CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Quinta Commissione consiliare

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1 Consiglio Regionale del Veneto - UPA - 17/07/ CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Quinta Commissione consiliare ^ Consiglio Regionale del Veneto N dell 7/07/2018 Prot: Titolano 2.6 CRV CRV spc-upa Al Signor PRESIDENTE del Consiglio Regionale SEDE X LEGISLATURA oggetto: Progetto di legge n Proposta di legge d'iniziativa dei Consiglieri Boron, Fineo e Possamai relativa a: "MODIFICHE E INTEGRAZIONI ALLA LEGGE REGIONALE 3 NOVEMBRE 2006, N. 23 "NORME PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DELLA COOPERAZIONE SOCIALE"". Si trasmette, in allegato alla presente il progetto di legge in oggetto, licenziato con modifiche dalla Quinta Commissione nella seduta del 05 luglio Distinti saluti. Allegati: relazione articolato scheda di certificazione Rif. Prot 8971 del 05 aprile 2016 Politiche SOCIO sanitarie San Marco 2322 Palazzo Ferro Fini Venezia te/ >x com5@ consiglioveneto.it

2 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO DECIMA LEGISLATURA QUINTA COMMISSIONE PERMANENTE (Politiche socio sanitarie) Progetto di legge relativo a: MODIFICHE E INTEGRAZIONI ALLA LEGGE REGIONALE 3 NOVEMBRE 2006, N. 23 "NORME PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DELLA COOPERAZIONE SOCIALE" Testo licenziato dalla Commissione in sede referente ai sensi dell'art. 49 del regolamento del Consiglio regionale del Veneto A seguito dell'assegnazione per l'istruttoria del PROGETTO DI LEGGE N 129 di iniziativa dei Consiglieri Boron, Fineo e Possamai. Licenziato il 05 luglio 2018 nella seduta n. 106 con la seguente votazione: Favorevoli Contrari Astenuti Voti rappresentati n Maggioranza richiesta n. 21 Relatore in aula il Consigliere Fabrizio Boron Correlatore in aula il Consigliere Orietta Salemi

3 MODIFICHE E INTEGRAZIONI ALLA LEGGE REGIONALE 3 NOVEMBRE 2006, N. 23 "NORME PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DELLA COOPERAZIONE SOCIALE" Relatore il Consigliere Fabrizio Boron Signor Presidente, colleghi consiglieri, uno degli aspetti più preoccupanti del fenomeno della disoccupazione è legato al fatto che essa tende a concentrarsi sulle persone svantaggiate, cioè persone che continuano a trovarsi in situazioni di marginalità ed esclusione anche in presenza di una situazione favorevole ali 'economia e del mercato del lavoro. Per le persone svantaggiate il lavoro svolge un ruolo fondamentale, poiché buona parte delle interazioni sociali sono connesse al lavoro, favorendo la costruzione e il riconoscimento di un 'indentila attraverso il ruolo professionale e l'inclusione nella rete sociale. Lavorare costituisce quindi un elemento fondante e qualificante nella costruzione di un percorso di inclusione sociale. Il presente progetto di legge vuole rappresentare un tassello importante per valorizzare la grande esperienza della cooperazione e, nell'insieme, favorire maggiormente l'inserimento lavorativo dei soggetti più deboli. Il modello cooperativo veneto rappresenta da tempo un punto di forza nella partecipazione dei cittadini al processo produttivo e alla fornitura di servizi pubblici e, in via generale, si basa sul reciproco supporto costituito da una capillare rete sociale presente nel nostro territorio. Il presente progetto di legge, è stato integrato a seguito delle consultazioni svolte in Commissione e delle osservate pervenute e consta ora di quattordici articoli che modificano più disposizioni della citata legge regionale n. 23. Tali modifiche, finalizzate alla prevenzione e contrasto del fenomeno della "falsa coopcrazione" (art.l), potenziano l'attività di controllo regionale sulle cooperative sociali (artt. 5, 10, 11), anche attraverso l'inserimento di una specifica clausola valutativa (cfr. art. 12), l'istituzione da parte della Giunta regionale di un'anagrafe informatizzata (art. 5), l'introduzione di ulteriori ipotesi di cancellazione dall'albo delle cooperative sociali (art. 6) e alla valorizzazione dell'inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati e deboli, anche mediante l'introduzione di premialità e priorità nell'affidamento di servizi (artt. 1, 2, 7, 8, 10). Inoltre, in coerenza con la recente normativa statale afferente il codice del terzo settore e le imprese sociali, viene prevista per le cooperative sociali, prima in via facoltativa e poi obbligatoria (successivamente all'emanazione delle linee guida ministeriali e di un provvedimento della Giunta regionale che adotti un apposito schema tipo), la possibilità di dotarsi di un bilancio sociale (art. 3).

