BANDO PER L ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI ALLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI PORDENONE PER INVESTIMENTI E SERVIZI - ANNO

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1 BANDO PER L ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI ALLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI PORDENONE PER INVESTIMENTI E SERVIZI - ANNO ART. 1 - FINALITA Nell ambito dell iniziativa straordinaria volta a sostenere l economia del territorio provinciale, la Camera di Commercio di Pordenone intende promuovere e sostenere le imprese della provincia di Pordenone, attraverso l assegnazione di contributi finalizzati a diverse tipologie di investimento e di servizi, al fine di dare supporto allo sviluppo economico locale, in un momento di ripresa difficoltosa. ART. 2 - RISORSE FINANZIARIE Le risorse finanziarie disponibili per il presente bando ammontano ad ,00 ripartite per i seguenti settori economici: - agricoltura: ,00 - commercio, turismo e servizi: ,00 - artigianato: ,00 - industria: ,00 - cooperative: ,00 ART. 3 INIZIATIVE AGEVOLABILI Sono agevolabili, attraverso la concessione di contributi le seguenti tipologie di investimento, dettagliate nelle schede allegate 1 e 2 che formano parte integrante del presente bando: 1. Contributi per investimenti in beni materiali e immateriali 2. Contributi per servizi di consulenza e formazione a favore della competitività d impresa ART. 4 REGIME D AIUTO 1. Le agevolazioni sono concesse in osservanza delle condizioni prescritte dal regolamento CE 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006, relativo all applicazione degli artt. 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti di importanza minore de minimis pubblicato in GUUE serie L n. 379 del 28 dicembre Ai sensi dell art.2 del regolamento (CE) 1998/2006, l importo complessivo degli aiuti de minimis concessi ad una medesima impresa non può superare i ,00 Euro nell arco di tre esercizi finanziari. L importo complessivo degli aiuti de minimis concessi ad un impresa nel settore del trasporto su strada non può superare ,00 Euro nell arco di tre esercizi finanziari. 3. Ai sensi dell art.1 del regolamento (CE) 1998/2006 sono esclusi dagli aiuti de minimis i settori di attività e le tipologie di aiuto come indicati nell allegato A. 4. Ai fini dell applicazione di tale regime il titolare o rappresentante legale dell azienda istante rilascerà, in sede di istruttoria della domanda di contributo, una dichiarazione (ricompresa nel modello di domanda) attestante tutti i contributi ricevuti in regime de minimis durante i due esercizi finanziari precedenti e nell esercizio finanziario in corso. 1

2 5. Le imprese agricole potranno partecipare ai contributi previsti dal presente bando, qualora in visura camerale esercitino attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti, per investimenti connessi alle suddette attività, nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento (CE) 1998/2006 aiuti de minimis. ART. 5 BENEFICIARI 1. Sono ammesse ai benefici del presente bando tutte le imprese (ad esclusione di quelle indicate nell allegato A), le cooperative, i consorzi e società consortili che rispettino le condizioni previste dal presente articolo. 2. Le imprese giovanili, femminili e innovative sono definite nell allegato B) del presente bando. 3. Ai fini della classificazione dell impresa nei settori di cui al punto 2) del presente bando, si tiene conto dell attività principale, dichiarata al Registro Imprese, della sede o unità operativa oggetto dell investimento. 4. Per l ammissione al contributo sono necessari i seguenti requisiti: a) iscrizione al Registro delle Imprese della CCIAA di Pordenone; b) risultare attivi al Registro delle imprese, al momento della presentazione della domanda; c) essere in regola con il pagamento del diritto annuale; d) essere dotati di Posta Elettronica Certificata (PEC) al momento della concessione del contributo ovvero che l associazione referente per la pratica sia dotata di PEC; e) avere sede e/o unità operativa nella provincia di Pordenone; f) non trovarsi in stato di liquidazione, di fallimento, o di difficoltà incompatibile con il Regolamento (CE) 1998/2006 e non aver presentato domanda di concordato. 