazione della comunicazione via tunnel VPN tra SOFTNET Security Client e il CP in base al capitolo Creazione di tunnel VPN per la comunicazione S7 tra stazioni (Pagina 78). 80 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

81 3.17 Security (CP) e certificati La comunicazione via tunnel VPN riesce solo con il nodo interno disattivato A determinate condizioni la realizzazione di una comunicazione via tunnel VPN tra SOFTNET Security Client e il CP non riesce. Il client SOFTNET Security Client tenta inoltre di realizzare una comunicazione via tunnel VPN con un nodo interno subordinato. La realizzazione della comunicazione con un nodo non esistente impedisce la realizzazione di comunicazione desiderata con il CP. Per realizzare una comunicazione via tunnel VPN corretta con un CP è necessario disattivare il nodo interno. Il seguente procedimento di disattivazione del nodo deve essere utilizzato solo se sussiste il problema descritto. Disattivare il nodo nel client SOFTNET Security - Panoramica tunnel: 1. Rimuovere il segno di spunta nella casella di controllo "enable active learning". Il nodo subordinate scompare dapprima dall'elenco del tunnel. 2. Selezionare nell'elenco del tunnel il collegamento desiderato con il CP. 3. Selezionare con nel menu di scelta rapida con il tasto destro del mouse "Enable all Members". Il nodo subordinate ricompare temporaneamente nell'elenco del tunnel. 4. Selezionare il nodo subordinato nell'elenco del tunnel. 5. Selezionare con nel menu di scelta rapida con il tasto destro del mouse "Delete Entry". Risultato: Il nodo subordinato è disattivato in modo univoco. La realizzazione di una comunicazione via tunnel VPN riesce Realizzazione della comunicazione via tunnel VPN tra CP e SCALANCE M Creare un tunnel VPN tra il CP e un router SCALANCE M in base al procedimento descritto nelle stazioni. Se nelle impostazioni Security globali del gruppo VPN creato ("Gruppi VPN > Autenticazione") è stata selezionata la casella di controllo "Perfect Forward Secrecy", viene realizzata una comunicazione via tunnel VPN. Se la casella di controllo non è selezionata, il CP rifiuta la realizzazione del collegamento CP come nodo passivo di collegamenti VPN Impostazione del consenso per la realizzazione del collegamento VPN con nodi passivi Se il CP è collegato ad un altro nodo VPN tramite un gateway e il CP è un nodo passivo, il consenso per la realizzazione del collegamento VPN deve essere impostato su "Responder". Questo si verifica con la seguente configurazione caratteristica: nodo VPN (attivo) gateway (indirizzo IP dinamico) Internet gateway (indirizzo IPf fisso) CP (passivo) Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

82 3.17 Security (CP) e certificati Progettare per il CP come nodo passivo il consenso per la realizzazione del collegamento VPN nel modo seguente: 1. Da STEP 7 passare alla visualizzazione del dispositivo e della rete. 2. Selezionare il CP. 3. Aprire nelle impostazioni Security locali il gruppo di parametri "VPN". 4. Per ciascun collegamento VPN con il CP come nodo VPN passivo modificare l'impostazione standard "Initiator/Responder" in impostazione "Responder" Manager dei certificati Assegnazione di certificati Se per l unità si utilizza la comunicazione con autenticazione, ad esempio SSL/TLS per la trasmissione protetta di , sono necessari certificati. È necessario importare i certificati di partner di comunicazione non Siemens nel progetto STEP 7 e caricarli nell unità con i dati di progettazione: 1. Importare i certificati del partner di comunicazione nelle impostazioni Security globali tramite il manager dei certificati. 2. Successivamente assegnare all unità i certificati importati tramite la tabella nelle impostazioni Security locali dell unità. Per la descrizione dei procedimenti consultare il capitolo Utilizzo di certificati (Pagina 82). Ulteriori informazioni si trovano nel sistema di informazione STEP Utilizzo di certificati Certificati per l'autenticazione Se per l unità è stata progettata la comunicazione con autocertificazione, per la realizzazione della comunicazione sono necessari i propri certificati e i certificati del partner di comunicazione. A tutti i nodi di un progetto STEP 7 con funzioni Security attivate vengono forniti certificati. Il progetto STEP 7 è l autorità di certificazione. Per la trasmissione protetta di tramite SSL/TLS viene creato un certificato SSL per l unità. Questo certificato viene visualizzato in STEP 7 in "Impostazioni Security globali > Manager dei certificati > Certificati del dispositivo". Nella tabella "Certificati del dispositivo" vengono visualizzati l emittente, la validità, l utilizzo di un certificato (servizio/applicazione) e l utilizzo di una chiave. È possibile richiamare ulteriori informazioni di un certificato selezionando il certificato nella tabella e selezionato il menu di scelta rapida "Visualizza". Nella tabella si trovano anche tutti i certificati creati da STEP 7 e tutti i certificati importati. 82 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

83 3.17 Security (CP) e certificati Se con le funzioni Security attivate l unità comunica con partner non Siemens, è necessario sostituire i certificati corrispondenti dei partner di comunicazione. Procedere quindi nel modo seguente: 1. Importare i certificati non Siemens dai partner di comunicazione Impostazioni Security globali del progetto (manager dei certificati) 2. Assegnare localmente i certificati Impostazioni Security locali dell unità (tabella Manager dei certificati") Questi due passi sono descritti nelle due seguenti sezioni. Importare i certificati non Siemens dai partner di comunicazione Importare i certificati dei partner di comunicazione di terzi tramite il manager dei certificati nelle impostazioni Security globali del progetto STEP 7. A tal proposito procedere nel modo seguente: 1. Salvare il certificato non Siemens nel sistema di file del PG della stazione di engineering collegata. 2. Aprire nel progetto STEP 7 il Manager dei certificati globale: Impostazioni Security globali > Manager dei certificati 3. Aprire la scheda "Certificati e autorità di certificazione accreditati. 4. Fare clic in una riga della tabella e selezionare il menu di scelta rapida Importa". 5. Dalla finestra di dialogo aperta importare il certificato dal sistema di file della stazione di engineering nel progetto STEP 7. Assegnare localmente i certificati Per poter utilizzare un certificato importato per il TIM è necessario indicarlo nel gruppo di parametri "Security" del TIM. A tal proposito procedere nel modo seguente: 1. Selezionare l unità nel progetto STEP Navigare al gruppo di parametri "Security > Manager dei certificati". 3. Nella tabella fare doppio clic sulla riga con la voce <Aggiungi nuovo>". Viene visualizzata la tabella "Manager dei certificati" delle Impostazioni Security globali. 4. Selezionare nella tabella il certificato non Siemens desiderato e fare clic sul segno di spunta verde sotto la tabella per applicare il certificato. Il certificato selezionato viene visualizzato nella tabella locale dell unità. A partire da questo momento per l unità viene utilizzato il certificato non Siemens. Esportazione dei certificati per applicazioni di terzi Per la comunicazione con applicazioni di terzi, normalmente anche le applicazioni non Siemens necessitano del certificato dell unità. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

84 3.18 Protezione (TIM 1531 IRC) Eseguire l esportazione del certificato dell unità per partner di comunicazione di terzi come l importazione (cfr. in alto). A tal proposito procedere nel modo seguente: 1. Aprire nel progetto STEP 7 il Manager dei certificati globale: Impostazioni Security globali > Manager dei certificati 2. Aprire la scheda "Certificati del dispositivo". 3. Nella tabella selezionare la riga con il certificato desiderato e successivamente il menu di scelta rapida Esporta". 4. Salvare il certificato nel sistema di file del PC della stazione di engineering collegata. A questo punto è possibile trasferire il certificato esportato dell unità nel sistema di terzi. Modifica del certificato: Nome alternativo del proprietario del certificato STEP 7 acquisisce le proprietà Nome DNS", Indirizzo IP" e "URI" del parametro "Nome alternativo del proprietario del certificato" (Windows: Nome alternativo del richiedente") dai dati di progettazione STEP 7. Questo parametro di un certificato può essere modificato nel manager dei certificati delle impostazioni Security globali. Nella tabella dei certificati del dispositivo selezionare quindi un certificato e richiamare il menu di scelta rapida Rinnova". Le impostazioni del parametro "Nome alternativo del proprietario del certificato" modificato in STEP 7 non vengono acquisite dal progetto STEP Protezione (TIM 1531 IRC) Per la descrizione dell'utilizzo di certificati consultare il capitolo Manager dei certificati (Pagina 82) Protezione Funzioni di protezione L unità offre diversi livelli di accesso per limitare l'accesso a determinate funzioni. ATTENZIONE La progettazione di un livello di accesso non sostituisce la protezione know-how La progettazione dei livelli di accesso impedisce modifiche non autorizzate sull unità nella quale i diritti per il download sono limitati. I blocchi sulla scheda di memoria non sono tuttavia protetti in scrittura o in lettura. Per proteggere il codice dei blocchi sulla scheda di memoria utilizzare la protezione know-how. 84 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

85 3.18 Protezione (TIM 1531 IRC) La tabella dei livelli di accesso Eseguire la progettazione dei livelli di accesso nella tabella. I segni di spunta verdi nelle colonne a destra del rispettivo livello di accesso indicano quali operazioni sono possibili al massimo per conoscere questo livello di accesso senza password. È preimpostato il livello di accesso "Accesso completo (nessuna protezione)". Ciascun utente può leggere e modificare la configurazione. Una password non è progettata e non è necessaria nemmeno per l'accesso online. È possibile selezionare i seguenti livelli di accesso: Accesso completo (nessuna protezione) La configurazione e i blocchi possono essere letti e modificati da chiunque. Accesso per lettura Con questo livello di accesso senza indicazione della password è possibile accedere alla configurazione hardware e ai blocchi solo in lettura, ovvero è non possibile caricare la configurazione hardware e i blocchi nel TIM senza l'indicazione della password. Inoltre senza password non sono possibili funzioni di test in scrittura e update del firmware. Nessun accesso (protezione totale) Se l unità è totalmente protetta, alla configurazione hardware e ai blocchi non è possibile accedere né per lettura né per scrittura. Se si vogliono utilizzare i livelli di accesso non selezionati, è necessario inserire una password. Eseguendo la legittimazione con la password si ottiene di nuovo l'accesso completo all unità. Comportamento di un unità protetta da password durante il funzionamento La protezione dell unità è efficace dopo che sono state caricate le impostazioni nell unità. Prima dell'esecuzione di una funzione online viene controllata l'ammissibilità. In caso di una protezione con password viene richiesto l'inserimento della password. Esempio: l'unità è stata progettata con l'accesso in lettura e si vuole eseguire la funzione "Controlla variabile". Poiché si tratta di un accesso in scrittura, per l'esecuzione della funzione è necessario inserire la password progettata. Le funzioni protette da password possono essere eseguite da un solo PG/PC per volta. Non può eseguire il login nessun altro PG/PC. L'autorizzazione di accesso ai dati protetti vale per la durata del collegamento online o fino a quando l'autorizzazione di accesso viene rimossa di nuovo manualmente tramite "Online > Cancella diritti di accesso". Ciascun livello di accesso consente l'accesso illimitato a determinati funzioni, ad es. identificazione tramite la funzione "Nodi raggiungibili" senza inserimento di una password. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

86 3.18 Protezione (TIM 1531 IRC) della protezione di accesso Possono essere inserite più password e quindi configurati diversi diritti di accesso per diversi gruppi di utenti. Le password vengono inserite in una tabella in modo che a ciascuna password sia assegnato esattamente un livello di accesso. L'effetto della password è descritto nella colonna "Livello di accesso". Esempio: Selezionare il livello di accesso "Nessun accesso (protezione totale)" per l unità e inserire una propria password per ciascuno dei livelli di accesso sovrastanti nella tabella. Per gli utenti che non conoscono nessuna delle password l unità è totalmente protetta. Per gli utenti che conoscono una delle password parametrizzate, l'effetto dipende dalla riga della tabella nella quale si trova la password: La password nella riga 1 Accesso completo (nessuna protezione) agisce come se l unità fosse non protetta. Gli utenti che conoscono questa password hanno accesso illimitato all unità. La password nella riga 2 Accesso in lettura agisce come se l unità fosse protetta in scrittura. Nonostante conoscano la password, gli utenti di questa password hanno accesso all unità solo in lettura. La password nella riga 3 Nessun accesso (protezione totale) agisce come se l unità fosse protetta in scrittura e in lettura. Gli utenti che conoscono questa password hanno accesso all unità solo in lettura. Procedimento Per attivare i livelli di accesso per un unità procedere nel modo seguente: 1. Aprire le proprietà dell unità nella finestra di ispezione. 2. Nella navigazione dell'area aprire la voce "Protezione". Viene visualizzata una tabella con i livello di accesso possibili nella finestra di ispezione. 3. Selezionare il livello di accesso desiderato nella prima colonna della tabella. I segni di spunta verdi nelle colonne a destra del rispettivo livello di accesso indicano quali operazioni sono possibili al massimo senza inserire la password. 4. Se come "Accesso totale" è stato selezionato un altro livello di accesso: Assegnare una password per l'accesso completo nella colonna "Password" nella prima riga (accesso completo). Ripetere la password selezionata nella colonna "Conferma password" come conferma. Prestare attenzione che la password sia sufficientemente sicura, ovvero che non disponga di un modello riconoscibile da una macchina! L'inserimento di una password nella prima riga "Accesso completo (nessuna protezione)" è obbligatorio e condente a chi conosce la password un accesso illuminato all unità, indipendentemente dal livello di protezione selezionato. 86 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

87 3.19 Collegamenti Telecontrol 5. Secondo necessità, assegnare altre password ad altri livelli di accesso, se il livello di accesso selezionato lo consente. 6. Caricare la configurazione hardware in modo che il livello di accesso diventi efficace. Risultato La configurazione hardware e i blocchi sono protetti da un accesso online non autorizzato in base al livello di accesso impostato. Se a causa del livello di accesso parametrizzato un'operazione non può essere eseguita senza password, viene visualizzata una finestra di dialogo per l'inserimento di una password Collegamenti Telecontrol Collegamenti Telecontrol Collegamenti Telecontrol Per la comunicazione di telecontrollo sono necessarie relazioni Telecontrol tra i moduli di comunicazione interessati. In base al tipo di modulo e alla versione firmware eseguire la progettazione nei seguenti gruppi di parametri: Gruppo di parametri Stazioni partner oppure Editor Dati della rete" nel gruppo di parametri "Stazioni partner" Per i CP S Telecontrol fino a V2.1, che fungono solo da stazione, le relazioni con la stazione centrale o con il master vengono progettate nel gruppo di parametri "Stazioni partner". Qui si definiscono i partner di comunicazione dei CP. Tutte le altre impostazioni necessarie per la comunicazione con la stazione centrale vengono incluse dagli altri dati di progettazione dei CP e non devono essere progettate in modo specifico per i collegamenti. nell'editor Dati della rete" Per tutti gli altri moduli Telecontrol che non rientrano nel gruppo indicato sopra, progettare i collegamenti Telecontrol nell'editor "Dati della rete". L'editor "Dati della rete" viene utilizzato per i seguenti moduli: CP / CP IRC a partire dal firmware V3.1 CP 1542SP-1 IRC a partire dal firmware V2.0 TIM 1531 IRC a partire dal firmware V2.0 TIM 3V-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP3 a partire dal firmware V3.2 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

88 3.19 Collegamenti Telecontrol Editor Dati della rete" Apertura dell editor "Dati di rete" > scheda "TeleControl" Per aprire l editor procedere nel modo seguente: 1. Aprire la vista della rete del progetto. A destra si trova l editor Dati della rete aperto. 2. Aprire l editor Dati della rete tramite il simbolo della freccia. L editor viene visualizzato con più finestre, a sinistra la scheda Panoramica della rete". 3. Estendere l editor fino a quando compare la scheda "TeleControl". Questa scheda è ulteriormente suddivisa nelle seguenti schede: ST7 DNP3 IEC A seconda del protocollo utilizzato selezionare la scheda corrispondente per progettare i collegamenti Telecontrol. Visualizzazione e Visualizzazione/soppressione di colonne Figura 3-4 Editor Dati della rete", scheda "Telecontrol >..." 88 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

89 3.19 Collegamenti Telecontrol Nella tabella "Collegamenti Telecontrol" è possibile visualizzare, nascondere, ordinare le colonne e ottimizzare la larghezza delle colonne. Fare clic con il tasto destro del mouse su un'intestazione della colonna per accedere al menu di scelta rapida. Disposizione delle colonne Tenendo premuto il tasto sinistro del mouse su un intestazione colonna è possibile spostare la colonna all'interno della tabella. Visualizza/assegna Tramite questa funzione del menu contestuale è possibile visualizzare o nascondere singole colonne. In questo modo è possibile aumentare la visibilità della tabella. Visualizza tutte le colonne Visualizza tutte le colonne della tabella. Ottimizza larghezza /, Ottimizza la larghezza di tutte le colonne Questo menu contestuale consente di ottimizzare la larghezza della colonna selezionata o di tutte le colonne della tabella. La larghezza della colonna si adatta alla voce più estesa in questa colonna. Alcune caselle della tabella sono editabili, in altre è possibile progettare i parametri tramite una casella di riepilogo. Le caselle con la progettazione mancante o errata vengono visualizzate in rosso. Nome dei collegamenti I nomi preassegnati dei collegamenti possono essere adattati. Sono ammessi max. 129 caratteri sei seguenti set di caratteri ASCII (numeri decimali): N Carattere spazio,! " # $ % & ' ( ) * +, -. / : ; < = [ \ ] ^ _ ` { } ~ N. 128, , 142, , , ƒ ˆ Š Œ Ž š œ ž Ÿ ª «N ± ² ³ µ ¹ º» ¼ ½ ¾ À Á Â Ã Ä Å Æ Ç È É Ê Ë Ì Í Î Ï Ð Ñ Ò Ó Ô Õ Ö Ø Ù Ú Û Ü Ý Þ ß à á â ã ä å æ ç è é ê ë ì í î ï ð ñ ò ó ô õ ö ø ù ú û ü ý þ ÿ Segnalazioni di errore I punti dei collegamenti, le reti guasti o i parametri errati vengono visualizzati in rosso. Le cause di collegamenti guasti sono ad esempio: Il punto iniziale e il punto finale sono identici. Il collegamento funziona tramite una rete non ammessa. Il collegamento funziona tramite un nodo non ammesso. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

90 3.19 Collegamenti Telecontrol Cancellazione di collegamenti non validi o ridondanti In caso di collegamenti ridondanti non validi e non desiderati è necessario cancellare un percorso del collegamento: 1. Selezionare nella tabella "Percorsi di collegamento progettati" il percorso di collegamento non desiderato. 2. Fare clic sul menu contestuale "Cancella" Definizione del percorso del collegamento Regole per la progettazione del collegamento Per la progettazione del collegamento osservare le seguenti regole: I collegamenti sono progettabili per le seguenti reti: Collegamenti in reti Ethernet tra moduli TIM e CP Collegamenti in reti WAN classiche (linea dedicata / rete di selezione) - solo tra moduli TIM È possibile creare collegamenti tra punti terminali (nodi) progettati nel progetto STEP 7. Per i dati di indirizzi e i parametri dell'interfaccia di entrambi i punti terminale sono disponibili caselle nella tabella dei collegamenti. Il punto terminale di un collegamento è sempre la CPU, non il modulo di comunicazione. Eccezione: Dispositivo di terzi (vedere nel seguito) Per ciascun collegamento deve essere creata rispettivamente una sezione del collegamento per la trasmissione e la ricezione. Esempio per un collegamento tra partner 1 e 2: Sezione del collegamento 1 2 Sezione del collegamento 2 1 Un collegamento deve funzionare tramite una singola sottorete. È possibile creare collegamenti tra un punto terminale del progetto STEP 7 e un "Dispositivo di terzi" non progettato in STEP 7. Il dispositivo di terzi si trova in un'altra sottorete ed è raggiungibile tramite un accoppiamento ad altra rete. In questo caso progettare l'accoppiamento ad altra rete come punto terminale del collegamento. Tra due nodi è possibile progettare collegamenti singoli o ridondanti. 90 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

