INCONTRO TECNICO FRUTTICOLO
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- Raffaela Leone
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1 INCONTRO TECNICO FRUTTICOLO 16 dicembre 2015 Alba Cotroneo Settore Fitosanitario e Servizi tecnico-scientifici 1
2 Piano di Sviluppo Rurale operazione produzione integrata Reg. UE n. 1305/2013 Aggiornamento delle norme tecniche
3 Norme generali Le Linee Guida indicano i criteri d intervento, le soluzioni agronomiche e le strategie da adottare per la difesa delle colture ed il controllo delle infestanti, nell ottica di un minor impatto verso l uomo e l ambiente, consentendo di ottenere produzioni economicamente sostenibili. Al fine di garantire il rispetto delle peculiarità climatico/ambientali, ogni Regione potrà differenziare le proprie Norme tecniche dalle linee guida, motivando tecnicamente le scelte.
4 Particolare importanza va riposta nel rispetto della normativa vigente e all applicazione dei principi generali indicati nel citato Allegato III della Direttiva n. 128/09/UE nonché di tutte le pertinenti prescrizioni relative all uso dei prodotti fitosanitari riportate nel PAN. In tal senso occorre tra l altro: Ø adottare sistemi di monitoraggio razionali che consentano di valutare adeguatamente la situazione fitosanitaria delle coltivazioni; Ø favorire l utilizzo degli ausiliari; Ø favorire la difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti chimici attraverso l adozione di tecniche agronomiche e mezzi alternativi (fisici, meccanici, microbiologici, ecc.); Ø limitare l esposizione degli operatori ai rischi derivanti dall uso dei prodotti fitosanitari, (dispositivi di protezione individuale ecc.); Ø razionalizzare la distribuzione dei prodotti fitosanitari limitandone la quantità, lo spreco e le perdite per deriva, ruscellamento e percolazione; Ø limitare gli inquinamenti puntiformi derivanti da una non corretta preparazione delle soluzioni da distribuire e dal non corretto smaltimento delle stesse; Ø ottimizzare la gestione dei magazzini in cui si conservano i prodotti fitosanitari; Ø recuperare o smaltire adeguatamente le rimanenze di prodotti fitosanitari ed i relativi imballaggi; Ø mettere a punto adeguate strategie di difesa che consentano, tra l altro, di prevenire e gestire lo sviluppo di resistenze dei parassiti ai prodotti fitosanitari.
5 Vincoli e consigli nella scelta dei prodotti fitosanitari Nel rispetto dei principi precedentemente richiamati la scelta delle sostanze attive/prodotti fitosanitari, nelle singole norme di coltura e sulle singole avversità, viene effettuata tenendo conto della disponibilità di valide alternative ai fini della gestione complessiva di adeguate strategie di difesa, limitando, per quando possibile, i prodotti (miscele, così come definite dalla classificazione CLP) che: o sono caratterizzati dalla presenza sull etichetta del simbolo di pericolo o pittogramma teschio con tibie incrociate (corrispondente al pittogramma GHS 06); sono classificati CORROSIVI /o H314 (gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari) e H318 (gravi lesioni oculari).
6 Inoltre sarà opportuno favorire la limitazione di prodotti con frasi di rischio relative ad effetti cronici sull uomo che, secondo il nuovo sistema di classificazione CLP, sono: o o H350i Può provocare il cancro se inalato, H351 Sospettato di provocare il cancro; o H340 Può provocare alterazioni generiche; o o H341 Sospettato di provocare alterazioni generiche H360 Può nuocere alla fertilità o al feto; H360D Può nuocere al feto; H360Df Può nuocere al feto. Sospettato di nuocere alla fertilità. H360F Può nuocere alla fertilità. H360FD Può nuocere alla fertilità. Può nuocere al feto. H360Fd Può nuocere alla fertilità. Sospettato di nuocere al feto. o H361 Sospettato di nuocere alla fertilità o al feto H361d Sospettato di nuocere al feto. H361f Sospettato di nuocere alla fertilità H361fd Sospettato di nuocere alla fertilità; Sospettato di nuocere al feto.