5. Possono presentare domanda le imprese che non abbiano subito revoche su bandi camerali della CCIAA di Pordenone per più di 3 volte negli ultimi 3 anni, considerando meritevoli di contributo le imprese virtuose che a seguito di assegnazione di contributo camerale abbiano completato il procedimento amministrativo ricevendo la liquidazione dello stesso. ART. 6 SPESE AMMISSIBILI 1. I dettagli delle spese ammissibili sono riportate nelle schede allegate 1 e 2 che formano parte integrante del presente bando: 2. Sono ammissibili esclusivamente le iniziative agevolabili di cui all art. 3 avviate dopo la presentazione della domanda, fatta eccezione per le nuove imprese costituite nel corso del 2011, per le quali vengono considerate ammissibili anche le spese sostenute nei 6 mesi antecedenti l iscrizione al Registro Imprese, purché al momento della domanda l impresa risulti attiva e già iscritta. 3. Per avvio dell iniziativa si intende: a) Nel caso di acquisto di beni mobili, la data di consegna degli stessi. b) Nel caso di fornitura di servizi (formazione o consulenza) la data di avvio del servizio, come specificato nel preventivo, contratto o altra documentazione. c) Nel caso di acquisto di software, la data di consegna dello stesso. d) Nel caso di acquisto di brevetti, marchi, la data del contratto. 4. Sono inoltre ammissibili esclusivamente le spese sostenute, con fatture regolarmente emesse agli effetti fiscali e con pagamenti o anticipi effettuati, dopo la presentazione della domanda di contributo, fatta eccezione per le nuove imprese, che possono documentare spese sostenute e pagamenti nei 6 mesi antecedenti l iscrizione al Registro imprese, ed entro il 30 giugno

3 5. Le iniziative avviate prima della domanda o per le quali vi siano fatture, pagamenti, anticipi di data precedente la domanda o successivi alla scadenza di cui al precedente comma 3, sono ritenute non ammissibili a contributo, fatta eccezione per le spese delle nuove imprese come indicato ai precedenti commi. 6. Sono escluse in generale dall incentivo le seguenti spese: a) i costi del personale; b) spese che hanno già beneficiato di altri contributi regionali, nazionali o comunitari; c) l IVA e gli oneri accessori; d) spese sostenute prima della presentazione della domanda fatta eccezione per le nuove imprese; e) spese rendicontate successivamente al ; f) spese fatturate o pagate in data antecedente alla data di presentazione della domanda di contributo o successivamente al o riferite ad iniziative realizzate prima della presentazione della domanda, fatta eccezione per le nuove imprese; g) le spese dettagliate nelle schede allegate 1 e 2. ART. 7 INTENSITA DELL AIUTO 1. Le agevolazioni sono concesse in osservanza delle condizioni prescritte dal regolamento CE 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006, relativo all applicazione degli artt. 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti di importanza minore de minimis pubblicato in GUUE serie L n. 379 del 28 dicembre Le agevolazioni consistenti in un contributo a fondo perduto in conto capitale, prevedono la seguente intensità d aiuto, con i limiti minimi e massimi riportati nelle schede 1 e 2 allegate al presente bando: a) 30% della spesa ammissibile per le grandi imprese, ai sensi del D.Preg 463/2005; b) 40% della spesa ammissibile per le piccole e medie imprese, ai sensi del D.Preg 463/2005; c) 65% della spesa ammissibile, qualora la presentazione della domanda, la gestione delle integrazioni e la presentazione della rendicontazione venga gestita per il tramite delle associazioni di categoria della provincia di Pordenone, riconosciute in seno al CNEL, (sia per le grandi che piccole e medie imprese). d) La percentuale di cui ai punti a), b) e c) sarà elevata del 5%, qualora l azienda sia nuova impresa costituita nel corso del 2011, oppure impresa giovanile, femminile o innovativa, come indicata nell allegato B). 