UNITÀ ORGANIZZATIVA MANUTENZIONI FUNZIONE SUPPORTO TECNICO INTERNO

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1 Comune di Livorno UNITÀ ORGANIZZATIVA MANUTENZIONI FUNZIONE SUPPORTO TECNICO INTERNO RELAZIONE TECNICA COREA CENTRO CIVICO REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI. Il Progettista P.I. Sergio Valtriani Livorno, 23/02/2007

2 1 - NOTE GENERALI. 2 - OSSERVANZA DI LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI. 3 - DATI TECNICI DI PROGETTO. 4 - DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 2

3 1 - NOTE GENERALI I lavori in oggetto prevedono la realizzazione degli impianti elettrici presso i locali del Centro civico nel quartiere Corea, all interno del quale sono presenti ambienti di vario tipo: uffici, open space multiuso, sala polifunzionale. 2 - OSSERVANZA DELLE LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI. Gli impianti di cui all'oggetto rispondono alle Leggi, Decreti e Regolamenti attualmente vigenti, con particolare riferimento a quelle di seguito elencate: - Legge n.186 del 1 Marzo "Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazione ed impianti elettrici ed elettronici". - Legge n. 46 del 5 Marzo "Norme per la sicurezza degli impianti". - D.P.R. n.447 del 6 Dicembre "Regolamento della Legge n.46 del 5 Marzo 1990 in materia di sicurezza degli impianti". - Norme CEI 11-1 Fascicolo 1003 Edizione "Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Norme generali". - Norme CEI Fascicolo 1890 Edizione "Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo". - Norme CEI Fascicolo 604 Edizione "Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Dimensionamento degli impianti in relazione alle tensioni". - Norme CEI 16-4 Fascicolo 1530 Edizione "Individuazione dei conduttori isolati e dei conduttori tramite colori". - Norme CEI 17-13/1 Fascicolo 1433 Edizione "Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri b.t.). Parte 1: Prescrizioni per apparecchiature di serie (AS) e non di serie (ANS)". - Norme CEI 17-13/3 Fascicolo 1926 Edizione "Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri b.t.) - Parte 3: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro uso". - Norme CEI Fascicolo 832 Edizione "Calcolo delle portate dei cavi elettrici - Parte 1 - In regime permanente (fattore di carico 100%)". - Norme CEI Fascicolo 1025 Edizione 1987 ed errata corrige 20-22EC/1783V/ "Prove dei cavi non propaganti l'incendio". - Norme CEI Fascicolo 688 Edizione 1984: - "Prova sui cavi elettrici sottoposti al fuoco. Parte I: prova di non propagazione del fuoco su singolo cavo verticale" e Norme CEI 20-35/2 Fascicolo 1956 Edizione Parte II. - Norme CEI 23-3 Fascicolo 1550 Edizione 1991 e variante 23-3V 1 /1966V/ "Interruttori automatici per la protezione delle sovracorrenti per impianti domestici e similari". - Norme CEI 23-8 Fascicolo 335 Edizione 1973 e varianti 23-8V 2 /1169V/1989 e 23-8V 3 /1249V/1989 ed errata corrige 23-8V 2 EC/1323V/1990 e 23-8EC/1324V/ "Tubi protettivi rigidi in polivinilcloruro e accessori". - Norme CEI Fascicolo 298 Edizione 1971, errata corrige 23-12EC/469S/1975 e variante 23-12V 1 /639S/ "Prese a spina per usi industriali". - Norme CEI 23-12/1 Fascicolo 1936E Edizione 199E I/E - "Spine e prese per uso industriale - Parte 1: Prescrizioni generali". 3

