Divisione Studenti, Agosto 2016 #7

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1 i membri della divisione studenti a eciso di intraprendere il percorso un proprio per questo dobbiamo lottare limiti per disciplinarci e soprattut un profondo significato alla nostra i giorno noi rinnoviamo il nostro al Gohonzon e ogni giorno possiam na nuova strada praticando il Bud esta è la nostra più grande fortuna, nso possiamo sperimentare un gran libertà nella nostra vita anche quand o le situazioni STUDENTI più difficili. fi Nella ì come nel mondo IN VOLO accademico, è dav tr rovarsi a denigrare il potenziale um andonare l ideale e più alto di costrui età pacifica in cui si possa conviver i sul profondo rispetto per la sacrali a. Noi studenti sviluppiamo il no o trasformandolo, grazie alla pratica proprio per rispondere al nostro ma e le persone comuni. Allo stesso tem o basandoci su una fede profonda, ri ogni giorno il voto di migliorarci c en nte come esseri umani. È una lotta è la strada della rivoluzione uman Divisione Studenti, Agosto 2016 #7

2 Editoriale 2 La vera felicità 2 Un agosto indimenticabile 3 Esperienza 5 Studio dei saggi e discorsi di Sensei 8 Studio del mese AGOSTO

3 DITORIA EDITORIALE La vera felicità Amici e amiche della Divisione Studenti, è arrivato il caldo mese di agosto carico di tanto Sole e meravigliose ricorrenze! Grazie dal profondo del cuore per tutti i vostri sforzi quotidiani. Ognuno di voi è il tesoro più prezioso che ci sia. In questo mese Nichiren scrisse numerosi Gosho. Mi incoraggia profondamente pensare a con quanta dedizione, e con che spirito combattivo, abbia affrontato il periodo estivo con il desiderio di continuare a incoraggiare i suoi discepoli e portare avanti le attività di propagazione. Anche il nostro amato maestro Ikeda nel mese di agosto di 69 anni fa decise di cambiare profondamente la sua vita e il corso dell umanità aderendo alla Soka Gakkai. Inoltre quest anno, durante i corsi estivi Europei, si approfondirà il Gosho Adottare l insegnamento corretto per la pace nel paese uno dei Gosho fondamentali per la divisione studenti. Se vi preoccupate anche solo un po della vostra sicurezza personale, dovreste prima di tutto pregare per l ordine e la tranquillità in tutti e quattro i quadranti del paese. (RSND da pag. 6 a pag. 28) ci incoraggia Nichiren. Il Presidente Ikeda per commentare questo passo afferma: La chiave per stabilizzare la pace e la prosperità nel nostro mondo, come insegna il Daishonin nel suo trattato, risiede nel cuore degli esseri umani - nelle preghiere per la pace e la tranquillità formulate dalla gente - e in ogni persona che forgia una solida identità personale attraverso la propria rivoluzione umana. In assenza di azioni decise, tutto rimane astrazione, pura fantasia. Di solito, al momento di agire concretamente, spetta al singolo individuo decidere ciò che ritiene più opportuno. (...) La nostra meta è porre in primo piano la gente, in modo che ognuno di noi possa condurre un esistenza veramente umana e gustare una vita piena di gioia. Inoltre lo spirito del Risso Ankoku Ron è di far sì che questa filosofia si radichi a fondo nella società per creare, tramite il nostro impegno, un era radiosa per gli esseri umani. (Nuova Rivoluzione Umana 4 pag ). Sento che quando nella preghiera del mattino recito per porre al centro del mio cuore il desiderio di allinearmi con la preghiera e lo spirito del 2