3. Al fine di rafforzare il livello di aggregazione e partecipazione associativa e rendere disponibile alle imprese un assistenza qualificata per la compilazione dei documenti richiesti, la misura del contributo sopra indicata viene diversificata in relazione all utilizzo degli sportelli dedicati presso le associazioni di categoria presenti sul territorio provinciale riconosciute dal CNEL. Il servizio potrà essere reso direttamente dalle associazioni citate o tramite le loro società di servizi. 4. Il contributo concesso con il presente bando non è cumulabile con altri interventi agevolativi ottenuti per le stesse iniziative e per le medesime spese. 5. Non è prevista l erogazione di anticipazioni sul contributo concesso. 6. L importo che verrà effettivamente erogato, verrà rideterminato a fronte delle spese rendicontate e ritenute ammissibili, entro i limiti indicati nelle schede 1 e 2 allegate al presente bando. 7. 3

4 ART. 8 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO 1. In attuazione di quanto disposto dall art. 73 della legge regionale 5 dicembre 2003, n. 18 (Interventi urgenti nei settori dell industria, dell artigianato, della cooperazione, del commercio e del turismo, in materia di sicurezza sul lavoro, asili nido nei luoghi di lavoro, nonché a favore delle imprese danneggiate da eventi calamitosi) la concessione delle agevolazioni è subordinata alla presentazione, da parte dell impresa richiedente, di una dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà, resa dal legale rappresentante della stessa ai sensi dell art.47 del DPR 445/2000, di data non antecedente a sei mesi rispetto alla presentazione della domanda, attestante il rispetto delle normative vigenti in tema di sicurezza sul lavoro. Lo schema di domanda di cui all art. 9 contiene già tale dichiarazione. 2. Salva l applicazione delle altre sanzioni previste dalla legge in caso di accertata falsità, la non rispondenza al vero della dichiarazione sostitutiva è causa di decadenza dalla concessione del finanziamento agevolato. Ove questo sia già stato erogato, l impresa beneficiaria e l autore della dichiarazione sono tenuti solidamente a restituirne l importo comprensivo degli interessi legali. ART. 9 MODALITA DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE 1. Per partecipare al bando di agevolazione le imprese devono presentare la domanda di contributo in bollo inoltrando la seguente documentazione: a) modulo di domanda (scaricabile dal sito), compilato in tutte le sue parti, sottoscritto dal legale rappresentante del soggetto richiedente, come da modello allegato al presente Bando (con dichiarazione sintetica de minimis) b) dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi degli artt. 19, 46 e 47 D.P.R. 445/2000, corredata dalla fotocopia di un documento d identità in corso di validità, attestante il rispetto dei parametri dimensionali previsti per le PMI (dichiarazione PMI), per l applicazione delle percentuali richiamate all art. 7 c) ulteriore documentazione prevista nelle schede 1 e 2 allegate al presente bando d) qualora l azienda intenda avvalersi dell associazione di categoria della provincia di Pordenone riconosciuta dal CNEL, per gestire la presentazione della domanda, le integrazioni e la rendicontazione delle spese, compilerà nell apposito modulo di domanda la parte relativa all elezione dell associazione destinataria, in sostituzione dell azienda, di tutte le notifiche da parte della CCIAA di Pordenone. 2. Le domande in bollo, redatte secondo lo schema allegato, devono pervenire entro il alla Camera di Commercio di Pordenone secondo una delle seguenti modalità: a) consegna a mano presso l Ufficio Studi e Servizi Innovativi e Agevolazioni della CCIAA di Pordenone durante l orario di apertura dello sportello (vedasi sito internet camerale); b) invio tramite lettera raccomandata con ricevuta di ritorno alla Camera di Commercio di Pordenone. Ai fini della valutazione e della formulazione dell ordine di arrivo fa fede il timbro della data di invio apposto sulla raccomandata dagli uffici postali. Ai fini del rispetto dei termini la raccomandata deve pervenire alla Camera competente entro quindici giorni successivi alla scadenza del termine. 3. Le imprese possono presentare 1 sola domanda per ciascun canale contributivo di cui all art 3 iniziative agevolabili 4. La CCIAA di Pordenone si riserva di chiudere anticipatamente il presente bando, con provvedimento dirigenziale, in caso di esaurimento dei fondi disponibili. ART. 10 AMMISSIBILITÀ DELLE DOMANDE 4

