PROCEDURA PER L AFFIDAMENTO AI SENSI DEL COMBINATO DISPOSTO DEGLI ARTT. 252, 267, COMMA 10 DEL D.P.R. 207/2010 E S.M.I. E DELL ART.LGS. N.M.
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1 ALL. A PROCEDURA PER L AFFIDAMENTO AI SENSI DEL COMBINATO DISPOSTO DEGLI ARTT. 252, 267, COMMA 10 DEL D.P.R. 207/2010 E S.M.I. E DELL ART. 125, COMMA 11, ULTIMO PERIODO DEL D.LGS. N. 163/2006 E S.M.I. DELLE ATTIVITÀ INERENTI LE INDAGINI SONDAGGI, CAMPIONAMENTO E ANALISI DI RIFIUTI, TERRENO, SEDIMENTI E ACQUE SUPERFICIALI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PIANO DI CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE DI DUE DISCARICHE UBICATE SU MONTE CATICCHIO IN LOCALITA PAGANICA (L AQUILA) CUP: J11I CIG: Z4304E63AA CAPITOLATO TECNICO
2 Sommario 1 PREMESSA 3 2 OGGETTO DELL AFFIDAMENTO 4 3 SPECIFICHE PER L ESECUZIONE DELLE INDAGINI Sondaggi ambientali Campionamento delle matrici: suolo, rifiuto, sedimento e acque superficiali Campioni rimaneggiati per analisi fisiche Campioni per analisi ambientali Prelievo campioni di Top - soil Prelievo campioni di sedimento Prelievo acque superficiali Conservazione dei campioni per analisi ambientali Analisi fisiche di laboratorio Apertura e descrizione geotecnica di campioni rimaneggiati e caratterizzazione fisica Analisi granulometrica per vagliatura Analisi granulometrica per sedimentazione Analisi chimiche di laboratorio 17 2
3 1 PREMESSA In data 2 dicembre 2010, il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Commissario Delegato per la Ricostruzione, la Provincia dell Aquila ed il Comune di L Aquila hanno sottoscritto il Protocollo d intesa contenente Azioni di recupero e riqualificazione ambientale della Cava ex Teges in Località Pontignone nella frazione di Paganica (Comune di L Aquila). L art. 2 del Protocollo dispone la caratterizzazione finalizzata alla bonifica ambientale dell area di Monte Caticchio, interessata nell estremità S-E (in località Paganica) e nell estremità N-O (in località Tempera), dalla presenza di due discariche di RSU (Figura 1). Figura 1: Inquadramento geografico dell area Per le due discariche, rispettivamente censite all anagrafe dei siti contaminati con codice AQ e AQ230034, in data 2 marzo 2010, in sede di Conferenza dei Servizi, sono stati approvati i Piani di caratterizzazione ambientale predisposti nel 2009 da ASM S.p.A.. Con nota prot. n. 829 del 16 gennaio 2012 il Soggetto Attuatore per la gestione delle macerie ha richiesto alla Sogesid di eseguire i suddetti Piani, modificati secondo le prescrizioni della suddetta Conferenza dei Servizi. 3
4 2 OGGETTO DELL AFFIDAMENTO Le indagini previste sono mirate al riconoscimento del modello geologico-ambientale, nonché alla verifica dell estensione e della continuità della contaminazione nell intorno delle discariche. In particolare, il Piano prevede l esecuzione delle seguenti attività: sondaggi a carotaggio continuo; prelievo di campioni di terreno a profondità prefissate per analisi chimiche; prelievo di campioni di terreno a profondità prefissate per analisi fisiche; prelievo di campioni dai corpi discarica; prelievi di campioni di top soil; prelievi di campioni di sedimento nell alveo del fiume Vera, a ridosso dell area di studio; prelievi di campioni di acque superficiali del fiume Vera, a ridosso dell area di studio; analisi fisiche di laboratorio (granulometria); analisi chimiche sulle matrici: terreno, rifiuto, sedimento, acqua superficiale. A queste attività si deve associare una relazione geologica, idrogeologica e ambientale di un area di estensione adeguata che includa le due discariche e che tenga conto di tutte le indagini eseguite. È esplicito patto contrattuale che tutte le attività previste nel presente Capitolato debbano essere eseguite con i più moderni e perfezionati strumenti e mezzi meccanici, di tale produttività e numero da assicurare la tempestiva ultimazione delle prestazioni richieste eseguite a perfetta regola d