SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

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1 SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Confederazione Nazionale delle Misericordie d Italia 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: Nazionale 1 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: I CARE III 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: Assistenza Area di intervento: A 08 Pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti e/o in fase terminale (prevalente) A 01 - Anziani; A 06 - Disabili; 6) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Il territorio entro il quale si realizza il progetto attiene alle 3 realtà territoriali che compongono la provincia di Avellino, (Arianese, Valle del Calore, Alta Irpinia) ed è connotato dalla presenza di ampie fasce di disagio sociale piuttosto marcato. L ambito territoriale della Provincia di Avellino comprende 119 comuni per una superficie totale di 2831,66 Kmq ed una popolazione complessiva di abitanti di cui maschi (48,9%) e femmine (51,1%). Rapporto maschi/femmine = 0,95%. (Fonte dati: ISTAT al ). Il vasto territorio coincide con quello di competenza della Azienda Sanitaria Locale Avellino e si compone di due comprensori con caratteristiche diverse. Il territorio che si estende ad est della provincia, di circa 1968 Kmq, a confine con le Regioni Puglia e Basilicata, a cavallo dell Appennino Campano, sul quale insistono n. 54 piccoli Comuni, è per la quasi 1

2 totalità collinare e montuoso (ben tre comunità montane), penalizzato da una insufficiente dinamica dei collegamenti interni che ha indotto un forte senso di appartenenza territoriale. Esistono infatti almeno 3 realtà territoriali scarsamente integrate fra loro che sono: l Arianese, la Valle del Calore e l Alta Irpinia. Questo comprensorio è caratterizzato inoltre: a) da un ridotto numero di abitanti con densità abitativa di circa 85 abitanti/kmq. (si va da un massimo di circa 140,19 ab/kmq nella Valle del Calore ad un minimo di circa 60,27 ab/kmq nel comprensorio territoriale dell Alta Irpinia); b) da una popolazione con notevole presenza di anziani con prevalenza degli over 65 sugli under 15 ( abitanti); c) da una difficile viabilità interna con segregazione di fatto di alcune zone rispetto ad altre. È costante il calo demografico dovuto all invecchiamento della popolazione e alla ripresa del fenomeno dell emigrazione per motivi di lavoro. L altra parte di territorio, ad ovest della provincia, di circa 863 Kmq, ha una densità di popolazione notevolmente superiore alla precedente, pari a 318,89 abitanti per Kmq e si estende nello spazio geografico definito la Conca di Avellino, un ampia ed irregolare depressione posta tra le masse rilevate dell Appennino e dell Antiappennino campani. Il massiccio del Partenio a ovest e i monti di Lauro a sud chiudono e dividono la Conca rispetto al beneventano e alla piana campana. Il massiccio del Terminio la separa ad est e a sud-est dalla piana di Salerno e rilievi minori ne orlano il lato nord-est delineando il passaggio verso la Puglia. I Comuni serviti in questa parte del territorio sono 65. I tempi di percorrenza con l utilizzo della rete stradale sono relativamente lunghi ad eccezione dei paesi che si trovano nelle vicinanze delle tre grandi arterie che attraversano il territorio ad est della provincia: - l autostrada NAPOLI - BARI che da ovest verso est tocca i Comuni di Mirabella, Grottaminarda, Vallata e Lacedonia. - La statale Ofantina bis (Contursi - Avellino) che tocca i Comuni di Calabritto, Caposele, Lioni, Nusco, Montella. - La statale Ofantina che partendo dai confini della Puglia si svolge lungo il letto del fiume Ofanto e tocca i comuni di Calitri e Monteverde, per poi ricongiungersi all altezza di Lioni con la precedente arteria. Le comunicazioni attraverso la rete ferroviaria sono praticamente inesistenti. Il collegamento con autolinee regionali è assicurato in gran parte dei Comuni, con una frequenza di corse talvolta ridotta, per cui per i collegamenti fra i diversi paesi e quindi con le strutture sociali, sanitarie, ospedaliere e territoriali bisogna ricorrere all uso di mezzi privati di organizzazioni di volontariato presenti sul territorio. La distribuzione della popolazione per classi di età è alquanto disomogenea, la percentuale di soggetti con età > 65 anni oscilla tra circa il 25% della zona dell Alta Irpinia (20,87 dell ex Distretto di Montella ed il 28,96 di Calitri.) sino a circa il 15% della zona di Avellino (17,2% del Distretto di Avellino ed il 13 % del Montorese). Il rapporto Prometeo evidenzia come il territorio dell ASL Avellino sia tra quelli con rapporto anziani/giovani (indice di vecchiaia: 125,0) spostato verso la popolazione anziana, lievemente superiore rispetto alla media nazionale (indice di vecchiaia: 118) e praticamente ribaltato rispetto alla media campana (indice di vecchiaia: 64). Il tasso di natalità è di 10 per 1000 abitanti, inferiore a quello regionale che è di 11,3 per 1000 abitanti (da 9,23 per mille del Distretto di Atripalda a 8,5 per mille del Baianese). e servizi socio-sanitari presenti sul territorio in cifre: residente ( ) n straniera residente ( ) n

3 Kmq 2.831,66 Densità abit./kmq 153,5 Comuni n. 119 Distretti Sanitari e Ambiti Territoriali Sociali n. 6 (coincidenti con gli ambiti distrettuali) Comuni afferenti ad ogni Ambito Territoriale Sociale e Distretto Sanitario DISTRETTO SANITARIO 01 di Ariano Irpino (Presidi sanitari distrettuali di Mirabella, Vallata e Grottaminarda) AMBITO TERRITORIALE A01 Capofila: Ariano Irpino Residente Comuni Ariano Irpino 2553 Bonito 1530 Carife 1933 Casalbore 1178 Castel Baronia 3112 Flumeri 3329 Fontanarosa 4017 Frigento 3692 Gesualdo 772 Greci 8359 Grottaminarda 1239 Luogosano 1968 Melito Irpino 8042 Mirabella Eclano 478 Montaguto 3940 Montecalvo Irpino 2603 Paternopoli 793 San Nicola Baronia 1738 San Sossio Baronia 852 Sant'Angelo all'esca 3

4 DISTRETTO SANITARIO 02 di Monteforte Irpino AMBITO TERRITORIALE A02 Capofila: Monteforte Irpino DISTRETTO SANITARIO 03 di Sant Angelo dei Lombardi (Presidi sanitari distrettuali di Montella e Calitri) AMBITO TERRITORIALE A03 Capofila: Lioni DISTRETTO SANITARIO 04 di Avellino (Presidi sanitari distrettuali di Altavilla e Cervinara) 1204 Savignano Irpino 1288 Scampitella 3171 Sturno 2519 Taurasi 1085 Trevico 2874 Vallata 1357 Vallesaccarda 1786 Villanova del Battista 1232 Zungoli Residente Comuni 3020 Contrada 5396 Forino Mercogliano Monteforte Irpino 1934 Ospedaletto d'alpinolo 736 Sant'Angelo a Scala 1662 Summonte Comuni Residente 2089 Andretta 1848 Aquilonia 3286 Bagnoli Irpino 4044 Bisaccia 371 Cairano 2560 Calabritto 5042 Calitri 3605 Caposele 996 Cassano Irpino 2165 Castelfranci 1447 Conza della Campania 1830 Guardia Lombardi 2825 Lacedonia 6420 Lioni 8013 Montella 842 Monteverde 1328 Morra De Sanctis 4295 Nusco 889 Rocca San Felice 1696 Sant'Andrea di Conza 4431 Sant'Angelo dei Lombardi 845 Senerchia 1579 Teora 2235 Torella dei Lombardi 970 Villamaina Residente Comuni 4185 Altavilla Irpina Avellino 4

5 AMBITO TERRITORIALE A04 Capofila: Avellino DISTRETTO SANITARIO 05 di Atripalda (Presidi sanitari distrettuali di Montemiletto e Montoro Sup.) AMBITO TERRITORIALE A05 Capofila: Atripalda DISTRETTO SANITARIO 06 di Baiano (Presidio sanitario distrettuale di Lauro) 2416 Capriglia Irpina 9926 Cervinara 571 Chianche 2020 Grottolella 2310 Montefredane 359 Petruro Irpino 1567 Pietrastornina 2975 Prata di Principato Ultra 3700 Pratola Serra 2358 Roccabascerana 3647 Rotondi 4730 San Martino Valle Caudina 586 Torrioni 941 Tufo Residente Comuni 4003 Aiello del Sabato Atripalda 1163 Candida 1707 Castelvetere sul Calore 2570 Cesinali 2388 Chiusano di San Domenico 1648 Lapio 3280 Manocalzati 3461 Montefalcione 1432 Montefusco 3090 Montemarano 5464 Montemiletto Montoro Inferiore 8844 Montoro Superiore 706 Parolise 2472 Pietradefusi 788 Salza Irpina 1210 San Mango sul Calore 2602 San Michele di Serino 1603 San Potito Ultra 1460 Santa Lucia di Serino 1440 Santa Paolina 2218 Santo Stefano del Sole 7254 Serino Solofra 595 Sorbo Serpico 1376 Torre Le Nocelle 2599 Venticano 4103 Volturara Irpina Residente Comuni 7958 Avella 4763 Baiano 5

6 AMBITO TERRITORIALE A06 Capofila: Mugnano del Cardinale 1915 Domicella 3638 Lauro 1722 Marzano di Nola 1701 Moschiano 5376 Mugnano del Cardinale 1875 Pago del Vallo di Lauro 1957 Quadrelle 2447 Quindici 3028 Sirignano 3726 Sperone 1615 Taurano (Fonte: Azienda Sanitaria Locale Avellino Dati popolazione DemoIstat ultimo Censimento) Servizi Sanitari presenti sul territorio Presidi Ospedalieri n. 3 per complessivi n. p.l.333 Struttura Polifunzionale per la Salute (SPS) n. 1 Hospice n. 2 per complessivi n. 22 p. l. RSA pubblica n. 1 SAUT postazioni n. 15 STIE postazioni n. 15 Consultori n. 12 Ambulatori vaccinali n. 16 Centri Alzheimer n. 1 SIRE n. 1 Centro Riabilitazione Età Evolutiva n. 1 Case di Cura n. 7 Laboratori n. 38 Radiologie n. 6 Cardiologie n. 2 Strutture provvisoriamente accreditate Centri Antidiabetici n. 3 Centri di Dialisi n. 9 Strutture di Riabilitazione: Art. 26 n. 11 Art. 44 n. 10 RSA n. 2 6

7 (Fonte: Azienda Sanitaria Locale Avellino) Servizi Socio-sanitari presenti sul territorio I Servizi e gli interventi presenti sul territorio sono programmati ed attuati a partire dalla stesura annuale del Piano Sociale di Zona da parte dei 6 ambiti sociali dove attualmente risultano attive le seguenti strutture/servizi: STRUTTURE AMBITO A01 1 Nome Tipologia di Ente Tipologia di struttura gestita Tipologia di utenza Sede Centro prima infanzia Pubblico Centro socioeducativo Famiglie, minori Ariano Irpino 2 Centro ascolto nelle scuole Pubblico Centro ascolto Disabili 3 Comuni - Ludoteche Pubblico Centro socioeducativo Minori 4 Centri sociali polivalenti per anziani Pubblico Centro socioeducativo Anziani 7 Ariano (Media superiore), Montecalvo (Media superiore e Scuola elementare), Bonito (Medie ed elementari), Vallata (Medie ed elementari) Antenna Grottaminarda (tutti e 5 i Comuni) Antenna Grottaminarda (7 su 8 tranne Paternopoli) - Antenna Vallata (7 su 8 tranne Carife) - Antenna Ariano (tutti e 8 i Comuni) San Nicola Baronia, Trevico, Vallata, Carife, nei 5 Comuni Antenna di Grottaminarda, Paternopoli, Zungoli,

8 5 Centro diurno socio - educativo Privato Centro socioeducativo Disabili Villanova, Ariano, Savignano, Montecalvo, Casalbore d Ariano I. sede del Centro "Mainieri" 6 Casa di riposo "Padre Pio" Privato Casa di riposo Anziani, disabili Grottaminarda 7 Casa di riposo "Paradiso verde" Privato Casa di riposo Anziani Sturno 8 Istituto Capezzuti Pubblico Casa di riposo Anziani Ariano Irpino 9 Casa di riposo "Don Orione" Privato Casa di riposo Anziani Savignano 10 Pia casa Privato Casa famiglia Minori Ariano Irpino 11 I figli della carità (suore) Privato Casa di riposo Anziani Mirabella 12 Casa di riposo Cepas onlus Privato Casa di riposo Anziani Paternopoli 13 Collina verde Privato Casa famiglia Minori Mirabella STRUTTURE AMBITO A02 1 Centro Sociale "Campanello" Pubblico 2 Centro "Papa Giovanni Paolo II" Privato 3 Centro Sociale "Fenestrelle" Privato 4 "Ven. Padre Antonio Vincenzo Gallo" Privato 5 "Koinon" Privato 6 "Punto e a capo" Privato 1 Centri prima infanzia Pubblico 2 Centro di aggregazione per anziani Pubblico 3 La casa di Nora Privato 4 Centri socio-educativi semi-residenziali Pubblico 5 Centri di aggregazione giovanile Pubblico Centro polivalente Centro polivalente per anziani Centro polivalente per anziani Comunità educativa di tipo familiare Comunità dell'asl AV2 Comunità educativa di tipo familiare STRUTTURE AMBITO A03 Centro socioeducativo Centro socioeducativo Casa di accoglienza Centro socioeducativo Centro socioeducativo Donne, minori, anziani Ultra 65enni Ultra 65enni Minori tra 0-18 anni Disabili psichici Minori allontanati 0-18 anni Famiglie, minori Anziani Donne Disabili Giovani Mercogliano Summonte Monteforte Irpino Monteforte Irpino Mercogliano Mercogliano Sant'Angelo dei Lombardi, Caposele, Bisaccia, Calitri, Nusco Lioni, Conza della Campania, Aquilonia, Castelfranci, Teora Lioni Bisaccia, Aquilonia, Lacedonia, Andretta, Calitri, caposele, Torella dei Lombardi, Calabritto, Calitri, Nusco, Andretta, Guardia dei Lombardi, Lioni 6 Casa di riposo Privato Casa di riposo Anziani Lacedonia 7 Casa di riposo Privato Casa di riposo Anziani 8 A.I.A.S. Pubblico Centro di riabilitazione Disabili Sant'Angelo dei Lombardi Calitri, Nusco STRUTTURE AMBITO A04 8

9 1 Ente Morale "Alfonso Rubilli" Pubblico Casa di riposo Anziani Avellino 2 Ente Morale "Alfonso Rubilli" Pubblico Casa di riposo Anziani Avellino 3 Ente Morale "Il Roseto" Privato Casa di riposo Anziani Avellino 4 Casa di riposo Althaea Privato Casa protetta Anziani Avellino 5 Centro Auser (Associazione per l'autogestione dei servizi e la solidarietà) (Onlus) Privato Centro di ascolto Anziani, famiglie, minori Avellino 6 Centro diurno S. Maria Rincoronata Privato Centro diurno Anziani Avellino 7 Cooperativa Irpina Assistenza Anziani Privato Centro polivalente Anziani Avellino 8 Società San Vincenzo De Paoli Privato Centro diurno Anziani Avellino 9 Centro italiano femminile Privato Centro di ascolto Famiglie, donne Avellino 10 Cooperativa "Insieme per gli handicappati" Privato Centro di riabilitazione Disabili Avellino 11 Cooperativa sociale "L'approdo" Privato Centro socioeducativo Persone svantaggiate Avellino 12 Associazione Irpinia Pianeta Autismo Privato Centro di ascolto Disabili Avellino 13 Onlus Larus Privato Centro di ascolto Disabili Avellino 14 Centro sociale Samantha Della Porta Pubblico Struttura polivalente sede di associazioni ed attività di vario genere Tutti Avellino 15 Associazione Irpina "Noi con loro" Privato Centro di ascolto Disabili Avellino 16 Cooperativa sociale "Spes" Privato Centro diurno Minori, disabili Avellino 17 C.H.I.R.S. Privato Opera sul territorio Disabili Avellino 18 Associazione di volontariato "Don Tonino Bello" (Caritas) Privato Casa di accoglienza Persone svantaggiate Avellino 19 "Arcobaleno" Privato Casa alloggio Minori Prata Principato Ultra 20 "Casa sulla roccia" Privato Centro di ascolto Dipendenze Prata Principato Ultra 21 Acli project onlus Privato Centro diurno Minori, disabili Avellino 22 Centro di ascolto Associazione "La casa nel sole" Pubblico Centro di ascolto Dipendenze Avellino 23 Centro diurno (Cooperativa sociale Assocasa) Casa affido (Associazione di volontariato la Zattera) Centro socio-educativo (Associazione Italiana Persone Down) Pubblico Centro diurno Minori disabili, disabili psichici Avellino Pubblico Casa affido Minori Avellino Pubblico 26 Comunità "Oasi" Privato 27 Centro Sociale per Anziani Privato 28 Centro Sociale "Anziani non anziani" Privato Centro socioeducativo Comunità educativa di tipo familiare Centro polivalente per anziani Centro polivalente per anziani Disabili Minori tra anni Ultra 65enni Ultra 65enni Avellino Roccabascerana Grottolella Altavilla Irpina 9

10 29 Centro Sociale della terza età "Melina Pignatelli Della Leonessa" Privato 30 Centro Sociale "Petrastrumilia" Privato 31 "Casa nel sole" Privato 32 Casa Mare s.r.l Privato Centro polivalente per anziani Centro polivalente per anziani Comunità che offre sostegno ai giovani disagiati e alle loro famiglie Casa protetta per anziani Ultra 65enni Ultra 65enni Giovani disagiati, tossicodipendenti Ultra 65enni S.Martino Valle Caudina Pietrastornina S.Martino Valle Caudina Grottolella STRUTTURE AMBITO A05 Atripalda, Volturara, 1 Comuni - Albero dei piccoli Pubblico Centro socioeducativo Famiglie, minori Montemiletto, Solofra, Manocalzati, Venticano e Pietradefusi. 2 Centro socio-educativo Pubblico Centro socioeducativo Minori Montoro Inferiore, Atripalda, Montemarano, Solofra 3 Centri aggregativi Pubblico Centro socioeducativo Minori Montoro Inf., Atripalda, Montemiletto, Montemarano 4 Centri di aggregazione sociale Pubblico Centro socioeducativo Anziani Comuni appartenenti all'ambito A5 5 Centro socio-educativi Pubblico Centro socioeducativo Disabili Atripalda, Solofra; Montoro Inferiore, Montemiletto 6 Casa di Adele Pubblico e Privato Centro di Riabilitazione Disabili Psichici Atripalda 7 Centro Diurno Pubblico Centro Diurno Disabili Psichici Solofra 8 Centro Socio-Educativo Semiresidenziale Pubblico Centro socioeducativo semiresidenziale Minori Montoro Inferiore STRUTTURE AMBITO A06 1 A.G.E.S.C.I. Associazione di volontariato - Convento Frati Minori Privato Centro accoglienza Minori e giovani Avella 2 Confraternita di Misericordia Privato Centro accoglienza Minori, anziani, disabili Avella 3 Volley-Ball Primavera Associazione Onlus Privato Centro di aggregazione Minori Avella 4 Pueri Cantores Associazione musicale Privato Centro di aggregazione Minori Baiano 5 Associazione Sportiva Basket Associazione sportiva no profit Privato Campo sportivo Minori, giovani, disabili Baiano 6 Vivere Baiano Associazione Onlus Privato Centro di aggregazione Minori, giovani, anziani Baiano 7 Fondazione Geria Fondazione Onlus Privato Centro di formazione Minori, anziani, disabili Baiano 8 Caritas Parrocchiale Associazione di volontariato Privato Centro accoglienza Minori, anziani, disabili Baiano 10

