UNIONE DEI COMUNI DELLA VALLATA DEL FORO. Progetto di creazione dell Ufficio Unico di Protezione Civile dell Unione dei Comuni della Vallata del Foro
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- Cinzia Viviani
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1 UNIONE DEI COMUNI DELLA VALLATA DEL FORO di RIPA TEATINA di VILLAMAGNA di ARI di VACRI Progetto di creazione dell Ufficio Unico di Protezione Civile dell Unione dei Comuni della Vallata del Foro 1
2 1.1 Descrizione sintetica del progetto (Art. 5 dell Avviso Pubblico) Analisi del problema: L'Unione di Comuni della Vallata del Foro (Comuni di Ripa Teatina, Ari, Villamagna, Vacri) è espressione di un territorio caratterizzato da una serie di ambivalenze (ruolo importante dell'agricoltura e presenza di insediamenti industriali e artigianali nel fondovalle, potenzialità turistiche e forti minacce alla qualità ambientale, vecchi residenti e turn over di nuovi arrivi) che generano una complessità tale da richiedere un coordinamento delle strategie territoriali in uno scenario di area vasta, mirando altresì alla tutela e alla valorizzazione delle risorse locali che caratterizzano le realtà interessate. L'obiettivo generale perseguito attraverso la costituzione dell'ufficio Unico di Protezione Civile è fornire il servizio essenziale di protezione civile a tutti i Comuni dell Unione attraverso una gestione intercomunale del servizio. In tal modo, aggirando le difficoltà economiche dei singoli Comuni, si può creare un sistema di protezione civile efficace, abbassando allo stesso tempo, le ingenti spese di gestione che avrebbero caratterizzato una gestione a livello comunale. Obiettivi da perseguire 1)Centro Intercomunale di Protezione Civile (Sala Operativa) : cuore delle attività di protezione civile: dalle indagini di previsione, al monitoraggio del territorio, dalle attività di prevenzione alla formazione di tecnici e volontari. Struttura strategica appositamente realizzata per la gestione delle emergenze. La sala permette di creare una rete efficace di collaborazione tra i Comuni dell Unione, superando le difficoltà legate alla frammentazione urbana ed amministrativa. Permette di gestire in modo ottimale le risorse disponibili, evitando inutili sprechi. 2)Piano di Protezione Civile Intercomunale: è lo strumento base per la gestione delle attività. Serve a conoscere i pericoli incidenti sul territorio, valuta i rischi ad esso connessi, organizza la risposta locale agli eventi. Avere un piano di protezione civile unico, significa tenere conto di tutti i rischi incidenti su un territorio omogeneo per quanto esso sia relativamente piccolo. Il piano unico permette di armonizzare e gestire le risorse pubbliche e private, al fine di rendere efficace qualsiasi azione preventiva o di soccorso, basandosi sul principio di aiuto reciproco e sussidiarietà tra Comuni afferenti all Unione. La gestione del piano, tramite la Sala Operativa, permette di avere un documento reale, continuamente aggiornato, pratico ed utilizzabile. 3)Gruppo Intercomunale di Protezione Civile: un gruppo unico, presente in ogni Comune con delle squadre, significa avere un organizzazione che aiuti a creare un sistema efficace ed efficiente su l intero territorio. Un gruppo intercomunale significa poter contare su un insieme di persone che si conoscono, con identica formazione professionale, addestramento, mezzi ed uniformi. Significa poter infondere nei cittadini un senso di protezione e sicurezza, attraverso l opera volontaria degli stessi cittadini, chiamati in prima persona ad interessarsi del proprio territorio. Disporre di forze preparate, motivate, attaccate alla propria terra, significa poter intervenire in prima persona a salvaguardia delle persone, dell ambiente e dei beni attraverso azioni concrete di prevenzione o soccorso andando ad intervenire in quella parte del territorio colpito da eventi naturali od antropici. 2
3 Piano di attività da realizzare è di seguito illustrato: 1. PRESENTAZIONE PROGETTO: incontro con i soggetti e gli Enti interessati; 2. COORDINAMENTO: incontro tra i comuni dell Unione dei Comuni della Vallata del Foro per la definizione delle attività di avvio dell ufficio. 3. ATTIVITA DI INFORMATIZZAZIONE. Acquisizione, installazione/collaudo e formazione del software. 4. FORMAZIONE SPECIALISTICA. Rivolta al personale coinvolto, secondo la normativa. 5. INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE. Ideazione immagine coordinata, azioni di comunicazione e animazione sul web, diffusione dei risultati. 