4 mio maestro per espandere kosen rufu nel mondo, allora posso vivere davvero una giornata ricca di profondo significato, costellata di grandi emozioni e di dialoghi cuore a cuore basati sul buddismo. Le azioni coraggiose per farlo nascono come naturale effetto di questa potente e risoluta preghiera che rompe il guscio del piccolo io e desidera ardentemente la felicità di tutto il genere umano. Shakubuku nasce da un impulso irrefrenabile che sorge dalla fede e dalla compassione ci spiega Sensei ( L apertura degli occhi spiegazione pag. 261). A volte l oscurità sembra avere la meglio, a volte è così forte da non darti pace, ma l importante è non mollare e continuare ad avanzare un passo alla volta senza perdere mai la fiducia in noi stessi come ci mostra Sensei con la sua vita e, in questo numero di agosto, Noemi con la sua bellissima esperienza nello studio e Federico che, con il suo grande cuore di valoroso giovane uomo, ci presenta la straordinaria storia della scienziata Marie Curie. Ora in questo periodo storico, alla luce di ciò che sta accadendo in Europa e nel mondo, possiamo decidere di far splendere la nostra Buddità ancora più intensamente, di usare ogni cosa per diventare tutti insieme sempre più felici. Lottare contro l oscurità per realizzare kosen rufu è la lotta eterna dei nostri maestri. Sta a noi ora intraprendere uno shakubuku fresco e gioioso senza mai fermarci. Creare nuove amicizie, far emergere un autentica umanità., diffondere la speranza. Questa è la nostra missione. Come scrive Sensei nell ultimo editoriale Nè la ricchezza, né la fama e neppure un esistenza tranquilla garantiscono la felicità. Se invece si vive dedicando interamente la vita ad adempiere con perseveranza la propria missione, affrontando con coraggio qualsiasi avversità, calunnia o sofferenza scaturiranno gioia, fierezza e un profondo senso di appagamento. Non è forse questa la vera felicità? (Dall Editoriale di Daisaku Ikeda Il saggio si rallegra mentre lo stolto indietreggia, Nuovo Rinascimento 586). Grazie di cuore a tutti. Cristina Ropa Vice Responsabile Nazionale della Divisione Studenti Un agosto 2016 indimenticabile Amici e amiche, realizziamo tutti insieme un agosto 2016 indimenticabile che rimarrà negli annali di kosen rufu per l eternità! Ecco qui le ricorrenze di questo mese con alcune delle frasi più celebri per portarvele in treno, in spiaggia, in montagna, in giro ovunque voi vogliate per ricaricarvi e fare tanto gioioso e fresco shakubuku! 3 agosto 1276 Nichiren scrive Gli elementi essenziali per conseguire la Buddità. 4 agosto 1275 La Supremazia della Legge. 6 agosto 1275 Diversi corpi, stessa mente. Quando realtà e saggezza si fondono, si ottiene la Buddità nella propria forma presente. Esso (il Sutra del Loto) afferma che i Budda aprono la porta della saggezza del Budda a tutti gli esseri viventi, la mostrano, fanno si che essi si risveglino a essa e li inducono a imboccarne il sentiero. Comprendendo questa saggezza del Budda si consegue la Buddità. (spiegazione di Sensei a pag Gli insegnamenti della speranza ). Rafforza la tua fede ancora di più. Il ghiaccio è fatto di acqua, ma è più freddo dell acqua; il colore blu si ottiene dall indaco, ma, quando qualcosa viene ripetutamente tinta in questo, assume un colore più intenso di quello della pianta di indaco. Benché il Sutra del Loto sia sempre uguale, se tu continui a rafforzare la tua fede, il tuo colore sarà più intenso di quello degli altri e riceverai più benefici di loro. Perfino una sola persona se ha scopi contrastanti, finirà sicuramente per fallire. Ma cento o mille persone possono senza dubbio realizzare il loro scopo se hanno un unica mente. (pag Gli insegnamenti della speranza) 3

5 6 agosto 1945 ore 8:16 Lancio della bomba atomica Little Boy sulla città di Hiroshima. Tre giorni dopo: Nagasaki. Poiché le guerre cominciano nelle menti degli uomini, è nelle menti degli uomini che si devono costruire le difese della pace. (preambolo dell UNESCO) agosto 1947 Daisaku Ikeda partecipa al suo primo zadankai 15 agosto 1273 Risposta a Kyo o. 23 agosto 1277 Il reale aspetto del Gohonzon. 