DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE SINTESI DELLA VALUTAZIONE D'IMPATTO. che accompagna il documento
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1 COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, SWD(2018) 117 final DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE SINTESI DELLA VALUTAZIONE D'IMPATTO che accompagna il documento Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'unione {COM(2018) 218 final} - {SEC(2018) 198 final} - {SWD(2018) 116 final} IT IT
2 Scheda di sintesi Valutazione d impatto della proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce norme minime di protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell UE in settori specifici Per quale motivo? Qual è il problema affrontato? A. Necessità di agire La mancanza di una valida protezione degli informatori nell Unione incide negativamente sull applicazione efficace del diritto dell UE. Se da un lato i meccanismi di vigilanza e gli organi di contrasto vengono attualmente rafforzati sia a livello dell Unione europea che nazionale attraverso azioni specifiche dell UE (ad esempio, con la creazione di agenzie dell UE, il sostegno ai sistemi giudiziari nazionali, ecc.), dall altro l individuazione, l indagine e il perseguimento efficaci delle violazioni del diritto europeo rappresentano ancora una vera e propria sfida. In alcuni settori è difficile smascherare violazioni del diritto dell Unione in grado di arrecare pregiudizio al pubblico interesse, poiché è difficile raccogliere elementi probatori. In questi casi, una segnalazione da parte di chi ha un accesso privilegiato a tali prove può rivelarsi fondamentale. Di conseguenza, garantendo che un informatore si senta sicuro nel segnalare eventuali violazioni è possibile contribuire all azione di contrasto e rafforzarne l efficacia. Negli ultimi anni, il legislatore dell Unione ha riconosciuto la necessità di tutelare gli informatori quale parte dell applicazione del diritto dell UE e, in alcuni atti legislativi settoriali, ha introdotto alcuni elementi di protezione e appositi canali di comunicazione. La protezione degli informatori, tuttavia, è ancora molto limitata e settoriale e non copre tutti i settori chiave in cui un livello di tutela insufficiente può portare ad una scarsa segnalazione delle violazioni del diritto dell UE e può quindi arrecare un grave danno al pubblico interesse. Analogamente, la maggior parte degli Stati membri offre protezione solo in modo frammentato e con un livello di tutela diverso da uno Stato all altro. La mancanza di una protezione sufficiente e coerente a livello nazionale e dell UE fa sì che gli informatori siano restii ad effettuare segnalazioni, il che, a sua volta, si traduce nella mancata opportunità di accertare e prevenire eventuali violazioni del diritto dell Unione e indebolisce l efficacia della sua applicazione. Qual è l obiettivo di questa iniziativa? L obiettivo generale è affrontare il fenomeno della scarsa segnalazione di violazioni del diritto dell UE che possono arrecare grave pregiudizio al pubblico interesse in settori in cui la protezione degli informatori può contribuire in modo significativo a denunciare, prevenire e scongiurare simili atti. Gli obiettivi specifici sono i seguenti: i) rafforzare la protezione degli informatori e impedire eventuali ritorsioni nei loro confronti, ii) fornire chiarezza e certezza del diritto e iii) sostenere interventi di sensibilizzazione e di lotta ai fattori socioculturali che portano alla carenza di segnalazioni. Qual è il valore aggiunto dell'azione a livello dell'ue (sussidiarietà)? 2
3 Un azione dell UE che miri ad introdurre la protezione degli informatori è necessaria nei settori in cui i) occorre rafforzare l applicazione delle norme, ii) la scarsa segnalazione da parte degli informatori è un fattore chiave che incide negativamente su tale applicazione e iii) le violazioni del diritto dell Unione possono arrecare grave pregiudizio al pubblico interesse. Sulla base di tali criteri, la protezione degli informatori è necessaria per rafforzare l applicazione delle norme in materia di: i) appalti pubblici, ii) servizi finanziari, prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo, iii) sicurezza dei prodotti, iv) sicurezza dei trasporti, v) protezione dell ambiente, vi) sicurezza nucleare, vii) sicurezza degli alimenti e dei mangimi, salute e benessere degli animali, viii) salute pubblica, ix) protezione dei consumatori, x) tutela della vita privata e dei dati personali e sicurezza delle reti e dei sistemi informativi. Essa si applica anche alle violazioni delle norme dell Unione in materia di concorrenza, a quelle che danneggiano gli interessi finanziari dell UE, in considerazione del loro impatto negativo sul corretto funzionamento del mercato interno, e all evasione dell imposta sulle società. L assenza di un livello di protezione sufficiente per gli informatori in un dato Stato membro può avere non solo conseguenze negative sul funzionamento delle politiche dell UE al suo interno, ma anche effetti di ricaduta in altri Stati membri e nell UE nel suo insieme. Le disparità nella protezione degli informatori tra uno Stato membro e l altro pregiudicano la parità di condizioni necessaria affinché il mercato unico funzioni correttamente e le imprese operino in un contesto di sana concorrenza. In particolare, se i casi di corruzione e di