91 3.19 Collegamenti Telecontrol Non sono ammessi due collegamenti ad un partner tramite la stessa interfaccia di un modulo. Non è valido un collegamento tramite una rete incoerente. Esempi per reti incoerenti: Un nodo di una sezione del collegamento è progettato con un altro protocollo Telecontrol. Collegamenti tramite nodi non progettati come stazione dei nodi. Nodi con modem incompatibili Impostazioni incompatibili di due modem in un collegamento Impostazioni incompatibili tra due parametri del modem e della rete specifica per l'interfaccia delle sezioni del collegamento. I collegamenti tra due punti terminali possono funzionare tramite diversi nodi. Una sezione del collegamento tra due nodi può essere utilizzata per più collegamenti. Per singole sezioni del collegamento e le interfacce interessate dei moduli possono essere progettate impostazioni individuali. DI conseguenza nella tabella dei collegamenti vengono visualizzate le singole sezioni dei collegamenti tra le interfacce di due nodi in righe separate. Figura 3-5 Editor Dati della rete", scheda "Telecontrol >..." Creazione di collegamenti e ricerca dei percorsi del collegamento Per la creazione di collegamenti procedere nel modo seguente: 1. Fare clic nella successiva riga libera sulla casella "Punto iniziale". Viene visualizzata una casella di riepilogo con i punti terminale disponibili. La prima riga sotto l'intestazione della tabella è riservata per l'inserimento di filtri, vedere capitolo Tabella dei collegamenti (Pagina 94). 2. Selezionare dalla tabella il punto iniziale (CPU) facendo doppio clic. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

92 3.19 Collegamenti Telecontrol 3. Fare clic nella stesa riga sulla casella "Punto terminale". Selezionare dalla tabella il punto terminale (CPU) facendo doppio clic. Caso speciale "Dispositivo di terzi": Se al posto di un punto terminale dal progetto STEP 7 si vuole creare un Dispositivo di terzi come punto terminale, lasciare impostata nella riga la voce preimpostata "Dispositivo di terzi". Progettare l'interfaccia del punto iniziale nonché i dati di indirizzi e altri parametri del dispositivo di terzi inserendoli nella casella corrispondente. Tramite la finestra di dialogo, in un Dispositivo di terzi come Punto terminale è disattivata la ricerca del collegamento descritta di seguito. Dopo la sezione di un punto terminale dal progetto STEP 7 vengono visualizzati nella riga della tabella il punto iniziale e il punto terminale. Le altre caselle sono normalmente vuole o visualizzate in rosso. Dopo la creazione di un collegamento normalmente non è ancora definito il percorso effettivo del collegamento. In particolare nelle reti estese sono spesso possibili più percorsi di collegamento. Per una ricerca semplificata del percorso del collegamento sono disponibili la funzione di ricerca tramite il simbolo "Aggiungi nuovo percorso del collegamento": 4. Lasciar selezionata la riga della tabella con il punto iniziale e terminale e fare clic sull'icona "Aggiungi nuovo percorso del collegamento". Si apre la finestra di dialogo dei percorsi del collegamento: Finestra di dialogo "Aggiungi percorsi del collegamento" I percorsi del collegamento possibili vengono cercati automaticamente e sono riconoscibili dalla barra di scorrimento sotto la finestra di dialogo. Stato e risultato della ricerca vengono visualizzati in basso nella casella "Informazioni". I percorsi di collegamenti trovati vengono visualizzati nella tabella in alto "Selezionare un percorso del collegamento..." Nella tabella "Percorso del collegamento" vengono visualizzati i dettagli relativi ad un percorso del collegamento selezionato. Selezionando un percorso del collegamento nella tabella "Anteprima" vengono visualizzati i punti di collegamento del percorso del collegamento selezionato che vengono acquisiti nell'editor dei collegamento se si fa clic su "Aggiungi". 92 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

93 3.19 Collegamenti Telecontrol 5. Selezionare il o i percorsi di collegamento desiderati. Se viene visualizzato uno o più percorsi di collegamento nella tabella in alto, selezionare il percorso di collegamento desiderato e fare clic su "Aggiungi". In "Informazioni" viene visualizzato se il percorso del collegamento è stato aggiunto o se è già progettato. Se si vuole utilizzare un collegamento ridondante, selezionare solo un secondo percorso desiderato e fare clic su "Aggiungi". Se i percorsi dei collegamenti aggiunti corrispondono alle indicazioni del progetto, chiudere la finestra di dialogo tramite il pulsante "Chiudi". Se non viene visualizzato nessun collegamento nella tabella, è presente un errore di progettazione nelle relative stazioni o reti. In questo caso chiudere la finestra di dialogo tramite il pulsante "Chiudi e completare la progettazione. La tabella "Percorso del collegamento fornisce un supporto durante il controllo dei percorsi del collegamento. Per ciascun collegamento progettato qui viene visualizzato un percorso del collegamento dettagliato. Nella colonna Posizione viene visualizzata un icona della stazione con un identificazione per il punto di collegamento. Il colore dell'identificazione indica la validità del punto del collegamento: Blu: Punto del collegamento valido Rosso: Punto del collegamento non valido Simbolo Significato Punto iniziale Nodo-Ingresso Nodo-Uscita Punto terminale Esempi dei punti del collegamento non validi Parametri della tabella dei collegamenti Progettare i parametri della tabella dei collegamenti per ciascuna sezione del collegamento. Per la descrizione dei parametri consultare il capitolo Tabella dei collegamenti (Pagina 94). Sotto la tabella dei collegamenti, nella finestra di ispezione si trova la scheda "Proprietà" che visualizza altri parametri relativi a ciascuna sezione del collegamento. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

94 3.19 Collegamenti Telecontrol Scheda "Proprietà" dei collegamenti Nei gruppi di parametri è possibile controllare ed eventualmente correggere la sezione del collegamento e progettare altre proprietà. La descrizione dei gruppi di parametri si trova nel capitolo Parametri dei collegamenti DNP3 (Pagina 98) Tabella dei collegamenti Filtro La prima riga sotto l'intestazione della tabella contiene una funzione filtri con la quale è possibile limitare la selezione dei nodi progettabili e le possibilità di collegamento. In questo modo si riducono le possibilità di combinazione e aumenta la visibilità. Se si sono create alcune sezioni di collegamento, attivare il filtro inserendo un numero o nome parziale ricorrente nella cella dei filtri. La cella viene visualizzata a colori, vedere la figura. Figura 3-6 Tabella dei collegamenti Nella colonna "Punto iniziale " è impostato il filtro "1". Esempio: sono stati creati collegamenti con i punti iniziali "1200", "1" e "2". Se si inserisce "1" nella cella dei filtri, nella tabella vengono visualizzate solo le sezioni i cui punti iniziali iniziano con questa stringa parziale: "1" e "1200" I filtri impostati in più colonne si moltiplicano. La selezione "*" visualizza tutte le sezioni di collegamento esistenti. Il simbolo del filtro a sinistra nella prima riga ( ) attiva o disattiva un filtro esistente. Il filtro può essere utilizzato in tutte le colonne la cui prima cella contiene un asterisco (*). Osservare: dopo aver creato collegamenti e impostato un filtro, non è possibile creare collegamenti nuovi. Per creare nuovi collegamenti è necessario resettare dapprima il filtro. 94 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

95 3.19 Collegamenti Telecontrol Parametri Se i parametri sono già occupati con la progettazione, i valori vengono acquisiti nelle rispettive colonne. Nome Il nome preassegnato della sezione del collegamento tra due nodi può essere adattato. Vedere a riguardo il capitolo Editor Dati della rete" (Pagina 88). Punto iniziale Nella casella di riepilogo selezionare il punto iniziale desiderato del collegamento. Il punto iniziale di un collegamento è rispettivamente una CPU. Nodo di avvio Indirizzo della stazione del punto iniziale Interfaccia di avvio Interfaccia del modulo punto iniziale tramite il quale funziona il collegamento. Interfaccia di avvio (rid.) Interfaccia del modulo punto iniziale tramite il quale funziona il collegamento ridondante. Punto terminale Selezionare il punto terminale del collegamento. I punti terminali di un collegamento possono essere: Una CPU Un dispositivo di terzi Progettare il Tipo di nodo di rete di dispositivi di terzi nel gruppo di parametri del collegamento, vedere capitolo Parametri dispositivi di terzi (Pagina 103). Nodo di fine Indirizzo della stazione del punto terminale Elenco dei partner Selezionando un partner (punto terminale) che si trova nel progetto STEP 7, il relativo indirizzo di stazione viene trovato durante la ricerca del collegamento e inserito nell'elenco dei partner. Nelle sezioni del collegamento che vengono utilizzate per più collegamenti, l'indirizzo della stazione viene inserito da tutti i nodi di destinazione. Nota Inserimento manuale nel dispositivo di terzi In un Dispositivo di terzi, non progettato nel progetto STEP 7, è necessario inserire manualmente l'indirizzo di stazione. Gli indirizzi di stazione vengono inseriti separati da una virgola. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

96 3.19 Collegamenti Telecontrol Interfaccia di fine/indirizzo Interfaccia del modulo punto terminale tramite il quale funziona il collegamento. In un Dispositivo di terzi, non progettato nel progetto STEP 7, è necessario inserire manualmente l'indirizzo IP (Ethernet) o numero telefonico (rete di selezione) del partner. N. di porta Rilevante per Dispositivo di terzi (master / stazione) Numero della porta Listener del partner Nei moduli del progetto STEP 7 viene acquisito il valore della progettazione. Il valore è modificabile. Nei Dispositivi di terzi è necessario inserire il numero di porta. Campo dei valori: Preimpostazione: Controllo del partner "Tempo di controllo partner" Rilevante per tutti i tipi di nodo Se il modulo della stazione non riceve un segnale di attività dal master entro il tempo progettato sul livello di applicazione, classifica guasto il collegamento e lo interrompe. Dopo l'invio dei dati entro il tempo progettato, il modulo master attende una risposta dalla stazione. Nota Percorsi di collegamento ridondanti Se si progettano percorsi di collegamento ridondanti tra due partner, progettare per entrambi i percorsi lo stesso tempo. Campo dei valori: Con 0 (zero) la funzione è disattivata. Prot. trasporto Rilevante per tutti i tipi di nodo Selezionare il protocollo di trasporto: TCP UDP Spontaneamente Modalità di trasmissione per eventi Nei moduli del progetto STEP 7 viene acquisito il valore della progettazione e non è modificabile. Per i parametri vedere il capitolo Impostazioni della stazione DNP3 (Pagina 56). 96 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

97 3.19 Collegamenti Telecontrol Polling evento Rilevante per master, Dispositivo di terzi (master) L'"Intervallo polling evento" definisce in quale ciclo vengono interrogati eventi della stazione dalla centrale DNP3. L'intervallo viene indicato come multiplo dell'"intervallo di base di polling" del master, vedere capitolo Impostazioni master DNP3 (Pagina 55). Polling classe 0 Rilevante per master, Dispositivo di terzi (master) L'Intervallo di polling classe 0 definisce in quale ciclo vengono interrogati dati della classe 0 dalla memoria di immagine mediante interrogazione generale della centrale DNP3. L'intervallo viene indicato come multiplo del parametro "Intervallo di base di polling" del master, vedere capitolo Impostazioni master DNP3 (Pagina 55). Il valore progettato nella stazione viene trasmesso e salvato nella centrale. Campo dei valori: Preassegnazione: 1 Con 0 (zero) la funzione è disattivata, i dati della classe 0 non vengono trasmessi ciclicamente. Durata max. polling Rilevante per master, Dispositivo di terzi (master) Indica l'intervallo di tempo massimo nel quale la centrale può richiamare ininterrottamente questa stazione. Anche se nella stazione dopo questo tempo sono ancora presenti dati per la trasmissione, i richiami della centrale vengono interrotti. In questo modo la centrale è di nuovo disponibile per altre stazioni. Il valore progettato nella stazione viene trasmesso e salvato nella centrale. Campo dei valori: Preassegnazione: 10 Con 0 (zero) la funzione è disattivata, ovvero l'intervallo di richiamo è illuminato. Modalità polling Rilevante per master, Dispositivo di terzi (master) Qui di definisce la modalità con la quale la centrale richiama la stazione. Il valore progettato nella stazione viene trasmesso e salvato nella centrale. Campi dei valori: Ciclico La stazione viene richiamata ciclicamente. La durata del ciclo di polling viene calcolata dal parametro "Intervallo di polling classe 0l", vedere sopra. Dopo l'avvio La stazione viene richiamata solo dopo il primo avvio e dopo un riavvio. Se per una stazione non è attivata una trasmissione spontanea, selezionando questa opzione non vengono trasmessi dati durante il funzionamento. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

98 3.19 Collegamenti Telecontrol Livello di conformità Rilevante per tutti i tipi di nodo Indicazione del livello di conformità DNP3 supportato dal partner (DNP3 implementation level): Level 1, 2, 3, 4 e Level 4+ Il livello di conformità indicato come Level 4+ comprende l'insieme di funzioni di Level 4 e inoltre il supporto di altri tipi di dati / variazioni, cfr. tipi di punti di accesso ai dati nel capitolo Tipi di punti di accesso ai dati (Pagina 111). Temporaneo Il parametro non è supportato. Parametri per percorsi di collegamento ridondanti Se sono progettati diversi percorsi di collegamento ridondanti, anche questi vengono progettati come percorsi principali. I parametri dei percorsi del collegamento sono contrassegnati con il seguente suffisso: * (rid) I parametri dei percorsi di collegamento ridondanti hanno le funzioni corrispondenti come quelle per il percorso principale. Per il significato vedere sopra. Esempi: Interfaccia di avvio (rid.) Interfaccia del modulo punto iniziale tramite il quale funziona il collegamento ridondante. Interfaccia di fine (rid.) Interfaccia del modulo punto terminale tramite il quale funziona il collegamento ridondante Parametri dei collegamenti DNP Generale Se nella tabella Collegamenti Telecontrol" nell editor Dati della rete" si seleziona un collegamento, nella scheda Proprietà" della finestra di ispezione vengono visualizzati tre gruppi di parametri relativi a questo collegamento. Nei gruppi di parametri è possibile controllare ed eventualmente correggere il collegamento e altre proprietà. 98 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

99 3.19 Collegamenti Telecontrol Generale Collegamento Indica il nome del collegamento e il protocollo. Il numero del collegamento può essere modificato anche in questa posizione. Punti finale del collegamento Indica i parametri più rilevanti del collegamento. L'indirizzo di stazione del dispositivo di terzi può essere modificato anche in questa posizione Controllo del collegamento TCP Interfaccia Ethernet > Opzioni avanzate > Controllo del collegamento TCP Le impostazioni di entrambi i parametri nell'interfaccia Ethernet valgono in modo prioritario per i collegamenti TCP tramite questa interfaccia. I parametri possono essere adattati nelle proprietà dei collegamenti Telecontrol per ciascuna sezione del collegamento. Tempo di controllo del collegamento TCP Funzione: Se non vengono scambiati dati entro il Tempo di controllo del collegamento TCP il modulo invia un telegramma keep alive al partner della comunicazione. Con 0 (zero) la funzione è disattivata. Preimpostazione: 180 s Area ammessa TIM 1531 IRC s CP / CP IRC / TIM 3V-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP s CP 1542SP-1 IRC s Tempo di controllo keep alive TCP Dopo la trasmissione di un telegramma keep alive il modulo attende una risposta dal partner della comunicazione entro il tempo di sorveglianza keep alive. Se il modulo non riceve una risposta entro il tempo progettato, interrompe la comunicazione. Con 0 (zero) la funzione è disattivata. Preimpostazione: 10 s Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

100 3.19 Collegamenti Telecontrol Area ammessa TIM 1531 IRC s CP / CP IRC s TIM 3V-IE DNP3 / TIM 4R-IE DNP s CP 1542SP-1 IRC s Se è stato progettato un collegamento ridondante ad un partner, i parametri per entrambi i percorsi del collegamento possono essere impostati separatamente Opzioni Security DNP3 Secure Authentication Con la funzione Security attivata il master DNP3 e la stazione si autenticano con una chiave comune, la Pre-shared key. Grazie alla pre-shared key comune, dopo la prima realizzazione del collegamento tra master e stazione viene concordata una chiave di sessione che viene successivamente rinnovata ciclicamente. L'iniziativa per il rinnovo della chiave di sessione parte dal master. I criteri per il rinnovo della chiave vengono definiti nei seguenti parametri. Intervallo di scambio codifica Richieste di autenticazione prima dello scambio di codifica Non appena una di queste due condizioni è soddisfatta, la chiave di sessione viene rinnovata. Parametri Attiva opzioni Security DNP3 Attivare l opzione se si vuole utilizzare Secure Authentication. Modalità IKE Selezione della modalità per lo scambio di codifica. Campo dei valori: Aggressive Mode Aggressive Mode è leggermente più veloce ma trasmette l'identità non criptata. Main Mode Main Mode è la modalità standard. Preimpostazione: Aggressive Mode 100 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

101 3.19 Collegamenti Telecontrol Statistica Security Indica se la statistica degli eventi Security viene trasmessa al master. Gli eventi Security sono le richieste di autenticazione del master al modulo stazione. Se si attiva questa opzione tutte le richieste di autenticazione vengono salvate nel modulo stazione con data, ora e risultato e trasmesse al master per un'ulteriore valutazione. Campo dei valori: Non inviare nessuna statistica Security Invia statistica Security Preimpostazione: Non inviare nessuna statistica Security Blocco SHA-1 Specifica se il modulo è autorizzato a utilizzare l'algoritmo Secure Hash SHA-1 se è stato progettato SHA-256" come Secure Hash Algorithm ma il master non supporta SHA-256. Campo dei valori: Non consentire modalità SHA-1 Il modulo non può utilizzare SHA-1. In questo caso, se il master non supporta SHA-256 il collegamento non viene creato. Consenti modalità SHA-1 Il modulo può utilizzare SHA-1 se il master non supporta SHA-256. Preimpostazione: Non consentire modalità SHA-1 Secure Hash Algorithm (SHA) Selezione del Secure Hash Algorithm (SHA). Campo dei valori: SHA-1 SHA-256 Preimpostazione: 256 Algoritmo Key Wrap Selezione del Advanced Encryption Standard (AES). Campo dei valori: AES-128 AES-256 Preimpostazione: AES-128 Lunghezza chiave Indicazione della lunghezza della Pre-shared Key in byte. In base al Key Wrap Algorithm vengono utilizzate le seguenti lunghezze: Per AES-128: 16 byte Per AES-256: 32 byte Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

