COMUNE DI QUALIANO MANUTENZIONE IMPIANTO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE RELAZIONE TECNICA

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1 Su incarico dell Amministrazione Comunale è stato redatto il progetto per l affidamento dei lavori di manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione insistenti sul territorio comunale. Propedeutico alle molteplici problematiche che investono il discorso della manutenzione è stato ritenuto necessario esaminare lo stato dell impianto. L impianto d'illuminazione pubblica del Comune di Qualiano allo stato è costituito da circa 1900 punti luce, alimentati da una rete elettrica che si sviluppa per circa 35 Km, che ricoprono circa il 90% del territorio (cfr. Tabella IMPIANTO). I punti luce che costituiscono l impianto d'illuminazione, sono costituiti da sostegni di diversa foggia, da diversi modelli di corpi illuminanti che utilizzano lampade di vario tipo e varia potenza. La rete elettrica è costituita da conduttori di diverso tipo, sezione e formazione, di cui solo il 75% è predisposta in tubazione interrata. I punti luce si suddividono in: a) punti luce montati su sostegni in acciaio (pali); b) punti luce montati su pali ornamentali; c) punti luce del tipo a sospensione o braccio a muro. I sostegni in acciaio si suddividono in pali di tipo rastremato ed in pali a sezione conica. Le forme dei pali presenti vanno dal palo diritto al palo con uno o più bracci. Molti dei sostegni in acciaio, installati da oltre venti anni, presentano evidenti segni di vetustà ed in alcuni casi la stabilità del palo è notevolmente compromessa. Solo di recente, per contrastare il precoce invecchiamento dei pali è stato introdotto l uso di sostegni in acciaio zincato sia diritti che a braccio. 1

2 Per alcuni degli impianti realizzati negli ultimi anni sono stati utilizzati anche pali di tipo artistico ornamentale realizzati in ghisa pressofusa. I corpi illuminanti (plafoniere) esistenti sono di diversi modelli, e vanno dalla plafoniera costituita da una semplice carena in cui è alloggiata la lampada, alle più moderne armature dotate di riflettore interno brillantato complete di coppa in vetro borosilicato, etc. e sono equipaggiate con lampade a vapori fluorescenti di diverso tipo. L ampia gamma di modelli di corpi illuminanti presenti sul territorio è una delle problematiche importanti per la gestione della manutenzione, in particolare per quanto riguarda i costi. Le lampade utilizzate nell impianto esistente sono: a) lampade fluorescenti a vapori di mercurio da 125 e 250 Watt; b) lampade fluorescenti a vapori di sodio ad alta pressione da 100, 150 e 250 Watt; c) lampade fluorescenti a vapori di ioduri metallici da 250 e 400 Watt. La rete elettrica per la distribuzione dell intero impianto è suddivisa in circa 27 circuiti, ognuno dei quali fa capo ad una centralina di comando e copre una parte del territorio. La potenza elettrica impegnata da ogni singola centralina varia con il numero dei punti luce che costituiscono il circuito, si va infatti dai 5 ai 30 Kw di energia elettrica a seconda dell ampiezza della zona che il centralino alimenta. I cavi elettrici utilizzati sono di diverso tipo (cavi in gomma, cavi in butiltenax, cavi in poliuretano, etc.) di diversa formazione (unipolare, bipolare, tripolare e quadripolare), di diversa sezione dal 2,5 al 35 mmq. in relazione al numero delle lampade da alimentare e dalla lunghezza dei circuiti. 2

3 Per quanto attiene alla sicurezza dell impianto elettrico di illuminazione pubblica bisogna distinguere tra sicurezza elettrica e sicurezza meccanica. Per la seconda, questa è da considerarsi a rischio per alcuni dei sostegni in acciaio (pali) che corrosi alla base rischiano di abbattersi. Per quanto attiene alla sicurezza elettrica dell intero impianto di illuminazione pubblica, vi sono rilevanti carenze che allo stato e difficile risolvere se non con interventi radicali. Essa può essere garantita solo per gli impianti di più recente costruzione dove sono presenti le protezioni passive (impianto di messa a terra) e le protezioni attive come interruttori differenziali, magnetotermici, etc., mentre per tutti gli altri impianti questa è affidata solo ad interruttori magnetotermici per evitare le continue defezioni che altrimenti si produrrebbero. Allo stato, l impianto di pubblica illuminazione del Comune di Qualiano è un impianto non omogeneo che presenta carenze strutturali che devono essere corrette. Tale stato di cose è dovuto soprattutto al notevole sviluppo che l impianto ha avuto nel tempo, crescendo con il veloce sviluppo urbanistico, sociale ed economico della città. In questo periodo non è sempre stato possibile tenere sotto controllo le scelte tecniche necessarie per l ampliamento dell impianto, spesso affidate solo alle competenze professionali delle imprese che si sono succedute nei lavori e non ad un vero e proprio Piano Regolatore Generale di Illuminazione. Allo stato quindi l impianto di illuminazione pubblica presenta le seguenti caratteristiche: a) copertura di quasi tutto il territorio comunale; b) scarsa sicurezza elettrica per alcune parti dell impianto; 3