arte, secondo le prescrizioni stabilite dal presente Capitolato. Le attività dovranno essere eseguite da personale specializzato e opportunamente istruito utilizzando strumentazione e procedure di sicurezza adeguate alle attività da svolgersi. In particolare l impresa deve assicurare, a proprie spese, durante tutte le fasi di indagine, l'assistenza di un proprio Geologo, con esperienza almeno decennale, al quale affidare la Responsabilità delle attività eseguite. Tale requisito è elemento fondamentale per l aggiudicazione dei servizi. Per ogni singola attività, l Affidatario dovrà eseguire una serie di regole generali quali: - assicurarsi che i punti di indagine siano accessibili e se necessario esistano i necessari permessi; - assicurarsi che il personale a esso affidato sia sufficiente e professionalmente idoneo allo svolgimento delle attività da effettuare; 4
5 - assicurarsi che ogni procedura sia opportunamente documentata ed effettivamente eseguita; - assicurarsi che le apparecchiature e i contenitori siano adatte allo scopo, pulite e asciutte prima del loro utilizzo; - assicurarsi che tutte le procedure descritte nel Capitolato tecnico siano effettivamente applicabili nella realtà, che queste siano applicate e/o non comportino contaminazione o alterazione alle matrici in sito, ai campioni, o pregiudichino la sicurezza degli operatori; - assicurarsi che siano poste in atto le disposizioni di legge relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Nel caso che parte delle procedure previste dal Piano di indagini non siano applicabili, il Responsabile deve provvedere ad intraprendere (documentandole), le variazioni che ritiene opportune, previo avviso al diretto superiore e al Committente. Tutte le attività dovranno essere svolte nel rispetto della vigente normativa in materia di sicurezza (D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.); l Affidatario dovrà pertanto approntare tutte le misure (igieniche, di protezione collettiva e individuale, di emergenza ecc.) necessarie a svolgere in completa sicurezza le varie tipologie di attività per il proprio personale incaricato sia per il personale esterno (personale Sogesid S.p.A. o altro Ente interessato es. ARTA Abruzzo) che potrà essere presente durante l esecuzione del servizio. L ubicazione delle indagini, le profondità esatte delle prove da effettuare, il posizionamento dei campionamenti ecc. saranno definiti con esattezza in campo e comunque secondo le indicazione della Sogesid S.p.A. a cui l Affidatario si rimette. Tutti i risultati ottenuti dalle prove realizzate sia in situ sia in laboratorio, dovranno inoltre essere accompagnati da una relazione interpretativa. Al termine dovrà essere redatta una Relazione tecnica finale e un Rapporto di sintesi sulle attività svolte e sui risultati ottenuti, con la pianta contenente l'esatta ubicazione delle prove eseguite. Tutti i campioni dovranno essere conservati dall Affidatario per un periodo di 12 mesi. Tutte le attività analitiche dovranno essere gestite nel rispetto dei protocolli che assicurano la qualità del dato e tutte le attività previste dovranno essere condotte secondo le procedure di qualità definite dalle norme ISO 9001/2008. I risultati derivanti dalle indagini oggetto del presente affidamento dovranno essere forniti in doppia copia sia in formato cartaceo che digitale. Per ogni punto di campionamento dovrà essere redatta una scheda riassuntiva in cui saranno riportate almeno le seguenti informazioni: 5
