AREA CULTURA E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

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1 PROVINCIA DI REGGIO EMILIA AREA CULTURA E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 149 DEL 11/03/2008 OGGETTO APPROVAZIONE DELLE VALUTAZIONE DI INCIDENZA DEL PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE 2008/2012 DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REF. PROT.2008/19225

2 DS33 AREA CULTURA E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO SERVIZIO AMBIENTE Premesso che: IL DIRIGENTE con deliberazione della Giunta Provinciale n. 39, del 05/02/2008, dichiarata immediatamente eseguibile, è stato approvato il Piano Esecutivo di Gestione per l'esercizio 2008 ed è stata affidata ai Dirigenti di primo livello, individuati con delibera della Giunta Provinciale n. 2 del 08/01/2008, l'adozione di tutti i provvedimenti di contenuto gestionale necessari per assicurare il perseguimento degli obiettivi assegnati; con Direttive n. 79/409/CEE "Uccelli - Conservazione degli uccelli selvatici" e n. 92/43/CEE " - Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche" si prevede che gli Stati membri dell'unione Europea individuino nei proprio territorio delle aree, classificate rispettivamente come ZPS (Zone di Protezione Speciale), SIC (Siti di importanza Comunitaria) e ZSC (Zone Speciali di Conservazione), per tutelare le specie animali e vegetali, nonché gli habitat, indicati negli Allegati contenuti nelle Direttive CEE precitate, ai fine di costituire una rete ecologica, definita "Rete Natura 2000"; il DPR 8 settembre 1997, n. 357 "Regolamento recante attuazione della Direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche", successivamente modificato dai DPR 12 marzo 2003, n. 120, dà applicazione in Italia alle citate direttive comunitarie; il Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio, in data , ha emanato il Decreto Ministeriale "Elenco dei Siti di importanza comunitaria (SIC), per la regione biogeografica continentale, ai sensi della Direttiva 92/43/CEE"; e, sempre in data , il Decreto Ministeriale ''Elenco delle Zone di protezione speciale (ZPS), classificate ai sensi della Direttiva 79/409/CEE''; con Decreto Ministeriale de! 3 settembre 2002 sono state approvate le "Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000" predisposte dai Ministero dell'ambiente e Tutela del Territorio"; con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 167 del "Aggiornamento dell'elenco e della perimetrazione delle aree della Regione Emilia - Romagna designate come Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e come Zone di Protezione Speciale (ZPS) ai sensi delle Direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE" sono stati individuati i SIC e ZPS, ai sensi delle Direttive comunitarie "Uccelli" e "" sopra citate;

3 con la Deliberazione della Giunta Regionale n del , e successive modificazioni, sono state approvate le "Misure di conservazione per la gestione delle Zone di Protezione Speciale (ZPS), ai sensi delle Direttive 79/409/CEE, 92/43/CEE e DPR 357/97 e successive modificazioni"; Rilevato che le Regioni hanno la responsabilità di adottare le opportune misure per evitare il degrado degli habitat naturali e degli habitat di specie, nonché la perturbazione delle specie per cui le zone sono state individuate. Visti: la Legge Regionale n. 7 dei denominata "Disposizioni in materia ambientale", che al Titolo I definisce i ruoli dei diversi Enti nell'ambito di applicazione della Direttiva comunitaria 92/43/CEE; la Deliberazione della Giunta Regionale n del "Approvazione direttiva contenente i criteri di indirizzo per l'individuazione, la conservazione, la gestione ed il monitoraggio dei SIC e delle ZPS nonché le linee guida per l'effettuazione della valutazione di incidenza ai sensi dell'art. 2, comma 2 della L.R. 7/04"; la Deliberazione dell'assemblea legislativa dell'emilia-romagna 31 maggio 2006, n. 60 "Indirizzi per la pianificazione faunistico-venatoria provinciale di cui all'art.5 della L.R. n. 8/94"; il Decreto Ministeriale n. 184 del 17 ottobre 2007 "Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS)" cui le Regioni sono tenute ad adeguarsi; gli elaborati che costituiscono i! "Piano Faunistico Venatorio Provinciale della Provincia di Reggio Emilia"; il relativo "Studio di incidenza del Piano faunistico venatorio provinciale della Provincia di Reggio Emilia"; il parere favorevole (assunto agli atti della Provincia con Prot. n del 15/02/2008) espresso ai fini della valutazione di incidenza, ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 1191/2007, dal Parco Nazionale dell'appennino Tosco-Emiliano, il parere favorevole in merito all'incidenza del Piano sul Sito SIC-ZPS IT Casse di Espansione del Secchia (assunto agli atti della Provincia con Prot. n dei 10/03/2008) espresso dal Consorzio di gestione del Parco Fluviale del Secchia; Preso atto delle funzioni attribuite alle Province dagli artt. 14 e 44 della Legge Regionale 17 febbraio 2005, n. 6, e le convenzioni stipulate, in data 29 gennaio 2008, dalla Provincia di Reggio Emilia con le Riserve Naturali "Fontanili di Corte Valle Re" e "Rupe di Campotrera";

4 Considerato inoltre quanto contenuto nell'allegato A del presente atto che costituisce la nota tecnica di riferimento; Atteso che i! predetto intervento rientra nel progetto n. 16 del PEG 2008; Visto il Referto prot del 11/03/2008 del Responsabile dell'uo Valutazione di Impatto ambientale D E T E R M I N A 1. di approvare con esito positivo la Valutazione di Incidenza del Piano Faunistico Venatorio Provinciale della Provincia di Reggio Emilia, ai sensi della Direttiva 92/43/CEE, nei confronti di tutti i Siti della "Rete Natura 2000" della Provincia, in quanto gli interventi previsti sono da considerarsi compatibili nei confronti degli habitat e delle specie animali e vegetali presenti nei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) presenti sul territorio provinciale; 2. di approvare la nota tecnica di riferimento (Allegato A) con le relative prescrizioni, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto; 3. di dare atto che il presente provvedimento è espresso solo ai sensi e per gli effetti dell'art. 5 del DPR 357/97 e successive modificazioni e della "Direttiva contenente i criteri di indirizzo per l'individuazione, la conservazione, la gestione ed il monitoraggio dei SIC e delle ZPS nonché le linee guida per l'effettuazione della valutazione di incidenza ai sensi dell'art. 2, comma 2 della L.R. 7/04" approvata con D.G.R. n. 1191/2007 e sono fatte salve le altre eventuali autorizzazioni, pareri, concessioni previste dalie normative vigenti. Reggio Emilia lì 11/03/2008

5 Visto, si attesta la regolarità contabile della determina N. 149 dei 11/03/2008. Reggio Emilia, lì 12/03/2008 IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO BILANCIO (Dott.ssa Claudia Del Rio)