11 9 Circolo delle Donne Associazione Privato Centro Donne aggregativo (Pari opportunità) Baiano 10 Centro Polivalente Anziani Pubblico Centro polivalente Anziani Baiano 11 Piccola Opera della Redenzione - Scuola Apostolica Sacro Cuore Privato Casa famiglia Minori Domicella Minori, giovani, 12 Punto Alfa Cooperativa Sociale Privato Centro di ascolto anziani, disabili, immigrati Pago del Vallo di Lauro 13 Filo Bianco Onlus Privato Centro di ascolto Malattie terminali Quadrelle 14 Sirilandia Circolo Acli Privato Asilo nido Minori Sirignano 15 Caritas Parrocchiale Associazione di volontariato Privato Centro accoglienza Minori, giovani, anziani, immigrati, disabili Sperone 16 Proloco F. Sodano Associazione Socio culturale Privato Centro aggregativo Minori e giovani Sperone 17 Proloco Avella Associazione di volontariato Privato Centro aggregativo Minori e giovani Avella (Fonte: Osservatorio Provinciale sulle Politiche Sociali) Per quanto riguarda invece l area dell emergenza extra-ospedaliera -Servizio di Emergenza 118 nel territorio di riferimento sono presenti i seguenti punti SAUT e STIE: COMUNE N Interventi effettuati Km percorsi Anno 2013 Anno 2013 ARIANO IRPINO ATRIPALDA 1875 N.P. AVELLA 1272 N.P. AVELLINO N.P. AVELLINO N.P. CALABRITTO CALITRI CAPOSELE CERVINARA 1019 N.P. CONZA DELLA CAMPANIA FONTANAROSA FRIGENTO GROTTAMINARDA LAURO 611 N.P. LIONI LUOGOSANO MONTECALVO IRPINO MONTELLA MONTEMILETTO 1283 N.P. MONTEVERDE NUSCO SAN NICOLA BARONIA SANT ANGELO DEI LOMBARDI

12 SAVIGNANO SERINO 1029 N.P. SOLOFRA 1187 N.P. TEORA VALLATA ZUNGOLI Totale (Fonte: ASL Avellino Ufficio Emergenza Territoriale) Nel territorio provinciale insistono anche 4 Istituti di Pena che sono: Istituti di Pena Presenze Uomini Donne Totale di cui stranieri Avellino Ariano Irpino Sant Angelo dei Lombardi Lauro Totale (Fonte: Ministero della Giustizia: Ufficio per lo sviluppo e la Gestione del Sistema Informativo Automatizzato Sezione Statistica) Il territorio dove operiamo con le nostre associazione e dove vogliamo che il progetto trovi maggiore attuazione e ricaduta comprende i seguenti 7 comuni: Castelfranci Lacedonia Mirabella Eclano Conza della Campania Sant Angelo dei Lombardi Teora Torella dei lombardi Così da abbracciare le 3 realtà territoriali scarsamente integrate fra loro che sono: l Arianese, la Valle del Calore e l Alta Irpinia. Caratteristiche demografiche del territorio di riferimento del progetto A completamento delle descrizioni del contesto territoriale di riferimento riportiamo anche le caratteristiche demografiche e dati riferiti ai destinatari delle azioni progettuali, riguardanti in particolare le aree di intervento del progetto nelle locali sedi delle Misericordie che aderiscono al progetto: PROGETTO EFFETTUATO IN RETE CON: 1. Misericordia di Castelfranci 2. Misericordia di Lacedonia 3. Misericordia di Mirabella Eclano 4. Misericordia di Conza della Campania 5. Misericordia di Sant Angelo dei Lombardi 6. Misericordia di Teora 7. Misericordia di Torella dei Lombardi 12

13 CASTELFRANCI residente anziana residente (over 65) anziana che vive sola in fascia età anni in fascia età 75 anni e oltre M+F M F M F M F M F Castelfranci (Fonte: Anagrafe del di Castelfranci) anziana assistita presso i servizi sociali di competenza anziana assistita presso i servizi sociali di competenza anziana che usufruisce del servizio SAD anziana che usufruisce del servizio ADI anziana che usufruisce del servizio di telesoccorso M+F M F M F M F M F Castelfranci (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ) disabile residente M F Castelfranci 6 2 N disabili in carico presso i servizi sociali di competenza N disabili che usufruiscono del SAD N disabili che usufruiscono del servizio ADI N disabili che usufruiscono dei servizi di trasporto/accompagnamento presso i servizio sociali di competenza N disabili che usufruiscono dei centri aggregativi (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ) Servizi sanitari di accompagnamento Servizi di accompagnamento dializzati Servizi sanitari d emergenza con medico a bordo Servizi sanitari d emergenza senza medico a bordo Castelfranci (Fonte: Misericordia di Castelfranci) Alunni disabili Enti di terzo Alunni disabili Ente pubblico assistiti settore assisiti Castelfranci Ambito A (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ) Alunni disabili con difficoltà motoria di grave entità Alunni disabili con difficoltà psico-motoria di media entità Alunni disabili con difficoltà psico-motoria di lieve entità Castelfranci (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ) 13

14 LACEDONIA residente anziana residente (over 65) anziana che vive sola in fascia età anni in fascia età 75 anni e oltre M+F M F M F M F M F Lacedonia anziana assistita presso i servizi sociali di competenza anziana assistita presso i servizi sociali di competenza anziana che usufruisce del servizio SAD (Fonte: Anagrafe del di Lacedonia) anziana che usufruisce del servizio ADI anziana che usufruisce del servizio di telesoccorso M+F M F M F M F M F Lacedonia (Fonte: Anagrafe del di Lacedonia) disabile residente M F Lacedonia N disabili in carico presso i servizi sociali di competenza N disabili che usufruiscono del SAD N disabili che usufruiscono del servizio ADI N disabili che usufruiscono dei servizi di trasporto/accompagnamento presso i servizio sociali di competenza N disabili che usufruiscono dei centri aggregativi (Fonte: Anagrafe del di Lacedonia) Servizi sanitari di accompagnamento Servizi di accompagnamento dializzati Servizi sanitari d emergenza con medico a bordo Servizi sanitari d emergenza senza medico a bordo Lacedonia (Fonte: Misericordia di Lacedonia) Ente pubblico Alunni disabili assistiti Lacedonia Ambito A03 7 Alunni disabili con difficoltà motoria di grave entità Enti di terzo Alunni disabili settore assisiti Misericordia 5 Lacedonia (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ) Alunni disabili con difficoltà psico-motoria di media entità Alunni disabili con difficoltà psico-motoria di lieve entità Lacedonia (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ) 14

15 MIRABELLA ECLANO Mirabella Eclano residente anziana residente (over 65) anziana che vive sola in fascia età anni in fascia età 75 anni e oltre M+F M F M F M F M F (Fonte: Anagrafe del di Mirabella Eclano) Mirabella Eclano anziana assistita presso i servizi sociali di competenza anziana assistita presso i servizi sociali di competenza anziana che usufruisce del servizio SAD anziana che usufruisce del servizio ADI anziana che usufruisce del servizio di telesoccorso M+F M F M F M F M F (Fonte: Anagrafe del di Mirabella Eclano) Mirabella Eclano disabile residente M F 0 0 N disabili in carico presso i servizi sociali di competenza N disabili che usufruiscono del SAD N disabili che usufruiscono del servizio ADI N disabili che usufruiscono dei servizi di trasporto/accompagnamento presso i servizio sociali di competenza N disabili che usufruiscono dei centri aggregativi (Fonte: Anagrafe del di Mirabella Eclano) Servizi sanitari di accompagnamento Servizi di accompagnamento dializzati Servizi sanitari d emergenza con medico a bordo Servizi sanitari d emergenza senza medico a bordo Mirabella Eclano Bonito Venticano Taurasi (Fonte: Misericordia di Mirabella Eclano) Alunni disabili Enti di terzo Alunni disabili Ente pubblico assistiti settore assisiti Mirabella Eclano Ambito A (Fonte: Misericordia di Mirabella Eclano) Alunni disabili con difficoltà motoria di grave entità Alunni disabili con difficoltà psico-motoria di media entità Alunni disabili con difficoltà psico-motoria di lieve entità Mirabella Eclano (Fonte: Anagrafe del di Mirabella Eclano) 15

16 CONZA DELLA CAMPANIA Conza della Campania residente anziana residente (over 65) anziana che vive sola in fascia età anni in fascia età 75 anni e oltre M+F M F M F M F M F (Fonte: Anagrafe del di Conza della Campania) Conza della Campania anziana assistita presso i servizi sociali di competenza anziana assistita presso i servizi sociali di competenza anziana che usufruisce del servizio SAD anziana che usufruisce del servizio ADI anziana che usufruisce del servizio di telesoccorso M+F M F M F M F M F (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ) Conza della Campania disabile residente M F 3 5 N disabili in carico presso i servizi sociali di competenza N disabili che usufruiscono del SAD N disabili che usufruiscono del servizio ADI N disabili che usufruiscono dei servizi di trasporto/accompagnamento presso i servizio sociali di competenza N disabili che usufruiscono dei centri aggregativi (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ) Conza della Campania Conza della Campania Conza della Campania Servizi sanitari di accompagnamento Servizi di accompagnamento dializzati Servizi sanitari d emergenza con medico a bordo Servizi sanitari d emergenza senza medico a bordo Ente pubblico Alunni disabili assistiti (Fonte: Misericordia di Conza della Campania) Enti di terzo settore Alunni disabili assisiti Ambito A Alunni disabili con difficoltà motoria di grave entità (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ) Alunni disabili con difficoltà psico-motoria di media entità Alunni disabili con difficoltà psico-motoria di lieve entità (Fonte: Misericordia di Conza della Campania) 16

17 SANT ANGELO DEI LOMBARDI Sant Angelo dei Lombardi Sant Angelo dei Lombardi residente anziana residente (over 65) anziana che vive sola in fascia età anni in fascia età 75 anni e oltre M+F M F M F M F M F anziana assistita presso i servizi sociali di competenza anziana assistita presso i servizi sociali di competenza (Fonte: Anagrafe del di Sant Angelo dei Lombardi) anziana che usufruisce del servizio SAD anziana che usufruisce del servizio ADI anziana che usufruisce del servizio di telesoccorso M+F M F M F M F M F (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ) Sant Angelo dei Lombardi disabile residente M F N disabili in carico presso i servizi sociali di competenza N disabili che usufruiscono del SAD N disabili che usufruiscono del servizio ADI N disabili che usufruiscono dei servizi di trasporto/accompagnamento presso i servizio sociali di competenza N disabili che usufruiscono dei centri aggregativi (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ) Sant Angelo dei Lombardi Sant Angelo dei Lombardi Sant Angelo dei Lombardi Servizi sanitari di accompagnamento Servizi di accompagnamento dializzati Servizi sanitari d emergenza con medico a bordo Servizi sanitari d emergenza senza medico a bordo Ente pubblico Alunni disabili assistiti (Fonte: Misericordia di Sant Angelo dei Lombardi) Enti di terzo settore Alunni disabili assisiti Ambito A03 8 Misericordia 7 Alunni disabili con difficoltà motoria di grave entità (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ) Alunni disabili con difficoltà psico-motoria di media entità Alunni disabili con difficoltà psico-motoria di lieve entità (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ) 17

18 TEORA residente anziana residente (over 65) anziana che vive sola in fascia età anni in fascia età 75 anni e oltre M+F M F M F M F M F Teora (Fonte: Anagrafe del di Teora) anziana assistita presso i servizi sociali di competenza anziana assistita presso i servizi sociali di competenza anziana che usufruisce del servizio SAD anziana che usufruisce del servizio ADI anziana che usufruisce del servizio di telesoccorso M+F M F M F M F M F Teora (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ) disabile residente M F Teora N disabili in carico presso i servizi sociali di competenza N disabili che usufruiscono del SAD N disabili che usufruiscono del servizio ADI N disabili che usufruiscono dei servizi di trasporto/accompagnamento presso i servizio sociali di competenza N disabili che usufruiscono dei centri aggregativi (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ) Servizi sanitari di accompagnamento Servizi di accompagnamento dializzati Servizi sanitari d emergenza con medico a bordo Servizi sanitari d emergenza senza medico a bordo Teora (Fonte: Misericordia di Teora) Alunni disabili Enti di terzo Alunni disabili Ente pubblico assistiti settore assisiti Teora Ambito A (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ) Alunni disabili con difficoltà motoria di grave entità Alunni disabili con difficoltà psico-motoria di media entità Alunni disabili con difficoltà psico-motoria di lieve entità Teora (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia e Scuola Primaria e dell Infanzia V. Casale di Teora) 18

19 TORELLA DEI LOMBARDI Torella dei Lombardi Torella dei Lombardi residente anziana residente (over 65) anziana che vive sola in fascia età anni in fascia età 75 anni e oltre M+F M F M F M F M F anziana assistita presso i servizi sociali di competenza anziana assistita presso i servizi sociali di competenza (Fonte: Anagrafe del di Torella dei Lombardi) anziana che usufruisce del servizio SAD anziana che usufruisce del servizio ADI anziana che usufruisce del servizio di telesoccorso M+F M F M F M F M F (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ) Torella dei Lombardi disabile residente M F N disabili in carico presso i servizi sociali di competenza N disabili che usufruiscono del SAD N disabili che usufruiscono del servizio ADI N disabili che usufruiscono dei servizi di trasporto/accompagnamento presso i servizio sociali di competenza N disabili che usufruiscono dei centri aggregativi (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ) Torella dei Lombardi Torella dei Lombardi Torella dei Lombardi Servizi sanitari di accompagnamento Servizi di accompagnamento dializzati Servizi sanitari d emergenza con medico a bordo Servizi sanitari d emergenza senza medico a bordo Ente pubblico Alunni disabili assistiti (Fonte: Misericordia di Torella dei Lombardi) Enti di terzo settore Alunni disabili assisiti Ambito A Alunni disabili con difficoltà motoria di grave entità (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ) Alunni disabili con difficoltà psico-motoria di media entità Alunni disabili con difficoltà psico-motoria di lieve entità (Fonte: Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ) 19

20 Contesto territoriale di riferimento del progetto L obiettivo del progetto è quello di implementare le attività di supporto alla integrazione e socializzazione degli anziani, disabili e portatori di patologie invalidanti, incrementare le risorse utilizzabili per un quadro più completo di opportunità da offrire agli stessi. L attività di accompagnamento si rende necessaria al fine di concorrere al superamento delle difficoltà nello svolgimento delle normali attività della vita quotidiana ed a favorire l integrazione dei singoli soggetti nei relativi contesti di inserimento. Il Progetto si allinea agli obiettivi che mirano in particolare alla prevalente funzione pedagogica del Servizio Civile nazionale, affermando l impegno alla realizzazione delle condizioni fondamentali affinché l esperienza proposta abbia come finalità ultima l attenzione ai giovani coinvolti nel Progetto, ai bisogni del territorio in cui si inserisce. Destinatari del progetto I destinatari del progetto sono gli anziani, disabili e pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti e/o in fase terminale residenti o temporaneamente presenti nelle 3 realtà territoriali che sono: l Arianese, la Valle del Calore e l Alta Irpinia. Inoltre, la rete ha previsto l elaborazione di questo progetto di Servizio Civile, già alla terza annualità, per dare maggiore forza alle azione intraprese con tutto il comparto delle Politiche Socio-Sanitarie negli anni passati, in questo secondo momento infatti si organizza la fase di realizzazione del progetto e relativamente alle risorse raccolte nel punto precedente, si definisce quanto segue: - i bisogni emergenti; - gli obiettivi da raggiungere con tale progetto di Servizio Civile; - il numero dei ragazzi in SCV necessari per la tipologia di progetto; - le risorse umane ed economiche da destinare; - le azioni da intraprendere; - le attività da sviluppare; - il programma di formazione generale e specifica; - la metodologia di verifica e monitoraggio; - la definizione dell equipe che insieme al progettista ha elaborato e seguito il progetto. Le nostre Misericordie, attraverso questo progetto vogliono personalizzare il più possibile l assistenza ed ampliare la capacità di dare una risposta più ampia e qualitativamente migliore alla popolazione. In particolare per quanto attiene l Area Anziani gli interventi e i servizi realizzati saranno a favore dei seguenti destinatari: Persone Anziane ultra 65 del territorio 216 Persone Anziane non ultra 65 ma SOLE del 216 territorio Persone Anziane residenti in aree rurali del 216 territorio In particolare per quanto attiene l Area Disabili gli interventi e i servizi realizzati saranno a favore dei seguenti destinatari: Persone Disabili del territorio 165 Persone Disabili che necessitano di terapie 165 riabilitative c/o strutture sanitarie del territorio Persone Disabili che necessitano del servizio 165 trasporto scolastico del territorio In particolare per quanto attiene l Area dei pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti e/o in fase terminale gli interventi e i servizi realizzati saranno a favore dei seguenti destinatari: 20

21 Pazienti che necessitano di trasporti sanitari 660 ordinari da e per strutture ospedaliere Pazienti che necessitano trasporti sanitari 825 extraospedalieri (118) per strutture ospedaliere Pazienti sottoposti a trattamento dialitico 47 Beneficiari del progetto Ad una prima analisi possiamo affermare che, in linea generale, i beneficiari del progetto possono essere considerati TUTTI: famiglie, vicini, istituzioni etc. Infatti, attraverso questo progetto si garantirà a tutte le persone un insieme di servizi socio-sanitari atti a rispondere ad una serie di bisogni, che causa il continuo taglio delle risorse pubbliche tendono costantemente ad aumentare. Rispetto alle peculiarità di questo progetto i beneficiari saranno: Le famiglie degli anziani, disabili e pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti e/o in fase terminale che usufruiranno degli interventi e dei servizi realizzati e che quindi potranno contare su una rete di sostegno nella cura dei loro familiari; I Cittadini o le persone che si trovano temporaneamente nel territorio di interesse del progetto che potranno contare su un sistema integrato di interventi e servizi socio-sanitari adeguato, efficiente e su tempi di svolgimento dei servizi più rapidi il tutto a costo 0; I Volontari del Servizio Civile Nazionale che, mediante la partecipazione a questo progetto, riceveranno una formazione e un esperienza spendibile professionalmente nel mondo del lavoro. Le Istituzioni pubbliche (Comuni, Province, Regioni, ASL, Ambiti di Zona) che, con l apporto di questo progetto, vedranno i loro servizi integrati e pertanto si attuerà uno dei principi alla base della P.A. cioè efficienza, efficacia ed economicità, con un notevole risparmio di risorse senza andare a carico di nessuno. 7) Obiettivi del progetto: Premessa Per la stesura della presente voce si è tenuto conto del contesto territoriale (punto 6 del formulario), e cioè della situazione di partenza sulla quale il progetto andrà ad incidere. Con il progetto abbiamo voluto evidenziare la rilevanza esistente tra il contesto territoriale e contestuale su cui il progetto va ad incidere indicando quale obiettivo generale la personalizzazione dell assistenza e la capacità di dare una risposta più ampia e qualitativamente migliore alla popolazione attraverso servizi e interventi mirati che favoriscono tale mission. Attraverso il presente progetto di Servizio Civile, collocato nel contesto del più ampio dell insieme di attività che quotidianamente la rete eroga, le Misericordie si pongono quindi obiettivi coerenti con le politiche e le raccomandazioni del Ministero della Salute, della Regione Campania (Piano Sociale Regionale ), recepiti anche nella recente elaborazione degli obiettivi dei 6 Piani di Zona presenti sul territorio e nel Piano delle Performance e Atto Aziendale dell Azienda Sanitaria Locale Avellino. Nelle tabelle che seguono sono rappresentati gli obiettivi generali e specifici del progetto con indicazione dei principali indicatori individuati per il loro perseguimento: Obiettivo 1 Conoscere più da vicino il territorio e la popolazione residente per dare risposte più appropriate 21