6 le coordinate cartografiche (in alternative geografiche) di campionamento (sistema di riferimento adottato UTM WGS84 fuso 32); la data e l ora in cui è avvenuto il campionamento; la documentazione fotografica; il codice del campione; la descrizione del campione. Per ciascuno dei campioni oggetto di analisi i laboratori devono fornire un Rapporto di Prova, datato e firmato dal responsabile del laboratorio, che riporti: identificazione univoca del campione analizzato; elenco dei parametri determinati, con relativo risultato analitico ottenuto; dove possibile, incertezza di misura espressa nella stessa unità di misura del risultato; metodo di riferimento usato; limite di quantificazione. Si fa presente che le specifiche tecniche riportate qui di seguito hanno carattere generale; per quanto invece non specificato si farà riferimento alle seguenti raccomandazioni: A.G.I. "Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche"; A.N.I.S.I.G. "Modalità tecnologiche e norme di misurazione e contabilizzazione per l'esecuzione di lavori di indagini geognostiche"; IRSA/CNR, EPA. L'impresa esecutrice dovrà attenersi a quanto definito nel presente Capitolato, senza apportare variazioni al programma, alle attrezzature o alle modalità esecutive che non siano state preventivamente approvate dalla Sogesid. Il calendario delle operazioni di campionamento dovrà essere concordato con l Autorità di Controllo (ARTA Abruzzo), al fine di consentire alla stessa, nell'ambito della programmazione delle proprie attività, di effettuare le operazioni di campionamento in contraddittorio necessarie allo svolgimento delle operazioni di controanalisi. Nella seguente tabella sono indicate le attività previste. 6
7 Tabella 2 Attività oggetto dell affidamento Tipologia indagine Q.tà n. Descrizione fino a una profondità di 5 m; per ogni punto di Sondaggi a c.c. esterni ai corpi sondaggio dovrà essere fornita la descrizione 6 discarica litostratigrafica con segnalazione dei livelli eventualmente contaminati. Sondaggi a c.c. interni ai corpi discarica 2 fino ad una profondità di 5 m Prelievo campioni di terreno prelievo di campioni per analisi granulometrica dai 6 rimaneggiato per analisi fisiche sondaggi esterni al corpo discarica Prelievo campioni di terreno per analisi chimiche a profondità prefissate 18 prelievo di 3 campioni di terreno per ogni sondaggio esterno ai corpi discarica entro i seguenti intervalli di profondità: 0 1 m, 2 3 m e 4 5m prelievo di 1 campione di rifiuto in sondaggio per Prelievo campioni dai corpi discarica ogni corpo discarica; il materiale sarà campionato in 2 a profondità prefissate modo da rendere il campione rappresentativo del rifiuto attraversato durante la fase di carotaggio; Prelievo di campioni di top soil 4 prelievo di terreno per lo spessore 0 10 cm Prelievo campioni di sedimento tramite carotiere manuale 3 Prelievo campioni acque superficiali 2 Analisi fisiche di laboratorio 6 Analisi chimica sui campioni 29 prelievo di campioni di sedimento del fiume Vera per lo spessore 0-50 cm con carotiere manuale prelievo di n. 2 campioni di acque superficiali dal fiume Vera analisi granulometrica su campioni di terreno semi - disturbati analisi chimiche di laboratorio per la determinazione degli analiti richiesti sui campioni prelevati (terreno, corpo discarica, top soil, sedimenti e acque superficiali) In Figura 2 si riporta la localizzazione preliminare dei punti di indagine. L esatto posizionamento di tali punti sarà verificato a seguito di un sopralluogo atto a stabilire lo stato dei luoghi e la logistica dell area. 7
8 Figura 2: Planimetria con ubicazione delle indagini 8
9 3 SPECIFICHE PER L ESECUZIONE DELLE INDAGINI 3.1 SONDAGGI AMBIENTALI I sondaggi di tipo ambientale per il prelievo di campioni di suolo, sottosuolo, materiale di riporto contaminato o rifiuti dovranno garantire il campionamento in continuo di tutto il terreno interessato dalla perforazione, garantendo il minimo disturbo del terreno stesso. Le operazioni di perforazione dovranno essere condotte a velocità ridotta per evitare il surriscaldamento del terreno e rigorosamente a secco e mantenendo le battute di dimensioni omogenee e non superiori a 100 cm. Gli strumenti e le attrezzature impiegate nelle operazioni devono garantire l integrità delle caratteristiche delle matrici ambientali; le operazioni di prelievo dei campioni devono essere compiute evitando la diffusione