La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, composta dai Magistrati: Nell adunanza del 13 novembre 2012

Transcript

1 CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE Delibera n. 430/2012/SRCPIE/PREV La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, composta dai Magistrati: Dott. Enrica LATERZA Presidente Dott. Mario PISCHEDDA Consigliere Delegato Dott. Gianfranco BATTELLI Consigliere Dott. Giancarlo ASTEGIANO Consigliere relatore Dott. Giuseppe Maria MEZZAPESA Primo Referendario Dott. Walter BERRUTI Primo Referendario Dott. Alessandra OLESSINA Primo Referendario Nell adunanza del 13 novembre 2012 Visto l art.100, comma 2, della Costituzione; Visto il Testo Unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con Regio Decreto 12 luglio 1934, n.1214 e successive modificazioni; Vista la Legge 21 marzo 1953, n.161; Visto l art.3 della Legge 14 gennaio 1994, n.20; Visto l'art.27 della Legge 24 novembre 2000, n.340; Visto l art.1, co. 2 del D.L. 10 ottobre 2012, n.174, in corso di conversione in legge; Visti i provvedimenti trasmessi dalla Regione Piemonte e sottoposti al controllo preventivo di legittimità ai sensi dell art.1, co. 2 del citato D.L. 10 ottobre 2012, n.174; Vista la relazione di deferimento all esame collegiale della Sezione, del 5 novembre 2012 prot. n , in relazione ad un atto regionale e precisamente: 1. D.G.R. Regione Piemonte, , in data 31 ottobre 2012, avente ad oggetto Servizio di gestione degli impianti di innevamento siti nel comprensorio sciistico Via Lattea. Provvedimenti. Vista l Ordinanza presidenziale n. 39/2012, depositata in data 6 novembre 2012, con la quale il Presidente di questa Sezione di Controllo ha convocato la Sezione 1

2 medesima per l odierna adunanza e ha nominato relatori il Consigliere Delegato Mario Pischedda e il Magistrato Istruttore Consigliere Giancarlo Astegiano; Visti i documenti trasmessi dalla Regione Piemonte; Udito il relatore, Magistrato Istruttore Consigliere Giancarlo Astegiano; Intervenuti in udienza per conto dell Amministrazione regionale: la Dott.ssa Giulia MARCON, responsabile del settore regionale Affari internazionali ; il Dr. Marco MORATTO, responsabile del Settore regionale Bilancio ; il Dr. Alfonso FACCO, responsabile del Settore regionale Programmazione negoziata ; il Dr. Mario GOBELLO, responsabile del Settore regionale Istruzione ; il Dr. Paolo CUMINO, responsabile del Settore regionale Produzioni Zootecniche ; l Ing. Graziano VOLPE, responsabile del Settore regionale Risanamento acustico, elettromagnetico ed atmosferico e grandi rischi ambientali ; la Dr.ssa Stefania CROTTA, responsabile del Settore regionale Sviluppo energetico sostenibile ; la Dr.ssa Lucia BARBERIS, responsabile del Settore regionale Promozione, Sviluppo e disciplina dell artigianato. Premesso in FATTO In data 2 novembre 2012 è stato trasmesso alla Sezione, ai fini del controllo preventivo di legittimità previsto dall art. 1, co. 2 del d.l. 10 ottobre 2012, n. 174, in corso di conversione in legge, il seguente atto: 1. D.G.R. Regione Piemonte, , in data 31 ottobre 2012, avente ad oggetto Servizio di gestione degli impianti di innevamento siti nel comprensorio sciistico Via Lattea. Provvedimenti. A seguito dell esame del provvedimento e della relativa documentazione da parte del Magistrato istruttore e del Consigliere delegato, la questione è stata deferita all esame collegiale della Sezione, dando termine all Amministrazione per eventuali deduzioni, al fine di decidere alcuni profili di particolare rilevanza, pregiudiziali e preliminari al fine della registrazione, quali, in particolare, l individuazione della tipologia di atti sottoposti a controllo, i parametri di verifica da applicare in relazione a ciascun atto e, a seguire, procedere alla verifica di ciascun della conformità al modello normativo e alla conseguente registrazione di ciascun provvedimento. Ad integrazione della documentazione allegata al provvedimento trasmesso alla Sezione per la registrazione, l Amministrazione regionale ha inviato, prima dell adunanza, alcuni documenti ulteriori. Considerato in 2