102 3.19 Collegamenti Telecontrol Numero massimo di richieste di statistica Se il numero di richieste di statistica di un master qui progettato viene superato all'interno dell'intervallo di scambio codifica, il modulo registra un messaggio nel buffer di diagnostica della CPU. Campo dei valori: Preimpostazione: 5 Richieste di autenticazione prima dello scambio di codifica Numero max. di richieste di autenticazione del modulo al master. Se il numero è raggiunto, la chiave di sessione viene rinnovata. Campo dei valori: Preimpostazione: 1000 Raccomandazione: Impostare il numero nel modulo stazione doppio rispetto al master. Intervallo di scambio codifica Intervallo dopo il quale viene scambiata di nuovo la chiave tra il modulo stazione e il master. L'intervallo deve essere adeguato tra entrambi i partner della comunicazione. Campo dei valori: min. Con 0 (zero) la codifica non viene mai scambiata (funzione disattivata). Preimpostazione: 15 min. Raccomandazione: Impostare l'intervallo di scambio di chiave nel modulo stazione doppio rispetto al master. Tempo di controllo autenticazione Il tempo di attesa massimo del modulo dopo una richiesta di autenticazione nel master. In caso di superamento del tempo di attesa della risposta del master, il modulo genera un evento Security e lo invia al master. Campo dei valori: s Preimpostazione: 5 Pre-shared key La pre-shared key può essere progettata in due modi: manuale Inserire manualmente la pre-shared key in STEP 7 come valore esadecimale. Importazione come file Importare la pre-shared key dal sistema di file della stazione di engineering se la preshared key è stata generata dal master o da un altro sistema. La pre-shared key del modulo stazione deve essere identica alla pre-shared key del master. 102 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

103 3.19 Collegamenti Telecontrol Impostazioni di trasmissione - DNP3 Impostazioni di trasmissione DNP3 Forma di trasmissione Definisce la forma di trasmissione di telegrammi di eventi. Specifica per il tipo Questa è la trasmissione raggruppata caratteristica per DNP3 di eventi in base ai tipi di dati. Dapprima vengono trasmessi gli eventi binari esistenti, quindi tutti i valori analogici e infine tutte le modifiche dei valori di conteggio. In questo modo i telegrammi diventano più compatti e la trasmissione più efficiente. Cronologico Gli eventi vengono trasmessi in modo strettamente cronologico. Non ha luogo il raggruppamento ottimizzato in blocchi dello stesso tipo (vedere in alto) previsto nella specifica DNP3. Questa forma serve principalmente per sistemi di controllo che archiviano eventi in modo cronologico. Preimpostazione: Specifica per il tipo Parametri dispositivi di terzi Parametri dispositivi di terzi Valido solo per partner che non vengono progettati nel progetto STEP 7. Tipo di nodo di rete dispositivo di terzi / Tipo di nodo di rete dispositivo di terzi (rid.) Progettare il Tipo di nodo di rete del Dispositivo di terzi raggiungibile tramite un collegamento o due percorsi di collegamento ridondanti: Stazione centrale (Master) Stazione nodo Per i moduli che fungono da stazione nodo vale: L'interfaccia in direzione della centrale viene progettata come "Stazione nodo". L'interfaccia in direzione rete subordinata viene progettata come "Centrale". Stazione Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

104 3.20 dei punti di accesso ai dati 3.20 dei punti di accesso ai dati del punto di accesso ai dati Comunicazione con la CPU riferita al punto di accesso ai dati Per il trasferimento di dati utili tra la stazione e il partner della comunicazione, nei moduli Telecontrol con progettazione del punto di accesso ai dati non è necessaria la programmazione di blocchi di programma. Le aree dati nella memoria della CPU previste per la comunicazione con il partner di comunicazione vengono progettate nel modulo in riferimento al punto di accesso ai dati. Ogni punto di accesso ai dati è collegato con una variabile PLC o con la variabile di un blocco dati. Presupposto: Variabili PLC e/o blocchi dati (DB) creati Per la progettazione dei punti di accesso ai dati è necessario aver già creato le variabili PLC o i DB corrispondenti nella CPU. Le variabili PLC per la progettazione dei punti di accesso ai dati possono essere create nella tabella delle variabili standard o in una tabella delle variabili definita dall'utente. Tutte le variabili PLC che devono essere utilizzate per la progettazione dei punti di accesso ai dati devono avere l'attributo "Visibile in HMI". Le aree di indirizzi delle variabili PLC sono aree di ingresso, di uscita o merker nella CPU. Nota Numero delle variabili PLC Attenersi al numero max. consentito delle variabili PLC utilizzabili per la progettazione dei punti di accesso ai dati. I formati e i tipi di dati S7 delle variabili PLC, compatibili con i tipi di punti di accesso ai dati dei moduli si trovano nel capitolo Tipi di punti di accesso ai dati (Pagina 111). Accesso alle aree della memoria della CPU I valori delle variabili PLC o dei DB referenziati nei punti di accesso ai dati vengono letti e trasmessi dal modulo al partner della comunicazione. I dati ricevuti dal partner della comunicazione vengono scritti dal modulo alla CPU tramite le variabili PLC o i DB. 104 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

105 3.20 dei punti di accesso ai dati dei punti di accesso ai dati e dei messaggio in STEP 7 La progettazione dei punti di accesso ai dati si esegue nell'editor dei punti di accesso ai dati e delle segnalazioni di STEP 7. In alternativa, i due editor possono essere aperti tramite: Selezione dell unità di comunicazione Menu di scelta rapida "Apri editor dei punti di accesso ai dati e dei messaggi" Tramite navigazione del progetto: Progetto > Catella della rispettiva stazione > Unità locali > Unità di comunicazione desiderata Facendo doppio clic sulla voce si apre l editor del punto di accesso ai dati e delle segnalazioni. Figura 3-7 dei punti di accesso ai dati e dei messaggi Dopo l apertura della finestra dell editor è possibile commutare tra editor del punto di accesso ai dati ed editor dei messaggi tramite le due voci a destra in alto sopra la tabella. Figura 3-8 Commutazione tra i due editor Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

106 3.20 dei punti di accesso ai dati Creazione di oggetti Con l editor del punto di accesso ai dati o delle segnalazioni creare un nuovo oggetto (punto di accesso ai dati / segnalazione) facendo doppio clic nella prima riga della tabella con la voce grigia <Aggiunti oggetto>". Nella riga viene scritto in nome preassegnato. Il nome può essere adattato a secondo delle necessità. Esso deve essere tuttavia univoco all interno del modulo. Figura 3-9 Tabella del punto di accesso ai dati Le altre proprietà di ciascun progetto si progettano tramite la casella di riepilogo delle ulteriori colonne della tabella e tramite le caselle dei parametri evidenziate in basso Assegnazione dei punti di accesso ai dati della sorgente dati Successivamente assegnare un nuovo punti di accesso alla relativa sorgente di dati. A seconda del tipo di dati del punto di accesso ai dati, come sorgente di dati viene considerata una variabile PLC. Per l assegnazione esistono le seguenti possibilità: Fare clic sul simbolo di della tabella nella riga della colonna PLC Tag. Tutte le variabili PLC progettate e le variabili dei blocchi dati creati vengono evidenziate. Selezionare con il mouse o con la tastiera la sorgente di dati desiderata. Fare clic sul simbolo. Viene visualizzato un elenco di selezione dei PLC Tag progettati e dei blocchi. Selezionare dalla relativa tabella la sorgente di dati desiderata. Nella casella del nome della variabile PLC inserire una parte del nome della sorgente di dati desiderata. Vengono visualizzate tutte le variabili PLC progettate e le variabili dei blocchi dati i cui nomi contengono le lettere indicate. Selezionare la sorgente di dati desiderata. Nota Assegnazione dei valori di parametri relativi alle variabili PLC I meccanismi qui descritti valgono anche se il valore di un parametro deve essere assegnato ad una variabile PLC. Le caselle di inserimento per la variabile PCL (es.: variabile PLC per lo stato del partner) supportano le funzioni qui descritte per la selezione della variabile PLC. 106 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

107 3.20 dei punti di accesso ai dati Disposizione delle colonne e delle righe, visualizzazione/soppressione di colonne Come in molti altri programmi, anche nell editor del punto di accesso ai dati o delle segnalazioni è possibile disporre le colonne e ordinare le tabelle in base alle proprie esigenze: Disposizione delle colonne Tendo premuto il tasto sinistro del mouse su un intestazione colonna è possibile spostare la colonna. Ordinamento degli oggetti Facendo un breve clic con il tasto sinistro del mouse su un intestazione colonna è possibile ordinare gli oggetti della tabella in ordine crescente o decrescente in base alle voci di questa colonna. L ordinamento viene visualizzato nell intestazione della colonna tramite una freccia. L ordinamento crescente di una colonna può essere disattivato di nuovo facendo di nuovo clic sull intestazione colonna. Adattamento della larghezza della colonna Questa funzione si ottiene con le seguenti azioni: tramite il menu contestuale che viene aperto facendo clic con il tasto destro del mouse su un intestazione colonna. "Ottimizza larghezza", "Ottimizza la larghezza di tutte le colonne" Se si sposta il cursore in prossimità della limitazione destra di un intestazione della colonna, compare la seguente icona: A questo punto fare doppio clic sull intestazione della colonna. La larghezza della colonna si adatta alla voce più estesa in questa colonna. Visualizza/nascondi colonne A questa funzione si accede tramite il menu contestuale che viene aperta facendo clic con il tasto destro del mouse su un intestazione colonna. Copia dei punti di accesso ai dati e dei messaggi Come in molti altri programmi, anche nell editor del punto di accesso ai dati o delle segnalazioni è possibile copiare e inserire oggetti. Facendo clic con il tasto destro del mouse nella riga di un oggetto nella tabella, si accede alla funzione indicata tramite il menu contestuale: Taglia Copia Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

108 3.20 dei punti di accesso ai dati Inserisci Gli oggetti tagliati o copiati possono essere inseriti al di sopra della tabella o nella prima riga libera sotto la tabella. Gli oggetti tagliati o copiati possono essere inseriti anche in tabelle di altri moduli di comunicazione dello stesso tipo e con lo stesso protocollo. Cancella Con il tasto <Ctrl> premuto è possibile selezionare più righe non attigue. Con il tasto <Maiusc> premuto è possibile selezionare l'inizio e la fine dell'area attigua. Esporta e importa i punti di accesso ai dati Per semplificare l engineering di impianti di grandi dimensioni è possibile esportare i punti di accesso ai dati di un modulo progettato e importarli in altri moduli nel progetto. Questa operazione offre vantaggi in particolare nei progetti con molte stazioni o moduli dei punti di accesso ai dati uguali o simili. I moduli di comunicazione con lo stesso protocollo Telecontrol sono compatibili tra loro: I punti di accesso ai dati possono essere importati ed esportati tra moduli compatibili. Alla funzione di esportazione/importazione si accede selezionando il modulo ad es. nella vista della rete o dei dispositivi e il relativo menu contestuale. Figura 3-10 Menu contestuale del modulo Le informazioni sui punti di accesso ai dati di un modulo vengono salvati durante l esportazione in un file CSV. Non è possibile l'importazione dei punti di accesso ai dati di un progetto precedente in un progetto creato in STEP 7 V15.1, poiché l'insieme di parametri di alcuni tipi di punti di accesso ai dati non è identico. L'importazione funziona tuttavia se i parametri mancanti (vedere la seguente descrizione dei parametri) vengono aggiunti nel file CSV. Esportazione Durante il richiamo della funzione di esportazione si apre la finestra di dialogo di esportazione. Selezionare qui il modulo o i moduli del progetto le cui informazioni sul punto di accesso ai dati devono essere esportate. In caso di necessità è possibile esportare insieme i punti di accesso ai dati di tutti i moduli del progetto. Nella finestra di dialogo dell esportazione è possibile selezionare la posizione di salvataggio nella directory del file. Se si esportano i dati di un modulo è possibile modificare anche i nomi di file preassegnati. 108 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

109 3.20 dei punti di accesso ai dati Durante l esportazione da più moduli i file vengono formati con i nomi preassegnati dal nome della stazione e dal nome del modulo. Oltre alle informazioni sui punti di accesso ai dati il file contiene le seguenti indicazioni: Nome del modulo Tipo di modulo Nome della CPU Tipo di CPU Editazione dei file di esportazione Le informazioni sui punti di accesso ai dati possono essere editate in un file CSV esportato. In questo modo è possibile utilizzare questo file come modello di progettazione per molte altre stazioni. Se si dispone di un progetto con molte stazioni dello stesso tipo, il file CSV con i punti di accesso ai dati di un unità con progettazione completata può essere copiato per altre stazioni non ancora progettate e i singoli parametri possono essere adattati alla rispettiva stazione. In questo modo si risparmia la progettazione dei punti di accesso ai dati per ciascuna unità in STEP 7. Importare quindi semplicemente il file CSV copiato e adattato nelle altre unità dello stesso tipo. Durante l importazione di questo file i valori dei parametri modificati del file CSV vengono acquisiti in un altra unità nella progettazione del punto di accesso ai dati di questo modulo. Le righe del file CSV hanno i seguenti contenuti: Riga 1:,Name,Type, Questa riga non può essere modificata. Riga 2: PLC,<nome CPU>,<tipo di CPU>, Significato: PLC (designazione della classe di stazione), nome della CPU, tipo di CPU Possono essere modificati solo gli elementi <Nome CPU> e <Tipo di CPU>. Il tipo di CPU deve corrispondere esattamente al nome della CPU nel catalogo. Riga 3: Module,<Nome unità>,<tipo unità>, Significato: Module (designazione della classe del modulo), tipo di unità, nome dell unità Possono essere modificati solo gli elementi <Nome unità> e <Tipo unità>. Se si vogliono importare i punti di accesso ai dati in più unità, procedere con cautela durante la modifica del nome delle unità (vedere in basso). Il tipo di unità deve corrispondere esattamente al nome dell unità nel catalogo. Riga 4: Nomi dei parametri (inglese) dei punti di accesso ai dati Questa riga non può essere modificata. Righe 5..n: Valori dei parametri in base alla riga 4 dei singoli punti di accesso ai dati I valori dei parametri possono essere modificati solo per la rispettiva stazione. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

110 3.20 dei punti di accesso ai dati Importazione in un modulo Prima di importare i punti di accesso ai dati assicurarsi che le variabili PLC corrispondenti necessarie siano create per i punti di accesso ai dati. Fare attenzione che durante l importazione di un file CSV tutti i punti di accesso ai dati esistenti nel modulo vengono cancellati e sostituiti dai punti di accesso ai dati importati. Selezionare un modulo e selezionare la funzione di importazione dal menu contestuale del modulo. Si apre la finestra di dialogo di importazione nella quale si seleziona il file CSV desiderato nella directory del file. Se le informazioni sull assegnazione dei singoli punti di accesso ai dati alle rispettive variabili PLC corrispondono all assegnazione nel modulo originario, i punti di accesso ai dati vengono assegnati alle rispettive variabili PLC. Se si importano i punti di accesso ai dati in un modulo, ma alcune variabili PLC necessarie nella CPU non sono ancora create, non è possibile assegnare le informazioni corrispondenti del punto di accesso ai dati. In questo caso le seguenti variabili PLC mancanti possono essere create e successivamente le informazioni importate del punto di accesso ai dati possono essere assegnate. A riguardo è disponibile la funzione "Riparazione dell'assegnazione" (vedere in basso). Se i nomi delle variabili PLC nel modulo nel quale viene eseguita l importazione sono diversi da quelli del modulo che ha eseguito l esportazione, i punti di accesso ai dati corrispondenti non possono essere assegnati alle proprie variabili PLC. Importazione in più moduli I punti di accesso ai dati di più moduli possono essere importati nei moduli di un altro progetto. Selezionare quindi nella finestra di dialogo di importazione tutti i file CSV tramite il tasto controllo. Prima di importare i punti di accesso ai dati assicurarsi che siano create sia le stazioni corrispondenti con CPU dello stesso nome, sia i moduli dello stesso nome e variabili PLC dello stesso nome. Durante l importazione vengono cercate le stazioni corrispondenti del progetto in base ai nomi del modulo nei file CSV. Se una stazione di destinazione non esiste nel progetto o se il modulo ha un nome diverso, l importazione del file CSV viene ignorata. Limitazioni dell importazione dei punti di accesso ai dati Nei seguenti casi l importazione dei punti di accesso ai dati viene interrotta: Un attributo necessario al modulo manca nel file CSV da importare. Esempio: Se un punto di accesso ai dati da importare utilizza un trigger dell ora, l importazione viene interrotta se per il modulo non è stata progettata una sincronizzazione dell ora. Il protocollo Telecontrol utilizzato dal modulo è diverso da quello del modulo originario. I moduli con lo stesso protocollo Telecontrol sono compatibili tra loro: Solo per l importazione in più moduli: L importazione viene interrotta se un nome del modulo o della CPU è diverso dai dati del file CSV. 110 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

111 3.20 dei punti di accesso ai dati Riparazione dell'assegnazione Se in una stazione nella quale si vuole eseguire l importazione, alle variabili PLC è stato assegnato un nome diverso da quello assegnato nella stazione dalla quale è stato esportato il file CSV, l assegnazione tra il punti di accesso ai dati e la variabile viene persa durante l importazione. Si ha quindi la possibilità di rinominare in modo corrispondente le variabili PLC esistenti o aggiungere le variabili PLC mancanti. Successivamente l assegnazione tra i punti di accesso ai dati non assegnati e le variabili PLC può essere riparata. Alle funzioni si accede tramite il menu contestuale del modulo (vedere sopra) o tramite la seguente icona in alto a sinistra nell editor dei punti di accesso ai dati: Se dalla funzione di ripartizione relativa ad un punto di accesso ai dati viene trovata una variabile PLC con il nome corrispondente, l assegnazione viene ripristinata. In questo caso tuttavia non viene controllato il tipo di dati della variabile. Dopo la riparazione dell assegnazione controllare sempre che le nuove variabili PLC assegnate siano corrette Tipi di punti di accesso ai dati Quando si progettano i dati utili da trasferire, ogni punto di accesso ai dati viene assegnato a un tipo di punto di accesso ai dati. Nella tabella sono elencati i tipi di punti di accesso ai dati supportati con le classificazioni del protocollo e dei rispettivi tipi di dati S7 compatibili della CPU. Nota Effetti della modifica di array per i punti di accesso ai dati In caso di modifica successiva di un array è necessario ricreare il punto di accesso ai dati. Tipi di punti di accesso ai dati Tabella 3-4 Tipi di punti di accesso ai dati, gruppi di oggetti DNP3, varianti e tipi di dati S7 compatibili Formato (spazio di memoria necessario) Tipo di punto di accesso ai dati Gruppo di oggetti DNP3 [variation] Direzione Tipi di dati S7 Area operandi Bit Binary Input 1 [1, 2] in Bool Bool I, Q, M, DB Binary Input Event 2 [1, 2] in Bool Bool I, Q, M, DB Binary Output 1) 10 [2] out Bool Bool Q, M, DB Binary Output Event 1) 11 [1, 2] out Bool Bool Q, M, DB Binary Command 12 [1] out Bool Byte Q, M, DB Integer (16 bit) Counter 20 [2] in UInt, Word Word I, Q, M, DB Frozen Counter 2) 21 [2, 6] in UInt, Word Word I, Q, M, DB Counter Event 22 [2, 6] in UInt, Word Word I, Q, M, DB Frozen Counter Event 3) CP TIM 23 [2, 6] in UInt, Word Word I, Q, M, DB Analog Input 30 [2] in Int Int I, Q, M, DB Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

