Obiettivi 2 e misure

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Obiettivi 2 e misure"

Transcript

1 2 Obiettivi e misure

2 Editore Dipartimento del territorio Autori Sezione dello sviluppo territoriale, Dipartimento del territorio Il progetto PUC Parco del Piano di Magadino è frutto del lavoro della Direzione di progetto (Sezione dello sviluppo territoriale e Sezione dell agricoltura), della Conduzione politica, del Gruppo esperti con la collaborazione dei partecipanti a forum e workshop, dei servizi dell amministrazione cantonale e dei gruppi di lavoro programmi d agglomerato. Operatori esterni - Consultati, consulenze per enti pubblici e società, Taverne - Gecos sagl, consulenza ambientale, ingegneria forestale e sviluppo e marketing territoriale, Riazzino - IMAT, Istituto di management turistico, Bellinzona - Oikos2000 Sagl, consulenza e ingegneria ambientale, Monte Carasso - Scripta CH l artigiano della scrittura, Taverne - Studi Associati SA, pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale, Lugano Adattamento testi Francesco Del Priore Per ulteriori informazioni Sezione dello sviluppo territoriale, viale Stefano Franscini Bellinzona tel fax Dipar timento del territorio, 2010 Quest'opera è stata rilasciata sotto la licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.5 Switzerland. Per leggere una copia della licenza visita il sito web o spedisci una lettera a Creative Commons, 171 Second Street, Suite 300, San Francisco, California, 94105, USA.

3 INDICE 1. TEMI E OBIETTIVI GENERALI GLI OBIETTIVI SPECIFICI LE MISURE COMMENTO AGLI OBIETTIVI E ALLE MISURE Paesaggio Agricoltura Natura Svago Sinergie Mobilità Qualità ambientale Informazione... 40

4 1. Temi e obiettivi generali L analisi della situazione attuale e la definizione del quadro strategico hanno indicato quali sono i temi rilevanti verso i quali orientare lo strumento pianificatorio del PUC e la futura azione dell Ente Parco incaricato di attuarlo. I temi individuati sono i seguenti: 1. Paesaggio 2. Agricoltura 3. Natura 4. Svago 5. Sinergie 6. Mobilità 7. Ambiente 8. Informazione Il primo tema, quello del paesaggio, si occupa principalmente di dare un quadro organico al disegno paesaggistico che risulta da tutte le attività e utilizzazioni del Parco, per le diverse vocazioni (agricoltura, svago, natura ecc.), integrandolo con interventi mirati di strutturazione del paesaggio. Questo tema si traduce nell obiettivo generale n 1 (OG_1). I tre temi seguenti agricoltura, natura e svago focalizzano l attenzione sulle vocazioni principali del Parco. Esse richiedono specifiche azioni perché ne sia garantita la funzione e incentivata la qualità. Questi temi sono trattati rispettivamente negli obiettivi generali 2, 3 e 4 (OG_2, OG_3; OG_4). Il paesaggio e le vocazioni del Parco non sono tuttavia tematiche separate, ma dialogano tra di loro, in modo a volte armonioso, a volte conflittuale. Garantire che questo dialogo sia positivo e volto alla ricerca di soluzioni in una logica di reciproca valorizzazione significa promuovere le sinergie, tema dell obiettivo generale n 5 (OG_5). La mobilità all interno del comprensorio del Parco è complessa. La rete stradale è stata pensata per il traffico agricolo, ma nel corso degli anni si è viepiù confrontata anche con utenze dalle diverse caratteristiche ed esigenze (traffico lento, svago, transito parassitario ecc.). A questa tematica, affrontata in modo mirato, è dedicato l obiettivo generale n 6 (OG_6). Misure di protezione, gestione e rivitalizzazione sono importanti per incrementare la qualità ambientale all interno del Parco, benché essa, per la sua stessa natura, dipenda ovviamente anche da fattori esterni all area. È il tema dell obiettivo generale n 7. Creare un Parco significa non solo gestirlo ma anche fare informazione, per comunicarne l esistenza, illustrarne le peculiarità e i valori. Da qui l obiettivo generale n 8 (OG_8). 2. Gli obiettivi specifici Le linee di azione sulla base delle quali si potrà valutare il successo del PUC, sono definite in un set di 35 obiettivi specifici. Questi obiettivi derivano gerarchicamente dagli obiettivi generali e ne specificano le modalità attuative e le priorità d azione. 3. Le misure Gli obiettivi del Parco si attuano attraverso 93 misure. Va tuttavia precisato che molte delle misure indicate contribuiscono a raggiungere non solo l obiettivo specifico al quale sono riferite, ma, in maniera sussidiaria, anche altri obiettivi specifici. Le misure si concretizzano mediante: norme di attuazione e/o azzonamenti indicate in azzurro progetti specifici (nei quali confluiscono più misure in maniera coordinata) indicate in verde Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT) - 2 -

5 4. Commento agli obiettivi e alle misure Per tema sono qui riportati e commentati tutti gli obiettivi del PUC. 4.1 Paesaggio Commento agli obiettivi Il paesaggio del Piano di Magadino è pregiato sotto molti punti di vista: è ricco e variato, pianeggiante e con contenuti rurali e naturalistici di grande pregio. Esso è tuttavia sottoposto a forti pressioni, dovute ad attività non in linea con le vocazioni del Parco, che tendono ad aumentare il carattere costruito dell area e a creare situazioni di degrado paesaggistico. Il primo obiettivo generale (OG_1) persegue perciò la valorizzazione e la salvaguardia delle peculiarità paesaggistiche del Parco. Di particolare importanza è il mantenimento di un mosaico di utilizzazioni che costituisce la base della ricchezza e della varietà paesaggistica del Parco. Questo obiettivo generale si concretizza in 6 obiettivi specifici e in 16 misure. Uno degli elementi di maggior pregio paesaggistico è costituito dalla parte centrale del Parco inserita nel paesaggio palustre d importanza nazionale (OS_1.1), che va tutelato e valorizzato. Le misure concrete definiscono le utilizzazioni ammissibili (M_1.1.1) e sono volte a risanare i conflitti presenti e già segnalati dall Ufficio federale dell ambiente (M_1.1.2). L analisi del paesaggio del Parco ha evidenziato come esso sia composto da diversi comparti con peculiarità differenti. Esse vanno valorizzate in maniera differenziata (OS_1.2), grazie a un set di misure specifiche: l istituzione di due zone di rispetto paesaggistico (M_1.2.1), la segnalazione, mediante un filare alberato della strada di attraversamento Gudo-Cadeazzo (M_1.2.2), l introduzione di incentivi mirati per la piantagione di singoli alberi e di filari alberati (M_1.2.3), il risanamento puntuale di situazioni di degrado paesaggistico (M_1.2.4) e lo studio di fattibilità per l interramento della linea di alta tensione nel comparto paesaggistico di Cugnasco (M_1.2.5), Nel Parco esistono numerosi piccoli insediamenti, infrastrutture e singoli edifici (OS_1.3). La qualità di questi elementi e delle aree aperte adiacenti ad essi verrà promossa attivamente definendo criteri edificatori per il corretto inserimento paesaggistico delle costruzioni fuori zona edificabile (M_1.3.1) nonché elaborando specifici progetti paesaggistici di valorizzazione di singoli insediamenti (M_1.3.3), di riqualifica delle strade del Parco (M_1.3.4) e di risanamento di alcuni maneggi (M_1.3.2). È importante che il visitatore del Parco abbia la percezione di entrare in un territorio nel quale vigono regole di comportamento volte al rispetto dei valori presenti. A questo scopo i confini e le porte d entrata principali saranno marcati e resi evidenti nel paesaggio (OS_1.4), soprattutto laddove il limite non è sufficientemente chiaro. Questo avverrà mediante l elaborazione di un disegno unitario delle porte d entrata (M_1.4.1) e rafforzando il confine in alcune zone nelle quali esso si perde (M_1.4.2). L attuale disegno del Piano di Magadino è frutto di un progetto iniziatosi alla fine dell 800 e conclusosi negli anni 60 del secolo scorso. Conoscere la storia del Piano è dunque indispensabile per capire il paesaggio attuale. Nel Parco saranno pertanto messi in risalto gli elementi storici e culturali presenti (OS_1.5), tutelando le fattorie d interesse storico che erano state realizzate per la colonizzazione del Piano (M_1.5.1) e marcando la via storica che attraversava il Piano e collegava Gerra Piano e Contone per mezzo di traghetti in zona Al Porto (M_1.5.2). La parte centrale del Piano di Magadino, di notte, si nota per l assenza di illuminazione. È dunque importante mantenere questo carattere di spazio non illuminato in prossimità delle zone urbane (OS_1.6), definendo criteri precisi per limitare l inquinamento luminoso (M_1.6.1). Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT) - 3 -

6 4.1.2 Obiettivi OG_1 Valorizzare le qualità paesaggistiche del Parco, promuovendone la varietà e la ricchezza OS_1.1 OS_1.2 OS_1.3 OS_1.4 OS_1.5 OS_1.6 Valorizzare la zona centrale del Parco nella sua vocazione di paesaggio palustre d'importanza nazionale Salvaguardare e valorizzare le specificità paesaggistiche dei diversi comparti del Parco Promuovere la qualità degli insediamenti, dei singoli edifici, delle infrastrutture e degli spazi esterni adiacenti Marcare paesaggisticamente i confini e le porte d'entrata del Parco Dar risalto agli elementi storici e culturali del Parco Conservare il carattere di spazio non illuminato della parte centrale del Parco Misure N Titolo Descrizione OS_1.1 Valorizzare la zona centrale del Parco nella sua vocazione di paesaggio palustre d'importanza nazionale M_1.1.1 Definizione delle utilizzazioni ammissibili e degli obiettivi nella zona palustre Le utilizzazioni ammissibili sono indicate negli articoli 23 e seg. della Legge federale sulla protezione della natura e nella specifica ordinanza federale e descritte nella scheda R11 del Piano direttore cantonale. Sono regolate le utilizzazioni e i criteri pianificatori per quanto riguarda le componenti naturali del territorio, il territorio agricolo (attività agricole nella zona palustre), il paesaggio, la ricreazione e turismo. (misura attuata tramite norme PUC art ) M_1.1.2 Risanamento situazioni conflittuali con Ordinanza federale sulla protezione delle zone palustri Risanamento delle situazioni conflittuali segnalate dall'ufficio federale dell'ambiente e integrate con rilievi eseguiti dall'ufficio natura e paesaggio. Si tratta di utilizzazioni non conformi con l'ordinanza sui paesaggi palustri (ad esempio la pista di go-kart, il tiro al piattello ecc.) oppure della presenza di elementi incompatibili con essa (ad esempio discariche). (per concetto di risanamento) Proprietari (per attuazione) Elaborare catasto aggiornato situazioni conflittuali Negoziazione con Cantone e Confederazione Contatti con i proprietari Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT) - 4 -