24 agosto 1947 Daisaku Ikeda diventa membro della Soka Gakkai. Shinichi Yamamoto era un giovane sincero, che non amava i giri di parole. La riunione aveva suscitato in lui un emozione profonda. (Riv. umana 2 pag ) Le sfortune di Kyo o Gozen si trasformeranno in fortuna. Raccogli tutta la tua fede e prega questo Gohonzon. Allora, che cosa non può essere realizzato? Credi nel Sutra del Loto quando dice: Questo stura può [ ] esaudirne i desideri proprio come una fresca e limpida fonte può soddisfare tutti coloro che sono assetati e Godranno di pace e sicurezza nell esistenza presente e nasceranno in circostanze favorevoli nelle successive. «Non cercare mai questo Gohonzon al di fuori di te. Il Gohonzon esiste solo nella carne di noi persone comuni che abbracciamo il Sutra del Loto e recitiamo Nam-myoho-renge-kyo. ( ) Il Gohonzon inoltre si trova solo nei due caratteri che significano fede. Questo intende il sutra quando afferma che si può accedervi solo grazie alla fede». Avere un maestro da seguire per tutta la vita è veramente un grande dono. ( ) Insieme a tutti voi, miei compagni membri di tutto il mondo, ho stabilito le fondamenta di kosen rufu in tutto il mondo su una scala senza precedenti. Non nutro nessun rimpianto, ho vinto in ogni campo e per me non c è soddisfazione più grande che poter comunicare il mio successo al mio maestro. Dedicarsi a realizzare un ideale condiviso con il proprio maestro è il modo di vivere più profondo e significativo. (pag. 201, Gli insegnamenti della speranza ) 24 agosto 1975 Giorno d Europa 24 agosto 1983 Nasce la divisione studenti in Italia 31 agosto 1962 Giorno della divisione studenti (9 settembre sarà il giorno della divisione studentesse). Nel pomeriggio del 31 agosto, nella sede del Seikyo Shimbun, Shin ichi diede il via alla sua prima lezione per i responsabili della Divisione Studenti. Una quarantina di partecipanti si sedette intorno al tavolo, pronta a intraprendere quel cammino con lui. ( ) Quando leggiamo il Gosho disse dovremmo farlo con la profonda convinzione che quello che stiamo leggendo è la verità, l assoluta verità. In altre parole dovremmo leggere con la fede, ricercare con la fede e capire con la fede. ( ) Il ciclo delle lezioni servì a Shin ichi per formare la futura generazione di responsabili della Soka Gakkai. Spesso diceva: Ho studiato i principi di kosen rufu sotto la guida di Toda. Il maestro spiega e il discepolo mette in pratica. In futuro vorrei che voi costruiste molto di più di quello che ho fatto io. Il nostro scopo è la felicità delle persone e la pace nel mondo. ( ) Lo spirito del Buddismo era stato trasmesso da Makiguchi a Toda e da questi a Shin ichi: ora il futuro della Soka Gakkai dipendeva dalla crescita dei nuovi discepoli. ( Giovani aquile NRU 6 da pag 197 a pag 241) La Divisione Studenti Italiana 4

6 SPERIEN ESPERIENZA Mi chiamo Noemi, ho 27 anni, abito a Cagliari e sono responsabile regionale della Divisione Studenti della Sardegna. Ho cominciato a praticare nel 2008 per via di una problematica relazione sentimentale e nel maggio del 2010 ho ricevuto il Gohonzon. Tuttavia, quella che qui vorrei raccontarvi, riguarda l esperienza all interno della Divisione Studenti. Sono sempre stata una buona studentessa e nel caos della mia vita lo studio non mi aveva mai creato nessun problema; sostenevo gli esami e li superavo sempre con voti non al di sotto del 28. Tutto andò liscio finché nel 2012, a due esami della Laurea, fui nominata responsabile regionale di questa Divisione. In brevissimo tempo cominciai anche io ad avere delle difficoltà: il mio penultimo esame mi fece capire cosa significasse essere bocciati; così, dal non essere mai stata bocciata, fui rimandata ben quattro volte prima di poter passare l esame. Ricordo quel periodo come confuso, sofferente e difficile, non capivo cosa mi stesse accadendo, dal momento che le mie bocciature non riguardavano la mia preparazione ma il rapporto che avevo con una docente, la quale diceva di non tollerare né me né il mio modo di essere. Era evidente che c era un problema: ma se non era la mia preparazione ad essere messa in discussione per quale ragione doveva esserlo la mia persona? Durante quei cinque mesi fui travolta dall incertezza e dallo sconforto che si accompagnarono a una serie di problemi e incomprensioni familiari. Non sapendo più cosa fare mi buttai a capofitto nell attività: mi occupavo, insieme ai miei corresponsabili studenti, dell organizzazione delle recitazioni per sostenere la mostra Senzatomica, che nel dicembre 5