6 ALLEGATO A: NOTA TECNICA Dati generali del piano Titolo del Piano: Piano Faunistico Venatorio Provinciale della Provincia di Reggio Emilia; il Piano Faunistico-Venatorio Provinciale si applica all'intero territorio della Provincia di Reggio Emilia; Soggetto proponente: Provincia di Reggio Emilia Motivazioni del Piano Inquadramento del Piano negli strumenti di programmazione e pianificazione vigenti: il Piano Faunistico Venatorio Provinciale è previsto dalla normativa vigente in materia; in particolare la Legge n.157/92 demanda alle Regioni ed alle Province la pianificazione faunistico-venatoria e la Legge Regionale n. 8/94 e s.m.i. detta disposizioni per la pianificazione faunistico-venatoria a livello regionale e provinciale. Una volta approvato, i contenuti del PFVP vengono recepiti negli strumenti gestionali dei soggetti che a diverso titolo sono responsabili della gestione faunistica per i territori di propria competenza: Ambiti Territoriali di Caccia, Aziende Venatorie, Zone per l'addestramento e per le gare cinofile e Centri Privati di riproduzione della fauna selvatica allo stato naturale. Finalità del Piano: il PFVP individua gli obiettivi generali della gestione faunistica provinciale, pianifica gli interventi necessari al raggiungimento degli obiettivi ed indica i territori idonei alla destinazione dei diversi Istituti faunistici. Livello d'interesse: provinciale; Tipologia d'interesse: pubblico; Indicazione d'eventuali esigenze di realizzazione del Piano connesse alla salute dell uomo, alla sicurezza pubblica o di primaria importanza per l ambiente: nessuna; Piano soggetto a VALSAT: no; Caratteristiche e obiettivi del Piano Il Piano individua i seguenti obiettivi generali: - conservazione della risorsa fauna selvatica e degli ecosistemi, tutela della biodiversità e dell equilibrio ecologico; - salvaguardia del tessuto produttivo agricolo e stimolo allo sviluppo di un tessuto economico locale a lunga sostenibilità; - valorizzazione dell attività venatoria e del ruolo dei cacciatori; valorizzazione delle componenti sociali portatrici di interesse; - formazione degli operatori. Al fine di raggiungere tali obiettivi sono definite delle strategie e delle azioni, che possono essere applicate trasversalmente ai vari obiettivi oppure assumono una caratterizzazione per lo specifico obiettivo. 1

7 Il sistema obiettivi strategie azioni viene strutturato a partire da alcuni criteri generali che definiscono il ruolo di garanzia della Provincia in merito alla formulazione e valutazione stessa delle azioni di piano. Nel caso del PFVP il ruolo di garanzia della Provincia nei confronti dell interesse collettivo è rappresentato dai seguenti principi fondamentali che sono imprescindibili ed interdipendenti: a) conservazione e miglioramento degli ecosistemi e della risorsa fauna selvatica; b) salvaguardia del tessuto produttivo agricolo e impulso a nuove opportunità di sviluppo; c) valorizzazione delle istanze di tutte le componenti sociali portatrici di interesse nei confronti della fauna selvatica. tipologia degli interventi/attività di gestione faunistica previsti: il piano prevede la realizzazione di diverse attività di gestione faunistica e faunisticovenatoria, che si possono riassumere in: - caccia alla fauna stanziale; - caccia agli ungulati selvatici (selezione e collettiva); - piani di limitazione numerica con trappole e/o sparo; - caccia all avifauna migratoria; - caccia da appostamento fisso e temporaneo; - attività di addestramento e allenamento cani; - immissioni faunistiche a scopo di ripopolamento; - catture a scopo di ripopolamento delle specie lepre e fagiano; - catture con finalità di inanellamento a scopo scientifico; - catture di mammiferi a scopo di studio e ricerca. Descrizione delle interferenze tra opere/attività previste ed il sistema ambientale Uso di risorse naturali Il Piano prevede il prelievo di fauna selvatica per effetto dell attività venatoria ed interventi sulla vegetazione per aumentare ad esempio la diversità ambientale nelle aree boscate; questi ultimi sono configurati come attività di miglioramento ambientale a fini faunistici. Fattori d alterazione morfologica del territorio e del paesaggio Si possono ipotizzare per effetto dell applicazione del Piano trasformazioni delle zone umide in termini di creazione e/o ampliamento delle stesse e modifica delle pratiche colturali, intese come applicazione di modalità a minor impatto sulla fauna selvatica. Fattori d inquinamento e di disturbo ambientale L attività venatoria nelle zone umide (acque lentiche, in particolare) produce inquinamento delle acque per effetto del deposito dei pallini di piombo utilizzati per le munizioni. In conformità con le disposizione della Giunta Regionale, lo Studio d incidenza evidenzia la necessità di sostituzione delle attuali munizioni con altre, non contenenti piombo. Relativamente alla produzione di rifiuti e scorie, la normativa nazionale vieta l abbandono dei bossoli delle cartucce, le quali devono essere recuperati dal cacciatore (Legge 11 febbraio 1992 n. 157, art. 13). Non si ravvisano altri rischi di produzione di rifiuti. Rischio d incidenti Le limitazioni all esercizio venatorio (distanze da case, strade ecc.) finalizzate alla riduzione dei rischi d infortunio o danni alle cose sono contemplate dal quadro normativo vigente. 2

8 Relazione tecnica descrittiva dell area d'intervento e del sito Aree protette interessate Parco Nazionale dell'appennino Tosco-Emiliano Riserva Naturale "Casse d'espansione del Secchia" Riserva Naturale "Fontanili di Corte Valle Re" Riserva Naturale "Rupe di Campotrera" Siti di Rete Natura 2000 interessati CODICE TIPO NOME IT SIC-ZPS Monte Acuto, Alpe di Succiso IT SIC-ZPS Monte Ventasso IT SIC-ZPS Monte la Nuda, Cima Belfiore, Passo del Cerreto IT SIC-ZPS Val d'ozola, Monte Cusna IT SIC-ZPS Abetina Reale, Alta Val Dolo IT SIC-ZPS Monte Prado IT SIC Fontanili di Corte Valle Re IT SIC pietra di Bismantova IT SIC Gessi Triassici IT SIC Monte Duro IT SIC-ZPS Casse di espansione del Secchia IT SIC Fiume Enza da La Mora a Compiano IT SIC Rupe di Campotrera, Rossena IT SIC-ZPS Valli di Novellara IT SIC San Valentino, Rio della Rocca IT SIC Ca' del vento, Ca' del lupo, gessi di Borzano IT SIC Media Val Tresinaro, Val Dorgola IT ZPS Cassa di espansione del Tresinaro IT SIC-ZPS Golena del Po di Gualtieri, Guastalla e Luzzara IT SIC Rio Rodano e fontanili di Fogliano e Ariolo IT SIC Rio Tassaro IT SIC-ZPS Fontanili di Gattatico e fiume Enza Rapporto tra attività di gestione faunistico-venatoria previste dal piano e i siti Rete Natura 2000 In riferimento a quanto deducibile dallo "Studio d'incidenza del PFVP della Provincia di Reggio Emilia sui Siti della Rete Natura 2000", di seguito vengono sintetizzate, sito per sito, le possibili interferenze tra le attività previste dal Piano e gli habitat e le specie di interesse conservazionistico presenti nei siti di Rete Natura Per ogni sito vengono indicati: habitat: - elenco degli habitat di interesse comunitario su cui il PFVP può avere interferenze; - i fattori di minaccia sugli habitat; specie faunistiche: - specie soggette a fattori di minaccia. Nello studio di incidenza sono stati individuati 24 possibili fattori di minaccia per le specie faunistiche derivanti dalle attività del PFVP; ad ogni specie è stato attribuito 3

