AL 1. 42,5 m AS1 AS2. 2,4 m. R1 36 m. Filtro. Lavaggi

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1 LO SCHIUDITOIO Lo schiuditoio per gamberi dove si svolge questa tesi si trova in Sardegna a Carloforte, sull isola di S. Pietro, in provincia di Cagliari. E di proprietà della Provincia di Cagliari ed è gestita dall Assessorato per la Programmazione, Pianificazione Territoriale e Sviluppo Economico. E collocata a pochi metri dal mare, ha l aspetto di una serra con una superficie di circa 1000 mq ed in essa lavorano stabilmente tre tecnici, un biologo ed il personale degli uffici. In linea generale, le strutture presenti in quest impianto si possono ritrovano in altri tipi di avannotteria e possono essere quindi prese ed esempio ed eventualmente adattate tenendo conto delle dimensioni e delle specie allevate. 127

2 3 Aree funzionali In uno schiuditoio per gamberi si possono distinguere settori strutturalmente e funzionalmente separati. Dal punto di vista impiantistico e gestionale sono caratterizzati da insiemi operativi (locali, vasche, attrezzature, procedure) che rispondono ai particolari processi bio-produttivi che hanno luogo al loro interno. Tali settori corrispondono a vere e proprie aree funzionali, più o meno integrate tra loro, la cui definizione spesso richiama direttamente il processo o l evento biologico ad esse associato. 5 ( emergenza regolazione salinità) Pozzo 15 Termoaccumulo dolce 10 m 1,1 Kw 10 AL 1 42,5 m AL 2 AL 3 AL 4 Termoaccumulo mare 150 m AS1 2,4 m AS2 UV 0,4 0,8 2,2 Kw AH 0,8 0,4 CO R1 36 m R2 Filtro Tamburo 18 Larve I Accumulo mare 30 m/h 3 Kw II Accumulo mare 12 m 4 Kw 4 Kw Filtro 10 Ipoclorito sodio concentrato Filtro 10 Riscaldamento AH Raffreddamento AR 30 Lavaggi circuito scambiatori termici circuito fitoplancton marina non termocondizionata al settore condizionamento dei riproduttori linea dal mare dolce di pozzo marina non termoregolata ai settori Artemia, fito e riserva 150 m marina termoregolata e trattata ai settori allevamento larve ed emissione uova Artemia Riproduttori 0,8 µ 0,4 µ * Schema impiantistico dello schiuditoio di Carloforte (legenda nella pagina seguente). Mostra le varie strutture che di seguito vengono descritte. Lo schiuditoio di Carloforte, pur non essendo stati ancora completati tutti i lavori ed essendo una struttura in continua evoluzione, è oggi suddivisa in diverse aree. In fase di realizzazione, si è trattato di coniugare armonicamente i costi di costruzione con l affidabilità e l operatività; per questo è stata scelta una serra per ospitare le strutture 128

3 principali (per quanto queste si trovino in locali separati) che garantisce uno spazio facilmente modulabile ed un adeguata illuminazione naturale, importante nell allevamento. Circuito scambiatori termici Circuito fitoplancton Marina non termocondizionato al settore condizionamento dei riproduttori Linea dal mare Dolce di pozzo Marina non termoregolata ai settori artemia, fito e riserva 150 m 3 Marina termoregolata e trattata ai settori allevamento larvale ed emissione uova Termoaccumulo mare E situato esternamente alla serra, accanto alla stazione tecnica da cui dipende. Ha una capacità di 150 m 3 e viene utilizzato per contenere l acqua marina riscaldata da utilizzare all occorrenza nei settori riproduttori e allevamento larvale. E coibentato, dotato di aerazione regolabile ed in esso si procede anche alla disinfezione dell acqua. 129

4 Stazione tecnica Separata dal corpo principale dell impianto per motivi di sicurezza, contiene, in locali differenti, i servizi elettrici, i sistemi di riscaldamento e raffreddamento delle acque tramite caldaie e banca del ghiaccio, i serbatoi per l acqua dolce. Le due caldaie, alimentate a gasolio e la banca del ghiaccio, permettono attraverso degli scambiatori di calore di riscaldare o raffreddare l acqua: quella riscaldata, viene stoccata in un serbatoio ed in seguito distribuita alle sezioni mantenimento riproduttori e allevamento larvale e post-larvale, quella refrigerata viene invece utilizzata unicamente per la sezione riproduttori in quanto serve nelle fasi di condizionamento. All esterno (visibile a sinistra nella foto) è situato un pozzo d acqua salmastra che permette di variare la salinità in funzione delle esigenze. 130

5 Pannelli di controllo e impianto di aerazione Sono il cuore del sistema in quanto tramite questi è possibile programmare e gestire ogni operazione oltre che controllare i vari parametri delle vasche come temperatura, salinità, ph, ecc. Nella foto di sinistra sono inoltre visibili i compressori che forniscono aria al circuito che è totalmente pneumatico. Impianto filtrante Consiste in un insieme di strutture deputate al pompaggio di acqua da e verso mare e al suo trattamento, che consiste essenzialmente in una serie di filtrazioni e nella disinfezione. Si compone di due pompe che portano l acqua ad una serie di filtri a maglia decrescente (i due principali sono visibili nella foto a destra), più una serie di polmoni e serbatoi di decantazione tra cui il dissabbiatore (visibili a sinistra). Dopo la prima serie di filtrazioni 131

6 che raggiunge i 10µ, l acqua può essere inviata ai vari circuiti oppure mandata al trattamento con raggi U.V. L adduzione dell acqua di mare avviene tramite una condotta in parte interrata ed in parte sottomarina avente il punto di presa a circa 160 metri dalla battigia su un fondale di circa 3 metri. Apparato U.V. In questa sezione passa l acqua marina destinata alla cella fito che viene prima sterilizzata con raggi ultravioletti delle due lampade (visibili nella figura destra in alto) e quindi filtrata prima a 0,8 µ e poi a 0,4 µ (i filtri sono visibili nella foto a sinistra in alto). La stazione è dotata anche di pompa peristaltica per il trasferimento dell acqua o del fitoplancton, dove serva. 132