7 2013 sarebbe approdata a Cagliari, facevo un turno Byakuren alla settimana, recitavo tanto daimoku, studiavo il gosho ogni giorno, portavo avanti l attività istituzionale e quella studenti. Ma nulla, la mia vita restava apparentemente immobile, i mesi passavano, la docente continuava ad insultare la mia persona e i problemi in famiglia si acuivano. Tuttavia, per quanto spesso possa sembrare di essere ad un punto morto, la vita prolifera anche quando non si vede. Iniziai così a stare meglio, a sentire la fiducia e a trasformare, davanti al Gohonzon, la rabbia che sentivo per la docente in grande compassione e rispetto; fu così che superai l esame a pieni voti tra i sorrisi della mia docente. Ma la fiducia acquisita svanì nuovamente: i problemi con i miei genitori, in particolar modo con mio padre, non si chetarono e quello che sarebbe dovuto essere il mio ultimo esame prima della laurea di luglio si rivelò un fallimento; a giugno fui infatti bocciata perdendo pertanto la sessione di Laurea. Ma stavolta reagì con più forza: all appello successivo decisi di sostenere nuovamente l esame, scrissi a Sensei promettendogli che avrei superato il mio ultimo esame e che in occasione del 18 Novembre 2013 mi sarei laureata. Mantenni le mie promesse: infatti il 22 novembre mi laureai in Lettere Moderne con il massimo dei voti. Ma la vera vittoria risiedeva nell essere riuscita, grazie alle difficoltà a chiarire con mio padre e ad aver instaurato con lui un rapporto ancora più meraviglioso di quello che io e lui avevamo sempre avuto, e nell essere diventata una studentessa di valore che affrontando quelle sofferenze e paure aveva sensibilizzato il proprio cuore così tanto da riuscire a percepire davvero appieno il cuore degli altri studenti che affrontavano quotidianamente quel genere di situazioni. Provai davvero una infinita gratitudine per il mio maestro che sentivo essere al mio fianco, con una fiducia sconfinata, in tutti quei mesi di dolore. Grazie alle difficoltà ero diventata una studentessa migliore e una responsabile di valore perché ora potevo davvero capire a fondo; del resto non si era mai vista una responsabile studenti che non aveva mai provato ansie, paure e preoccupazioni prima di sostenere un esame! Terminai la triennale nel migliore dei modi possibili, mi iscrissi subito al corso di laurea Magistrale in Storia che affrontai con uno spirito differente: comincia a sentire profondamente lo spirito di questa Divisione e la mia missione; ogni volta, prima di un esame, recitavo daimoku e gongyo non solo per il superamento di questo, ma per riuscire ad incoraggiare i miei colleghi, dando io per prima l esempio, sostenendoli, incoraggiandoli e trasmettendo loro fiducia e serenità, e anche per poter dialogare col mio docente che desideravo considerare prima di tutto un Budda. L attività studenti decollò: gli appuntamenti se prima sporadici e poco frequentati erano diventati settimanali, e dettaglio non trascurabile era la nascita di un gruppetto stabile più o meno assiduo. Inutile dire che con questa determinazione i due anni di Specialistica siano volati e in un baleno mi sia ritrovata a meno un esame dalla fine. 6