4 Dello stesso segno è l'adozione da parte delle cooperative sociali di un codice etico (art. 4). Ben comprendo la delicatezza del tessuto socio economico in cui sì va ad incidere, è stata prevista una specifica norma transitoria, finalizzata ali 'applicazione graduale della legge, salvaguardando i procedimenti in corso e garantendo alle cooperative sociali di potersi adeguare in tempi idonei alla nuova normativa introdotta dal presente progetto. Da ultimo, l'artìcolo 8, di modifica dell'articolo 13 della predetta legge regionale n. 23, relativo alla riserva di partecipazione alle procedure di aggiudicazione negli appalti, è rispettoso delle previsioni del nuovo codice degli appalti ed in particolare dell'articolo 112 del decreto legislativo n. 50 del In data 08 novembre 2016, poi riformulata in data 03 luglio 2018 è pervenuta la scheda di analisi economico finanziaria redatta dalla competente struttura di Giunta regionale. La scheda di inquadramento normativo, predisposta dal Servizio Affari giuridici e legislativi, è pervenuta il 03 luglio Le note di lettura e ricognizione degli impatti economico finanziari redatte dal Servizio Attività e rapporti istituzionali sono pervenute in data 04 luglio La Prima Commissione consiliare ha espresso parere favorevole in data 04 luglio La Quinta Commissione consiliare nella seduta del 05 luglio 2018 ha licenziato, a maggioranza il progetto di legge in oggetto. Hanno espresso voto favorevole: il Presidente Boron, i consiglieri Brescacin (con delega del consigliere Villanova) (Zaia Presidente), Barbisan R., Semenzaio (Liga Veneta - Lega Nord), Barison (Fratelli d'italia - Movimento per la cultura rurale), Barbisan F. (Centro destra Veneto - Autonomia e libertà), Ferrari (Alessandra Moretti Presidente). Hanno espresso voto di astensione i consiglieri Moretti (con delega del consigliere Salemi), Pigozzo (con delega del consigliere Sinigaglia) (Partito Democratico), Bartelle, Berti (Movimento 5 Stelle). Viene designato relatore in aula il consigliere Fabrizio Boron. Viene designato correlatore in aula il consigliere Orietta Salemi.

5 Li i i-1,. ir 1! 'IT*" f f^-'f'n''^''^''?"^^w^^'^^ MODIFICHE E INTEGRAZIONI ALLA LEGGE REGIONALE 3 NOVEMBRE 2006, N. 23 "NORME PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DELLA COOPERAZIONE SOCIALE" Art. 1 - Modifica dell'articolo 1 della legge regionale 3 novembre 2006, n Al comma 1 dell'articolo 1 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 dopo le parole: '^dei cittadini" sono aggiunte le seguenti parole: "nonché dell'inserimento lavorativo delle persone e dei lavoratori svantaggiati e dei soggetti deboli,'". 2. Dopo il comma 2 dell'articolo 1 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 è aggiunto il seguente : "2 bis. La Giunta regionale, per il pieno raggiungimento delle finalità di cui ai commi 1 e 2, previo parere della Commissione regionale della cooperazione sociale di cui all'articolo 21 e sentita la competente commissione consiliare, definisce le modalità attuative e di intervento secondo quanto previsto dalla presente legge e individua, periodicamente, le specifiche misure necessarie a prevenire e contrastare il fenomeno della falsa coopcrazione sociale e ad incrementare i rapporti con le pubbliche amministrazioni, anche mediante la stipula di specifici protocolli al fine di agevolare lo scambio reciproco di flussi informativi inerenti l'emergere di eventuali comportamenti o condotte posti in essere dalle cooperative sociali in violazione della vigente normativa.". 3. In sede di prima applicazione la Giunta regionale, sentita la Commissione regionale della cooperazione sociale di cui all'articolo 21 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 individua, entro centoventi giorni dall'entrata in vigore della presente legge, le misure di cui alla seconda parte del comma 2 bis dell'articolo 1 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23. Art. 2 - Modifica dell'articolo 3 della legge regionale 3 novembre 2006, n Il comma 2 dell'articolo 3 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 è sostituito dal seguente: "2. Ai fini della presente legge si considerano persone deboli i lavoratori svantaggiati di cui all'articolo 2, comma 1, numeri 4) e 99), del regolamento UE n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, che versano nelle situazioni di fragilità sociale di cui all'artìcolo 22 della legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" e successive modificazioni. La situazione dei lavoratori di cui al presente comma deve essere attestata e trattata ai sensi della normativa vigente.". Art. 3 - Inserimento dell'articolo 4 bis nella legge regionale 3 novembre 2006, n Dopo l'articolo 4 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 è inserito il seguente: "4 bis. Bilancio sociale. 1. Il bilancio sociale della cooperativa sociale è finalizzato a consentire una trasparente comunicazione della tipologia dei prodotti e dei servizi proposti e prestati e della rendicontazione nonché di permettere una idonea valutazione delle performance

