#02 FEBBRAIO ANNO DI BRILLANTI REALIZZAZIONI NELLA NUOVA ERA DI KOSEN RUFU MONDIALE

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1 STUDENTIin OLO #02 FEBBRAIO 2018 ANNO DI BRILLANTI REALIZZAZIONI NELLA NUOVA ERA DI KOSEN RUFU MONDIALE

2 Chiara De Paoli Responsabile nazionale Gruppo Studenti EDITORIALE DI FEBBRAIO Care amiche e cari amici del gruppo studenti, Il momento che stiamo vivendo rappresenta l occasione di incidere nella vita una nuova determinazione capace di tradursi in vittoria per tutto il Pochi giorni fa, sensei ha scritto: Conseguendo la vittoria, affiora la gioia e un inesauribile vitalità che porta a un nuovo progresso. La causa principale di una nuova vittoria è la vittoria stessa. Vincere, vincere e ancora vincere: questo è il ritmo con cui avanza la Soka Gakkai (NRU, 30, 5, 40). Il nostro maestro ha più volte definito gli studenti le stelle brillanti di speranza del ventunesimo secolo. Il XXI secolo ha bisogno di leader che si dedichino ad aiutare le persone. Mi piacerebbe che i miei discepoli del Gruppo studenti fossero le stelle guida in prima linea in questa rivoluzione, facendo progredire il mondo intero (Corriamo insieme verso kosen-rufu, pp ). Nell anno delle brillanti realizzazioni, ogni studente Soka - attraverso il suo impegno nello studio e nella propagazione della Legge Mistica - diventa quella stella capace di illuminare la strada per la vittoria di tutti. Come studenti italiani, la nostra promessa per il 2018 è di sostenere in prima linea la campagna Io sono Shin ichi Yamamoto, che ha come scopo la realizzazione di membri del Gruppo giovani in Italia entro il 18 novembre. Desideriamo farlo attraverso un dialogo sempre più sincero e coraggioso con i nostri amici e compagni di università, e approfondendo lo studio del Gosho nelle nostre riunioni mensili. Si apre febbraio, il mese dello shakubuku. Permettere alle persone che ci circondano di creare un legame con la Legge Mistica è quell azione capace di fare emergere l infinito potere ancora latente nelle nostre vite: un potere che si traduce in entusiasmo, gioia di vivere e saggezza per affrontare le sfide quotidiane. Scrive sensei: Qual è l origine del potere della gente? Spirito e azione. Vuol dire, per esempio, sforzarsi al massimo senza arrendersi in una materia che ci è difficile, oppure impegnarsi a studiare cinque minuti in più quando invece si avrebbe voglia di smettere. Può voler dire trovare il coraggio di salutare qualcuno con cui non si va d accordo oppure ringraziare chi ci aiuta senza provare imbarazzo. Non deve essere per forza qualcosa di grandioso. Continuate semplicemente a infondere coraggio e speranza a chi vi sta intorno, un poco alla volta. Questa è la rivoluzione del potere della gente (NR, 617, 33). E ancora: Quando voi cambiate, il vostro ambiente cambia. Il Gongyo che recitate mattina e sera e il vostro Daimoku vi danno il potere di realizzare questi cambiamenti in tutta libertà, ogni volta e ovunque desideriate, non importa quanto difficile sia la situazione in cui vi trovate. Una preghiera capace di scuotere l universo con la vostra profonda determinazione di vincere e di trasformare 1 EDITORIALE

3 definitivamente la situazione presente, sarà la forza propulsiva invincibile per realizzare la vostra rivoluzione umana (ibidem). Insieme, sfidiamoci ad accompagnare i nostri amici alle riunioni di discussione, contribuendo a creare un ambiente vivace e caloroso nel quale tutti possano sentirsi a casa! Utilizziamo ogni difficoltà nella nostra vita come motore propulsore per crescere e per brillare di un umanità sempre più vasta! 2 EDITORIALE