22 Bisogno/ criticità/ potenzialità di miglioramento: L obiettivo 1, si propone non tanto di aumentare le prestazioni socio-sanitarie o di massimizzare e velocizzare l erogazione dei servizi, bensì: attraverso la conoscenza vera delle persone e dei loro contesti, assieme alla migliore comprensione dei bisogni e delle difficoltà, individuare anche le risorse e programmare e realizzare risposte appropriate CON le persone. Non più solo la famiglia come target, ma tutto il contesto che incide sulla qualità di vita delle persone e può contenere risposte molto più appropriate di quelle fornite dalle istituzioni socio-sanitarie. La necessità di lavorare attivamente alla conoscenza dei contesti deriva anche alla consapevolezza, ormai acquisita, in merito alle difficoltà delle persone di riconoscere e di portare i propri o altrui problemi all attenzione di enti o servizi. Tra i fattori che determinano la difficoltà di accesso ai servizi per le persone più fragili (ad es. anziani o diversamente abili o portatori di qualche disagio) citiamo ad esempio la complessità morfologica del territorio aggravata dalla carenza dei mezzi di trasporto pubblici; le condizioni di persone anziane sole, che, per problemi di mobilità, rinunciano ad accessi e percorsi di cura; l impossibilità dei congiunti di supplire a questi inconvenienti di trasporto in modo autonomo interno al nucleo familiare; le caratteristiche comportamentali di chiusura. Più in generale, è riconosciuto che le determinanti nella capacità di accesso alle prestazioni socio-sanitarie risiedono più nei livelli di istruzione e di condizione economica che nella qualità dell offerta di servizi. La rete si attiva quindi per funzionare da lente di ingrandimento rispetto alle reali condizioni di vita e di salute della popolazione, tutelare e promuovere il diritto alla salute di tutti i cittadini, per ri-conoscere e tradurre le domande e i bisogni inespressi. Molte volte poi le persone non sanno a quali risorse sociosanitarie hanno diritto di accedere o hanno difficoltà a spendere le risorse a loro disposizione (per esempio: l utilizzo dell assegno di accompagnamento per l acquisizione di assistenza familiare/badanti). Ciò vale in particolare per le persone sole che non possono contare sul sostegno di reti familiari. Obiettivi specifici Risultati attesi Indicatori conoscere ed essere conosciuti: realizzare il massimo di conoscenza delle persone residenti nel contesto e monitoraggio dei bisogni sociosanitari e delle risorse 1.2. conoscere i soggetti con maggiore fragilità sociosanitaria: - essere quotidianamente presenti nell area (sedi) - proseguire nella conoscenza attiva (con particolare attenzione alle persone a rischio di reclusione per motivi di salute o indigenza economica) - migliorare il monitoraggio delle attività sviluppando una aggiornata reportistica e una casistica di contesto - essere meglio conosciuti (e riconoscibili) dagli abitanti dell area - portare alla luce le situazioni di bisogno non conosciute 22 - orario quotidiano di apertura sedi, per almeno 5 giorni alla settimana - inserimento n. 50 nuovi contatti nel database in sede registrazione attività nel database su base quotidiana - presenza report trimestrale attività - realizzazione di almeno 3 iniziative di visibilità (feste, incontri, giornate della salute, volantinaggio, ecc.) - presenza dei report annuali di analisi dei dati sociosanitari

23 individuare le persone fragili /forti utilizzatori di risorse sanitarie e assistenziali/persone soggette a ricoveri ripetuti e recidive a causa di patologie a lungo termine (diabete, malattie respiratorie e cardiovascolari) 1.3. promuovere equità nell accesso alle prestazioni (più qualità per cittadini più vulnerabili) 1.4. utilizzare e implementare il sistema informativo cercando di migliorarlo per renderlo più sensibile al reale lavoro svolto - assicurare e migliorare la presa in carico delle situazioni complesse - assicurare e migliorare la presa in carico delle situazioni complesse (la misericordia come difensore dei più fragili ) - documentare con studi di caso le situazioni di abbandono o difficoltà di accesso ai diritti di assistenza - migliorare la conoscenza dei cittadini in merito ai diritti ed ai servizi presenti sul territorio - migliorare la circolazione e la condivisione delle informazioni - conoscere e saper usare gli strumenti informatici di registrazione delle attività - descrivere e quantificare il carico di lavoro svolto a beneficio di persone residenti - presenza report delle azioni di conoscenza proattiva, visite e valutazioni effettuate - presa in carico di tutte le situazioni complesse conosciute, emerse o scoperte - presa in carico di tutte le situazioni complesse conosciute, emerse o scoperte - presenza report delle azioni di conoscenza proattiva, visite e valutazioni effettuate - presenza relazioni casi difficili - presenza di materiale informativo adeguato - registrazione attività nel database su base quotidiana - presenza report trimestrale attività Obiettivo 2 Bisogno/ criticità/ potenzialità di miglioramento: Contrastare l istituzionalizzazione, l esclusione e elevare il livello di qualità della vita quotidiana di persone a più alta fragilità (per una vita attiva e indipendente) Conoscere da vicino la popolazione ha lo scopo fondamentale di consentire di individuare (là dove essi si manifestano) stati di fragilità socio-sanitaria e attivare azioni preventive che evitino il precipitare di situazioni (ricoveri impropri e istituzionalizzazioni), perseguendo parallelamente: - l ottimizzazione degli interventi di assistenza per la permanenza nel proprio domicilio - il contrasto al rischio di reclusione (e solitudine) di coloro che per motivi di salute e/o economici non riescono ad uscire autonomamente dal proprio alloggio (o struttura) - il miglioramento della qualità della vita e la messa in sicurezza, attivando tutte le azioni e risorse necessarie a sostenere la capacità delle persone di vivere a casa propria in libertà, seguendo i propri ritmi di vita, con la consapevolezza di non essere soli e la sicurezza di essere adeguatamente accompagnati e/o sostenuti da una rete coordinata di persone (famiglia, amici, vicinato, volontari, operatori pubblici e privati, negozianti etc.). Le fasce di età sottoposte a particolare attenzione sono: nuclei fragili con disabili (a rischio di istituzionalizzazione), la popolazione anziana ultra 75enne e la fascia dei soggetti 45-55enni ad alto rischio di isolamento, 23

24 abbandono e deterioramento della condizione psicofisica ed abitativa, progressivo impoverimento della rete affettiva di sostegno, deriva sociale, situazione economica al limite della sopravvivenza, ecc. Obiettivi specifici Risultati attesi Indicatori 2.1. garantire i percorsi di riconoscimento e ottenimento dei benefici, degli strumenti, delle risorse e degli interventi necessari a supportare la permanenza a domicilio 2.2. diminuire la solitudine e/o la permanenza forzata nel proprio domicilio (casa propria o casa protetta) da parte di persone anziane con gradi diversi di disabilità (anche attraverso interventi congiunti degli Enti coinvolti) 2.3. contrastare l esclusione e la ghettizzazione di alcune fasce di popolazione ad alta fragilità attivando tutte le risorse e le azioni che permettano di uscire dal proprio alloggio (o struttura) e garantire la partecipazione alla vita sociale 2.4 assicurare interventi sociosanitari da realizzare in favore di anziani disabili e pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti e/o in fase terminale - aumentare le possibilità di rimanere a casa propria (senza rimanervi isolati o reclusi) anche in condizioni di fragilità - su base pluriennale: contribuire alla riduzione dei tassi di istituzionalizzazione, ospedalizzazione e ricovero improprio - consentire ad un maggior numero di persone di vivere a casa propria in libertà, seguendo i propri ritmi di vita, adeguatamente accompagnati e/o sostenuti da una rete coordinata di persone (con sviluppo delle partnership in essere) - aumentare la partecipazione alle attività - favorire l autoorganizzazione e l autogestione di attività - promuovere e sostenere partnership - potenziare gli interventi di assistenza sociale allo scopo di favorirne le capacità residue e di migliorarne la qualità della vita; - potenziare il numero dei frequentanti i centri per evitare forme di isolamento e di ghettizzazione; - potenziare il servizio di trasporto istituendo quello a chiamata ; - migliorare il servizio di assistenza domiciliare dalle attuali 2 ore a 3 ore giornaliere; - raggiungere le persone anziane che vivono nelle zone rurali e 24 - almeno 30 piani individuali di intervento attivati per ciascuna delle sedi - reportistica: n. certificazioni di invalidità n. assegni di accompagnamento n. badanti individuate - report tassi di ospedalizzazione e ricoveri - almeno 30 piani individuali di intervento attivati per ciascuna delle sedi - reportistica: n. interventi Banco alimentare n. interventi Misericordie - n. interventi di miglioramento delle condizioni abitative - n interventi Residenza Anziani (Vedi Partenariato) - partecipazione continuativa di nuovi abitanti per ogni area (report periodici) - partecipazione alle iniziative promosse in collaborazione con enti e partner - n. interventi di assistenza sociale effettuati; - n. di persone che accedono ai centri e alle strutture sul territorio; - n. trasporto effettuati; - n. relazioni stabilite - n. di ore erogate di assistenza domiciliare;

25 2.5 Garantire un servizio di trasporto integrato con la rete dei servizi socio-sanitari del territorio che coniughi qualità e flessibilità operativa, per venire incontro alle nuove e sempre più svariate richieste delle famiglie al cui interno si trovano persone con esigenze di mobilità di carattere socio-sanitario; informandole dei vari servizi e/o interventi che possono essere richiesti. - migliorare il servizio trasporto scolastico in favore dei disabili; - potenziare il servizio di trasporto sanitario ordinario (più che mai indispensabile vista la recente riconversione degli ospedali di Sant'Angelo dei Lombardi e Bisaccia); - potenziare il servizio di trasporto sanitario extraospedaliero in emergenza (118); - attivare il servizio di trasporto per pazienti sottoposti a trattamento dialitico; - far fronte alla domanda di servizi di emergenza sanitaria, legata alle caratteristiche umane, demografiche ed infrastrutturali del territorio d'interesse. - n. interventi sanitari ordinari effettuati; - n. interventi sanitari emergenza extraospedaliera (118) effettuati; - n. trasporti dialitici effettuati - n. relazioni stabilite Obiettivo 3 Bisogno/ criticità/ potenzialità di miglioramento: Promuovere e favorire la collaborazione tra le diverse istituzioni e i diversi soggetti (istituzionali e non) che agiscono sulla stessa persona/ famiglia/ territorio Non di rado succede che servizi, enti ed organismi con competenze diverse intervengano sullo stesso individuo/nucleo familiare all insaputa degli altri attori competenti. La collaborazione è ancora troppo spesso lasciata al caso. Singoli enti scoprono in corso d opera che altri enti sono intervenuti o stanno intervenendo sul caso. Ciò crea discontinuità, inefficacia dell intervento, confusione nei destinatari. Questa mancanza di coordinamento e di comunicazione o, peggio ancora, il rimbalzo tra le competenze (cosa è mio, cosa è tuo ) si registra anche sul piano degli interventi complessivi sulle aree (es. interventi manutentivi). È quindi cruciale lavorare al coordinamento tra tutti i soggetti, le istituzioni e gli enti che a vario titolo intervengono sui singoli casi come nelle singole aree. Oltre agli operatori degli enti istituzionalmente coinvolti, si aggiungono le cooperative sociali, i volontari delle associazioni presenti sui territori e anche molte persone comuni che da utenti sono diventati risorse. I volontari di varie provenienze frequentano in gruppo territoriale tecnico, ma sono soprattutto disponibili alle richieste che possono arrivare e sono diventati a loro volta antenne, sensibili segnalatori di situazioni problematiche. Più in generale, le azioni progettuali nel suo complesso mirano strategicamente a contribuire ad un cambiamento di cultura rispetto a temi quali l invecchiamento, la marginalità sociale, la devianza ecc., 25

26 anche attraverso la collaborazione con altri enti, istituzioni, realtà della cittadinanza attiva. Proprio grazie al loro radicamento quotidiano nella vita delle aree, offrono un contesto e un occasione privilegiata, anche per altri enti e istituzioni, di trovare interlocutori reali sul territorio. Ciò contribuisce a rendere l azione delle Misericordie un terreno di sperimentazione continua, un laboratorio intelligente, incubatore di azioni esemplari, pratiche e stili innovativi di lavoro nella comunità, con la comunità. Obiettivi specifici Risultati attesi Indicatori 3.1. coinvolgere tutti gli operatori a vario titolo coinvolti nel progetto I CARE per la discussione congiunta e la condivisione di responsabilità intorno a situazioni specifiche, iniziative, progetti 3.2. sensibilizzare la cittadinanza e la società civile, organizzata e non, promuovendo la conoscenza del progetto I CARE e la condivisione di priorità e obiettivi 3.3. promuovere e implementare forme di collaborazione nell ambito delle singole sedi di servizio 3.4. promuovere e implementare forme di valutazione condivisa dei processi e degli esiti dell intervento - migliorare la comunicazione e la condivisione - migliorare la condivisione inter-enti e il lavoro di rete - favorire la partecipazione di tutti i soggetti del territorio ad una rete di attenzione, in particolare rispetto alla popolazione fragile - aumentare la partecipazione delle persone di ogni età e condizione ad iniziative ed attività nei propri contesti di vita - imparare facendo, migliorare la capacità di verificare e valutare processi ed esiti degli interventi Verbali riunioni di coordinamento (settimanale) - con i responsabili delle diverse Aree di intervento (Sociale e Sanitaria) (settimanale) - conoscenza diretta di tutti i casi segnalati come complessi dai servizi sociali e sanitari competenti Verbali riunioni mensili di coordinamento sui casi con i servizi Sociali dei Comuni interessati - conoscenza di tutti gli esercizi pubblici (almeno un contatto) - conoscenza di tutti i gruppi auto organizzati di cittadini presenti sul territorio (almeno un contatto); - conoscenza di tutte le attività parrocchiali e/o caritative messe in atto dalla Chiesa Locale (almeno 7 contatti) Partecipazione di almeno 20 persone per ogni sede alle iniziative promosse (anche quelle realizzate in collaborazione con i partner) Elaborazione di almeno 7 interventi di ricerca, con valutazione qualitativa e quantitativa degli interventi, definiti Obiettivo 4 Bisogno/ criticità/ potenzialità di miglioramento: Essere una comunità attiva e partecipata Molte persone, soprattutto se anziane, si trovano sole ed in situazione di difficoltà ad avere e mantenere relazioni all interno della comunità. La solitudine compromette l umore, la mancanza d aiuto crea difficoltà nell affrontare autonomamente i piccoli, grandi problemi della vita di ogni giorno. Ma nel volontariato si conoscono quotidianamente anche molte persone che aiutano quanti ne hanno bisogno con sostegni quotidiani che vanno da quelli economici, al cibo, all accompagnamento, all aiuto psicologico. Soprattutto si riscontra una genuina 26

27 disponibilità a lavorare insieme, a pensare alle soluzioni dei problemi e a progettare un percorso per poi cercare di realizzarlo. È pertanto obiettivo della RETE l aumento della qualità delle prestazioni socio-sanitarie (in termini di appropriatezza, tempi di risposta, integrazione e capacità di lettura della complessità, ecc.) ma rimane indicatore fondamentale (sine qua non) anche e soprattutto il grado di coinvolgimento e di capacitazione delle persone residenti: la misura in cui diventano protagonisti, acquisiscono maggiori capacità di controllare la propria salute (questo è il significato e lo scopo delle strategie di promozione della salute, come indicato già nel 1984 dalla Carta di Ottawa), alzano e fanno sentire la propria voce, si relazionano tra loro, usano gli spazi come punto di riferimento per ottenere risposte, ma anche per organizzare risposte. Obiettivi specifici Risultati attesi Indicatori 4.1. promozione della salute attraverso attività di formazione e informazione per sensibilizzare sulle problematiche di salute più rilevanti 4.2. costruire comunità solidale: promuovere e/o facilitare iniziative di auto- e mutuo aiuto 4.3. costruire comunità attiva: promuovere, facilitare l autoorganizzazione e l autogestione di attività - sensibilizzare sulle problematiche di salute più rilevanti - promuovere l adozione di corretti stili di vita, di prevenzione e attenzione alla cura della persona - sostenere la frequentazione e l utilizzo delle sedi da parte della popolazione residente di ogni età e condizione - sostenere/promuovere/stimolare la creazione di gruppi di abitanti, di auto mutuo aiuto e per lo svolgimento di attività di comune interesse (con la massima attenzione a sostenere e valorizzare l autoorganizzazione e l auto-gestione delle attività) 27 - almeno 2 iniziative formative con familiari e/o caregiver per ogni sede - apertura quotidiana ed utilizzo delle sedi (almeno 5 giorni a settimana) - report delle azioni di sostegno o avvio di almeno 1 gruppo di abitanti a tema (es. gruppi cucina e pranzi collettivi / azioni di cura e manutenzione del verde e degli spazi comuni / attività motoria / giornalino di paese / teatro / laboratori artistici / laboratorio audiovisivi / modellismo / musica ecc.) Elencazione degli obiettivi generali dal punto di vista della promozione della cultura del volontario in termini di benefici a favore della collettività, del contesto territoriale e settoriale, delle opportunità di crescita dei volontari Obiettivo generale per i Volontari è quello di Migliorare l ospedalizzazione e/o la condizione di bisogno per imparare ad accogliere il disagio. - La valorizzazione delle risorse umane del servizio civile, attraverso lo sviluppo di un approccio relazionale basato soprattutto sulla disponibilità all ascolto e sulla corretta informazione sui servizi e sulle prestazioni nell ambito della struttura ospedaliera e del poliambulatorio, risulterà proficua anche per i volontari che acquisiranno attraverso un processo continuo di formazione, una preparazione professionale e personale finalizzata alla conoscenza delle attività socio assistenziale in ambito sanitario e all acquisizione e sviluppo di capacità relazionali soprattutto con i pazienti. - Essi affiancheranno l attività dei professionisti in particolar modo in quei momenti