della contaminazione nell ambiente circostante e nella matrice ambientale campionata. Si deve controllare l assenza di perdite di olii, di lubrificanti e di altre sostanze da macchinari, impianti ed attrezzature utilizzate. Nel caso di perdite, bisogna verificare che queste non provochino contaminazione del terreno. Bisogna comunque riportare ogni evento nel rapporto di cantiere giornaliero. Gli utensili utilizzati dovranno essere decontaminati alla fine di ciascuna verticale, tramite vapore o acqua calda in pressione (idropulitrice). In caso di pioggia è necessario garantire che il campione non sia modificato dal contatto con le acque meteoriche. Si dovrà predisporre un area delimitata per la decontaminazione delle attrezzature di lavoro: tale area dovrà essere impermeabilizzata utilizzando teli e sarà ubicata ad una distanza dal foro tale da evitare la diffusione dell inquinamento alle matrici campionate. I macchinari di perforazione devono essere di potenza adeguata ed attrezzati per le prestazioni da eseguire. Qualora l attrezzatura installata nel cantiere di perforazione non fosse ritenuta idonea allo scopo, la stazione appaltante ha facoltà di richiederne l immediata sostituzione, sospendendo le indagini sino a sostituzione avvenuta, senza che l impresa possa vantare alcun ulteriore compenso. Le perforazioni dovranno essere eseguite in quei punti preventivamente indicati dalla stazione appaltante, in base al programma di indagine. L ubicazione dei punti di perforazione sarà fissata dall amministrazione appaltante, e rimarrà comunque facoltà della stessa variarla in funzione delle maggiori conoscenze che si avranno durante la fase esecutiva delle indagini, senza che l impresa possa vantare alcun ulteriore compenso. 9
10 Installazione di macchinari di perforazione in luoghi diversi da quelli concordati comporteranno la reinstallazione dei macchinari ed il riperforamento dei terreni attraversati nel luogo diverso da quello stabilito; ciò senza che l impresa possa vantare alcun ulteriore compenso. Tutte le attrezzature necessarie per lo svolgimento del programma dovranno necessariamente essere presenti in cantiere dal giorno di inizio delle indagini. Il sondaggio, una volta ultimato, verrà riempito con materiale di risulta, ovvero con miscele cementizie, se esplicitamente richiesto dalla stazione appaltante. La documentazione preliminare del lavoro svolto verrà progressivamente aggiornata nel corso dei lavori e sarà a disposizione della Sogesid, quando richiesta, altrimenti sarà trasmessa alla medesima a fine lavoro. Devono essere in ogni caso rispettate le norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce emanate con Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici dell 11 marzo Le modalità esecutive del sondaggio saranno tali da rendere minimo il disturbo dei terreni attraversati consentendo il prelievo continuo di materiale rappresentativo. La tecnica di perforazione deve essere adatta alla tipologia e alla natura del terreno, mediante la scelta appropriata dell apparecchiatura, del tubo carotiere, e della velocità di avanzamento. Nei terreni prelevati a secco qualora l espulsione della carota dal carotiere sia eseguita con pressione idraulica, dovranno essere impiegati tamponi a tenuta. I sondaggi saranno preferibilmente realizzati con una sonda meccanica a rotazione, a carotaggio continuo del diametro di 101 mm. Durante le fasi lavorative per evitare franamenti delle pareti del foro, ove necessario, la perforazione deve essere eseguita impiegando una tubazione metallica di rivestimento provvisoria di diametro 127 mm. Devono far parte del corredo della sonda i seguenti strumenti: scandaglio a filo graduato, per misura della quota reale di fondo foro; freatimetro; penetrometro tascabile, fondo scala 5 kg/cm 2 ; Van Test, fondo scala 2 kg/cm 2. Le carote estratte nel corso della perforazione verranno sistemate in apposite cassette catalogatrici (in legno, metallo o plastica). Sui bordi di ciascuna cassetta verranno riportate le quote delle carote rispetto al piano campagna e sui coperchi verranno applicate etichette adesive contenenti i seguenti dati: committente; lavoro; sondaggio; numero della cassetta; 10