4 Samantha Calcagnile 26 anni, Pavia E ANCORA UNA VOLTA NON MI ARRENDO! Ho iniziato a praticare a giugno del 2012, durante il mio secondo anno di Università a Bologna, dove mi ero iscritta alla triennale di Fisica. A maggio del 2013 ho ricevuto il Gohonzon e ho iniziato a frequentare i meeting del gruppo studenti un anno dopo nel Pur partecipando con entusiasmo alle altre attività nella Soka Gakkai facevo molta fatica a partecipare con slancio alle attività di questo gruppo. Nonostante questo però cercavo sempre di frequentare i meeting studenti, al di là della fatica e del tempo, che a volte era poco fra impegni vari e personali e la responsabilità del settore alla quale mi dedicavo. Questo sentimento di fatica interiore rispecchiava proprio quello che avevo riguardo all Università e a sentirmi parte del gruppo studenti. La mia carriera universitaria era iniziata dopo la maturità classica e si era spostata da un ambito umanistico a un ambito scientifico senza però avere delle basi adeguate matematiche per affrontare l inizio del corso di studi in fisica che già di per sé non è agevole. Avevo però deciso di studiare una materia che mi piaceva perché altrimenti non avrei mai potuto approfondirla. Gli studi di fisica sono estremamente complicati e se non sostenuti da professori capaci ancora più ardui, almeno per me. I primi due anni passarono con tanta fatica. Abitavo 3 ESPERIENZA

5 alla pari in una parrocchia qui a Bologna (loro mi offrivano gratuitamente l alloggio e io li aiutavo nella mansioni domestiche) e durante la settimana frequentavo ore e ore di lezioni, come se fosse un tempo pieno. Il primo beneficio della pratica fu riuscire a sostenere meglio le ore di lezioni frustanti. Quando tornavo a casa la sera, pur continuando a non comprendere il contenuto di quanto era stato spiegato, non ero abbattuta ma avevo ancora energia per concludere la giornata con soddisfazione. Un altro beneficio immediato fu superare brillantemente l esame di analisi 1 che preparavo da due anni nonostante nei giorni precedenti all esame mio papà, a seguito di una crisi respiratoria, fu ricoverato in ospedale. Grazie alla pratica buddista che svolgevo ogni giorno l università iniziò a ingranare e pian piano le cose andarono meglio: un po di aiuto nello studio lo ricevevo anche dal ragazzo che frequentavo in quegli anni e, seppur fossi fuori corso, qualcosa in positivo si muoveva. Avevo il Gohonzon, il mio maestro, i compagni di fede e ogni volta che cadevo mi rialzavo. Recitavo Daimoku con impegno e diligenza, mi sfidavo nello studio e nella preparazione di tutti gli zadankai. A settembre del 2015 però mi lasciai con quel ragazzo. Fino a quel momento avevo permesso al mio ambiente, e quindi anche a lui, di non rispettarmi e il mio corpo aveva accusato togliendomi energia e voglia di vivere con seri disturbi alla tiroide, ipotiroidismo dovuto a stress prolungato e quindi depressione e stanchezza che non se ne andavano. In più avevo vissuto altre fatiche nel luogo in cui vivevo e che mi appesantivano pur dandomi la possibilità di essere indipendente e vicino all Università. Soffrii tantissimo a causa della poca fiducia in me stessa ma al contempo sentii una forza immensa scaturire dalla mia vita grazie al Buddismo. Sentivo che dentro di me c era una forza inesauribile e che dovevo lavorare profondamente sul percepire il mio valore per poi riuscire a mettere azioni concrete e far sbocciare appieno la mia missione. Iniziai a leggere ardentemente la Nuova Rivoluzione Umana incoraggiata dall immenso cuore del Presidente Ikeda che abbraccia tutto e tutti. Lottavo con tutta me stessa davanti al Gohonzon per sentire il mio valore: sapevo che senza avere la convinzione di essere un Budda non avrei passato gli esami di fisica. A quel punto mi mancavano cinque esami per laurearmi. Nonostante tutti questi sforzi a settembre fui bocciata all appello di nucleare non ricordandomi nulla di ciò che avevo studiato. A quel punto chiesi a mio papà se avesse potuto pagarmi la tassa per riscrivermi nel caso non mi fossi laureata a Marzo. Mi accolse con un grande cuore e decise di sostenermi. Non mollai però il colpo: volevo sfidarmi e provare a laurearmi a marzo. Recitavo tanto Daimoku e facevo tanta attività. Andavo a tutti i meeting del gruppo studenti e anche se entravo depressa e piangente poi ne uscivo incoraggiata e pronta a ripartire. Erano diventati per me un punto di appoggio insieme al maestro e al Daimoku per ritrovare la forza di rideterminare. Marzo 2016 si avvicinava. Iniziai a preparare l esame di Metodi matematici per la fisica. Fu molto pesante e per tre volte non riuscii a superarlo. Sulla base del Daimoku mi resi conto alla fine che marzo non era il tempo giusto per laurearmi. Grazie a questa decisione riuscii a dedicarmi alla tesi che desideravo fare, che richiedeva un lavoro lungo e attento, con l insegnante che volevo su un tema per me molto importante e che mi aveva toccata in prima persona Fattori che spingono gli studenti a iscriversi a fisica e motivi 4 ESPERIENZA