28 in cui potranno sperimentarsi nelle proprie capacità umane e relazionali,e fare esperienza nel mondo del lavoro e in particolare in una istituzione dove la care, il prendersi cura del malato, della sua sofferenza e della sua malattia, costituisce l obiettivo primario. Obiettivo generale per i destinatari - Il progetto che si intende realizzare, ha come obiettivo quello di migliorare la qualità assistenziale favorendo lo sviluppo di un clima di accoglienza nei confronti del disagio. - Migliorando l accoglienza del disagio sarà possibile migliorare la qualità del servizio e l umanizzazione delle prestazioni in un clima sereno e accogliente dando supporto alle persone anziani, ai disabili e alle persone disorientate al momento dell ingresso nelle strutture socio-sanitarie, offrendo loro la possibilità di orientarsi con maggiore facilità rispetto alle procedure da svolgere e ai luoghi da raggiungere per usufruire delle prestazioni o del ricovero. Obiettivo generale per i beneficiari - Le famiglie potranno contare su una rete di sostegno nella cura dei loro familiari; - I Cittadini o le persone che si trovano temporaneamente nel territorio di interesse potranno contare su un sistema integrato di interventi e servizi socio-sanitari adeguato, efficiente e su tempi di svolgimento dei servizi più rapidi il tutto a costo 0; - Le Istituzioni pubbliche (Comuni, Province, Regioni, ASL, Ambiti di Zona) che, con l apporto di questo progetto, vedranno i loro servizi integrati e pertanto si attuerà uno dei principi alla base della P.A. cioè efficienza, efficacia ed economicità, con un notevole risparmio di risorse senza andare a carico di nessuno. Il progetto di servizio civile I CARE III è focalizzato, nell ottica del Promuovere e realizzare una nuova cultura", sulla valorizzazione del volontario come risorsa umana e sulla utilità sociale del mettere in contatto, in un ambiente protetto e preparato, due realtà - giovani e anziani/diversamente abili - altrimenti difficilmente avvicinabili. Vanno quindi in questa direzione gli interventi del progetto: Rispondere alla domanda dei giovani di poter realizzare un esperienza di volontariato sociale, arricchente e qualificante, offrendo loro la possibilità di investire un anno del proprio tempo in un ambiente lavorativo altamente professionalizzato e proponendo un esperienza in seguito spendibile nel mondo del lavoro; Dare al mondo dei normali una concreta opportunità di conoscenza della realtà semi-sconosciuta dei diversamente abili, anziani e persone bisognose mettendo a disposizione una struttura di supporto adeguata, capace di favorire e guidare il positivo contatto fra questi due mondi. Descrizione degli obiettivi che si prevede di conseguire in termini di miglioramento o acquisizione di capacità competenze e abilità dei volontari di servizio civile nonché di opportunità loro offerte: Le abilità e competenze che il volontario acquisirà sono soprattutto di carattere umano e relazionale: Migliorare la capacità di ascolto e il rapporto interpersonale con le persone in difficoltà; Diventare parte attiva di un processo assistenziale; Essere capace, con adeguato affiancamento agli operatori, di guidare l utente in merito ai diritti alle prestazioni alle modalità d accesso ad esse attraverso attività di informazione e consulenza e in determinati casi di supporto nel disbrigo di pratiche; Fornire al volontario abilità utili al futuro percorso umano e professionale con 28

29 particolare riguardo alla capacità di operare all interno di gruppi e di organizzazione complesse; Migliorare la capacità di fornire informazioni ai pazienti e di comprendere il significato della valutazione quale strumento metodologico per qualificare il progetto; Migliorare il rispetto e la valorizzazione delle diversità culturali; 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi La complessità e l eterogeneità delle attività messe in campo per il raggiungimento degli obiettivi trova la sua ragion d essere nella stessa filosofia di fondo del progetto. A partire dalle criticità presenti nel territorio avellinese, i volontari si propongono di andare ad abitare nei paesi per innescare processi di trasmissione delle conoscenza, di valorizzare i saperi tanto formali quanto informali, taciti e nascosti, di favorire una condivisione di problemi e di compartecipazione alle scelte (negoziazione), di promuovere riconoscimento e acquisizione sostanziale di capacità, apprendimento per tutti gli attori in gioco. I processi di integrazione fanno leva su questi strumenti di negoziazione e di partecipazione. Ma l integrazione (uno strumento, non un fine in sé!) ha un senso se punta sì a incentivare l attivazione degli utenti, mettendo però al centro le persone stesse e il loro ambiente di vita: la persona e il suo territorio sono il punto di convergenza che spinge gli interventi, i settori, le competenze, e dunque le politiche a integrarsi tra loro. L attività fondamentale di tutto il personale (pubblico, privato sociale, volontariato incluso volontari di servizio civile) si svolge a domicilio delle persone residenti, negli spazi comuni interni ed esterni, nei luoghi (ricreatori, oratori, associazioni sportive, scuole di ogni ordine e grado) frequentati dai residenti. Le sedi di attuazione hanno la duplice funzione di servizio e di luogo utilizzabile dagli stessi residenti come centro per attività proposte da noi e/o scelte da loro. Le Misericordie hanno la funzione di garante della realizzazione dell insieme di interventi proposti, mantiene la comunicazione tra tutti gli attori interni ed esterni, garantisce alla popolazione residente risposte appropriate da parte dei servizi sociosanitarie; Le sedi sono aperte generalmente da lunedì a venerdì in orario diurno e vengono utilizzate per attività programmate (dal personale oppure dagli stessi abitanti residenti) negli orari ritenuti opportuni: tutto l arco della settimana, inclusi sabato e domenica e sere. L orario in cui si svolgono le attività si differenzia in base alle caratteristiche della popolazione residente: in caso di presenza di disabili minori consistenti l attività di aggregazione si concentra in orari extra-scolastici, anche serali oppure festivi. Nelle sedi si cucina per tre o per quindici, si risponde al telefono, si riciclano vestiti, mobìlio, si discute e confronta, si trova chi può fare, si misura la pressione, si fanno caffè, ginnastica dolce, riunioni, doposcuola, accoglienza, fotografie, etc. In maniere talvolta imprevedibili, bisogni incontrano offerte, domande moltiplicano risposte, voci trovano ascolto. La sede costituisce un luogo di esposizione, di visibilità dei giovani in servizio civile, che qui sono chiamati a rispondere a un numero di questioni molto più ampio, spesso non attinenti alla propria professionalità: implica cioè una complessificazione delle 29

30 competenze. Ma c è anche, in questa idea di spazio non protetto, non separato, non orientato a regole definite e precise, un forte orientamento alle relazioni, all improvvisazione e sperimentazione di pratiche d uso diverse, con un esposizione al rischio che costituisce un elemento cruciale per favorire condizioni di scoperta e di apprendimento. La quantità e la qualità delle cose che si fanno ogni giorno è difficilmente riassumibile. Un database ad hoc pensato, proverà a fornire la stima annua di alcune tra le tipologie di interventi e di azioni di cui si rendono protagonisti i destinatari e beneficiari delle azioni progettuali che saranno sempre affiancati dai volontari del servizio civile e da altre figure coinvolte nel lavoro sul territorio. Le attività di sostegno alla persona sono quelle che vedono il maggiore coinvolgimento dei volontari di Servizio Civile e consistono in accompagnamenti di vario genere, sostegno nel disbrigo pratiche di carattere amministrativo, consegna spesa e farmaci, coinvolgimento in attività ricreative e di socializzazione. Altre tipologie di attività anche se considerate minori sono invece di grandissima importanza per le persone che vi prendono parte: ad es. l organizzazione di alcune feste/eventi in collaborazione con gli enti e le istituzioni (anche partner); la realizzazione di attività di socializzazione, pranzi insieme, uscite in gruppo, ecc. Oltre agli obiettivi specificamente socio-sanitari, e oltre alle innumerevoli iniziative di aggregazione e animazione, alle azioni contro la reclusione delle persone anziane e disabili in casa propria o nelle case di riposo, riteniamo in ogni caso che l insieme delle attività proposte non possano prescindere dall obiettivo di suscitare attivazione, attori, attori collettivi, democrazia; di lavorare per favorire condizioni di appropriazione, ovvero affinché tanto gli operatori quanto, soprattutto, destinatari ed abitanti possano sentire ed utilizzare il territorio come proprio; e dunque concepire il lavoro territoriale come finalizzato, almeno in prospettiva, a promuovere contesti collettivi di appartenenza e di azione, appartenenze larghe e variegate, formazioni sociali organizzate (qualunque nome o statuto si voglia dare loro) che possano coagulare e coordinare le azioni di singoli cittadini rafforzandone il peso e il potere contrattuale nel rapporto con amministrazioni e servizi. Nello schema che segue, per ogni obiettivo generale e specifico indicato alla voce 7 (di cui si riprende, per facilità di lettura, l elencazione) descriviamo, a titolo esemplificativo e senza pretesa di esaustività, le azioni e le attività perseguite da tutte le sedi di progetto. Obiettivo 1 Obiettivi specifici conoscere ed essere conosciuti: realizzare il massimo di conoscenza delle persone residenti nel contesto e monitoraggio dei bisogni sociosanitari e delle risorse Conoscere più da vicino il territorio e la popolazione residente per dare risposte più appropriate Azioni/Attività conoscenza attiva (conoscere): presenza e accoglienza libera presso le sedi di attuazione di progetto dislocate su tutto il territorio provinciale; conoscenza in occasione della frequentazione delle case, dei luoghi del paese, delle attività azioni di visibilità (farsi conoscere): promozione di iniziative visibilità degli operatori, della sede e delle attività (feste, incontri, giornate della salute, ecc.); azioni di diffusione/informazione di zona (es. volantinaggio); conoscenza porta a porta nei condomini; costruzione di mappe degli stabili con residenti in carico ai servizi, per individuare condomini ad alto carico a cui si assegna un operatore sentinella (interfaccia con i residenti cui è attribuito il compito di chiamare in causa i servizi specialistici competenti); monitoraggio delle attività di zona registrazione di tutti gli accessi e prestazioni erogate nel 30

31 1.2. conoscere i soggetti con maggiore fragilità sociosanitaria: individuare le persone fragili /forti utilizzatori di risorse sanitarie e assistenziali/persone soggette a ricoveri ripetuti e recidive a causa di patologie a lungo termine (diabete, malattie respiratorie e cardiovascolari) 1.3. promuovere equità nell accesso alle prestazioni (più qualità per cittadini più vulnerabili) 1.4. utilizzare e implementare il sistema informativo cercando di migliorarlo per renderlo più sensibile al reale lavoro svolto Obiettivo 2 Obiettivi specifici 2.1. garantire i percorsi di riconoscimento e ottenimento dei benefici, degli strumenti, delle risorse e degli interventi necessari a supportare la permanenza a domicilio database; report informatici conoscenza per problemi di salute analisi delle priorità di salute più rilevanti sulla base delle banche dati socio-sanitarie (ospedaliere, dati di consumo e di spesa di prestazioni, farmaci ecc.); individuazione e conoscenza proattiva di pazienti ad alto carico assistenziale e elevata spesa sanitaria; visite domiciliari allo scopo di stilare bilanci di salute; conoscenza attiva gruppi a rischio visite alle persone ricoverate in ospedale; presa in carico rivalutazioni clinico-assistenziale per individuare iter diagnostico-terapeutico, socioassistenziale, abitativo e familiare-relazionale; visite domiciliari congiunte (Medico di Distretto, Medico di Medicina Generale, volontari); progetti individuali situazioni complesse (Piano Assistenziale Individualizzato); individuazione delle persone con elevata difficoltà nell accesso a prestazioni accompagnamento delle situazioni complesse di competenza di vari servizi organizzazione percorsi; accompagnamento a visite; aiuto e sostegno nell ottenimento e nell utilizzo di risorse finanziarie e umane; fornire informazione e formazione per le persone, le famiglie e i caregiver in merito ai diritti ed ai servizi presenti sul territorio conoscenza aggiornata dell offerta esistente; reperimento materiale informativo; produzione materiale informativo ad hoc utilizzare/ottimizzare gli strumenti vigenti implementazione di database elettronico per la registrazione informatica delle prestazioni sanitarie e socio assistenziali; affinamento degli strumenti di rilevazione per renderlo più capace di registrare la qualità e quantità del lavoro svolto; registrare le attività inserimento dati di attività su base giornaliera; creazione e invio della reportistica trimestrale ai coordinatori progettuali; reportistica quali-quantitativa, focalizzata sulle attività, sui risultati di salute, sulle criticità; Contrastare l istituzionalizzazione, l esclusione e elevare il livello di qualità della vita quotidiana di persone a più alta fragilità (per una vita attiva e indipendente) Azioni/Attività percorsi di accompagnamento per l espletamento di tutte le pratiche per l ottenimento di benefici, certificazioni (es. invalidità, assegni di accompagnamento, esenzioni ecc.) o ausili (es. protesi, deambulatori, carrozzine) spettanti costruzione reti di supporto per persone anziane o adulte fragili attivazione di badantato, loro gestione e supervisione; individuazione di personale addestrato all utilizzo degli ausili; costruzione reti di supporto per nuclei fragili con 31

32 2.2. diminuire la solitudine e/o la permanenza forzata nel proprio domicilio (casa propria o casa protetta) da parte di persone anziane con gradi diversi di disabilità (anche attraverso interventi congiunti degli Enti coinvolti) 2.3. contrastare l esclusione e la ghettizzazione di alcune fasce di popolazione ad alta fragilità attivando tutte le risorse e le azioni che permettano di uscire dal proprio alloggio (o struttura) e garantire la partecipazione alla vita sociale 2.4 assicurare interventi sociosanitari da realizzare in favore di anziani disabili e pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti e/o in fase terminale 2.5 Garantire un servizio di trasporto integrato con la rete dei servizi socio-sanitari del territorio che coniughi qualità e flessibilità operativa, per venire incontro alle nuove e sempre più svariate richieste delle famiglie al cui interno si trovano persone con esigenze di mobilità di carattere socio-sanitario; Obiettivo 3 Obiettivi specifici 3.1. coinvolgere tutti gli operatori a vario titolo coinvolti figli azioni di sostegno alla genitorialità; azioni di contrasto alla dispersione scolastica supporto e sostegno negli atti della vita quotidiana a domicilio e fuori dal domicilio Assicurare visite, compagnia, accompagnamenti, aiuto spese ecc. a persone a rischio di esclusione/ isolamento azioni di supporto e sostegno negli atti della vita quotidiana trasporti e accompagnamenti; banco alimentare; accompagnamento all ottenimento cambi alloggio, installazione di ausili dentro casa. A titolo esemplificativo: reperimento montascale, traslochi al piano terra di persone con problemi di mobilità e abitanti nei piani altri senza ascensore, predisposizione di servizi igienici a misura di disabile, installazione doppi passamano sulle scale degli edifici sostegno alla partecipazione ad attività di socializzazione di varia natura (partecipazione ad attività culturali nei paesi, feste, ecc.) organizzata in proprio o in partnership organizzazione di uscite periodiche con gruppi di persone (anziani, disabili, giovani, ragazzi, ecc.) residenti, es. gite ed uscite settimanali in Regione e zone limitrofe: una volta a settimana volontari, operatori o altri accompagnatori portano in gita alcuni abitanti, in prevalenza (ma non tutti) anziani. I mezzi a disposizione per le gite hanno nove posti, a volte se si è in tanti si utilizzano anche pulmini. Le mete vengono proposte, discusse e decise da chi partecipa: abitanti, referenti e/o volontari, in relazione alla stagione e/o alle offerte del territorio sviluppare e sostenere l attività nelle case di riposo e la partecipazione degli ospiti alla vita sociale cittadina attrezzare ogni sede con almeno: a) 1 autovettura; b) 1 autoveicolo attrezzato per trasporto disabili; c) 1 ambulanza tipo b; d) 1 carrozzina; informare gli utenti degli ausili a loro disposizione e predisporre e rendere visibili l accesso agli ausili a disposizione degli utenti non autosufficienti costituzione di equipaggi integrati ed equipe sia per i servizi di emergenza (118) sia per i servizi di trasporto ordinario; aggiornamento e formazione periodica degli equipaggi; svolgimento delle attività in base ai protocolli dell associazione; svolgere riunioni trimestrali con i referenti dell associazione al fine di poter relazionale sui servizi svolti e manifestare eventuali problemi. rapportarsi a tutti i soggetti coinvolti (C.O.118 ASL PZS, Medici, Ass. Sociali etc.). Promuovere e favorire la collaborazione tra le diverse istituzioni e i diversi soggetti (istituzionali e non) che agiscono sulla stessa persona/ famiglia/ territorio Azioni/Attività azioni di integrazione infra-aziendale riunioni periodiche di coordinamento; 32

33 nel progetto I CARE per la discussione congiunta e la condivisione di responsabilità intorno a situazioni specifiche, iniziative, progetti 3.2. sensibilizzare la cittadinanza e la società civile, organizzata e non, promuovendo la conoscenza del progetto I CARE e la condivisione di priorità e obiettivi 3.3. promuovere e implementare forme di collaborazione nell ambito delle singole sedi di servizio 3.4. promuovere e implementare forme di valutazione condivisa dei processi e degli esiti dell intervento comunicazione con/da parte dei servizi istituzionali per la condivisione delle segnalazioni e/o delle prese in carico; conoscenza diretta dei casi multiproblematici conosciuti dai servizi istituzionali azioni di integrazione inter-enti riunioni periodiche di coordinamento; - lavoro in rete con gli enti pubblici per la rilevazione di particolari fragilità: persone senza lavoro, con elevati tassi di morosità, con le utenze interrotte, ecc., tutti fattori di elevato rischio anche dal punto di vista della salute; costituzione di équipe di lavoro interdisciplinari guidate da un case manager per ogni persona e/o nucleo che presenti problematiche complesse di pertinenze di più servizi/enti; incontri periodici della cabina di regia presente in ogni sede tra referenti progettuali, volontari, giovani in servizio civile, rappresentanti degli enti, delle scuole, dell associazionismo e terzo settore, di tutti i soggetti attivi del territorio costituzione di una rete di attenzione nel paese azioni di diffusione/informazione di paese (es. volantinaggio); contatto e sensibilizzazione delle istituzioni presenti (es. scuole, parrocchie, centri sportivi ecc.), degli enti profit e non profit, delle associazioni, degli esercizi pubblici a carattere rionale; giornate aperte e giornate in piazza (iniziative pubbliche, all aperto, di forte visibilità) dei servizi promozione di iniziative comuni a carattere rionale e cittadino con tutti i soggetti attivi del territorio promozione e collaborazione alle iniziative di carattere culturale, ludico, ricreativo, educative promosse nell ambito delle partnership in essere 3.4. promuovere ricerca congiunta elaborazione di interventi di ricerca su temi legati alle attività delle Misericordie; elaborazione di interventi di valutazione qualitativa e quantitativa degli interventi. Obiettivo 4 Obiettivi specifici 4.1. promozione della salute attraverso attività di formazione e informazione per sensibilizzare sulle problematiche di salute più rilevanti 4.2. costruire comunità solidale: promuovere e/o facilitare iniziative di auto- e mutuo aiuto 4.3. costruire comunità attiva: promuovere, facilitare l autoorganizzazione e l autogestione di attività Essere una comunità attiva e partecipata Azioni/Attività attività di formazione e informazione per; informare persone, familiari e caregiver sulle buone pratiche di cura e assistenza e sulle opportunità assistenziali esistenti; gruppi di auto-aiuto per familiari e caregiver delle persone affette da patologie disabilitanti incontri periodici di educazione sanitaria rivolti alla popolazione 4.2. promozione di iniziative di comunità scambi informali tra residenti iniziative di assistenza non strutturata servizi di prossimità svolti da residenti a altri residenti a titolo gratuito (la banca del tempo, ecc.) garantire apertura ed utilizzo delle sedi e degli spazi Le sedi hanno la duplice funzione di servizio e di luogo utilizzabile dagli stessi residenti come centro per attività proposte dagli operatori e/o scelte da loro. Le sedi sono aperte generalmente da lunedì a venerdì in orario diurno e vengono 33