7 OS_1.2 Salvaguardare e valorizzare le specificità paesaggistiche dei diversi comparti del Parco M_1.2.1 M_1.2.2 Istituzione di zone di rispetto paesaggistico Segnalare con un filare di alberi la traversa del Piano Gudo-Cadenazzo Due comparti del Piano di Magadino (la campagna del Ramello e la Campagna di Cugnasco) sono paesaggi aperti e pregiati, che devono la loro qualità al fatto di essere in gran parte privi di costruzioni. In queste zone si prevede di vietare la costruzione di serre e tunnel e, in generale, di nuove costruzioni. Eccezioni sono possibili unicamente per interesse agricolo e in modo tale che il carattere non costruito del paesaggio venga salvaguardato. (misura attuata tramite norme PUC art. 21) L obiettivo è di marcare paesaggisticamente la strada di attraversamento del Piano tra Gudo e Cadenazzo, ripristinando un filare a suo tempo già esistente come elemento frangivento. Progettazione Esecuzione M_1.2.3 M_1.2.4 Piantagione di filari e di singoli alberi Risanamento di situazioni puntuali di degrado paesaggistico I filari d alberi (pioppi, gelsi, noci, ecc) sono elementi di forte valore paesaggistico e naturalistico. Essi posso segnalare nel paesaggio una strada, un canale, un percorso. L è chiamato ad incentivare questa misura sulla base di proposte da concordare con i proprietari interessati. Anche singoli alberi in un contesto rurale aperto contribuiscono a strutturare il paesaggio e hanno una forte valenza ecologica. La misura prevede il sostegno alla piantagione di singoli alberi, nonché lo stanziamento dei necessari incentivi finanziari. Aziende agricole, Comuni, Proprietari Elaborazione opuscolo informativo Elaborazione di proposte per interventi significativi Accordo con i proprietari/gestori Contributi finanziari (max 30%) Nel perimetro del Parco vi sono numerose situazioni di degrado paesaggistico quali vecchi stabili in disuso, tunnel di plastica fatiscenti, aree di deposito abusive, siti aziendali poco ordinati ecc. In parte le situazioni conflittuali sono rilevate: la misura prevede la definizione di un piano di risanamento da sottoporre ai proprietari. Proprietari Elaborazione catasto aggiornato delle situazioni problematiche Elaborazione proposte di risanamento Accordo con comuni, i proprietari e i gestori Contributi finanziari (max 30%, per interventi non abusivi) Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT) - 5 -

8 M_1.2.5 Studio di fattibilità interramento linea alta tensione nella campagna di Cugnasco Il carattere aperto e rurale della Campagna di Cugnasco presenta un elemento di disturbo costituito dalla linea di alta tensione che l'attraversa. Si tratta perciò di realizzare uno studio di fattibilità per l'interramento della stessa. (per concetto di risanamento) Proprietari (per attuazione) Elaborare catasto aggiornato situazioni conflittuali Negoziazione con Cantone e Confederazione Contatti con i proprietari Priorità: 3 OS_1.3 Promuovere la qualità degli insediamenti, dei singoli edifici, delle infrastrutture e degli spazi esterni adiacenti M_1.3.1 M_1.3.2 M_1.3.3 Elaborare criteri d'inserimento paesaggistico per nuove costruzioni Risanare paesaggisticamente i maneggi Elaborare e attuare progetti di valorizzazione paesaggistica degli insediamenti Per garantire la qualità paesaggistica di nuove costruzioni (siano queste agricole o altre costruzioni ammissibili fuori zona edificabile) si definiscono criteri guida per la progettazione con l'elaborazione di una direttiva specifica, vincolante per ogni progetto nel perimetro del Parco. La direttiva è volta ad accompagnare i processi di progettazione in maniera propositiva. (misura attuata tramite norme PUC art. 16) Prestazioni: Elaborazione direttiva Alcuni maneggi presentano problemi di carattere paesaggistico. Si prevede di stimolarne il risanamento con interventi puntuali di riordino in accordo con i proprietari. Proprietari : Elaborazione concetto di risanamento Negoziazione con i proprietari Contributi finanziari (max 30%) La qualità paesaggistica e architettonica degli insediamenti presenti all interno del Parco viene migliorata mediante progetti puntuali promossi dall', che sarà chiamato ad elaborare delle linee guida nelle quali definire spunti e criteri di valorizzazione. Proprietari : Elaborazione progetti di riqualifica Contributi finanziari (max 60%) Priorità: 3 Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT) - 6 -

9 M_1.3.4 Riqualificare paesaggisticamente le strade del Piano Le strade agricole sono soggette a degrado, in particolare dovuto al transito al di fuori del campo stradale. A seguito di una verifica della sezione necessaria a garantirne la funzionalità per il traffico agricolo, le strade verranno riqualificate con gli attori interessati (Comuni) secondo un disegno unitario per tutto il Parco. Comuni : Elaborazione concetto di risanamento Contributi finanziari (max 30%) Priorità: 3 OS_1.4 Marcare paesaggisticamente i confini e le porte d'entrata del Parco M_1.4.1 Realizzare un progetto unitario di sistemazione delle porte del Parco M_1.4.2 Rafforzare il confine attorno alla zona industriale di Cadenazzo e Riazzino Il visitatore deve percepire il passaggio dal fuori al dentro del Parco, così da poter adeguare il proprio comportamento. Le porte del Parco dovranno dunque essere ben segnalate e riconoscibili grazie all elaborazione di un concetto unitario, che può essere proposto attraverso un concorso d idee aperto anche a visioni d interventi artistici nel territorio. : Lanciare un concorso d idee Elaborare il progetto Realizzare In alcuni punti, il confine del Parco non è percettibile nel paesaggio. Concretamente si prevede segnalare simili situazioni attraverso la piantagione di alberature, in particolare lungo il limite delle zone industriali di Cadenazzo (già prevista a PR) e di Riazzino. : Elaborare il progetto Realizzare Priorità: 3 OS_1.5 Dar risalto agli elementi storici e culturali del Parco M_1.5.1 Tutelare gli edifici rurali che presentano un valore quale testimonianza storica per la colonizzazione del Piano di Magadino Nell'ambito del progetto di bonifica del Piano sono state realizzate, in particolare negli anni '30 del secolo scorso, alcune fattorie pensate per una razionale colonizzazione dei terreni del Piano. Alcune di queste si sono mantenute e sono una testimonianza del progetto di bonifica. La tutela implica il rispetto, per quanto possibile, di questo valore. (misura attuata tramite norme PUC art. 17) Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT) - 7 -

10 M_1.5.2 Marcare la via storica di attraversamento del Piano (via Vecchio Porto - via alla Monda) L'antico attraversamento del Piano oggi non è più riconoscibile come tale. La misura è volta a marcare e rendere evidente nel paesaggio questa via di transito e a fornire informazioni sulla sua importanza storica. La segnalazione può avvenire in vari modi (es. Landart) e va definita attraverso un concorso d idee. : Lanciare un concorso d idee Elaborare il progetto Realizzare Priorità: 3 OS_1.6 Conservare il carattere di spazio non illuminato della parte centrale del Parco M_1.6.1 Definire principi e criteri per nuove illuminazioni Al fine di limitare l'inquinamento luminoso e preservare il significativo carattere non illuminato del Parco, si prevede l'elaborazione di direttive specifiche. (misura attuata tramite norme PUC art.18) Prestazioni: Elaborazione direttiva Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT) - 8 -

11 4.2 Agricoltura Commento agli obiettivi Il Piano di Magadino è una pianura fertile nella quale è possibile diversificare la produzione. Negli ultimi anni la collaborazione con il settore della protezione della natura si è intensificata grazie al progetto d interconnessione. Il territorio è inoltre gestito in gran parte dalle aziende del Piano di Magadino. A fronte di questi punti di forza, il settore evidenzia alcuni importanti limiti: soffre delle incertezze della politica agricola nazionale e internazionale, è penalizzato da una difficoltà nel trovare un unità d intenti e, in prospettiva futura, sarà sempre più sottoposto a pressioni da altri settori economici per l utilizzo del suolo. La vocazione agricola del Parco necessita pertanto di una strategia di sviluppo volta a rafforzare il settore agricolo e favorire le collaborazioni (OG_2). Questa strategia, da implementare in stretto contatto con la Sezione dell agricoltura e le associazioni di categoria, si realizza nella salvaguardia del territorio agricolo, nel sostegno alle aziende, favorendone, nel contempo, la collaborazione e nella promozione dell immagine e dei prodotti agricoli del Parco. Questo obiettivo generale si concretizza in 4 obiettivi specifici e in 13 misure: Alla base dell attività rurale vi sono la salvaguardia e il recupero del territorio agricolo (OS_2.1). Quest ultimo costituisce infatti l indispensabile fattore produttivo per l agricoltura. Questo obiettivo è perseguito mediante 5 misure. A livello pianificatorio viene definita con precisione la zona agricola (M_2.1.1) per quanto riguarda l estensione territoriale e le normative d utilizzazione. Attualmente molte superfici che formalmente sono in zona agricola vengono utilizzate per altri scopi, in parte in maniera abusiva. Queste superfici vanno riconvertite all uso primario (M_2.1.2) e vanno regolate le nuove tipologie di coltivazione potenzialmente conflittuali (M_2.1.3). Per le zone agricole attrezzate si riprendono e precisano i criteri definiti nel Piano direttore cantonale (M_2.1.4). L attività dei maneggi è in alcuni casi in conflitto con le utilizzazioni agricole e le altre u- tilizzazioni di svago: una limitazione in tal senso viene posta mediante divieto di costruzione di nuovi maneggi e di espansione di quelli esistenti (M_2.1.5). La tutela del territorio agricolo da sola non basta. È indispensabile che continuino ad operare a- ziende agricole redditizie, che ne garantiscano la gestione e uno sfruttamento in linea con gli obiettivi del Parco. A questo scopo si prevede di sostenere le aziende agricole nell esercizio delle loro attività (OS_2.2). In primo luogo viene istituito un servizio di supporto alle aziende per le attività che contribuiscono al conseguimento degli obiettivi del Parco e per la gestione di progetti di carattere agricolo (M_2.2.1) con il compito di promuovere le collaborazioni con il settore naturalistico e lo svago. Laddove necessario e opportuno si prevede un sostegno finanziario per migliorie strutturali non coperte da altri sussidi, ma necessarie per il raggiungimento degli obiettivi del Parco e per progetti di carattere generale (M_2.2.3). Un elemento decisivo per garantire la redditività e le prospettive a lungo termine delle aziende agricole è costituito da una corretta stipulazione dei contratti agricoli (M_2.2.2). L offrirà un servizio di mediazione e supporto in questo ambito. L analisi del settore agricolo ha evidenziato da un lato la frequente dispersione delle particelle gestite dalle aziende, dall altra l impossibilità di un raggruppamento di terreni. In questo ambito si prevede l avvio di un processo di accorpamento delle superfici gestite mediante coordinamento dei gestori e dei proprietari dei fondi (M_2.2.4) al fine di razionalizzare la gestione agricola a- ziendale. Il mantenimento a lungo termine delle attività nel settore primario passa sempre più attraverso forme di collaborazione interaziendale. L intende facilitare la collaborazione e favorire le sinergie lungo tutta la filiera produttiva (OS_2.3), in primo luogo attraverso la creazione di una piattaforma di coordinamento tra le aziende (M_2.3.1) per discutere e trovare soluzioni a Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT) - 9 -