6 di insoddisfazione, analisi condotta sugli studenti di fisica di quell anno. Fu lei a propormela e fu incredibile quanto essa rispecchiò il mio sogno di realizzare una tesi per kosen-rufu che potesse sostenere tutti gli studenti! Avevo trasformato il karma in missione! Mi buttai a capofitto sul lavoro di tesi, che trovai bellissimo, entusiasmante e dove mi sentivo libera di esprimermi. Nel frattempo decisi di vivere da sola e trovai, sempre grazie alla pratica costante, una sistemazione perfetta tutta per me. Le lotte continuarono. In quel periodo a mio papà fu diagnosticato un tumore nel cavo orale. L intervento a rischio di vita e tutta la lunga degenza ospedaliera, le sue ricadute di salute e la fatica mi fecero fare un Daimoku disperato dal quale emerse una forza mistica e determinante per vincere nella mia vita. Studiai il Gosho Risposta a Kyo o e lo incisi nel mio cuore soprattutto le frasi: Nam-myoho-renge-kyo è come il ruggito di un leone. Quale malattia può quindi essere un ostacolo? (I trenta Gosho per l Ikeda Kayo-kai, Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, pagina 355) e Una spada sarà inutile nelle mani di qualcuno che non si sforza di lottare (Ibidem). Decisi quindi di non lesinare la mia vita per kosen-rufu: mi offrii per lo staff di cicerone per la mostra Senzatomica a Marzabotto, dove sentii la bellezza di avere delle classi di ragazzi a cui spiegare tante cose e dove determinai come beneficio dell attività di ritrovare una passione ardente per i miei studi. Arrivata a novembre mi ritrovai con un solo esame in meno alla laurea, oltretutto era un esame opzionale molto facile, rispetto a settembre dell anno prima. Stesso karma che si ripresentava. Fortuna che la lotta impossibile con la malattia di papà mi fece dire che io, nonostante non ci credessi per nulla e che non c erano le condizioni temporali per fare quattro esami di quella portata studiati tutti da capo a fondo, dovevo vincere. Sentivo che non dovevo mollare davanti alle manifestazioni dell ambiente che mi dicevano che era impossibile laurearmi. Diedi il primo esame il 22 dicembre, avendo ripassato solo 1/5 del programma che avevo studiato a gennaio e febbraio dell anno prima. Avevo cambiato profondamente qualcosa in me. Andai all esame con la fiducia di vincere non sapendo come. Finalmente stavo iniziando a guardare la mia vita così come la guarda sensei, piena di fiducia. Riuscii a prendere 25 con mia sorpresa e a spiegare durante l esame anche alcune cose di capitoli non ripassati. Ora gli ultimi tre esami. Ed ecco che c erano di nuovo tutte le mie tendenze e l ambiente che mi distraeva con ostacoli vari e sofferenze in altri contesti della mia vita, fra cui quello sentimentale. Riuscii a trovarmi alla fine della sessione di gennaio e febbraio con un unico appello disponibile e tre esami. Nel giro di una settimana e mezza li diedi affrontando lotte oltre ogni immaginazione ma riuscendo alla fine a vincere su tutto. Nel frattempo mio padre iniziò a stare sempre meglio e a riprendere in mano la sua vita con mia grande gioia e gratitudine. Così come ci insegna il Buddismo la mia felicità stava determinando anche la sua. Ora era il momento della corsa dalla prof per la tesi che, incredula del risultato, si era attivata per aiutarmi e sostenermi nella vittoria. Così il 24 marzo 2017 mi laureai con il voto di 92! Scelsi di proseguire i miei studi di storia e didattica della fisica a Pavia dove scoprii che avendo preso questo voto non avrei dovuto fare l esame di ammissione. Parlando con un prof di Bologna scoprii inoltre di avere un grande spirito critico e scientifico, 5 ESPERIENZA