34 utilizzate per attività programmate (dal personale oppure dagli stessi abitanti residenti) negli orari ritenuti opportuni: tutto l arco della settimana, inclusi sabato e domenica e sere. Per le fasce giovanili le attività di aggregazione si concentrano in orari extra-scolastici, anche serali oppure festivi (con particolare attenzione prevenzione della dispersione e dell abbandono scolastico ed alle situazioni di disagio familiare) promuovere iniziative di sostegno scolastico ed altre attività con le scuole: attività di doposcuola o aiuto compiti individuale organizzazione di attività, momenti di incontro e di festa finalizzate alla promozione del benessere e della salute rivolta a bambini ed adolescenti in particolare disabili organizzare iniziative ludiche, ricreative, culturali volte a promuovere momenti di aggregazione per i residenti e a richiamare persone anche dai comuni limitrofi. Ad es. organizzazione di tornei sportivi (carte, bocce, pallavolo/basket), pedalate non competitive, ecc.; promuovere e/o sostenere iniziative di protagonismo dei cittadini riqualificazione e manutenzione dei giardini e delle parti comuni in collaborazione con le realtà del terzo settore presenti sul territorio; Gli OBIETTIVI e le AZIONI ad essi collegati possono essere evidenziate nel seguente diagramma di Gantt: Obiettivi/ Azioni Mese AZIONI DI SISTEMA DESTINATE AI GIOVANI DI SERVIZIO CIVILE 1 Accoglienza ed inserimento nella struttura organizzativa dell associazione: Al giovane saranno fornite le informazioni necessarie per conoscere e muoversi all interno della struttura organizzativa ed operativa dell associazione in modo tale da poter svolgere le proprie mansioni in sinergia con gli altri operatori; 2 Orientamento e formazione: Al giovane saranno fornite, sia al momento dell entrata in servizio, sia nel corso delle 34

35 attività le nozioni conoscitive e pratiche relative al servizio prestato, secondo le modalità previste dal progetto formativo specifico. 3 Svolgimento del servizio: I giovani in servizio civile svolgeranno le mansioni previste e successivamente descritte secondo i turni e gli orari stabiliti, nel rispetto del regolamento e delle indicazioni dell ente e sempre coadiuvati dagli OLP. Per gli spostamenti esterni i giovani utilizzeranno gli automezzi dell associazione. 4 Monitoraggio e debriefing: I giovani parteciperanno alle riunioni di debriefing inerenti il servizio svolto e costituiranno parte attiva del processo di monitoraggio delle attività. Le AZIONI DI SISTEMA possono essere evidenziate nel seguente diagramma di Gantt: Attività Mese A X B X X X X C X X X X X X X X X X X X D X X X A Accoglienza e inserimento B Orientamento e formazione C Svolgimento del servizio D Monitoraggio 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Per il raggiungimento degli obiettivi risulta fondamentale la costituzione di un gruppo di progetto che condivida filosofia, finalità ed obiettivi specifici, azioni e modalità di intervento, nonché momenti di confronto e verifica dell andamento generale. Le risorse umane impiegate nella declinazione di quanto presentato prevedono: Per l espletamento di tutte le attività finalizzate al raggiungimento degli obiettivi: l identificazione di un facilitatore di progetto a livello provinciale (con funzioni di coordinamento sociosanitario o affini) per la gestione ed il coordinamento delle attività e delle risorse, per proporre verifiche sul campo e garantire eventuali interventi correttivi in itinere, che operi in stretta correlazione e con funzioni di raccordo con gli OLP e con il responsabile locale di ente accreditato. Per l espletamento delle attività finalizzate al raggiungimento degli obiettivi: Obiettivo 1 Obiettivo 2 Conoscere più da vicino il territorio e la popolazione residente per dare risposte più appropriate Contrastare l istituzionalizzazione, l esclusione e elevare il livello di qualità della vita quotidiana di persone a più alta fragilità (per una vita attiva e indipendente) la consulenza di personale delle Misericordie coinvolte con competenza nell estrazione ed elaborazione di dati socio-sanitari (ospedalieri, sociali, dati di consumo e di spesa di prestazioni, farmaci ecc.) e nell elaborazione di strumenti informatici di raccolta dati ad hoc (database, access, schede, ecc.); la presenza attiva dei confratelli volontari delle Misericordie aderenti alla rete referenti presso i servizi territoriali (PZS, equipe multidisciplinari di integrazione 35

36 socio sanitaria) che garantiscono l analisi dei bisogni dei soggetti presi in carico, la realizzazione degli interventi di prevenzione e di cura, l armonizzazione degli interventi propri del progetto in tutte le fasi del programma terapeutico e riabilitativo nonché la continuità degli interventi. la presenza attiva delle professionalità del Servizio Sociale degli Ambiti Sociali (assistenti sociali, personale dei servizi domiciliari); la presenza attiva delle professionalità del Servizio Sanitario dell Azienda Sanitaria Locale Avellino (personale medico, psicologi, infermieri, assistenti sociali, educatori ed operatori socio sanitari specializzati e di volta in volta le figure specialistiche richieste (medici specialisti, fisioterapisti, logopedisti, ecc); Per l espletamento delle attività finalizzate al raggiungimento degli obiettivi: Obiettivo 3 Obiettivo 4 Promuovere e favorire la collaborazione tra le diverse istituzioni e i diversi soggetti (istituzionali e non) che agiscono sulla stessa persona/ famiglia/ territorio Essere una comunità attiva e partecipata oltre agli operatori degli enti istituzionalmente coinvolti, si aggiungono: i volontari delle associazioni che collaborano attivamente nell ambito di progetti di supporto alla persona in cura, di auto-mutuo-aiuto, di sostegno alle famiglie, di informazione e sensibilizzazione della popolazione generale: oltre alle associazioni e enti partner, sono molto attive ad es. la Caritas, le Pubbliche Assistenze, la Croce Rossa italiana; le figure (organizzative e operative) di riferimento dei partner attivi nell ambito di specifiche attività (ad es. comunicazione, addetti stampa etc.); volontari singoli abitanti delle aree, che rappresentano risorse umane cruciali impegnate nel raggiungimento degli obiettivi sopra esposti. Questi ultimi, emersi attraverso la frequentazione assidua delle sedi per piacere proprio (voglia di socializzazione), oppure perché rivoltisi per propri problemi, nel corso del tempo sono diventati risorse preziose di attività di auto-aiuto: da utenti passivi sono diventati protagonisti attivi delle azioni dispiegate. L organigramma delle risorse umane DIRETTAMENTE impiegate dalle Misericordie è così composto: Equipe di coordinamento con funzioni di coordinamento, direzione e monitoraggio delle attività svolte: Risorse Umane Numero Rapporto con l ente Coordinatore di Progetto 3 Volontario Responsabili di sede punto accoglienza 7 Volontari Sociologo 2 Volontario Assistente Sociale 3 Volontario Psicologo 3 Volontario Geriatra 3 Volontario Infermiere Professionale 3 Volontario Medico 3 Volontario Giornalista Pubblicista 2 Volontario Staff di progetto organizzati in turni: Risorse Umane Numero Rapporto con l ente Dirigenti della Misericordia 7 Volontario Formatori (Formazione Generale e 18 Volontario Specifica) Volontari (Socc. - Bar. - Aut. - Ass.) 140 Volontario 36

37 Infermieri Professionali 15 Volontario Medici 7 Volontario Resp. Centro Anziani 3 Volontario Medico 3 Volontario Giovani in Servizio Civile 42 Volontari SCN 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto Il progetto secondo gli obiettivi specifici enunciati intende favorire lo sviluppo di attività di sostegno all assistenza socio-sanitaria, in alcune aree di particolare interesse che prevedono l impiego di volontari con compiti di informazione, di prima accoglienza e di accompagnamento delle persone appartenenti alle fasce più deboli (anziani, disabili, pazienti ). Essi affiancheranno il personale volontario delle Misericordie con lo scopo di migliorare la Care. Il progetto trova spazio presso i 7 punti di accoglienza pronti a ricevere l utente al suo ingresso e a seguirlo lungo il percorso di assegnazione ad una prestazione di assistenza (Assistenza domiciliare, trasporto ordinario e/o in emergenza, trasporto scolastico di alunni disabili, ricoveri etc...) I risultati attesi sono quelli di un aumento dello standard dei servizi erogati in presenza di volontari ben preparati e formati al compito affidato. Inoltre questa attività consentirà attraverso l osservazione e i suggerimenti che si svilupperanno nei momenti di verifica e di confronto tra Operatori Locali di Progetto e Volontari, un migliore approccio ai bisogni degli utenti. Il ruolo e le attività dei volontari e delle volontarie si articolano funzionalmente agli obiettivi di cui al paragrafo 7) della presente scheda di progetto ed in particolare partecipano a molte delle azioni/attività descritte in dettaglio al paragrafo 8.1., apportando un valore aggiunto al lavoro degli operatori. In linea generale, i volontari: - andranno a coinvolgere la popolazione mediante l attivazione di attività quali ad es. feste, momenti di condivisione e di socializzazione, di ascolto reciproco o di attività ludico-ricreative che coinvolgano nello stesso momento anziani, bambini, giovani ed adulti; - aiuteranno a riconoscere i problemi ed ad identificare i bisogni (tramite l ascolto attivo e fornendo informazioni adeguate su misura per ogni persona) ed inoltre garantiranno l accesso ai servizi tramite un servizio di accompagnamento; - opereranno per favorire l integrazione e la valorizzazione, promuovendo l accoglienza, partecipando alla gestione di spazi di aggregazione ed alla realizzazione di attività mirate. A titolo esemplificativo: sostegno a domicilio e accompagnamento fuori dal domicilio di persone anziane, persone con disabilità, ragazzi e ragazze, doposcuola o aiuti didattici individuali, corsi di italiano per ragazzi e ragazze extracomunitari/ie, organizzazione di gite settimanali, iniziative volte all aggregazione di inquilini per l autogestione del loro habitat/condominio. Ove disponibili, creazione di spazi verdi realmente usufruibili dalle persone per incontrarsi, conoscersi, comunicare, progettare per poi fare assieme qualcosa per aumentare il benessere della comunità; - parteciperanno e contribuiranno alle iniziative di documentazione, analisi, raccolta di dati, informazione, con lo scopo di documentare le attività e le modalità di lavoro, anche in forme innovative (es. laboratori di arti visive, produzione di filmati, sotto la regia di professionisti). Incidere sugli stili di vita delle persone a rischio non è una mera operazione di propaganda ma si traduce in una serie di azioni concrete. In questi anni di esperienza abbiamo imparato che il contributo dei volontari e delle volontarie è tanto più prezioso 37

38 quanto i loro referenti (OLP) e tutto il personale dei servizi a contatto con loro, riesce a valorizzare inclinazioni, competenze, passioni dei singoli, a dare spazio ad iniziative autonome proposte direttamente da loro. Il valore aggiuntivo (e non suppletivo) del volontariato si dispiega al meglio laddove è più lontano dal lavoro ordinario del servizio. Non sono prestatori/prestatrici d opera inquadrati in binari preformati, ma protagonisti di interventi in campo sociosanitario. Si costituisce così un terreno di azione e apprendimento che valorizza appieno lo spirito del servizio civile. Dai report dei volontari sulla loro esperienza si evince che il grado più alto di soddisfazione dell esperienza si verifica laddove è stato dato spazio alla loro individualità e dove, di conseguenza, l esperienza ha portato ad un arricchimento del loro bagaglio culturale, li ha resi cittadini e cittadine più consapevoli delle problematiche socio-sanitarie, gli ha aperto gli occhi su mondi spesso sconosciuti ed invisibili. Concepiamo il servizio civile nelle Misericordie come azione impegnativa volta a far crescere nei ragazzi e nelle ragazze il senso civico, la consapevolezza dei doveri del servizio pubblico nei confronti della cittadinanza e dei diritti della stessa a delle risposte di qualità. Nello schema che segue, per ogni obiettivo indicato al paragrafo 7 (riprendendo, per facilità di lettura, l elencazione sintetica dei soli obiettivi generali, fermi restando tuttavia i singoli obiettivi specifici così come riportati ai paragrafi 7 e 8.1); quindi, per ogni azione/attività indicata al par. 8.1, descriviamo il ruolo e le attività previste per i volontari nell ambito del progetto: Obiettivo 1 Conoscere più da vicino il territorio e la popolazione residente per dare risposte più appropriate Ruolo ed attività previste per i volontari Azioni/Attività conoscenza attiva (conoscere): presenza e accoglienza libera presso le sedi di attuazione di progetto dislocate su tutto il territorio provinciale; conoscenza in occasione della frequentazione delle case, dei luoghi del paese, delle attività azioni di visibilità (farsi conoscere): promozione di iniziative visibilità degli operatori, della sede e delle attività (feste, incontri, giornate della salute, ecc.); azioni di diffusione/informazione di zona (es. volantinaggio); conoscenza porta a porta nei condomini; costruzione di mappe degli stabili con residenti in carico ai servizi, per individuare condomini ad alto carico a cui si assegna un operatore sentinella (interfaccia con i residenti cui è attribuito il compito di chiamare in causa i servizi specialistici competenti); monitoraggio delle attività di zona registrazione di tutti gli accessi e prestazioni erogate nel database; report informatici conoscenza per problemi di salute analisi delle priorità di salute più rilevanti sulla base delle banche dati socio-sanitarie (ospedaliere, dati di consumo e di spesa di prestazioni, farmaci ecc.); 38 - essere quotidianamente presenti/reperibili, concordando la propria presenza nelle sedi per consentirne l apertura quotidiana, per almeno 5 giorni alla settimana, contribuendo a creare nelle sedi un clima accogliente per tutti, sereno, di ascolto delle persone e tra le persone; - proseguire nella conoscenza attiva (con particolare attenzione alle persone a rischio di reclusione per motivi di salute o indigenza economica); - contribuire a migliorare il monitoraggio delle attività sviluppando una aggiornata reportistica e una casistica di area; - ideare e portare avanti iniziative per essere meglio conosciuti (e riconoscibili) dagli abitanti dell area; - contribuire all inserimento di nuovi contatti nel database in ogni area; - contribuire alla registrazione di attività nel database su base quotidiana; - contribuire alla realizzazione dei report trimestrali attività; - contribuire all ideazione e realizzazione di iniziative di visibilità delle attività di area (feste, incontri, giornate della salute, volantinaggio, ecc.). - contribuire a portare alla luce le situazioni di bisogno non conosciute; - contribuire alla presa in carico delle situazioni complesse attraverso azioni di supporto alla persona di carattere

39 individuazione e conoscenza proattiva di pazienti ad alto carico assistenziale e elevata spesa sanitaria; visite domiciliari allo scopo di stilare bilanci di salute; conoscenza attiva gruppi a rischio visite alle persone ricoverate in ospedale; presa in carico rivalutazioni clinico-assistenziale per individuare iter diagnostico-terapeutico, socioassistenziale, abitativo e familiarerelazionale; visite domiciliari congiunte (Medico di Distretto, Medico di Medicina Generale, volontari); progetti individuali situazioni complesse (Piano Assistenziale Individualizzato); individuazione delle persone con elevata difficoltà nell accesso a prestazioni accompagnamento delle situazioni complesse di competenza di vari servizi organizzazione percorsi; accompagnamento a visite; aiuto e sostegno nell ottenimento e nell utilizzo di risorse finanziarie e umane; fornire informazione e formazione per le persone, le famiglie e i caregiver in merito ai diritti ed ai servizi presenti sul territorio conoscenza aggiornata dell offerta esistente; reperimento materiale informativo; produzione materiale informativo ad hoc utilizzare/ottimizzare gli strumenti vigenti implementazione di database elettronico per la registrazione informatica delle prestazioni sanitarie e socio assistenziali; affinamento degli strumenti di rilevazione per renderlo più capace di registrare la qualità e quantità del lavoro svolto; registrare le attività inserimento dati di attività su base giornaliera; creazione e invio della reportistica trimestrale ai coordinatori progettuali; reportistica quali-quantitativa, focalizzata sulle attività, sui risultati di salute, sulle criticità; sociale; - contribuire alla realizzazione e alla registrazione delle azioni di conoscenza proattiva, visite e valutazioni effettuate; - partecipazione a tutte le riunioni (compatibilmente con gli orari di servizio); - disponibilità alle richieste di collaborazione su singole situazioni/iniziative; - disponibilità a svolgere ruolo di monitoraggio, di antenne, sensibili segnalatori di situazioni problematiche. - contribuire all emersione e documentazione di situazioni di abbandono o difficoltà di accesso ai diritti di assistenza; - contribuire alla presa in carico delle situazioni complesse (la misericordia come difensore dei più fragili ) attraverso azioni di supporto alla persona di carattere sociale; - partecipazione a tutte le riunioni (compatibilmente con gli orari di servizio); - disponibilità alle richieste di collaborazione su singole situazioni/iniziative; - disponibilità a svolgere ruolo di monitoraggio, di antenne, sensibili segnalatori di situazioni problematiche; - contribuire alla diffusione della conoscenza dei cittadini in merito ai diritti ed ai servizi presenti sul territorio; - contribuire al reperimento, alla creazione, all esposizione e diffusione di materiale informativo adeguato. - imparare a conoscere e saper usare gli strumenti informatici di registrazione delle attività; - contribuire alla registrazione attività nel database su base quotidiana - contribuire all elaborazione dei report di attività. Obiettivo 2 Contrastare l istituzionalizzazione, l esclusione e elevare il livello di qualità della vita quotidiana di persone a più alta fragilità (per una vita attiva e indipendente) Ruolo ed attività previste per i volontari Azioni/Attività percorsi di accompagnamento per l espletamento di tutte le pratiche per l ottenimento 39 - il ruolo del volontario è affine a quello di un amico, di un vicino di casa,

40 di benefici, certificazioni (es. invalidità, assegni di accompagnamento, esenzioni ecc.) o ausili (es. protesi, deambulatori, carrozzine) spettanti costruzione reti di supporto per persone anziane o adulte fragili attivazione di badantato, loro gestione e supervisione; individuazione di personale addestrato all utilizzo degli ausili; costruzione reti di supporto per nuclei fragili con figli azioni di sostegno alla genitorialità; azioni di contrasto alla dispersione scolastica supporto e sostegno negli atti della vita quotidiana a domicilio e fuori dal domicilio Assicurare visite, compagnia, accompagnamenti, aiuto spese ecc. a persone a rischio di esclusione/ isolamento azioni di supporto e sostegno negli atti della vita quotidiana trasporti e accompagnamenti; banco alimentare; accompagnamento all ottenimento cambi alloggio, installazione di ausili dentro casa. A titolo esemplificativo: reperimento montascale, traslochi al piano terra di persone con problemi di mobilità e abitanti nei piani altri senza ascensore, predisposizione di servizi igienici a misura di disabile, installazione doppi passamano sulle scale degli edifici sostegno alla partecipazione ad attività di socializzazione di varia natura (partecipazione ad attività culturali nei paesi, feste, ecc.) organizzata in proprio o in partnership organizzazione di uscite periodiche con gruppi di persone (anziani, disabili, giovani, ragazzi, ecc.) residenti, es. gite ed uscite settimanali in Regione e zone limitrofe: una volta a settimana volontari, operatori o altri accompagnatori portano in gita alcuni abitanti, in prevalenza (ma non tutti) anziani. I mezzi a disposizione per le gite hanno nove posti, a volte se si è in tanti si utilizzano anche pulmini. Le che si reca a casa della persona, creando gradualmente un rapporto di fiducia; accompagnando la persona per piccole commissioni, alle attività organizzate o ad altre occasioni di svago (passeggiata, caffè, ecc.) Ai volontari si richiede di: - contribuire alla presa in carico delle situazioni complesse attraverso azioni di supporto alla persona/alla famiglia di carattere sociale, per aumentare le possibilità di rimanere a casa propria (senza rimanervi isolati o reclusi) anche in condizioni di fragilità, o attraverso interventi di sostegno a nuclei familiari fragili; - partecipare a tutte le riunioni (compatibilmente con gli orari di servizio); - disponibilità alle richieste di collaborazione su singole situazioni/iniziative; - disponibilità a svolgere ruolo di monitoraggio, di antenne, sensibili segnalatori di situazioni problematiche; - i volontari avranno anche un ruolo di animatori ricreativi e culturali nel corso delle attività organizzate. L inserimento dei volontari avviene attraverso: - una valutazione da parte degli operatori volontari (ad es.. delle persone anziane che necessitano di accompagnamenti e compagnia); - l organizzazione di alcuni incontri di presentazione dei ragazzi alle persone da seguire a casa o da accompagnare ad attività o in altre realtà del territorio, per consentire la partecipazione occasionale o continuativa ad attività di socializzazione di varia natura (incluse piccole gite, partecipazione ad attività culturali nella comune, feste, ecc.). - l organizzazione di incontri periodici per riflettere sull andamento delle relazioni reciproche e per promuovere nuove iniziative congiunte. - il ruolo dei volontari sarà definito sulla base delle singole attività/iniziative, ma in linea di massima contribuiranno all organizzazione assumendo un ruolo di animatori, attivatori di partecipazione e collaboratori nell organizzazione: dalla promozione e contatto delle persone interessate, all organizzazione dell accompagnamento, al trasporto delle persone nell ambito delle iniziative concordate; - per quanto riguarda l organizzazione di uscite periodiche, con l inserimento dei 40