5 1. Ove la domanda sia ritenuta irregolare o incompleta, il responsabile dell istruttoria ne dà comunicazione all interessato indicandone le cause ed assegnando un termine di 30 giorni per provvedere alla regolarizzazione od integrazione della stessa. E consentita la richiesta di proroga del termine, per un periodo massimo di 15 giorni, a condizione che sia motivata e presentata prima della scadenza dello stesso. Il procedimento è archiviato d ufficio qualora il termine assegnato per provvedere alla regolarizzazione od integrazione decorra inutilmente. 2. Il responsabile del procedimento comunica tempestivamente al richiedente l archiviazione d ufficio. 3. Sono considerate non ammissibili le domande: a) prive della sottoscrizione da parte del legale rappresentante dell impresa; b) relative a imprese non aventi sede o unita locali in provincia di Pordenone; c) presentate prima del termine di apertura oppure oltre il termine del ; d) nei casi di mancato rispetto dei requisiti previsti all art. 5; e) presentate con una modalità diversa rispetto a quanto previsto all art. 9. ART ASSEGNAZIONE CONTRIBUTI 1. Gli incentivi sono concessi tramite procedimento valutativo a sportello, secondo l ordine cronologico di presentazione delle domande ai sensi dei commi 4, 5 e 6 dell articolo 36 della L.R. 7/2000 (Testo unico delle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso). 2. L ordine cronologico di presentazione delle domande è determinato: a) dal timbro datario apposto dalla struttura competente, nel caso di consegna diretta allo sportello dell Ufficio Studi e Servizi Innovativi e Agevolazioni; b) dalla data di spedizione, nel caso di spedizione tramite lettera raccomandata a/r. 3. I contributi sono concessi secondo l ordine cronologico di presentazione delle domande, in base alle disponibilità previste dal bilancio camerale, fino ad esaurimento dei fondi. 4. Il termine per la concessione dell incentivo, con determinazione dirigenziale, è di 60 giorni dalla data di presentazione della domanda, salvo le sospensioni previste. 5. Il termine per la presentazione della rendicontazione è fissato al 30/06/2012. Il termine per l erogazione dell incentivo è di 60 giorni dalla data di ricevimento della rendicontazione, completa di tutta la documentazione richiesta. 6. I termini per l adozione dei provvedimenti di concessione ed erogazione dell incentivo sono sospesi in pendenza: - dei termini assegnati per l integrazione dell istruttoria in fase di concessione ovvero della rendicontazione; - del termine relativo al controllo interno di ragioneria sui provvedimenti medesimi; - nei casi previsti dall articolo 7 della L.R. 7/ Qualora l azienda abbia necessità di modificare le iniziative programmate in domanda, invia apposita richiesta di variazione all Ufficio istruttore, prima della presentazione del rendiconto, motivandone le ragioni. ART CASI DI ANNULLAMENTO O REVOCA DELL INCENTIVO 1. Il provvedimento di concessione dell incentivo è annullato qualora sia riconosciuto invalido per originari vizi di legittimità o di merito indotti dalla condotta del beneficiario non conforme al principio della buona fede. 2. Il provvedimento di concessione dell incentivo è revocato a seguito della decadenza dal diritto all incentivo derivante dalla rinuncia del beneficiario, ovvero qualora: a) la documentazione giustificativa delle spese o il pagamento delle medesime siano di data anteriore alla presentazione della domanda, fatta eccezione per le nuove imprese e alle condizioni previste all art. 6; 5