8 Tuttavia gli ostacoli non tardarono a manifestarsi: avevo determinato che mi sarei laureata a luglio di quest anno, ma a metà marzo avevo un esame impegnativo da sostenere e una tesi magistrale da scrivere. Mi sembrava impossibile, sentivo che non ce l avrei mai fatta e la paura di ricadere nel vortice della sfiducia che aveva accompagnato il mio penultimo esame alla triennale era dietro l angolo. Passavo le giornate a piangere, schiacciata totalmente dal peso dell impotenza. Finché una mattina mi alzai e decisi che avrei fatto qualcosa, che mi sarei sforzata nell attività, che avrei recitato due ore di daimoku al giorno e che non solo avrei vinto per me, ma che avrei vinto per tutte quelle persone che non avevano avuto la grande fortuna di studiare. I mesi di marzo, aprile, maggio e giugno furono duri e impegnativi: mi alzavo la mattina alle sei, leggevo le parole del mio maestro e poi davanti al Gohonzon, col daimoku, cercavo di farle mie e sperimentarle nella mia vita quotidiana. Sentivo che avevo un gran bisogno di ritrovare la fiducia, così recitavo per sentirla verso me stessa e per poterla poi infondere a tutti gli altri. Volevo provare fiducia verso tutto e tutti, credere nel potenziale non solo mio ma di chiunque mi circondasse, e soprattutto volevo sentire un rispetto profondo verso qualsiasi persona incrociasse il mio cammino. I giorni e i mesi passavano ed io riuscivo a fare tutto, compreso lo studio per l ultimo esame e la preparazione della mia tesi. Arrivò giugno e mi ritrovai con una tesi scritta e apprezzata dal mio docente, che una mattina mi disse: Tu per me sei l eccellenza, non deludermi. Forte di queste parole decisi che per quanto stanca non avrei dovuto mollare e che avrei superato anche l ultimo esame brillantemente. Arrivò il 15 giugno, data dell esame, arrivai agitata ma il pensiero di sapere Sensei con me mi alleggeriva. Sostenni l esame e lo superai con 30 e lode. Ma particolare non trascurabile, quella mattina, nonostante le mie paure incontrai una ragazza che qualche tempo prima venne a divisione studenti, mi riconobbe subito e io vedendola agitata per il suo esame (perché anche lei quella mattina doveva sostenerne uno) la incoraggiai fino all instante prima che lei entrasse in studio a sostenere il suo. Superato anche l ultimo esame mancava ora solo la discussione della mia tesi; ero felicissima e fiera di me perché ero riuscita non solo nel mio obiettivo, ma perché avevo creato valore durante tutto il percorso, superando non solo gli esami ma fronteggiando al contempo un ricovero repentino e un intervento di madre e alcuni problemi di salute miei. Ma non era ancora finita, desideravo discutere la mia tesi con docenti che apprezzassero il mio lavoro e che dunque ne riconoscessero il valore. Volevo vincere e volevo farlo per me stessa, per il mio maestro, per mia madre che ha la quinta elementare e che per aiutarmi negli studi va a fare le pulizie per 150 euro al mese, per mio padre che fa l operario e per mia nonna che sa leggere ma non scrivere. Dovevo vincere anche per loro, perché quella Laurea non era solo la mia, era anche e soprattutto loro e per loro. Lo scorso 8 Luglio ho discusso la mia tesi magistrale in armonia con la commissione, con i miei parenti e con i miei amici; ho preso 110 e Lode e il mio relatore e la mia controrelatrice al momento dei saluti mi hanno stretto la mano e dato un bacio. Appena finito ho baciato mia madre, ho dato la pergamena a mio padre e ho salutato mia nonna, dicendo loro che quella vittoria era nostra e che ce la meritavamo. Provo una gioia indescrivibile perché quando si decide di vincere in maniera condivisa tutto ha un sapore diverso. Ringrazio la Divisione Studenti perché è quella che mia ha consentito di migliorarmi davvero profondamente, di non abbandonare mai le speranze, di credere sempre, di non perdere mai la fiducia. In tutte le battaglie mi sono sempre protetta col daimoku e appoggiata al mio maestro e ai suoi incoraggiamenti, senza i quali non sarei riuscita a fare nulla. Non trovo le parole per esprimere la gioia e l onore che provo per aver avuto la grande fortuna di far parte di questa Divisione che mi ha forgiata, migliorata e fatto conoscere studenti meravigliosi con i quali ho condiviso lotte, speranze e dolori. In conclusione vorrei condividere con voi una frase di un Gosho che mi ha accompagnata durante tutto il mio percorso di studi all Università, è tratta da Il vero aspetto del Gohonzon : Come una lanterna nell oscurità, come un forte braccio che ti sostiene lungo un sentiero infido, il Gohonzon di proteggerà Signora Nichinyo, dovunque tu vada. Noemi Pili 7