41 mete vengono proposte, discusse e decise da chi partecipa: abitanti, referenti e/o volontari, in relazione alla stagione e/o alle offerte del territorio sviluppare e sostenere l attività nelle case di riposo e la partecipazione degli ospiti alla vita sociale cittadina attrezzare ogni sede con almeno: a) 1 autovettura; b) 1 autoveicolo attrezzato per trasporto disabili; c) 1 ambulanza tipo b; d) 1 carrozzina; informare gli utenti degli ausili a loro disposizione e predisporre e rendere visibili l accesso agli ausili a disposizione degli utenti non autosufficienti costituzione di equipaggi integrati ed equipe sia per i servizi di emergenza (118) sia per i servizi di trasporto ordinario; aggiornamento e formazione periodica degli equipaggi; svolgimento delle attività in base ai protocolli dell associazione; svolgere riunioni trimestrali con i referenti dell associazione al fine di poter relazionale sui servizi svolti e manifestare eventuali problemi. rapportarsi a tutti i soggetti coinvolti (C.O.118 ASL PZS, Medici, Ass. Sociali etc.). ragazzi del servizio civile in supporto agli operatori/volontari già presenti si pensa di poter implementare le possibilità di organizzare, in base alla stagione, giornate o mezze giornate di svago con pranzo e attività socializzanti rivolte a giovani e/o anziani residenti. - supportare i volontari dell associazione nell equipaggio previa formazione (continua). - contribuire all allestimento delle sedi; - partecipare ai momenti di confronto anche al fine di migliorare l erogazione di prestazioni e servizi socio-sanitari; - coadiuvare e partecipare attivamente all erogazione dei servizi secondo i protocolli dell associazione (previa formazione continua); - prendere parte alle riunioni al fine di poter verificare insieme ai volontari l adeguatezza delle attrezzature, modulistica etc. alle esigenze degli utenti; - coadiuvare i volontari dell associazione nel rapportarsi a tutti i soggetti coinvolti al fine di poter verificare insieme i risultati raggiunti e/o problemi riscontrati; - partecipare alle attività di aggiornamento e formazione periodica (anche indiretta: convegni scientifici, seminari formativi/informativi, etc.). Obiettivo 3 Promuovere e favorire la collaborazione tra le diverse istituzioni e i diversi soggetti (istituzionali e non) che agiscono sulla stessa persona/ famiglia/ territorio Ruolo ed attività previste per i volontari Azioni/Attività azioni di integrazione infra-aziendale riunioni periodiche di coordinamento; comunicazione con/da parte dei servizi istituzionali per la condivisione delle segnalazioni e/o delle prese in carico; conoscenza diretta dei casi multiproblematici conosciuti dai servizi istituzionali azioni di integrazione inter-enti riunioni periodiche di coordinamento; lavoro in rete con gli enti pubblici per la rilevazione di particolari fragilità: persone senza lavoro, con elevati tassi di morosità, con le utenze interrotte, ecc., tutti fattori di elevato rischio anche dal punto di vista della salute; costituzione di équipe di lavoro interdisciplinari guidate da un case manager per ogni persona e/o nucleo che presenti problematiche complesse di pertinenze di più servizi/enti; incontri periodici della cabina di regia presente in ogni sede tra referenti progettuali, volontari, giovani in servizio civile, rappresentanti degli enti, delle scuole, dell associazionismo e terzo settore, di tutti i soggetti attivi del territorio partecipazione dei volontari a tutte le riunioni (compatibilmente con l orario di servizio); - disponibilità alle richieste di collaborazione su singole situazioni/iniziative; - disponibilità a svolgere ruolo di monitoraggio, di antenne, sensibili segnalatori di situazioni problematiche; - contributo alla realizzazione di report e verbali costituzione di una rete di attenzione nel - contribuire al contatto ed alla

42 paese azioni di diffusione/informazione di paese (es. volantinaggio); contatto e sensibilizzazione delle istituzioni presenti (es. scuole, parrocchie, centri sportivi ecc.), degli enti profit e non profit, delle associazioni, degli esercizi pubblici a carattere rionale; giornate aperte e giornate in piazza (iniziative pubbliche, all aperto, di forte visibilità) dei servizi promozione di iniziative comuni a carattere rionale e cittadino con tutti i soggetti attivi del territorio promozione e collaborazione alle iniziative di carattere culturale, ludico, ricreativo, educative promosse nell ambito delle partnership in essere 3.4. promuovere ricerca congiunta elaborazione di interventi di ricerca su temi legati alle attività delle Misericordie; elaborazione di interventi di valutazione qualitativa e quantitativa degli interventi. conoscenza delle associazioni, dei circoli, degli esercizi pubblici del territorio; - contribuire all ideazione e realizzazione di iniziative di informazione nel quartiere per favorire la partecipazione di tutti i soggetti del territorio ad una rete di attenzione nel quartiere, in particolare rispetto alla popolazione fragile. - contribuire a promuovere e rendere possibile la partecipazione delle persone di ogni età e condizione ad iniziative ed attività nei propri contesti di vita; - contribuire a rendere possibile la partecipazione delle persone alle iniziative promosse in collaborazione con i partner e con gli enti istituzionali. - contribuire con la propria esperienza e con la propria visione alla realizzazione di interventi di valutazione qualitativa e quantitativa degli interventi. Obiettivo 4 Azioni/Attività Essere una comunità attiva e partecipata Ruolo ed attività previste per i volontari attività di formazione e informazione per; informare persone, familiari e caregiver sulle buone pratiche di cura e assistenza e sulle opportunità assistenziali esistenti; gruppi di auto-aiuto per familiari e caregiver delle persone affette da patologie disabilitanti incontri periodici di educazione sanitaria rivolti alla popolazione 4.2. promozione di iniziative di comunità scambi informali tra residenti iniziative di assistenza non strutturata servizi di prossimità svolti da residenti a altri residenti a titolo gratuito (la banca del tempo, ecc.) garantire apertura ed utilizzo delle sedi e degli spazi Le sedi hanno la duplice funzione di servizio e di luogo utilizzabile dagli stessi residenti come centro per attività proposte dagli operatori e/o scelte da loro. Le sedi sono aperte generalmente da lunedì a venerdì in orario diurno e vengono utilizzate per attività programmate (dal personale oppure dagli stessi abitanti residenti) negli orari ritenuti opportuni: tutto l arco della settimana, inclusi sabato e domenica e sere. Per le fasce giovanili le attività di aggregazione si concentrano in orari extra-scolastici, anche serali oppure festivi (con particolare attenzione prevenzione della dispersione e dell abbandono scolastico ed alle situazioni di disagio familiare) promuovere iniziative di sostegno scolastico ed altre attività con le scuole: attività di doposcuola o aiuto compiti 42 i volontari sono chiamati a contribuire all ideazione, alla realizzazione ed al sostengo di: - iniziative ludico ricreative volte a promuovere momenti di aggregazione per i residenti e non solo (momenti di festa e di incontro, tornei di vario genere, manifestazioni ricreative, sportive, ecc.); a) attività auto-organizzate ed autogestite (pranzi collettivi, cucinare e pranzare insieme, cura degli spazi esterni dei complessi residenziali, piccole esposizioni di lavori di abitanti, ecc.); b) iniziative di riqualificazione e manutenzione del verde e delle parti comuni autogestite dagli abitanti. c) altri esempi di attività nelle sedi realizzate con la collaborazione di operatori e volontari, dell educativa di strada: doposcuola/aiuto compiti, internet point, laboratorio di giochi e modellismo, feste di compleanno dei bambini; - per portare avanti le attività di socializzazione che coinvolgano persone con gravi difficoltà motorie i volontari, oltre ad occuparsi della preparazione e conduzione delle attività, si impegnano ad aiutare le persone nel tragitto tra il loro

43 individuale organizzazione di attività, momenti di incontro e di festa finalizzate alla promozione del benessere e della salute rivolta a bambini ed adolescenti in particolare disabili organizzare iniziative ludiche, ricreative, culturali volte a promuovere momenti di aggregazione per i residenti e a richiamare persone anche dai comuni limitrofi. Ad es. organizzazione di tornei sportivi (carte, bocce, pallavolo/basket), pedalate non competitive, ecc.; promuovere e/o sostenere iniziative di protagonismo dei cittadini riqualificazione e manutenzione dei giardini e delle parti comuni in collaborazione con le realtà del terzo settore presenti sul territorio; appartamento e la sede. L affiancamento dei volontari alle attività educative/informative di carattere sanitario- assistenziale, ma anche nell organizzazione di attività culturali, ludiche, ricreative, sportive eccetera, ha innanzitutto il senso di dare supporto alla realizzazione delle iniziative stesse e di facilitarne la fruizione da parte delle persone. Il ruolo dei volontari sarà di partecipazione alle riunioni organizzative e di coordinamento, di aiuto nell ideazione, nella promozione delle iniziative proposte presso le sedi e di accompagnamento (anche dal proprio domicilio alla sede) delle persone interessate. Attenzione particolare viene inoltre posta alla promozione di azioni di contrasto alla dispersione scolastica, attività di aggregazione e socializzazione dei minori residenti, in particolare di quelli a rischio di marginalità. Si sottolinea che in ogni filone di attività, ed in questo in modo particolare, è molto apprezzata ed incoraggiata l iniziativa libera e personale di ciascun/a volontario/a, in base ai propri interessi ed alle proprie competenze/capacità, in ogni fase delle attività stesse: dall ideazione, alla promozione/diffusione (realizzazione materiali, ecc), alla realizzazione, fino alla valutazione degli esiti. Per la realizzazione delle azioni saranno messi in atto i seguenti processi operativi utilizzando strumenti adeguati secondo le necessità gestionali del progetto e i tempi di realizzazione:. PROCESSI OPERATIVI Riunioni d equipe Riunioni sul caso Riunioni sul progetto Briefing Incontri formativi Monitoraggio delle attività STRUMENTI OPERATIVI Pianificazione del lavoro settimanale; Verifica del lavoro settimanale sul raggiungimento degli obiettivi; Attestazione lavoro svolto calendario presenze; Verifica mensile sul raggiungimento degli obiettivi e lavoro svolto; 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 42 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 42 43

44 12) Numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 6 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: In ragione del servizio svolto ai volontari si richiede di essere disponibili: Alla flessibilità oraria nell ambito del monte ore prestabilito; Agli spostamenti sulla base delle indicazioni dei responsabili del progetto; Ad una eventuale reperibilità per situazioni di emergenza; All impiego occasionale in giorni festivi; Al trasferimento temporaneo della sede in caso di eventi di formazione e sensibilizzazione provinciali, regionali o nazionale (es. incontro nazionale giovani in servizio civile); Al lavoro di gruppo e di équipe; Allo svolgimento di servizi sanitari in emergenza ed al rapporto interpersonale (in particolare con persone appartenenti a categorie sociali deboli). Inoltre, i volontari durante il periodo di servizio hanno: Obbligo di frequenza a tutte le attività di formazione proposte; Obbligo di indossare l uniforme di servizio, il tesserino di riconoscimento e i dispositivi di protezione individuali del caso; Obbligo di guida degli automezzi dell associazione; Rispetto delle regole interne dell associazione attuatrice e degli enti co-promotori del progetto; Rispetto delle norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro; Rispetto degli orari e dei turni di servizio; Segreto rispetto alle informazioni personali dell'individuo evitandone la divulgazione; Presenza decorosa, responsabile e puntuale. I volontari dovranno dimostrare buone capacità relazionali, poiché gran parte del servizio verrà svolto a favore di utenti con notevoli problematiche. 44

45 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: N. Sede di attuazione del progetto Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome Data di nascita C.F. Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cognome e nome Data di nascita C.F. 1 Misericordia di Castelfranci Castelfranci 8 Di Lauri Domenico Torinese Imperiale Gerardo 09/12/ /11/1959 DLRDNC61T09B997U TRNGRD59S27C105G 2 Misericordia di Lacedonia Lacedonia 4 Tirelli Sara 08/08/1985 TRLSRA85M48509E 3 4 Misericordia di Mirabella Eclano Misericordia di Sant Angelo dei Lombardi 5 Mirabella Eclano 4 Conza della Campania 8 Guarino Paola Di Pietro Alessandro Fuschetto Valentina 17/10/1981 GRNPLA81R57A509Z 08/10/1977 DPTLSN77R08A509B 20/05/1982 FSCVNT82E60A509L 5 Misericordia di Sant Angelo dei Lombardi Sant Angelo dei Lombardi 8 Gabriele Ettore Lucido Vespasiano Antonio 26/11/ /12/1979 LCDGRL59S26I281G VSPNTN79T07A783R 6 7 Misericordia di Teora Misericordia di Torella dei Lombardi Teora 6 Torella dei Lombardi 4 Donatiello Antonio Zarra Denise Coretta Walter 05/08/1988 DTNNTN88M05H703H 31/12/1987 ZRRDNS87T71F912M 06/02/1954 CRTWTR54B06L214R 45

46 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Sarà prevista un attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Nazionale attraverso i principali social network (Facebook, Twitter, Instagram, siti Web). Tutte le notizie verranno pubblicate sulla pagina profilo della Confederazione Nazionale ed in quella della Misericordia e delle Associazioni ed Enti del territorio dove si svolgerà l attività. In questo modo si potrà raggiungere il maggior numero di persone. La campagna permanente di promozione del servizio civile si propone di sensibilizzare l opinione pubblica ai valori della solidarietà, della pace, della nonviolenza e della mondialità e in particolare alle possibilità offerte dal servizio civile e/o altre forme di impegno civile dei giovani. ATTIVITÀ PERMANENTI DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE A LIVELLO NAZIONALE Il progetto assicura una permanente azione di promozione e sensibilizzazione a livello nazionale attraverso: Il Sito Confederazione Nazionale Misericordie d Italia: La Rivista periodica Misericordie d Italia ; La diffusione di materiali informativi e promozionali quali dispense, pieghevoli, poster, etc. ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE A LIVELLO LOCALE SVOLTE PRIMA DELL AVVIO DEL PROGETTO Prima dell avvio del progetto Promozione del servizio civile nazionale e delle opportunità che il progetto offre alla comunità in occasione di feste e ricorrenze promosse delle associazioni (6 ore); Promozione del servizio civile nazionale e delle opportunità che il progetto offre alla comunità in occasione di eventi pubblici: punto informazione ad inizio anno scolastico nelle scuole superiori del territorio, punto informazione nelle sedi universitarie della Campania in occasione dell apertura dell anno accademico (6 ore); Interviste e articoli sui giornali, radio, e Tv locali; Realizzazione di una rubrica radiofonica trasmessa su Radio Volontaria e dedicata interamente alle attività e agli obiettivi progetto (6 ore); Totale ore dedicate prima dell avvio del progetto: 18 ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE A LIVELLO LOCALE SVOLTE DURANTE LO SVOLGIMENTO DEL PROGETTO Organizzazione di incontri sui seguenti punti: Sensibilizzazione ai temi del sevizio civile nazionale e delle opportunità che il progetto offre alla comunità (2 ore); Illustrazione dell esperienze di giovani dei precedenti bandi (buone pratiche) (3 ore); Presentazione del progetto e delle opportunità che lo stesso offre alla comunità (3 ore); Totale complessivo ore di sensibilizzazione: 26 ore Per tutte le attività di promozione e sensibilizzazione a livello locale sarà istituito un ufficio stampa e pubbliche relazioni coordinato da un giornalista pubblicista messo a disposizione da parte dell ente partner IL MATTINO (vedi Protocollo d intesa allegato al progetto). 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: Si rimanda al proprio sistema di selezione verificato dall Ufficio Nazionale in sede di 46

47 accreditamento 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): si 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell andamento delle attività del progetto: Si rimanda al proprio sistema di monitoraggio verificato dall Ufficio Nazionale in sede di accreditamento 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): si 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Il possesso dei seguenti requisiti sarà ritenuto titolo preferenziale: - Altre esperienze di volontariato svolte; - Diploma di Scuola Secondaria Superiore; - Patente di Guida di tipo B. 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Per la realizzazione del progetto si prevede di destinare risorse finanziarie aggiuntive, legate all attività svolta ed agli obiettivi da conseguire. In particolare si possono fin d ora individuare le spese necessarie per i volontari per vestiario (divise estate-inverno), protezione degli stessi nel caso di attività che possano comportare, per la particolarità del servizio, contatti con agenti patogeni (guanti monouso, mascherine, etc), vitto (nel caso di permanenza in servizio per situazioni particolari), pubblicazioni di depliants, organizzazione convegni, mostre, etc.. Materiale di consumo quali utenze telefoniche per le 7 sedi di servizio, carburante degli automezzi. Si prevede di destinare una quota pro capite di 500,00 per ogni volontario in servizio. Il totale delle risorse investite ammonta perciò ad ,00. 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): TIPOGRAFIA LE ALI DI CARTA Soc. Coop. Sociale il Germoglio a r.l. partner profit con apporto di risorse economiche; IL MATTINO testata giornalistica a tiratura nazionale partner monitoraggio e diffusione attività attraverso messa a disposizione di 1 addetto stampa e attrezzature; CdF Accademia Irpina delle Emergenze - CENTRO DI FORMAZIONE IRC certificazione della formazione; Associazione di Promozione Sociale GIOV@NI IRPINI partner per 47