4 c) scarsa sicurezza meccanica per alcune parti dell impianto; d) scarsa efficienza luminosa per alcune parti dell impianto; e) disomogeneità nella struttura; f) costi di gestione rilevanti in rapporto alla funzionalità ed al rendimento dell impianto. La sicurezza elettrica è decisamente scarsa per alcune parti d impianto. In particolare le situazioni di pericolo più evidenti si riscontrano per tratti d impianto esistenti nelle vie del Rione Principe, Rione San Pietro Aram, per linee aeree prossime a balconi e finestre come gli impianti che ricadano nella zona Rione Di Maro, per i centralini di comando installati in posizioni vulnerabili e spesso oggetto di atti vandalici come quelli di Via Berlinguer e Via G. Di Vittorio. Discorso particolare riguarda l efficienza luminosa dell impianto. Infatti alcune strade cittadine sono illuminate ancora a mezzo di corpi illuminanti obsoleti i quali non possono garantire un buon livello di illuminazione. Spesso a questo inconveniente si è posto rimedio aumentando la potenza della lampada installata, ottenendo come risultato un maggiore abbagliamento, una maggiore costo di esercizio dell impianto ed un scarso risultato del livello di illuminazione e di distribuzione della luce. Le strade per le quali l illuminazione è sicuramente incongruente sono quelle del Rione Principe, Rione San Pietro Aram e Rione Di Maro. Trattazione particolare bisogna riservare alla questione dei costi di gestione dell impianto. Spesso questo Ufficio è fatto oggetto di solleciti, da parte degli Amministratori Comunali, di ridurre i costi di gestione dell impianto di pubblica illuminazione. 4

5 Un esame ancorché non approfondito, porta a considerare i costi di gestione dell impianto di pubblica illuminazione riducibili a due capitoli fondamentali: spese per energia elettrica e spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti. L intervento sul costo per l energia elettrica può essere ottenuto solo con la riduzione della potenza elettrica impegnata. Non essendo possibile spegnere parti d impianto, la soluzione può essere quella di installare in un prossimo futuro e con appropriato progetto, particolari centraline di comando che attivano una riduzione della potenza elettrica prelevata. E possibile infatti ottenere, in particolari condizioni, una riduzione fino al 40% della potenza impegnata, consentendo così un notevole risparmio di energia elettrica. Per il capitolo costi di manutenzione, anche qui è possibile intervenire con una riduzione dei costi, tenendo ben presente però che l impianto elettrico di illuminazione stradale, come qualsiasi impianto necessita di una attività di manutenzione, affinché nel tempo siano conservate le caratteristiche iniziali come l efficienza luminosa, la sicurezza elettrica, la sicurezza meccanica, etc. La manutenzione si suddivide in ordinaria e straordinaria. Quella ordinaria è destinata alla conservazione dell impianto, quella straordinaria a ripristinare condizioni di efficienza e di sicurezza dovute ad eventi eccezionali. La manutenzione ordinaria deve prevedere i necessari lavori per mantenere gli impianti in perfetta efficienza. Tra gli interventi di manutenzione ordinaria vi è sicuramente quello relativo alla sostituzione delle lampade spente. Questi interventi possono essere eseguiti sia a macchia di leopardo, cioè intervenendo solo quando la singola lampada risulta completamente spenta, o con una manutenzione programmata, che tenendo conto delle ore di funzionamento delle lampade e del periodo della 5

