MENFI. C.A.D.A. snc dott. Filippo Giglio MATERIALI DA SCAVO PRIME CONSIDERAZIONI TECNICHE SULLA CONFORME APPLICAZIONE DEL D.M.

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1 MENFI C.A.D.A. snc dott. Filippo Giglio MATERIALI DA SCAVO PRIME CONSIDERAZIONI TECNICHE SULLA CONFORME APPLICAZIONE DEL D.M. 161/12

2 ESITO DELLE PRIME LETTURE DEL D.M. 161/12 Poche ma Importanti Certezze alcuni Dubbi e molte Perplessità sul divenire della sua concreta applicazione (Aprile 2013) 2013) Quindi, come da radicata consuetudine a cui ci ha abituato il nostro Legislatore, Necessità di sue rivisitazioni e/o aggiustamenti

3 IL SUO CAMPO DI APPLICAZIONE E un Regolamento di Attuazione Attuazione zione Come Tale stabilisce condizioni operative di carattere preminentemente tecnico Nel caso di specie viene regolamentato l utilizzo dei Materiali da Scavo Scavo ex Terre e Rocce da Scavo come Sottoprodotti Il tutto ai sensi dell art. dell art. 184 bis del D. Lgs. Lgs. 152/ 152/06 Quindi un regolamento regolamento di attuazione attuazione per l utilizzo di uno degli innumerevoli sottoprodotti che residuano da un ciclo di produzione

4 IL SUO AMBITO OPERATIVO in questo caso, a differenza di tutti gli altri sottoprodotti sottoprodotti regolamentati in via generale dalle indicazioni descritte nell art. nell art bis del D. Lgs. Lgs. 152/ 152/06, 06, Il Regolamento norma l utilizzo del sottoprodotto proveniente dalle fasi di scavo connesse con la realizzazione di una qualsivoglia opera

5 CONSIDERAZIONI GENERALI DA NON DIMENTICARE Per tutti i materiali da scavo, scavo, così come per tutti i sottoprodotti residuali da un ciclo di produzione, permane attiva la possibilità, possibilità, alternativa all applicazione del D.M. 161/ 161/12, 12, di scegliere il regime di loro gestione come rifiuti rifiuti Ciò sia per fasi di loro recupero e/o smaltimento che, che, quando possibile, attraverso l applicazione dell art. dell art. 185 dello stesso D. Lgs. Lgs. 152/ 152/06 (esclusioni dall ambito di applicazione) applicazione) per il suolo non contaminato o altro materiale allo stato naturale scavato nel corso di una attività di costruzione costruzione ove sia certo che varrà riutilizzato..a..a fini di costruzione allo stato naturale e nello stesso sito

6 DI CONTRO LA SCELTA GESTIONALE COME SOTTOPRODOTTI E certamente possibile quando il produttore/detentore (ora definito come Esecutore ) Esecutore ) dei materiali da scavo scavo sceglie di utilizzarli come Sottoprodotto Sottoprodotto A questo punto interviene l innovativo e cautelativo concetto di una sostanziale Autorizzazione Preventiva Preventiva che si concretizza nella formale approvazione di documento operativo denominato Piano di Utilizzo Utilizzo certamente sito specifico specifico Percorso, pertanto, certamente molto più cautelativo di singole operatività in precedenza demandate a soggettive interpretazioni (Produttore/Controllore) Produttore/Controllore) sviluppate nel rispetto dell ex art. art. 186 del D. Lgs. Lgs. 152/ 152/06

7 PRIME VALUTAZIONI SUL D.M. 161/2012 Evidenze Positive Oggettiva positività costituita dall inserimento di nuove definizioni (art. 1) di cui vi era, certamente, grande bisogno Tra le più rilevanti, in quanto dense di conseguenze di ordine tecnico operativo, operativo, vi è certamente 1. L introduzione della definizione di materiali da scavo che, a differenza delle terre e rocce da scavo in precedenza descritte nell art. 186 del D. Lgs. Lgs. 152/06, possono anche contenere riporti riporti