4 - Norme CEI Fascicolo 297 Edizione 1971 e variante 23-14V V/1989: "Tubi protettivi flessibili in PVC e loro accessori". - Norme CEI Fascicolo 532 Edizione 1980 e varianti 23-18V 1 /635S/ 1983, 23-18V 2 /718S/1986,23-18V 3 /1077V/1988 e 23-18V 4 /1522V/ "Interruttori differenziali per usi domestici e similari e interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per usi domestici e similari". - Norme CEI Fascicolo 1176 Edizione "Tubi per installazioni elettriche - Parte 1: Prescrizioni generali". - Norme CEI Fascicolo 1177 Edizione "Tubi per le installazioni elettriche - Parte 2: Norme particolari per tubi - Sezione uno - Tubi metallici". - Norme CEI Fascicolo 1286 Edizione 1990 e variante 23-31V 1 /1902V/ "Sistemi di canali metallici e loro accessori ad uso portacavi e portapparecchi". - Norme CEI 34-3 Fascicolo 1685 Edizione "Lampade fluorescenti tubolari per illuminazione generale". - Norme CEI Fascicolo 1348 Edizione "Apparecchi di illuminazione - Parte 1 : Prescrizioni generale e prove". - Norme CEI Fascicolo 1748 Edizione "Apparecchi di illuminazione - Parte 2 : Prescrizioni particolari - Apparecchi di emergenza". - Norme CEI Fascicolo 1528 Edizione "Apparecchi di illuminazione - Parte 2 : Prescrizioni particolari - Apparecchi fissi per uso generale". - Norme CEI "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua". Norme CEI Fascicolo 2093G Edizione Luglio "Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario". - Norme CEI 70-1 Fascicolo 1915E Edizioni 1992 I/E - "Gradi di protezione degli involucri (codice IP)". - Norme CEI 79-4 Fascicolo 1113 Edizione "Impianti antieffrazione, antiintrusione, antifurto e antiaggressione. Norme particolari per il controllo degli accessi." - Tabelle unificazione elettrica Unel. - Disposizioni dell'ente erogatore dell'energia elettrica (Enel). - Disposizioni ISPESL/USL. - Disposizioni comunali. - Disposizioni vari Enti preposti. 4

5 3 - DATI TECNICI DI PROGETTO Dati generali - Distribuzione bt 380 trifase con neutro 50Hz. - Stato del neutro: distribuito. - Sistema TT Protezione contro i contatti indiretti Saranno protette contro i contatti indiretti tutte le parti metalliche accessibili dell'impianto elettrico e degli apparecchi utilizzatori, normalmente non in tensione ma che, per cedimento dell'isolamento principale o per altre cause accidentali, potrebbero trovarsi sotto tensione (masse). Per la protezione contro i contatti indiretti dell'impianto elettrico utilizzatore sarà realizzato un idoneo impianto di terra. L impianto di terra consiste in n.4 picchetti in acciaio zincato infissi all interno di altrettanti pozzetti posti all interno dell edificio lungo la sua lunghezza e collegati da corda di rame da 35 mmq. al collettore di terra del quadro generale. COORDINAMENTO DELL'IMPIANTO DI TERRA CON DISPOSITIVI DI INTERRUZIONE La protezione contro i contatti indiretti sarà realizzata attuando il coordinamento fra l impianto di terra e gli interruttori automatici magnetotermici, differenziali previsti sui quadri elettrici Protezione delle condutture elettriche I conduttori che costituiscono gli impianti saranno protetti contro le sovracorrenti causate da sovraccarichi o da corto circuiti. Pertanto la protezione contro i sovraccarichi sarà effettuata in ottemperanza alle prescrizioni delle norme CEI In particolare i conduttori saranno scelti in modo che la loro portata (Iz) sia superiore o almeno uguale alla corrente di impiego (Ib) (valore di corrente calcolato in funzione della massima potenza da trasmettere in regime permanente). Gli interruttori automatici magnetotermici previsti avranno una corrente nominale (In) compresa fra la corrente di impiego del conduttore (Ib) e la sua portata nominale (Iz) ed una corrente di funzionamento (If) minore o uguale a 1,45 volte la portata (Iz) Protezione contro i contatti diretti In linea generale le parti attive saranno poste entro involucri o dietro barriere tali da assicurare almeno il grado di protezione IP2X, gli involucri e le barriere saranno saldamente fissati, avranno sufficiente stabilità e durata nel tempo in modo da conservare il richiesto grado di protezione e una conveniente separazione delle parti attive, nelle condizioni di servizio prevedibili, tenuto conto delle condizioni ambientali. Tale grado di protezione sarà comunque in linea generale elevato ad IP40 e, per le zone esterne e per alcuni locali tecnici ad IP55. 5