11 quota (da m a m ); data esecuzione. Le singole cassette verranno fotografate con fotocamera digitale entro 24 ore dal loro completamento. Le cassette saranno prese in carico dall impresa esecutrice e conservate per 12 mesi, al riparo dagli agenti atmosferici. Il Geologo Responsabile del cantiere realizzerà un profilo stratigrafico del sondaggio, inteso come rappresentazione della successione dei terreni attraversati dai mezzi di indagine; tale profilo sarà composto dai seguenti elementi: dati generali e tecnici: denominazione del cantiere; committente; impresa esecutrice; numero del sondaggio; quota p.c.; descrizione stratigrafica: tipo di terreno attraversato; condizione di umidità naturale; consistenza; colore o colore prevalente; struttura; particolarità aggiuntive; litologia ed origine; percentuale di recupero; rilievo del livello dell acqua nel foro (ove presente); eventuali frammenti, perdite di circolazione cavità; prove speditive di campo (pocket penetrometer van test tascabile). 11
12 3.2 CAMPIONAMENTO DELLE MATRICI: SUOLO, RIFIUTO, SEDIMENTO E ACQUE SUPERFICIALI Campioni rimaneggiati per analisi fisiche E previsto il prelievo di 6 campioni rimaneggiati (uno per ciascun sondaggio esterno al corpo discarica) al fine di eseguire prove fisiche di laboratorio. I campioni rimaneggiati vengono prelevati dal materiale recuperato con il carotaggio; sono i campioni ottenuti con i normali utensili di perforazione e devono essere sigillati in sacchetti o barattoli di plastica a tenuta stagna per consentirne la conservazione e la misura del tenore di umidità (campioni con grado di qualità Q3); essi dovranno essere contraddistinti da un cartellino indelebile posto all'esterno del sacchetto o del barattolo, riportandone la data di prelievo, il nome del campione (rappresentato da lettere alfabetiche) e del sondaggio, nonché l'indicazione del cantiere. Tali dati dovranno essere riportati anche sulla stratigrafia del sondaggio. La quantità necessaria per le prove di laboratorio è di circa 500 gr per i terreni fini e di circa 5 kg per quelli grossolani. Nella scelta si avrà cura di eliminare le parti di campione alterabile dall'azione del carotiere (corteccia, parti "bruciate", tratti dilavati, ecc.). Tali campioni devono essere rappresentativi della granulometria e del materiale prelevato Campioni per analisi ambientali Per ciascun sondaggio esterno al corpo rifiuti saranno prelevati campioni di terreno da destinarsi ad analisi chimica. Per ciascun sondaggio (per un totale di 2 sondaggi) nel corpo discarica sarà prelevato un campione rappresentativo del corpo rifiuto da destinarsi all analisi del test di cessione. I criteri da adottare per il prelievo dei campioni devono assolutamente garantire la determinazione della concentrazione delle sostanze inquinanti in ogni strato omogeneo di materiale solido e la separazione dei materiali che si distinguono per evidenze di inquinamento o per caratteristiche organolettiche, chimicofisiche e litologico-stratigrafiche. Sarà dunque necessario: estrudere il materiale raccolto per mezzo del carotiere senza ricorrere a liquidi e disporlo in una canaletta di PE, mantenendone inalterate le caratteristiche stratigrafiche. Al fine di non produrre perdite dei prodotti più volatili, sarà conveniente prelevare il campione immediatamente dopo l estrazione dal carotiere dal cuore della carota; descrivere, oltre alla stratigrafia, eventuali evidenze visive e/o olfattive di inquinamento e prelevare il campione alloggiandolo in apposito contenitore. 12