frode negli appalti pubblici non vengono portati pubblicamente alla luce i costi operativi per le imprese aumentano, la concorrenza è falsata e il contesto diventa meno propizio agli investimenti. Il fatto che sistemi di pianificazione fiscale aggressiva messi in atto da alcune imprese per evitare il pagamento della loro giusta quota di tasse non vengano allo scoperto falsa le condizioni di parità tra le imprese e determina una perdita di gettito fiscale per i singoli Stati membri e per l Unione europea nel suo insieme (basti pensare al caso Luxleaks ). Altri effetti di ricaduta comprendono in particolare: rischi transfrontalieri derivanti da atti che falsano la concorrenza, l immissione nel mercato unico di prodotti, alimenti e mangimi non sicuri, l inquinamento dell ambiente o rischi per la sicurezza nucleare, per la salute pubblica, per la salute e il benessere degli animali, per la protezione dei consumatori, per la tutela della vita privata e dei dati personali, per la sicurezza delle reti e dei sistemi informativi e per la sicurezza dei trasporti in uno Stato membro che si ripercuotono su altri Stati membri e, infine, lacune nella protezione degli informatori che, in situazioni transfrontaliere, rischiano di incappare nelle maglie del sistema. Solo un azione dell UE può risolvere il problema dello squilibrio nei livelli di protezione e garantire, mediante norme minime di armonizzazione, uno standard elevato e coerente di tutela in tutti gli Stati membri. Solo un azione a livello dell UE è inoltre in grado di allineare le norme esistenti in materia di protezione degli informatori mediante atti settoriali dell Unione. 3
4 B. Soluzioni Quali opzioni, di carattere legislativo e di altro tipo, sono state prese in considerazione? È stata preferita un opzione? Per quale motivo? Opzione 1: mantenimento dello status quo. Opzione 2: una raccomandazione della Commissione contenente orientamenti per gli Stati membri su elementi chiave della protezione degli informatori, integrata da misure di accompagnamento volte a sostenere le autorità nazionali. Opzione 3: una direttiva che introduca la protezione degli informatori nel settore degli interessi finanziari dell Unione, integrata da una comunicazione che definisca un quadro strategico a livello dell UE, incluse misure di accompagnamento volte a sostenere le autorità nazionali. Opzione 4: una direttiva che introduca la protezione degli informatori in determinati settori del diritto dell UE. Opzione 4, sotto-opzione 1: una direttiva quale quella suggerita dall opzione 4, integrata da una comunicazione che definisca un quadro strategico a livello dell UE, incluse misure di accompagnamento volte a sostenere le autorità nazionali. L opzione prescelta è quest ultima. Chi sono i sostenitori delle varie opzioni? Solo alcuni dei soggetti interessati consultati (autorità nazionali) ritengono che un opzione non normativa affronterebbe pienamente il problema e le cause che lo determinano. Tra le associazioni di categoria, la metà di quelle che hanno risposto alla consultazione pubblica della Commissione è favorevole all introduzione, nell UE, di norme minime vincolanti, mentre le altre si accontenterebbero di norme nazionali o di una situazione di status quo. Per la stragrande maggioranza dei partecipanti, oltre alla società civile, ai sindacati e al Parlamento europeo (risoluzione dell ottobre 2017), un quadro normativo generale dell UE in materia di protezione degli informatori dovrebbe essere l opzione da scegliere. C. Impatto dell opzione prescelta Quali sono i vantaggi dell opzione prescelta (se ve ne è una sola, altrimenti delle opzioni principali)? L opzione prescelta avrà vantaggi economici, sociali e ambientali. Contribuirà a smascherare e scoraggiare le frodi e la corruzione a danno del bilancio dell UE (l attuale rischio di perdita di gettito è stimato tra i 179 miliardi e i 256 miliardi di EUR). Nel settore degli appalti pubblici, i vantaggi di un efficace protezione degli informatori nell UE sono stimati nell ordine di 5,8-9,6 miliardi di EUR all anno. L opzione prescelta contribuirà anche alla lotta contro l evasione fiscale. Secondo le stime, il trasferimento degli utili porta a una perdita di gettito fiscale per gli Stati membri e per l UE pari a circa miliardi di EUR. Le ampie ricadute sociali previste dovrebbero inoltre incidere positivamente sui cittadini e sulle imprese. L introduzione di una solida protezione degli informatori migliorerà le condizioni di lavoro del 40% dei lavoratori dell UE, che altrimenti non godrebbero di alcuna protezione (circa 60 milioni di lavoratori). Aumenterà l integrità e la trasparenza del settore sia pubblico che privato e favorirà una concorrenza leale nel mercato unico. Sebbene i vantaggi non siano quantificabili, i fatti dimostrano che gli informatori, con le loro segnalazioni, contribuirebbero ad impedire negligenze e irregolarità, con le relative gravi ripercussioni, ad esempio, sulla protezione dell ambiente, sulla sicurezza dei prodotti, degli alimenti e dei trasporti, sulla protezione dei consumatori e sulla salute pubblica. Quali sono i costi dell opzione prescelta (se ve ne è una sola, altrimenti delle opzioni principali)? In sintesi, i costi di attuazione (in particolare, il rispetto dell obbligo di creare canali di comunicazione interna e i relativi costi) sono i seguenti: per il settore pubblico, i costi totali