9 TUDIOD STUDIO DEI SAGGI E DISCORSI DI SENSEI Studio del mese Agosto UNA TRIONFANTE DEDIZIONE ALL APPRENDIMENTO Nel mese di agosto ci concentreremo a studiare la fulgida vita di Marie Curie nel medesimo capitolo del libro Corriamo insieme verso Kosen Rufu. Questa lezione in sei puntate è stata dedicata dal presidente Ikeda alle studentesse del collegio femminile Soka nell Università Soka in Giappone. Leggendo questo scritto si percepiscono le grandissime speranze e aspettative verso le giovani donne della Soka Gakkai, sentimenti che sono sempre espressi con grandissimo affetto e fiducia: infinita speranza che mia moglie ed io nutriamo ( ) per tutte le giovani donne della SGI che consideriamo le nostre figlie più care (pag. 110). Per i giovani uomini queste pagine contengono preziosissimi spunti per fare proprio l atteggiamento di rispetto verso tutte le persone (ed in particolare le donne e le giovani donne) che si sforzano di superare gli ostacoli del proprio karma. La storia comincia raccontando l adolescenza della giovane Marie che dovette affrontare difficoltà di ogni sorta nella Polonia occupata dalla Russia zarista di fine 800. Che sia il XIII, il XIX o il XXI secolo, la chiave per diventare esseri umani di grande valore è sempre la stessa: talvolta si sentiva veramente disperata, addirittura perse quasi la voglia di vivere, 8

10 ma si risollevava sempre. Non si sarebbe mai arresa, non avrebbe mai accettato la sconfitta. Lottò contro le avversità (pag. 109). Grazie a questo atteggiamento la Curie non rinunciò mai al suo sogno di poter frequentare l università. Dopo anni di duro lavoro per raccogliere i risparmi necessari a studiare, si trasferì a Parigi dove usava ogni momento per approfondire le sue conoscenze in condizioni di quasi totale indigenza. La motivazione che la spingeva oltre i limiti dell ambiente era la sua passione per lo studio e il desiderio di ripagare il debito di gratitudine verso il suo paese ed i suoi genitori. Più avanti nella sua vita, dimostrò che in realtà lo scopo delle sue azioni era ancora più ampio: sostenere e alleviare le sofferenze di tutta l umanità grazie alle sue fantastiche scoperte scientifiche. Gli sforzi di tutti gli studenti che si stanno impegnando nel lavoro o nello studio in questo torrido agosto nobilitano e danno dignità alla vita. La Curie afferma la nostra società, nella quale regna un avido desiderio per la ricchezza e la lussuria, non comprende il valore della scienza (pag. 122). Gli studenti della Soka Gakkai che offrono la loro passione nello studio per la realizzazione di Kosen Rufu, rendono ancora più significativa questa inversione di tendenza nel karma dell umanità! L intera vita della Curie è stata una lotta a beneficio di tutta l umanità, una vita vissuta in accordo con ciò che il Buddismo chiama il comportamento del Bodhisattva (pag 134). Capitò che Marie Curie si trovasse per lungo tempo bloccata nel suo lavoro senza ottenere apparenti progressi, tuttavia senza lasciarsi mai sconfiggere riuscì infine a realizzare le prove scientifiche delle sue intuizioni. In un certo senso visse quello che il presidente Toda affermava: quando le persone lasciano la propria casa per recarsi a lavorare dicono vado a lavoro. In realtà dovrebbero dire vado a combattere, perché il lavoro è una sfida (pag. 132). Viviamo tutti insieme ogni giorno di questo agosto con la decisione di approfondire la nostra conoscenza a beneficio di Kosen Rufu! Scopriamo fino in fondo il mondo di Buddità grazie al gioioso mezzo dello shakubuku! Federico Bobbio Vice Responsabile Nazionale della Divisione Studenti 9