6 loro massima resa luminosa, fissi un ricambio ciclico totale di tutto il parco lampade. Il sistema della manutenzione programmata consente di limitare notevolmente il numero delle lampade stente per esaurimento o per morte prematura, riducendo così i costi d intervento per la loro sostituzione. Le lampade a bulbo fluorescente, secondo i dati forniti dalle maggiori case produttrici sia nazionali che europee, hanno una durata di funzionamento media di circa 8000 ore, mentre il maggior rendimento luminoso si ha per un numero di ore pari all 80 % della vita media della lampada stessa. Considerato che mediamente in un anno solare la lampade resta accesa per circa ore, né consegne che la vita della lampada non deve superare i 24 mesi se la si vuole utilizzare per il massimo della luminosità. Con tale sistema si riduce, sempre secondo i dati forniti dalle case produttrici, a solo il 5% delle lampade esistenti il rischio di lampade spente per morte prematura. Per tutti gli altri componenti che concorrono al funzionamento dell impianto non è possibile eseguire delle stime in quanto il loro deteriorarsi è dovuto essenzialmente a fattori non controllabili, come le sovratensioni, le scariche atmosferiche, l invecchiamento dei circuiti, l umidità, etc. Pertanto va accettato il rischio di guasto il cui valore economico varia in funzione della vetustà dell impianto. Allo stato tale valore può essere assunto pari a circa il 4% del valore economico delle lampade. Con il sistema della manutenzione a programma, gli interventi per la sostituzione di una singola lampada spenta prematuramente, sarebbero statisticamente ridotti ad una quota molto bassa. 6

7 La manutenzione a programma, intervenendo con scadenze prefissate, riduce i costi degli interventi, i quali essendo preventivamente programmati consentono al manutentore di condensare gli interventi ed ottenere una maggiore produttività, in quanto ad esempio sostituire n 30 lampade posizionate sulla stessa via, impegna un tempo sicuramente inferiore a quello necessario per sostituire lo stesso numero di lampade dislocate in n 30 strade diverse. Pertanto le energie e quindi costi risparmiati con una manutenzione programmata, possono facilmente essere impegnati per tutte le altre operazioni di manutenzione come: 1) controllare periodicamente lo stato dell impianto; 2) controllare periodicamente l efficienza dei i collegamenti di messa a terra; 3) pulire periodicamente le coppe riflettenti delle armature; 4) misurare periodicamente, con apposito strumento di misura, la continuità e la equipotenzialità dell impianto di messa a terra; 5) verniciare periodicamente i sostegni in ferro. Il costo della manutenzione ordinaria è ricavato analizzando, per ogni tipo di intervento previsto nell apposita tabella, i costi della mano d opera necessaria, il costo dei materiali di consumo, il costo per l uso di attrezzature speciali (elevatore), l utile per l impresa. Gli interventi di manutenzione straordinaria, per i quali non è possibile fare alcuna previsioni di spesa se non quella di prendere in considerazione esperienze precedenti, saranno contabilizzati prevedendo una spesa dei soli costi del materiale utilizzato dall impresa ridotto del ribasso d asta.. 7

8 Per quanto attiene ai costi della mano d opera, quelli riportati nel progetto a cui la presente relazione si riferisce, sono riferiti a quelli previsti dalle tabelle edite dal Provveditorato alle OO.PP. per la Campania. Dovendo assicurare all impresa che sarà affidataria del servizio di manutenzione dell impianto di pubblica illuminazione il tempo necessario per ammortizzare gli investimenti che la manutenzione a programma prevede, nonché per armonizzare e stabilizzare lo stato dell impianto, il contratto di appalto per la gestione dell impianto deve essere previsto per un periodo di tempo non inferiore a tre anni solari. Per tutto quanto sopra descritto il costo della manutenzione ordinaria dell impianto di pubblica illuminazione, (cfr. TABELLA COSTI allegata), è fissato per il triennio di gestione complessivamente in ,00 così suddivisi: A) Per lavori a base d asta: - canone per la manutenzione ordinaria per n 3 anni (di cui 9.000,00 per oneri della siurezza non soggetti a ribasso) ,44 B) Somme a disposizione dell Amministrazione: - IVA 10% ,84 - Fondo per interventi di manutenzione straordinaria ,56 - IVA 10% per interventi di manutenzione straordinaria 1.954,16 TOTALE COMPLESSIVO ,00 8

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