112 3.20 dei punti di accesso ai dati Formato (spazio di memoria necessario) Tipo di punto di accesso ai dati Gruppo di oggetti DNP3 [variation] Direzione Tipi di dati S7 Area operandi Analog Input Event 32 [2] in Int Int I, Q, M, DB Analog Output Status 4) CP TIM 40 [2] out Int Int Q, M, DB Analog Output 41 [2] out Int Int Q, M, DB Analog Output Event 4) 42 [2, 4] out Int Int Q, M, DB Integer (32 bit) Counter 20 [1] in DWord DWord I, Q, M, DB Numero in virgola mobile (32 bit) Numero in virgola mobile (64 bit) Blocco dati ( byte) 5) Frozen Counter 2) 21 [1, 5] in DWord DWord I, Q, M, DB Counter Event 22 [1, 5] in DWord DWord I, Q, M, DB Frozen Counter Event 3) 23 [1, 5] in DWord DWord I, Q, M, DB Analog Input 30 [1] in DInt - Q, M, DB Analog Input Event 32 [1] in DInt - Q, M, DB Analog Output Status 4) 40 [1, 3] out DInt DWord Q, M, DB Analog Output 41 [1] out DInt DWord Q, M, DB Analog Output Event 4) 42 [1] out DInt DWord Q, M, DB Analog Input 30 [5] in Real - Q, M, DB Analog Input Event 32 [5, 7] in Real - Q, M, DB Analog Output Status 4) 40 [3] out Real - Q, M, DB Analog Output 41 [3] out Real - Q, M, DB Analog Output Event 4) 42 [5, 7] out Real - Q, M, DB Analog Input 30 [6] in LReal - Q, M, DB Analog Input Event 32 [6, 8] in LReal - Q, M, DB Analog Output 41 [4] out LReal - Q, M, DB Analog Output Event 4) Octet String / Octet String Output 42 [6, 8] out LReal - Q, M, DB 110 [ - ] in, out 5) 5) DB Octet String Event 5) 111 [ - ] in, out 5) 5) DB 1) Questo gruppo di oggetti è progettabile nell'editor del punti di accesso ai dati di STEP 7 tramite il gruppo di oggetti sostitutivo 12. 2) Questo gruppo di oggetti è progettabile nell'editor del punti di accesso ai dati di STEP 7 tramite il gruppo di oggetti sostitutivo 20. 3) Questo gruppo di oggetti è progettabile nell'editor del punti di accesso ai dati di STEP 7 tramite il gruppo di oggetti sostitutivo 22. 4) Questo gruppo di oggetti è progettabile nell'editor del punti di accesso ai dati di STEP 7 tramite il gruppo di oggetti sostitutivo 41. 5) Con questi tipi di punti di accesso ai dati possono essere trasmesse aree di memoria attigue con una dimensione fino a 64 byte. Sono compatibili tutti i tipi di dati S7 con una dimensione compresa tra 1 e 64 byte. 112 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

113 3.20 dei punti di accesso ai dati Per i piè di pagina della tabella 1), 2), 3), 4) : dei punti di accesso ai dati tramite i gruppi di oggetti sostitutivi I tipi di punti di accesso ai dati di uscita dei gruppi di oggetti sono progettabili tramite i gruppi di oggetti sostitutivi indicati: 10 [2] 11 [1, 2] 21 [1, 2, 5, 6] 23 [1, 2, 5, 6] 40 [1, 2, 3] 42 [1, 2, 4, 5, 6, 7, 8] Per la progettazione utilizzare il rispettivo gruppo di oggetti sostitutivo indicato. Assegnare il rispettivo punto di accesso ai dati nel master tramite l'indice del punto di accesso ai dati progettabile in STEP 7. Il punto di accesso ai dati del modulo stazione viene assegnato al relativo punto di accesso ai dati nel master. Esempio per la progettazione del punto di accesso ai dati Binary Output (10 [2]) Il punto di accesso ai dati viene progettato nel modo seguente: Nel modulo stazione come Binary Command (12 [1]) Nel master come Binary Output (10 [2]) Nei tipi di punti di accesso ai dati Binary Output Event (11) e Analog Output Event (42) è necessario attivare il ripristino, vedere la seguente sezione. del ripristino negli Output Events (gruppi di oggetti 11 e 42) Come descritto in precedenza, i tipi di punti di accesso ai dati Binary Output Event (gruppo di oggetti 11) e Analog Output Event (gruppo di oggetti 42) si creano dapprima come punti di accesso ai dati dei gruppi di oggetti 12 o 41. È possibile controllare se i valori locali di entrambi questi gruppi di oggetti presentano modifiche e le modifiche vengono trasmesse al master. La modifica di un valore locale può ad es. essere causata da un comando manuale locale. Per poter trasmettere al master il valore causato da eventi o interventi locali, il rispettivo punto di accesso ai dati necessita di un canale di ripristino. La funzione remirror viene attivata tramite l'opzione "Sorveglianza valore" nella progettazione del punto di accesso ai dati, scheda "Generale". Osservare che per la funzione remirroring i valori locali nel controllo devono essere ordinati in base alla variabile PLC corrispondente del punto di accesso ai dati. Data e ora dei dati nel protocollo DNP3 in formato UTC La data e l'ora vengono trasmesse in formato UTC (48 bit) e contengono millisecondi. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

114 3.20 dei punti di accesso ai dati Scheda "Generale" Generale I parametri rilevanti nella prima scheda dell editor del punto di accesso ai dati si trovano anche nella tabella del punto di accesso ai dati. Sorgente dei dati Nome: Nome univoco del punto di accesso ai dati Per l assegnazione della variabile PLC vedere il capitolo del punto di accesso ai dati (Pagina 104). Per il tipo di punto di accesso ai dati vedere il capitolo Tipi di punti di accesso ai dati (Pagina 111). Per l'indice del punto di accesso ai dati vedere il capitolo Regole per la progettazione dell'indice punto di accesso ai dati (Pagina 115). Funzione master Opzione attivata I valori del punto di accesso ai dati vengono trasmessi come in un master: - Vengono ricevuti punti di accesso ai dati di ingresso. - Vengono inviati punti di accesso ai dati di uscita. Opzione disattivata Il punto di accesso ai dati può essere utilizzato per la 'Comunicazione diretta' tra le stazioni. - I punti di accesso ai dati di ingresso possono essere ricevuti e inviati. - I punti di accesso ai dati di uscita possono essere inviati e ricevuti. Attivare per la Comunicazione diretta anche il parametro "Spontanea" nel collegamento DNP3. Sorveglianza del valore Solo nei comandi e nelle uscite di un modulo stazione Con l'opzione attivata per il valore attuale del punto di accesso ai dati che può essere impostato dal master viene eseguito il remirroring dalla stazione al master. Inoltre le opzioni trigger del punto di accesso ai dati sono attivabili per progettare l'attivazione dell'invio. Tipo di trasmissione Per il tipo di trasmissione vedere il capitolo Immagine di processo, tipo di trasmissione, classi di evento (Pagina 115). 114 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

115 3.20 dei punti di accesso ai dati Ciclo di lettura Solo negli ingressi Per il Ciclo di lettura vedere il capitolo Ciclo di lettura (Pagina 117). Risposta all'interrogazione generale Attivare un punto di accesso ai dati della stazione per la risposta alle richieste generali. Se la funzione è disattivata il valore del punto di accesso ai dati non viene inviato al partner della comunicazione dopo un'interrogazione generale Regole per la progettazione dell'indice punto di accesso ai dati dell'indice punto di accesso ai dati Le seguenti regole valgono per la progettazione del punto di accesso ai dati. Gli indici dei punti di accesso ai dati devono essere univoci all'interno di ognuno dei seguenti gruppi di oggetti: Binary Input / Binary Input Event Binary Output / Binary Command Counter / Counter Event Analog Input / Analog Input Event Analog Output Octet String / Octet String Event Gli indici di due punti di accesso ai dati possono essere identici in diversi gruppi di oggetti Immagine di processo, tipo di trasmissione, classi di evento Salvataggio di valori In linea di principio vengono salvati i valori di tutti i punti di accesso ai dati nella memoria immagini dell unità. I valori nella memoria immagini vengono trasmessi solo dopo il richiamo tramite il TIM centrale. Gli eventi vengono inoltre salvati nel buffer di trasmissione e possono essere trasmessi spontaneamente. La memoria immagini, l'immagine di processo del modulo La memoria immagini è l'immagine di processo del TIM Nella memoria di immagine vengono salvati tutti i valori attuali dei punti di accesso ai dati progettati. I nuovi valori di un punto di accesso ai dati sovrascrivono il valore salvato per ultimo nella memoria di immagine. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

116 3.20 dei punti di accesso ai dati I valori vengono inviati solo dopo l'interrogazione del partner di comunicazione, vedere "Trasmissione dopo il richiamo" nella sezione "Tipo di trasmissione" in basso o insieme ad un telegramma del buffer di trasmissione che deve essere inviato immediatamente. Il buffer di trasmissione Il buffer di trasmissione del TIM è la memoria per i singoli valori dei punti di accesso ai dati progettati come evento. Rilevare la dimensione del buffer di trasmissione dal manuale della rispettiva unità. La capacità del buffer di invio viene ripartito in modo uniforme per tutti i partner attivati. Se il collegamento con un partner di comunicazione è interrotto, i singoli valori degli eventi vengono mantenuti dalla bufferizzazione. Al ritorno del collegamento vengono inviati i valori bufferizzati. La memoria dei telegrammi funziona in modo cronologico, ovvero vengono inviati dapprima i telegrammi meno recenti (principio FIFO). Se un telegramma è stato trasmesso al partner di comunicazione, il valore trasmesso dal buffer di trasmissione viene cancellato. Se non è possibile inviare telegrammi per un intervallo prolungato e il buffer di trasmissione rischia un overflow, vale il comportamento seguente: Raggiunto un grado di riempimento del 80% del buffer di trasmissione viene emessa una segnalazione di avvertimento. Raggiunto il grado di riempimento del 100 % del buffer di trasmissione non vengono più salvati altri dati fino a quando il grado di riempimento scende si nuovo sotto il 100 %. Salvataggio dei valori del punto di accesso ai dati Generalmente i valori vengono salvati dai punti di accesso ai dati nella memoria di immagine dell unità e trasmessi solo dopo l'interrogazione da parte del partner di comunicazione. Gli eventi vengono inoltre salvati nel buffer di trasmissione e possono essere trasmessi spontaneamente. Tramite il parametro "Tipo di trasmissione" (vedere in basso) vengono progettati i punti di accesso ai dati come valore statico o come evento: Valore statico (nessun evento) I valori statici vengono inseriti nella memoria di immagine (immagine di processo). Valori statici in base al seguente Tipo di trasmissione "Trasmissione dopo il richiamo (class 0)". Evento Anche i valori dei punti di accesso ai dati progettati come evento (tipo di trasmissione attivato) vengono inseriti nella memoria immagini del modulo. Inoltre i valori vengono inseriti nel buffer di trasmissione. 116 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

117 3.20 dei punti di accesso ai dati Tipi di trasmissione e classi di eventi Sono possibili i seguenti tipi di trasmissione: Trasmissione dopo il richiamo (class 0) Il valore rispettivamente attuale del punti di accesso ai dati viene inserito nella memoria immagini. I nuovi valori di un punto di accesso ai dati sovrascrivono il valore salvato per ultimo nella memoria di immagine. Dopo il richiamo da parte del partner di comunicazione viene trasmesso il valore attuale in questo momento. Attivato Tramite un tipo di trasmissione attivato vengono progettati i punti di accesso ai dati come evento. I valori di questo punto di accesso ai dati vengono inseriti nella memoria immagini e inoltre nel buffer di trasmissione. I valori di un evento vengono salvati non appena sono soddisfatte le condizioni di trigger progettate. Sono disponibili le seguenti classi di evento: Ogni valore attivato Ciascuna modifica del valore viene inserita in sequenza cronologica nel buffer di trasmissione. Valore attuale attivato Nel buffer di trasmissione solo il rispettivo ultimo valore attuale. Esso sovrascrive il valore precedentemente salvato nel buffer di trasmissione. Per i diversi tipi di trigger vedere il capitolo Scheda "Trigger" (Pagina 118) Ciclo di lettura I punti di accesso ai dati di ingresso vengono assegnati al ciclo di lettura della CPU nella progettazione del punto di accesso ai dati nella scheda "Generale > Ciclo di lettura". Struttura del ciclo di campionamento della CPU Il ciclo con cui l unità di trasmissione (TIM) scansiona l'area di memoria della CPU è costituito dalle fasi seguenti. Job di lettura ad alta priorità (Ciclo più rapido) Per tutti i punti di accesso ai dati con l assegnazione "Ciclo più rapido" le variabili PLC vengono lette in ciascun ciclo di campionamento. Normalmente è sufficiente assegnare al ciclo rapido solo dati a rilevamento rapido, quali allarmi e messaggi transitori nonché oggetti di comando, di valore nominale e di parametri per il controllo 1 di n. Per il controllo 1 di n vedere il glossario. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

118 3.20 dei punti di accesso ai dati Job di scrittura In ogni ciclo vengono scritti nella CPU i valori di un determinato numero di ordini di scrittura spontanei. Il numero delle variabili che vengono scritte in ogni ciclo viene definito per l unità di trasmissione nel gruppo di parametri "Comunicazione con la CPU" con il parametro "Numero massimo di job di scrittura". Le variabili il cui numero supera questo valore vengono scritte nel ciclo successivo o in uno dei cicli successivi. Job di lettura a bassa priorità in percentuale (Ciclo normale) Per i punti di accesso con l assegnazione "Ciclo normale" i valori delle rispettive variabili PLC vengono letti in percentuale in ogni ciclo di campionamento. Il numero delle variabili che vengono lette in ogni ciclo viene definito per l unità di trasmissione nel gruppo di parametri "Comunicazione con la CPU" con il parametro "Numero massimo di job di lettura". Le variabili che superano questo valore e quindi non vengono lette in un ciclo vengono lette nel ciclo successivo o in uno dei cicli seguenti. Tempo di pausa del ciclo Questo tempo di attesa tra due cicli di campionamento serve per riservare tempo sufficiente ad altri processi che accedono alla CPU Scheda "Trigger" Trigger I punti di accesso ai dati vengono progettati tramite il parametro "Tipo di trasmissione" come valore statico o come evento: Salvataggio del valore di un punto di accesso ai dati progettato come evento Il salvataggio del valore di un punto di accesso ai dati progettato come evento nel buffer di trasmissione (memoria telegrammi) può essere attivato tramite diversi tipi di trigger: Trigger valore di soglia Il valore del punto di accesso ai dati viene salvato se esso raggiunge una determinata soglia. La soglia viene calcolata come differenza dall'ultimo valore salvato, vedere capitolo Trigger valore di soglia (Pagina 119). Trigger temporizzato Il valore del punto di accesso ai dati viene salvato ad una scadenza progettabile o ad una determinata ora. 118 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

119 3.20 dei punti di accesso ai dati Trigger evento (Variabile trigger) Il valore del punto di accesso ai dati viene salvato se viene attivato un segnale di attivazione progettabile. Come segnale di trigger viene analizzato il cambio di fronte (0 1) di una variabile di attivazione impostato dal programma utente. In caso di necessità, per ciascun punto di accesso ai dati può essere progettato una variabile di attivazione separata. Reset delle variabili di attivazione nell'area di merker / DB: Se l'area di memoria di una variabile di trigger si trova nell'area merker o in un blocco dati, il modulo stesso resetta la variabile trigger su 0 (zero) non appena il valore del punto di accesso ai dati è trasmesso. Questa operazione può durare fino a 500 millisecondi. Nota Impostazione rapida di trigger I trigger non possono essere impostati più velocemente di un intervallo minimo di 500 secondi. Lo stesso vale per il trigger hardware (campo di inserimento). Nota Trigger hardware Il trigger hardware deve essere resettato tramite il programma utente. Ora di trasmissione Se il valore di un evento dopo l'attivazione del trigger viene trasmesso direttamente o con ritardo al partner di comunicazione dipende dalla possibilità di eseguire la trasmissione spontanea o la comunicazione asimmetrica nella rete. Impostare la trasmissione spontanea di eventi nell'editor "Dati di rete" dei collegamenti Telecontrol per ciascuna sezione del collegamento tramite il parametro "Spontanea" Trigger valore di soglia Nota Trigger valore di soglia: Calcolo solo dopo la Pre-elaborazione del valore analogico Fare attenzione che la Pre-elaborazione del valore analogico viene eseguita prima del controllo di un valore di soglia progettato e prima del calcolo del valore di soglia. Questo incide sul valore che viene progettato nel Trigger valore soglia. Nota Nessun Trigger valore soglia con Formazione valore medio progettata Con la Formazione valore medio per l'evento del valore analogico interessato non può essere progettato nessun Trigger valore soglia. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

120 3.20 dei punti di accesso ai dati Per lo svolgimento temporale della pre-elaborazione del valore analogico vedere il capitolo Pre-elaborazione del valore analogico (Pagina 121). Trigger valore di soglia Funzione Il valore di processo viene salvato quando la divergenza è pari all importo del valore di soglia Il calcolo della divergenza del valore di soglia può essere eseguito in due modi: Procedimento assoluto Con i valori binari e numerici nonché con i analogici con formazione del valore medio progettata, il calcolo della divergenza del valore di soglia prevede il procedimento assoluto. Procedimento integrativo Con i valori analogici senza formazione del valore medio progettata, il calcolo della divergenza del valore di soglia prevede il procedimento integrativo. Nel calcolo integrato del valore di soglia non viene analizzata la somma assoluta dello scostamento del valore del processo dall'ultimo valore salvato, ma lo scostamento integrato. Procedimento assoluto Ogni valore binario viene controllato per verificare se il valore attuale (eventualmente livellato) si trova al di fuori della banda del valore di soglia. La banda del valore di soglia di volta in volta attuale è costituita dall ultimo valore salvato e dall importo del valore di soglia progettato. Limite superiore della banda del valore di soglia: Ultimo valore salvato + valore di soglia Limite inferiore della banda del valore di soglia: Ultimo valore salvato - valore di soglia Non appena il valore di processo raggiunge il limite superiore o inferiore della banda del valore di soglia, questo valore viene salvato. Il nuovo valore salvato costituisce la base per il calcolo della nuova banda del valore di soglia. Procedimento integrativo Il calcolo integrato del valore di soglia funziona con un confronto ciclico del valore attuale integrato con l'ultimo valore salvato. Il ciclo di calcolo nel quale vengono confrontali entrambi i valori è di 500 millisecondi. (Osservazione: Il ciclo di calcolo non va scambiato con il ciclo di campionamento delle aree della memoria della CPU). Gli scostamenti del valore attuale di processo vengono sommati in ciascun ciclo di calcolo. Il trigger viene impostato e un nuovo valore di processo viene registrato nel buffer di diagnosi solo quando il valore sommato ha raggiunto il valore progettato del trigger valore di soglia. Il procedimento viene spiegato con il seguente esempio, nel quale è progettato un valore di soglia di 2, Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