13 Il campione deve rappresentare la matrice da cui proviene in modo tale da poter offrire, mediante l'analisi chimica, un quadro esaustivo dello stato qualitativo di quest'ultima. Eventuali altri campioni potranno essere prelevati in relazione alla natura dei terreni incontrati. Prima del prelievo del campione è prevista un accurata pulizia del foro di sondaggio con metodi adeguati (carotiere semplice e manovra finale a secco). L estrusione della carota dovrà avvenire senza utilizzo di fluidi. Per ciascun campionamento si prevede il prelievo di una quantità pari a circa 500g. Nella formazione del campione da inviare ad analisi di laboratorio saranno adottati i seguenti accorgimenti: - identificare e scartare materiali estranei che possono alterare i risultati finali (pezzi di vetro, ciottoli rami ecc.) indicandoli opportunamente nel rapporto di campionamento; - omogeneizzare il campione per avere una distribuzione uniforme dei contaminanti; - suddividere il campione in più parti omogenee, adottando metodi di quartatura riportati nella normativa; - il contenitore in cui riporre il campione deve essere adeguato alle caratteristiche dell inquinante e deve essere conservato in luogo adeguato a preservarne inalterate le caratteristiche chimico fisiche; - le operazioni di formazione del campione devono essere effettuate con strumenti decontaminati dopo ogni operazione e con modalità adeguate ad evitare la variazione delle caratteristiche e la contaminazione del materiale. È opportuno sottoporre i campioni prelevati alle diverse quote al test dello spazio di testa (TST) in sito, mediante fotoionizzatore portatile (PID); i valori risultanti dall analisi saranno registrati su apposito modulo. I campioni prelevati e destinati ad analisi chimica devono essere contraddistinti da cartellini inalterabili che indichino: committente; cantiere; numero del sondaggio; numero del campione; profondità di prelievo; data di prelievo Prelievo campioni di Top - soil Saranno prelevati campioni di top - soil (0 10 cm) in prossimità dei sondaggi, mediante palette o spatole. Qualora lo strato più superficiale sia costituito da elementi estranei alla matrice (vegetazione, sassi, materiali di scarto, ecc.) sarà necessario rimuoverli. 13
14 3.2.4 Prelievo campioni di sedimento Sarà eseguito il prelievo di 3 campioni di sedimento proveniente dall alveo del fiume Vera. Tali campionamenti saranno preferibilmente realizzati tramite carotiere manuale. La formazione del campione di sedimento seguirà le indicazioni riportate per la formazione dei campioni di suolo Prelievo acque superficiali Sarà eseguito il prelievo di n. 2 campioni di acque superficiali lungo il corso del fiume Vera. Il campionamento delle acque superficiali potrà essere effettuato con sistemi di campionamento costituiti da bottiglie verticali (bottiglia di Niskin) o orizzontali (Van Dorn) o tramite un campionatore automatico. I campioni di acqua raccolti devono essere filtrati, a temperatura ambiente e utilizzando filtri compatibili con il campione di acqua in esame, il più presto possibile dopo il campionamento. Durante il trasporto e la conservazione di campioni di acqua è necessario mantenere la rappresentatività del campione. Il campione deve essere protetto dalla luce (ultravioletta e visibile) e dalle alte temperature e trasportato in idonee condizioni igieniche. Tutti i campioni, dall atto del prelievo sino all arrivo in laboratorio, vanno conservati ad una temperatura inferiore a 10 ; l intervallo tra i 2 e gli 8 è quello consigliabile. Ad ogni modo per il campionamento, trasporto e conservazione, si seguiranno tutte le raccomandazioni formulate dagli organi scientifici competenti quali ISPRA e ISS Conservazione dei campioni per analisi ambientali I campioni saranno conservati in vasetti di vetro opportunamente decontaminati per la rimozione dei composti organici e inorganici, sigillati individualmente e contrassegnati esternamente con un codice identificativo del punto di prelievo, l intervallo di profondità, data, ora del sondaggio, ora del confezionamento e firma dell addetto. Dopo la formazione del campione lo stesso sarà immediatamente trasferito in un contenitore mantenuto a 4 C e inviato, entro 24h al laboratorio. 14