9 un valore numerico che definisce il grado di incidenza per ogni singolo fattore di minaccia sulla specie stessa (nulla o trascurabile; negativa ma non significativa; negativa e significativa). Quindi sono stati definiti, con calcoli matriciali, sia l'incidenza totale del Piano su una specie (considerando dunque tutti i fattori di minaccia), sia l'incidenza totale del Piano sul singolo sito (considerato come l'insieme delle specie di interesse conservazionistico), in entrambi i casi tenendo conto delle soglie sopra indicate. Nello studio di incidenza, con riferimento a quelle specie per le quali è stata stimata, con il metodo sopradescritto, un'incidenza negativa significativa, sono previste misure di mitigazione opportune utili a riportare l'incidenza al di sotto della soglia di significatività. Di seguito, per ciascun Sito, sono sintetizzati: il numero di specie considerate, l'incidenza totale del Piano sul sito, le specie che hanno incidenza negativa rispetto ai fattori di minaccia nel loro complesso e, infine, le specie che presentano incidenza negativa anche per solo un fattore di minaccia. - fattori di minaccia per le suddette specie e per il sito. Per quanto riguarda le specie floristiche i fattori di minaccia sono ricompresi tra quelli individuati per gli habitat e, in alcuni casi, per la fauna. SIC-ZPS IT MONTE ACUTO, ALPE DI SUCCISO presenti nel sito con possibili interferenze con il PFVP: lande secche (codice 4030); lande alpine (codice 4060); formazioni di Juniperus communis su lande o prati calcarei (codice 5130); terreni erbosi calcarei alpini (codice 6170); formazioni di Nardo (codice 6230); praterie in cui è presente Molin (codice 6410); praterie di megaforbie eutrofiche (codice 6430); praterie montane da fieno (codice 6520); torbiere di transizione e instabili (codice 7140); ghiaioni silicei (codice 8110); ghiaioni del Mediterraneo (codice 8130); pareti rocciose con vegetazione casmofitica calcarea (codice 8210); pareti rocciose con vegetazione casmofitica silicicola (codice 8220); faggeti di Luzulo-Fagetum (codice 9110); faggeti calcicoli (codice 9150); foreste di valloni (codice 9180); foreste alluvionale residue di Alnion glutinoso-incanae (codice 91E0); faggeti degli Appennini (codice 9210). attività di miglioramento ambientale (AMA). Specie faunistiche 19 specie; il punteggio ottenuto tramite applicazione della matrice di valutazione indica che l incidenza del Piano nel sito è di tipo nullo o trascurabile. Due specie (Tottavilla e Lupo) sono soggette ad incidenza negativa ma non significativa. Alcuni dei fattori di minaccia individuati assumono incidenza elevata nei confronti di una o più specie: Lupo, Tottavilla, Falco pecchiaiolo, Calandro, Succiacapre, Codirossone, Culbianco, Prispolone, Tortora, Assiolo, Lui verde, Upupa, Beccafico, Codirosso, Cuculo, Sterpazzola, Usignolo, Balestruccio e Rondine. Sussistono pertanto le condizioni/necessità per applicare alcune misure di mitigazione riduzione prati e pascoli (RPP); creazione prati e pascoli (CPP); attività agricole (AA); uccisioni illegali (UI); investimenti stradali (IS); catture di fauna selvatica con reti (CR); piani di controllo con sparo (PCS); allenamento ed addestramento cani (AAC); censimenti in battuta agli ungulati (CBU); rischio di confusione tra specie (RCS); disturbo causato da attività venatoria (DAV); appostamenti temporanei (AT); appostamenti fissi (AF). 4

10 SIC-ZPS IT MONTE VENTASSO presenti nel sito con possibili interferenze con il PFVP: laghi eutrofici naturali (codice 3150); lande secche (codice 4030); lande alpine e subalpine (codice 4060); formazioni di Juniperus communis su lande o prati calcarei (codice 5130); terreni erbosi calcarei carsici (codice 6110); terreni erbosi calcarei alpini (codice 6170); formazioni erbose secche (codice 6210); formazioni erbose di Nardo (codice 6230); praterie in cui è presente Molin (codice 6410); praterie di megaforbie eutrofiche (codice 6430); praterie magre da fieno a bassa altitudine (codice 6510); praterie montane da fieno (codice 6520); torbiere di transizione e instabili (codice 7140); ghiaioni del Mediterraneo (codice 8130); pareti rocciose con vegetazione casmofitica calcarea (codice 8210); pareti rocciose con vegetazione casmofitica silicicola (codice 8220); faggeti di Luzulo-Fagetum (codice 9110); faggeti calcicoli (codice 9150); foreste alluvionale residue di Alnion glutinoso-incanae (codice 91E0); faggeti degli appennini (codice 9220); castagneti (codice 9260). attività di miglioramento ambientale (AMA). Specie faunistiche 13 specie; il punteggio ottenuto tramite applicazione della matrice di valutazione indica che l incidenza del Piano nel sito è di tipo nullo o trascurabile. Tre specie (Aquila reale, Tottavilla e Lupo) sono soggette ad incidenza negativa ma non significativa. Alcuni dei fattori di minaccia individuati assumono incidenza elevata nei confronti di una o più specie: Aquila reale, Lupo, Tottavilla, Falco pecchiaiolo, Calandro, Culbianco, Prispolone, Assiolo, Lui verde, Cuculo, Sterpazzola, Usignolo e Averla piccola. Sussistono pertanto le condizioni per applicare alcune misure di mitigazione. riduzione prati e pascoli (RPP); creazione prati e pascoli (CPP); attività agricole (AA); disturbo causato da fruizione turistica (DFT); uccisioni illegali (UI); investimenti stradali (IS); catture di fauna selvatica con reti (CR); piani di controllo con sparo (PCS); allenamento ed addestramento cani (AAC); censimenti in battuta agli ungulati (CBU); rischio di confusione tra specie (RCS); disturbo causato da attività venatoria (DAV); appostamenti temporanei (AT); appostamenti fissi (AF). SIC-ZPS IT MONTE LA NUDA, CIMA BELFIORE, PASSO DEL CERRETO presenti nel sito con possibili interferenze con il PFVP: fiumi alpini e loro vegetazione riparia legnosa di Salix elaeagnos (codice 3240); Chenopodietum rubri dei fiumi submontani (codice 3270); lande secche (codice 4030); lande alpine (codice 4060); formazioni di Juniperus communis su lande o prati calcarei (codice 5130); terreni erbosi calcarei alpini (codice 6170); formazioni erbose secche seminaturali (codice 6210); formazioni di Nardo (codice 6230); praterie in cui è presente Molin (codice 6410); praterie di megaforbie eutrofiche (codice 6430); praterie magre da fieno (codice 6510); praterie montane da fieno (codice 6520); torbiere di transizione e instabili (codice 7140); ghiaioni silicei (codice 8110); ghiaioni del Mediterraneo (codice 8130); pareti rocciose con vegetazione casmofitica calcarea (codice 8210); pareti rocciose con vegetazione casmofitica silicicola (codice 8220); faggeti di Luzulo-Fagetum (codice 9110); foreste alluvionale residue di Alnion glutinoso-incanae (codice 91E0); faggeti degli Appennini (codice 9210); faggeti degli Appennini (codice 9220); castagneti (codice 9260). 5

