Indice di Funzionalità Fluviale:
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1 Indice di Funzionalità Fluviale: la sua naturale evoluzione in aderenza agli indirizzi della Comunità Europea Gian Luigi Rossi CISBA Centro Italiano Studi di Biologia Ambientale ENEA Sezione Biologia Ambientale e Conservazione della Natura Imola, 21 marzo 2007 Giornata mondiale dei fiumi
2 L Indice di Funzionalità Fluviale ha come obiettivo principale il rilievo dello stato complessivo dell ambiente fluviale e la valutazione della sua funzionalità, intesa come risultato della sinergia e dell integrazione di un importante serie di fattori biotici ed abiotici presenti nell ecosistema acquatico e in quello terrestre ad esso collegato.
3 Attraverso l analisi di parametri morfologici, strutturali e biotici dell ecosistema, interpretati alla luce dei principi dell ecologia fluviale, vengono rilevate le funzioni ad essi associate, nonché l eventuale allontanamento dalla condizione di massima funzionalità, individuata rispetto ad un modello ideale di riferimento. La lettura critica ed integrata delle caratteristiche ambientali consente così di definire un indice globale di funzionalità.
4 L IFF è un indice di valutazione della funzionalità globale dell ecosistema fluviale, dal punto di vista: della capacità autodepurativa del corso d acqua, della disponibilità di habitat per specie animali e vegetali, della funzione di corridoio ecologico
5 L IFF non è un indice di naturalità
6 L Indice deriva dal Riparian Channel Environmental Inventory RCE-I (Petersen, 1992), finalizzato alla redazione di un inventario dello stato degli alvei e delle fasce riparie dei fiumi svedesi. In tale ambito di utilizzo l espressione di valutazioni ambientali, pur ricavabili dai punteggi attribuiti alle singole caratteristiche, rappresentava più un sottoprodotto che un esplicito obiettivo dell indagine..
7 Allo scopo di definire uno strumento utilizzabile a scala nazionale, l A.N.P.A. ha riunito nel 1998 un Gruppo di Lavoro - costituito da esperti nel campo dell ecologia fluviale - che, a seguito di approfondite riflessioni e confronti, ha elaborato la nuova metodica, dichiarandone esplicitamente la finalità (Siligardi et al., 2000)
8 Alla fine del 2004 è stato costituito un altro Gruppo di Lavoro, composto dagli autori del primo manuale, da altri tecnici esperti del settore e da rappresentanti del Ministero e di APAT, finalizzato ad adeguare l indice IFF alla filosofia ed alle indicazioni della direttiva 2000/60/CE, anche in coerenza con i contenuti del documento Wetlands Orizontal Guidance elaborato nel contesto del processo di implementazione della direttiva stessa.
9 E stata effettuata una completa revisione del metodo, allo scopo sia di risolvere alcune difficoltà di interpretazione, sia di inserire alcuni aspetti non completamente presi in considerazione nella prima versione Si è ritenuto opportuno considerare esplicitamente le zone umide tra gli elementi da considerare ai fini della valutazione della funzionalità degli ambienti fluviali.
10 Indice di Funzionalità Fluviale L applicazione della metodica prevede la compilazione di schede mediante la risposta a 14 domande, associate a 4 risposte predefinite, relative alle principali caratteristiche ecologiche di un corso d acqua. Deve essere compilata una scheda per ogni tratto omogeneo del corso d acqua, diversificando le risposte relative alle due sponde.
11 Il rilievo deve essere condotto percorrendo a piedi il tratto di corso d acqua da rilevare, identificando di volta in volta un tratto omogeneo per le caratteristiche da rilevare, per il quale viene compilata una scheda.
12 1 Stato del territorio circostante Valutare indirettamente (tramite il livello di naturalità del territorio circostante e delle pressioni antropiche su di esso) le ripercussioni sulla funzionalità fluviale indotte dall uso del suolo: apporto di materiale organico e di nutrienti (puntiforme e diffuso) nonché di inquinanti (per ruscellamento superficiale e scorrimento ipodermico) e compromissione di alcuni processi (quali la permeabilità del suolo, l infiltrazione).
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14 2 Vegetazione presente nella fascia perifluviale Rilevare le caratteristiche in termini di composizione e struttura delle formazioni vegetali presenti nella fascia perifluviale, al fine di valutare la presenza di formazioni vegetali efficienti nello svolgimento delle funzioni di costituzione di habitat, contributo alla capacità autodepurativa del corso d acqua, filtro nei confronti di fonti di inquinamento diffuso, stabilizzazione meccanica ed idrica del corridoio fluviale, regolazione termica, apporti alimentari.
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16 Schema procedurale di campo per l individuazione e la valutazione delle tipologie di vegetazione presenti in fascia perifluviale Nel tratto A) Individuare la presenza di formazioni strutturalmente diverse (arboree-arbustive-erbacee) Nel tratto C) Verifica della compresenza di più tipologie di vegetazione Nel tratto D) Scelta della risposta B) In ciascuna formazione individuata: Definire la struttura (prevalente) Individuare la composizione prevalente verificando i requisiti in termini di coperture di gruppi di specie (riparie/non riparie arboree ed arbustive, erbacee igrofile, autoctone, esotiche) Definire la tipologia vegetazionale Verificare se l ampiezza media supera il valore soglia definito
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18 3 Ampiezza delle formazioni funzionali presenti in fascia perifluviale Valutare l ampiezza cumulativa (in senso ortogonale al corso d acqua), del complesso delle formazioni funzionali presenti nella fascia perifluviale, primaria o secondaria
19 4 Continuità delle formazioni funzionali presenti in fascia perifluviale Valutare la continuità della vegetazione e, più specificamente, del complesso delle formazioni funzionali presenti nella fascia perifluviale (primaria o secondaria).