12 problematiche comuni, in secondo luogo con il sostegno a progetti di creazione di filiere corte e di promozione dei prodotti del Parco (M_2.3.2). L ultimo tassello della strategia per il settore agricolo è costituito dalla promozione dell immagine del settore e dei prodotti del Parco (OS_2.4). A questo scopo si prevede l elaborazione di un piano di marketing (M_2.4.1) e l elaborazione di un programma didattico-informativo sull agricoltura del Parco e sulle relazioni con le altre vocazioni del Piano di Magadino (M_2.4.2) Obiettivi OG_2 Rafforzare il settore agricolo e sostenere le aziende che operano nel Parco, favorendone la collaborazione OS_2.1 OS_2.2 OS_2.3 OS_2.4 Garantire la salvaguardia e il recupero del territorio agricolo nelle sue diverse vocazioni Sostenere le aziende agricole nell'esercizio delle loro attività Facilitare la collaborazione tra le aziende e favorire le sinergie nella produzione, trasformazione, distribuzione e promozione dei prodotti Promuovere l'immagine del settore agricolo e dei prodotti del Parco Misure N Titolo Descrizione OS_2.1 Garantire la salvaguardia e il recupero del territorio agricolo nelle sue diverse vocazioni M_2.1.1 M_2.1.2 Definire la zona agricola a livello pianificatorio e sancire il principio della non diminuzione fisica di territorio agricolo Riconvertire ad uso agricolo le superfici in zona agricola utilizzate per altri scopi Il territorio agricolo va definito in tutti i suoi aspetti e tutelato in maniera vincolante, rafforzando il meccanismo di compensazione reale in caso di cambiamento di destinazione d uso a livello pianificatorio. (misura attuata tramite norme PUC art. 24) Il rilievo delle situazioni conflittuali in zona agricola ha evidenziato differenti tipologie di utilizzo conflittuale del territorio agricolo che richiedono strategie d'azione differenziate. Sulla base dello studio sulle utilizzazioni conflittuali, per ogni casistica di utilizzazione non conforme si stabilisce una strategia di azione, quale progettazione e attuazione di interventi diretti (bonifiche terreni), avvio di azioni legali per abusi edilizi, risanamento siti inquinati, ecc. In generale l'ente Parco dovrà ulteriormente precisare i terreni ulteriormente recuperabili o migliorabili per uso agricolo. (per concetto di risanamento) Proprietari (per attuazione) Prestazioni: Elaborazione catasto aggiornato Elaborazione strategie d azione e priorità Negoziazioni con proprietari Contributi finanziari (max 30%, esclusi interventi abusivi) Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT)

13 N Titolo Descrizione M_2.1.3 Regolare la diffusione di coltivazioni agricole potenzialmente conflittuali con gli obiettivi del Parco La diffusione di alcune tipologie di coltivazioni su grandi superfici entrano in potenziale conflitto con la vocazione foraggiera del Piano. Ne sono un esempio i vigneti e le coltivazioni di prati verdi "green" per giardinaggio. I primi sono conflittuali per l elevata concorrenzialità nell acquisizione o nell affitto di terreni, che sarebbero così sottratti ad altre coltivazioni. Vi sono poi argomenti legati al carico di sostanze nel suolo. Il tema è dibattuto in generale: si ritiene che nel territorio del Parco i nuovi vigenti su grandi superfici vadano vietati. Per i green il conflitto nasce dai carichi ambientali e dalla costante asportazione di humus. (misura attuata tramite norme PUC art. 27) M_2.1.4 Regolare la delimitazione di zone agricole attrezzate (serre e tunnel di superfici maggiori a 5 000m 2 ) Il PUC riprende i criteri pianificatori e le condizioni per la delimitazione e l'adozione di zone agricole attrezzate (serre e tunnel >5'000 m 2 ) definite nella scheda R11 Piano direttore cantonale: - istituzione tramite variante di PR - prescrizioni edilizie e urbanistiche - limite quantitativo da rispettare - aziende con sede in Ticino. Sono aggiunti criteri d inserimento paesaggistico, specie per quanto riguarda la sistemazione delle superfici non occupate e le distanze delle stesse da percorsi e strade (misura attuata tramite norme PUC art. 26) M_2.1.5 Vietare nuovi maneggi e l'espansione di quelli e- sistenti I maneggi a norma di legge non sono compatibili con la zona agricola. Il motivo è che l attività ad essi correlata non è ritenuta d interesse agricolo. Sul Piano di Magadino vi sono attualmente 7 maneggi, di cui 5 all interno del Parco. La loro presenza è da considerare importante per lo svago, purché il loro inserimento nel paesaggio sia curato (vedi misura M_1.3.2): tuttavia un loro aumento (in qualità di numero o di superficie occupata) è considerata problematica per il settore agricolo e viene pertanto limitata. (misura attuata tramite norme PUC art. 28) Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT)

14 OS_2.2 Sostenere le aziende agricole nell'esercizio delle loro attività M_2.2.1 Offrire supporto alle a- ziende agricole nella gestione di progetti e nello svolgimento delle attività che contribuiscono a perseguire gli obiettivi del PUC Il raggiungimento degli obiettivi del PUC presuppone il rafforzamento del sostegno alle attività agricole che contribuiscono a concretizzare le diverse misure previste dal PUC (M 2.2.2; M 2.2.3; M 2.2.4; M 2.3.1; M 5.1.2; M 5.2.1; M 5.3.2; M 5.4.1; M 5.4.2; M 7.3.1; M 7.3.2). Si tratta di un sostegno specifico e gratuito per chi lavora nel Parco, che, essendo mirato al progetto del Parco, è complementare e va oltre quello che viene offerto in tutto il Cantone dal servizio di consulenza agricola della Sezione agricoltura e dalle associazioni di categoria (con i quali l dovrà collaborare in forma stretta al fine di garantire un coordinamento ottimale) Da un lato il supporto è mirato a sostenere i progetti di carattere a- gricolo che possono contribuire a creare occasioni di sviluppo o a risolvere determinati problemi (es: progetto interconnessione, progetti secondo l art. 93 LAgr, progetti secondo l art. 77 LAgr). Dall altro è diretto a sostenere e aiutare le aziende nell implementazione quotidiana di tali progetti, oltre che nell affrontare temi particolari (es. accordi di gestione per biotopi e zone cuscinetto). Misura attuata tramite il personale dell M_2.2.2 Istituire un servizio di supporto e mediazione per la sottoscrizione dei contratti agricoli La stipulazione di contratti agricoli conformi alla Legge sull'affitto a- gricolo è importante per una gestione agricola in linea con gli obiettivi del Parco, perché garantisce maggiore sicurezza alle aziende, mitiga la pressione sul territorio limitando gli effetti della "caccia al terreno agricolo" e facilita l'implementazione dei provvedimenti agroecologici. L'Ente si propone come mediatore tra proprietari e agricoltori con l'obiettivo di facilitare la corretta applicazione della Legge sull'affitto agricolo, permettere una migliore ripartizione dei terreni tra le aziende, facilitare lo scambio di superfici, ecc. Anche in questo caso il supporto va implementato in forma coordinata con la Sezione agricoltura e le associazioni di categoria. Misura attuata tramite il personale dell Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT)

15 M_2.2.3 M_2.2.4 Offrire ulteriori sostegni finanziari per migliorie strutturali finalizzate all'attuazione degli obiettivi del Parco Avvio di un processo partecipativo di accorpamento delle superfici gestite (Bewirtschaftungsarrondierung) L, coordinandosi con la Sezione dell agricoltura, sosterrà interventi specifici di migliorie strutturali volti al consolidamento delle aziende e al raggiungimento degli obiettivi del PUC, utilizzando strumenti definiti nel Programma di Sviluppo dello Spazio Rurale (PSSR) che l potrà avviare in collaborazione con le aziende. Esempi: - aiuti finanziari per interventi giudicati prioritari per la realizzazione degli obiettivi del PUC; - partecipazione al programma per la gestione sostenibile delle risorse (giusta art. 77 a e b LAgr), volto ad aumentare l'efficienza nell'impiego delle sostanze e ad ottenere un'efficacia agroecologica per la garanzia delle basi di produzione; - supporto per l'elaborazione di progetti di sviluppo regionale (PSR, giusta art. 93 cpv. 1 lett. C LAgr). Misura attuata tramite il personale dell Contributi finanziari (max 10%) Il Piano di Magadino è già stato oggetto di un raggruppamento terreni, tuttavia la situazione aziendale rivela spesso situazioni di dispersione delle parcelle gestite. L', analizzate le condizioni di proprietà e di gestione dei fondi agricoli, si farà perciò promotore di un processo di concertazione volontaria per l'accorpamento delle superfici gestite, mediante coordinamento dei contratti di gestione sulla base di un progetto condiviso di scambio/riorganizzazione delle diverse parcelle aziendali, che tenga conto delle caratteristiche dei fondi, delle aziende e delle aspettative dei proprietari (creazione del consenso). La misura dovrà essere implementata in stretta collaborazione con la Sezione dell agricoltura e con quella delle Bonifiche e catasto del Dipartimento economia e finanze. Avvio progetto e contatti tramite il personale dell Assunzione costi di progetto Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT)

16 OS_2.3 Facilitare la collaborazione tra le aziende e favorire le sinergie nella produzione, trasformazione, distribuzione e promozione dei prodotti M_2.3.1 Avvio di una piattaforma di coordinamento tra le aziende agricole del Parco (soluzioni a problemi comuni, punti vendita, ecc.) L' si farà promotore della creazione di una piattaforma di coordinamento tra le aziende agricole del Parco, i cui membri si ritroveranno regolarmente (2 volte l anno). La piattaforma, costituita da agricoltori del Piano, fungerà da organo consultivo per l'ente per tutte le decisioni con influssi diretti o indiretti per il ramo agricolo, come da esempi seguenti: - individuazione di problemi comuni e ricerca di soluzioni - gestione della filiera aziendale (acquisti comuni di materie prime, gestione comune delle vendite dirette, ecc.) - definizione di linee guida e direttive comuni - lancio di progetti coordinati. Come per le altre misure di questo settore, l implementazione dovrà avvenire in forma coordinata con la Sezione dell agricoltura e le associazioni del settore. Misura attuata tramite il personale dell M_2.3.2 Sostenere progetti di creazione delle filiere corte e di promozione dei prodotti del Parco Per dare inizio a progetti innovativi per la creazione di filiere corte è necessario uno stimolo e un sostegno iniziale ai promotori in termini di competenze e di finanziamento. L' offrirà il necessario supporto (vedi misura M_2.2.1) e un finanziamento iniziale commisurato alle reali necessità del progetto, da definire in seno alla Piattaforma di coordinamento (vedi misura M_2.3.1). La misura va attuata in forma coordinata con il tema della filiera a- gro-alimentare della nuova politica regionale. Sostegno tramite personale dell Contributi finanziari (max 30%) Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT)

17 OS_2.4 Promuovere l'immagine del settore agricolo e dei prodotti del Parco M_2.4.1 M_2.4.2 Elaborare un piano di marketing per la promozione del settore agricolo e dei prodotti locali in relazione alla qualità del paesaggio e alla biodiversità Elaborare un programma didattico-informativo sull'agricoltura in relazione ai valori del Parco Il Parco del Piano offre un valore aggiunto per il settore agricolo anche a livello d immagine (territorio pregiato, natura valorizzata, ecc.). I valori del Parco possono dunque sommarsi a quelli già esistente del prodotto locale a km 0. Per cogliere al meglio questa opportunità commerciale sarà elaborato un piano di marketing specifico per evidenziare, dal profilo strategico e operativo, i provvedimenti opportuni. La misura va concretata in forma coordinata con le azioni di promozione già attuate a livello cantonale, segnatamente per quanto concerne la nuova politica regionale (filiera agro-alimentare). Elaborazione progetto di Marketing La realtà agricola del Piano è poco nota: l' dovrà dunque collaborare alla divulgazione delle conoscenze relative a questo settore, in particolare in relazione ai valori che l'agricoltura genera per il comprensorio del Parco. Da implementare in particolare la collaborazione con le scuole, essenziale per comunicare i valori del Parco alle nuove generazioni. Elaborazione concetto Creazione supporti didattici Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT)