7 6 ESPERIENZA che sono certa mi farà fare un pò più di fatica rispetto ai miei colleghi ma mi permetterà anche di andare in profondità e di innovare i metodi didattici troppe volte lontani dalle vere esigenze di apprendimento e comprensione degli studenti. Sentii di aver trasformato tanto fra cui l idea illusoria che avevo di me e del mio studio, mai sufficiente e all altezza degli altri e dei prof. In realtà ero io stessa che non credevo di fare mai abbastanza e di non meritarmi una gratificazione e una lode. Iniziai a provare tanta fiducia in me che mi sta permettendo tutt ora di credere in un progetto dove io sono creatrice. Ho fatto una grande esperienza nel trovare l abitazione giusta per me a Pavia al prezzo che desideravo e con persone desiderose di creare legami di valore. Ho iniziato il corso di studi con entusiasmo sfidando le difficoltà e le paure. Ora sono in piena sessione di esami e sto imparando a rinnovare ogni giorno questa fiducia per affrontare gli esami e la vita con questa nuova consapevolezza. Ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto, e tutte le magnifiche esperienze del gruppo studenti che mi hanno fatto ricordare che davanti all impossibile bisogna rilanciare con tanta forza e creatività senza arrendersi mai. Grazie anche al mio maestro che mi sostiene con queste parole: Può darsi che in questo momento la nostra vita sia piena di sofferenza. Ma così come il piacere non dura per sempre, lo stesso vale per il dolore. La vita è fatta di gioia e di sofferenza. Qualche volta vinciamo, altre volte perdiamo. Sia la gioia sia la sofferenza fanno parte della vita: questa è la realtà ed è il motivo per cui il Daishonin dice che dovremmo continuare a recitare Nam-myoho-renge-kyo così come siamo, gioiosi o sofferenti. Se lo facciamo, conseguiremo uno stato di felicità assoluta grazie alla saggezza e al potere della Legge Mistica e potremo condurre una vita in cui niente ci sconfiggerà. (Cos è la felicità pag 77 Daisaku Ikeda).