6 b) la rendicontazione delle spese sia presentata oltre il ovvero il termine assegnato per provvedere alla regolarizzazione o integrazione della rendicontazione decorra inutilmente; c) la rendicontazione delle spese sia relativa ad iniziative realizzate prima della presentazione della domanda, fatta eccezione per le nuove imprese e alle condizioni previste all art. 6; d) sia accertata la non veridicità del contenuto della dichiarazione sostitutiva di certificazione o della dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà; e) sia accertata la difformità sostanziale tra l iniziativa programmata ed ammessa a contributo e quella rendicontata, qualora l azienda non abbia chiesto preventivamente l autorizzazione a variazioni nelle iniziative; f) sia accertata l apertura di procedure concorsuali nei confronti dell impresa o la cancellazione della stessa dal Registro Imprese in data anteriore alla rendicontazione del contributo o situazioni incompatibili con il Regolamento CE 1998/2006; g) sia stata sostenuta una spesa minima ammissibile inferiore ai limiti previsti nelle schede 1 e 2 allegate al presente bando; h) non si rispetti il vincolo di destinazione, come previsto dall art. 14 e gli altri vincoli previsti nelle schede 1 e 2 allegate al presente bando. ART. 13 RENDICONTAZIONE 1. Ai fini della rendicontazione delle spese sostenute, i beneficiari dovranno far pervenire alla Camera di Commercio di Pordenone entro il la seguente documentazione: a) richiesta di erogazione, secondo il modello all uopo predisposto; b) fotocopia del documento di identità del legale rappresentante nel caso in cui la firma non sia apposta in presenza del funzionario camerale; c) copia dei documenti di spesa, contenenti la descrizione della prestazione data dal fornitore/prestatore d opera e debitamente annullati con l indicazione documento finanziato dal bando camerale delibera di giunta n. 71 del 28/04/2011. d) copia della documentazione comprovante il pagamento delle spese sostenute, anche nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di antiriciclaggio; e) dichiarazione rilasciata dal legale rappresentante di conformità agli originali delle copie dei documenti di spesa; f) sintetica relazione illustrativa relativa agli investimenti effettuati; g) documentazione prevista nelle schede 1 e 2 allegate. 2. In nessun caso potrà essere liquidato un importo superiore a quello concesso. ART. 14 VINCOLO DI DESTINAZIONE- ISPEZIONI E CONTROLLI 1. Le imprese che hanno sostenuto investimenti sul canale contributivo Contributi per investimenti in beni materiali e immateriali, con una spesa ammessa a rendiconto superiore a ,00 hanno l obbligo di mantenere, a pena di revoca, la destinazione dei beni acquistati (incluse le licenze per software) per due anni e conservare i requisiti di impresa attiva al Registro Imprese per il medesimo periodo, decorrente dalla data di presentazione della rendicontazione, ai sensi dell art Allo scopo di assicurare il rispetto del vincolo di destinazione di cui al comma 1, i soggetti beneficiari trasmettono all Ufficio competente, entro il 28 febbraio di ogni anno, apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. In caso di inosservanza l Ufficio competente procede ad ispezioni e controlli. 3. In caso di alienazione del bene oggetto di incentivo, prima della scadenza del vincolo di destinazione o nel caso in cui l azienda non sia più attiva, l incentivo viene revocato. 4. La Camera di Commercio di Pordenone è autorizzata: 6

7 a) ad effettuare presso i soggetti beneficiari ispezioni e controlli, anche a campione, in relazione agli incentivi concessi, qualora la spesa ammessa a contributo sia superiore a ,00; b) a richiedere ai soggetti beneficiari, in qualunque momento, l esibizione dei documenti originali relativi all erogazione degli incentivi; c) a richiedere documentazione integrativa necessaria ai fini dell istruttoria della domanda e della verifica dei rendiconti. ART UFFICIO E PERSONALE RESPONSABILE E TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI 1. Ai sensi della L. 241/90 nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi, il procedimento amministrativo riferito al presente bando è assegnato al seguente ufficio: a) Ufficio Studi e Servizi Innovativi e Agevolazioni della CCIAA di Pordenone b) Responsabile del procedimento: dott.ssa Cinzia Piva 2. Ai sensi del D.lgs n. 196 del 30 giugno 2003 Codice in materia di protezione dei dati personali, i dati richiesti dal presente bando e dalla modulistica sono utilizzati esclusivamente per gli scopi previsti dal bando stesso e saranno oggetto di trattamento svolto con o senza l ausilio di sistemi informatici nel pieno rispetto della normativa sopra richiamata e degli obblighi di riservatezza. 