18 4.3 Natura Commento agli obiettivi Il Piano di Magadino, e il territorio del Parco in particolare, sono uno scrigno pregiato di biotopi e di agro-ecosistemi che ospitano moltissime specie animali e vegetali rare e protette. Un valore che esce dai confini locali e assume importanza internazionale quale punto di passaggio per la fauna migratrice. Questo settore è tuttavia soggetto a distruzioni dirette e all influsso negativo generato da utilizzazioni non rispettose, e soffre della mancanza di gestione e della diffusione di specie infestanti. Mantenere e valorizzare questo patrimonio è essenziale. poiché costituisce, al pari dell agricoltura, una delle vocazioni del Parco. La strategia perseguita intende non solo proteggere, ma anche gestire e promuovere questo patrimonio in tutti i suoi aspetti (OG_3). L attuazione di quest obiettivo avviene mediante la tutela dei biotopi e il rafforzamento dei collegamenti ecologici. Questo obiettivo generale si concretizza in 4 obiettivi specifici e in 12 misure. Il primo obiettivo è volto alla tutela e alla valorizzazione dei biotopi e degli spazi vitali (OS_3.1): ciò è infatti la base per la salvaguardia di specie rare ed essenziali per la biodiversità. Questo obiettivo viene perseguito in primo luogo istituendo formalmente 17 riserve naturali e le relative fasce cuscinetto (M_3.1.1). Una seconda misura è volta a ripristinare i biotopi che in passato sono stati manomessi abusivamente o che hanno subito influssi negativi a seguito di gestioni inadeguate (M_3.1.2). Tutelare e ripristinare i biotopi sono passi importanti ma ancora insufficienti per garantirne la continuità in futuro. A questo scopo si prevedono interventi di valorizzazione (M_3.1.3) e di gestione corrente dei biotopi (M_3.1.4). Infine saranno adottati specifici provvedimenti per la tutela mirata di specie particolarmente sensibili (M_3.1.5). I singoli biotopi, per poter esprimere tutto il loro potenziale ecologico, vanno messi in rete: è dunque necessario rafforzare i collegamenti ecologici interni e verso l esterno (OS_3.2). Si prevede perciò di assicurare il reticolo ecologico già definito in collaborazione con gli agricoltori (M_3.2.1), di tutelare le fasce di collegamento ecologico con i versanti per evitare che il Parco diventi un isola ecologica slegata dal resto del territorio cantonale (M_3.2.2) e di realizzare interventi puntuali di rafforzamento laddove manifesta carenze funzionali e strutturali (M_3.2.3). Per garantire la funzione di corridoio per l avifauna migratrice (OS_3.3) sarà varata una normativa specifica (M_3.3.1). Un importante funzione di collegamento ecologico è assolta dai canali, la cui valorizzazione ecologica, coordinata con la funzionalità idraulica e con quella agricola, sarà sostenuta (OS_3.4). A tale scopo verrà attuata una tutela specifica a livello normativo (M_3.4.1), sarà elaborato un piano di gestione coordinato dei canali che tenga conto della funzionalità idraulica, naturalistica, paesaggistica e agricola (M_3.4.2) e verranno promossi specifici interventi strutturali di valorizzazione (M_3.4.3) Obiettivi OG_3 Proteggere, gestire e promuovere le componenti naturali e le funzioni ecologiche OS_3.1 OS_3.2 OS_3.3 OS_3.4 Tutelare e valorizzare i biotopi e gli spazi vitali di specie importanti per la biodiversità Rafforzare i collegamenti ecologici Garantire la funzione ecologica di corridoio di migrazione dell'avifauna Sostenere la valorizzazione ecologica dei canali Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT)

19 4.3.3 Misure N Titolo Descrizione OS_3.1 Tutelare e valorizzare i biotopi e gli spazi vitali di specie importanti per la biodiversità M_3.1.1 M_3.1.2 M_3.1.3 M_3.1.4 Istituire riserve naturali a tutela dei biotopi con le rispettive fasce cuscinetto Ripristinare i biotopi manomessi abusivamente Realizzare interventi di valorizzazione di biotopi Garantire la manutenzione dei biotopi Si istituiscono 17 riserve naturali per tutelare i biotopi inseriti negli inventari federali e cantonali. Il PUC fissa il perimetro e definisce le regole comportamentali necessarie alla loro conservazione. (misura attuata tramite norme PUC art. 30) Alcuni biotopi inseriti negli inventari federali e cantonali sono stati danneggiati o eliminati abusivamente: si prevede pertanto il loro ripristino e il recupero della loro funzionalità ecologica. Proprietari/gestori responsabili Ricostruzione storica Concetto di ripristino Contatti con proprietari/gestori Coordinamento procedure con Cantone/Comuni Alcuni biotopi non sono attualmente in condizione di esprimere tutto il loro potenziale ecologico, a seguito di numerosi fattori endogeni (interramento, invecchiamento della vegetazione ecc.) o esogeni (eutrofizzazione, apporti di materiali, presenza di specie invasive ecc.). Con opportuni interventi si valorizzeranno detti biotopi e se ne aumenterà la funzionalità ecologica. Elaborazione progetti Realizzazione Controllo I biotopi necessitano di una costante gestione, data l'assenza della dinamica fluviale originaria. L' dovrà pertanto assumere il compito di coordinare gli interventi: dove esistono contratti di gestione tra agricoltori e l Ufficio natura e paesaggio tramite gli agricoltori medesimi, dove non esistono e non è possibile delegare agli agricoltori, provvedendo in proprio mediante il conferimento di mandati a ditte esperte nel ramo., Agricoltori Programmazione interventi Negoziazione contratti agricoli con aziende Realizzazione interventi Controllo Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT)

20 N Titolo Descrizione M_3.1.5 Adottare provvedimenti per la tutela di specie particolari Alcune specie sono particolarmente sensibili al cambiamento in atto nel paesaggio e perché ne sia garantita la presenza sono necessari specifici interventi concernenti i luoghi di nidificazione, lo svernamento, la riproduzione, l alimentazione ecc. L' dovrà progettare questi interventi e, nel caso in cui fossero altri attori (associazioni) a promuovere simili azioni, fornire l adeguato sostegno., Associazioni Elaborazione schede d azione Implementazione degli interventi programmati In caso di progetti da terzi: contributi finanziari (max 60%) OS_3.2 Rafforzare i collegamenti ecologici M_3.2.1 Assicurare la presenza del reticolo ecologico Il reticolo ecologico va assicurato formalmente per garantirne la presenza anche in futuro. Il PUC definisce pertanto il principio dell'esistenza di tale reticolo. (misura attuata tramite norme PUC art. 34) M_3.2.2 Tutela delle fasce di collegamento ecologico con i versanti Le fasce di collegamento ecologico sono essenziali anche per garantire i collegamenti tra il Piano di Magadino e i versanti montani circostanti. All esterno del Parco questa funzione è garantita attraverso le indicazioni fornite dalla scheda R11 del Piano direttore, che devono essere considerate nell aggiornamento dei Piani regolatori comunali. Essa viene richiamata come principio nelle norme di attuazione. (misura attuata tramite norme PUC art. 34) M_3.2.3 Realizzare interventi puntuali per rafforzare i collegamenti ecologici Il reticolo ecologico va preservato e mantenuto nella sua funzionalità al fine di diminuire la frammentazione degli ecosistemi, mettere in connessione superfici di compensazione ecologica, sviluppare il potenziale dei corsi d'acqua e migliorare la qualità e la diversità del paesaggio. Elaborazione progetti Realizzazione Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT)

21 OS_3.3 Garantire la funzione ecologica di corridoio di migrazione dell'avifauna M_3.3.1 Garantire la funzione di collegamento di corridoio per l'avifauna La funzione di corridoio per la migrazione dell'avifauna va garantito mediante una specifica norma di attuazione che tutela in modo generico questa funzione (misura attuata tramite norme PUC art. 29) OS_3.4 Sostenere la valorizzazione ecologica dei canali M_3.4.1 Tutelare il valore ecologico dei canali (habitat e collegamento) M_3.4.2 Elaborare ed implementare un piano di gestione coordinato dei canali M_3.4.3 Promuovere la realizzazione di interventi di valorizzazione naturalistica dei canali L'importanza ecologica dei canali quali biotopi ed elementi del reticolo ecologico va definita mediante una norma di attuazione. (misura attuata tramite norme PUC art. 41) La gestione attuale dei canali non considera sufficientemente il valore ecologico degli stessi. Si concorderanno con il Consorzio fiume Ticino le modalità gestionali che, garantendo la sicurezza idraulica dei canali, integrino il potenziale ecologico (valori naturali e paesaggistici). Consorzio correzione fiume Ticino Curare contatti con Consorzio Sostenere il progetto tramite il personale del Parco Contributi finanziari (max 30%) Per valorizzare il potenziale ecologico dei canali si prevede la realizzazione di specifici interventi strutturali coordinati con le esigenze i- drauliche e agricole. Consorzio correzione fiume Ticino Curare contatti con Consorzio Proporre progetti Contributi finanziari (max 10%) Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT)

22 4.4 Svago Commento agli obiettivi Il Piano di Magadino presenta numerose possibilità ricreative, sia per lo sportivo, sia per l amante delle escursioni e della natura. Esso è inoltre particolarmente apprezzato per gite in bicicletta o a cavallo. Non mancano inoltre gli agriturismi e le vendite di prodotti locali. In questo senso il Parco costituisce un importantissimo polo di svago, non solo per il turista di passaggio, ma soprattutto per gli abitanti degli agglomerati urbani di Locarno e di Bellinzona. Nonostante queste potenzialità, oggi si evidenziano limiti e carenze a livello infrastrutturale, sia per quanto riguarda l offerta turistica - poco strutturata e frammentaria - sia per quanto concerne i servizi di supporto (fontane, wc, aree picnic ecc.). Non va infine sottovalutato il rischio che un maggiore afflusso di fruitori, se non opportunamente regolato, sia fonte di un accentuata pressione diffusa e porti a dei conflitti. La strategia perseguita dall è dunque quella di sviluppare e mettere in rete le infrastrutture al fine di valorizzare il Parco quale area di svago di prossimità e quale componente dell offerta turistica regionale (OG_4). Questo obiettivo generale si concretizza in 3 obiettivi specifici e in 10 misure. Il primo obiettivo è volto a organizzare e a promuovere in maniera coordinata l offerta del Parco (OS_4.1), creando pacchetti d attività combinati in accordo con attori pubblici e privati (M_4.1.1). L offerta di svago non va solo organizzata ma anche potenziata, in particolare assicurando una rete di percorsi segnalati che colleghino i diversi punti d interesse (OS_4.2). Si tratta dunque innanzi tutto di segnalare una rete ufficiale dei percorsi del Parco (M_4.2.1), creando e uniformandone la segnaletica (M_4.2.2) e garantendone la gestione (M_4.2.4). Si prevede poi la creazione di due nuovi percorsi pedonali e ciclabili con la realizzazione di due passerelle sul fiume Ticino: la prima lungo il percorso Tenero-Magadino (M_4.2.5) e la seconda lungo il percorso tra Cugnasco e la zona della Monda (M_4.2.6). L offerta per i ciclisti sarà inoltre ampliata realizzando una nuova pista ciclabile nella parte centrale del Parco (M_4.2.3). Infine sarà approfondita l ipotesi della creazione di circuiti per skater (M_4.2.7). La funzionalità e la qualità delle infrastrutture di svago sarà promossa (OS_4.3) da un lato stipulando accordi con campeggi, scuderie, ristoranti, aziende agricole e altre strutture per consentire l accessibilità ai servizi di base (wc, acqua, ecc.) (M_4.3.2), dall altro realizzando, dove opportuno, infrastrutture di supporto quali aree picnic, fontane, servizi igienici ecc. (M_4.3.1) Obiettivi OG_4 Valorizzare il Parco quale area di svago di prossimità e quale componente dell offerta turistica regionale OS_4.1 OS_4.2 OS_4.3 Organizzare e promuovere in maniera coordinata l'offerta di svago del Parco Assicurare una rete di percorsi segnalata che colleghi i punti di interesse per lo svago Promuovere funzionalità e qualità nelle delle infrastrutture per lo svago Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT)