11 attività di miglioramento ambientale (AMA). Specie faunistiche 18 specie; il punteggio ottenuto tramite applicazione della matrice di valutazione indica che l incidenza del Piano nel sito è di tipo nullo o trascurabile. Due specie (Tottavilla e Lupo) sono soggette ad incidenza negativa ma non significativa. Alcuni dei fattori di minaccia individuati assumono incidenza elevata nei confronti di una o più specie: Lupo, Tottavilla, Calandro, Succiacapre, Codirossone, Culbianco, Prispolone, Tortora, Lui verde, Upupa, Beccafico, Codirosso, Cuculo, Sterpazzola, Usignolo, Balestruccio, Averla piccola e Rondine. Sussistono pertanto le condizioni per applicare alcune misure di mitigazione. riduzione prati e pascoli (RPP); creazione prati e pascoli (CPP); attività agricole (AA); uccisioni illegali (UI); investimenti stradali (IS); catture di fauna selvatica con reti (CR); piani di controllo con sparo (PCS); allenamento ed addestramento cani (AAC); censimenti in battuta agli ungulati (CBU); rischio di confusione tra specie (RCS); disturbo causato da attività venatoria (DAV); appostamenti temporanei (AT); appostamenti fissi (AF); mancato rispetto dei valichi montani (MRPV). SIC-ZPS IT VAL D'OZOLA, MONTE CUSNA presenti nel sito con possibili interferenze con il PFVP: lande secche (codice 4030); lande alpine (codice 4060); formazioni di Juniperus communis su lande o prati calcarei (codice 5130); terreni erbosi calcarei alpini (codice 6170); formazioni erbose secche seminaturali (codice 6210); formazioni di Nardo (codice 6230); praterie in cui è presente Molin (codice 6410); praterie di megaforbie eutrofiche (codice 6430); praterie montane da fieno (codice 6520); torbiere di transizione e instabili (codice 7140); ghiaioni silicei (codice 8110); ghiaioni del Mediterraneo (codice 8130); pareti rocciose con vegetazione casmofitica calcarea (codice 8210); pareti rocciose con vegetazione casmofitica silicicola (codice 8220); faggeti di Luzulo-Fagetum (codice 9110); foreste alluvionale residue di Alnion glutinoso-incanae (codice 91E0); faggeti degli Appennini (codice 9220). attività di miglioramento ambientale (AMA). Specie faunistiche 17 specie; il punteggio ottenuto tramite applicazione della matrice di valutazione indica che l incidenza del Piano nel sito è di tipo nullo o trascurabile. Tre specie (Aquila reale, Tottavilla e Lupo) sono soggette ad incidenza negativa ma non significativa. Alcuni dei fattori di minaccia individuati assumono incidenza elevata nei confronti di una o più specie: Aquila reale, Lupo, Falco pecchiaiolo, Tottavilla, Calandro, Succiacapre, Codirossone, Culbianco, Prispolone, Tortora, Lui verde, Beccafico, Cuculo, Sterpazzola, Usignolo, Averla piccola e Assiolo. Sussistono pertanto le condizioni per applicare alcune misure di mitigazione. riduzione prati e pascoli (RPP); creazione prati e pascoli (CPP); attività agricole (AA); disturbo causato da fruizione turistica (DFT); uccisioni illegali (UI); investimenti stradali (IS); catture di fauna selvatica con reti (CR); piani di controllo con sparo (PCS); allenamento ed addestramento cani (AAC); censimenti in battuta agli ungulati (CBU); esposizione a disturbi in fase di riproduzione (SO); rischio di confusione tra specie (RCS); 6