6 4 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI - ALIMENTAZIONE Gli impianti sono alimentati in bassa tensione dal locale ENEL adiacente tramite linea tetrapolare in cavo FG7R fino al quadro generale dove è previsto l ingresso dei cavi in doppio isolamento fino all interruttore magnetotermico differenziale generale. Nel dettaglio si possono individuare le seguenti categorie principali di lavoro: Canalizzazioni e Linee principali Impianto luce e forza motrice Quadri elettrici di zona Impianto di illuminazione di emergenza Impianto telefonico e trasmissione dati Impianto di rilevazione fumi Impianto anti-intrusione Impianto fonica di servizio e gestione delle emergenze Impianto gestione centralizzata illuminazione CANALIZZAZIONI La distribuzione principale è realizzata con cavi FG7OR posti in n.2 canalizzazioni in filo di acciaio elettrosaldato di dimensioni di mm. 110x200, poste all interno dei controsoffitti e sorrette mediante apposite staffe in acciaio zincato. In alcuni locali tecnici è prevista la posa in opera di canala in PVC a parete a tre settori IMPIANTO LUCE E FORZA MOTRICE - Gli impianti luce e forza motrice, avranno origine dal rispettivo quadro di zona, le dorsali sono previste in cavo FG7OR fino alle cassette di derivazione locali, dalle quali sono realizzate le derivazioni alle singole apparecchiature in cordicella (cavo N07V-K) posta in tubi pvc corrugato pesante, posti all interno delle pareti divisorie in cartongesso. Nel locale pompe di calore posto al secondo piano, gli impianti sono realizzati in tubo acciaio zincato IP65. Punti luce: nei corridoi e nelle zone ingresso è previsto un comando centralizzato dei punti luce mentre negli uffici e nei locali tecnici è previsto un comando locale. Un comando centralizzato dei punti luce è previsto al secondo piano dell edificio (Open Space) e nel Locale al piano terra destinato a sala Polifunzionale dove peraltro è prevista anche la dimmerizzazione dei corpi illuminanti. Prese: negli uffici sono previsti gruppi prese per postazioni di lavoro provvisti di prese energia, dati e fonia, negli ambienti comuni (corridoi zone ingresso, servizi igienici) sono previste prese di servizio così come da elaborati progettuali, al secondo piano (Open Space) sono previste isole di lavoro consistenti in colonne terra-tetto in alluminio provviste di gruppi prese per postazioni lavorative. Sono previste prese per alimentazione dei fancoil così come da elaborati progettuali. Corpi illuminanti: in generale tutti gli apparecchi illuminanti previsti sono di tipo da incasso al controsoffitto, in particolare al piano terra nel locale sala polifunzionale, saranno di forma circolare a n.2 lampade fluorescenti compatte da 32W e reattore elettronico dimmerabile, negli ambienti comuni ( corridoi, zone ingresso) sono previsti gli stessi apparecchi ma non dimmerabili. Negli uffici è previsto l impiego di apparecchi illuminanti incassati nel controsoffitto di forma quadrata (cm. 60x60) forniti di ottiche a bassa luminanza ( Dark) e n.1 lampada FLC da 55W. Nei locali tecnici i corpi illuminanti sono sempre da incasso cm. 60x60, ma con diffusore opalino e grado di protezione IP QUADRI ELETTRICI - E prevista la costruzione di n.1 quadro generale, n.3 quadri di zona di piano, n.1 quadro teatro, n.1 quadro compagnie, n.1 quadro CTA. Il quadro generale è previsto in carpenteria metallica verniciata a polveri epossidiche con sportello frontale in cristallo, grado di protezione IP55, delle dimensioni di mm x2.300x871, l ingresso dei cavi di alimentazione è realizzato in classe II di isolamento fino all interruttore generale consistente in 6