6 della propria organizzazione e dell'impatto sociale delle attività svolte. In particolare, tale strumento tiene conto, tra gli altri elementi, della natura dell'attività esercitata, delle dimensioni della cooperativa sociale, delle norme contrattuali di settore applicate, degli eventuali inserimenti lavorativi operati e dei relativi progetti. 2. La Giunta regionale, in armonia con le linee guida definite con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di cui ali 'articolo 9 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 112, "Revisione della disciplina in materia di impresa sociale, a norma dell'articolo 2, comma 2, lettera c) della legge 6 giugno 2016, n. 106" predispone uno schema tipo di bilancio sociale per entrambe le tipologie dì cooperative sociali previste dall'artìcolo Fino ali 'emanazione del provvedimento della Giunta regionale di cui al comma 2, le cooperative sociali possono, comunque, adottare il bilancio sociale. ". Art. 4 - Inserimento dell'articolo 4 ter nella legge regionale 3 novembre 2006, n Dopo l'articolo 4 bis della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 è inserito il seguente: " 4 ter. Codice etico. 1. Al fine dì rafforzare ì valori dì responsabilità sociale, la cultura dell'impresa sociale, il rispetto delle norme e delle politiche aziendali in materia di etica dell'impresa e dì correttezza comportamentale, le cooperative sociali possono dotarsi dì un codice etico o dì comportamento ai sensi del modello dì organizzazione, gestione e controllo previsto dall'articolo 6 del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giurìdiche, delle società e delle associazioni anche prive dì personalità giuridica, a norma dell'artìcolo 11 della legge 29 settembre 2000, n ". 2. La Commissione regionale della coopcrazione sociale di cui all'artìcolo 21 predispone uno schema tipo di codice etico o di comportamento da sottoporre alla Giunta regionale per la sua successiva approvazione. ". 2. In sede di prima applicazione la Commissione regionale della cooperazione sociale di cui all'articolo 21 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 predispone, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, lo schema tipo di cui all'articolo 4 ter, comma 2, della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23. Decorso inutilmente tale termine provvede direttamente la Giunta regionale sentita la competente commissione consiliare. La commissione consiliare si esprime entro trenta giorni dalla richiesta decorsi i quali la Giunta regionale può prescindere dal parere. Art. 5 - Modifica dell'articolo 5 della legge regionale 3 novembre 2006, n Dopo il comma 2 dell'articolo 5 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 sono aggiunti i seguenti: "2 bis. Al fine dì evitare duplicazioni dì presenza nella compagine sociale delle cooperative sociali iscrìtte all'albo nonché dì facilitarne l'attività di controllo e vigilanza, la Giunta regionale adotta una anagrafe informatizzata contenente ì nominativi dei membri del consiglio di amministrazione cui sìa stata conferita la legale rappresentanza, ivi compresi ìnstìtori e procuratori generali, dei membri degli organi con poteri di direzione o di vigilanza o dei soggetti muniti dì poteri dì rappresentanza, dì direzione o dì controllo, e del direttore tecnico. A tali finì la Giunta regionale può