121 3.20 dei punti di accesso ai dati Tabella 3-5 Esempio per il calcolo integrato di un valore di soglia progettato con 2,0 Tempo [s] (Ciclo di calcolo) Valore di processo salvato nel buffer di invio Valore di processo attuale Scostamento assoluto dal valore salvato Scostamento integrato 0 20,0 20, ,5 20,3 +0,3 0,3 1,0 19,8-0,2 0,1 1,5 20,2 +0,2 0,3 2,0 20,5 +0,5 0,8 2,5 20,3 +0,3 1,1 3,0 20,4 +0,4 1,5 3,5 20,5 20,5 +0,5 2,0 4,0 20,4-0,1-0,1 4,5 20,1-0,4-0,5 5,0 19,9-0,6-1,1 5,5 20,1-0,4-1,5 6,0 19,9 19,9-0,6-2,1 Nello svolgimento dei valore di processo illustrato nell'esempio il trigger valore di soglia progettato con 2,0 viene attivato due volte: A 3,5 s: La somma dello scostamento integrato è di 2,0. Il nuovo valore di processo salvato nel buffer di invio è 20,5. A 6,0 s: La somma dello scostamento integrato è di 2,1. Il nuovo valore di processo salvato nel buffer di invio è 19,9. Se in questo esempio uno scostamento del valore di processo di ca. 0,5 deve consentire l'attivazione del trigger, nel comportamento illustrato del valore di processo deve essere progettato un valore di soglia di ca. 1,5... 2, Pre-elaborazione del valore analogico Il TIM supporta la preelaborazione del valore analogico. Per i punti di accesso ai dati del valore analogico possono essere progettate alcune o con tutte le funzioni qui descritte. Presupposti e restrizioni I presupposti per la progettazione delle opzioni di preelaborazione e le relative restrizioni sono riportati nella sezione delle rispettive funzioni. Nota Restrizioni dovute ai trigger progettati Se per il punto di accesso ai dati interessato non è stato progettato il trigger del valore di soglia, le operazioni di preelaborazione del valore analogico "Tempo di soppressione errore", Calcolo valore limite" e Livellamento" non vengono eseguite. In questi casi il valore di processo letto del punto di accesso ai dati viene inserito nella memoria di backup e inoltrato in modo trasparente prima della conclusione del ciclo di preelaborazione del calcolo del valore di soglia (500 ms). Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

122 3.20 dei punti di accesso ai dati Svolgimento delle operazioni di preelaborazione del valore analogico I valori degli ingressi analogici progettati come evento, vengono elaborati nel TIM secondo il seguente schema: Figura 3-11 Svolgimento delle operazioni di preelaborazione del valore analogico 122 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

123 3.20 dei punti di accesso ai dati Il ciclo di 500 millisecondi viene applicato come risultato del calcolo integrativo del valore di soglia. In questo ciclo i valori vengono salvati anche se sono attivate le seguenti opzioni di preelaborazione: Trasmissione unipolare Tempo di soppressione errore Calcolo valore limite Livellamento Formazione valore medio Nota Opzioni di preelaborazione limitate nella Formazione valore medio progettata Se per un evento del valore analogico si progetta la Formazione valore medio, non sono disponibili le seguenti opzioni di preelaborazione: Trasmissione unipolare Tempo di soppressione errore Livellamento Funzione Con questo parametro i valori analogici acquisiti vengono trasferiti come valori medi. Con la formazione del valore medio attivata, può rivelarsi utile la progettazione di un trigger del temporizzatore. I valori attualmente presenti di un punto di accesso ai dati di un valore analogico vengono letti e sommati in cicli di 100 millisecondi. Il numero dei valori letti per unità di tempo dipende dal ciclo di lettura della CPU e dal ciclo di campionamento della CPU del TIM. Dai valori sommati viene calcolato il valore medio non appena viene avviata la trasmissione attraverso un trigger del temporizzatore. Successivamente l'addizione viene riavviata per la formazione del prossimo valore medio. Il valore medio viene calcolato anche quando la trasmissione del telegramma del valore analogico viene attivata da un'interrogazione del partner della comunicazione. La durata del periodo di formazione del valore medio è il tempo che trascorre tra l'ultima trasmissione (ad es. attivata dal trigger) e l'interrogazione. Anche dopo questa trasmissione viene riavviata l'addizione per formare il valore medio successivo. Unità di ingresso: Campo di overflow/underflow Non appena viene rilevato un valore nel campo di overflow e underflow, la formazione del valore medio viene immediatamente interrotta. Per il periodo di formazione del valore medio in corso il valore / 7FFFh o / 8000h viene salvato come valore medio non valido e trasmesso con il telegramma successivo. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

124 3.20 dei punti di accesso ai dati Successivamente viene avviata una nuova formazione del valore medio. Se il valore analogico si trova ancora nel campo di overflow o underflow, uno dei due valori interessati viene salvato come valore medio non valido e trasmesso con la successiva attivazione del telegramma. Nota Tempo di soppressione errore > 0 progettato Se è stato progettato un tempo di soppressione errore e successivamente si attiva la formazione del valore medio, il valore del tempo di soppressione viene visualizzato in grigio, ma non viene più utilizzato. Con la formazione del valore medio attiva, il tempo di soppressione dell'errore viene impostato internamente a 0 (zero). Trasmissione unipolare Restrizioni La trasmissione unipolare non può essere progettata contemporaneamente alla formazione del valore medio. L attivazione del trasferimento unipolare viene annullata con l attivazione della formazione del valore medio. Funzione Con la trasmissione unipolare i valori negativi vengono corretti con zero. Questo potrebbe essere opportuno se non devono essere trasmessi come valori di misura reali i valori del campo di sottocomando. Eccezione: Nei dati di processo delle unità di ingresso, viene trasmesso il valore / 8000h della rottura cavo di un ingresso life zero. In un ingresso software invece vengono corretti a zero tutti i valore inferiori a zero. Tempo di soppressione errore Requisiti richiesti per la funzione del trigger del valore soglia per questo punto di accesso ai dati Restrizioni Il tempo di soppressione errore non può essere progettato contemporaneamente alla formazione del valore medio. Un valore progettato viene annullato con l attivazione della formazione del valore medio. Funzione Il tipico caso di applicazione di questo parametro è la soppressione di valori di picco della corrente all'avviamento di motori con potenza elevata, che altrimenti verrebbero segnalati come guasto alla stazione di controllo centrale. Il trasferimento di un valore analogico in overflow (7FFFh) o in underflow (8000h) viene soppresso per la durata dell intervallo indicato. Il valore di 7FFFh o 8000h - se viene trasferito, ancora presente, solo al termine della soppressione degli errori. 124 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

125 3.20 dei punti di accesso ai dati Il valore attuale viene trasmesso se rientra nel campo nominale prima dello scadere del tempo di soppressione errori. Unità di ingresso La soppressione è adeguata a valori analogici che vengono acquisiti direttamente come valori grezzi dalle unità di ingressi analogici S7. Queste unità forniscono i valori menzionati per il campo di overflow/underflow per tutti i campi di ingresso, anche per i life zero. Per la durata della soppressione degli errori un valore analogico che si trovi nel campo di overflow (32767 / 7FFFh) o di underflow ( / 8000h) non viene trasmesso. Lo stesso vale per gli ingressi life zero. Il valore nel campo di overflow/underflow - se ancora presente - viene trasferito solo al termine della soppressione degli errori. Raccomandazione per i valori preelaborati dalla CPU: Se i valori preelaborati dalla CPU vengono messi a disposizione in un'area merker o in un blocco dati, una soppressione è possibile o opportuna solo se anch'essi assumono i valori menzionati di / 7FFFh o / 8000h nel campo di overflow o di underflow. In caso contrario non dovrebbe essere progettato il parametro per i valori preelaborati. Per i valori già preelaborati nella CPU, i limiti per overflow e underflow possono essere definiti liberamente. Fattore di livellamento Requisiti richiesti per la funzione del trigger del valore soglia per questo punto di accesso ai dati Restrizioni Il fattore di livellamento non può essere progettato contemporaneamente alla formazione del valore medio. Un valore progettato viene annullato con l attivazione della formazione del valore medio. Funzione I valori analogici che subiscono rapide variazione possono essere stabilizzati con l'aiuto della funzione di livellamento. I fattori di livellamento nelle unità di ingressi analogici S7 vengono calcolati secondo la formula seguente. con yn = valore livellato nel ciclo attuale n yn-1 = valore livellato nel ciclo precedente n-1 xn = valore acquisito nel ciclo attuale n k = fattore di livellamento Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

126 3.20 dei punti di accesso ai dati Come fattore di livellamento per l'unità si possono progettare i seguenti valori. 1 = nessun livellamento 4 = livellamento debole 32 = livellamento medio 64 = livellamento forte Imposta valore limite 'basso' / / Imposta valore limite 'alto' Requisiti richiesti per la funzione del trigger del valore soglia per questo punto di accesso ai dati Variabile PLC nell'area operandi merker o area dati Il punto di accesso ai dati del valore analogico deve essere collegato a una variabile PLC nell'area merker o dati (blocco dati). Per le unità di ingresso analogiche (area operandi ingresso) non è possibile progettare un valore limite per le variabili PLC. In questi valori analogici vengono utilizzati automaticamente i valori limite della seguente tabella. La progettazione di valori limite non è appropriata per i valori di misura già preelaborati nella CPU. Funzione In questi due campi di immissione è possibile impostare rispettivamente un valore limite in direzione 'inizio campo di misura' o in direzione 'fine campo di misura'. I valori limite si possono analizzare ad es. anche come inizio o come fine del campo di misura. del valore limite Il valore limite viene progettato come numero decimale intero. Il campo valori si allinea a quello del valore grezzo delle unità di ingressi analogici. Osservare quanto segue: L inserimento del valore 0 (zero) viene interpretato come valore limite disattivato. Campo Valore della variabile PLC di 16 bit * Decimale Esadecimale (unipolare) Uscita dell'unità [ma] (bipolare) (life zero) Campo di misura [%] Overflow FFF > 23,515 > 23,515 > 22,810 > 117,593 Campo di sovracomando Campo nominale (unipolare / life zero) EFF... 6C01 6C , , , ,001 22, , , , Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

127 3.20 dei punti di accesso ai dati Campo Campo nominale (bipolare) Campo di sottocomando (unipolare / life zero) Campo di sottocomando (bipolare) Valore della variabile PLC di 16 bit * Decimale Esadecimale C FFFF... ED00 93FF (unipolare) -0, ,518 Uscita dell'unità [ma] (bipolare) , , (life zero) 3, ,185 Campo di misura [%] , ,59-100, ,593 Underflow / rottura conduttore < -3,518 < 1,185 < -17,593 * I campi dei valori (underflow / overflow) nelle variabili PLC con diversi tipi di dati sono i seguenti: Int DInt Real E E+038 LReal E E+308 Nota Analisi del valore anche con opzione disattivata Se si attivano una o entrambe le opzioni, si progetta un valore e successivamente si disattiva di nuovo l'opzione, il valore visualizzato in grigio viene analizzato ugualmente. Per disattivare entrambe le opzioni cancellare dai campi di immissione i valori limite precedentemente progettati e disattivare solo allora la rispettiva opzione. Raccomandazione per valori analogici che subiscono rapide variazioni: Se il valore analogico subisce forti variazioni e sono progettati i valori limite può essere opportuno livellare prima il valore analogico. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

128 3.20 dei punti di accesso ai dati Uscita di comando Opzioni di visualizzazione delle uscite di comando Le opzioni di visualizzazione possono essere progettate per i seguenti tipi di punti di accesso ai dati: Binary Command Output Per i punti di accesso ai dati di comando possono essere utilizzate le seguenti opzioni di uscita: LATCH_ON/OFF La funzione viene codificata dal master tramite il Control Code dell oggetto. Control Code, Operation Type field (OP Type) - Volume 6, Part 2, Objects Il master blocca un uscita di comando in permanenza sul valore 0 o 1. La stazione elabora il comando secondo il Complementary Latch Model. Osservare quanto segue: il valore bloccato viene annullato solo con un nuovo comando. In alternativa il comando del programma utente può essere resettato. PULSE_ON La funzione viene codificata dal master tramite il Control Code dell oggetto. Control Code, Operation Type field (OP Type) - Volume 6, Part 2, Objects Il master invia le informazioni "Trip-Close Count", "On-time", "Off-time" e "Pulse count" alla stazione con il telegramma di comando. Il punto di accesso ai dati della stazione valuta queste informazioni e controlla la coerenza con i parametri "Durata max. impulso", "Tempo sostitutivo durata dell'impulso" e "Numero max. di impulsi". Il TIM 1531 IRC elabora il comando secondo il Activation Model. Select and Operate / Direct Operate "Modalità di comando" in base ai seguenti codici funzione: "Direct Operate" viene realizzato tra i codici funzione 05 e 06. "Select and Operate" viene realizzato tra i codici funzione 03 e 04. Control Code - LATCH_ON/OFF / PULSE_ON Il punto di accesso ai dati della stazione valuta la codifica del Control Code in base alla seguente tabella. 128 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

129 3.20 dei punti di accesso ai dati La casella "Clear" (CR) non è supportata. Tabella 3-6 Decodifica del Control Code tramite il punto di accesso ai dati di comando della stazione Control Code Control Code ricevuto Trip- Close Code Operation Type Field Reazione del punto di accesso ai dati della stazione. Opzione attivata: PULSE_ON 0x01 NUL PULSE_ON L uscita viene impostata su 1 per la durata di "On-time". 0x03 NUL LATCH_ON CP Il comando viene rifiutato. TIM 1531 IRC Opzione attivata: LATCH_ON / OFF Il comando viene rifiutato. L uscita viene impostata su 1. 0x04 NUL LATCH_OFF CP L uscita viene impostata su 1 per la durata di "On-time". L uscita viene impostata su 0. Il comando viene rifiutato. TIM 1531 IRC L uscita viene impostata su 1 per la durata di "On-time". 0x41 CLOSE PULSE_ON CP 0x81 TRIP PULSE_ON CP Il comando viene rifiutato. TIM 1531 IRC L uscita viene impostata su 1 per la durata di "On-time". Il comando viene rifiutato. TIM 1531 IRC L uscita viene impostata su 1 per la durata di "On-time". CP Il comando viene rifiutato. TIM 1531 IRC L uscita viene impostata su 1. CP Il comando viene rifiutato. TIM 1531 IRC L uscita viene impostata su 0. Nota Ripristino Se il punto di accesso ai dati della stazione deve eseguire il remirroring del valore attuale al master, attivare nella scheda "Generale" del punto di accesso ai dati l'opzione "Controllo dei valori". Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

130 3.20 dei punti di accesso ai dati Selezione del Control Code Nome: Campo dei valori: Significato: Control Code PULSE_ON LATCH_ON/OFF Opzione di emissione dell'uscita di comando. Per il significato vedere sopra. Selezionare l'opzione di uscita desiderata. Per l'opzione di uscita LATCH_ON/OFF non sono disponibili parametri specifici. Il modulo stazione valuta i Control Code della stazione master in base alla tabella in alto. Parametri PULSE_ON Master Nome: Campo dei valori: Significato: Numero di impulsi Numero di impulsi che il punto di accesso ai dati del master trasmette al punto di accesso ai dati corrispondente della stazione. Nome: Campo dei valori: Significato: Puls-Steuerung NUL CLOSE TRIP Trip-Close Code per il Control Code "PULSE_ON". Il punto di accesso ai dati trasmette il codice progettato al punto di accesso ai dati corrispondente della stazione. Per il significato vedere sopra. Nome: Campo dei valori: Preimpostazione: Preimpostazione: Significato: Durata ON impulso Durata (millisecondi) per l'"on-time". Il punto di accesso ai dati trasmette il tempo progettato al punto di accesso ai dati corrispondente della stazione. Nome: Campo dei valori: Durata OFF impulso Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

131 3.20 dei punti di accesso ai dati Significato: Stazione 0 Durata (millisecondi) per l'"off-time". Il punto di accesso ai dati trasmette il tempo progettato al punto di accesso ai dati corrispondente della stazione. Nome: Campo dei valori: Significato: Numero max. di impulsi Controlla il numero di impulsi inviati dal master (Count). Se il numero degli impulsi ricevuto dal master supera il valore progettato, il comando viene rifiutato. Con 0 (zero) il controllo è disattivato. Nome: Campo dei valori: Preimpostazione: Preimpostazione: Preimpostazione: Significato: Durata max. impulso (s) Controlla la durata di impulso trasmessa dal master nel telegramma di comando (On-time). Se la durata di impulso supera il valore progettato, il comando viene rifiutato dal modulo stazione, se non è progettato un "Tempo sostitutivo durata dell impulso". In caso di superamento della "Durata max. impulso" e del "Tempo sostitutivo durata dell'impulso" progettato o di una durata di impulso ricevuta pari a 0, viene utilizzato il "Tempo sostitutivo durata dell'impulso". Nome: Campo dei valori: Preimpostazione: Significato: Tempo sostitutivo durata dell'impulso (s) Valore sostitutivo per la durata impulso Il valore sostitutivo viene utilizzato nei seguenti casi: La durata di impulso ricevuta dal master supera il valore progettato in "Durata max. impulso". La durata impulso ricevuta è pari a 0. Con 0 (zero) non viene utilizzato nessun valore sostitutivo. Il comando viene rifiutato. Se la "Durata max. impulso" e il Tempo sostitutivo durata dell impulso sono progettati con zero, il comando viene rifiutato. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

132 3.20 dei punti di accesso ai dati Select and Operate / Direct Operate Nome: Campo dei valori: Modalità di comando. Esecuzione diretta (Direct Operate) Selezione e esecuzione (Select and Operate) Preimpostazione: Significato: Esecuzione diretta Esecuzione diretta Il comando viene trasmesso immediatamente alla CPU della stazione per l'esecuzione. Selezione e esecuzione Procedura: Attivazione del comando nel modulo master Il telegramma "Selezione" viene inoltrato dalla centrale al modulo di comunicazione della stazione. La stazione conferma la ricezione. Il punto di accesso ai dati master invia il telegramma di esecuzione dopo la ricezione della conferma della stazione. La stazione inoltra il comando alla CPU solo se riceve il telegramma di "esecuzione" del master entro il "Tempo massimo tra Select e Operate" progettato. La stazione non deve ricevere altri telegrammi di dati tra Selezione ed esecuzione. Avvertenza: Il "Tempo max. tra Select e Operate" viene progettato nelle impostazioni di trasmissione della rispettiva interfaccia Stazioni partner Attivazione del partner del punto di accesso ai dati Nella tabella vengono visualizzate le stazioni come partner con le quali è stato progettato un collegamento Telecontrol. Attivare il o i partner progettati con i quali il punto di accesso ai dati deve scambiare dati tramite la casella opzione: 132 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

133 3.21 di messaggi 3.21 di messaggi Messaggi Richiamo dell'editor La progettazione dei messaggi si esegue in STEP 7 nella Configurazione del punto di accesso ai dati e dei messaggi. Essa si trova nella navigazione del progetto: Progetto > Catella della rispettiva stazione > Unità locali > Modulo Per la visualizzazione in STEP 7 vedere capitolo del punto di accesso ai dati (Pagina 104). In alternativa all'editor si accede nella vista della rete tramite il menu contestuale con il modulo selezionato. In caso di eventi rilevanti il modulo può inviare . Il destinatario può essere un PC con connessione Internet o una stazione S7. Attivazione della trasmissione di messaggi L'invio del messaggio viene attivato tramite un evento progettato nella scheda Trigger (vedere in basso). Presupposti e informazioni necessari Osservare i seguenti presupposti nella progettazione per la trasmissione di Attivazione della comunicazione Telecontrol (gruppo di parametri "Tipi di comunicazione") Attivazione della funzione Security del gruppo di parametri " " A tal fine sono necessarie le seguenti informazioni: Dati di accesso del server SMTP: Indirizzo, numero di porta, nome utente, password Indirizzo del destinatario In caso di utilizzo di STARTTLS o SSL/TLS: Certificato del provider del servizio Parametri del messaggio Progettare qui il destinatario, l oggetto e il testo del messaggio. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