8 COSA CAMBIA RISPETTO A PRIMA In soldoni la nuova definizione di materiali da scavo consente di utilizzare come sottoprodotti sottoprodotti materiali derivanti dalla esecuzione di un opera edile che in precedenza dovevano essere cautelativamente gestiti, gestiti, nel loro complesso, come rifiuti rifiuti in quanto prima risultava difficoltoso farli rientrare nella definizione di sottoprodotti sottoprodotti (art. art bis del D. Lgs. Lgs. 152/ 152/06) 06) Sia per la presenza al loro interno di significativi riporti riporti (anche inferiore al 20% 20% in volume) volume) Cumulo con riporto Cumulo senza riporto

9 COSA CAMBIA RISPETTO A PRIMA Ma anche per la possibilità di effettuare trattamenti, trattamenti, ancorché vincolati alla normale pratica industriale, prima del loro utilizzo Quali ad esempio 1. Selezione granulometrica 2. Riduzione volumetrica 3. Stabilizzazione con calce Ma certamente di maggiore impatto innovativo 4. Stesa al suolo per consentire l asciugatura (implicita possibilità di utilizzare la matrice suolo come supporto della disidratazione con annessa percolazione di acque acque colaticcio colaticcio dalle terre presente nel riporto riporto ) Classico materiale materiale da scavo scavo di una galleria contente anche il getgetgrouting (boiacca) boiacca) utilizzato nel ciclo di lavorazione

10 COSA CAMBIA RISPETTO A PRIMA Concreta possibilità di ridurre la presenza, nel materiale da scavo, degli elementi/materiali antropici eseguita sia a mano che con mezzi meccanici, meccanici, vedasi possibile sezione manuale e/o meccanica per l estrazione di materiali di riporto che per la loro natura vanno gestiti come rifiuti rifiuti anche pericolosi (frammenti di conglomerato bituminoso, ecc. ecc.) Rimozione che, nel rispetto del piano di utilizzo utilizzo approvato, può anche essere operata in corso d opera per rinvenimenti non individuati nelle attività ante operam Rinvenimento di conglomerato bituminoso in fronte scavo che potrebbe essere manualmente rimosso e gestito come rifiuto senza limitare l uso come sottoprodotto dei complessivi Materiali da Scavo Scavo

11 COSA CAMBIA RISPETTO A PRIMA Materiale Inerte di Origine Antropica la cui presenza rientra nel concetto di riporto riporto riporto Possibilità concreta di gestire come sottoprodotti sottoprodotti specifici orizzonti orizzonti stratigrafici stratigrafici di origine antropica rinvenuti nel corso di realizzazione dell opera Quindi materiali litoidi, litoidi, pietrisco tolto d opera, calcestruzzi, laterizi, prodotti ceramici, intonaci (concreta possibilità di condividere con l Autorità Competente,nel contesto del divenire del piano di utilizzo, utilizzo la gestione di altri materiali da riporto con caratteristiche merceologiche analoghe) analoghe

12 TIPICI RIPORTI NON LIMITANTI L UTILIZZO DEI MATERIALI DA SCAVO COME SOTTOPRODOTTI NEL RISPETTO DEL D.M. 161/12 Riporto Riporto

13 ULTERIORI SIGNIFICATIVI CAMBIAMENTI Definizione di A. Ambito Territoriale con Fondo Naturale per superamenti di CSC (vedasi metalli come lo stagno) Finalmente un riferimento che consente, anche in contesti diversi Vedasi attività di Indagini Preliminari Preliminari di cui al l art. l art. 242 del D. Lgs. Lgs. 152/ 152/06, 06, Vedasi attività di monitoraggi ante operam di lavori infrastrutturali Vedasi attività di monitoraggio per PSC di impianti industriali e/o di smaltimento rifiuti B. Sito di Deposito Intermedio diverso da quello di produzione ovviamente non coincidente con una fase di stoccaggio di rifiuti rifiuti rifiuti C. Deposito in attesa di Utilizzo all interno del luogo di produzione ovviamente diverso dal concetto di deposito temporaneo di un rifiuto rifiuto Anche in questo caso importanti precisazioni in grado di fornire un rilevante contributo alla chiarezza tra i due percorsi alternativi che, certamente, sempre coesistono all interno dello stesso cantiere di realizzazione dell opera Nel cantiere certamente potranno coesistere cumuli di materiali da scavo da destinare al riutilizzo come sottoprodotti con cumuli di rifiuti (anche aventi la stessa natura dei precedenti materiali da scavo) scavo) che il produttore/detentore ha deciso di gestire come rifiuti