7 11n avvalersi della collaborazione delle Camere dì commercio, industria, artigianato e agricoltura. 2 ter. Nell'anagrafe vengono riportati anche i nominativi dei soggetti di cui al comma 1 qualora gli stessi abbiano operato in cooperative sociali cancellate dall'albo ai sensi dell'artìcolo 6, comma 6, per almeno i cinque anni successivi alla cancellazione. ". 2. La Giunta regionale istituisce l'anagrafe di cui all'articolo 5, comma 2 bis della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23, entro centoventi giorni dall'entrata in vigore della presente legge. Art. 6- Modifica dell'articolo 6 della legge regionale 3 novembre 2006, n Dopo il comma 3 dell'articolo 6 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 è aggiunto il seguente: "5 bis. Le cooperative sociali iscritte all'albo, qualora nel corso dell'anno non siano state sottoposte alla revisione cooperativa di cui al decreto legislativo 2 agosto 2002, n. 220 "Norme in materia di riordino della vigilanza sugli enti cooperativi, ai sensi dell'articolo 7, comma 1, della L. 3 aprile 2001, n. 142, recante: "Revisione della legislazione in materia cooperativistica, con particolare riferimento alla posizione del socio lavoratore"" e successive modificazioni, o non abbiano ricevuto il relativo certificato o attestazione, formulano apposita richiesta al Ministero competente, ovvero, nel caso di cooperative aderenti ad una associazione di rappresentanza riconosciuta ai sensi della vigente normativa, a queste ultime. ". 2. Dopo il comma 4 dell'articolo 6 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 è aggiunto il seguente: "4 bis. Non possono essere iscritte ali 'Albo le cooperative sociali in cui sussistano in capo ai membri del consiglio di amministrazione cui sia stata conferita la legale rappresentanza, ivi compresi institori e procuratori generali, ai membri degli organi con poteri di direzione o di vigilanza o ai soggetti muniti di poteri di rappresentanza, di direzione o di controllo, o al direttore tecnico i motivi di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura d'appalto o concessione secondo quanto previsto dall'articolo 80, commi 1, 2 e 3, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 "Codice dei contratti pubblici" e successive modificazioni. 3. Il comma 5 dell'articolo 6 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 è sostituito dal seguente: "5. La struttura regionale competente in materia di servizi sociali, al fine di verificare la permanenza dei requisiti di iscrizione delle cooperative sociali, provvede con cadenza biennale alla revisione dell'albo. A tali fini le cooperative iscritte trasmettono alla struttura regionale competente in materia di servìzi sociali: a) le variazioni dello statuto, del numero di soci e degli altri dipendenti e collaboratori, evidenziando gli eventuali soggetti svantaggiati e deboli; b) la dichiarazione degli enti previdenziali attestante la regolarità dei versamenti effettuati; c) la copia del certificato o dell 'attestazione della revisione cooperativa cui sono state sottoposte ovvero, in assenza di questi, la copia della richiesta al Ministero competente o ali 'associazione di rappresentanza, di cui al comma 3 bis; d) qualora abbiano ottenuto contributi o incentivi regionali, una relazione che specifichi le modalità di utilizzo degli stessi. ".