15 3.3 ANALISI FISICHE DI LABORATORIO Apertura e descrizione geotecnica di campioni rimaneggiati e caratterizzazione fisica L estrazione di un campione rimaneggiato dal contenitore di alloggiamento (sacchetto, barattolo, vasetto, etc.) sarà seguita dalla descrizione geotecnica visivo-manuale del materiale, condotta in accordo allo standard ASTM D (Standard Practice for Description and Identification of Soils - Visual-Manual Procedure). Il materiale campionato sarà sottoposto a ripresa fotografica a colori, avendo cura che l immagine risulti nitida e chiaramente leggibile; la foto comprenderà anche una scala colorimetrica e una scala metrica di riferimento e riporterà la completa identificazione del campione. Al termine delle operazioni, si procederà alla redazione di un modulo contenente la descrizione geotecnica del campione, l indicazione delle prove da eseguire e l eventuale documentazione fotografica Analisi granulometrica per vagliatura L analisi granulometrica per vagliatura si eseguirà in ogni caso per via umida, impiegando setacci e vagli della serie ASTM di diametro non inferiore ai 300 mm, scelti tra i seguenti termini in funzione della dimensione massima dei granuli: n 200, n 100, n 60, n 40, n 20, n 10, n 4, 3/8, 3/4, 1, 1.5, 2 e 3. E ammesso l uso di serie di setacci equivalenti a quella sopra indicata. Prima dell esecuzione dell analisi granulometrica si dovrà procedere ad un controllo dell integrità dei setacci, sostituendo immediatamente i setacci lesionati. Il campione da sottoporre ad analisi, una volta essiccato e pesato, verrà immerso in acqua fino al completo distacco della frazione fine dai granuli e la completa disgregazione dei grumi, favorendo l operazione mediante agitazione meccanica. Successivamente, evitando qualsiasi perdita di materiale, si procederà alle operazioni di setacciatura favorendo il passaggio del materiale con getti d acqua e con l azione meccanica di un pennello molto morbido, avendo cura di non forzare il materiale tra le maglie dei setacci; l operazione di lavaggio potrà essere conclusa solo quando l acqua che fuoriesce dall ultimo setaccio sia perfettamente limpida. Si procederà quindi all essiccazione in forno termostatato a 105 e alla determinazione delle masse trattenute a ciascun setaccio. Il materiale analizzato dovrà essere classificato in accordo alle raccomandazioni A.G.I. (1977) e, qualora sia stata eseguita anche la determinazione dei limiti di consistenza, anche in accordo allo Standard ASTM D Classification of Soils for Engineering Purposes (Unified Soil Classifica-tion System) e alla Classificazione delle terre CNR-UNI La documentazione minima da fornire dovrà comprendere: - identificazione completa del campione sottoposto a prova; - diametro massimo del campione analizzato; 15
16 - quantità di materiale analizzato; - tabella con indicazione della percentuale di materiale trattenuto a ciascun setaccio; - diagramma semilogaritmico % di trattenuto - diametro; - classificazione granulometrica del materiale analizzato; - documentazione delle pesate eseguite; - copia del certificato di taratura degli strumenti di misura e controllo impiegati (bilancia, termostato), non anteriore di sei mesi alla data di prova Analisi granulometrica per sedimentazione L analisi granulometrica per sedimentazione dovrà essere condotta effettuando letture della densità e della temperatura di una sospensione, preparata con 50 gr di materiale passante al setaccio ASTM n 200, 125 ml di soluzione disperdente (esametafosfato di sodio in soluzione pari a 40g/L, confezionata non più di 30 gg prima della data di impiego) e acqua distillata fino ad ottenere un volume pari a 1000 ml, dopo 1, 2, 4, 8, 15, 30, 60, 120, 240, 480 e 1440 dal termine dell agitazione preliminare; si precisa che l analisi potrà considerarsi conclusa solo