12 disturbo causato da attività venatoria (DAV); appostamenti temporanei (AT); appostamenti fissi (AF); mancato rispetto dei valichi montani (MRPV). SIC-ZPS IT ABETINA REALE, ALTA VAL DOLO presenti nel sito con possibili interferenze con il PFVP: lande alpine (codice 4060); terreni erbosi calcarei alpini (codice 6170); formazioni di Nardo (codice 6230); praterie in cui è presente Molin (codice 6410); torbiere di transizione e instabili (codice 7140); torbiere basse alcaline (codice 7230); ghiaioni silicei (codice 8110); ghiaioni del Mediterraneo (codice 8130); pareti rocciose con vegetazione casmofitica calcarea (codice 8210); pareti rocciose con vegetazione casmofitica silicicola (codice 8220); faggeti di Luzulo-Fagetum (codice 9110); foreste alluvionale residue di Alnion glutinoso-incanae (codice 91E0); faggeti degli Appennini (codice 9220). attività di miglioramento ambientale (AMA). Specie faunistiche 12 specie; il punteggio ottenuto tramite applicazione della matrice di valutazione indica che l incidenza del Piano nel sito è di tipo nullo o trascurabile. Due specie (Lupo e Tottavilla) sono soggette ad incidenza negativa ma non significativa. Alcuni dei fattori di minaccia individuati assumono incidenza elevata nei confronti di una o più specie: Lupo, Tottavilla, Calandro, Succiacapre, Prispolone, Lui verde, Beccafico, Cuculo, Sterpazzola, Averla piccola, Miniottero e Vespertilio di Blyth. Sussistono pertanto le condizioni per applicare alcune misure di mitigazione. riduzione prati e pascoli (RPP); creazione prati e pascoli (CPP); attività agricole (AA); uccisioni illegali (UI); investimenti stradali (IS); catture di fauna selvatica con reti (CR); piani di controllo con sparo (PCS); allenamento ed addestramento cani (AAC); censimenti in battuta agli ungulati (CBU); rischio di confusione tra specie (RCS); disturbo causato da attività venatoria (DAV); appostamenti temporanei (AT); appostamenti fissi (AF); mancato rispetto dei valichi montani (MRPV). SIC-ZPS IT MONTE PRADO presenti nel sito con possibili interferenze con il PFVP: fiumi alpini e loro vegetazione riparia legnosa di Salix elaeagnos (codice 3240); lande secche (codice 4030); lande alpine (codice 4060); formazioni di Juniperus communis su lande o prati calcarei (codice 5130); terreni erbosi calcarei alpini (codice 6170); formazioni erbose secche seminaturali (codice 6210); formazioni di Nardo (codice 6230); praterie in cui è presente Molin (codice 6410); praterie di megaforbie eutrofiche (codice 6430); praterie montane da fieno (codice 6520); torbiere di transizione e instabili (codice 7140); ghiaioni silicei (codice 8110); ghiaioni del Mediterraneo (codice 8130); pareti rocciose con vegetazione casmofitica calcarea (codice 8210); pareti rocciose con vegetazione casmofitica silicicola (codice 8220); faggeti di Luzulo-Fagetum (codice 9110); faggeti calcicoli (codice 9150); foreste alluvionale residue di Alnion glutinoso-incanae (codice 91E0); faggeti degli Appennini (codice 9220); castagneti (codice 9260). nessuno. 7

13 Specie faunistiche 7 specie; il punteggio ottenuto tramite applicazione della matrice di valutazione indica che l incidenza del Piano nel sito è di tipo nullo o trascurabile. Una specie (Lupo) è soggetta ad incidenza negativa ma non significativa. Alcuni dei fattori di minaccia individuati assumono incidenza elevata nei confronti di una o più specie: Lupo, Calandro, Codirossone, Culbianco, Prispolone, Lui verde e Beccafico. Sussistono pertanto le condizioni per applicare alcune misure di mitigazione. Fattori di minaccia per la fauna dipendenti dal PFVP: il sito è completamente incluso all interno del Parco Nazionale, per cui l unica misura di mitigazione possibile è rappresentata da mancato rispetto dei valichi montani (MRPV). SIC IT FONTANILI DI CORTE VALLE RE presenti nel sito con possibili interferenze con il PFVP: laghi eutrofici naturali con vegetazione del tipo Magnopotamion o Hydrocharition (codice 3150); vegetazione sommersa di ranuncoli dei fiumi submontani e delle pianure (codice 3260). inquinamento causato dai pallini di piombo (S) e botulismo (B); impatto sulla vegetazione causato dalla presenza della Nutria (NU); gestione della vegetazione elofitica (GA). Specie faunistiche 9 specie. Il punteggio ottenuto tramite applicazione della matrice di valutazione è pari a 122 punti, la soglia tra caso D ed E nel sito è pari a 216 punti. Ne consegue che l incidenza del Piano nel sito è di tipo nullo o trascurabile. Nessuna specie è soggetta ad incidenza negativa. Alcuni dei fattori di minaccia individuati assumono incidenza elevata nei confronti di una o più specie: Piviere dorato, Cannaiola, Cannareccione, Martin pescatore, Sterna comune, Cutrettola, Rondine e Balestruccio. Sussistono pertanto le condizioni per applicare alcune misure di mitigazione/soluzioni alternative. gestione ambientale (GA); estensione della zona umida (EZU); mantenimento delle condizioni idonee all insediamento di specie con abitudini acquatiche (MCI); botulismo (B); riduzione prati e pascoli (RPP); saturnismo (S); disturbo causato da fruizione turistica (DFT); piani di controllo con sparo (PCS); allenamento ed addestramento cani (AAC); cattura di uccelli a scopo di richiamo (CUR); appostamenti temporanei (AT). SIC IT PIETRA DI BISMANTOVA presenti nel sito con possibili interferenze con il PFVP: formazioni di Juniperus communis su lande o prati calcarei (codice 5130); terreni erbosi calcarei carsici (codice 6110); terreni erbosi calcarei alpini (codice 6170); formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (codice 6210); praterie magre da fieno a bassa altitudine (codice 6510); praterie magre da fieno a bassa altitudine (codice 6510); praterie montane da fieno (codice 6520); ghiaioni del mediterraneo (codice 8130); pareti rocciose con vegetazione casmofitica (codice 8210); foreste di valloni (codice 9180). 8

14 attività di miglioramento ambientale (AMA). Specie faunistiche 4 specie; il punteggio ottenuto tramite applicazione della matrice di valutazione indica che l incidenza del Piano nel sito è di tipo nullo o trascurabile. Una specie (Tottavilla) è soggetta ad incidenza negativa ma non significativa. Alcuni dei fattori di minaccia individuati assumono incidenza elevata nei confronti di una o più specie: Tottavilla, Succiacapre, Averla piccola e Picchio muraiolo. Sussistono pertanto le condizioni per applicare alcune misure di mitigazione/soluzioni alternative. riduzione prati e pascoli (RPP); attività agricole (AA); catture di fauna selvatica con reti (CR); piani di controllo con sparo (PCS); allenamento ed addestramento cani (AAC); censimenti in battuta agli ungulati (CBU); rischio di confusione tra specie (RCS); disturbo causato da attività venatoria (DAV); appostamenti temporanei (AT); appostamenti fissi (AF). SIC IT GESSI TRIASSICI presenti nel sito con possibili interferenze con il PFVP: acque oligomesotrofiche calcaree con vegetazione bentica di Chara (codice 3140); laghi eutrofici naturali con vegetazione del tipo Magnopotamion o Hydrocharition (codice 3150); stagni temporanei mediterranei (codice 3170); fiumi alpini e loro vegetazione riparia legnosa di Myricaria germanica (codice 3230); fiumi alpini e loro vegetazione riparia legnosa di Salix elaeagnos (codice 3240); vegetazione sommersa di ranuncoli dei fiumi submontani e delle pianure (codice 3260); Chenopodietum rubri dei fiumi submontani (codice 3270); formazioni di Juniperus communis su lande o prati calcarei (codice 5130); terreni erbosi calcarei carsici (codice 6110); formazioni erbose secche seminaturali (codice 6210); praterie in cui è presente Molin (codice 6410); praterie di megaforbie eutrofiche (codice 6430); praterie magre da fieno a bassa altitudine (codice 6510); paludi calcaree (codice 7210); ghiaioni del Mediterraneo (codice 8130); pareti rocciose con vegetazione casmofitica calcarea (codice 8210); grotte non ancora sfruttate a livello turistico (codice 8310); Foreste di valloni (codice 9180); foreste alluvionale residue di Alnion glutinosoincanae (codice 91E0); castagneti (codice 9260); foreste a galleria di Salix alba e Populus alba (codice 92A0). attività di miglioramento ambientale (AMA). Specie faunistiche 20 specie; il punteggio ottenuto tramite applicazione della matrice di valutazione indica che l incidenza del Piano nel sito è di tipo nullo o trascurabile. Due specie (Tottavilla e Lupo) sono soggette ad incidenza negativa ma non significativa. Alcuni dei fattori di minaccia individuati assumono incidenza elevata nei confronti di una o più specie: Lupo, Tottavilla, Succiacapre, Prispolone, Tortora, Averla piccola, Rigogolo, Rinolofo maggiore, Upupa, Canapino, Codirosso, Corriere piccolo, Cuculo, Sterpazzola, Sterpazzolina, Usignolo, Pigliamosche, Balestruccio, Rondine e Martin pescatore. Sussistono pertanto le condizioni per applicare alcune misure di mitigazione/soluzioni alternative. riduzione prati e pascoli (RPP); creazione prati e pascoli (CPP); attività agricole (AA); 9