14 ULTERIORI SIGNIFICATIVI CAMBIAMENTI Definizione di Normale Pratica Industriale ovviamente diversa dalle attività di recupero recupero recupero previste dal D.M. 05/02/1998 per i rifiuti rifiuti rifiuti con possibilità anche di effettuare una selezione manuale finalizzata ad allontanare frazioni estranee da gestire come rifiuti Significativa innovazione che consente operazioni prima assolutamente riconducenti alla gestione gestione di una fase di recupero recupero (semplificato e/o ordinario) di un rifiuto Vedasi Selezione granulometrica del materiale da scavo Riduzione volumetrica mediante macinazione Stabilizzazione chimica con calce Stesa al suolo per consentire l asciugatura (N.B. senza l uso di teli di separazione tra suolo e materiali da scavo) scavo) Riduzione della presenza nel materiale da scavo degli elementi/materiali antropici sia a mano che con mezzi meccanici (N.B. elementi/materiali da gestire ovviamente come rifiuti)

15 Definizioni, tutte quelle fin qui citate, su cui verteranno buona parte dei contenziosi futuri sulla gestione delle terre e rocce come sottoprodotti sottoprodotti piuttosto che come rifiuti rifiuti Va però rilevato che attraverso l applicazione del D.M. 161/12 si concretizza, comunque, una sostanziale differenza tra la pregressa rigida, molto soggettiva e discrezionale gestione in applicazione dell ex art. art. 186 per le terre e rocce da scavo come sottoprodotto ed il nuovo regolamento molto più garantista rispetto all oggetto di tutela (come già precisato in prime sentenze) sentenze) ma, comunque, oggetto di un piano di utilizzo utilizzo preventivamente approvato dalla A.C.

16 ULTERIORI EVIDENZE POSITIVE Concetto di Silenzio Assenso per l approvazione del Piano Piano di Utilizzo Utilizzo oltre il tempo massimo di 90 giorni dalla sua presentazione Comunque importante stimolo per la A.C. alla sua approvazione anche se, essendo un elaborato del complessivo progetto di autorizzazione alla esecuzione dell opera, la sua tacita approvazione comunque non consente l inizio dei lavori Positive operatività svolte in contraddittorio con ARPA per chiarire specifiche operatività in ambiti di elevata criticità (vedasi (vedasi siti contaminati) contaminati) Concreta possibilità di avere, a valle del suddetto contradditorio con l A l A.C. e con ARPA, a disposizione documento dinamico (Piano di Utilizzo) Utilizzo) avente un significativo carattere sito specifico specifico in quanto elaborato ed approvato in relazione alle specifiche criticità programmate in ante operam e/o comunque gestito anche per superare nuove criticità emerse in corso d opera. d opera.

17 ULTERIORI EVIDENZE POSITIVE Puntuale definizione delle procedure di prova per la caratterizzazione dei materiali materiali da riporto riporto con particolare riferimento alle modalità di prelievo dei campioni Importantissima codifica del concetto di caratterizzazione caratterizzazione ambientale dei materiali da scavo scavo (Allegato (Allegato 4 del DM) DM) Definizione puntuale della rappresentatività dei campioni da prelevare per poter successivamente effettuare le analisi chimico fisiche piuttosto che pregressi generici riferimenti a metodi che UNI EN : 2001 Individuazione delle aliquote da scartare (frazione (frazione > di 2,0 cm da scartare in campo) campo)