8 4. Dopo il comma 5 dell'articolo 6 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 è aggiunto il seguente: "5 bis. La struttura regionale competente in materia di servizi sociali, d'ufficio o su segnalazione, effettua annualmente sulle cooperative sociali verifiche a campione in relazione al possesso dei requisiti di iscrizione ali 'Albo. Le cooperative sociali che non adempiono o adempiono in modo parziale o difforme alle richieste della struttura regionale competente in materia di servizi sociali effettuate in sede di verìfica, previa formale diffida ad adempiere entro sessanta giorni, sono cancellate dall'albo." 5. Al comma 6 dell'articolo 6 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 la lettera c) è sostituita dalla seguente: "c) non sia stata effettuata entro l'anno, per cause imputabili alla cooperativa sociale, la revisione cooperativa di cui al decreto legislativo n. 220 del 2002, e successive modificazioni; ". 6. Al comma 6 dell'articolo 6 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 dopo la lettera c) è aggiunta la seguente: "c bis) la cooperativa sociale non abbia il certificato o l'attestazione annuale della revisione cooperativa ovvero, in assenza di questi, la copia della richiesta al Ministero competente o ali 'associazione di rappresentanza, di cui al comma 3 bis;". 7. Al comma 6 dell'articolo 6 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 dopo la lettera f) è aggiunta la seguente: "fbis) nelle ipotesi di cui al comma 5 bis e all'articolo 15, comma 2 ter. ". 8. Alla fine del comma 7 dell'articolo 6 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 sono aggiunte le seguenti parole: "La cooperativa sociale cancellata dall'albo non può richiederne l'iscrizione prima che siano decorsi tre anni dalla cancellazione.". 9. Alla fine del comma 8 dell'articolo 6 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 sono aggiunte le seguenti parole: "Qualora la cooperativa sociale abbia ricevuto vantaggi economici ai sensi della presente legge in presenza dei casi e delle condizioni che determinano la cancellazione dall'albo e tale condizione sia accertata, previa diffida e secondo le procedure di legge, la stessa decade dal beneficio ed è tenuta alla restituzione delle somme percepite. ". 10. Dopo il comma 8 dell'articolo 6 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 è aggiunto il seguente: "8 bis. La Giunta regionale, previo parere della Commissione regionale della cooperazione sociale di cui all'articolo 21, sentita la competente commissione consiliare, stabilisce modalità, termini, procedure e requisiti in ordine all'iscrizione e alla cancellazione dall'albo nonché all'effettuazione delle verìfiche a campione. La commissione consiliare si esprime entro trenta giorni dalla richiesta decorsi i quali la Giunta regionale può prescindere dal parere. ". 11. In sede di prima applicazione la Giunta regionale, previo parere della Commissione regionale della cooperazione sociale di cui all'articolo 21 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23, sentita la competente commissione consiliare, definisce, entro centoventi giorni dall'entrata in vigore della presente legge, modalità, termini, procedure e requisiti in ordine all'iscrizione e alla cancellazione dall'albo nonché all'effettuazione delle verifiche a campione di cui all'articolo 6, comma 8 bis, della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23. La commissione consiliare si esprime entro trenta giorni dalla richiesta decorsi i quali la Giunta regionale può prescindere dal parere.

9 12. Le disposizioni recate dai commi 3 bis, 4 bis, 6, lettere e), c bis) e f bis), dell'articolo 6 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 trovano applicazione per i procedimenti avviati successivamente all'entrata in vigore della presente legge. Art. 7 - Modifica dell'articolo 12 della legge regionale 3 novembre 2006, n Dopo il comma 1 dell'articolo 12 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 è aggiunto il seguente: "1 bis. Per l'affidamento di servizi alle cooperative sociali di cui all'artìcolo 2, comma 1, lettera b), viene riconosciuta una maggiorazione del punteggio nei seguenti casi: a) adozione del bilancio sociale dì cui ali 'artìcolo 4 bis, fino a quando l'adozione del bilancio sociale è facoltativa ai sensi dell 'articolo 4 bis, comma 3; b) adozione del codice etico di cui ali 'articolo 4 ter; c) percentuale maggiore del 30 per cento di persone svantaggiate dì cui ali 'artìcolo 3, comma 1 ; d) presenza oltre alla percentuale del 30 per cento delle persone svantaggìate anche di persone deboli dì cui all'artìcolo 3, comma 2.". 2. Dopo il comma 1 bis dell'articolo 12 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 è aggiunto il seguente comma: "1 ter. La Giunta regionale previo parere della Commissione regionale della coopcrazione sociale di cui all'articolo 21, sentita la competente commissione consiliare, definisce ì criteri e le modalità per la maggiorazione del punteggio di cui al comma 1 bis. La commissione consiliare si esprime entro trenta giorni dalla richiesta decorsi i quali la Giunta regionale può prescìndere dal parere. ". 3. In sede di prima applicazione la Giunta regionale individua i criteri e le modalità per la maggiorazione del pvmteggio di cui al comma 1 ter dell'articolo 12 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23, entro centoventi giorni dall'entrata in vigore della presente legge, previo parere della Commissione regionale della cooperazione sociale di cui all'articolo 21, della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23, sentita la competente commissione consiliare. La commissione consiliare si esprime entro trenta giorni dalla richiesta decorsi i quali la Giunta regionale può prescindere dal parere. Fino all'adozione da parte della Giunta regionale del provvedimento di cui al presente comma ai procedimenti in corso continua ad applicarsi la normativa vigente all'entrata in vigore della presente legge. 4. Il comma 2 dell'articolo 12 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 è così modificato: a) alla lettera f) sono aggiunte alla fine le seguenti parole: "e l'applicazione della vigente contrattazione collettiva sottoscritta dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale nella categoria; "; b) alla lettera h) sono aggiunte alla fine le seguenti parole: " e la pianificazione di percorsi formativi "; c) dopo la lettera i) sono aggiunte le seguenti: "/ bis) l'assolvimento degli obblighi di legge e contrattuali per la regolarità contributiva; ì ter) l'assolvimento degli obblighi di legge in materia di salute e di sicurezza sul lavoro.".