48 organizzazione di attività ludico-ricreative; CONSORZIO NOESIS Agenzia Formativa accreditata Regione Campania Form. Prof. erogazione e certificazione della formazione comunicazione con 1 addetto stampa e attività di verifica soddisfazione destinatari attività progettuali; CONSORZIO TEKFORM Agenzia Formativa accreditata Regione Campania Form. Prof. erogazione e certificazione della formazione comunicazione con 1 addetto stampa e attività di verifica soddisfazione destinatari attività progettuali; CONSORZIO EUBEO Consorzio Universitario della Federico II -Ente di formazione e ricerca erogazione e certificazione della formazione comunicazione con 1 addetto stampa e attività di verifica soddisfazione destinatari attività progettuali; La SDIPI SISTEMI Srl, P.IVA , con sede Scandicci, aderisce al progetto e contribuirà alla sua realizzazione con le seguenti attività: A) sperimentazione di soluzioni innovative per la promozione del progetti SCN, implementando applicativi e tools per costituire una web community dei volontari SCN, dove potranno confrontarsi e partecipare a discussioni inerenti i temi più rilevanti che emergeranno dalle attività svolte; B) gestione in modo continuativo della piattaforma di Confederazione contenente le informazioni tematiche utili ai potenziali candidati al SCN; C) realizzazione di un sistema informativo telematico di gestione delle risorse umane finalizzate ad accrescere l efficacia ed efficienza delle azioni realizzate dai giovani volontari del SCN. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI NICCOLÒ CUSANO TELEMATICA ROMA con sede legale in Via Don Carlo Gnocchi, Roma - P.IVA e Codice Fiscale si impegna a pubblicizzare ai propri studenti le giornate di incontro, di dibattito, di approfondimento su temi culturali e sociali. Le attività saranno, di volta in volta, concordate, per quanto concerne gli orari, i temi e i giorni di realizzazione, nell'ambito delle attività previste nel progetto di servizio civile. L Università contribuirà alle attività di promozione e sensibilizzazione del progetto di servizio civile attraverso l esposizione e distribuzione presso i propri locali di apposito materiale divulgativo che sarà fornito dalla Confederazione. 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: I volontari che partecipano al progetto si avvarranno di tutta la strumentazione normalmente in uso al personale volontario, necessaria al funzionamento dei servizi tra cui automezzi aziendali postazioni dotate di personal computer materiali di consumo necessari ad assicurare l operatività dei volontari coinvolti nel progetto. I Giovani in Servizio Civile, potranno inoltre avvalersi del supporto dal punto di vista professionale degli operatori esperti in servizio all interno delle strutture sedi del progetto. Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto evidenziandone la adeguatezza rispetto agli obiettivi prevedendo tutto ciò che serve per la realizzazione del progetto Per le 7 sedi di servizio: 1. N. 7 COMPUTER E ATTREZZATURE INFORMATICHE completo di video, stampanti e programmi operativi; 2. N. 7 LINEE TELEFONICHE 3. N. 7 FAX con linea telefonica dedicata 48

49 4. N. 7 AUTO per servizi sociali 5. N. 7 AUTOAMBULANZE allestite di tipo B; 6. N. 7 CARROZZINE; 7. N. 7 AUTOVEICOLI ATTREZZATI PER IL TRASPORTO DISABILI; 8. N. 7 SEDI LOCALI DI PROGETTO ATTREZZATE (Acqua-luce e riscaldamento compreso). 9. Materiale da consumo: Cancelleria: carta, inchiostro, penne, cartucce, toner, benzina, manutenzione mezzi, utenze, aggiornamenti dei software. Per i volontari in servizio civile: 1. N. 42 kit di dispositivi di protezione individuale previsti dalle norme in materia di sicurezza sul lavoro; 2. N. 42 uniformi complete estive; 3. N. 42 uniformi complete invernali; 4. Materiale da consumo: guanti in lattice, mascherine, occhiali di protezione etc. Locali ed attrezzature: 1. SITO WEB 2. ALTRE ATTREZZATURE (lavagne luminose proiettori - notebook) 3. FOTOCOPIATRICE 4. N. 2 AULE PER LA FORMAZIONE E AULA MAGNA 5. UFFICIO DI SERVIZIO CIVILE DEL COORDINAMENTO 6. N. 1 TV + DECODER; Mezzi di Trasporto: 1. N. 7 pulmini per trasporto disabili; 2. N. 7 autovetture; 3. N. 7 ambulanze tipo B; Per Formazione: 1. N. 42 dispense; 2. N. 3 Manichini BLS 3. N. 1 Simulatore DAE; 4. N. 1 Defibrillatore semiautomatico; Infine, sono previste pubblicazioni di depliants, l organizzazione di convegni, mostre, etc.. che richiederanno l apporto di altre attrezzature che al momento non possono essere definite. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: 27) Eventuali tirocini riconosciuti : 49

50 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Per tutti coloro che concludono il Servizio Civile è previsto il rilascio di un attestato da parte della Confederazione Nazionale delle Misericordie d Italia in cui si riporta la tipologia del servizio svolto e le competenze che vengono conseguite durante il servizio. La Misericordia rilascerà, su richiesta dell interessato e per gli usi consentiti dalla legge, una certificazione del servizio svolto durante l anno di Servizio Civile. A tutti i volontari verrà rilasciato un attestato che farà riferimento alla formazione generale e specifica ricevuta, e alle esperienze professionali e di impegno sociale maturate durante il servizio civile volontario. Tale certificazione verrà rilasciata dai partners. Inoltre, ai volontari sarà rilasciata, previo superamento del test finale, l Attestazione di soccorritore di I livello con apprendimento delle norme di primo soccorso e di supporto vitale alla vita certificato dalla Confederazione Nazionale Misericordie d Italia La società STEA CONSULTING SRL, in virtù della partecipazione e del superamento delle prove intermedie e finali previste nei corsi relativi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (art D.legs 81/08) in ambito di Formazione Specifica rilascerà idoneo attestato valevole ai fini curriculari e spendibile in ambito lavorativo. Inoltre, considerato che la Confederazione Nazionale delle Misericordie D Italia è Centro di Formazione IRC Comunità ( Italian Resuscitation Council gruppo italiano per la rianimazione cardiopolmonare), essa è autorizzata a formare soccorritori non medici in merito alle manovre di primo soccorso e rianimazione cardiopolmonare con l uso del Defibrillatore semiautomatico (DAE). La Confederazione certificherà le competenze acquisite durante l apposito corso BLS- D e rilascerà apposito attestato di competenza secondo le Linee Guida IRC-COM, per gli usi consentiti dalla normativa vigente, secondo le modalità previste dalla Circolare del M.d.S. del 16/05/2014. La valutazione finale avverrà attraverso la valutazione pratica tramite skill test. Al superamento del corso verrà rilasciato l'attestato di certificazione delle competenze acquisite. Tale attestato è riconosciuto su tutto il territorio nazionale ed abilita all'utilizzo dei DAE. Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: Presso le Sedi Locali di Progetto partecipanti, agli indirizzi dichiarati in fase di accreditamento e riportati al punto 16 del presente formulario. 30) Modalità di attuazione: 50

51 In proprio presso l ente con formatori dell ente; nella erogazione della formazione generale è previsto l impiego di esperti in compresenza con formatori accreditati secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle Linee Guida per la formazione generale dei volontari. 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: Si 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Si rimanda, al riguardo, al sistema di formazione verificato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile in sede di accreditamento. 33) Contenuti della formazione: Si rimanda, al riguardo, al sistema di formazione accreditato verificato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile in sede di adeguamento alle nuove linee guida. 34) Durata: 42 ore da effettuarsi tutte entro 180 giorni (così come dichiarato in fase di adeguamento di accreditamento del sistema di formazione) Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione: Presso le Sedi Locali di Progetto partecipanti, agli indirizzi dichiarati in fase di accreditamento e riportati al punto 16 del presente formulario. 36) Modalità di attuazione: Il percorso formativo specifico sarà realizzato in proprio, presso l ente, con formatori dell ente con l obiettivo di sviluppare nei volontari le diverse competenze e capacità utili per la realizzazione efficace del progetto. Il percorso si realizzerà attraverso 9 moduli per complessive 78 ore (come indicato rispettivamente alle voci 40 e 41). Per quello che concerne la parte teorica, la formazione sarà svolta attraverso lezioni frontali di aula da parte di uno o più docenti, supportate da sussidi audiovisivi ed informatici e distribuzione di dispense e testi attinenti ai contenuti della formazione svolta. I contenuti verranno proposti attraverso modalità di apprendimento attivo. Verrà dato ampio spazio ai lavori di gruppo, alle esercitazioni, alle attivazioni esperienziali. La parte pratica sarà invece affrontata attraverso esercitazioni e simulazioni sia individuali che di gruppo, sotto la supervisione del docente formatore. Ognuno dei partecipanti verrà agevolato nel riconoscimento delle personali modalità di Sapere, Saper fare e Saper Essere, e nella formulazione di possibili applicazioni degli 51

52 apprendimenti del corso e nell'individuazione di successivi sviluppi professionali. Formazione a distanza per un totale di 6 ore per la parte di formazione e in formazione sui rischi connessi all impiego dei Volontari in Progetti di Servizio Civile. A livello metodologico e operativo il lavoro di formazione degli operatori sarà essenzialmente partecipativo, caratterizzato da una logica alternanza tra fasi teoriche e di esposizione dei contenuti e momenti in cui i partecipanti saranno chiamati giocare un ruolo attivo, attraverso l utilizzo creativo di strumenti di counseling espressivo. Tutti i corsi prevedono un test finale che sarà discusso in aula con tutti i volontari. I risultati finali di ogni singolo test verranno registrati e conservati all interno del fascicolo personale di ogni volontario. Tutti i moduli formativi prevedono un registro sul quale sono annotate le presenze degli allievi volontari con firma del docente formatore ed argomento trattato. 37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: I Formatori in base piano didattico elaborato saranno: Nr. Nome Cognome Luogo di nascita Data di nascita ( e Provincia) 1 Nicola De Rosa Avellino (Av) 20/03/ Massimo Ricciardi Avellino (Av) 23/07/ Gionata Fatichenti Empoli (FI) 03/06/ Raffaella Festa Avellino (Av) 03/03/ Valentina De Angelis Avellino (Av) 17/09/ Lucrezia Celli Avellino (Av) 03/02/ Giovanni Cipriano Avellino (Av) 29/08/ Mariangela Lucido Avellino (Av) 09/09/ Orazio Corvino Baiano (Av) 25/02/ Angela D Amore Avellino (Av) 15/10/ Barbara Riccio Atripalda (Av) 07/05/ Gabriele Lucido Sant Angelo dei Lombardi (Av) 26/11/ Gaetano Porcelli Sant Angelo dei Lombardi (Av) 30/06/ Cosimo Conte Grottolella (Av) 01/01/ Rosa Bruno Atripalda (Av) 18/08/ Gaetano Castellano Sant Angelo dei Lombardi (Av) 23/08/ Ermelinda Tarantino Avellino (Av) 14/11/ ) Competenze specifiche del/i formatore/i: Area di intervento del progetto/attività Azione Formativa Propedeutica all avvio delle attività Nome e Cognome Gabriele Lucido Titoli di studio Competenze Esperienze (formative e non nell area/attività) 1 Modulo Form. Spec. Voce 40 Ragioniere e Perito Commerciale Coordinatore Provinciale Misericordie, Governatore, Formatore Ruolo: Governatore, dal 2001 a oggi, presso Misericordia Sant Angelo dei Lombardi; Ruolo: Coordinatore Provinciale Misericordie, dal 2006 a oggi, presso Misericordie 52

53 Attività: conoscenza attiva azioni di visibilità monitoraggio attività Attività: conoscenza per problemi di salute presa in carico Attività: individuazione fragili accompagnamento situazioni complesse informazione / formazione Raffaella Festa Orazio Corvino Giovanni Cipriano Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche 2 Modulo Form. Spec. Voce 40 Laure in Medicina e Chirurgia con Specializzazione in Neurofisiopatologia Scienze Infermieristiche Esperta in politiche giovanili ed Europee project management orientamento - formazione Dirigente medico Responsabile dell U.O. Riabilitazione Asl Av; Docente Università Federico II in Emergenze Extraospedaliere - organizzazione di servizi territoriali/domicili ari; - implementazione di percorsi sanitari complessi; - gestione di progettualità innovative nell ambito della prevenzione e della promozione della salute. Formatore e Tutor in corsi sanitari Avellino Zona 26; Ruolo: Formatore, dal 2004 a 2011 oggi, presso Misericordia di Sant Angelo dei Lombardi; Ruolo: Assistenza Tecnica al Servizio politiche Sociali e Giovanili dal 04/07/2013 al 31/12/2014 e 20/11/2012 al 19/05/2013 e 10/11/2011 al 09/11/2012, Provincia di Avellino; Ruolo: Formatore/trainer, dal maggio 2011 al dicembre 2012 Forum Nazionale dei Giovani; Ruolo: Formatore, dal 06/10/2011 al 12/10/2011 presso la struttura: di Lioni; Ruolo: Dirigente Medico dal 1990 al 1995 presso la struttura: A.O. Moscati U.O. Nefrologia e Dialisi; Ruolo: Dirigente Medico dal 1995 al 1998 presso la struttura: ASL Commissione Medica Invalidità Civile; Ruolo: Docente dal 2003 al 2004 Università Federico II; Ruolo: Dirigente Medico dal 2008 a oggi presso la struttura: Centro Medico Legale Avellino; Ruolo: Infermiere, dal 2008 ad Oggi Fondazione Don Carlo Gnocchi; 53

54 Attività: utilizzare e migliorare gli strumenti informativi Mariangela Luisa Lucido Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro Consulente di Igiene e Sicurezza Ruolo: Consulente dal 2013 ad oggi presso Aziende Privati etc registrare le attività Barbara Riccio Laurea in Psicologia Clinica e di Comunità Docente, Psicoterapeuta, CTU, Formatore, Esperta in Couseling Ruolo: Formatore dal 2011 a oggi Istituti Scolastici; Ruolo: Psicologa e Psicoterapeuta dal 2004 al 2010 presso la struttura:istituto di Ortofonologia; Formazione e in formazione sui rischi connessi al SCN Raffaella Festa Nicola De Rosa Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche 3 Modulo Form. Spec. Voce 40 Geometra Docente: - implementazione e valutazione progettualità innovative - esperta reportistica dati e casistica - sviluppo database informatico e schede - project management - orientamento - formazione Esperto in Sicurezza nei luoghi di lavoro e antincendio. Ruolo: Assistenza Tecnica al Servizio politiche Sociali e Giovanili dal 04/07/2013 al 31/12/2014 e 20/11/2012 al 19/05/2013 e 10/11/2011 al 09/11/2012, Provincia di Avellino; Ruolo: Formatore/trainer, dal maggio 2011 al dicembre 2012 Forum Nazionale dei Giovani; Ruolo: Formatore, dal 06/10/2011 al 12/10/2011 presso la struttura: di Lioni; Attività: percorsi di accompagnamento reti supporto per persone anziane / adulte fragili Massimo Ricciardi Lucrezia Celli Geometra 4 Modulo Form. Spec. Voce 40 Esperto in Sicurezza nei luoghi di lavoro e antincendio. Assistente Sociale Docente Formazione Professionale Ruolo: Assistente Sociale Specialista, dal 23/03/2014 a oggi presso la struttura Cooperativa Sociale Un Posto 54

55 reti supporto per famiglie Attività: supporto e sostegno a vita quotidiana sinergie con altri enti e partner Attività: sostegno alla vita attiva nel Mondo ; Ruolo: Docente, dal 22/08/2011 a 24/08/2011 presso la struttura Casa di Reclusione di Sant Angelo dei Lombardi; Ruolo: Supporto Educativo ed Integrazione Scolastica dal 18/11/2008 a 06/06/2009, Cooperativa Sociale Il Sorriso ; attività nelle case di riposo Angela D Amore Laurea in Sociologia Programmazioni e pianificazioni elaborazione dati, campionature, indagini e ricerche sociologiche Ruolo: Direttore dal 15/03/2006 a Oggi, presso la struttura: CSV Avellino; Attività: allestimento sedi informare gli utenti Ruolo: Responsabile della Certificazione di Qualità dal 2012 a oggi, presso la struttura: CSV Avellino; Attività: costituzione di equipaggi integrati ed equipe Ruolo: Sociologo dal 2009 a oggi, P.A. Rita Gagliardi di Solofra; Barbara Riccio Laurea in Psicologia Clinica e di Comunità Docente, Psicoterapeuta, CTU, Formatore, Esperta in Couseling Ruolo: Formatore dal 2011 a oggi Istituti Scolastici; Ruolo: Psicologa e Psicoterapeuta dal 2004 al 2010 presso la struttura:istituto di Ortofonologia; Orazio Corvino Laurea in Medicina e Chirurgia con Specializzazione in Neurofisiopatologia Dirigente medico Responsabile dell U.O. Riabilitazione Asl Av; Docente Università Federico II in Emergenze Extraospedaliere - organizzazione di servizi territoriali/domicili ari; - implementazione di percorsi sanitari complessi; Ruolo: Dirigente Medico dal 1990 al 1995 presso la struttura: A.O. Moscati U.O. Nefrologia e Dialisi; Ruolo: Dirigente Medico dal 1995 al 1998 presso la struttura: ASL Commissione Medica Invalidità 55

56 - gestione di progettualità innovative nell ambito della prevenzione e della promozione della salute. Civile; Ruolo: Docente dal 2003 al 2004 Università Federico II; Ruolo: Dirigente Medico dal 2008 a oggi presso la struttura: Centro Medico Legale Avellino; Cosimo Conte Laurea in Medicina e Chirurgia Responsabile Medico del Servizio C.M.R. e STIR c/o Azienda Moscati di Avellino, Docente in corsi di pronto soccorso aziendale. Ruolo: Medico Continuità Assistenziale dal 1996 presso la struttura: ASL Avellino; Ruolo: Direttore Sanitario e Responsabile Riabilitazione Psicomotoria dal 2002 presso la struttura: RSA Geriatrico; Ruolo: Responsabile Medico Sanitario dal 2004 presso la struttura: Misericordia di Avellino e del gruppo Donatori di Sangue Fratres Avellino; Ruolo: Formatore corsi soccorritore primo e secondo livello dal 2004 Misericordie Coordinamento Avellino; Gaetano Castellano Laurea in Medicina e Chirurgia - Anestesista Anestesista, Rianimatore, Terapia Intensiva, Terapia Iperbarica e Antalgica c/o l A.O. Universitaria Federico II Ruolo: Formatore dell Asl Avellino in corsi ECM rivolti ad Infermieri e medici dipendenti e convenzionati ASL nelle seguenti materie: Gestione delle Emergenze Cardiorespiratorie, BLSD, dal 2002 a oggi presso la struttura: ASL Avellino; Ruolo: Docente in corsi di primo 56

57 soccorso, dal 2004 a oggi presso la struttura: Associazione di Volontariato, CRI, ANPAS, Misericordie; Ruolo: Specialista Ambulatoriale, dal 2008 a oggi presso la struttura: A.O. Universitaria Federico II Dipartimento di Anestesia e Rianimazione; Ruolo: Docente, dal 2013 a oggi Università degli Studi di Napoli Federico II Corso di Laurea in Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare; Gaetano Porcelli Infermiere Professionale Istruttore BLS-D Ruolo: Docente BLSD agli operatori sanitari, dal 2012 a oggi Azienda Universitaria Federico II; Ruolo: Incarico di Guardia Medica, dal 2004 al 2007 ASL Avellino e Ippodromo Agnano; Ruolo: Infermiere con funzioni di Caposala f.f. Pronto Soccorso, dal 1998 a oggi Ospedale G. Criscuoli ASL Avellino; Ruolo: Istruttore corsi IRC in BLSD, PSTI, PBLSD dal 2005 a oggi presso la struttura: IRC, AISACE, Accademia Irpina Emergenze; Ruolo: Formatore dell Asl Avellino 57

