PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE ANNO

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1 PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE ANNO

2 Sommario Sommario Premessa Il contesto interno e l'organizzazione Fasi del processo del Piano della prevenzione della corruzione Le misure di contrasto Il monitoraggio dell efficacia del Piano

3 Premessa Gli obiettivi principali che il Piano intende ottenere riguardano : la piena attuazione all interno della macchina organizzativa del principio costituzionale del buon amministrare la massima delimitazione delle circostanze e delle occasioni che possano indurre i collaboratori dell ente a porre in essere comportamenti connessi al fenomeno della corruzione la definizione di processi finalizzati ad individuare chiaramente fenomeni corruttivi all interno dell organizzazione il miglioramento della percezione dei cittadini rispetto alla legalità dell azione amministrativa del Comune di Malnate

4 Il contesto interno e l'organizzazione I soggetti coinvolti nel processo di redazione e in quello di attuazione del piano di prevenzione della corruzione sono il Responsabile della prevenzione, i responsabili di servizio titolari di posizioni organizzative gli organismi di controllo interno, l Ufficio dei provvedimenti disciplinari, i dipendenti e i collaboratori dell ente. Il responsabile del piano anticorruzione La nomina di Responsabile del piano anticorruzione è stata attribuita al Segretario Generale con decreto del Sindaco n. 2 del ; il responsabile della prevenzione, fatto salvo ogni altro adempimento previsto dalla legge in materia, in particolare: a) elabora la proposta di Piano, b) definisce procedura per la selezione e seleziona i dipendenti interessati alla formazione delle competenze in materia di anticorruzione, c) verifica la puntuale attuazione del Piano e ne propone le necessarie modifiche, d) verifica con i Responsabili di servizio interessati l attuazione dell effettiva rotazione del personale assegnato ad attività maggiormente esposte a rischio di corruzione, e) elabora la relazione annuale f) assicura la pubblicazione del Piano della sezione Amministrazione trasparente del Sito Web del Comune. Il Sindaco può revocare la nomina di Responsabile in caso di gravi e reiterate violazioni dei compiti connessi a tale incarico o in caso di contestazione di fatti personali connessi a fenomeni corruttivi

5 Il contesto interno e l'organizzazione I responsabili dei Servizi titolari di posizioni organizzative Nella propria attività il Responsabile viene supportato dai Responsabili di Servizio nominati Titolari posizioni organizzative, che oltre a svolgere il ruolo di referenti per la prevenzione anti corruzione, dovranno: a) osservare le misure contenute nel Piano b) svolgere attività informativa nei confronti del Responsabile del Piano e dell autorità giudiziaria c) partecipare al processo di gestione del rischio; d) proporre le misure di prevenzione e) assicurare l osservanza del Codice di comportamento e verificare le ipotesi di violazione; f) adottare le misure gestionali necessarie all attuazione del piano Gli organismi di controllo interno Svolgono compiti propri connessi all attività anticorruzione nel settore della trasparenza amministrativa ed esprimono parere obbligatorio sul Codice di comportamento adottato da ciascuna amministrazione. Ufficio Procedimenti Disciplinari, U.P.D Nell Ente viene istituito l Ufficio dei procedimenti disciplinari che sarà composto da un Funzionario di categoria D e da un Titolare di Posizioni Organizzative nominati dal Sindaco. Compito dell U.D.P. è quello di svolgere i procedimenti disciplinari nell ambito della propria competenza, provvedere alle comunicazioni obbligatorie nei confronti dell autorità giudiziaria e proporre l aggiornamento del Codice di comportamento.

6 Il contesto interno e l'organizzazione I dipendenti dell amministrazione I dipendenti dovranno collaborare all attuazione del Piano, osservandone puntualmente le misure, segnalando le situazioni di illecito ad un organismo di garanzia esterno, da individuare entro il I semestre del 2015, che le farà pervenire al Responsabile della prevenzione della corruzione in forma del tutto anonima. I collaboratori dell amministrazione Anche i collaboratori, a qualsiasi titolo, dell amministrazione, dovranno osservare le misure contenute nel Piano e segnalare eventuali situazioni di illecito. Sarà competenza del responsabile della prevenzione definire le modalità e i tempi del raccordo con gli altri organi competenti nell ambito del Piano

7 Fasi del processo del Piano della prevenzione della corruzione la mappatura In attuazione delle disposizioni previste dall art. 1 comma 9, lett. a ) della legge 190/2012 il processo per l individuazione delle attività a più elevato rischio di corruzione si è articolato nelle seguenti fasi : Mappatura delle aree a rischio come individuate nel Piano Nazionale Anticorruzione Il Segretario Generale, Responsabile dell attuazione del Piano, ha riesaminato rispetto al Piano le fasi procedimentali e, o, i processi di lavoro correlati, l organizzazione di ciascuno dei processi o procedimenti in cui potrebbe essere più probabile il rischio di corruzione e valutato le possibile azioni in relazione alla realtà organizzativa dell ente. I procedimenti /processi valutati riguardano : a) Acquisizione e progressione del personale b) Affidamento di lavori, servizi e forniture c) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario. La mappatura ha evidenziato i risultati indicati nelle allegate tabelle A1 A2 A3 A4