18 ULTERIORI EVIDENZE POSITIVE Puntuale definizione della aliquota da sottoporre a prova (frazione inferiore a 2 mm a valle della preliminare setacciatura) setacciatura) Univoca modalità di espressione del risultato rispetto alla totalità dei materiali secchi influenti al laboratorio (frazioni (frazioni < di 2 cm) cm) con la sola esclusione di quelli eliminati in campo Definizione dei criteri di individuazione del numero di campioni da portare portare in laboratorio laboratorio per le analisi Definizione dei criteri di scelta degli analiti da quantificare con elencazione di quelli minimali comunque da determinare

19 PRIME CRITICITÀ INTERPRETATIVE COME POSSIBILI CAUSE DI NON CONFORMITA GESTIONALI Definizione di materiale materiale da scavo scavo Certamente tutte le porzioni di materia che provengono da una fase di scavo della realizzazione di un opera nel Concreto Scavo di una fondazione di un edificio in terreno vergine? - OK Scavo di un tracciato fognario dove si trovano sottostazioni (tubi (tubi in cemento e/o altro materiale di origine antropica) OK con riporto < 20% Scavo di una galleria con tecnica naturale - OK Scavo di una galleria con TBM OK Rimozione e livellamento di opere in terra OK Residui di lavorazione di materiali lapidei (marmi, graniti, pietre, ecc.) ecc.) Ok Se comunque, essendo equiparati a materiali da scavo, rispettano i limiti della tabella 1 colonna A o B dell allegato 5 parte IV del D. Lgs. Lgs. 152/06 Rimozione di materiali litoidi provenienti da escavazione di alvei, spiagge, fondali lacustri e marini - OK

20 Qual è in confine tra materiali materiali da scavo scavo e fanghi fanghi da dragaggio dragaggio? Certamente l oggetto stesso dei lavori Lo Scavo e/o la Trivellazione di palificate per la realizzazione di una banchina portuale determina certamente la produzione di Materiali Materiali da Scavo Scavo Escavo con Trivella per realizzazione palificata per Banchina Dragaggio con sorbona Escavo con benna per realizzazione Banchina

21 Pertanto come ci si dovrà comportare nel caso di accertata presenza di riporti riporti riporti dati da frazioni frazioni estranee estranee del tipo? Materiali da scavo contenti cemento amianto (eternit (eternit) eternit) Materiali da scavo contenti conglomerati bituminosi

22 Altre possibili frazione estranee da gestire come Rifiuti che, qualora separate dai Materiali da Scavo, consentono il loro utilizzo selettivo come sottoprodotti Ceneri di pirite rinvenute nelle fasi di scavo di una galleria Gestione separata (rifiuti/sottoprodotti) rifiuti/sottoprodotti) dei diversi materiali provenienti dal fronte di escavo

23 ULTERIORI VINCOLI GESTIONALI DEI MATERIALI DA SCAVO Venir meno dello status di sottoprodotto Quando il materiale materiale da scavo scavo contiene una quantità di riporto riporto > del 20% Nel merito è doveroso chiedersi In quale fase nel divenire di un opera è nota la quantità di riporto (ante e/o in operam) operam)? Se in corso d opera si riscontra un riporto che porta il valore > del 20% si completate,, cioè erano tutti rifiuti applica in forma retroattiva alle opere già completate rifiuti rifiuti i materiali da scavo riutilizzati come sottoprodotti su informazioni acquisite in ante operam? O ancora La sacca di riporto riporto riporto rinvenuto nelle fasi escavo di cumuli/rilevati a quale quantità in massa va riferita? All intera massa di materiale da riporto da movimentare? Alla massa confinata dallo stesso orizzonte orizzonte stratigrafico stratigrafico in cui è stato rinvenuto il riporto? Chi dovrà decidere nel merito di dette operatività??? Il direttore lavori, l impresa, la stazione appaltante..???? Forse l unica possibile cautelativa soluzione è quella di prevedere nello stesso piano piano di utilizzo utilizzo la delega di decisione ad un contraddittorio tra il soggetto soggetto obbligato obbligato e l Autorità l Autorità Competente che approva le sue modifiche con il necessario parere di ARPA