15 disturbo causato da fruizione turistica (DFT); uccisioni illegali (UI); investimenti stradali (IS); catture di fauna selvatica con reti (CR); piani di controllo con sparo (PCS); allenamento ed addestramento cani (AAC); censimenti in battuta agli ungulati (CBU); rischio di confusione tra specie (RCS); disturbo causato da attività venatoria (DAV); appostamenti temporanei (AT); appostamenti fissi (AF). SIC IT MONTE DURO presenti nel sito con possibili interferenze con il PFVP: formazioni di Juniperus communis su lande o prati calcarei (codice 5130); formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (codice 6210); praterie in cui è presente Molin (codice 6410); sorgenti pietrificanti con formazione di tufo (codice 7220); ghiaioni del Mediterraneo occidentale (codice 8130); ghiaioni dell Europa centrale calcarei (codice 8160); pareti rocciose con vegetazione casmofitica calcarea (codice8210); faggeti calcicoli (codice 9150). attività di miglioramento ambientale (AMA). Specie faunistiche 15 specie; il punteggio ottenuto tramite applicazione della matrice di valutazione indica che l incidenza del Piano nel sito è di tipo nullo o trascurabile. Una specie (Tottavilla) è soggetta ad incidenza negativa ma non significativa. Alcuni dei fattori di minaccia individuati assumono incidenza elevata nei confronti di una o più specie: Tottavilla, Lodolaio, Succiacapre, Tortora, Averla piccola, Rigogolo, Upupa, Canapino, Codirosso, Cuculo, Lui bianco, Sterpazzolina, Usignolo, Pigliamosche e Martin pescatore. Sussistono pertanto le condizioni per applicare alcune misure di mitigazione/soluzioni alternative. riduzione prati e pascoli (RPP); creazione prati e pascoli (CPP); attività agricole (AA); disturbo causato da fruizione turistica (DFT); catture di fauna selvatica con reti (CR); piani di controllo con sparo (PCS); allenamento ed addestramento cani (AAC); censimenti in battuta agli ungulati (CBU); rischio di confusione tra specie (RCS); appostamenti temporanei (AT); appostamenti fissi (AF). SIC-ZPS IT CASSE DI ESPANSIONE DEL SECCHIA presenti nel sito con possibili interferenze con il PFVP: acque oligotrofe dell Europa centrale e prealpina con vegetazione di Littorella o di Isoetes o vegetazione annua delle rive riemerse (codice 3130); Chenopodietum rubri dei fiumi submontani (codice 3270); foreste a galleria di Salix alba e Populus alba (codice 92A0). inquinamento causato dai pallini di piombo (S) e botulismo (B); impatto sulla vegetazione causato dalla presenza della Nutria (NU); gestione della vegetazione elofitica (GA). Specie faunistiche 33 specie; il punteggio ottenuto tramite applicazione della matrice di valutazione indica che l incidenza del Piano nel sito è di tipo nullo o trascurabile. Tuttavia, sette specie su 33 sono soggette ad incidenza negativa ma non significativa, mentre una sola specie 10

16 (Pavoncella) è soggetta ad incidenza negativa e significativa. Inoltre, alcuni dei fattori di minaccia individuati assumono incidenza elevata nei confronti di una o più specie: Pavoncella, Germano reale, Airone cenerino, Nitticora, Folaga, Cavaliere d'italia, Mestolone, Moriglione, Alzavola, Combattente, Svasso maggiore, Tarabusino, Tuffetto, Falco di palude, Airone rosso, Martin pescatore, Falco pescatore, Mignattino, Mignattino piombato, Rigogolo, Sterna comune, Cuculo, Topino, Usignolo, Tortora, Averla piccola, Sterpazzola, Canapino e Rondine. Sussistono pertanto le condizioni per applicare alcune misure di mitigazione/soluzioni alternative. gestione ambientale (GA); estensione della zona umida (EZU); mantenimento delle condizioni idonee all insediamento di specie con abitudini acquatiche (MCI); botulismo (B); riduzione prati e pascoli (RPP); creazione prati e pascoli (CPP); saturnismo (S); attività agricole (AA); disturbo causato da fruizione turistica (DFT); uccisioni illegali (UI); catture di fauna selvatica con reti (CR); piani di controllo con sparo (PCS); allenamento ed addestramento cani (AAC); cattura di uccelli a scopo di richiamo (CUR); sparo a salve (SS); disturbo causato da attività venatoria (DAV); appostamenti temporanei (AT); appostamenti fissi (AF). SIC IT FIUME ENZA DA LA MORA A COMPIANO presenti nel sito con possibili interferenze con il PFVP: acque oligomesotrofiche calcaree con vegetazione bentica di Chara (codice 3140); laghi eutrofici naturali con vegetazione del tipo Magnopotamion o Hydrocharition (codice 3150); stagni temporanei mediterranei (codice 3170); fiumi alpini e loro vegetazione riparia legnosa di Salix elaeagnos (codice 3240); vegetazione sommersa di ranuncoli dei fiumi submontani e delle pianure (codice 3260); Chenopodietum rubri dei fiumi submontani (codice 3270); formazioni di Juniperus communis su lande o prati calcarei (codice 5130); formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (codice 6210); praterie in cui è presente Molin (codice 6410); rocce silicee con vegetazione pioniera (codice 8230); foreste alluvionali residue di Alnion glutinoso-incanae (codice 91E0); foreste a galleria di Salix alba e Populus alba (codice 92A0). attività di miglioramento ambientale (AMA). Specie faunistiche 3 specie; il punteggio ottenuto tramite applicazione della matrice di valutazione indica che l incidenza del Piano nel sito è di tipo nullo o trascurabile. Nessuna specie è soggetta ad incidenza negativa. Alcuni dei fattori di minaccia individuati assumono incidenza elevata nei confronti di una o più specie: Succiacapre, Averla piccola e Rinolofo maggiore. Sussistono pertanto le condizioni per applicare alcune misure di mitigazione/soluzioni alternative. allenamento ed addestramento cani (AAC). SIC IT RUPE DI CAMPOTRERA, ROSSENA presenti nel sito con possibili interferenze con il PFVP: formazioni di Juniperus communis su lande o prati calcarei (codice 5130); terreni erbosi calcarei carsici (codice 6110); formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su 11