134 3.21 di messaggi Trigger : Tramite il gruppo di parametri "Trigger" progettare l attivazione del mittente del messaggio nonché altri parametri. Trigger Definisce l evento nel quale viene attivato l invio del messaggio: Utilizza variabile PLC Come segnale di trigger per l'invio del messaggio viene analizzato il cambio di fronte (0 1) del bit di attivazione "Variabile PLC per trigger", impostato dal programma utente. In caso di necessità, per ciascuna può essere progettato un bit di attivazione separato. Per il bit di attivazione vedere in basso. La CPU entra in STOP. La CPU entra in RUN Collegamento con un partner interrotto Attiva l invio del messaggio se il collegamento con un partner viene interrotto. Collegamento con un partner creato Attiva l invio del messaggio se il collegamento viene ripristinato. Variabile PLC per trigger Variabile PLC per trigger messaggi "Utilizza variabile PLC" Se l'area della memoria del bit di attivazione si trova nell'area merker o in un blocco dati, il bit di attivazione viene azzerato all'invio del messaggio. Attiva identificazione per stato di modifica Attivando l opzione, dopo ogni tentativo di invio viene restituito lo stato che fornisce informazioni sullo stato di elaborazione del messaggio. Lo stato viene scritto nella "Variabile PLC per stato di modifica". In caso di problemi con il recapito di messaggi è possibile definire lo stato tramite il Web server (stato di diagnostica) o leggere lo stato dalla variabile PLC. Per il significato dello stato visualizzato in caratteri esadecimale vedere il capitolo Stato di modifica dei messaggi ( ) (Pagina 157). Variabili PLC per stato di modifica Variabile PLC del tipo DWORD per lo stato di modifica 134 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

135 3.21 di messaggi Invia valore Attivando l'opzione il CP invia un valore nel messaggio per il segnaposto $$ dall'area della memoria della CPU. Inserire quindi nel testo del messaggio "$$" come segnaposto per il valore da inviare insieme. Selezionare una variabile PLC il cui valore viene integrato nel messaggio. Il valore viene visualizzato nel testo del messaggio al posto del segnaposto $$. $$ può essere il segnaposto per i tipi di punto di accesso ai dati con tipo di dati singolo con una dimensione fino a 32 bit. Osservare che con il valore aumenta il numero di caratteri: max. 256 caratteri ASCII compreso il valore inviato insieme Variabile PCL per il valore Variabile PLC nella quale è scritto il valore da inviare Set di caratteri per messaggi Set di caratteri per testi dei messaggi Il seguente set di caratteri ASCII (valore esadecimale e nome del carattere) è supportato per i testi: 0x0A LF (avanzamento riga) 0x0D CR (Carriage Return) 0x20 Carattere spazio 0x x5A! " # $ % & ' ( ) * +, -. / : ; < = A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z 0x5F 0x x7A a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

136 3.21 di messaggi 136 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

137 Diagnostica Possibilità di diagnostica Nella maggior parte dei moduli sono disponibili le seguenti possibilità di diagnostica. Alcune funzioni sono limitate a determinati tipi di dispositivi o protocolli. LED dell'unità Informazioni sugli indicatori LED si trovano nel manuale del prodotto del rispettivo modulo. STEP 7: La scheda "Diagnostica" nella finestra di ispezione Se la stazione di engineering è collegata ad un modulo tramite Ethernet, qui si ottengono le seguenti informazioni sull unità selezionata: Stato del collegamento della stazione di engineering con il modulo STEP 7: Funzioni di diagnostica nel menu "Online > Online e diagnostica" Attraverso le funzioni online è possibile leggere dal rispettivo modulo diverse informazioni di diagnostica da una stazione di engineering sulla quale è salvato il progetto STEP 7 ed eseguire funzioni di manutenzione. Maggiori informazioni sulle funzioni di diagnostica di STEP 7 sono riportate nel sistema di informazione di STEP 7. Accessi online Qui si realizza il collegamento online per l'unità. Per il procedimento vedere il capitolo Funzioni online (Pagina 139). Diagnostica Qui si ottengono le seguenti informazioni statiche sull'unità selezionata: Generale Indicazioni generali sull'unità Stato della diagnostica > Eventi specifici per il dispositivo Qui si trovano le registrazione del buffer di diagnostica del modulo e una panoramica dei messaggi inviati (SMS / ). Buffer di diagnostica Qui si trovano le registrazioni nel buffer di diagnostica del TIM. Interfaccia Ethernet[X1/2/3] Indicazioni dell'indirizzo e statistiche Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

138 Diagnostica 4.1 Possibilità di diagnostica Industrial Remote Communication Qui si ottengono informazioni specifiche sulla WAN e su altre unità TIM: Partner Qui si trovano i dati di indirizzo e di progettazione del partner, una statistica del collegamento e altre informazioni di diagnostica. Fare clic su un nodo per visualizzare ulteriori informazioni. Informazioni sui partner si trovano anche nel WBM, vedere in basso. Elenco dei punto di accesso ai dati Informazioni sui punti di accesso ai dati quali i dati di progettazione, il valore, lo stato del collegamento ecc. Diagnostica del protocollo Ora Con questa funzione è possibile attivare la compilazione del protocollo di telegrammi del modulo e analizzare il protocollo tramite il software di engineering SINAUT. Tramite la funzione "Attiva traccia protocollo" vengono scritti insieme anche i telegrammi che vengono ricevuti e inviati dall unità. Tramite la funzione "Disattiva traccia protocollo" i protocolli vengono arrestati e i dati vengono scritti in un file di protocollo. Tramite la funzione "Salva" è possibile salvare il file di protocollo in una stazione di engineering. Per analizzare i file è necessario rinominare il file nel formato "*.7dt". Il file rinominato può essere decodificato e analizzato tramite il TIM Telegramm Monitor del tool di diagnostica SINAUT. Indicazione dell'ora attuale nel modulo e della sorgente dell'ora. Possibilità per impostare l'ora nel modulo. Funzioni Qui possono essere eseguite le seguenti funzioni: Aggiornamento del firmware Assegna indirizzo IP Assegna nome del dispositivo PROFINET Reset delle impostazioni di fabbrica Per le funzioni vedere il capitolo Manutenzione (Pagina 160). Diagnostica specifica SINAUT Per la descrizione vedere il capitolo Diagnostica specifica SINAUT (Pagina 141). Web server (WBM) del TIM 1531 IRC Da un PC è possibile accedere alle pagine Web (WBM) del TIM tramite HTTP/HTTPS. Il WBM fornisce diverse informazioni. Per l accesso e i contenuti vedere il capitolo WBM del TIM 1531 IRC (Pagina 173). 138 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

139 Diagnostica 4.2 Diagnostica Security online tramite porta 8448 (CP) Stato del partner e stati del collegamento nel WBM I partner progettati e lo stato dei collegamenti ai partner di comunicazione locali e remoti del TIM sono visualizzati nella pagina Telecontrol" > Informazioni del partner" del WBM. Per i dettagli vedere il capitolo Panoramica del collegamento (Pagina 186). Informazioni sul partner e sul collegamento sulla CPU Il TIM può segnalare alla relativa CPU locale lo stato del collegamento e i percorsi del collegamento al partner di comunicazione tramite una variabile PLC. Per la progettazione vedere il capitolo Comunicazione con la CPU (Pagina 62). SNMP Per le funzioni vedere il capitolo SNMP (Pagina 140). 4.2 Diagnostica Security online tramite porta 8448 (CP) Diagnostica Security senza apertura della porta 102 Se si vuole eseguire la diagnostica Security senza aprire la porta 102, procedere nel modo seguente: 1. Selezionare il CP in STEP Aprire il menu di scelta rapida "Online & Diagnostica. 3. Fare clic sul pulsante Collega online nel gruppo di parametri Security. In questo modo eseguire la diagnostica Security tramite la porta Funzioni online Funzioni online Il TIM insieme a STEP 7 offre alla stazione di engineering (ES) diverse funzioni di diagnostica e di manutenzione. Il presupposto è che l ES e il TIM si trovino nella stessa sottorete. Realizzazione del collegamento per l utilizzo delle funzioni online tramite Ethernet Procedimento: 1. Collegare la stazione di engineering alla rete. 2. Aprire il progetto STEP 7 interessato nella stazione di engineering. 3. Selezionare il TIM che si vuole aggiornare alla nuova versione firmware. 4. Attivare le funzioni online tramite il simbolo "Collega online". Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

140 Diagnostica 4.4 SNMP 5. Selezionare nella finestra di dialogo "Collega online" nella casella di riepilogo "Tipo dell interfaccia PG/PC" la voce "TeleService tramite Telecontrol". 6. Selezionare nella casella di riepilogo "Interfaccia PG/PC" la voce "TeleService board". 7. Selezionare nella tabella il TIM se questo non è ancora stato selezionato. Il percorso è possibile sia tramite il TIM sia tramite la CPU. 8. A destra di fianco alla casella di riepilogo "Interfaccia PG/PC" fare clic sull'icona. Si apre la finestra di dialogo "Realizza collegamento remoto tramite Telecontrol". 9. In questa finestra di dialogo eseguire gli inserimenti necessari (vedere di seguito) e fare clic su "Collega". Interruzione del collegamento online Interrompere di nuovo il collegamento online alla conclusione della sessione tramite il pulsante "Disconnetti". 4.4 SNMP SNMP (Simple Network Management Protocol) SNMP è un protocollo per la gestione e la diagnostica di reti e di nodi nella rete. Per la trasmissione dei dati l'snmp utilizza il protocollo senza collegamento UDP. Le informazioni sulle proprietà dei dispositivi con funzione SNMP si trovano nei file MIB (MIB = Management Information Base). Potenzialità del modulo come SNMP Agent Per ciascun modulo non sono disponibili tutte le funzioni descritte di seguito. Leggere l'insieme di funzioni nel manuale del prodotto del rispettivo modulo. I moduli di comunicazione supportano l'interrogazione dei dati nelle seguenti versioni SNMP: SNMPv1 (standard) SNMPv3 (Security) Essi forniscono i contenuti di oggetti MIB del MIB II standard secondo RFC1213 e del Siemens Automation MIB. MIB II Il MIB supporta i seguenti gruppi di oggetti MIB: System Interfaces IP L'oggetto MIB "Interfaces" fornisce informazioni sullo stato tramite le interfacce del modulo. 140 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

141 Diagnostica 4.5 Diagnostica specifica SINAUT ICMP TCP UDP SNMP I seguenti gruppi dei MIB II standard non vengono supportati: Adress Translation (AT) EGP Transmission Siemens Automation MIB Gli accessi per scrittura sono ammessi solo per i seguenti oggetti MIB del gruppo di sistema: syscontact syslocation sysname Il sysname impostato come nome Host tramite l'opzione- DHCP 12 viene inviato al server DHCP per la registrazione in un server DNS. Per motivi di sicurezza, per tutti gli altri oggetti MIB / gruppi di oggetti MIB è ammesso solo l'accesso per lettura. I trap non sono supportati dai singoli moduli: Ulteriori informazioni sui dati MIB e su SNMP si trovano nel manuale /10/ (Pagina 195). Per la progettazione vedere il capitolo SNMP (Pagina 74). 4.5 Diagnostica specifica SINAUT SINAUT-Spezial-Diagnose - Gültigkeit La Diagnostica speciale SINAUT è disponibile per i seguenti moduli: TIM 3V-IE DNP3 TIM 4R-IE DNP3 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

142 Diagnostica 4.5 Diagnostica specifica SINAUT Diagnostica TIM Diagnostica TIM - Funzioni Descrizione del funzionamento La diagnostica TIM fornisce diversi dati di diagnostica di un unità TIM. Essi vengono visualizzati nelle seguenti schede: Scheda Memory": informazioni relative alla rimozione della memoria e del disco Scheda Message buffer": informazioni relative alle aree del buffer di un TIM Ethernet per i telegrammi Scheda Communication": visualizzazione del driver di comunicazione installato nelle diverse interfacce del TIM Scheda Time synchronization": stato della sincronizzazione dell ora nelle interfacce del TIM Scheda Time": informazioni relative all ora del sistema del TIM Scheda Filesystem": visualizzazione di tutti i file sul sistema di file flash o - se installato - sul disco RAM del TIM Scheda IP Parameters" (solo TIM 4R-IE): visualizzazione dei parametri IP attuali e delle impostazioni delle porte Ethernet Scheda IP Statistic" (solo TIM 4R-IE): visualizzazione della statistica di trasmissione per le interfacce Ethernet Scheda MSC Communication": informazioni relative alla comunicazione con il protocollo MSC TIM Diagnostics - scheda Memory Scheda Memory La scheda Memory visualizza i dati di diagnostica attuali per la configurazione della memoria sul TIM: Nella casella Memory configuration: Static flash EPROM Dynamic flash EPROM RAM Available RAM Dimensione della memoria libera disponibile per i driver sul TIM per dati dinamici. Memory overflow: Se la memoria RAM libera non è più sufficiente, nella casella di controllo Memory overflow compare un segno di spunta. Message memory: Dimensione della memoria per telegrammi di dati memorizzabili 142 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

143 Diagnostica 4.5 Diagnostica specifica SINAUT Dimensione di un blocco di memoria che viene riservato per un telegramma di dati. Numero di registrazioni di telegrammi possibili, calcolato dalla dimensione della memoria dei telegrammi e dalla dimensione di un blocco di memoria. Nella casella Disc configuration: Dimensione della memoria, capacità della memoria occupata e libera del disco Flash o RAM TIM Diagnostics - scheda Message buffer Scheda Message buffer La scheda Message buffer è disponibile per le unità TIM con funzione TD7onTIM (ad es. TIM 3V-IE). La scheda visualizza per l unità TIM selezionata i dati attuali della diagnostica per la dimensione e l occupazione delle aree del buffer per i telegrammi. Nelle unità TIM con funzione TD7onTIM il buffer dei telegrammi è suddiviso in diverse aree di buffer: Aree del buffer per i telegrammi di dati, suddivisi per nodi di destinazione (buffer nodi di destinazione) Aree del buffer per telegrammi del TIM - comunicazione TIM (buffer TIM) Area del buffer per la comunicazione locale con la CPU o un ST7cc/sc La funzione di diagnostica Message buffer analizza le aree del buffer dei nodi di destinazione nei quali sono salvati i telegrammi di dati. Essi sono rilevati soprattutto per l utente. Casella Total Nella casella Total vengono messe a disposizione le seguenti informazioni: Size (blocks): dimensione complessiva del buffer del telegramma. Il valore indica il numero complessivo dei blocchi di memoria dei telegrammi. Dalla dimensione complessiva della memoria dei telegrammi parametrizzata per il TIM e dalla dimensione dei byte viene calcolato un blocco di memoria. La parametrizzazione viene eseguita nella progettazione della rete NetPro nella finestra di dialogo Properties, scheda Options, casella Global message memory. Free (blocks): area libera del buffer dei telegrammi. Il valore indica il numero dei blocchi di memoria liberi. Free (%): area libera del buffer dei telegrammi in percentuale. image blocks: numero dei blocchi occupati nella memoria dei telegrammi del TIM per i telegrammi di dati che vengono trasmessi secondo il principio della memoria di immagine. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

144 Diagnostica 4.5 Diagnostica specifica SINAUT Casella "Buffers" Nella casella Buffers vengono elencati i buffer dei telegrammi per i diversi partner di comunicazione con le seguenti indicazioni: from: numero del nodo sorgente to: numero del nodo di destinazione No. of messages: numero dei telegrammi salvati complessivamente per il rispettivo nodo sorgente e nodo di destinazione Per un buffer del telegrammi selezionato a sinistra con il mouse nella casella Buffers, nell elenco Buffer info vengono visualizzate le seguenti informazioni dettagliate: from: numero del nodo sorgente to: numero del nodo di destinazione Type: = 2: Buffer per telegrammi organizzativi, telegrammi hand-shake o telegrammi che vengono trasmessi da un TIM ad un altro TIM. = 4: Buffer per telegrammi su un nodo di destinazione remoto (CPU o ST7cc). = 8: Buffer per telegrammi su un nodo di destinazione locale (CPU o ST7cc). No. Of messages: numero complessivo dei telegrammi salvati per il nodo sorgente e nodo di destinazione indicato sopra No. of uncond. messages: numero dei telegrammi salvati che devono essere inviati assolutamente in modo spontaneo (rilevante solo nelle reti di selezione) No. of prio. messages: numero dei telegrammi salvati che devono essere inviati con maggiore priorità. Status: lo stato è un valore esadecimale che codifica in modo binario le informazioni successive del buffer. Forced image mode: 1 = procedimento di immagine forzata Per impedire un superamento della memoria dei telegrammi tutti i telegrammi di dati vengono trattati come telegrammi di immagine, ovvero, anche i telegrammi del buffer di trasmissione vengono trattati e sovrascritti come telegrammi di immagine. Data brake: l invio dei telegrammi al partner remoto è attualmente bloccato perché il partner remoto non è raggiungibile o nel partner remoto si è verificato uno spazio di memoria insufficiente. blocked: riservato per funzioni future. Attualmente nessuna visualizzazione. 144 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

145 Diagnostica 4.5 Diagnostica specifica SINAUT Overflow warning: riservato per funzioni future. Attualmente nessuna visualizzazione. XGA: riservato per funzioni future. Attualmente nessuna visualizzazione. Uncond. messages: riservato per funzioni future. Attualmente nessuna visualizzazione. Est. dial-up conn.: riservato per funzioni future. Attualmente nessuna visualizzazione TIM Diagnostics - scheda Communication Scheda Communication Nella scheda Communication vengono visualizzate informazioni sullo stato della comunicazione del TIM con indicazioni sulle interfacce, sui driver (esistenti/non esistenti) e sulla velocità di trasmissione. I dati vengono rappresentati in caso di selezione di singole interfacce di comunicazione nell area inferiore della finestra di dialogo TIM Diagnostics - scheda Time Synchronization Scheda Time Synchronization Nella scheda Time Synchronization vengono visualizzate informazioni sulla sincronizzazione dell ora sulle diverse interfacce del TIM con indicazioni sull interfaccia, sulla sincronizzazione e sullo stato della sincronizzazione dell ora. Le informazioni vengono rappresentate in caso di selezione di singole interfacce di comunicazione nell area inferiore della finestra di dialogo TIM Diagnostics - scheda Time Scheda Time Nella scheda Time a sinistra nella casella Current time viene visualizzata la data o l ora attuale dell unità del TIM. A destra nella casella Clock status vengono visualizzate informazioni sulla validità dell ora, dell ora legale / ora solare nonché il cambio da ora legale a ora solare TIM Diagnostics - Scheda Filesystem Scheda Filesystem La scheda Filesystem visualizza tutti i blocchi di dati di sistema e i file dei singoli componenti firmware che sono installati sul sistema di file flash. Se sul TIM è progettato un disco RAM, viene visualizzato anche questo disco con i file contenuti. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

146 Diagnostica 4.5 Diagnostica specifica SINAUT TIM Diagnostics - scheda IP Parameter Scheda IP Parameter Questa scheda è disponibile solo nel TIM 4R-IE. Nella scheda IP Parameter vengono visualizzati i parametri IP attuali e le impostazioni delle porte Ethernet: Indirizzo IP: Indirizzo IP progettato dell'unità. Maschera della sottorete: Maschera della sottorete progettata dell unità. Router predefinito: Se durante la progettazione è stato indicato un router predefinito, qui viene visualizzato l indirizzo IP del router predefinito. Indirizzo MAC: Indirizzo MAC dell'unità Impostazioni IP: Indica da dove l unità rileva i parametri IP nell unità. Stato del link: Visualizza se è in atto un collegamento fisico con Ethernet. Impostazioni del link: Visualizza l impostazione per riconoscere le impostazioni di rete, in questo caso: "Automatic" (Autosensing) Modalità: Visualizzazione della velocità di trasmissione e dipendenza dalla direzione su Ethernet TIM Diagnostics - scheda IP Statistic Scheda Statistic Questa scheda è disponibile solo nel TIM 4R-IE. La scheda contiene una statistica di trasmissione per le interfacce Ethernet. Viene rappresentato il numero dei pacchetti di dati trasmesso con e senza errori dall ultimo reset o riavvio dell unità, rispettivamente per la direzione di trasmissione e di ricezione. 146 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