23 4.4.3 Misure N Titolo Descrizione OS_4.1 Organizzare e promuovere in maniera coordinata l'offerta di svago del Parco M_4.1.1 Creare pacchetti d'offerta ricreativa in collaborazione con attori pubblici e privati La creazione di pacchetti di offerte ricreative in collaborazione con attori pubblici e privati permette una più facile visibilità, nonché promozione e, di conseguenza, successo delle offerte. L'informazione mirata facilita il cliente nelle valutazioni, nella prenotazione e offre l'opportunità di orientare il mercato verso proposte particolarmente adatte ai valori del Parco (per esempio quelle legate alla mobilità lenta). Enti turistici locali Curare contatti con ETL Proporre elementi per pacchetti relativi al Parco Contributi finanziari (max 10%) Priorità: 3 OS_4.2 Assicurare una rete di percorsi segnalata che colleghi i punti di interesse per lo svago M_4.2.1 M_4.2.2 Assicurare la rete di percorsi ufficiali del Parco Creare e uniformare la segnaletica dei percorsi ufficiali Il PUC definisce una rete di percorsi ufficiali e differenziati per le diverse categorie di utenti (escursionisti, naturalisti, ciclisti, sportivi, skater, cavallerizzi, podisti, ecc). Nella definizione dei percorsi si tiene conto delle peculiarità e dei possibili conflitti tra utenti. Questi percorsi riprendono i percorsi ufficiali già presenti e ne ampliano la portata. Sono previsti anche circuiti per percorsi di breve durata in luoghi particolarmente interessanti. (misura attuata tramite norme PUC art. 36) Occorrerà creare un concetto proprio di segnaletica del Parco. Per i nuovi percorsi essa dovrà riprendere la simbologia della segnaletica ufficiale (per esempio dei sentieri), per quelli di scoperta e tematici andrà creata ad hoc. Inoltre per alcuni percorsi dedicati (skate) andrà valutato l'inserimento nella rete ufficiale di Svizzera Mobile. Elaborare concetto grafico e di riordino dei cartelli Realizzare e posare i cartelli Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT)

24 N Titolo Descrizione M_4.2.3 Nuova pista ciclabile su pista sterrata (strada d argine) esistente nella parte centrale del Parco Il Piano offre diverse possibilità ai ciclisti grazie alla fitta rete di strade agricole asfaltate. Più rari sono per contro i percorsi su fondo sterrato attrattivi dal profilo paesaggistico e adatti a scampagnate. La misura prevede la realizzazione di un percorso ciclabile attraverso la sistemazione di piste sterrate esistenti nella parte centrale del Parco sul confine della zona palustre d importanza nazionale, dove si concentrano diversi punti di interesse. Le piste esistenti sono strade d argine di proprietà del Consorzio correzione fiume Ticino, con cui occorrerà coordinarsi. Contatti con Consorzio correzione fiume Ticino (proprietario) M_4.2.4 Gestire la rete dei sentieri del Parco La rete dei sentieri ufficiali cantonali è gestita dagli Enti turistici locali, mentre di altri sentieri si occupano dei Comuni o il Consorzio correzione fiume Ticino. L' dovrà coordinare tali interventi e, se necessario, completarli con l organizzazione di proprie misure di gestione., Enti turistici locali, Comuni Coordinamento interventi Finanziamento interventi non coperti da ETL o comuni M_4.2.5 M_4.2.6 Promuovere un nuovo collegamento pedonale ciclabile Tenero- Magadino con una nuova passerella sul Ticino Promuovere un nuovo collegamento pedonale ciclabile lungo via Vecchio Porto-via alla Monda con una nuova passerella sul Ticino Realizzazione di un nuovo percorso pedonale e ciclabile di collegamento dal Locarnese al Gambarogno per favorire la mobilità lenta all interno dell agglomerato e l accesso al previsto centro informazioni delle Bolle di Magadino. Realizzazione di una passerella sul fiume Ticino per la nuova pista ciclabile per permettere un accesso più agile e piacevole verso il Gambarogno. Commissione regionale dei trasporti Creare sinergie positive tra i vari attori coinvolti nel progetto Stimolare allestimento progetto Contributi finanziari (max 10%) Priorità: 3 Realizzazione di una passerella sul fiume Ticino all altezza del ponte ferroviario tra Contone e Locarno o lungo la vecchia via storica Vecchio Porto via alla Monda per consentire la percorrenza pedonale, equestre e ciclabile di un percorso a circuito. Commissione regionale dei trasporti Creare sinergie positive tra i vari attori coinvolti nel progetto Stimolare allestimento progetto Contributi finanziari (max 10%) Priorità: 3 Documento per la procedura di informazione e partecipazione (art. 46 LALPT)

Parco del Piano di Magadino

Parco del Piano di Magadino Parco del Piano di Magadino Conferenza stampa 6 dicembre 2010 L origine del progetto L idea del Parco prende origine nel concetto di sviluppo del Piano di Magadino (1992-2000) i cui risultati sono confluiti

Dettagli

Norme 5 di attuazione

Norme 5 di attuazione 5 Norme di attuazione Editore Dipartimento del territorio Autori Sezione dello sviluppo territoriale, Dipartimento del territorio Il progetto PUC Parco del Piano di Magadino è frutto del lavoro della Direzione

Dettagli

Parco del Piano di Magadino

Parco del Piano di Magadino Parco del Piano di Magadino Piano di utilizzazione cantonale Approvato dal Gran Consiglio il 18 dicembre 2014 www.ti.ch/ppdm Repubblica e Cantone Ticino Dipartimento del territorio Procedura Informazione

Dettagli

CARTA EUROPEA PER IL TURISMO SOSTENIBILE

CARTA EUROPEA PER IL TURISMO SOSTENIBILE Forum - 4 incontro CARTA EUROPEA PER IL TURISMO SOSTENIBILE Parco Nazionale dell Aspromonte 26.10.2016 Il percorso di costruzione del Piano Valutazione della situazione attuale Patrimonio naturale, storico

Dettagli

PIANO DI UTILIZZAZIONE CANTONALE (PUC) DEL PARCO DEL PIANO DI MAGADINO

PIANO DI UTILIZZAZIONE CANTONALE (PUC) DEL PARCO DEL PIANO DI MAGADINO + Consiglio di Stato PIANO DI UTILIZZAZIONE CANTONALE (PUC) DEL PARCO DEL PIANO DI MAGADINO VARIANTE RETE SENTIERISTICA E PONTE ECOLOGICO IN LOCALITÀ BOSCHETTI Progetto per informazione e partecipazione

Dettagli

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014 IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014 LA STRATEGIA E stata costruita in base a: gli orientamenti per le politiche di sviluppo rurale della Commissione gli strumenti

Dettagli

premesso che Coldiretti Lipu Coldiretti Lipu

premesso che Coldiretti Lipu Coldiretti Lipu Coldiretti & Lipu premesso che Coldiretti è una forza sociale che rappresenta le imprese agricole e valorizza l agricoltura come risorsa economica, umana ed ambientale Lipu è un Associazione che opera

Dettagli

Comune di. Albizzate. Provincia di Varese INDIRIZZI STRATEGICI. Marco Banderali Fabio Cervi Helga Destro Gianfredo Mazzotta Fabrizio Monza PGT

Comune di. Albizzate. Provincia di Varese INDIRIZZI STRATEGICI. Marco Banderali Fabio Cervi Helga Destro Gianfredo Mazzotta Fabrizio Monza PGT Comune di Albizzate Provincia di Varese INDIRIZZI STRATEGICI Marco Banderali Fabio Cervi Helga Destro Gianfredo Mazzotta Fabrizio Monza PGT 16 SETTEMBRE 2010 Comune di Albizzate Provincia di Varese Relazione

Dettagli

Ordinanza concernente l adeguamento di ordinanze all ulteriore sviluppo degli accordi programmatici nel settore ambientale

Ordinanza concernente l adeguamento di ordinanze all ulteriore sviluppo degli accordi programmatici nel settore ambientale Ordinanza concernente l adeguamento di ordinanze all ulteriore sviluppo degli accordi programmatici nel settore ambientale del Il Consiglio federale svizzero ordina: I Le ordinanze qui appresso sono modificate

Dettagli

Sviluppo sostenibile del territorio svizzero

Sviluppo sostenibile del territorio svizzero Sviluppo sostenibile del territorio svizzero Sistema di criteri Obiettivo Mediante il sistema di criteri l Ufficio federale dello sviluppo territoriale definisce il concetto di sviluppo sostenibile del

Dettagli

PIANO OPERATIVO COMUNALE

PIANO OPERATIVO COMUNALE verso il nuovo PIANO OPERATIVO COMUNALE (nuova denominazione del REGOLAMENTO URBANISTICO ai sensi della LR 65/14) COSA E IL PIANO OPERATIVO? Strumento che definisce la programmazione e il coordinamento

Dettagli

PRINCIPALI NOVITA DI PIANO DELLE REGOLE E PIANO DEI SERVIZI

PRINCIPALI NOVITA DI PIANO DELLE REGOLE E PIANO DEI SERVIZI LA VARIANTE AL PGT DI MONZA Innovazione nei processi di pianificazione integrata alla scala comunale PRINCIPALI NOVITA DI PIANO DELLE REGOLE E PIANO DEI SERVIZI Arch. Giuseppe Riva dirigente Settore Governo

Dettagli

La strategia biodiversità

La strategia biodiversità La strategia biodiversità Utilizzo sostenibile delle risorse Pianificazione del territorio: per qualsiasi intervento sotto forma di costruzioni o impianti bisogna tenere conto di tutti gli aspetti legati

Dettagli

> >> Proposte di modifiche del Piano direttore. Contenuto Scheda V10 Poligoni di tiro. novembre Piano direttore cantonale

> >> Proposte di modifiche del Piano direttore. Contenuto Scheda V10 Poligoni di tiro. novembre Piano direttore cantonale Piano direttore cantonale > >> Proposte di modifiche del Piano direttore novembre 2014 Consultazione ai sensi dell art. 11 Lst Contenuto Scheda V10 Poligoni di tiro Editore Dipartimento del territorio

Dettagli

Coldiretti & Lipu premesso che Coldiretti Lipu Coldiretti Lipu

Coldiretti & Lipu premesso che Coldiretti Lipu Coldiretti Lipu Coldiretti Lipu & premesso che Coldiretti è una forza sociale che rappresenta le imprese agricole e valorizza l agricoltura come risorsa economica, umana ed ambientale Lipu è un Associazione che opera

Dettagli

Verso il Piano d azione per il Parco Agro paesaggistico metropolitano Gruppo Tematico di Agenda 21

Verso il Piano d azione per il Parco Agro paesaggistico metropolitano Gruppo Tematico di Agenda 21 Verso il Piano d azione per il Parco Agro paesaggistico metropolitano Gruppo Tematico di Agenda 21 MATRICI Sottogruppo Pratiche Agricole Finalità Obiettivi Azioni Attori Tempi Risorse Agricoltura Biologica

Dettagli

_il Piano Strategico di Fabriano. 1

_il Piano Strategico di Fabriano. 1 _il Piano Strategico di Fabriano 1 terzo forum pubblico F a b r i a n o 18_novembre_2006 Contenuti _il metodo _la sintesi dei risultati: il quadro sinottico _le 10 Vocazioni _le 10 Linee Strategiche _Azioni,