8 Responsabili nazionali del gruppo studenti STUDIO DI FEBBRAIO. VIVERE SECONDO IL GOSHO Amici e amiche, quando nel 2016 abbiamo avuto la possibilità di scambiare due chiacchiere con il sig. Fukuda (vice responsabile del dipartimento di studio della SGI), lui ci ha incoraggiato a studiare una lista di scritti di Nichiren Daishonin che sensei aveva indicato agli studenti Soka. Abbiamo colto la sfida nel 2017 e lanciato un ciclo di presentazione di questi Gosho sulla nostra rivista online, che si è concluso proprio lo scorso mese, impegnandoci ad approfondirne per primi lo spirito grazie alle lezioni di sensei. In questo momento siamo tutti uniti intorno al presidente Ikeda, mentre leggiamo le parole de La nuova rivoluzione umana (NRU) volume 30; ci sono tante campagne di studio, ogni anno, all interno della nostra organizzazione. Anche quest anno ci saranno gli esami di buddismo (l 8 aprile); ogni mese approfondiamo una lezione di sensei insomma, le occasioni proprio non mancano. Alla fine, è la decisione di ognuno di noi di mettere in pratica gli insegnamenti eterni del Buddismo quell elemento che fa la differenza nella nostra pratica. Sensei racconta, nel volume 6 della NRU, di quando nel 1961, insieme al gruppo studenti, tenne un ciclo di lezioni sulla Raccolta degli insegnamenti orali: [Shin ichi] chiese a un volontario di leggere le righe iniziali ad alta voce. [ ] Incoraggiato da Shin ichi uno dei presenti si alzò e lesse con voce esitante. [ ] Quando il giovane studente finì, Shin ichi disse con tono severo: che lettura fiacca! Quando leggiamo il Gosho dovremmo farlo con la profonda convinzione che quello che stiamo leggendo è la verità, l assoluta verità. In altre parole, dovremmo leggere con la fede, ricercare con la fede e capire con la fede. Quando studiamo il Buddismo dobbiamo accostarci con la fede. Persino Shariputra raggiunse l illuminazione non grazie al suo sapere o alle sue facoltà mentali, ma tramite la fede (NRU vol 6, pag 220). Subito dopo afferma: Il Gosho è l insieme delle parole del Budda. Ogni parola o frase è importante, soprattutto quando si tratta degli Insegnamenti orali; se vogliamo capirlo profondamente, dovremmo prima di tutto leggerlo ad alta voce più volte fino a memorizzarlo. Inoltre, dovremmo leggere il Gosho con le parole, con il pensiero e con le azioni. Ciò significa decidere di vivere secondo il Gosho, condividendone la filosofia con gli altri e mettendone in pratica, in prima persona, gli insegnamenti. Le nostre azioni dovrebbero essere coerenti con le nostre convinzioni: questo è il giusto atteggiamento con cui avvicinarsi allo studio del Buddismo ed è anche una premessa fondamentale della filosofia orientale. Con questa guida nel cuore abbiamo determinato 7 STUDIO

9 insieme di ripartire nello studio dei Gosho che abbiamo già affrontato negli scorsi mesi, per inciderli profondamente nella nostra vita. Questi scritti sono: Adottare l insegnamento corretto per la pace nel paese (RSND I, pag. 6-27); L apertura degli occhi (RSND I, pag ); L oggetto di culto per l osservazione della mente istituito nel quinto periodo di cinquecento anni dopo la morte del Tathagata (RSND I, pag ); Il vero aspetto di tutti i fenomeni (RSND I, pag ) Il conseguimento della Buddità in questa esistenza (RSND I, pag. 3-5); Lettera da Sado (RSND I, pag ). Ogni mese riporteremo sulla rivista alcuni estratti di questi scritti, affiancati da brani tratti dalle lezioni di sensei; l impegno che sensei ci incoraggia a mettere in questo studio è combattivo (BS 185). Il presidente Ikeda ci invita a leggere per intero i trattati e le lettere di Nichiren Daishonin, come se fossero indirizzati personalmente a ciascuno di noi, come se il Budda originale ci stesse parlando direttamente. (ibidem). Non possiamo riportare per intero i Gosho sulla nostra piccola rivista (anche perché molti di questi sono davvero molto lunghi!), ma speriamo di avanzare tutti insieme creando una gioiosa ondata di studio e di approfondimento del Buddismo nelle nostre vite. Già non vedo l ora di ricominciare a studiare il Gosho insieme! Per il mese di febbraio, invece, proponiamo di studiare il capitolo Giovani aquile della nuova rivoluzione umana, volume 6, in cui sensei si rivolge direttamente a noi studenti! 8 STUDIO