ammontano a 204,9 milioni di EUR come costi una tantum e a 319,9 milioni di EUR come costi annuali; per il settore privato (medie e grandi imprese) i costi totali previsti ammontano 542,9 milioni di EUR come costi una tantum e 1 016,7 milioni di EUR come costi annuali; i costi complessivi per il settore sia pubblico che privato sono pari a 1 312,4 milioni di EUR. Quale sarà l incidenza su aziende, PMI e microimprese? L opzione prescelta riguarderà unicamente le medie e le grandi imprese e non avrà costi elevati secondo le stime, i costi di attuazione una tantum sarebbero approssimativamente di EUR, mentre i costi operativi medi annui si aggirerebbero sui 1 054,6 EUR (compresi i costi annuali per la formazione dei lavoratori dipendenti, che potrebbe risultare non necessaria). L opzione prescelta consentirà di esentare le piccole imprese e le microimprese dall obbligo di creare canali di comunicazione interna (ad eccezione di quelle operanti nel settore dei servizi finanziari o esposte al pericolo di riciclaggio di denaro o di finanziamento del terrorismo e nel caso in cui gli Stati membri lo richiedano espressamente, previa valutazione del rischio basata sulla natura delle 4
5 attività di tali entità e del conseguente livello di rischio). L impatto sui bilanci e sulle amministrazioni nazionali sarà considerevole? Secondo le previsioni, l aumento dei costi relativi alle spese necessarie per conformarsi alle prescrizioni normative imposte dall opzione prescelta dovrebbe essere pari a 34 milioni di EUR (circa 15 milioni di EUR in più rispetto allo scenario di riferimento). 5
6 Sono previsti altri effetti significativi? L opzione prescelta promuoverà i diritti fondamentali, in particolare la libertà di espressione e il diritto a condizioni di lavoro eque, aumenterà gli obblighi di segnalazione e scoraggerà eventuali violazioni dei diritti fondamentali nell attuazione del diritto dell Unione. D. Tappe successive Quando saranno riesaminate le misure proposte? La Commissione presenterà al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione di attuazione e una relazione di valutazione, rispettivamente, entro due e sei anni dopo la scadenza del termine di recepimento. 6
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COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 17.5.2018 SWD(2018) 188 final DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE SINTESI DELLA VALUTAZIONE D'IMPATTO che accompagna il documento Proposta di regolamento del
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 29 giugno 2017 (OR. en)
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 29 giugno 2017 (OR. en) Fascicolo interistituzionale: 2017/0143 (COD) 10654/17 ADD 2 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Data: 29 giugno 2017 Destinatario: n. doc. Comm.:
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 1º dicembre 2016 (OR. en)
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 1º dicembre 2016 (OR. en) Fascicolo interistituzionale: 2016/0372 (NLE) 14821/16 ADD 2 FISC 208 ECOFIN 1112 IA 127 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Data: 1º dicembre
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 3 maggio 2017 (OR. en)
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 3 maggio 2017 (OR. en) Fascicolo interistituzionale: 2017/0087 (COD) 8765/17 ADD 3 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Data: 2 maggio 2017 Destinatario: n. doc. Comm.:
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COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 21.12.2017 SWD(2017) 479 final DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE SINTESI DELLA VALUTAZIONE D'IMPATTO che accompagna il documento Proposta di direttiva del
DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE SINTESI DELLA VALUTAZIONE D'IMPATTO. che accompagna il documento
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 25.4.2018 SWD(2018) 142 final DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE SINTESI DELLA VALUTAZIONE D'IMPATTO che accompagna il documento Proposta di direttiva del
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Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 14 marzo 2018 (OR. en)
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 14 marzo 2018 (OR. en) Fascicolo interistituzionale: 2018/0042 (COD) 7066/18 ADD 2 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Data: 12 marzo 2018 Destinatario: n. doc. Comm.:
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Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 26 ottobre 2016 (OR. en) Fascicolo interistituzionale: 2016/0338 (CNS) 13732/16 ADD 3 FISC 172 IA 100 PROPOSTA Origine: Data: 26 ottobre 2016 Destinatario: n. doc.
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Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 15 giugno 2017 (OR. en) Fascicolo interistituzionale: 2017/0136 (COD) 10363/17 ADD 3 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Data: 15 giugno 2017 Destinatario: n. doc. Comm.:
Si trasmette in allegato, per le delegazioni, il documento SWD(2016) 419 final - PART 2/2.
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 2 dicembre 2016 (OR. en) Fascicolo interistituzionale: 2016/0382 (COD) 15120/16 ADD 9 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Data: 1º dicembre 2016 Destinatario: ENER 417
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