Dettagli

LE AREE PROTETTE, LUOGHI DI TURISMO SOSTENIBILE

LE AREE PROTETTE, LUOGHI DI TURISMO SOSTENIBILE LE AREE PROTETTE, LUOGHI DI TURISMO SOSTENIBILE Strategie e opportunità nell Anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo 27 Giugno 2017 - Roma Edo Ronchi Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile

Dettagli

VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNALE PER LE SCHEDE INTERVENTO 41/2 E 41/3 E IL COMPARTO RESIDENZIALE IN CORSO OGGETTO RELAZIONE GENERALE

VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNALE PER LE SCHEDE INTERVENTO 41/2 E 41/3 E IL COMPARTO RESIDENZIALE IN CORSO OGGETTO RELAZIONE GENERALE VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNALE PER LE SCHEDE INTERVENTO 41/2 E 41/3 E IL COMPARTO RESIDENZIALE IN CORSO OGGETTO RELAZIONE GENERALE Mattagnano - Inquadramento paesaggistico dell area d intervento

Dettagli

Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi

Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino Aspetti normativi Il quadro normativo Le Aree Protette Beni paesaggistici Politiche e strumenti di sostegno dell UE Le Direttive CEE Il quadro normativo

Dettagli

Comune di Cisliano. 5 Progetti

Comune di Cisliano. 5 Progetti Comune di Cisliano 5 Progetti Scheda di progetto 1/5 Ufficio Nome del progetto Destinatari del progetto Descrizione del progetto Attori Coinvolti Metodi e strumenti utilizzati Tempi del progetto Stato

Dettagli

ALLEGATO C PROGRAMMA FINANZIARIO TRIENNALE RETE DI RISERVE ALTO NOCE. Comunità Valle di Sole. Risorse ex art. 96 (DGP 1043/2012)

ALLEGATO C PROGRAMMA FINANZIARIO TRIENNALE RETE DI RISERVE ALTO NOCE. Comunità Valle di Sole. Risorse ex art. 96 (DGP 1043/2012) PROGRAMMA FINANZIARIO TRIENNALE RETE DI RISERVE ALTO NOCE PSR n Azione Obiettivo Costi previsti (inclusi oneri e IVA) Totale della spesa per ambito Risorse ex art. 96 (DGP 1043/2012) Comunità Valle di

Dettagli

Per rendere attuabili tali proposte si propongono strumenti mirati a programmi territoriali complessivi quali Corona Verde.

Per rendere attuabili tali proposte si propongono strumenti mirati a programmi territoriali complessivi quali Corona Verde. GRUPPO DI LAVORO 2 Gli obiettivi principali del progetto e risultati attesi dalla realizzazione degli interventi in via di definizione, discussi nell ambito del gruppo di lavoro 2 sono: - recupero della

Dettagli

Piano comunale dei percorsi ciclabili

Piano comunale dei percorsi ciclabili Città di Lugano Piano comunale dei percorsi ciclabili Conferenza stampa Lugano, 5 maggio 2017 1 Città di Contesto Lugano La città di Lugano ha avviato un processo di sviluppo di una rete ciclabile urbana

Dettagli

Ambiente e biodiversità per uno sviluppo partecipato e sostenibile. Gli accordi agroambientali d area nel PSR delle Marche

Ambiente e biodiversità per uno sviluppo partecipato e sostenibile. Gli accordi agroambientali d area nel PSR delle Marche Seminario Agrimarcheuropa una iniziativa Agriregionieuropa Ambiente e biodiversità per uno sviluppo partecipato e sostenibile Ancona, 14 Settembre 2015 Gli accordi agroambientali d area nel PSR delle Marche

Dettagli

Bilancio Ambientale di Previsione 2005

Bilancio Ambientale di Previsione 2005 Provincia di Ferrara Bilancio Ambientale di Previsione 2005 Sergio Golinelli Forum plenario di Agenda 21 Locale Ferrara, 30 marzo 2005 Cosa abbiamo fatto Bilancio ambientale consuntivo 2000/2003 (progetto

Dettagli

Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane

Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane REALIZZARE LA CONNESSIONE ECOLOGICA LUNGO IL CORRIDOIO REGIONALE 28 E LA DORSALE VERDE NORD Obiettivo Realizzare la connessione ecologica tra il Bosco di Vanzago

Dettagli

RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE

RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE OBIETTIVO DEL PTCP: COORDINAMENTO e INTEGRAZIONE di diverse politiche e normative volte alla conservazione, tutela e valorizzazione della biodiversità,

Dettagli

QUESTIONARIO E PROPOSTE Per la condivisione degli obiettivi strategici del Piano Urbanistico Comunale (PUC) - disposizioni strutturali

QUESTIONARIO E PROPOSTE Per la condivisione degli obiettivi strategici del Piano Urbanistico Comunale (PUC) - disposizioni strutturali PIANO URBANISTICO COMUNALE (PUC) DISPOSIZIONI STRUTTURALI - FASE PRELIMINARE CONSULTAZIONI EX ART. 7 DEL REGOLAMENTO ATTUATIVO N. 05/2011 E L.R. 16/04 E S.M.I. Al Responsabile del Settore Tecnico del Comune

Dettagli

Parchi x Territorio. La Città e il Verde. Segreteria Tecnica Corona Verde Elena Porro. Castello della Mandria 9 ottobre con il patrocinio:

Parchi x Territorio. La Città e il Verde. Segreteria Tecnica Corona Verde Elena Porro. Castello della Mandria 9 ottobre con il patrocinio: Parchi x Territorio La Città e il Verde con il patrocinio: Segreteria Tecnica Corona Verde Elena Porro Castello della Mandria 9 ottobre 2013 Le Infrastrutture Verdi Comunicazione della Commissione del

Dettagli

Come finanziare la sostenibilità in agricoltura? Fabrizio Adriano Dagostin Responsabile Servizio Agricoltura della Provincia Autonoma di Trento

Come finanziare la sostenibilità in agricoltura? Fabrizio Adriano Dagostin Responsabile Servizio Agricoltura della Provincia Autonoma di Trento COLTIVARE LA SOSTENIBILITÀ I valori della cooperazione e la sostenibilità d impresa SALA DELLA COOPERAZIONE GIOVEDÌ 11 FEBBRAIO 2016 Come finanziare la sostenibilità in agricoltura? Fabrizio Adriano Dagostin

Dettagli

Rivitalizzazione: da idea a realtà

Rivitalizzazione: da idea a realtà Rivitalizzazione: da idea a realtà Rivitalizzazione 10.2018 La valorizzazione del comparto Laveggio, Gurungun e Rianella Un esempio di rivitalizzazione Sulla base di un esempio concreto intendiamo mostrare

Dettagli

ParteciPATe per determinare il Futuro di Ponte San Nicolò

ParteciPATe per determinare il Futuro di Ponte San Nicolò 1.1 CON QUALE IMMAGINE RAPPRESENTEREBBE IL TERRITORIO IN CUI VIVE? zona di transito, un paese dormitorio 15% altro 4% paese agricolo 8% un paese con ambiti di valore paesaggistico, architettonico e storico

Dettagli

PSR ABRUZZO

PSR ABRUZZO PSR ABRUZZO 2014-2020 Competitività e trasferimento di innovazioni Agro-ambiente e tutele delle risorse naturali Cooperazione e sviluppo economico delle aree rurali Università G. D Annunzio Dipartimento

Dettagli

1. Il Tevere navigabile: corridoio ecologico e infrastruttura

1. Il Tevere navigabile: corridoio ecologico e infrastruttura 1. Il Tevere navigabile: corridoio ecologico e infrastruttura turistica Referente o soggetto esecutore: Enti pubblici, operatori turistici Linea strategica: Turismo sport e servizi; Innovazione nella gestione

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE ISISS GIUSEPPE VERDI VALDOBBIADENE

ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE ISISS GIUSEPPE VERDI VALDOBBIADENE ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE ISISS GIUSEPPE VERDI VALDOBBIADENE Corso di ISTRUZIONE professionale CHE TIPO DI CORSO E'? Della durata di 5 anni Il titolo rilasciato

Dettagli

Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica. Norme di Attuazione: Titolo 4

Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica. Norme di Attuazione: Titolo 4 Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica Norme di Attuazione: Titolo 4 Elaborati grafici di riferimento: Tavola 1 OBIETTIVI DEL PTCP COORDINAMENTO dei diversi STRUMENTI

Dettagli

L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1)

L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1) L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1) SOMMARIO Art. 1 - Oggetto e finalità Art. 2 - Definizioni Art. 3 - Requisiti per l individuazione

Dettagli

La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007

La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007 La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007 La Rete Natura 2000 nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013: quali opportunità? Il Programma Operativo FESR dott.ssa

Dettagli

Convenzione. per la realizzazione di un Piano regolatore intercomunale nel comparto della "trincea ferroviaria" di Lugano-Massagno (TriMa)

Convenzione. per la realizzazione di un Piano regolatore intercomunale nel comparto della trincea ferroviaria di Lugano-Massagno (TriMa) Convenzione per la realizzazione di un Piano regolatore intercomunale nel comparto della "trincea ferroviaria" di Lugano-Massagno (TriMa) (27 ottobre 2008) Fra - la Città di Lugano, rappresentata dal proprio

Dettagli

Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020

Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020 Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020 1. Istituzione proponente Consiglio per la ricerca in agricoltura e l analisi

Dettagli

Allegato 3.A. Matrici di coerenza degli Obiettivi del PSC con gli Obiettivi del PTCP. AMBITER s.r.l. 1

Allegato 3.A. Matrici di coerenza degli Obiettivi del PSC con gli Obiettivi del PTCP. AMBITER s.r.l. 1 Allegato 3.A Matrici di coerenza degli Obiettivi del PSC con gli Obiettivi del PTCP AMBITER s.r.l. 1 Obiettivi del PTCP Asse 1 La qualità dell ambiente Riconnettere e riqualificare gli spazi naturali frammentati

Dettagli

Luisa Pedrazzini Direzione Generale Territorio e Urbanistica

Luisa Pedrazzini Direzione Generale Territorio e Urbanistica Bergamo, 27 Gennaio 2010 Luisa Pedrazzini Direzione Generale Territorio e Urbanistica www.ptr.regione.lombardia.it Verso l attuazione... LEGGE REGIONALE 11 marzo 2005, N. 12 Legge per il governo del territorio

Dettagli

N storico culturale; - architettonico e paesaggistico. - valorizzare la presenza del ponte in pietra che da origine al toponimo PONTE ARCHE

N storico culturale; - architettonico e paesaggistico. - valorizzare la presenza del ponte in pietra che da origine al toponimo PONTE ARCHE N. 141 ponte in pietra ad arco Storico culturale Comano terme - storico culturale; - architettonico e paesaggistico - valorizzare la presenza del ponte in pietra che da origine al toponimo PONTE ARCHE

Dettagli

Tabella degli indicatori di monitoraggio prioritari della Variante al PTCP della Provincia di Cremona del 2013

Tabella degli indicatori di monitoraggio prioritari della Variante al PTCP della Provincia di Cremona del 2013 SISTEMA INSEDIATIVO Orientare la localizzazione delle espansioni insediative verso zone a maggiore compatibilità ambientale Sup. espansione in aree compatibili (rif. A carte compatibilità del PTCP) / totale

Dettagli

I distretti urbani del commercio. SCHEMA Regolamento attuativo dell art. 16 della L. R. 1 agosto 2003 n. 11

I distretti urbani del commercio. SCHEMA Regolamento attuativo dell art. 16 della L. R. 1 agosto 2003 n. 11 I distretti urbani del commercio SCHEMA Regolamento attuativo dell art. 16 della L. R. 1 agosto 2003 n. 11 Sommario Art. 1 Oggetto del regolamento...3 Art. 2 Obiettivi...3 Art. 3 Caratteristiche dei distretti...3