7 Viene inoltre stabilito l obbligo di dare preferenza alle formulazioni migliori quando della stessa sostanza attiva esistano formulazioni a diversa classe tossicologica con frasi di rischio relative ad effetti cronici sull uomo frasi di rischio CLP: H350, H351, H360 e H361; frasi di rischio con il vecchio DPD: R40, R60, R61, R62, R63, R68 Tale vincolo è al momento sospeso e ritornerà in vigore a partire dal 2018
8 Tabella conversione sigle frasi DPD a CLP R 40 R 60 R 61 R 62 R 63 R 68 H 351 H 360F H 360D H 360 Df H 361d H 341
9 Aggiornamenti difesa frutta Coltura Tutte le colture dove previsto Tutte le colture dove previsto Sostanza attiva da limitare/eliminare Prodotti rameici Bromadiolone Motivo della variazione/limitazioni d uso Limitare a 6 kg di s.a. all'anno su tutte le colture Revoca Inserimenti: Olio essenziale di arancio Bicarbonato di K allegato 9
10 In aggiunta agli antagonisti microbici, sono attualmente autorizzati i seguenti prodotti ad attività insetticida a base di virus: Virus della poliedrosi nucleare di Helicoverpa armigera per il controllo delle larve della nottua gialla (Helicoverpa armigera) su pomodoro, peperone, melanzana, cucurbitaceee, lattuga, fagiolino; Virus della poliedrosi nucleare di Spodoptera littoralis per il controllo della nottua mediterranea (Spodoptera littoralis) su fragola, pomodoro, peperone, melanzana, lattuga e spinacio in serra e in pieno campo. 10
11 Diserbo Colture frutticole: - vengono conservate tutte le dosi e le relative concentrazione sui quantitativi di s.a. impiegabili in un anno; - sulla vite viene adeguata la dose del Flazasulfuron a seguito del recente adeguamento dell etichetta; - esclusione da tutte le colture dell impiego dell Oxyfluorfen nella fase in produzione e come attivante del Glifosate. 11
12 Sostanze attive classificate come Candidati alla sostituzione ai sensi del Reg. 408/2015/UE e successive integrazioni (smi) Insetticidi, nematocidi e acaricidi candidati alla sostituzione Dimethoate, Esfenvalerate, Ethoprophos, Etofenprox, Etoxazole, Fenamiphos, Lambda-Cyhalothrin, Lufenuron, Metam potassium, Metam sodium, Methomyl, Pirimicarb, Tebufenpyrad, Thiacloprid Diserbanti candidati alla sostituzione Aclonifen, Amitrole, Chlortoluron, Diclofop methyl, Diflufenican, Diquat, Flufenacet, Glufosinate ammonium, Imazamox, Imazosulfuron, Lenacil, Linuron, Mecoprop, Metribuzin, Metsulfuron methyl, Nicosulfuron, Oxadiazon, Oxyfluorfen, Pendimethanil, Profoxydim, Propoxycarbazone, Prosulfuron, Sulcotrione, Tepraloxydim, Tri-allate, Triasulfuron Fungicidi candidati alla sostituzione Bromuconazole, Cyproconazole, Cyprodinil, Difenoconazole, Epoxiconazole, Famoxadone, Fludioxonil, Fluopicolide, Metalaxyl, Metconazole, Miscela Bordolese, Myclobutanil, Prochloraz, Propiconazole, Quinoxyfen, Rame idrossido, Rame ossicloruro, Rame ossido, Rame solfato tribasico, Tebuconazole e Ziram 12
13 Meccanismi di azione allegato 13
14 Norme Tecniche Produzione integrata Operazione PSR Stefano Dolzan
15 Produzione integrata ( ancora tu?) Programma di Difesa Integrata delle Colture (PRDIC) PSR Azione F1 Applicazione di tecniche di produzione integrata PSR Operazione Produzione integrata PAN difesa integrata obbligatoria D.Lgs. n. 150/ Regolamento Europeo 2078/92 PSR Azione Applicazione di tecniche di produzione integrata Marchio SQNPI
16 IMPEGNI (novità 2016) Bando + Norme Tecniche conformi alle Linee Guida Nazionali difesa integrata delle colture controllo integrato delle infestanti fitoregolatori regolazione volontaria macchine per irrorazione di prodotti fitosanitari scelta varietale e mat. moltiplicazione avvicendamento colturale gestione del suolo fertilizzazione irrigazione raccolta e post raccolta (solo SQNPI)