10 5. Dopo la lettera f) del comma 3 dell'articolo 12 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 è aggiunta la seguente: "fbìs) il rispetto delle vigenti normative e delle norme contrattuali di settore nel contratto applicato alle persone svantaggiate e ai soggetti deboli, ferma restando l'applicazione della vigente contrattazione collettiva sottoscritta dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale nella categoria e la garanzia di un 'equa retribuzione.". Art. 8- Modifica dell'articolo 13 della legge regionale 3 novembre 2006, n L' articolo 13 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 è sostituito dal seguente: "Art Riserva negli appalti e nelle concessioni. 1. Fatta salva la normativa statale ed europea in materia di appalti e concessioni, le stazioni appaltanti possono riservare la partecipazione alle procedure di appalto e di concessione o possono riservarne l'esecuzione a cooperative sociali, che svolgono le attività di cui all'artìcolo 2, comma 1, lettera b), ovvero ad analoghi operatori economici aventi sede negli stati membri della Unione europea, qualora lo scopo principale degli stessi sia l'integrazione sociale e professionale di persone svantaggìate o con disabìlìtà, nel contesto dì programmi di lavoro protetti, e quando almeno il 30 per cento dei lavoratori impiegati in relazione ai singoli appalti o concessioni sia composto da lavoratori svantaggiati o con disabilità di cui all'articolo 3, comma 1. Per la scelta del contraente o del concessionario può essere riconosciuta una maggiorazione del punteggio, qualora in relazione ai singoli appalti o concessioni siano impiegati come lavoratori una percentuale superiore al 30 per cento di lavoratori svantaggiati o con disabilità ovvero soggetti rientranti fra le persone deboli dì cui all'articolo 3, comma 2. " Art. 9 - Modifica dell'articolo 14 della legge regionale 3 novembre 2006, n Nella rubrica dell'articolo 14 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 la parola: "corrispettivi" è sostituita dalla seguente: "subentro". 2. Alla fine del comma 1 dell'articolo 14 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 sono aggiunte le seguenti parole: "In caso dì avvicendamento nell'affidamento di servizi o nella stipula di convenzioni la cooperativa sociale subentrante, fermo restando il rispetto della normativa vigente, garantisce ai lavoratori livelli retributivi analoghi a quelli precedentemente percepiti. ". 3. Il comma 2 dell'articolo 14 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 è soppresso. Art Modifica dell'articolo 15 della legge regionale 3 novembre 2006, n Il comma 2 dell'articolo 15 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 è sostituito dal seguente: "2. La struttura regionale competente in materia di servizi sociali e i comuni possono effettuare sulle cooperative sociali verifiche sui servizi oggetto di affidamento e di conferimento:

11 a) secondo le modalità e nel rispetto della normativa regionale vigente e dei requisiti e degli standard di cui alla legge regionale 16 agosto 2002, n. 22 "Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali" e successive modificazioni; b) con riferimento all'applicazione della vigente contrattazione collettiva alle persone svantaggiate ed ai soggetti deboli, ali 'eventuale utilizzo di contratti impropri, nonché al rispetto delle normative negli inserimenti lavorativi.". 2. Dopo il comma 2 dell'articolo 15 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 sono aggiunti i seguenti: "2 bis. La struttura regionale per l'attività ispettiva e dì vigilanza di cui alla legge regionale 5 agosto 2010, n. 21 "Norme per la riorganizzazione del servizio ispettivo e di vigilanza per il sistema socio-sanitario veneto " e successive modificazioni, effettua, ai sensi e secondo le procedure previste dalla medesima legge regionale, oltre alle verifiche di cui al comma 2, il controllo e la vigilanza sul possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente per l'iscrizione all'albo, anche in costanza del rapporto contrattuale. 2 ter. Le cooperative sociali che non adempiono o adempiono in modo parziale o difforme alle richieste effettuate dalla struttura regionale competente in materia di servizi sociali e dalla struttura regionale per l'attività ispettiva e di vigilanza nell 'esercizio delle, rispettive attività di controllo e vigilanza, ai sensi dei commi 2 e 2 bis, previa formale diffida ad adempiere entro sessanta giorni, sono cancellate dall'albo ai sensi e secondo le procedure di cui all'articolo 6.". Art Modifica dell'articolo 23 della legge regionale 3 novembre 2006, n Dopo il comma 2 dell'articolo 23 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 è aggiunto il seguente: "2 bis. La Commissione trasmette alla competente commissione consiliare, entro trenta giorni dalla loro adozione, i pareri espressi nell'esercizio della propria funzione. ". Art Inserimento dell'articolo 23 bis nella legge regionale 3 novembre 2006, n Dopo l'articolo 23, nel Capo settimo concernente "Disposizioni finali", della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 è inserito il seguente: "Art. 23 bis - Clausola valutativa. 1. Il Consiglio regionale controlla l'attuazione della presente legge e valuta i risultati ottenuti dalle azioni intraprese per favorire la promozione, la diffusione e lo sviluppo del sistema delle cooperative sociali nel Veneto. 2. Per le finalità di cui al comma 1, la Giunta regionale, entro il 30 giugno di ogni anno, presenta al Consiglio regionale una relazione che descrive e documenta le azioni e gli interventi progressivamente attivati, nonché gli esiti dei monitoraggi disposti dalla presente legge, indicando i soggetti coinvolti nell'attuazione, i beneficiari raggiunti e le loro caratteristiche, il grado di utilizzo delle risorse messe a disposizione secondo le diverse modalità e finalità di aiuto previste, il grado di partecipazione alle misure offerte, il grado di soddisfazione della domanda espressa, le eventuali criticità incontrate e le modalità con cui vi sì è fatto fronte. Nella relazione sono, altresì. 10 S.'k'i: :.ire. irii

12 evidenziate le misure adottate al fine dì prevenire e contrastare il fenomeno della falsa cooperazione sociale. 3. Per la finalità di cui al comma 2 la Giunta regionale, previo parere della Commissione regionale della cooperazione sociale di cui all'articolo 21, sentita la competente commissione consiliare, individua gli indicatori per la misurazione e la valutazione degli obiettivi di cui alla presente legge. La commissione consiliare si esprime entro trenta giorni dalla richiesta decorsi i quali la Giunta regionale può prescindere dal parere. 4. La Regione può promuovere forme di valutazione partecipata coinvolgendo cittadini e soggetti attuatori degli interventi previsti. Le competenti strutture del Consiglio regionale e della Giunta regionale si raccordano per la migliore valutazione della presente legge. 5. Qualora entro il termine di cui al comma 2 la Giunta regionale non abbia proceduto all'attuazione del presente articolo ne riferisce, entro i successivi trenta giorni, direttamente al Consiglio regionale presentando una relazione che indichi le motivazioni del ritardo nell 'attuazione nonché le difficoltà insorte. 6. Il Consiglio regionale e la Giunta regionale pubblicano sui propri siti web istituzionali i dati e i documenti adottati in relazione alle attività valutative previste dal presente articolo.". 2. In sede di prima applicazione la Giunta regionale individua gli indicatori di cui al comma 3 dell'articolo 23 bis della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 entro centoventi giorni dall'entrata in vigore della presente legge, con le modalità ivi previste. Art Invarianza della spesa. 1. L'attuazione della presente legge non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale. Art Entrata in vigore. 1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto. 11

13 INDICE Art. 1 - Modifica dell'articolo 1 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 "Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale" 4 Art. 2 - Modifica dell'articolo 3 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 "Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale" 4 Art. 3 - Inserimento dell'articolo 4 bis nella legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 "Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale" 4 Art. 4 - Inserimento dell'articolo 4 ter nella legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 "Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale" 5 Art. 5 - Modifica dell'articolo 5 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 "Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale" 5 Art. 6- Modifica dell'articolo 6 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 "Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale" 6 Art. 7 - Modifica dell'articolo 12 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 "Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale" 8 Art. 8- Modifica dell'articolo 13 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 "Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale" 9 Art. 9 - Modifica dell'articolo 14 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 "Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale" 9 Art Modifica dell'articolo 15 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 "Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale" 9 Art Modifica dell'articolo 23 della legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 "Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale" 10 Art Inserimento dell'articolo 23 bis nella legge regionale 3 novembre 2006, n. 23 "Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale" 10 Art Invarianza della spesa 11 Art Entrata in vigore 11 12

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