Dettagli

Accordo Territoriale. Bologna, 18 Luglio Comune di Bologna. Comune di Bologna

Accordo Territoriale. Bologna, 18 Luglio Comune di Bologna. Comune di Bologna Accordo Territoriale relativo agli assetti territoriali, urbanistici, infrastrutturali della Nuova Stazione Ferroviaria di Bologna ai sensi dell art. 15. L.R. 20/2000 Bologna, 18 Luglio 2006 Obiettivi

Dettagli

1. Collegamenti fra i siti d'interesse presenti nel parco e nelle vicinanze

1. Collegamenti fra i siti d'interesse presenti nel parco e nelle vicinanze 1. Collegamenti fra i siti d'interesse presenti nel parco e nelle vicinanze Referente o soggetto esecutore: Enti pubblici, associazioni Turismo, sport e servizi; Innovazione nella gestione delle risorse

Dettagli

DPSS Documento di Programmazione degli interventi per lo Sviluppo Sostenibile

DPSS Documento di Programmazione degli interventi per lo Sviluppo Sostenibile Allegato H COMUNE DI PIOMBINO Progetto OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE Fase 2 DPSS Documento di Programmazione degli interventi per lo Sviluppo Sostenibile Redazione a cura di CENTRO STUDI TURISTICI

Dettagli

NetTARE opera nei seguenti ambiti:

NetTARE opera nei seguenti ambiti: Grazie ad una rete di professionisti e consulenti, NetTARE lavora con un approccio interdisciplinare sistemico e partecipativo mettendo a disposizione le proprie competenze in diversi ambiti: mobilità

Dettagli

Città di Mesagne. Norme per la rigenerazione urbana. Programmi di rigenerazione urbana

Città di Mesagne. Norme per la rigenerazione urbana. Programmi di rigenerazione urbana Città di Mesagne Norme per la rigenerazione urbana Programmi di rigenerazione urbana Obiettivi Le Norme per la Rigenerazione Urbana istituiti con Legge Regionale 29 luglio 2008, n. 21 e i Programmi di

Dettagli

Proposte di modifiche del Piano direttore ai nuovi disposti della Legge sulla pianificazione del territorio (LPT)

Proposte di modifiche del Piano direttore ai nuovi disposti della Legge sulla pianificazione del territorio (LPT) Proposte di modifiche del Piano direttore ai nuovi disposti della Legge sulla pianificazione del territorio (LPT) Incontri informativi con i comuni 21 / 26 settembre 2017 Dipartimento Territorio Le modifiche

Dettagli

7 Bollettino PSR Pag. 1

7 Bollettino PSR Pag. 1 7 Bollettino PSR 2014-2020 Pag. 1 7. Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali SOTTOMISURA 7.2. INVESTIMENTI FINALIZZATI ALLA CREAZIONE, AL MIGLIORAMENTO E ALL ESPANSIONE DI OGNI TIPO

Dettagli

V - PROGRAMMA DI REALIZZAZIONE

V - PROGRAMMA DI REALIZZAZIONE 1. ORDINE PROGRESSIVO DEGLI INTERVENTI... 3 2. COSTI... 4 2.1. Investimenti... 4 2.1.1. Interventi... 4 2.1.2. Espropriazioni... 5 2.2. Gestione... 6 2.2.1. Interventi... 6 2.2.2. Gestione amministrativa...

Dettagli

SATIVA. giornata di presentazione del progetto. sabato 2 dicembre 2017 dalle 9.30 alle Serle Palazzo municipale Sala consiliare P.

SATIVA. giornata di presentazione del progetto. sabato 2 dicembre 2017 dalle 9.30 alle Serle Palazzo municipale Sala consiliare P. sabato 2 dicembre 2017 dalle 9.30 alle 13.00 Serle Palazzo municipale Sala consiliare P.zza Boifava SATIVA giornata di presentazione del progetto CON IL CONTRIBUTO DI: COMUNE DI SERLE comunità resiliente

Dettagli

> >> Proposte di modifiche del Piano direttore. Contenuto. luglio Piano direttore cantonale. Consultazione ai sensi dell art.

> >> Proposte di modifiche del Piano direttore. Contenuto. luglio Piano direttore cantonale. Consultazione ai sensi dell art. Piano direttore cantonale > >> Proposte di modifiche del Piano direttore luglio 2017 Consultazione ai sensi dell art. 11 Lst Contenuto Scheda P1 Paesaggio Scheda R/M5 Agglomerato del Mendrisiotto Editore

Dettagli

P.S.R REGIONE MOLISE

P.S.R REGIONE MOLISE P.S.R. 2014-2020 REGIONE MOLISE MISURA 19 APPROCCIO LEADER PSL -PIANO di SVILUPPO LOCALE Gal «Molise Rurale» ASSEMBLEA SOCI 03/11/2016 ISERNIA 03 NOVEMBRE 2016 1 SI PARTE DALLA SSL APPROVATA in Regione

Dettagli

REM (Rete Ecologica Marche) Attuazione macroprogetto Parco del Conero_07 marzo arch. Roberta Caprodossi arch. Massimo Spigarelli

REM (Rete Ecologica Marche) Attuazione macroprogetto Parco del Conero_07 marzo arch. Roberta Caprodossi arch. Massimo Spigarelli REM (Rete Ecologica Marche) Attuazione macroprogetto Parco del Conero_07 marzo 2013 Visione guida alcune linee strategiche Rappresentazione ideogrammatica degli interventi strategici proposti in

Dettagli

IL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENEZIA STRUTTURA E PRIMI CONTENUTI. Mestre 14 Novembre

IL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENEZIA STRUTTURA E PRIMI CONTENUTI. Mestre 14 Novembre IL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENEZIA STRUTTURA E PRIMI CONTENUTI Mestre 14 Novembre LA LEGGE REGIONALE 11/2004 I PRINCIPI INNOVATIVI 1.Fase di concertazione obbligatoria, preliminare

Dettagli

Indice. Allegato B - Schede urbanistiche degli ambiti di trasformazione urbana. ATU_1 - Ambito viale delle Industrie - lato sud_basiano/masate

Indice. Allegato B - Schede urbanistiche degli ambiti di trasformazione urbana. ATU_1 - Ambito viale delle Industrie - lato sud_basiano/masate Indice ATU_1 - Ambito viale delle Industrie - lato sud_basiano/masate ATU_2 - Ambito via Confalonieri_Masate Allegato B - Schede urbanistiche degli ambiti di trasformazione urbana Descrizione dell area

Dettagli

Percorso di partecipazione sull ipotesi di fusione dei Comuni di Dicomano e San Godenzo INCONTRO DI RESTITUZIONE. 31 MAGGIO 2018 Ex macelli - Dicomano

Percorso di partecipazione sull ipotesi di fusione dei Comuni di Dicomano e San Godenzo INCONTRO DI RESTITUZIONE. 31 MAGGIO 2018 Ex macelli - Dicomano Percorso di partecipazione sull ipotesi di fusione dei Comuni di Dicomano e San Godenzo INCONTRO DI RESTITUZIONE 31 MAGGIO 2018 Ex macelli - Dicomano Metodologie partecipative e report a cura di IL PERCORSO

Dettagli

I mercati degli Agricoltori nel Parco agricolo sud Milano

I mercati degli Agricoltori nel Parco agricolo sud Milano AGRI CULTURA Agricoltura per la promozione della biodiversità e del territorio nelle Aree Protette I mercati degli Agricoltori nel Parco agricolo sud Milano Maria Pia Sparla Responsabile Servizio Valorizzazione

Dettagli

AZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia

AZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia AZIONE 2020 Sintesi Piano di Sviluppo Locale 2014 2020 Gal GardaValsabbia Il Programma di Sviluppo Rurale 2014 2020 di Regione Lombardia è il principale strumento di programmazione e finanziamento degli

Dettagli

I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO. Bari - Fiera del Levante 9 novembre 2016

I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO. Bari - Fiera del Levante 9 novembre 2016 I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO Bari - Fiera del Levante 9 novembre 2016 I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO Strumenti comunali di programmazione e incentivazione Legge regionale 16 aprile 2015, n. 24: articoli

Dettagli

Presentazione collegamento veloce A2-A13

Presentazione collegamento veloce A2-A13 Presentazione collegamento veloce A2-A13 Serate informative Sant Antonino, 11 giugno 2018 Gambarogno, 12 giugno 2018 Repubblica e Cantone Ticino Ufficio federale delle strade Claudio Zali, Direttore del

Dettagli

Governo del territorio e sviluppo regionale nel contesto del progetto ReSSI

Governo del territorio e sviluppo regionale nel contesto del progetto ReSSI La dimensione territoriale delle strategie di sviluppo locale Gli esiti del progetto ESPON ReSSI Governo del territorio e sviluppo regionale nel contesto del progetto ReSSI Guido Baschenis Regione Piemonte

Dettagli

la LEGGE FORESTALE NAZIONALE

la LEGGE FORESTALE NAZIONALE la LEGGE FORESTALE NAZIONALE Decreto legislativo 3 aprile 2019, n. 34 (pubblicato G.U. n. 92 del 20 aprile 2018) di Alessandra Stefani Direttore Generale delle Foreste relaziona Pietro Oieni Direttore

Dettagli

Parco del Piano di Magadino

Parco del Piano di Magadino Parco del Piano di Magadino Piano di utilizzazione cantonale Approvato dal Gran Consiglio il 18 dicembre 2014 www.ti.ch/ppdm Repubblica e Cantone Ticino Dipartimento del territorio Procedura Informazione

Dettagli

2. La valutazione di coerenza interna

2. La valutazione di coerenza interna 273 2. La valutazione di coerenza interna La valutazione espressa nel Rapporto Ambientale deve garantire, oltre alla coerenza tra gli obiettivi del Piano e quelli degli strumenti sovraordinati, la coerenza

Dettagli

LE SCIENZE NATURALI IN PIEMONTE ASTI, 12 NOVEMBRE 2016

LE SCIENZE NATURALI IN PIEMONTE ASTI, 12 NOVEMBRE 2016 LE SCIENZE NATURALI IN PIEMONTE ASTI, 12 NOVEMBRE 2016 Il Piano di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte: una risorsa per la biodiversità? Il punto di vista di agricoltori e ornitologi. Bruno e Gabriella

Dettagli

COMUNE DI BUCCINASCO. Provincia di Milano. Piano di Governo del Territorio LINEE GUIDA

COMUNE DI BUCCINASCO. Provincia di Milano. Piano di Governo del Territorio LINEE GUIDA COMUNE DI BUCCINASCO Provincia di Milano Piano di Governo del Territorio LINEE GUIDA Sindaco Rino Carmelo Pruiti Assessore all Urbanistica ed Edilizia Emilio Guastamacchia Il Progettista Ing. Daniela Sergio

Dettagli

ALLEGATO D MATRICI DI SCOPING: ANALISI DI INTERFERENZA

ALLEGATO D MATRICI DI SCOPING: ANALISI DI INTERFERENZA ALLEGATO D MATRICI DI SCOPING: ANALISI DI INTERFERENZA Matrici di Scoping Interferenza potenzialmente negativa Interferenza potenzialmente positiva Interferenza incerta o potenzialmente non rilevante OG.

Dettagli

Sandro Zanghellini. ALBATROS S.r.l.