8 Fasi del processo del Piano della prevenzione della corruzione la mappatura Analisi del rischio ed individuazione delle attività a maggior rischio di corruzione Sulla base dei risultati dell analisi è stata redatta apposita tabella con l indicazione dei rischi / comportamenti illeciti prevedibili. Nella tabella sono state evidenziate le aree a rischio, i processi/provvedimenti individuati dall analisi e la valutazione complessiva del rischio, determinato con riferimento agli elementi rappresentati nell allegata tabella B1, e quindi sintetizzate nell allegate tabella B2 La definizione delle azioni di prevenzione Le azioni volte a prevenire e diminuire il rischio di corruzione possono essere sintetizzate a grandi linee nelle sotto indicate tipologie : Miglioramento organizzativo Formazione permanente Avvicendamento ciclico del personale nelle attività individuate a rischio Controllo amministrativo successivo Modifiche alle norme regolamentari dell ente Digitalizzazione dei processi per migliorare la trasparenza amministrativa Centrale di committenza unica L allegate tabelle C1 C2 C3 C4 evidenziano per ogni processo a rischio la tipologia di azioni da intraprendere per ridurre o eliminare la possibilità di comportamenti illeciti

9 Le misure di contrasto La definizione delle azioni di prevenzione non può non tener conto della dimensione organizzativa e della struttura ammnistrativa dell Ente; il Comune di Malnate, a seguito dell avvicendamento degli organi politici nelle elezioni del 201, è stato interessato nel 2012 da una riorganizzazione generale che ha determinato l avvicendamento del 50 % dei titolari di posizioni organizzative rispetto all assetto strutturale precedente e l assegnazione di circa l 8% dei dipendenti ( 7 su 83) a nuovi settori di attività. Nel 2014 si è concretizzata una ulteriore parziale ridefinizione delle aree organizzative, con passaggi di servizi tra l Area dei Servizi Sociali e quella dei Servizi Formativi e il passaggio di un dipendente del Servizio Personale al Servizio di Segreteria Generale, mentre per il 2015 è già operativa la nomina di un nuovo titolare di posizione organizzativa nell Area Servizi Formativi e l inserimento, in sostituzione di un dipendente trasferitosi ad altro ente pubblico, di un nuovo funzionario nell Area Pianificazione del Territorio. Ulteriori proposte di miglioramento organizzativo, per gli anni 2015 e 2016, potranno essere programmate provvedendo all assorbimento in organico del personale in esubero delle Province che potrebbe consentire, grazie all adeguamento del contingente organico, una migliore definizione degli attuali processi di lavoro La formazione permanente La formazione dei titolari di posizioni organizzative e dei dipendenti è ritenuta dalla legge anti corruzione uno degli strumenti fondamentali per l'azione preventiva; per questo motivo è stata pianificata una sessione d formazione annuale a cura del Responsabile della prevenzione della corruzione che riguarderà tutti i dipendenti comunali, e sarà mirata in relazione alla tipologia di collaboratori coinvolti - dipendenti INTERESSATI alla prevenzione del rischio corruzione: la formazione,attuata con frequenza annuale, riguarderà tutto il personale e favorirà la conoscenza della normativa, e del codice etico e di comportamento e verrà svolta da funzionari interni all ente - dipendenti COLLEGATI alla prevenzione del rischio corruzione - i primi interventi formativi previsti sono rivolti al Responsabile della trasparenza e al responsabili del sistema dei controlli interni, favorendo la loro partecipazione di corsi tematici svolti da organismi di formazione esterni - dipendenti COINVOLTI nella prevenzione del rischio corruzione - la formazione rivolta a questi destinatari è quella più consistente ed articolata; fa parte di questa tipologia anzitutto la formazione rivolta al Responsabile del piano anticorruzione.