3 DIRITTO 1. Il d.l. 10 ottobre 2012, n. 174, in corso di conversione, ha introdotto nell ordinamento, per la prima volta, il controllo preventivo di legittimità nei confronti di alcuni atti delle Amministrazioni regionali a statuto ordinario. Questa nuova forma di controllo si differenzia dal controllo preventivo di legittimità sugli atti dello Stato, svolto tradizionalmente dalla Corte dei conti, sia in relazione alla tipologia di atti sottoposti a controllo che ai parametri di verifica da applicare in relazione a ciascun atto. 2. Quanto al primo profilo, il legislatore ha previsto che il controllo si eserciti in relazione a: - gli atti normativi a rilevanza esterna, aventi riflessi finanziari, emanati dal governo regionale ; - gli atti amministrativi, a carattere generale e particolare, adottati dal governo regionale e dall'amministrazione regionale, in adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'italia all'unione europea ; - gli atti di programmazione e pianificazione regionali, ivi compreso il piano di riparto delle risorse destinate al finanziamento del Servizio sanitario regionale. In sostanza, il controllo preventivo non si esercita su tutti gli atti della Regione ma solo in relazione ad alcune categorie. Peraltro, l individuazione in concreto di quali atti siano sottoposti al controllo preventivo di legittimità non appare immediata poiché il legislatore ha indicato le tre tipologie di provvedimenti mediante definizioni di carattere generale che richiedono una specifica attività interpretativa diretta ad individuare, in concreto, le caratteristiche che devono possedere i singoli atti al fine di rientrare in ciascuna delle tipologie indicate sopra. La Sezione, esaminata la disposizione in relazione sia alla sua formulazione letterale che agli scopi perseguiti dal legislatore, ritiene che siano sottoposti a controllo: - gli atti normativi a rilevanza esterna, aventi riflessi finanziari, emanati dal governo regionale, vale a dire i regolamenti emanati dalla Giunta regionale e gli altri atti che abbiano la caratteristica di contenere disposizioni di carattere generale di tipo finanziario; - gli atti amministrativi, a carattere generale e particolare, adottati dal governo regionale e dall'amministrazione regionale, in adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'italia all'unione europea, vale a dire gli atti amministrativi che siano stati adottati in relazione all attuazione di politiche comunitarie, con l esclusione degli atti amministrativi che non trovino il loro fondamento nei Trattati o in Regolamenti dell Unione europea; 3

4 - gli atti di programmazione e pianificazione regionali, ivi compreso il piano di riparto delle risorse destinate al finanziamento del Servizio sanitario regionale, vale a dire gli atti con i quali si esplica la programmazione finanziaria regionale. 3. Quanto ai parametri, il legislatore ha precisato che il controllo della Sezione regionale della Corte dei conti ha ad oggetto la verifica del rispetto dei vincoli finanziari derivanti dall'appartenenza dell'italia all'unione europea, del patto di stabilità interno, nonché del diritto dell'unione europea e di quello costituzionale. La norma contenuta nel co. 2 dell art. 1 del citato d.l. n. 174 non è diretta a prevedere un generalizzato controllo di legittimità in relazione agli atti che rientrano in una delle categorie indicate sopra, quanto, piuttosto, una verifica limitata ai parametri enunciati dalla disposizione stessa. Peraltro, considerata la formulazione letterale della norma ( verifica del rispetto dei vincoli finanziari derivanti dall'appartenenza dell'italia all'unione europea, del patto di stabilità interno, nonchè del diritto dell'unione europea e di quello costituzionale), la Sezione, richiamata la tipologia di controllo affidata alla Corte dei conti, le ragioni di urgenza che hanno giustificato l intervento legislativo mediante decreto legge e i criteri individuati dal legislatore, così come enunciati sopra, ritiene che il controllo previsto dall art. 1, co. 2 del d.l. 10 ottobre 2012, n. 174, in corso di conversione, sia diretto a verificare la legalità finanziaria di ciascun provvedimento. Detta conclusione sembra confermata dalla circostanza che è richiesto alla Corte, innanzitutto, di verificare che l atto non si ponga in contrasto con i vincoli finanziari derivanti dall'appartenenza dell'italia all'unione europea e con il patto di stabilità interno, demandandosi alla magistratura contabile un controllo sull osservanza dei principali parametri finanziari che i soggetti che costituiscono la Repubblica, così come individuati dall art. 114 della Costituzione, devono osservare nello svolgimento della loro attività. In proposito, al fine di permettere che il controllo sull osservanza del patto di stabilità interno, riferito a ciascun atto, possa esplicarsi compiutamente, deve ritenersi che l Amministrazione regionale al momento dell emanazione di ciascun provvedimento sia tenuta a dimostrare che lo stesso non si pone in contrasto, in concreto, con gli obiettivi del Patto previsti per la Regione al momento dell emanazione. Ma anche l individuazione quali ulteriori parametri di riferimento del diritto dell Unione europea e del diritto costituzionale deve essere intesa quale verifica riferita all osservanza dei principi della legalità finanziaria nei termini declinati dalle norme fondamentali dell Unione europea e della Costituzione. 4