17 substrato calcareo (codice 6210); pareti rocciose con vegetazione casmofitica calcarea (codice8210); pareti rocciose con vegetazione casmofitica silicicola (codice8220); rocce silicee con vegetazione pioniera (codice 8230). attività di miglioramento ambientale (AMA). Specie faunistiche 4 specie; il punteggio ottenuto tramite applicazione della matrice di valutazione indica che l incidenza del Piano nel sito è di tipo nullo o trascurabile. Una specie (Tottavilla) è soggetta ad incidenza negativa ma non significativa. Alcuni dei fattori di minaccia individuati assumono incidenza elevata nei confronti di una o più specie: Tottavilla, Ortolano, Succiacapre e Averla piccola. Sussistono pertanto le condizioni per applicare alcune misure di mitigazione/soluzioni alternative. riduzione prati e pascoli (RPP); attività agricole (AA); catture di fauna selvatica con reti (CR); piani di controllo con sparo (PCS); allenamento ed addestramento cani (AAC); censimenti in battuta agli ungulati (CBU); rischio di confusione tra specie (RCS); appostamenti temporanei (AT); appostamenti fissi (AF). SIC-ZPS IT VALLI DI NOVELLARA presenti nel sito con possibili interferenze con il PFVP: acque oligomesotrofiche calcaree con vegetazione bentica di Chara (codice 3140); laghi eutrofici naturali con vegetazione del tipo Magnopotamion o Hydrocharition (codice 3150). inquinamento causato dai pallini di piombo (S) e botulismo (B); impatto sulla vegetazione causato dalla presenza della Nutria (NU); gestione della vegetazione elofitica (GA). Specie faunistiche 50 specie; il punteggio ottenuto tramite applicazione della matrice di valutazione indica che l incidenza del Piano nel sito è di tipo nullo o trascurabile. Tuttavia, sei specie su 50 sono soggette ad incidenza negativa ma non significativa, mentre una sola specie (Pavoncella) è soggetta ad incidenza negativa e significativa. Inoltre, alcuni dei fattori di minaccia individuati assumono incidenza elevata nei confronti di una o più specie: Pavoncella, Germano reale, Mestolone, Moretta, Moriglione, Marzaiola, Folaga, Cavaliere d'italia, Beccaccino, Gallinella d'acqua, Airone cenerino, Combattente, Nitticora, Piviere dorato, Tarabusino, Porciglione, Tuffetto Cannaiola, Cannareccione, Falco di palude, Gambecchio, Pantana, Pettegola, Piovanello pancianera, Piro piro boschereccio, Piro piro culbianco,,piro piro piccolo, Pittima reale, Sgarza ciuffetto, Totano moro, Martin pescatore, Nibbio bruno, Mignattino, Sterna comune, Cuculo, Forapaglie castagnolo, Smeriglio, Usignolo, Cutrettola, Averla piccola, Lodolaio, Canapino e Rondine. Sussistono pertanto le condizioni per applicare alcune misure di mitigazione/soluzioni alternative. gestione ambientale (GA); estensione della zona umida (EZU); mantenimento delle condizioni idonee all insediamento di specie con abitudini acquatiche (MCI); botulismo (B); riduzione prati e pascoli (RPP); creazione prati e pascoli (CPP); saturnismo (S); attività agricole (AA); disturbo causato da fruizione turistica (DFT); uccisioni illegali (UI); catture di fauna selvatica con reti (CR); piani di controllo con sparo (PCS); allenamento ed 12

18 addestramento cani (AAC); cattura di uccelli a scopo di richiamo (CUR); disturbo causato da attività venatoria (DAV); appostamenti temporanei (AT); appostamenti fissi (AF). SIC IT SAN VALENTINO, RIO DELLA ROCCA presenti nel sito con possibili interferenze con il PFVP: lande secche (codice 4030); formazioni di Juniperus communis su lande o prati calcarei (codice 5130); terreni erbosi calcarei carsici (codice 6110); formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (codice 6210); percosi substeppici di graminacee (codice 6220); rocce silicee con vegetazione pioniera (codice 8230); castagneti (codice 9260); foreste a galleria di Salix alba e Populus alba (codice 92A0). attività di miglioramento ambientale (AMA). Specie faunistiche Verifica della significatività dell incidenza nel sito: è stata considerata nelle analisi una sola specie; il punteggio ottenuto tramite applicazione della matrice di valutazione indica che l incidenza del Piano nel sito è di tipo nullo o trascurabile. Alcuni dei fattori di minaccia individuati assumono incidenza elevata nei confronti della specie (Averla piccola). Sussistono pertanto le condizioni per applicare alcune misure di mitigazione/soluzioni alternative. allenamento ed addestramento cani (AAC). SIC IT CA' DEL VENTO, CA' DEL LUPO, GESSI DI BORZANO presenti nel sito con possibili interferenze con il PFVP: laghi eutrofici naturali con vegetazione del tipo Magnopotamion o Hydrocharition (codice 3150); formazioni di Juniperus communis su lande o prati calcarei (codice 5130); terreni erbosi calcarei carsici (codice 6110); formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (codice 6210); pareti rocciose con vegetazione casmofitica (codice8210); grotte non ancora sfruttate a livello turistico (codice 8310); foreste a galleria di Salix alba e Populus alba (codice 92A0). attività di miglioramento ambientale (AMA). Specie faunistiche 4 specie; il punteggio ottenuto tramite applicazione della matrice di valutazione indica che l incidenza del Piano nel sito è di tipo nullo o trascurabile. Nessuna specie è soggetta ad incidenza negativa. Alcuni dei fattori di minaccia individuati assumono incidenza elevata nei confronti di una o più specie: Ortolano, Averla piccola, Vespertilio maggiore e Rinolofo maggiore. Sussistono pertanto le condizioni per applicare alcune misure di mitigazione/soluzioni alternative. riduzione prati e pascoli (RPP); attività agricole (AA); disturbo causato da fruizione turistica (DFT); allenamento ed addestramento cani (AAC). 13