147 Diagnostica 4.5 Diagnostica specifica SINAUT TIM Diagnostics - Scheda MSC Communication Scheda MSC Communication Questa scheda è disponibile solo in un TIM 4R-IE come centrale MSC. Figura 4-1 Finestra di dialogo SINAUT Diagnostics, scheda MSC Communication Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

148 Diagnostica 4.5 Diagnostica specifica SINAUT Nell elenco "Transmission Information" vengono elencate tutte le stazioni MSC e le relative seguenti informazioni dettagliate salvate al richiamo di questa finestra di dialogo nella centrale MSC. Icona globo A seconda del colore l icona del globo in questa finestra di dialogo ha il seguente significato (dalla centrale): Bianco-nero ( ) La stazione è raggiungibile online, ma i dati visualizzati non sono aggiornati. La causa può essere la mancata ricezione della risposta ad una richiesta, ad esempio attraverso un timeout. * ) Verde ( ) Tutte le proprietà necessarie del driver di rete sono progettate. Il driver di rete è raggiungibile online. Blu-rosso ( ) Il driver di rete non è raggiungibile. * ) Aprendo la scheda "MSC Communication" le icone di tutte le stazioni vengono visualizzate in grigio. Le icone vengono visualizzate in vede o blu-rosso solo dopo l aggiornamento dei dati (vedere in basso). Numero nodo Stazione Qualità del segnale vedere in Qualità del segnale di ricezione" Inviato, mese attuale / ricevuto, mese attuale Quantità di dati inviati/ricevuti dall ultimo cambio di mese Differenza di Stato attuale del contatore - Stato del contatore del mese precedente" (vedere in basso) Al riavvio del TIM di una stazione DSL il contatore viene impostato su 0. Al riavvio dell MD720 di una stazione GPRS il contatore viene impostato su 0. Nelle caselle riportate sotto vengono visualizzati altri dettagli per la stazione MSC selezionata nell elenco: Nome del dispositivo Nome del dispositivo del TIM Versione firmware Versione firmware del TIM Versione del protocollo Versione del protocollo MSC 148 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

149 Diagnostica 4.5 Diagnostica specifica SINAUT Le seguenti informazioni vengono fornite solo da stazioni GPRS con MD720: Qualità del segnale Qualità di ricezione relativa campo: = segnale senza errori 99 = perdita di sincronizzazione Local area code Permanenza nella rete mobile ID cella Numero di identificazione della cella GSM attiva Quantità di dati inviati [byte] / quantità di dati ricevuti [byte] Volumi di dati in byte in momenti successivi: Stato attuale del contatore Stato momentaneo del contatore: Quantità di dati dall ultimo avvio del TIM della stazione ad ora Stato del contatore del mese precedente Quantità di dati dall ultimo cambio di mese (1 giorno del mese) Pulsanti nella scheda MSC Communication Update Con il pulsante "Update" vengono aggiornati i dati delle seguenti stazioni: Non è selezionata nessuna stazione: Vengono aggiornati i dati di tutte le stazioni. È selezionata una stazione: Vengono aggiornati i dati della stazione selezionata. La richiesta di dati può durare fino a 1/2 minuti. Print... Apre una finestra di dialogo successiva per stampare le informazioni visualizzate. Save... Apre una finestra di dialogo successiva per salvare le informazioni visualizzate. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

150 Diagnostica 4.5 Diagnostica specifica SINAUT TIM subscriber diagnostics TIM subscriber diagnostics - Funzioni Descrizione del funzionamento La funzione TIM subscriber diagnostics indica i dati di diagnostica dei nodi SINAUT conosciuti dell unità TIM collegata. Sono disponibili le seguenti informazioni dettagliate: Elenco di selezione dei nodi conosciuti (a sinistra): l elenco di selezione dei nodi conosciuti serve a selezionare i singoli nodi conosciuti dall unità TIM collegata per la visualizzazione delle rispettive informazioni nelle schede. I nodi conosciuti vengono elencati con il numero di nodo e il tipo di nodo. In caso di acceso tramite un progetto STEP 7 vengono riportati inoltre il nome e la stazione. Scheda Status: informazioni sulla raggiungibilità dei partner, sui collegamenti o sui guasti dei collegamento nonché sulla comunicazione dei dati e sul funzionamento del buffer di trasmissione Scheda Partner: visualizzazione dei nodi conosciuti: Per le unità CPU: Visualizzazione della CPU selezionata nell elenco di selezione dei nodi conosciuti nella scheda dei partner noti riportati nel lato sinistro della finestra di dialogo Scheda Dialing extern (opzionale): servizio e comando di selezione dell unità TIM collegata Scheda Polling intern (opzionale): dati del richiamo della stazione dei partner dell unità TIM collegata tramite linea dedicata, con possibilità di blocco o abilitazione di un nodo collegato Le icone colorate nell elenco di selezione dei nodi conosciuti indicano la raggiungibilità dei singoli nodi e hanno il seguente significato: Tabella 4-1 Icone della raggiungibilità dei nodi nella diagnostica dei nodi Icona Stato Il nodo è raggiungibile, tutti i collegamenti sono OK Il nodo è raggiungibile, almeno un collegamento è guasto Il nodo non è raggiungibile 150 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

151 Diagnostica 4.5 Diagnostica specifica SINAUT TIM subscriber diagnostics - scheda Status Scheda Status La scheda Status visualizza le seguenti informazioni sui nodi selezionati a sinistra nell elenco di selezione dei nodi conosciuti, dal lato dell unità TIM: nella casella General: Raggiungibilità del nodo conosciuto. Le voci che indicano problemi sono evidenziate a colori. Eventuali guasti del collegamento Indicazioni relative ad accoppiamenti ad altre reti con nodi conosciuti (nodo locale / remoto) nella casella Connection: Interfaccia del collegamento Tipo di collegamento Abilitazione del collegamento Indicazioni sul richiamo Stato della comunicazione dei dati nella casella Special: Indicazioni sul funzionamento del buffer di trasmissione del nodo conosciuto Figura 4-2 Finestra di dialogo TIM Subscriber Diagnostics, scheda Status Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

152 Diagnostica 4.5 Diagnostica specifica SINAUT TIM Subscriber Diagnostics - scheda Partner Scheda Partner Nella casella List of partners della scheda Partner vengono visualizzati i seguenti partner conosciuti con il numero di nodo, il nome e la stazione: Per le unità CPU: Visualizzazione dei partner di comunicazione della CPU selezionata nell elenco di selezione nel lato sinistro della finestra di dialogo Per le unità TIM: Visualizzazione dei partner di comunicazione delle unità TIM collegate, selezionate nell elenco dei nodi prima dell apertura della finestra di dialogo. In caso di selezione di diversi nodi, a sinistra nella finestra di dialogo vengono visualizzati sempre gli stessi nodi nella List of partners. Nelle unità TIM vengono visualizzati solo i partner se il TIM è installato nella centrale ed è collegato ai partner tramite linea dedicata. Figura 4-3 Finestra di dialogo TIM Subscriber Diagnostics, scheda Partner 152 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

153 Diagnostica 4.5 Diagnostica specifica SINAUT TIM Subscriber Diagnostics - scheda Dialing extern Scheda Dialing extern Se prima dell apertura della finestra di dialogo viene selezionato un TIM con funzione centrale, nella scheda Dialing extern vengono visualizzati i servizi specifici e l elenco dei numero telefonici (comando di selezione) del driver della rete di selezione delle unità TIM collegate. Figura 4-4 Finestra di dialogo TIM Subscriber Diagnostics, scheda Dialing extern Per le unità TIM elencate vengono visualizzati i parametri Subscriber number, Special service, Call enabled e Dial command. Una "X" nella colonna Call enabled significa che il collegamento è abilitato. Le seguenti funzioni sono disponibili solo per TIM 4R-IE: Facendo doppio clic su un nodo nell elenco di selezione viene aperta la finestra di dialogo Disable / Enable Subscribers nella quale viene visualizzato lo stato di abilitazione progettato e attuale del nodo selezionato dal lato del TIM centrale. Lo stato di abilitazione attuale può essere commutato. Le impostazioni per l abilitazione dei nodi vengono salvati in permanenza. Con il pulsante sotto l elenco si salva lo stato di abilitazione attuale nel progetto STEP 7 del PG/PC collegato. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

154 Diagnostica 4.5 Diagnostica specifica SINAUT TIM Subscriber Diagnostics - scheda Polling intern Scheda Polling intern Se prima dell apertura della finestra di dialogo viene selezionato un TIM con funzione centrale, nella scheda Polling intern vengono visualizzati i dati del richiamo della stazione per i nodi conosciuti collegati al TIM collegato tramite linea dedicata. Figura 4-5 Finestra di dialogo TIM Subscriber Diagnostics, scheda Polling intern Facendo doppio clic su un nodo nell elenco di polling viene aperta la finestra di dialogo Disable / Enable Subscribers nella quale viene visualizzato lo stato di abilitazione progettato e attuale del nodo selezionato dal lato del TIM centrale. Lo stato di abilitazione attuale può essere commutato. In caso di commutazione dello stato su Disable, in questa finestra di dialogo viene acquisito di nuovo lo stato progettato dopo il successivo reset del TIM centrale. Le seguenti funzioni sono disponibili solo per TIM 4R-IE: Le impostazioni per l abilitazione dei nodi vengono salvati in permanenza. Con il pulsante sotto l elenco si salva lo stato di abilitazione attuale nel progetto STEP 7 del PG/PC collegato. 154 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

155 Diagnostica 4.5 Diagnostica specifica SINAUT TD7onTIM Diagnostics TD7onTIM Diagnostics - Funzioni Descrizione del funzionamento Nota La funzione TD7onTIM Diagnostics è disponibile solo per unità TIM con funzione TD7onTIM sulle quali è stato parametrizzato il software TD7onTIM (ad es. TIM 3V-IE). La TD7onTIM Diagnostics fornisce informazioni sullo stato della trasmissione dei dati del pacchetto software TD7onTIM dell unità TIM selezionata nell elenco dei nodi SINAUT. Figura 4-6 Finestra di dialogo TD7onTIM Diagnostics con parametri dell oggetto di sistema nell esempio WatchDog In base alla parametrizzazione di TD7onTIM vengono visualizzate le funzioni di diagnostica per i seguenti oggetti: Stato degli oggetti di sistema Stato degli oggetti di dati Stato dei canali di ingresso e di uscita Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

156 Diagnostica 4.5 Diagnostica specifica SINAUT Per la rispettiva stazione dell unità TIM selezionata, nella finestra di dialogo vengono visualizzate le seguenti informazioni: Il path del TIM nel progetto Il subscriber no. of the TIM Il subscriber no. of the CPU Nella parte inferiore della tabella vengono illustrati gli oggetti SINAUT e i canali con i rispettivi parametri: TD7onTIM Configuration: in questa casella vengono elencate le seguenti cartelle del TIM selezionato alla successiva apertura: Oggetti di sistema (icone blu) Oggetti di dati (icone gialle) Il tempo di ciclo Canali di trasmissione e di ricezione Properties: in questa casella vengono visualizzate le seguenti proprietà di un oggetto selezionato nella struttura ad albero della cartella: Nome parametro Valore Commento Nella colonna Parameter name sono illustrati i singoli parametri con le icone a colori che indicano il seguente stato: - icone blu: Dati progettati - icone rosse: Dati online Nella casella TD7onTIM Configuration, sotto l ultimo oggetto di dati viene rappresentato il tempo di ciclo. Questa è l ora attuale di un ciclo di campionamento nel quale viene rilevata la memoria di lavoro della CPU locale nel TD7onTIM. Facendo clic sul tempo di ciclo viene visualizzato il valore corrispondente nella casella Properties. 156 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

157 Diagnostica 4.6 Stato di modifica dei messaggi ( ) Figura 4-7 Finestra di dialogo TD7onTIM Diagnostics con parametri nell esempio del canale Send analog value 4.6 Stato di modifica dei messaggi ( ) Stato di elaborazione dei messaggi Se questa opzione nella scheda "Trigger" della progettazione dei messaggi di STEP 7 è attivata, viene emesso uno stato che fornisce informazioni sullo stato di elaborazione del messaggio. Lo stato viene scritto in una variabile PLC del tipo DWORD. Selezionare questa variabile tramite la casella "Variabili PLC per stato di modifica". Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

158 Diagnostica 4.6 Stato di modifica dei messaggi ( ) Stato di elaborazione delle Telecontrol Lo stato fornito ha il seguente significato: Tabella 4-2 SMS: Significato dell'identificazione di stato esadecimale emessa Stato Significato 0000 Trasmissione conclusa senza errori 0001 Errore durante la trasmissione; cause possibili: Scheda SIM non valida Nessuna rete Numero di chiamata di destinazione errato (il numero non è raggiungibile) Tabella Significato dell'identificazione di stato esadecimale emessa Stato Significato 0000 Trasmissione conclusa senza errori 82xx Altri messaggi di errore dal server Ad eccezione dell'"8" iniziale, il messaggio corrisponde al numero di errore a tre posizioni del protocollo SMTP Nessun canale disponibile. Causa possibile: È già in atto un collegamento tramite il modulo. Non è possibile configurare parallelamente un secondo collegamento Non è stato possibile realizzare un collegamento TCP/IP al server SMTP Il server SMTP ha negato la richiesta di login Un errore SSL interno o un problema con la struttura del certificato è stato determinato con il client SMTP La richiesta per l'utilizzo dell'ssl è stata negata Il client non ha potuto rilevare un socket per la realizzazione di un collegamento TCP/IP al server mail Non è possibile scrivere sul collegamento. Causa possibile: Il partner di comunicazione ha eseguito un reset del collegamento o il collegamento è stato interrotto Non è possibile leggere sul collegamento. Causa possibile: Il partner di comunicazione ha disconnesso il collegamento o il collegamento è stato interrotto Invio di non riuscito. Causa: Lo spazio di memoria non era sufficiente per eseguire l'operazione di invio Il server DNS configurato non ha potuto attivare il nome di dominio specificato A causa di un errore interno nel sottosistema DNS il nome di dominio non ha potuto essere attivato Come nome di dominio è stata indicata una stringa di caratteri vuota Nel modulo Curl è subentrato un errore interno. L'esecuzione è stata interrotta Nel modulo SMTP è subentrato un errore interno. L'esecuzione è stata interrotta Richiesta a SMTP su un canale già utilizzato o un'id di canale valida. L'esecuzione è stata interrotta L'invio di è stato interrotto. Causa possibile: Superamento del tempo di esecuzione Il canale è stato interrotto e non può essere utilizzato prima che il collegamento venga interrotto. 158 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

159 Diagnostica 4.6 Stato di modifica dei messaggi ( ) Stato Significato 8420 La stringa del certificato del server non ha potuto essere verificata con il certificati Root del modulo Si è verificato un errore interno. L'esecuzione è stata arrestata Azione non eseguita: Mailbox non disponibile / non accessibile. Ripetere il tentativo più tardi. 84xx Altri messaggi di errore dal server Ad eccezione dell'"8" iniziale, il messaggio corrisponde al numero di errore a tre posizioni del protocollo SMTP Errore di sintassi: Comando sconosciuto. Include anche l'errore di una stringa di comando troppo lunga. La causa può essere il server che non supporta il metodo di autenticazione LOGIN. Tentare di inviare e.mail senza autenticazione (nessun nome utente) Errore di sintassi. Controllare i seguenti dati di progettazione: Configurazione del messaggio > Dati (Content): Indirizzo del destinatario ("A" o "Cc") Errore di sintassi. Controllare i seguenti dati di progettazione: Configurazione del messaggio > Dati (Content): Indirizzo (mittente) 8535 Autenticazione SMTP incompleta. Controllare nella progettazione i parametri "Nome utente" e "Password" Non è possibile accedere al server SMTP. Non si hanno diritti di accesso. Controllare i seguenti dati di progettazione: dell unità > Nome utente Password Indirizzo (mittente) Configurazione del messaggio > Dati (Content): Indirizzo del destinatario ("A" o "Cc") Trasmissione non riuscita 85xx Altri messaggi di errore dal server Ad eccezione dell'"8" iniziale, il messaggio corrisponde al numero di errore a tre posizioni del protocollo SMTP. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

160 Diagnostica 4.7 Manutenzione 4.7 Manutenzione Funzioni di manutenzione La descrizione delle seguenti funzioni di installazione si trovano nel manuale del prodotto del rispettivo modulo, vedere Bibliografia (Pagina 193). Aggiornamento del firmware Reset Sostituzione delle unità Vedere anche WBM del TIM 1531 IRC (Pagina 173) 160 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

161 Blocchi di programma OUC (CP) A A.1 Validità Le funzioni descritte di seguito sono supportate dai seguenti moduli: CP CP IRC CP 1542SP-1 IRC A.2 Blocchi di programma per OUC Utilizzo dei blocchi di programma per la comunicazione Open User Communication (OUC) Le istruzioni riportate sotto (blocchi di programma) possono essere utilizzate per la comunicazione diretta tra stazioni S7. A differenza della comunicazione Telecontrol, la Open User Communication non deve essere attivata nella progettazione in quanto per questo devono essere creati attivamente i blocchi di programma corrispondenti. Per maggiori dettagli sui blocchi di programma consultare il sistema di informazione di STEP 7. Nota Versioni differenti dei blocchi di programma Osservare che in STEP 7 in una stazione non possono essere utilizzate versioni differenti di un blocco di programma. Blocchi di programma supportati per OUC Le seguenti istruzioni nella versione minima indicata sono disponibili per la programmazione della Open User Communication: TSEND_C V3.0 / TRCV_C V3.0 Blocchi compatti per: Realizzazione/interruzione del collegamento e invio di dati. Realizzazione/interruzione del collegamento e ricezione di dati. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

162 Blocchi di programma OUC (CP) A.2 Blocchi di programma per OUC In alternativa utilizzare: TCON V4.0 / TDISCON V2.1 Realizzazione del collegamento / interruzione del collegamento TUSEND V4.0 / TURCV V4.0 Invio o ricezione di dati tramite UDP TSEND V4.0 / TRCV V4.0 Invio e ricezione di dati tramite il TCP o ISO-on-TCP TMAIL_C V4.0 Invio di Per la trasmissione di codificate con questo blocco è necessaria l ora esatta nel modulo. Progettare la sincronizzazione dell ora. Per la modifica dei dati di progettazione del modulo durante il tempo di esecuzione: T_CONFIG V1.0 Configurazione controllata dal programma dei parametri IP Osservare le avvertenze relative a T_CONFIG e agli SDT "IF_CONF_..." nel capitolo Modifica dell indirizzo IP durante il tempo di esecuzione (Pagina 164). I blocchi di programma si trovano in STEP 7 nella task card "Istruzioni > Comunicazione > Open User Communication". Descrizioni del collegamento nei tipi di dati di sistema (SDT) Per la relativa descrizione del collegamento i blocchi indicati sopra utilizzano il parametro CONNECT. TMAIL_C utilizza il parametro MAIL_ADDR_PARAM. La descrizione del collegamento viene trasferito in un blocco dati la cui struttura viene definita da un tipo di dati di sistema (SDT). Creazione di un SDT per il blocchi dati Creare l'sdt necessario per ciascuna descrizione del collegamento come blocco dati (DB globale). Il tipo SDT viene generato non selezionando nella tabella della dichiarazione del blocco una voce dalla casella di riepilogo "Tipo di dati, ma inserendo manualmente il nome nella casella Tipo di dati, ad es. "TCON_IP_V4". Il SDT corrispondente viene quindi creato con i relativi parametri. Utilizzo del rispettivo SDT TCON_IP_V4 Per la trasmissione di telegrammi tramite TCP o UDP TADDR_Param Per la trasmissione di telegrammi tramite UDP 162 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