20 5 Condizioni idriche Valutare la funzionalità dell andamento della portata determinata dal regime idrologico nel tratto in esame. L andamento della frequenza e dell intensità delle variazioni di portata influenzano l efficienza di colonizzazione delle comunità vegetali e animali. Sono massimamente funzionali le situazioni in cui si verificano variazioni di portata contenute e naturalmente modulate, ovvero non indotte da alterazioni della morfologia o dello stesso regime idrologico.
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23 6 Efficienza di esondazione Valutare la possibilità di esondazione, l efficienza potenziale con cui tale esondazione avviene (in termini spaziali e temporali). L efficienza è funzione dell estensione della porzione inondabile, della frequenza di esondazione, della durata delle condizioni di ristagno idrico.
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26 7 Substrato dell alveo e strutture di ritenzione degli apporti trofici Valutare la potenzialità dell alveo, sulla base della varietà dei microhabitat, ad ospitare una comunità animale e vegetale ricca e diversificata, in grado di concorrere all autodepurazione delle acque. Valutare la capacità di ritenzione della sostanza organica grossolana (CPOM) fonte di energia per l'ecosistema acquatico operata da strutture morfologiche del fiume come tronchi incassati, massi e ciottoli, radici superficiali, canneti, cali di velocità nelle curve o nelle zone di ristagno.
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28 8 Erosione La struttura della riva naturalmente consolidata identifica un sistema maturo dove i processi morfologici evolutivi del corso d acqua sono a lungo periodo, permettendo alle rive di esercitare una funzione ecologica importante nell economia omeostatica del sistema fiume. Tale funzione viene valutata attraverso l'osservazione dei processi erosivi della riva.
29 9 Sezione trasversale Valutare la diversità morfologica e strutturale della sezione trasversale (a cui corrisponde solitamente una significativa diversità ambientale) e il suo eventuale deterioramento conseguente a trasformazioni antropiche.
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31 10 Idoneità ittica Valutare l idoneità del segmento fluviale analizzato, alla scala di mesohabitat, a supportare le specie ittiche attese nelle peculiari tipologie ambientali, considerando anche il complesso delle esigenze dei diversi stadi vitali. Si considerano, quindi, le caratteristiche ambientali correlate alla capacità riproduttiva, alla possibilità di stabulazione, ai fattori legati alla fotosensibilità,alla presenza di un adeguato apporto trofico ed alla continuità longitudinale del corso d acqua.
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33 Zone rifugio ZR Aree di frega AF Ombreggiatura OM Zone di produzione di cibo PC Assenti 1 Assenti 1 Assente 1 Assenti 1 Scarse 2 Scarse 2 Scarsa 2 Scarse 2 Discrete 3 Discrete 3 Discreta 3 Discrete 3 Abbondanti 4 Abbondanti 4 Abbondante 4 Abbondanti 4 Molto abbondanti 5 Molto abbondanti 5 Quasi totale 5 Molto abbondanti 5 Sbarramenti non superabili durante l anno SB Almeno due sbarramenti con distanza tra loro < 3 volte l alveo di morbida 5 Almeno due sbarramenti con distanza tra loro > 3 volte l alveo di morbida 3 Presenza di una briglia 1 Assenza di sbarramenti 0
34 11 Idromorfologia Valutare la diversificazione morfologica dell'alveo fluviale a macroscala e mesoscala; l osservazione consente così di stabilire quanto più si avvicina a condizioni di massima funzionalità.
35 raschio raschio buca
36 12 Componente vegetale in alveo bagnato Valutare lo stato trofico delle acque attraverso l osservazione dello sviluppo del feltro perifitico e dell eventuale copertura macrofitica.
37 percentuale di copertura delle macrofite tolleranti rispetto al totale delle macrofite < 35% 35-65% > 65% spessore perifiton assente o formante sottili pellicole aderenti al substrato formante patine apprezzabili tridimensionalmente a) c) d) b) c) d) discreto c) c) d) spesso d) d) d)
38 13 Detrito Valutare l efficienza del processo di demolizione del detrito organico da parte della comunità macrobentonica.
39 14 Comunità macrobentonica Valutare l'esistenza di una comunità ben strutturata, ricca e diversificata. In tali condizioni è garantita anche una buona capacità autodepurativa, intesa come capacità di demolire in modo ottimale la sostanza organica.
40 Indice di Funzionalità Fluviale Sommando i punteggi relativi alle risposte ad ogni domanda si ottiene un punteggio caratteristico del tratto rilevato, che va da un valore minimo di 14 ad un valore massimo di 310.
41 Il punteggio finale può essere tradotto in 5 Livelli di Funzionalità. Ad ogni Livello di Funzionalità è assegnato un colore convenzionale da utilizzare nella rappresentazione cartografica, che si effettua mediante tratti di colore paralleli al corso d acqua; i livelli intermedi vengono rappresentati con un tratteggio.
42 Livello di Score Giudizio Colore funzionalità I Elevato Blu I II Elevato Buono Blu Verde II Buono Verde II III Buono Mediocre III Mediocre Giallo III IV Mediocre Scadente IV Scadente Arancione IV V Scadente Pessimo V Pessimo Rosso
43 Carta dei livelli di Funzionalità Fluviale scala 1:10000
Le caratteristiche considerate e l obiettivo dichiarato per ciascuna di esse sono riportati di seguito.
IMOLA 21 marzo 2007 Gian Luigi Rossi CISBA Centro Italiano Studi di Biologia Ambientale ENEA Sezione Biologia Ambientale e Conservazione della Natura Centro Ricerche Saluggia 13040 Saluggia VC Tel 0161483290
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