7 interruttore magnetotermico differenziale tarabile. Tutti gli apparecchi di protezione all interno del quadro generale hanno potere di interruzione minimo di 25 ka. Tutti i quadri di zona sono in lamiera verniciata a polveri epossidiche, con sportello in cristallo e grado di protezione IP55 e contengono gli interruttori di protezione delle linee in uscita così come risulta dagli schemi di progetto, tali interruttori hanno potere di interruzione minimo di 6 ka IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA - L impianto di illuminazione di sicurezza sarà realizzato nelle vie di fuga mediante apparecchi ad incasso di forma circolare provvisti di circuito di identificazione e fotodiodo idoneo ad essere utilizzato in sistema centralizzato di gestione. Gli apparecchi sono alimentati da gruppo soccorritore con potenza 6000 VA in cavo resistente all incendio FG10OM11 RF 31-22, inoltre è prevista anche una linea di controllo realizzata in cavo FG7OR che collega in parallelo tutti i circuiti di identificazione con la centralina tipo Dardo Plus o equivalente, per il controllo centralizzato, capace di eseguire test periodici sull impianto e di eseguirne la stampa su supporto cartaceo. Lampade SA autoalimentate per segnalazione vie di fuga IMPIANTO TELEFONICO E TRASMISSIONE DATI - Le prese telefoniche e trasmissione dati presenti alle postazioni di lavoro, sono tutte del tipo RJ45/S cat. 5e, connesse in cavo schermato FTP cat.5e fino ai pannelli di permutazione presenti in un unico rack posto al primo piano dell edificio. Il rack contiene i pannelli di permutazione RJ45 e le parti attive ( switch Hub ). Il centralino telefonico è collegato tramite cavi multicoppia ai pannelli di permutazione del Rack. Centralina telefonica con n.4 accessi base ISDN, n.48 attacchi utente analogico e n.16 attacchi utenti digitali IMPIANTO DI RILEVAZIONE FUMI - L impianto di rilevazione e allarme antincendio sarà dotato, nei suoi elementi costitutivi principali, dai componenti di seguito elencati: centrale di controllo e alimentazione indirizzata posta nel locale tecnico al primo piano rilevatori di fumo puntiformi foto ottici indirizzati pulsanti per l allarme manuale di tipo indirizzato posti in custodia sottovetro frangibile; attuatore di allarme ottico/acustico pannello remoto SEZIONAMENTO DI EMERGENZA - E previsto il sezionamento di emergenza generale con comando dalla reception, consistente in pulsante a fungo rosso sotto vetro frangibile agente sulla bobina di sgancio dell interruttore generale. E previsto anche il sezionamento di emergenza del gruppo soccorritore, realizzato sempre nella zona reception tramite pulsante a fungo rosso sotto vetro frangibile IMPIANTO ANTI-INTRUSIONE L allarme anti-intrusione sarà costituito da rilevatori puntiformi a doppia tecnologia, centralina a microprocessore a 48 zone e chiavi elettroniche per l accesso ai locali. 4.9 IMPIANTO FONICA DI SERVIZIO - Sono previsti n.2 impianti fonica distinti, uno che gestisce la fonica di servizio di tutta la struttura e che viene utilizzato per la gestione delle emergenze, l altro che gestisce un impianto di diffusori acustici di tipo professionale presenti nel locale al piano terra adibito a sala polifunzionale. Il primo impianto fa capo ad un rack posto nella zona reception ed è provvisto di una Unità di gestione e amplificazione espandibile equipaggiata per n.5 zone per totali 360W, n.1 microfono da tavolo per annunci (5 zone + funzioni) con autodiagnosi capsula di emergenza posto alla 7

8 reception e n.1 microfono dello stesso tipo ma chiuso in cassetta a parete, n.1 unità di emergenza e di potenza di scorta, diffusori da incasso per controsoffitto potenza Applicabile 9/6W. Il secondo impianto fa capo ad un rack posto nella sala polifunzionale ed è provvisto di n.3 microfoni di cui un radiomicrofono, n.1 riproduttore CD multiplo, amplificatore 180 W, diffusori a 2 vie bass-reflex con banda passante Hz. Potenza applicabile 30/45 W IMPIANTO COMANDI CENTRALIZZATI La centralizzazione è prevista mediante n.2 monitor 10 tipo Touch screen posizionati uno nella zona reception e l altro nella sala polifunzionale. Dal Touch screen principale posto presso la reception al piano terra, si comandano: - le accensioni / spengimenti di tutti gli ambienti comuni della struttura: corridoi, scale, locali al 2 piano (open space), lampade S.A.,per le quali sono inoltre definiti almeno n.5 scenari diversi. - accensione / spengimento UTA e controllo flusso aria (inverter) - accensione / spengimento gruppi frigo con possibilità di accensione in manuale e automatico tramite orologio ( almeno n.2 accensioni e n.2 spengimenti) - rilevamento stati di funzionamento e allarmi degli impianti comandati Dal Touch screen teatro, si comandano: - accensione / spengimento e regolazione dimmer dei corpi illuminanti della sala Polifunzionale per i quali sono definiti anche n.3 scenari diversi. - Accensione / spengimento UTA e controllo flusso aria (inverter) - Accensione / spengimento gruppi frigo con possibilità di accensione in manuale e automatico tramite orologio ( almeno n.2 accensioni e n.2 spengimenti) - rilevamento stati di funzionamento e allarmi degli impianti comandati 8

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