quando le densità della sospensione risulta prossima a quella dell acqua pura (circa 48 ore per i terreni francamente argillosi). Le letture di densità dovranno essere effettuate con densimetro calibrato di tipo ASTM 151H o 152H. Per tutta la durata dell analisi si avrà cura di evitare qualsiasi vibrazione ai cilindri di prova ed eccessive variazioni di temperatura; a tale scopo potrà convenientemente impiegarsi una vasca termostatata a 20. Il materiale analizzato dovrà essere classificato in accordo alle raccomandazioni A.G.I. (1977) e, qualora sia stata eseguita anche la determinazione dei limiti di consistenza, anche in accordo allo Standard ASTM D Classification of Soils for Engineering Purposes (Unified Soil Classifica-tion System) e alla Classificazione delle terre CNR-UNI Normative e specifiche di riferimento: ASTM D (90) - Standard Test Method for Particle-Size Analysis of Soils; ASTM D (93) - Standard Practice for Dry Preparation of Soil Samples for Particle-Size Analysis and Determination of Soils Constants. 16
17 3.4 ANALISI CHIMICHE DI LABORATORIO I laboratori incaricati per le analisi devono operare con criteri di Buona Pratica di Laboratorio rispondenti a quanto indicato dalla norma UNI EN ISO/IEC 17025:2000, specificando i criteri stabiliti e documentando le modalità utilizzate per l assicurazione della qualità del dato (es. partecipazione continua a circuiti intercalibrazione nazionale e/o internazionale). Le procedure analitiche utilizzate per la determinazione dei parametri ricercati devono essere scelte fra quelle riportate nei protocolli nazionale e/o internazionali (IRSA/CNR, EPA, ISO, etc.). In particolare per i suoli quelle riportate in "Raccolta Metodi di Analisi dei suoli" redatta dal CTN SSC, Centro Tematico Nazionale "Suolo e Siti Contaminati". I limiti di rilevabilità dei metodi utilizzati dovranno comunque essere conformi ai requisiti previsti dalla normativa e, ove tecnicamente possibile, 10 volte inferiori rispetto ai limiti imposti dalle norme vigenti Di seguito si riportano le tabelle degli analiti da ricercare. Tabella Analiti da ricercare nei campioni di top - soil, suolo e sedimento ph, cianuri liberi, Foc Metalli (Al, As, Cd, Cr tot, Cr VI Fe, Hg, Ni, Pb, Cu, Se, Mn, V, Zn, Na, K) Idrocarburi C>12 e C<12 Composti organici aromatici (BTEX + cumene) Composti alifatici clorurati cancerogeni e non (Clorometano, Triclorometano, Cloruro di vinile, 1,2- dicloroetano, 1,1-dicloroetilene, tricloroetilene, Tetracloroetilene, esaclorobutadiene, Sommatoria organoalogenati; 1,1-dicloroetano, 1,2-dicloroetilene, 1,2-dicloropropano, 1,1,2-tricloroetano, 1,2,3- tricloropropano, 1,1,2,2-tetracloroetano) IPA: benzo(a)atracene, benzo(a)pirene, benzo(b)fluorantene, benzo(k)fluorantene, benzo(g,h,i)terilene, crisene, dibenzo(a,h)antracene, Indenopirene, Pirene In due campioni di top soil verranno ricercati anche PCB, diossine e furani, amianto. 17
18 Tabella Analiti da ricercare nei campioni di acque superficiali Temperatura, durezza, ph, cond. elettrica, cianuri liberi, fluoruri, nitriti, nitrati, solfati, Foc Metalli (Al, As, Cd, Cr tot, Cr VI Fe, Hg, Ni, Pb, Cu, Se, Mn, V, Zn, Na, K) Idrocarburi totali Composti organici aromatici (BTEX + cumene) Composti alifatici clorurati cancerogeni e non (Clorometano, Triclorometano, Cloruro di vinile, 1,2- dicloroetano, 1,1-dicloroetilene, tricloroetilene, Tetracloroetilene, esaclorobutadiene, Sommatoria organoalogenati; 1,1-dicloroetano, 1,2-dicloroetilene, 1,2-dicloropropano, 1,1,2-tricloroetano, 1,2,3- tricloropropano, 1,1,2,2-tetracloroetano) IPA: benzo(a)atracene, benzo(a)pirene, benzo(b)fluorantene, benzo(k)fluorantene, benzo(g,h,i)terilene, crisene, dibenzo(a,h)antracene, Indenopirene, Pirene In oltre, su due campioni di rifiuto verranno eseguite prove di cessione, ricercando i seguenti parametri: ph, metalli, anioni (cloruri, fluoruri, solfati), DOC amianto. 18
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