3. Il titolare del trattamento dei dati è la Camera di commercio di Pordenone ed il responsabile del trattamento dei dati è il soggetto designato in conformità all ordinamento camerale. 4. Le indicazioni riportate nel presente bando assolvono all obbligo di comunicazione previsto dall articolo 13 comma 3 della L.R. 20 marzo 2000 n. 7 e dalla Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive integrazioni e dal D.P.R. 445/2000. ART RINVIO ED ENTRATA IN VIGORE Per tutto quanto non previsto dal presente bando, si rinvia alle norme di cui alla L.R. 7/2000 e ai regolamenti camerali in materia. Il presente bando entra in vigore dal 2 maggio Si rinvia alle schede 1 e 2 che contengono disposizioni integrative e dettagliate per ciascun canale contributivo e formano parte integrante del presente bando. 7

8 Scheda 1: CONTRIBUTI PER INVESTIMENTI IN BENI MATERIALI E IMMATERIALI Nell ambito dell iniziativa straordinaria volta a sostenere l economia del territorio provinciale, la Camera di Commercio di Pordenone intende promuovere e sostenere le imprese della provincia di Pordenone, attraverso l assegnazione di contributi in conto capitale finalizzati a investimenti in beni materiali e immateriali. A. SPESE AMMISSIBILI: 1. acquisto di arredi, attrezzature e macchinari nuovi destinati esclusivamente alla sede o unità produttiva in provincia di Pordenone e strumentali all attività esercitata; 2. software per la realizzazione e il potenziamento di sistemi informativi, destinati esclusivamente alla sede o unità produttiva in provincia di Pordenone e strumentali all attività esercitata; 3. acquisto di brevetti, marchi per prodotti o per processi aziendali destinati esclusivamente alla sede o unità produttiva in provincia di Pordenone e strumentali all attività esercitata; 4. montaggio, trasporto e collaudo dei beni B. SPESE NON AMMISSIBILI: 1. Beni di consumo; 2. Spese di personale; 3. Beni usati; 4. Costi interni; 5. IVA e oneri accessori; 6. Spese tecniche e di progettazione; 7. Spese per la sostituzione di precedenti beni o rimozione degli stessi; 8. Tipologie di spesa non riportate al punto A) 9. Spese indicate all art. 6 del bando C. SPESA MINIMA E MASSIMA Le intensità d aiuto indicate all art. 7 del bando, si applicano ad una spesa minima ammissibile di ,00 e massima ammissibile di ,00 D. DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE IN FASE DI DOMANDA: Unitamente al modulo di domanda e a quanto previsto dall art. 9, l impresa allega al momento della presentazione della domanda i seguenti documenti: 1. Preventivi delle spese per beni materiali e immateriali da sostenere indicate al punto A) E. DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE IN FASE DI RENDICONTAZIONE: 1. Unitamente alla documentazione indicata all art. 13 del bando, allegare anche dichiarazione di collaudo o certificati di conformità per i macchinari e attrezzature, che siano soggetti a collaudo o a conformità a determinate disposizioni normative 8

9 Scheda 2: CONTRIBUTI PER CONSULENZE SPECIALISTICHE E FORMAZIONE Nell ambito dell iniziativa straordinaria volta a sostenere l economia del territorio provinciale, la Camera di Commercio di Pordenone intende promuovere e sostenere le imprese della provincia di Pordenone, attraverso l assegnazione di contributi in conto capitale finalizzati alla competitività d impresa, con servizi reali di formazione e consulenza. A. SPESE AMMISSIBILI: Acquisizione di consulenze specialistiche e percorsi formativi finalizzati a: 1. promuovere la creazione di nuove imprese, imprese giovanili, femminili o innovative come definite nell allegato B) 2. promuovere la cultura d impresa e rafforzare la competitività delle imprese sul mercato nazionale e internazionale attraverso l acquisizione di servizi inerenti la gestione aziendale, il marketing, il commercio estero, l accesso al