17 Difesa e diserbo Vincoli su p.a. ammessi, numero trattamenti, criteri intervento. Aggiornamenti periodici in conformità alle Linee Guida Nazionali (Gruppo Difesa Integrata) discussi nei coordinamenti. Metodo verifica: registrazione (entro 15 gg) dei trattamenti, prelievo campioni per analisi residui Controlli delle attrezzature per l applicazione dei prodotti fitosanitari Obbligatori con PAN: controlli funzionali periodici da svolgersi presso Centri Prova autorizzati, regolazione o taratura manuale da parte utilizzatore e manutenzione (primi controlli entro ) Volontari: regolazione o taratura strumentale effettuata presso Centri Prova autorizzati
18 Scelta varietale e materiale di propagazione Per le colture ortive si deve ricorrere a materiale di categoria Qualità CE. Per le colture arboree e la fragola se disponibile, si deve ricorrere a materiale di moltiplicazione certificato ai sensi del DM 20/11/2006. In assenza di tale materiale dovrà potrà essere impiegato materiale di categoria CAC (Conformità Agricola Comunitaria). Valgono inoltre le disposizioni contenute nelle singole schede di coltura. Ad es. RISO: Scelta varietale e materiale di moltiplicazione es. FRUMENTO Scelta varietale e materiale di moltiplicazione Non è consentito il ricorso a materiale proveniente da organismi geneticamente modificati (OGM). Devono essere utilizzate sementi certificate. E consentito l utilizzo di seme sano di produzione aziendale per vecchie varietà. ( ) Non è consentito il ricorso a materiale proveniente da organismi geneticamente modificati (OGM). Devono essere utilizzate sementi certificate e da seme sano di produzione aziendale, prodotto a partire da semente base o certificata.( ) Metodo verifica: conservare i cartellini/ etichette per eventuale controllo in loco
19 Gestione del suolo pendenza media superiore al 30%: sono consentite esclusivamente, la minima lavorazione, la semina su sodo e la scarificatura; per le colture arboree all impianto sono ammesse solo le lavorazioni puntuali ed in generale è obbligatorio l inerbimento dell interfila pendenza media compresa tra il 10% e il 30%: lavorazioni ad una profondità massima di 30 cm, ad eccezione delle rippature; negli appezzamenti dedicati alle colture erbacee è obbligatoria la realizzazione di solchi acquai temporanei almeno ogni 60 metri o idonei sistemi alternativi di protezione del suolo dall erosione; per tutte le colture arboree: è obbligatorio l inerbimento autunno-invernale dell interfila.
20 Fertilizzazione Piano di concimazione (N P K) Metodo bilancio Scheda a dose standard Limiti di fertilizzazione azotata (frumento 126, riso 98, mais 200 ) Rispetto MAS di N direttiva nitrati anche fuori ZVN (frumento 180, riso 160, mais 210/280) Obbligo di frazionamento concimazione minerale (60 o 100 kg N /ha) Coeff efficienza reflui in funzione di periodo distribuzione Concimazione fosfatica localizzata su mais
21 Analisi del terreno Quante per azienda? 1 per UPA o almeno 1 per ordinamento colturale Quali sono gli odinamenti colturali? colture orticole in coltura protetta (serre) colture orticole intensive in pieno campo (proposta) colture frutticole seminativi, colture orticole e colture erbacee permanenti riso in monosuccessione vite Quando farla? Az. deve sempre disporre di analisi in corso di validità (5 anni); al primo anno devo disporre dell analisi entro 12 mesi da adesione. Criteri interpretazione in Allegato II fertilizzazione Es Livelli di P e K del terreno Per K non ci sono soglie fisse, dipende dalla granulometria e da rapporti con altri elementi (es. se Mg/K > 5 e/o % K (scamb sulla CSC) < 4 la dotazione di K nel terreno è da considerarsi media o bassa.)
