Le Gros Ventre. Giornale Di Costruzione. Libro I - L Ossatura A.M.M. MAGELLANO. Gabare ( ) Redatto da Carlo Cavaletto

Transcript

1 Volume 1, Numero 1 Giornale Di Costruzione A.M.M. MAGELLANO Nave da trasporto Gabare ( ) Libro I - L Ossatura Marine et Modélisme d Arsenal Redatto da Carlo Cavaletto

2 Pagina 2 Il fondamento per il progetto di costruzione è la monografia scritta da Gérard Delacroix Pubblicato da Les Éditions Ancre

3 Pagina 3 Le Gros Ventre hg Parte Prima Studio della monografia e Costruzione dei quinti hg

4 Pagina 4 L a M o n o g r a f i a Dicembre 2003 E arrivata la monografia Dicembre 2003: Arriva la copia della Monografia di Gerard Delacroix. Riunione del gruppo di lavoro: Si incontra il primo gruppo di lavoro per organizzare la sequenza con cui procedere alla costruzione. Prima decisione: In quella sede viene deciso di procedere alla costruzione distribuendo i lavori a diversi modellisti sparsi sul territorio Italiano affidando a ciascuno incarichi specifici. Viene così costituito il GRUPPO DI LAVORO. Seconda decisione: Viene stabilita la scala 1:36 Terza decisione: Viene stabilito il materiale con cui eseguire il modello e dopo una attenta analisi si decide per utilizzare il PERO. Quarta decisione: Si pensa di costruire il modello così come presentato dalla monografia seguendo l esempio di Vincent Davenas. Lo Scalo Gennaio 2004: Arrivano anche i disegni in scala 1:36 per poter iniziare la costruzione. Costruzione dello scalo: La prima operazione che eseguiamo è la costruzione dello scalo di montaggio. In questa fase seguiamo scrupolosamente le indicazioni date dal Forum. Prepariamo una base robusta su cui incolliamo una copia del profilo dello scafo; ci servirà in seguito come riferimento per le fasi successive. Prepariamo un piano della stessa dimensione della base su cui incolliamo una seconda copia del profilo dello scafo.

5 Pagina 5 Ritagliamo il profilo dello scafo sul piano in legno appena realizzato, con un seghetto alternativo Sovrapponiamo il piano ritagliato con la base realizzata precedentemente e li facciamo corrispondere perfettamente. Pratichiamo 8 fori precisi (4 per ciascun lato lungo) sul nostro scalo; simultaneamente sia sulla base che sul piano. Inseriamo 8 perni filettati sulla base e per mezzo di dadi e controdadi, li fissiamo saldamente. Fissiamo il piano mobile sugli 8 perni appena montati, mettendo nella parte sottostante un dado ed una rondella e nella parte superiore un galletto in modo tale da permettere al piano mobile di potersi spostare in altezza seguendo le linee d acqua. Provvisoriamente il piano mobile lo abbiamo installato all altezza della linea d acqua che ritrae il profilo maggiore dello scafo. Febbraio 2004: Grazie al grande Pierangelo arriva presso il laboratorio dove abbiamo installato il cantiere la prima fornitura di PERO, già tagliato a liste dello spessore necessario alla costruzione. Febbraio 2004 Inizia la costruzione della chiglia Costruiamo la chiglia: Per prima cosa facciamo le fotocopie della struttura longitudinale dello scafo. Per le fotocopie usiamo una fotocopiatrice digitale che ci permette la massima precisione in copia. Passiamo quindi ad incollare i vari disegni sulle tavolette di legno, facendo attenzione alla direzione della fibra del legno. Per incollare i disegni usiamo della colla per carta in stick. Per ritagliare le varie sagome usiamo una sega a nastro (bindella) della VALEX che monta una lama di 3 millimetri e si comporta quasi come un traforo ed un traforo elettrico della PROXXON. Il taglio viene eseguito lasciando circa 1 millimetro di materiale in più.

6 Pagina 6 Una volta tagliati i vari pezzi vengono ripassati con una mola a disco e nastro (lapidello) con la quale finiamo completamente tutte le forme. Rimangono da fare solamente le sedi dei quinti che dovranno essere della massima precisione. A questo punto tutto il lavoro viene passato al grande VASS che con la sua pazienza e precisione esegue tutte le sedi per i quinti con i relativi gradini ed incastri. Ultimo lavoro per terminare la chiglia è l esecuzione della battuta dove andrà ad inserirsi il torello. Questa operazione viene eseguita con la fresa, montando la chiglia inclinata di 45 sulla macchina. I Q u i n t i Marzo 2004 Iniziamo i quinti Marzo 2004: E giunto il momento di iniziare l esecuzione dei quinti. Questa parte del modello, pur non essendo di grande difficoltà, ha la particolarità di essere molto lunga e deve essere eseguita con un certo grado di precisione. Iniziamo con l esecuzione in base agli insegnamenti ed ai suggerimenti ricavati dal forum. Prendiamo le tavolette di pero tagliate e piallate dell esatto spessore del disegno. Incolliamo sulla tavoletta le fotocopie dei quinti seguendo la trama del legno. Tutti i disegni sono stati precedentemente numerati e colorati. Dopo questa prima operazione ritagliamo i singoli particolari ad uno ad uno lasciando 1 millimetro di materiale. Una volta tagliati provvediamo ad intestarli; ovvero con il lapidello ripassiamo esattamente il lato diritto, ovvero il lato che sarà a contatto con il pezzo seguente. Provvediamo anche ad eseguire con molta precisione l incavo che servirà da incastro sulla chiglia. Questo particolare è molto importante perché in seguito sarà l unico riferimento di cui potremo disporre.