credito, l ICT e la banda larga; 3. promuovere il rafforzamento delle competenze delle risorse umane agevolando percorsi di alta formazione imprenditoriale sia manageriale che gestionale o tecnica; 4. promuovere la formazione destinata alla riqualificazione e riconversione di lavoratori occupati; 5. promuovere la tutela ambientale, lo sviluppo eco-sostenibile e il risparmio energetico, la tutela igienico sanitaria, la sicurezza sul lavoro e la difesa dei consumatori agevolando l acquisizione di consulenze e la formazione specifica in tali ambiti; 6. promuovere la sicurezza nell ambiente di lavoro agevolando la formazione specifica in materia B. SPESE NON AMMISSIBILI: 1. Spese di personale; 2. Costi interni; 3. IVA e oneri accessori; 4. Spese di pubblicità o di stampa materiale; 5. Tipologie di spesa non riportate al punto A) 6. Spese di funzionamento, di gestione ordinaria (come la consulenza fiscale ordinaria, consulenza legale) o per adempimenti obbligatori previsti dalle disposizioni normative 7. Spese indicate all art. 6 del bando C. SPESA MINIMA E MASSIMA Le intensità d aiuto indicate all art. 7 del bando, si applicano ad una spesa minima ammissibile di.600,00 e massima ammissibile di ,00 D. DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE IN FASE DI DOMANDA: Unitamente al modulo di domanda e a quanto previsto dall art. 9, l impresa allega al momento della presentazione della domanda i seguenti documenti: 1. Breve relazione sugli interventi di consulenza specialistica e percorsi formativi che intende sviluppare. E. DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE IN FASE DI RENDICONTAZIONE 1. Unitamente alla documentazione indicata all art. 13 del bando, riportare nella relazione conclusiva le date delle giornate di formazione e delle consulenza svolte. 9

10 Allegato A) Regime di aiuto de minimis Settori di attività e tipologie di aiuto ai sensi dell articolo 1 del regolamento (CE) n. 1998/2006 Ai sensi dell articolo 1, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1998/2006 non sono concessi: a) aiuti fissati in base al prezzo o al quantitativo di prodotti agricoli acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate, ovvero subordinati al fatto di venire parzialmente o interamente trasferiti a produttori primari, a favore di imprese attive nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli di cui all Allegato I del Trattato; b) aiuti ad attività connesse all esportazione verso paesi terzi o Stati membri, ossia aiuti direttamente collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse con l attività d esportazione; c) aiuti condizionati all impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti d importazione; d) aiuti destinati all acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi; e) aiuti alle imprese in difficoltà. 2. Ai sensi dell articolo 1, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1998/2006 il regime de minimis è applicabile agli aiuti concessi alle imprese di qualsiasi settore, inclusa la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, come definite al punto 3, ad eccezione delle imprese attive: a) nel settore della pesca e dell acquacoltura che rientrano nel campo di applicazione del regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio; b) nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli di cui all allegato I del trattato; c) nel settore carboniero ai sensi del regolamento (CE) n. 1407/2002 del Consiglio. 3. Ai sensi dell articolo 1, paragrafo 2, lettere a), b) e c) del regolamento (CE) n. 1998/2006, si intende per: a) prodotti agricoli: i prodotti elencati nell Allegato I del Trattato CE, esclusi i prodotti della pesca; b) trasformazione di un prodotto agricolo: qualsiasi trattamento di un prodotto agricolo, in cui il prodotto ottenuto resta pur sempre un prodotto agricolo, eccezione fatta per le attività agricole necessarie per preparare un prodotto animale o vegetale alla prima vendita; c) commercializzazione di un prodotto agricolo: la detenzione o l esposizione di un prodotto agricolo allo scopo di vendere, consegnare o immettere sul mercato in qualsiasi altro modo detto