19 SIC IT MEDIA VAL TRESINARO, VAL DORGOLA presenti nel sito con possibili interferenze con il PFVP: formazioni di Juniperus communis su lande o prati calcarei (codice 5130); formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (codice 6210); castagneti (codice 9260); foreste a galleria di Salix alba e Populus alba (codice 92A0). attività di miglioramento ambientale (AMA). Specie faunistiche Verifica della significatività dell incidenza nel sito: è stata considerata nelle analisi una sola specie; il punteggio ottenuto tramite applicazione della matrice di valutazione indica che l incidenza del Piano nel sito è di tipo nullo o trascurabile. Alcuni dei fattori di minaccia individuati assumono incidenza elevata nei confronti della specie (Vespertilio di Blyth). Sussistono pertanto le condizioni per applicare alcune misure di mitigazione/soluzioni alternative. disturbo causato da fruizione turistica (DFT); allenamento ed addestramento cani (AAC). ZPS IT CASSA DI ESPANSIONE DEL TRESINARO presenti nel sito con possibili interferenze con il PFVP: laghi eutrofici naturali con vegetazione del tipo Magnopotamion o Hydrocharition (codice 3150). inquinamento causato dai pallini di piombo (S) e botulismo (B); impatto sulla vegetazione causato dalla presenza della Nutria (NU); gestione della vegetazione elofitica (GA). Specie faunistiche 49 specie; il punteggio ottenuto tramite applicazione della matrice di valutazione indica che l incidenza del Piano nel sito è di tipo nullo o trascurabile. Tuttavia, sette specie su 49 sono soggette ad incidenza negativa ma non significativa, mentre una sola specie (Pavoncella) è soggetta ad incidenza negativa e significativa. Inoltre, alcuni dei fattori di minaccia individuati assumono incidenza elevata nei confronti di una o più specie: Pavoncella, Germano, Falco di palude, Mestolone, Folaga, Marzaiola, Cavaliere d'italia, Corriere piccolo, Beccaccino, Frullino, Gallinella d'acqua, Piviere dorato, Airone cenerino, Combattente, Nitticora, Svasso maggiore, Tarabusino, Porciglione, Tuffetto, Cannaiola, Cannareccione, Pantana, Pettegola, Piro piro boschereccio, Piro piro culbianco, Piro piro piccolo, Pittima reale, Totano moro, Poiana, Tarabuso, Cicogna bianca, Fraticello, Airone rosso, Martin pescatore, Falco pescatore, Mignattino Sterna comune, Cuculo, Usignolo, Cutrettola, Falco pellegrino, Canapino e Codirosso. Sussistono pertanto le condizioni per applicare alcune misure di mitigazione/soluzioni alternative. gestione ambientale (GA); estensione della zona umida (EZU); mantenimento delle condizioni idonee all insediamento di specie con abitudini acquatiche (MCI); botulismo (B); riduzione prati e pascoli (RPP); creazione prati e pascoli (CPP); saturnismo (S); attività agricole (AA); disturbo causato da fruizione turistica (DFT); uccisioni illegali (UI); catture di fauna selvatica con reti (CR); piani di controllo con sparo (PCS); allenamento ed addestramento cani (AAC); cattura di uccelli a scopo di richiamo (CUR); esposizione a 14

20 disturbi in fase di riproduzione (SO); disturbo causato da attività venatoria (DAV); appostamenti temporanei (AT); appostamenti fissi (AF). SIC-ZPS IT GOLENA DEL PO DI GUALTIERI, GUASTALLA E LUZZARA presenti nel sito con possibili interferenze con il PFVP: stagni temporanei mediterranei (codice 3170); Chenopodietum rubri dei fiumi submontani (codice 3270); foreste a galleria di Salix alba e Populus alba (codice 92A0). inquinamento causato dai pallini di piombo (S) e botulismo (B); impatto sulla vegetazione causato dalla presenza della Nutria (NU); gestione della vegetazione elofitica (GA). Specie faunistiche 38 specie; il punteggio ottenuto tramite applicazione della matrice di valutazione indica che l incidenza del Piano nel sito è di tipo nullo o trascurabile. Tuttavia, 10 specie su 38 sono soggette ad incidenza negativa ma non significativa, mentre una sola specie (Pavoncella) è soggetta ad incidenza negativa e significativa. Inoltre, alcuni dei fattori di minaccia individuati assumono incidenza elevata nei confronti di una o più specie: Pavoncella, Germano reale, Canapiglia, Mestolone, Garzetta, Folaga, Marzaiola, Nitticora, Alzavola, Beccaccino, Cavaliere d'italia, Gallinella d'acqua, Airone cenerino, Piviere dorato, Combattente, Porciglione, Tarabusino, Tuffetto, Falco di palude, Piro piro boschereccio, Sgarza ciuffetto, Tarabuso, Cicogna bianca, Cormorano, Fraticello, Airone guardabuoi, Airone rosso, Lodolaio, Svasso maggiore, Martin pescatore, Nibbio bruno, Falco pescatore, Gheppio, Mignattino, Sterna comune, Albanella minore, Averla piccola e Falco pecchiaiolo. Sussistono pertanto le condizioni per applicare alcune misure di mitigazione/soluzioni alternative. gestione ambientale (GA); estensione della zona umida (EZU); mantenimento delle condizioni idonee all insediamento di specie con abitudini acquatiche (MCI); botulismo (B); riduzione prati e pascoli (RPP); creazione prati e pascoli (CPP); saturnismo (S); attività agricole (AA); disturbo causato da fruizione turistica (DFT); uccisioni illegali (UI); catture di fauna selvatica con reti (CR); piani di controllo con sparo (PCS); allenamento ed addestramento cani (AAC); cattura di uccelli a scopo di richiamo (CUR); sparo a salve (SS); disturbo causato da attività venatoria (DAV); appostamenti temporanei (AT); appostamenti fissi (AF). SIC IT RIO RODANO E FONTANILI DI FOGLIANO E ARIOLO presenti nel sito con possibili interferenze con il PFVP: laghi eutrofici naturali con vegetazione del tipo Magnopotamion o Hydrocharition (codice 3150); vegetazione sommersa di ranuncoli dei fiumi submontani e delle pianure (codice 3260); foreste alluvionali residue di Alnion glutinoso-incanae (codice 91E0); foreste a galleria di Salix alba e Populus alba (codice 92A0). inquinamento causato dai pallini di piombo (S) e botulismo (B); impatto sulla vegetazione causato dalla presenza della Nutria (NU); gestione della vegetazione elofitica (GA). 15

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