5 Ne consegue che l accertamento riferito all osservanza del diritto dell Unione europea non può essere inteso quale verifica di conformità in relazione a tutte le disposizioni di carattere normativo presenti nell ordinamento dell Unione poiché ciò implicherebbe un controllo di legittimità generalizzato, riferito ad ogni disposizione anche settoriale. Al contrario, siccome il Governo, con il citato decreto legge n. 174, ha inteso tutelare l equilibrio della finanza pubblica deve ritenersi che il parametro diritto dell Unione europea si riferisca alle sole disposizioni di carattere finanziario dirette a preservare l osservanza delle norme dei Trattati europei e dei Regolamenti dell Unione che hanno posto vincoli all attività finanziaria dei singoli Paesi, in relazione alla necessità dell osservanza del Patto di stabilità e crescita europeo e della disciplina dei bilanci pubblici (Trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance nell unione economica e monetaria, cd. Fiscal Compact, sottoscritto a margine del Consiglio europeo dell 1-2 marzo 2012), nonché alle altre disposizioni di carattere finanziario che regolamentano l appartenenza all Unione europea ed il funzionamento del mercato comune. Analogamente, il riferimento al diritto costituzionale individua quale parametro di verifica le sole norme della Costituzione che hanno incidenza sulla gestione finanziaria delle Regioni (quali, in via esemplificativa: artt. 23, 53, 81, 97, 117, 119 e 120). 4. Sulla base delle considerazioni che precedono, il Collegio, in relazione alla D.G.R. Regione Piemonte, , in data 31 ottobre 2012, avente ad oggetto Servizio di gestione degli impianti di innevamento siti nel comprensorio sciistico Via Lattea. Provvedimenti, svolge le seguenti considerazioni. Con l atto in esame la Giunta regionale ha deliberato di impegnare le Direzioni Regionali Turismo, Cultura e Sport, Risorse Umane e Patrimonio e Trasporti Infrastrutture Mobilità e Logistica, secondo le rispettive competenze, a mettere in atto tutti gli adempimenti amministrativi e contrattuali idonei a provvedere, in base a specifiche condizioni individuate nella delibera allo svolgimento di trattativa con la Società Sestrieres S.p.A., per l affidamento alla medesima del servizio di gestione degli impianti di innevamento siti nel comprensorio sciistico Via Lattea. Conseguentemente, la delibera in esame non rientra nella categoria degli atti normativi a rilevanza esterna che presentino riflessi finanziari e neppure nella categoria degli atti amministrativi, a carattere generale e particolare, adottati dal governo regionale e dall'amministrazione regionale, in adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'italia all'unione europea poiché il provvedimento non risulta essere stato adottato in relazione ad obblighi derivanti dall appartenenza all Unione europea e, pertanto, non è 5

6 assoggettato al controllo preventivo previsto dall art. 1, co. 2 del d.l. n. 174 del 10 ottobre 2012, in corso di conversione. P.Q.M. La Sezione regionale di controllo per il Piemonte: dichiara il non luogo a provvedere, in quanto non rientrante fra gli atti sottoposti a controllo preventivo ai sensi dell art. 1, co. 2 del d.l. 10 ottobre 2012, n. 174, in corso di conversione in legge, in relazione alla D.G.R. Regione Piemonte, , in data 31 ottobre 2012, avente ad oggetto Servizio di gestione degli impianti di innevamento siti nel comprensorio sciistico Via Lattea. Provvedimenti. Ordina la restituzione degli atti all Amministrazione emanante. Manda alla Segreteria di comunicare la presente delibera alla Amministrazione nei termini previsti dall art. 27, comma 2, Legge n. 340/2000. Così deliberato in Torino, nell adunanza del 13 novembre I Relatori F.to Consigliere Delegato Mario PISCHEDDA F.to Consigliere relatore Giancarlo ASTEGIANO Il Presidente F.to Dott.ssa Enrica LATERZA Depositato in Segreteria il 28/11/2012 Il Funzionario preposto F.to Dott. Federico Sola 6