58 in corsi ECM rivolti ad Infermieri e medici dipendenti e convenzionati ASL, dal 2008 a oggi presso la struttura: ASL Avellino; Ruolo: Docente in corsi di primo soccorso, dal 2004 a oggi presso la struttura: Associazione di Volontariato, CRI, ANPAS, Misericordie; Ermelinda Tarantino Assistente Sociale Assistente Sociale, e Docente Formazione Professionale Ruolo: Assistente Sociale, dal gennaio 2012 a dicembre 2012 UEPE di Trento; Ruolo: Educatore Professionale dal marzo 2012 al dicembre 2012 Cooperativa Sociale AIDO di Eboli; Attività: integrazione infraaziendale integrazione interenti costituzione di una rete di attenzione nel paese Barbara Riccio 5 Modulo Form. Spec. Voce 40 Laurea in Psicologia Clinica e di Comunità Docente, Psicoterapeuta, CTU, Formatore, Esperta in Couseling Ruolo: Counseling dal 2011 a 2011, CSV Avellino Progetto Genitori Dentro c/o la Casa di Reclusione di Sant Angelo dei Lombardi; Ruolo: Formatore dal 2011 a oggi Istituti Scolastici; Ruolo: Psicologa e Psicoterapeuta dal 2004 al 2010 Istituto di Ortofonologia; Attività: promozione di iniziative comunali/ cittadine Rosa Bruno Laurea in Psicologia Clinica con Specializzazione in Psicoterapia e Neuropsicologia clinica Giudice Onorario c/o il Tribunale di Sorveglianza di Napoli, Docente, esperto ex Art. 80 Legge 354/75, Psicologa. Ruolo: Docente e Relatore dal 2009 a oggi presso la struttura: Enti pubblici e Privati; Ruolo: Psicologo cure domiciliari riguardanti il 58

59 promozione e collaborazione alle iniziative 3.4. promuovere ricerca congiunta Team Cure Palliative Territoriali ASL AV dal 2011 a oggi presso la struttura: Cooperativa Sociale il Sorriso; Ruolo: Psicologo Clinico dal 2007 al 2008 presso la struttura: Amistà Comunità Educativa di tipo Familiare; Ruolo: Psicologo dal 2005 al 2006 Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia ; Gabriele Lucido Ragioniere e Perito Commerciale Coordinatore Provinciale Misericordie, Governatore, Formatore Ruolo: Governatore, dal 2001 a oggi, presso Misericordia Sant Angelo dei Lombardi; Ruolo: Coordinatore Provinciale Misericordie, dal 2006 a oggi, presso Misericordie Avellino Zona 26; Ruolo: Formatore, dal 2004 a 2011 oggi, presso Misericordia di Sant Angelo dei Lombardi; Raffaella Festa Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche Esperta in politiche giovanili ed Europee project management orientamento - formazione Ruolo: Assistenza Tecnica al Servizio politiche Sociali e Giovanili dal 04/07/2013 al 31/12/2014 e 20/11/2012 al 19/05/2013 e 10/11/2011 al 09/11/2012, Provincia di Avellino; Ruolo: Formatore/trainer, dal maggio 2011 al dicembre 2012 Forum Nazionale dei Giovani; Ruolo: Formatore, dal 06/10/2011 al 59

60 12/10/2011 presso la struttura: di Lioni; 6 Modulo Form. Spec. Voce 40 Attività: formazione e Informazione gruppi di autoaiuto per familiari e caregivers educazione sanitaria della popolazione 4.2. promozione di iniziative di comunità (automutuo aiuto) Attività: apertura ed utilizzo sedi e spazi sostegno scolastico e attività con le scuole comunità attiva (iniziative ricreative, culturali, ambientali) iniziative di protagonismo cittad. Giovanni Cipriano Mariangela Luisa Lucido Barbara Riccio Lucrezia Celli Scienze Infermieristiche Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro Laurea in Psicologia Clinica e di Comunità Assistente Sociale Formatore e Tutor in corsi sanitari Consulente di Igiene e Sicurezza Docente, Psicoterapeuta, CTU, Formatore, Esperta in Couseling Docente Formazione Professionale Ruolo: Infermiere, dal 2008 ad Oggi Fondazione Don Carlo Gnocchi; Ruolo: Consulente dal 2012 ad Oggi Aziende e Privati etc. Ruolo: Formatore dal 2011 a oggi Istituti Scolastici; Ruolo: Psicologa e Psicoterapeuta dal 2004 al 2010 presso la struttura:istituto di Ortofonologia; Ruolo: Assistente Sociale Specialista, dal 23/03/2014 a oggi presso la struttura Cooperativa Sociale Un Posto nel Mondo ; Ruolo: Docente, dal 22/08/2011 a 24/08/2011 presso la struttura Casa di Reclusione di Sant Angelo dei Lombardi; Ruolo: Supporto Educativo ed Integrazione Scolastica dal 18/11/2008 a 06/06/2009, Cooperativa Sociale Il Sorriso ; Angela D Amore Laurea in Sociologia Programmazioni e pianificazioni elaborazione dati, campionature, indagini e ricerche sociologiche Ruolo: Direttore dal 15/03/2006 a Oggi, presso la struttura: CSV Avellino; Ruolo: Responsabile della Certificazione di Qualità dal 2012 a oggi, presso la struttura: CSV 60

61 Avellino; Ruolo: Sociologo dal 2009 a oggi, P.A. Rita Gagliardi di Solofra; Gabriele Lucido Ragioniere e Perito Commerciale Coordinatore Provinciale Misericordie, Governatore, Formatore Ruolo: Governatore, dal 2001 a oggi, presso Misericordia Sant Angelo dei Lombardi; Ruolo: Coordinatore Provinciale Misericordie, dal 2006 a oggi, presso Misericordie Avellino Zona 26; Ruolo: Formatore, dal 2004 a 2011 oggi, presso Misericordia di Sant Angelo dei Lombardi; Raffaella Festa Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche Esperta in politiche giovanili ed Europee project management orientamento formazione Ruolo: Assistenza Tecnica al Servizio politiche Sociali e Giovanili dal 04/07/2013 al 31/12/2014 e 20/11/2012 al 19/05/2013 e 10/11/2011 al 09/11/2012, Provincia di Avellino; Ruolo: Formatore/trainer, dal maggio 2011 al dicembre 2012 Forum Nazionale dei Giovani; Ruolo: Formatore, dal 06/10/2011 al 12/10/2011 presso la struttura: di Lioni; Valentina De Angelis Laurea in Scienze dell Educazione Esperta nei processi di formazione e orientamento Ruolo: Formatore/trainer, dal luglio 2013 a oggi presso la struttura: Cooperativa Sociale Il Germoglio ; Ruolo: Resp. Biblioteca, dal 02/09/2013 al 02/03/2014 presso 61

62 la struttura: CSV Irpinia Solidale; 7 Modulo Form. Spec. Voce 40 Bilancio di competenze Raffaella Festa Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche Esperta in politiche giovanili ed Europee project management orientamento formazione Ruolo: Assistenza Tecnica al Servizio politiche Sociali e Giovanili dal 04/07/2013 al 31/12/2014 e 20/11/2012 al 19/05/2013 e 10/11/2011 al 09/11/2012, Provincia di Avellino; Ruolo: Formatore/trainer, dal maggio 2011 al dicembre 2012 Forum Nazionale dei Giovani; Ruolo: Formatore, dal 06/10/2011 al 12/10/2011 presso la struttura: di Lioni; Valutazione conclusiva Valentina De Angelis Raffaella Festa Laurea in Scienze dell Educazione 8 Modulo Form. Spec. Voce 40 Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche Esperta nei processi di formazione e orientamento Esperta in politiche giovanili ed Europee project management orientamento formazione Ruolo: Formatore/trainer, dal luglio 2013 a oggi presso la struttura: Cooperativa Sociale Il Germoglio ; Ruolo: Resp. Biblioteca, dal 02/09/2013 al 02/03/2014 presso la struttura: CSV Irpinia Solidale; Ruolo: Assistenza Tecnica al Servizio politiche Sociali e Giovanili dal 04/07/2013 al 31/12/2014 e 20/11/2012 al 19/05/2013 e 10/11/2011 al 09/11/2012, Provincia di Avellino; Ruolo: Formatore/trainer, dal maggio 2011 al dicembre 2012 Forum Nazionale dei Giovani; Ruolo: Formatore, dal 06/10/2011 al 62

63 12/10/2011 presso la struttura: di Lioni; Valentina De Angelis Laurea in Scienze dell Educazione Esperta nei processi di formazione e orientamento Ruolo: Formatore/trainer, dal luglio 2013 a oggi presso la struttura: Cooperativa Sociale Il Germoglio ; Ruolo: Resp. Biblioteca, dal 02/09/2013 al 02/03/2014 presso la struttura: CSV Irpinia Solidale; 9 Modulo Form. Spec. Voce 40 Corso BLS-D Fatichenti Gionata. Direttore tecnico servizio emergenza territoriale; Istruttore BLSD- PBLSD-PTC; Coordinatore Area Servizi delle Misericordie d Italia; Coordinatore nazionale Centro di Formazione UGEM Misericordie d Italia; Coordinatore della Formazione ed addestramento del personale soccorritore Istruttore BLS-D 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Il progetto prevede che nell esperienza annuale di sevizio civile sia pianificato un percorso di formazione che si propone di sostenere il ruolo dei volontari in modo adeguato attraverso l acquisizione di competenze specifiche nell ambito del progetto scelto rispetto allo specifico settore d impiego. Il progetto prevede quindi una serie di incontri mensili di formazione specifica. Ogni incontro è strutturato in tre momenti principali: una fase iniziale di apertura, molto importante per porre le basi della relazione con e tra i partecipanti e definire gli obiettivi del lavoro di gruppo, una fase intermedia in cui vengono presentati e sviluppati i contenuti specifici della formazione, una fase finale in cui, attraverso uno scambio reciproco (formatori-volontari- olp) è possibile valutare il raggiungimento degli obiettivi. La metodologia didattica attuata sarà interattiva. Gli interventi formativi si articoleranno in: lezioni didattiche, role-playing, analisi della comunicazione per mezzo di simulazioni in aula, lavori di gruppo, 63

64 giochi ed esercitazioni psicosociali; Fad. Ogni volta, alla conclusione di questi incontri, il volontario approfondirà nella sede di attuazione del progetto, assieme all OLP, l argomento trattato (confronto verbale/scheda scritta/..); inoltre, verrà affiancato da un operatore esperto nelle attività specifiche previste e potrà usufruire di altri momenti di formazione, differenti e specifici per ogni sede. Ogni incontro sarà registrato su apposite schede per ciascun volontario/registro di formazione specifica. La formazione specifica è effettuata in proprio, con il ricorso a personale dell'ente in possesso di competenze, titoli ed esperienze specifiche, come evidenziato nei punti precedenti e successivi. I formatori specifici sono affiancati dai formatori generali al fine di garantire la continuità del sistema formativo nel suo complesso e per una coerenza nelle metodologie e negli approcci cognitivi scelti. La finalità della formazione specifica sarà costruita in relazione alla tipologia di impiego dei volontari per permettere di confrontarsi con ruoli, funzioni e mansioni all interno del progetto. Sono previste le seguenti fasi: 1) Fase della conoscenza del volontario : - lettura del suo curriculum; - esplicitazione degli obiettivi del progetto; - organizzazione del lavoro e presentazione regolamento; - organizzazione turni e orari di servizio; - individuazione motivazione e esperienze precedenti; - consegna documentazione composta da: questionario di inserimento; questionario di verifica finale del servizio; procedure di inserimento utilizzate per l ingresso; programma del corso formativo ; linee attuative per un itinerario di formazione ; informazioni sul servizio. 2) Fase di conoscenza della struttura e degli operatori in servizio: attraverso formazione frontale e formazione di gruppo con i coordinatori delle figure professionali presenti; - accompagnamento in visita delle strutture, degli spazi e dei luoghi disponibili, degli ambienti degli utenti; - presentazione e conoscenza reciproca dei giovani volontari presenti in servizio; - presentazione figure di riferimento per lo svolgimento delle mansioni: medico, infermieri professionali, fisioterapisti, animatrici etc.; - presentazione e conoscenza graduale degli utenti suddivisi per tipologia, patologia, bisogni, comportamenti; - presentazione e conoscenza degli operatori e dei volontari; - percorsi formativi, questionari intermedi e finali da effettuarsi durante il periodo di servizio. 3) Fase di inserimento: - itinerario di conoscenza delle figure dell anziano, disabile (aspetti cognitivi, comportamentali e affettivi, aspetti psicologici relativi alla comunicazione interpersonale e alla relazione di aiuto); - presentazione di una giornata tipo dell anziano; - presentazione di una giornata tipo del disabile; 64

65 - il ruolo del volontario in servizio civile nella collaborazione della gestione degli ospiti; - presentazione delle attività e degli interventi specifici sugli utenti da parte di: medici, infermieri, fisioterapisti, animatori etc.; - mansioni da svolgere durante il servizio e collaborazione con le figure operanti nell associazione, in particolare nella gestione dell emergenza extraospedaliera; - il rispetto della privacy degli utenti come responsabilità e dovere; - compilazione e restituzione del questionario conoscitivo. 4) Fase di verifica intermedia durante il servizio: - l importanza del lavorare in gruppo (collaborazione, confronto, fiducia, responsabilità reciproca); - valutazione svolgimento attività programmate; - il rapporto con le figure professionali presenti (il rispetto del ruolo e della definizione degli interventi); - il rapporto con gli utenti (anziani e disabili): dal primo approccio a una conoscenza più approfondita; - discussione e raccolta di suggerimenti e proposte; - compilazione questionario di verifica intermedia. 5) Fase di verifica finale del servizio: - verifica finale del servizio svolto; - discussione circa le scelte future; - elementi distintivi di cambiamento avvenuti maturati durante l esperienza in servizio civile; - organizzazione festa finale con gli utenti per i saluti al termine del servizio. Il modulo formativo inerente la formazione e informazione sui rischi connessi all impiego dei volontari in progetti di servizio civile verrà realizzato attraverso una piattaforma e- learning (FAD) Tutti i corsi prevedono un test finale che sarà discusso in aula con tutti i volontari. I risultati finali di ogni singolo test verranno registrati e conservati all interno del fascicolo personale di ogni volontario. Tutti i moduli formativi prevedono un registro sul quale sono annotate le presenze degli allievi volontari con firma del docente formatore ed argomento trattato. 40) Contenuti della formazione: La formazione specifica, ha l obiettivo di fornire al volontario le conoscenze e le competenze necessarie a svolgere in maniera positiva ed efficace le attività previste nel progetto e descritte alla voce 8. MODULI CONTENUTO FORMATORE N. Modulo 1: Presentazione ed introduzione del Gabriele Lucido 8 ore Azione Formativa progetto, degli obiettivi, dei contenuti e Raffaella Festa Propedeutica all avvio della stessa metodologia del percorso delle attività formativo. Verrà dato spazio a tutti i volontari coinvolti per poter rilevare e valorizzare le conoscenze e le esperienze di ognuno, facilitando la consapevolezza delle proprie capacità individuali (di base, operative, relazionali) e la loro possibilità di trasformarsi in risorse per il gruppo, attraverso il riconoscimento reciproco. L abbinamento di questi elementi renderà possibile un lavoro di orientamento che svilupperà l incontro tra le aspettative e le 65

66 Modulo 2: Conoscere le persone e i territori. Principi e strumenti per la pro attività Modulo 3: Formazione e informazione sui rischi connessi all impiego dei volontari in progetti di servizio civile Modulo 4 : La fragilità sociosanitaria e i percorsi complessi. Presa in carico e innovazione nei servizi sociosanitari Modulo 5 : L integrazione e il lavoro di rete. Problemi, esperienze e opportunità motivazioni dei diversi soggetti e gli obiettivi della formazione, favorendo così la possibilità di una adesione al progetto e di una partecipazione attiva di ognuno dei volontari. Il lavoro di orientamento si avvarrà della supervisione e del coordinamento del responsabile della formazione. Verrà inoltre fatta una presentazione dell ente Misericordia e dei bisogni emergenti nel territorio in cui si attueranno le azioni progettuali. - La crisi dello stato sociale. Quale via per affrontarla?; - La rilevanza strategica di esperienze di innovazione del sistema di Welfare a livello micro ; - Percorsi di conoscenza e mappatura dei contesti locali: vedere le problematiche e le risorse; - Strumenti di analisi e di documentazione per la conoscenza e la proattività FAD: Sarà realizzato un percorso informativo (conforme all art. 36 del D.Lgs 81/08) su una piattaforma e-learning, in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro in ordine all inquadramento normativo e agli adempimenti di cui al d.lgs. 81/2008 e s.m.i. per gli operatori del servizio sanitario, per quelli del servizio sociale, con specifico aggiornamento alla luce delle recenti disposizioni attuative in materia. I Contenuti del Corso saranno: 1. Concetti di rischio; 2. Danno; 3. Prevenzione; 4. Protezione; 5. Organizzazione della prevenzione aziendale; 6. Diritti, Doveri, e sanzioni per i vari soggetti aziendali; 7. Organi di vigilanza, controllo e assistenza. - Il contrasto all istituzionalizzazione di anziani e minori (case di riposo ed istituti); - Rete dei servizi e risorse; - Il sostegno alle famiglie e ai caregiver per le buone pratiche nell assistenza; - Il sostegno alla genitorialità in casi di fragilità familiare; - Lavorare per la malattia ( riparare pezzi malfunzionanti ) oppure intervenire per produrre SALUTE? La questione della sostenibilità qualitativa e quantitativa del sistema socio-sanitario attuale; - Il progetto di salute individuale e lo strumento del Budget di Salute. - Processi e percorsi per l integrazione tra i servizi di un Ente, tra Enti diversi, tra Enti pubblici e Terzo settore; - Esperienze di partnership e progetti integrati. Orazio Corvino Giovanni Cipriano Mariangela Lucido Barbara Riccio Raffaella Festa Nicola De Rosa Massimo Ricciardi Lucrezia Celli Angela D Amore Barbara Riccio Orazio Corvino Cosimo Conte Gaetano Castellano Gaetano Porcelli Ermelinda Tarantino Barbara Riccio Rosa Bruno Gabriele Lucido Raffaella Festa 10 ore 6 ore 16 ore 8 ore Modulo 6 : - Lavorare per o lavorare con?; Giovanni Cipriano 16 ore 66

67 Da utenti a cittadini. Il protagonismo delle persone Modulo 7 : Bilancio competenze di Modulo 8 : Valutazione conclusiva Modulo 9 : BLS-D Corso - Valorizzare capacità, saperi e competenze delle persone; - Politiche ed esperienze di progettazione partecipata a livello locale. Nell ambito dell offerta formativa specifica per i volontari in servizio civile sarà strutturato, nell ultimo mese di servizio, un incontro sul bilancio delle competenze e sulle opportunità legate al loro futuro professionale. Pertanto si è pensato di articolare la giornata di formazione affrontando le seguenti tematiche: - Bilancio delle competenze acquisite; - Costruzione curriculum vitae; - Esperienze ex volontari già inseriti in ambiti lavorativi; - Mappa delle opportunità. Lo scopo dell incontro è quello di favorire un momento in cui sia possibile rivalutare l esperienza vissuta esaminando in modo obiettivo la propria crescita personale e professionale. Il corso verterà sui seguenti contenuti: 1) Valutare l assenza dello stato di coscienza; 2) Ottenere la pervietà delle vie aeree con il sollevamento del mento; 3) Esplorare il cavo orale e asportare corpi estranei visibili; 4) Eseguire la posizione laterale di sicurezza; 5) Valutare la presenza di attività respiratoria; 6) Eseguire le tecniche di respirazione bocca-bocca e bocca-maschera; 7) Riconoscere i segni della presenza di circolo; 8) Ricercare il punto per eseguire il massaggio cardiaco esterno; 9) Eseguire la manovra di Heimlich e i colpi dorsali nel soggetto cosciente con ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo. Mariangela Lucido Barbara Riccio Lucrezia Celli Angela D Amore Gabriele Lucido Raffaella Festa Valentina De Angelis Raffaella Festa Valentina De Angelis Raffaella Festa Valentina De Angelis Gionata Fatichenti 4 ore 4 ore 6 ore 41) Durata: 78 ore 67

68 Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Si richiama al riguardo il sistema di monitoraggio verificato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale in sede di accreditamento Data 15 ottobre 2015 Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell ente 68

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