10 Le misure di contrasto Avvicendamento ciclico del personale nelle attività individuate a rischio L avvicendamento dei dipendenti interessati alle attività a rischio di corruzione è una criticità organizzativa che deve essere risolta tenendo conto della attale dotazione organica e della programmazione del fabbisogno di personale; allo stato della situazione attuale per le aree organizzative interessate può ipotizzarsi la seguente attuazione: Polizia Locale, con l inserimento nell area di un nuovo agente, a seguito di collocamento a riposo di un dipendente, sarà programmata nel secondo semestre 2015 specifica formazione per i Responsabili del procedimento tale per permettere una quasi totale fungibilità delle loro competenze nei servizi di riferimento dell area organizzativa. Si conferma l avvicendamento dell attuale Responsabile di Servizio, nominato nel 2012, per l anno 2017 Servizi generali: i principali servizi a rischio riguardano gli appalti/ contratti e la concessione di contributi ad associazioni o enti con scopo culturale. Si presuppone che l attuazione delle norme sulla centrale di committenza unica, a cui l ente assolverà stipulando specifica convenzione con la Provincia di Varese, e la costituzione di specifico gruppo di lavoro, disciplinato dal vigente regolamento comunale per la fornitura di beni e servizi, per la definizione della procedura di scelta del contraente, siano misure adeguate a ridurre al minimo il rischio connesse alle procedure del servizio appalti dell ente, e conseguentemente non viene previsto alcun avvicendamento di personale. Ugualmente non si crede opportuno, in riferimento al rischio relativo alla concessione di contributi o patrocini ad associazioni culturali, programmare trasferimenti interni di personale nel servizio; infatti si ritiene che l attuale processo di lavoro, che coinvolge in ultima istanza anche la discrezionalità della Giunta Comunale, sia idoneo a limitarne il rischio di corruzione connesso.

11 Le misure di contrasto Avvicendamento ciclico del personale nelle attività individuate a rischio Servizi Sociali: il rischio, connesso essenzialmente, all attribuzione di vantaggi anche di carattere economico a soggetti privati e o organismi associativi con finalità sociali, è sufficientemente limitato dall organizzazione di lavoro dell area, strutturata per tematiche, assegnate a ciascuna dalle tre assistenti sociali supportate da dipendenti amministrativi con competenze assolutamente fungibili. L attuale Responsabile di Servizio è stato nominato nel 2012 e quindi si ritiene opportuno non prevederne la turnazione prima del 2017 Servizi finanziari, l avvicendamento del personale sarà effettuato a partire dal 2015 a seguito del collocamento a riposo di due dipendenti, uno dei quali assegnato al Servizio tributi, settore con maggior incidenza di rischio di corruzione La turnazione del Responsabile di Servizio può essere disposta dal Pianificazione del Territorio, potrebbero essere previste turnazioni solo nel caso in cui fosse assegnato all area un ulteriore tecnico, comunque attualmente tra i dipendenti dell Area esistono competenze fungibili. Al momento si ritiene che il rischio sia adeguatamente coperto dai miglioramenti organizzativi attuati con la digitalizzazione dello sportello on line del Sportello Edilizia e del SUAP. Il Responsabile di Area, nominato nel 2013, potrà essere avvicendato a partire dal Gestione del Territorio,la turnazione del personale potrà essere programmata a partire dal 2017, così come quella del Responsabile di Servizio. Formativi: dal 1^ gennaio 2015 è stato nominato un nuovo Responsabile di Servizio,, misura sufficiente a limitare il rischio di corruzione in questo ambito, rischio peraltro abbastanza limitato Organizzazione, il rischio è essenzialmente connesso al Servizio Personale, rispetto al quale nel settembre 2014 è stato disposto l avvicendamento di uno dei due dipendenti assegnati.. Le funzioni di Responsabile sono attualmente svolte dal Segretario Generale, il cui avvicendamento potrà attuarsi già nel secondo semestre 2015.

12 Le misure di contrasto Controllo amministrativo successivo Dalla nuova analisi del rischio è emersa la necessità di attuare un controllo più puntuale di quello previsto dal vigente regolamento, che verrà modificato nel primo semestre 2015 prevedendo l ampliamento delle procedure /processi soggetti a controllo. Modifiche alle norme regolamentari dell ente Per limitare l ambito di discrezionalità decisionale nelle attività a rischio di corruzione un ulteriore strumento di prevenzione può essere individuato nell ottimizzazione delle disposizioni regolamentari dell Ente. Inoltre risulta indispensabile una ridefinizione delle norme regolamentari di erogazione dei contributi, la cui proposta dovrà essere formalizzata al Consiglio Comunale entro il primo semestre 2015, e la predisposizione di un regolamento a livello distrettuale per l accesso ai servizi sociali dell ente entro il 2016 Trasparenza amministrativa Il migliore strumento di trasparenza dell ente è la digitalizzazione dei processi di lavoro,in progressiva attuazione; si sta infatti programmando l implementazione degli sportelli on line, dopo l attivazione nel 2104 delle Sportello on line delle cosi dette pratiche edilizie e la sperimentazione dello Sportello unico delle Imprese on line in convenzione con il limitrofo comune di Varese.

13 Il monitoraggio dell efficacia del Piano Il Responsabile del Piano predisporrà annualmente la relazione del sull attuazione delle azioni previste nell anno precedente; nella relazione indicherà le misure correttive ed ogni necessario adeguamento della pianificazione. Nel 2015 verranno somministrati ai cittadini, tramite il sito web, questionari utili verificare la percezione della cittadinanza del livello di legalità dell attività amministrativa delle ente e sarà verrà verificata la percentuale di miglioramento dei tempi di conclusione dei procedimenti

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