22 Irrigazione IRRIGAZIONE (mm o m 3 /ha) -Bilancio idrico -Strumenti rilevamento -Registrazione volumi e pioggia e rispettare i volumi massimi Fruttiferi: non è ammessa l'irrigazione per scorrimento nei nuovi impianti, eccetto che in presenza di sistemi di distribuzione alimentati da enti consortili che non garantiscono continuità di fornitura. PIOGGIA (mm) IRRIGAZIONE (mm o m 3 /ha) PIOGGIA (mm) 22-giu 27-lug 31-ago 23-giu 28-lug 01-set 24-giu 29-lug 02-set 25-giu 30-lug 03-set 26-giu 31-lug 04-set 27-giu 01-ago 05-set 28-giu 02-ago 06-set 29-giu 03-ago 07-set 30-giu 04-ago 08-set 01-lug 05-ago 09-set 02-lug 06-ago 10-set 03-lug 07-ago 11-set 04-lug 08-ago 12-set 05-lug 09-ago 13-set 06-lug 10-ago 14-set 07-lug 11-ago 15-set 08-lug 12-ago 09-lug 13-ago 10-lug 14-ago 11-lug 15-ago 12-lug 16-ago 13-lug 17-ago 14-lug 18-ago 15-lug 19-ago 16-lug 20-ago 17-lug 21-ago 18-lug 22-ago 19-lug 23-ago 20-lug 24-ago 21-lug 25-ago 22-lug 26-ago 23-lug 27-ago 24-lug 28-ago 25-lug 29-ago IRRIGAZIONE (mm o m 3 /ha) Microirrigazione periodo dal al gg mm gg mm PIOGGIA (mm) frequenza media irrigazioni (gg)
23 Inerbimento controllato di fruttiferi e vite Sulla fila Interfila Frutteti di pianura: NO diserbo (lavorazioni o inerbimento) Inerbimento (sfalci alterni) NO diserbo 200 /ha 110 /ha Frutteti di collina montagna e tutti i vigneti: SI diserbo Inerbimento (sfalci alterni) NO diserbo NO diserbo (lavorazioni o inerbimento) Inerbimento (sfalci alterni) NO diserbo 300 /ha
24 Grazie per l attenzione 24
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MAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.
MAIS Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è
BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA
BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE
SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
FINOCCHIO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
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CEREALI (autunno-vernini) (frumento duro, frumento tenero, orzo, avena, farro e triticale) Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti
VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
MELONE - COCOMERO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
SEDANO. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.
SEDANO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
CEREALI (autunno-vernini) (frumento duro, frumento tenero, orzo, avena, farro e triticale)
CEREALI (autunno-vernini) (frumento duro, frumento tenero, orzo, avena, farro e triticale) Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti
VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
CARCIOFO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
MAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.
MAIS Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è
SORGO. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.
SORGO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
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AGLIO. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.
AGLIO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA
BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE
PISELLO. Non è consentito l uso di materiale proveniente da organismi geneticamente modificati (OGM).
PISELLO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
FAVA da orto Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
PATATA. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.
PATATA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
CECE. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.
CECE Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è
VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
ZUCCHINO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
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INSALATE Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
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ERBAI MISTI Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
ERBA MEDICA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
PEPERONE Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
SPINACIO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
FAVA da orto SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE (OGM). AVVICENDAMENTO COLTURALE
FAVA da orto Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
CECE. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è consentito l uso di materiale proveniente da organismi geneticamente modificati (OGM).
CECE Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è
BARBABIETOLA DA ZUCCHERO
BARBABIETOLA DA ZUCCHERO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
MAIS. Non è consentito l uso di materiale proveniente da organismi geneticamente modificati (OGM). E obbligatorio impiegare semente certificata.
MAIS Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è
BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA
BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE
PATATA. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.
PATATA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
LUPINELLA. Non è ammesso il ristoppio della coltura; è ammesso il ritorno della coltura sullo stesso appezzamento dopo un intervallo di almeno 1 anno.
LUPINELLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
FAVA e FAVINO da granella
FAVA e FAVINO da granella Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI
SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
PRATI POLIFITI Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
GIRASOLE SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE (OGM). AVVICENDAMENTO COLTURALE
GIRASOLE Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
SORGO. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.
SORGO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
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CAVOLI. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura
CAVOLI Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
INSALATE Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
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MAIS Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è
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VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
CARCIOFO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
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