Sandro Zanghellini. ALBATROS S.r.l. Sandro Zanghellini ALBATROS S.r.l. Scopi essenziali del Piano di gestione: tutelare e gestire in modo conservativo le specie e gli habitat (secondo le priorità di conservazione stabilite dal LIFE + T.E.N)

Dettagli

Piano della città pubblica

Piano della città pubblica La Legge Regionale n 12/2005 Legge per il governo del territorio. I temi e le esperienze Politecnico di Milano Polo Regionale di Mantova Aula Magna - Via Scarsellini, 15 Mantova 30 novembre 2006 Studi

Dettagli

LA RETE ECOLOGICA DEI COMUNI DI AGENDA 21 LAGHI E DEL PARCO DEL TICINO PRIMA FASE

LA RETE ECOLOGICA DEI COMUNI DI AGENDA 21 LAGHI E DEL PARCO DEL TICINO PRIMA FASE LA RETE ECOLOGICA DEI COMUNI DI AGENDA 21 LAGHI E DEL PARCO DEL TICINO PRIMA FASE A cura di: Autore della Ricerca Dott.ssa Debora Tollardo Supervisione Dott.ssa Francesca Trotti GLI OBIETTIVI tutelare

Dettagli

Città dell energia. Un marchio per Comuni energeticamente al di sopra della media. Magadino 29 febbraio 2016

Città dell energia. Un marchio per Comuni energeticamente al di sopra della media. Magadino 29 febbraio 2016 Città dell energia Un marchio per Comuni energeticamente al di sopra della media Magadino 29 febbraio 2016 SvizzeraEnergia per i Comuni della Svizzera italiana www.cittadellenergia.ch - www.svizzeraenergia.ch

Dettagli

Il piano della mobilità ciclabile territoriale

Il piano della mobilità ciclabile territoriale Il piano della mobilità ciclabile territoriale GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO: 1. Pianificare e programmare una rete ciclabile sovracomunale e i servizi correlati 1. Promuovere forme attive di cooperazione

Dettagli

Biotopo Zona golenale di importanza nazionale Vezio-Aranno (oggetto 366). Comuni: Alto Malcantone e Miglieglia

Biotopo Zona golenale di importanza nazionale Vezio-Aranno (oggetto 366). Comuni: Alto Malcantone e Miglieglia Zone golenali Le zone golenali sono territori intimamente legati ai corsi d acqua naturali o prossimi allo stato naturale, che vengono periodicamente inondati da fenomeni di piena. Le zone golenali costituiscono

Dettagli

Coerenza con il PSR: le Misure, le Azioni.

Coerenza con il PSR: le Misure, le Azioni. Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Asse 4 Attuazione dell approccio Leader Coerenza con il PSR: le Misure, le Azioni. Macomer 27 febbraio 2009 Misura 311 Diversificazione verso attività non agricole

Dettagli

Dott. Agr. Edoardo Corbucci Presidente dell Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Roma

Dott. Agr. Edoardo Corbucci Presidente dell Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Roma ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI DELLA PROVINCIA DI ROMA DIECI ANNI DI ATTIVITÀ DI GESTIONE AGRO-FORESTALE DELLA PROVINCIA DI ROMA 1999-2009 Roma, 18/12/2009 Dott. Agr. Edoardo Corbucci

Dettagli

CITTA DI SAMARATE PROVINCIA DI VARESE. IV FORUM 11 giugno 2009

CITTA DI SAMARATE PROVINCIA DI VARESE. IV FORUM 11 giugno 2009 CITTA DI SAMARATE PROVINCIA DI VARESE IV FORUM 11 giugno 2009 ESITI TAVOLI 3 FORUM 3 PUBBLICO 07/05/2009 INDIVIDUATE NEL TERRITORIO COMUNALE DELLE PROBLEMATICHE O DELLE POTENZIALITA' DAL PUNTO DI VISTA

Dettagli

Piantagioni 3P per coniugare produzione e biodiversità. Ing. Stefano De Pietri

Piantagioni 3P per coniugare produzione e biodiversità. Ing. Stefano De Pietri Piantagioni 3P per coniugare produzione e biodiversità Ing. Stefano De Pietri Partenariato Coordinamento:CONSORZIO DI BONIFICA VERONESE Associati: REGIONE DEL VENETO Area tutela e sviluppo del territorio

Dettagli

ROSOLINA 2030 UN PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO DEL TURISMO SOSTENIBILE ATTRAVERSO LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEI SISTEMI AMBIENTALI LOCALI

ROSOLINA 2030 UN PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO DEL TURISMO SOSTENIBILE ATTRAVERSO LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEI SISTEMI AMBIENTALI LOCALI ROSOLINA 2030 UN PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO DEL TURISMO SOSTENIBILE ATTRAVERSO LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEI SISTEMI AMBIENTALI LOCALI Responsabile scientifico: prof. Francesco Musco Coordinamento:

Dettagli

Progetto SILLIFE 14/NAT/IT/000809

Progetto SILLIFE 14/NAT/IT/000809 Prospettive offerte dal progetto Life e misure attuabili con il nuovo Programma di Sviluppo Rurale della Regione del Veneto Regione Veneto - Sezione Parchi Biodiversità Programmazione Silvopastorale e

Dettagli

Programma di attività di SERVIZIO PARCHI E RISORSE FORESTALI. Versione: 2/2013 (19/12/2013) Stato: Versione finale (consuntivo)

Programma di attività di SERVIZIO PARCHI E RISORSE FORESTALI. Versione: 2/2013 (19/12/2013) Stato: Versione finale (consuntivo) Programma di attività di SERVIZIO PARCHI E RISORSE FORESTALI Versione: 2/2013 (19/12/2013) Stato: Versione finale (consuntivo) Responsabile: VALBONESI ENZO Email: SegrPrn@regione.emilia-romagna.it Tel.

Dettagli

REGIONE TOSCANA Giunta Regionale

REGIONE TOSCANA Giunta Regionale REGIONE TOSCANA Giunta Regionale DIREZIONE GENERALE DELLE POLITICHE TERRITORIALI ED AMBIENTALI E PER LA MOBILITA Settore Pianificazione del territorio Oggetto: Comune di San Vincenzo (Li) - Adozione di

Dettagli

Piano di Governo del Territorio - Documento di Piano 1

Piano di Governo del Territorio - Documento di Piano 1 Piano di Governo del Territorio - Documento di Piano Indice Aree di trasformazione di interesse pubblico... 3 TRP Area per la localizzazione di servizi per l istruzione... 4 TRP 4 Possibile ampliamento

Dettagli

Porto Turistico Giardini Naxos (PTGN) Valutazione Ambientale Strategica. Questionario per la consultazione preliminare.

Porto Turistico Giardini Naxos (PTGN) Valutazione Ambientale Strategica. Questionario per la consultazione preliminare. (PTGN) Valutazione Ambientale Strategica Questionario per la consultazione Pagina 1 di 7 Dati del Compilatore Ente Servizio/Dipartimento me Cognome Telefono Fax E-mail to internet 1. Con riferimento Quadro

Dettagli

Valutazione Ambientale Strategica del PUC di Sanremo - Questionario B - VITA IN CITTA'

Valutazione Ambientale Strategica del PUC di Sanremo - Questionario B - VITA IN CITTA' Valutazione Ambientale Strategica del PUC di Sanremo - Questionario B - VITA IN CITTA' *Campo obbligatorio QUADRO 1. QUALITÀ' DELLA VITA A SANREMO E PROSPETTIVE DELLA CITTÀ' 1.1. Qual è l aspetto o la

Dettagli

Domanda di aiuto finanziario OQuSo: istruzioni

Domanda di aiuto finanziario OQuSo: istruzioni Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca DEFR Ufficio federale dell agricoltura Settore Promozione della qualità e delle vendite Domanda di aiuto finanziario OQuSo: istruzioni

Dettagli

Le attività della Fondazione Cariplo a tutela dell ambiente. Paolo Siccardi

Le attività della Fondazione Cariplo a tutela dell ambiente. Paolo Siccardi Le attività della Fondazione Cariplo a tutela dell ambiente Paolo Siccardi 2 PAROLE SULLA FONDAZIONE CARIPLO Fondazione Cariplo: soggetto filantropico che persegue fini di solidarietà sociale e di promozione

Dettagli

Quali opportunità per l agriturismo e la vendita diretta. 15 luglio 2010 d.ssa Agr..Valeria Sonvico Area Ambiente e Territorio - Coldiretti Lombardia

Quali opportunità per l agriturismo e la vendita diretta. 15 luglio 2010 d.ssa Agr..Valeria Sonvico Area Ambiente e Territorio - Coldiretti Lombardia Quali opportunità per l agriturismo e la vendita diretta 15 luglio 2010 d.ssa Agr..Valeria Sonvico Area Ambiente e Territorio - Coldiretti Lombardia Le richieste della Commissione Europea Tutelare e garantire

Dettagli

I VENTI DELL INNOVAZIONE AGRICOLTURA E INNOVAZIONE

I VENTI DELL INNOVAZIONE AGRICOLTURA E INNOVAZIONE I VENTI DELL INNOVAZIONE AGRICOLTURA E INNOVAZIONE LO SVILUPPO RURALE NELLA POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA: PROSPETTIVE REGIONALI VARESE, 20 SETTEMBRE 2013 LE PRIORITA DELL UNIONE IN MATERIA DI SVILUPPO

Dettagli

Azione E.3 Consultazione pubblica e coinvolgimento dei portatori d interesse LE OPPORTUNITÀ PER LA GESTIONE DELLE AREE UMIDE IN AMBIENTE AGRICOLO

Azione E.3 Consultazione pubblica e coinvolgimento dei portatori d interesse LE OPPORTUNITÀ PER LA GESTIONE DELLE AREE UMIDE IN AMBIENTE AGRICOLO Azione E.3 Consultazione pubblica e coinvolgimento dei portatori d interesse LE OPPORTUNITÀ PER LA GESTIONE DELLE AREE UMIDE IN AMBIENTE AGRICOLO FONTANELLA 13 NOVEMBRE 2015 L INCONTRO Nell ambito di un

Dettagli

STRATEGIA EUROPA 2020

STRATEGIA EUROPA 2020 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Strategia EUROPA 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. REGOLAMENTO (UE) n. 1303/2013 Stabilisce le norme comuni applicabili al Fondo europeo

Dettagli

Ri-ciclare metropolitano. Mobilità lenta sulla Riviera del Brenta

Ri-ciclare metropolitano. Mobilità lenta sulla Riviera del Brenta 84 TERRITORIO PER AZIONI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA DICEA (DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE) Francesca Fabris, Lucia Mosca, Claudia Valotto, Stefano Zani Sopra: la tavola del

Dettagli

Allegato L. Definizione dei comparti territoriali con area forestale in crescita

Allegato L. Definizione dei comparti territoriali con area forestale in crescita Allegato L Definizione dei comparti territoriali con area forestale in crescita Dipartimento del territorio Divisione dell ambiente Sezione forestale Via Franco Zorzi 13 6500 Bellinzona CANTON TICINO

Dettagli

Comune di Cassinetta di Lugagnano. 6 Progetti

Comune di Cassinetta di Lugagnano. 6 Progetti Comune di Cassinetta di Lugagnano 6 Progetti Scheda di progetto 1/6 Ufficio Segreteria Nome del progetto Navetta bus per mercato Abbiategrasso Destinatari del progetto Cittadini Descrizione del progetto

Dettagli

Linee di intervento, azioni e stato di attuazione

Linee di intervento, azioni e stato di attuazione Newsletter n.70 Dicembre 2009 Approfondimento_11 FESR PUGLIA 2007-2013 ASSE IV - VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E CULTURALI PER L ATTRATTIVITÀ E LO SVILUPPO Linee di intervento, azioni e stato di

Dettagli