24 ALTRI VINCOLI GESTIONALI DEI MATERIALI DA SCAVO Esclusione dalla definizione di Materiali Materiali da Scavo Scavo di tutti i residui provenienti dalla demolizione di. Manufatti Preesistenti.. quindi andranno escluse anche qualsivoglia tipologia di rilevato/terrapieno, magari avente caratteristiche chimico fisiche diverse dal sottostante suolo naturale, dove l Opera da realizzare preveda la sua demolizione? La demolizione di un rilevato, di un terrapieno e/o qualsivoglia altra opera di tipologia naturalistica si configura come opera di demolizione (quindi esclusione dal campo di applicazione del D.M. di cui al suo punto 2 art. 3) generante un rifiuto rifiuto rifiuto da costruzione e/o demolizione? Oppure come opera di scavo finalizzata alla rimozione e livellamento di opere in terra di cui alla lettera c) art. 1 dello stesso DM generante, pertanto,un sottoprodotto da riutilizzare come tale?

25 CONSIDERAZIONI GENERALI SUI VINCOLI GESTIONALI Minuzioso dettaglio di molteplici vincoli procedurali che, qualora disattesi, comportano il passaggio allo status di rifiuto di materiali da scavo gestiti Vedasi, conformità al piano di utilizzo, procedure gestionali, cartellonistica, documenti di trasporto, dichiarazione avvenuto utilizzo, utilizzo, ecc. Obbligo di nuova approvazione del Piano Piano di Utilizzo Utilizzo per sopraggiunte modifiche sostanziali in corso d opera di cui alle lettere a), b), c), e d) comma 2 art. 8 del DM Aumento di volume > del 20? Quando me ne accorgo? Quindi ovvia necessità di avere una attenta progettazione ed una puntuale contabilità del sottoprodotti movimentati Variazione del sito di deposito Modifica delle tecnologie di scavo (che (che cosa significa????)????) Passare da una benna ad una trivella è una modifica - Pur determinando la stessa tipologia di sottoprodotto? Oppure per modifica va inteso il passaggio a tecnologie che modificano il sottoprodotto vedasi da benna a TBM (fresa)? (fresa)?

26 RESPONSABILITÀ DEI SOGGETTI COINVOLTI NELLA REDAZIONE ED ESECUZIONE DEL PIANO DI UTILIZZO Dichiarazioni asseverate sia da parte del soggetto obbligato che dai professionisti incaricati Ruolo dei professionisti incaricati di redigere il piano piano di utilizzo utilizzo Ruolo ed importanza data elle attività chimico fisiche e geologiche propedeutiche alla redazione del piano di utilizzo Ruolo dei professionisti incaricati di concorrere alla sua conforma applicazione (vedasi responsabile PSC discariche) Nel merito non va dimenticato il rischio del concorso di colpa col soggetto obbligato in caso di omesso controllo del divenire del piano di utilizzo e/o della sua non conforme applicazione in quanto, in siffatti contesti, ci si trova pienamente ad operare nel contesto del titolo IV del D. Lgs. Lgs. 152/06 (aggravato (aggravato in Sicilia e Campania dalle norme speciali sull emergenza rifiuti) rifiuti) e, pertanto, anche del D. Lgs. Lgs. 231/01.

27 SOLUZIONE DI CAUTELA PER TUTTI I SOGGETTI COINVOLTI L unica soluzione praticabile per la risoluzione cautelativa delle criticità gestionali connesse con il divenire del Piano di Utilizzo Utilizzo nel divenire dell opera da realizzare E Individuabile nella elaborazione e gestione di un Piano di Utilizzo Utilizzo come un documento tecnico 1. sia Sito Specifico Specifico In quanto sviluppato con l ausilio di robusti dati chimicochimico-fisici e geologici da campo 2. che che Dinamico Dinamico in quanto contemplante al suo interno definite previsioni per l attivazione di eventuali modifiche in corso d opera in stretta relazione col divenire dei lavori

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