prodotto, ad eccezione della prima vendita da parte di un produttore primario a rivenditori o a imprese di trasformazione, e qualsiasi attività che 2 prepara il prodotto per tale prima vendita; la vendita da parte di un produttore primario a dei consumatori finali è considerata commercializzazione se ha luogo in locali separati riservati a tale scopo. Ai sensi del paragrafo 2.1 della Comunicazione della Commissione Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà (2004/C 244/02) pubblicata sulla GU C 244 dd : 1. E considerata in difficoltà un impresa che non è in grado, con le proprie risorse o con le risorse che può ottenere dai proprietari/azionisti o dai creditori, di contenere perdite che, in assenza di un intervento esterno delle autorità pubbliche, la condurrebbero quasi certamente al collasso economico, nel breve o nel medio periodo. 2. In particolare un'impresa, a prescindere dalle sue dimensioni, è in linea di principio considerata in difficoltà nei seguenti casi: a) nel caso di società a responsabilità limitata, qualora abbia perso più della metà del capitale sociale e la perdita di più di un quarto di tale capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi; b) o nel caso di società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società, qualora abbia perso più della metà dei fondi propri, quali indicati nei conti della società, e la perdita di più di un quarto del capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi; c) o per tutte le forme di società, qualora ricorrano le condizioni previste dal diritto nazionale per l'apertura nei loro confronti di una procedura concorsuale per insolvenza. 3. Anche qualora non ricorra alcuna delle condizioni suddette, un'impresa può comunque essere considerata in difficoltà in particolare quando siano presenti i sintomi caratteristici di un'impresa in difficoltà, quali il livello crescente delle perdite, la diminuzione del fatturato, l'aumento delle scorte, la sovracapacità, la diminuzione del flusso di cassa, l'aumento dell'indebitamento e degli oneri per interessi, nonché la riduzione o l'azzeramento del valore netto delle attività. Nei casi più gravi l'impresa potrebbe già essere insolvente o essere oggetto di procedura concorsuale per insolvenza conformemente al diritto nazionale. 10

11 Allegato B) DEFINIZIONE DI: 1) Imprese a prevalente partecipazione femminile le società cooperative e le società di persone costituite in misura superiore al 50% da donne, le società di capitali le cui quote di partecipazione spettino in misura superiore al 50% a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per più del 50% da donne, nonché le imprese individuali gestite da donne (definizione prevista da Unioncamere nazionale negli accordi di programma con Ministero dello Sviluppo economico) 2) Imprese giovanili: indica le società cooperative e le società di persone costituite in misura superiore al 50% da giovani (fino a 35 anni), le società di capitali le cui quote di partecipazione spettino in misura superiore al 50% a giovani e i cui organi di amministrazione siano costituiti per più del 50% da giovani, nonché le imprese individuali gestite da giovani (definizione prevista da Unioncamere nazionale negli accordi di programma con Ministero dello Sviluppo economico) 3) Nuove imprese: costituite nel corso del ) Imprese innovative che operano in uno dei seguenti ambiti di attività (definizioni tratte da indicazioni di Unioncamere nazionale negli accordi di programma con Ministero dello Sviluppo economico): Ricerca e sviluppo nel campo delle biotecnologie Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali, dell ingegneria e tecnologia 21 Fabbricazione di prodotti di farmaceutica Fabbricazione di prodotti di chimica organica Fabbricazione di strumenti per irradiazione, apparecchiature elettromedicali e elettroterapeutiche 5) PMI ai sensi del D.Preg. 463/2005 Si definisce PMI l impresa che: - occupa meno di 250 ULA e - Realizza un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro ovvero presenta un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro 11

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