163 Blocchi di programma OUC (CP) A.2 Blocchi di programma per OUC TCON_IP_RFC Per la trasmissione di telegrammi tramite ISO-on-TCP (comunicazione diretta tra due stazioni S7) TMail_V4 Per la trasmissione di con indirizzamento del server tramite un indirizzo IPv4 TMail_V6 Per la trasmissione di con indirizzamento del server tramite un indirizzo IPv6 TMail_FQDN Per la trasmissione di con indirizzamento del server tramite il relativo nome (FQDN) TMail_V4_SEC Per la trasmissione protetta di con indirizzamento del server tramite un indirizzo IPv4 TMail_V6_SEC Per la trasmissione protetta di con indirizzamento del server tramite un indirizzo IPv6 TMail_QDN_SEC Per la trasmissione protetta di con indirizzamento del server tramite il nome Host La descrizione degli SDT con i relativi parametri si trovano nel sistema di informazione STEP 7 al rispettivo nome. Realizzazione e interruzione del collegamento Con il blocco di programma TCON vengono realizzati collegamenti. Fare attenzione che per ciascun collegamento deve essere richiamato un proprio blocco di programma TCON. Per ciascun partner di comunicazione deve essere realizzato un collegamento proprio, anche se vengono inviati blocchi di dati identici. Alla conclusione della trasmissione dei dati un collegamento può essere interrotto. Un collegamento viene interrotto richiamando TDISCON. Nota Interruzione del collegamento Se un collegamento in atto viene interrotto dal partner di comunicazione o da guasti della rete, il collegamento deve essere interrotto anche dal richiamo di TDISCON. Tenerne conto durante la parametrizzazione. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

164 Blocchi di programma OUC (CP) A.3 Modifica dell indirizzo IP durante il tempo di esecuzione A.3 Modifica dell indirizzo IP durante il tempo di esecuzione Modifica dell indirizzo IP durante il tempo di esecuzione È possibile effettuare modifiche controllate dal programma dei seguenti parametri di indirizzamento durante il tempo di esecuzione: Indirizzo IP Finestra della sotto-rete Indirizzo router Oltre ai parametri di indirizzi del CP con T_CONFIG possono essere modificati in modo controllato dal programma anche i parametri di indirizzi di server DNS (IF_CONF_DNS) e di server NTP (IF_CONF_NTP). Nota Modifica dei parametri IP con indirizzo IP dinamico Osservare gli effetti delle modifiche controllate dal programma dei parametri IP nel caso in cui il CP rilevi un indirizzo IP dinamico dal gestore del servizio Internet: In questo caso il CP non è più raggiungibile dal partner di comunicazione. Presupposti - Per poter modificare i parametri IP in modo controllato dal programma, nella progettazione dell indirizzo IP dell interfaccia del CP è necessario attivare l opzione Consenti l adattamento dell indirizzo IP direttamente sul dispositivo". Presupposti - Versione STEP 7 STEP 7 V14 Presupposti - Versioni firmware CP Firmware CP V2.1.7x Firmware CPU V4.2 CP 1542SP-1 IRC Firmware CP V1 Firmware CPU V2.0 (CPU 151xSP) Blocchi di programma I presupposti per la modifica controllata dal programma dei parametri IP è supportata dai blocchi di programma: I blocchi di programma accedono ai dati di indirizzi memorizzati in un tipo di dati si sistema adatto (SDT). 164 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

165 Blocchi di programma OUC (CP) A.3 Modifica dell indirizzo IP durante il tempo di esecuzione Possono essere utilizzati i seguenti blocchi di programma e tipi di dati di sistema: T_CONFIG Insieme a: IF_CONF_V4 IF_CONF_NTP IF_CONF_V6 IF_CONF_DNS I parametri di indirizzamento possono essere configurati in un CP solo con validità temporanea. Nel rispettivo SDT "IF_CONF_..." deve essere impostato il parametro "Mode" = 2. Nota Nessuna risposta del CP "T_CONFIG" non supporta la risposta del CP alla CPU. Gli errori nel richiamo del blocco o durante l'impostazione del parametro di indirizzi non vengono segnalati. Il blocco emette "BUSY" o "DONE", indipendentemente dall'impostazione dei parametri di indirizzi. Le informazioni dettagliate relative alla parametrizzazione dei blocchi e degli SDT si trovano nel sistema di informazione STEP 7. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

166 Blocchi di programma OUC (CP) A.3 Modifica dell indirizzo IP durante il tempo di esecuzione 166 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

167 SINEMA Remote Connect (CP) B B.1 Validità Le funzioni descritte di seguito sono supportate dai seguenti moduli: CP CP IRC CP 1542SP-1 IRC B.2 Collegamento a SINEMA RC Presupposto Versioni firmware e software necessarie: CP A partire dal firmware V3.1 CP IRC A partire dal firmware V3.1 CP 1542SP-1 IRC A partire dal firmware V2.0 SINEMA Remote Connect A partire dalla versione firmware V1.3 Comunicazione tramite SINEMA Remote Connect (SINEMA RC) L'applicazione "SINEMA RC Server" offre una gestione del collegamento comune di reti ripartire su Internet, di cui fa parte anche l'accesso remoto sicuro alle stazioni subordinate. La comunicazione tra il SINEMA RC Server e i nodi remoti avviene tramite il tunnel VPN tenendo in considerazione i diritti di accesso memorizzati. Per la codifica dei dati SINEMA RC utilizza OpenVPN. Il centro della comunicazione è il server SINEMA RC tramite il quale si svolge la comunicazione tra i nodi e che gestisce la configurazione del sistema di comunicazione. I router SCALANCE M, che possono essere utilizzati per il collegamento, supportano anche OpenVPN e il collegamento a SINEMA Remote Connect. Il CP può svolgere la comunicazione Telecontrol anche tramite il server SINEMA RC. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

168 SINEMA Remote Connect (CP) B.2 Collegamento a SINEMA RC Gruppi di parametri La progettazione della comunicazione tramite SINEMA RC e della comunicazione Telecontrol tramite SINEMA RC si esegue in due gruppi di parametri: Comunicazione tramite SINEMA RC: > "Security > VPN" Comunicazione Telecontrol tramite SINEMA RC: > "Tipi di comunicazione" Per i protocolli supportati e la progettazione vedere il capitolo Telecontrol tramite SINEMA RC (Pagina 169). Applicazioni Dalla combinazione dei parametri per la comunicazione Telecontrol e SINEMA RC risultano le seguenti possibilità di applicazione del CP: (1) Nessun Telecontrol e nessun SINEMA RC (CP solo per separazione della rete) (2) CP solo per manutenzione remota tramite SINEMA RC (3) CP solo per comunicazione Telecontrol (4) Il CP utilizza la comunicazione Telecontrol, SINEMA RC, ma solo per manutenzione remota. (5) Il CP utilizza SINEMA RC per la comunicazione Telecontrol e la manutenzione remota. La tabella fornisce una panoramica sui casi di impiego con le rispettive impostazioni dei parametri. "ON" significa parametro attivato. "OFF" significa parametro disattivato. Tabella B- 1 Esempi applicativi e parametri da attivare Esempio applicativo Impostazioni di parametri (parametri abbreviati) * SRC TC TC-SRC (1) Off Off Off (2) On Off Off (3) Off On Off (4) On On Off (5) On On On * Significato delle abbreviazioni dei parametri: SRC - Security > VPN (attivato) > "Tipo di collegamento VPN": "Configurazione OpenVPN automatica tramite SINEMA Remote Connect Server" TC - Tipi di comunicazione > Comunicazione Telecontrol attivata TC-SRC - Tipi di comunicazione > "Attiva comunicazione Telecontrol tramite SINEMA Remote Connect" 168 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

169 SINEMA Remote Connect (CP) B.3 Telecontrol tramite SINEMA RC B.3 Telecontrol tramite SINEMA RC Per le possibilità applicative della comunicazione tramite SINEMA Remote Connect vedere il capitolo Collegamento a SINEMA RC (Pagina 167). Requisiti richiesti Prima della progettazione del CP eseguire la progettazione necessaria di SINEMA Remote Connect - Server (non in STEP 7). Il CP e il partner di comunicazione del CP devono essere progettati nel server SINEMA RC. Protocolli di telecontrollo supportati I seguenti protocolli supportano la comunicazione tramite SINEMA Remote Connect: TeleControl Basic DNP3 IEC della comunicazione Telecontrol tramite SINEMA Remote Connect Per la progettazione del CP per l utilizzo della comunicazione Telecontrol tramite SINEMA RC procedere nel modo seguente: 1. Attivare nel gruppo di parametri "Tipi di comunicazione" la comunicazione Telecontrol e selezionare il protocollo. L opzione per la comunicazione tramite SINEMA RC non è ancora visibile. 2. Passare al gruppo di parametri "Security" e attivare le funzioni Security. (Nel gruppo di parametri "Tipi di comunicazione l opzione SINEMA RC compare disattivata e in grigio.) 3. Aprire il gruppo di parametri "Security > VPN" e attivare VPN. 4. Nel parametro "Tipo di collegamento VPN" selezionare l opzione "configurazione OpenVPN automatica tramite SINEMA Remote Connect Server" se non è ancora preimpostata. (Nel gruppo di parametri "Tipi di comunicazione l opzione SINEMA RC diventa editabile.) 5. Passare al gruppo di parametri "Tipi di comunicazione" e attivare l opzione "Attiva comunicazione Telecontrol tramite SINEMA Remote Connect". 6. Eseguire l ulteriore progettazione del collegamento SINEMA RC del CP in "Security > VPN". Per la progettazione vedere il capitolo Security > VPN > SINEMA Remote Connect (Pagina 170). Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

170 SINEMA Remote Connect (CP) B.4 Security > VPN > SINEMA Remote Connect B.4 Security > VPN > SINEMA Remote Connect Manutenzione remota con SINEMA Remote Connect (SINEMA RC) L applicazione "SINEMA Remote Connect" (SINEMA RC) è disponibile solo per la manutenzione remota. Per la codifica dei dati SINEMA RC utilizza OpenVPN. Il centro della comunicazione è il server SINEMA RC tramite il quale si svolge la comunicazione tra i nodi e che gestisce la configurazione del sistema di comunicazione. Passi preliminari Eseguire i seguenti passi prima di iniziare la progettazione del collegamento SINEMA RCdel modulo in STEP 7. Questi passi sono il requisito necessario per un progetto STEP 7 coerente. di SINEMA Remote Connect - Server Eseguire la progettazione necessaria di SINEMA RC - Server (non in STEP 7). Il modulo di comunicazione e i relativi partner di comunicazione devono essere progettati nel server SINEMA RC. Esportazione del certificato CA (opzionale) Se come metodo di autenticazione del modulo di comunicazione per la realizzazione del collegamento si vuole utilizzare il certificato del server, esportare il certificato CA dal SINEMA RC - Server. Importare successivamente il certificato CA dal SINEMA RC - Server nella stazione di engineering. In alternativa, come metodo di autenticazione del modulo di comunicazione è necessario utilizzare l impronta digitale del certificato del server. Nota Metodo di autenticazione raccomandato Il metodo di autenticazione raccomandato è l utilizzo del certificato CA. Questo certificato ha validità di 10 anni. L impronta digitale invece viene trasmessa dal certificato del server. Il periodo di validità può essere notevolmente inferiore. di SINEMA Remote Connect Importazione del proprio certificato 1. Navigare al gruppo di parametri "Security > Manager dei certificati". 2. Aprire la finestra di dialogo per la selezione del certificato facendo doppio clic sulla prima riga libera della tabella del manager locale dei certificati. 3. Selezionare il certificato CA da SINEMA RC - Server. Navigare successivamente al gruppo di parametri "Security > VPN". 170 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

171 SINEMA Remote Connect (CP) B.4 Security > VPN > SINEMA Remote Connect VPN > Generale 1. Attivare VPN 2. Come "Tipo di collegamento VPN" selezionare l opzione "Configurazione OpenVPN automatica tramite SINEMA Remote Connect Server" se non si vuole utilizzare la comunicazione tramite SINEMA Remote Connect. Selezionando "Internet Key Exchange (IKE)..." è possibile utilizzare la comunicazione tramite tunnel IPsec. SINEMA Remote Connect Server Inserire l indirizzo e il numero di porta del server. Controllo server Selezionare il metodo di autenticazione del modulo di comunicazione per la realizzazione del collegamento. Certificato CA Selezionare in "Certificato CA" il certificato CA precedentemente importato e attivato nel manager locale dei certificati da SINEMA RC - Server. Il modulo controlla sostanzialmente il certificato CA del server e il relativo periodo di validità. Entrambe le opzioni non possono essere modificate. Impronta digitale Se si seleziona questo metodo di autenticazione, inserire l impronta digitale del certificato del server di SINEMA RC - Server. Autenticazione ID dispositivo Inserire l ID dispositivo per il modulo generata in SINEMA RC. Password dispositivo Inserire la password dispositivo per il modulo progettata in SINEMA RC. Numero massimo di caratteri: 127 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

172 SINEMA Remote Connect (CP) B.4 Security > VPN > SINEMA Remote Connect Impostazioni opzionali La realizzazione del collegamento viene progettata nel gruppo di parametri "Security > VPN > Impostazioni opzionali" tramite il parametro "Tipo di collegamento". Intervallo di aggiornamento Tramite il parametro si imposta l intervallo nel quale il CP richiede la configurazione al server SINEMA RC. Con l impostazione 0 (zero) osservare che le modifiche della configurazione del server SINEMA RC possono comportare l impossibilità di realizzare un collegamento al server SINEMA RC dal CP. "Tipo di collegamento" Entrambe le opzioni del parametro hanno il seguente effetto sulla realizzazione del collegamento: Auto Il modulo realizza un collegamento al server SINEMA RC. Il collegamento OpenVPN rimane attivo finché i parametri del collegamento non vengono modificati dal server SINEMA Remote Connect. In caso di interruzione del collegamento il CP realizza di nuovo il collegamento automaticamente. In caso di modifica dei parametri del collegamento mediante il server SINEMA Remote Connect il CP interroga i nuovi dati del collegamento allo scadere dell'intervallo di aggiornamento progettato in alto. Trigger PLC L'opzione è prevista per la comunicazione sporadica del modulo tramite il server SINEMA RC. Questa opzione può essere utilizzata se si vogliono realizzare collegamenti temporanei tra il modulo e un PC. I collegamenti temporanei vengono realizzati tramite una variabile PLC e possono ad es. essere utilizzati per casi di service. Variabile PCL per la realizzazione del collegamento Il modulo realizza un collegamento con l opzione "Trigger PLC" se la variabile PLC (Bool) accetta il valore 1. Durante il funzionamento la variabile PLC può essere utilizzata in caso di necessità, ad es. tramite un pannello HMI. In caso di reset della variabile PLC a 0 il collegamento viene interrotto di nuovo. 172 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

173 WBM del TIM 1531 IRC C C.1 Web browser supportati Web browser Per l'accesso al Web server del TIM sono adatti i seguenti Web browser: Internet Explorer (versione 11) Google Chrome (versione 68) Firefox (versione 62) I Web browser indicati, le avvertenze ed eventuali integrazioni di programma necessari si trovano in Internet. C.2 Realizzazione del collegamento con il WBM del TIM. Possibilità di collegamento È possibile realizzare un collegamento tra un PC e il TIM tramite il protocollo HTTP/HTTPS: Collegamento LAN Con l interfaccia locale del PC è possibile collegarsi direttamente al TIM. Collegamento tramite WAN (Internet/rete mobile) Il TIM deve essere raggiungibile tramite un indirizzo IP fisso. Nei collegamenti tramite Internet / rete mobile è necessario utilizzare il protocollo protetto "HTTPS". Presupposti I presupposti per l'accesso al TIM sono: Il TIM deve essere raggiungibile tramite un indirizzo IPv4. Il PC deve trovarsi nella stessa sottorete del TIM. Il TIM deve essere raggiungibile. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

174 WBM del TIM 1531 IRC C.3 Funzioni generali del WBM Collegamento con il Web server del TIM Procedere nel modo seguente per collegarsi dal PC al Web server del TIM: 1. Aprire il Web browser. 2. Inserire l indirizzo (indirizzo IP / nome Host) del TIM (o del router) nella riga degli indirizzi del Web browser, in alternativa tramite il protocollo HTTP o HTTPS: Durante la selezione del protocollo fare attenzione che esso sia abilitato nella progettazione del TIM (scheda "Webserver"). Nei collegamenti HTTPS tramite Internet durante il primo login può comparire un messaggio di avvertimento che indica che la pagina Web non è sicura o che il certificato non è accreditato. Se si è sicuri di aver inserito l indirizzo corretto ignorare questo messaggio. Aggiungere eventualmente il collegamento alle eccezioni (in funzione del Web browser). Si apre la finestra di login del TIM. 3. Inserire nella casella di inserimento "Nome utente" il nome progettato in STEP 7 di un utente o di un amministratore. Valgono i diritti assegnati nelle "Impostazioni Security globali" del progetto STEP Inserire la relativa password nella casella di selezione "Password". 5. Fare clic sul pulsante "Login". Il Web server si apre con la pagina iniziale: C.3 Funzioni generali del WBM La lingua WBM si imposta tramite l impostazione del Browser utilizzato. Sono supportate le seguenti lingue: Tedesco inglese Visualizzazioni e icone della barra dei titoli Le visualizzazioni e le icone nella barra dei titoli del WBM hanno la seguente funzione: Simbolo Funzione Nome dell'utente attualmente registrato Disconnessione dell'utente Numero di collegamenti con un PC 174 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

175 WBM del TIM 1531 IRC C.4 Pagina iniziale Simbolo Funzione Data e ora dell ultimo aggiornamento della pagina del WBM indicate nell ora locale del TIM (yyyy-mm-dd hh:mm:ss) L aggiornamento automatico della visualizzazione del WBM è attivato. I dati vengono richiamati nell'intervallo progettato in "Sistema > Web server". L aggiornamento automatico della visualizzazione del WBM è disattivato. Attiva l aggiornamento automatico della visualizzazione del WBM. Disattiva l aggiornamento automatico della visualizzazione del WBM. Stampa della pagina WMB attuale C.4 Pagina iniziale Dopo il login nel WBM compare la pagina iniziale. A sinistra si trova l area di navigazione con i livelli principali del WBM. Navigazione nel WBM A sinistra nell area di navigazione aprire facendo clic su una voce la pagina WBM della quale si vogliono ricevere ulteriori informazioni o nella quale si vuole eseguire la progettazione e la programmazione. Il WBM apre rispettivamente la prima scheda della voce. Passare ad altre pagine con più schede facendo clic sul riquadro della scheda nella rispettiva scheda. Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C

176 WBM del TIM 1531 IRC C.4 Pagina iniziale Pagina iniziale Figura C-1 Pagina iniziale del WBM La pagina indica dati generali dell unità. Generale Nome della stazione Parametri progettati in STEP 7 Nome unità Parametri progettati in STEP 7 Tipo di unità Numero articolo Stato Stato di funzionamento Stato di funzionamento attuale del TIM Stato Stato dell avvio del firmware del TIM: TIM avviato senza errori Avvio interrotto con errori Data del firmware Data di generazione del file del firmware attualmente utilizzato Formato: MMM DD YYYY, hh:mm:ss 176 Manuale di progettazione, 11/2018, C79000-G8972-C508-01

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