7 Pagina 7 Dopo averli preparati come detto precedentemente passiamo ad incollare i particolari tra di loro uno di seguito all altro ed un semiquinto al rispettivo semiquinto opposto. In questa fase la massima attenzione va posta al famoso incastro della chiglia. I quinti così incollati vengono fermati per bene e lasciati ad asciugare per qualche giorno. L ultima fase di questa lavorazione consiste nel riprendere i quinti ad uno ad uno e ripassarli sul lapidello per aggiustare i profili sia esterno che interno, nonché cercare di sgrossare al meglio l angolo di quartobono esistente su ogni quinto. Abbiamo cercato anche di lasciare qualche decimo di millimetro di materiale che andrà poi tolto a mano una volta assemblato tutto lo scafo. I Q u i n t i p a r t e 2 Realizzare i quinti in questo modo si è rivelato un problema Realizzare i quinti nel modo descritto precedentemente si è rivelato un problema. Il problema di questo tipo di costruzione consiste nel fatto che il modello lo stanno costruendo tante mani diverse. Al momento eravamo 6 persone e per accelerare i tempi si doveva eseguire il lavoro a catena; ovvero 1 tagliava la carta e la incollava, 2 tagliava il legno, 3 intestava i pezzi, 4 controllava l incastro, 5 incollava con l aiuto di 6. Come si può capire c era chi era oberato di lavoro e chi faceva molto poco ed il risultato finale non era soddisfacente. Dopo aver terminato 12 quinti decidiamo che quel metodo non va bene per fare il lavoro di gruppo, ma si adatta molto bene per il modellista singolo. Pertanto prendiamo la grande decisione. Cambiamo metodo. I Q u i n t i altro metodo A questo punto abbiamo messo a punto un metodo già descritto nel Gazzettino con delle varianti; andiamo a descrivere il metodo: 1) abbiamo preparato delle tavolette di pero nel giusto spessore di ogni singolo quinto. 2) Abbiamo eseguito le fotocopie dei singoli quinti. 3) Abbiamo tracciato sulle copie le linee di unione dei vari elementi. 4) Abbiamo riportato sul legno tagliato a misura (per non avere sprechi) le linee di unione dei singoli particolari. 5) Abbiamo tagliato ogni singolo particolare e con il lapidello abbiamo aggiustato con precisione il lato di unione. 6) A questo punto avevamo tanti piccoli pezzi di legno senza un riferimento preciso per l assemblaggio.

8 Pagina 8 Nella foto potete vedere alcuni madieri pronti per l assemblaggio. Per trovare il riferimento al montaggio abbiamo realizzato subito l incastro che andrà poi a combaciare con la chiglia. L incastro è stato realizzato con una fresatrice ed abbiamo usato una fresa calibrata della misura esatta dell incastro. Quinti Nuovo sistema A questo punto il madiere è pronto per essere unito con gli altri particolari. Abbiamo poi realizzato un particolare attrezzo con cui centrare perfettamente i particolari. Vediamo questo attrezzo nella foto che ci sembra molto esplicativo. Dalla foto potete notare l attrezzo con il particolare di centraggio dello stesso spessore dei quinti e la larghezza uguale ai due incastri sulla chiglia. Non ci resta che posizionare una lastra di vetro sopra il disegno, incollare i singoli particolari ed a- spettare che il tutto asciughi.

9 Pagina 9 I Quinti così assemblati, una volta asciugati e ben incollati, vengono ricoperti con la fotocopia del singolo quinto con colla in stick e poi vengono ritagliati. Dopo essere stati ritagliati vengono levigati con un attrezzo montato su un trapano a colonna. Quinti Facendo attenzione di lasciare 1 millimetro per parte per la finitura finale. Nuovo sistema In queste ultime foto potete ammirare la montagna di quinti quasi pronti per essere montati e le prime prove di controllo della posizione sulla chiglia.

10 SIAMO SU INTERNET Il Comune di Santo Stefano al Mare (Imperia) & La Associazione Modellistica Navale Magellano MODELLISMO NAVALE A.M.M. MAGELLANO Magellano point Via Ribecco, 58/ Cinisello Balsamo (MI) Tel.: Fax: Organizzano una mostra espositiva di che si svolgerà dal 7 al 21 Agosto 2005 Sala Consiliare (Torre Saracena) Lungomare Capitano d Albertis, 4 Santo Stefano al Mare Il primo gruppo libero di Modellismo Navale