6. STESURA PIANO OPERATIVO INTERCOMUNALE di Protezione Civile: I fase, acquisizione dei dati del territorio (2 mesi): necessari alla comprensione dei pericoli incidenti; II fase, interpretazione dei dati (2 mesi): la mole di dati raccolti, tenendo conto della vastità del territorio, verrebbe analizzata alla luce di una loro lettura organica e complessiva; III fase, realizzazione delle mappe di rischio (2 mesi) : i dati raccolti verrebbero integrati con una lettura del grado di vulnerabilità ed esposizione per ogni pericolo studiato al fine di realizzare apposite mappe di rischio sia di settore che complessive; IV fase, realizzazione dei lineamenti di pianificazione (2 mesi): individuazione degli obbiettivi strategici (priorità) da salvaguardare in caso di evento, tenendo conto delle risorse disponibili; V fase, realizzazione del modello d intervento (2 mesi): visti gli scenari di rischio e tenuto conto delle risorse disponibili sul territorio viene realizzato il modello di risposta in caso di emergenza; VI fase, stesura definitiva del piano intercomunale (2 mesi) : il piano conterrà tutte le parti sopra elencate e verrà suddiviso in base alla tipologia di rischio. 7. PRESENTAZIONE PIANO OPERATIVO DI PROTEZIONE CIVILE DELL UNIONE. I risultati attesi, qualitativi e quantitativi sono così definiti: 1. realizzazione di un piano intercomunale di protezione civile; 2. costituzione di un gruppo intercomunale di volontari di protezione civile; 3
4 3. realizzazione di una Sala Operativa Unificata. Personale utilizzato. Le professionalità tecniche (n.1) e amministrative (n. 1), entrambe categoria C, presenti all interno delle amministrazioni e messe a disposizione dell Ufficio Unico di Protezione Civile. Consulenti/formatori. È previsto il ricorso a consulenti/formatori esterni in materia di Protezione Civile. Durata del progetto: dal 01 gennaio al 31 dicembre Cronoprogramma delle attività: vedasi allegato. 1.2 Caratteristiche Innovative (Art. 5 dell Avviso Pubblico) Utilizzo del volontariato in sala operativa; utilizzo del servizio civile in sala operativa; reti telematiche/informatiche per la gestione degli eventi; struttura al servizio di tutti i Comuni; piano gestito dal Servizio intercomunale di protezione civile redatto, curato e aggiornato dal personale in servizio; creazione di un gruppo intercomunale, radicato nel territorio, in continuo contatto con il Servizio intercomunale di P.C.; collegamento tra tutti i comuni, enti locali, regionali e nazionali. 1.3 Responsabile unico del progetto, in organico all Unione, incaricato dal soggetto richiedente (Art. 5 dell Avviso Pubblico) Nominativo responsabile unico del Geom. Cosimo Sparapano progetto del soggetto richiedente Telefono Fax urbanistica@comune.ripateatina.ch.it 1.4 Dimensione territoriale della forma associativa Comuni associati. Comune di Ripa Teatina, paese di oltre abitanti, in continua crescita demografica anche per la sua felice posizione, posto a 8 Km da Chieti a 15 Km da Pescara. Comune di Villamagna : popolazione di circa 2.396, ha un andamento stabile negli ultimi anni, con un picco nel 2008 quando ha raggiunto i 2480 abitanti. Comune di Vacri : conta abitanti, massimo di abitanti nel 2005, tendenza a decrescere, densità di popolazione di 137 ab./kmq. Comune di ARI: popolazione attiva di abitanti con una densità di 104 ab/kmq. 4
5 Strutture presenti: dal punto di vista sanitario il territorio ricade nell amministrazione dell Asl 2 con presidio ospedaliero di Chieti provvisto di postazioni di Pronto Soccorso, postazioni 118 ed elisoccorso. Le forze dello Stato presenti sono: 1)Compagnia Prov.le Carabinieri di Chieti, comando di stazione nel comune di Villamagna; 2)Comando Prov.le di Vigili del Fuoco di Chieti ed elisoccorso; 3)Corpo Forestale dello Stato di Chieti; 4)Polizia di Stato di Chieti; 5) Comando Prov.le Guardia di Finanza di Chieti; 6)Esercito Italiano, Reggimento di Chieti; 7) 3 Nucleo Aereo Guardia Costiera di Pescara. 1.5 Contributo richiesto ,00 (euro ventunomila) Sintesi del Piano Finanziario (art.5 dell Avviso) Fonti di finanziamento del progetto 2017 Entrate 1) Contributo Regionale 2) Altre Risorse eventuali ,00 / Tot. 100 Spese 1) Contributo Regionale 2)Altre risorse eventuali Tot ,00 Tot ,00 / Tot. 100 Tot ,00 5
6 Quadro economico del progetto (Art. 5 dell Avviso) Dettaglio delle tipologie di spesa previste per la realizzazione del progetto Tipologie di spesa Art. 2, comma 1, lett.b Spese per il personale N 1 tecnico, n 1 amministrativo (profili C) Spese per Prodotti software Software per: a) acquisizione segnalazione incidenti b) coordinamento attività soggetti operativi, c) gestione e registrazione del giornale delle operazioni e degli eventi; d) preparazione automatica ed invio della messaggistica diretta agli altri Enti coinvolti e alla popolazione; e) archiviazione delle segnalazioni di eventi e di tutte le operazioni svolte nella fase di gestione dell emergenza Spese per Consulenza/Formazione Ammontare Percentuale sul totale ,57% ,62% 2.000,00 9,52% Formazione specialistica (15 ore) Consulenza per coordinamento ufficio e attività di pianificazione Spese generali - utenze - materiali di consumo - manutenzioni ordinarie 4.100,00 19,52 % Spese per piano di Comunicazione - Ideazione logo e immagine coordinata - Comunicazione e animazione sul web - Convegno finale 1.000,00 4,77% 6
7 CRONOPROGRAMMA GRAFICO Creazione o rafforzamento dell Ufficio unico di Protezione Civile CRONOPROGRAMMA ATTIVITA : 1 gennaio / 31 dicembre 2017 ATTIVITÀ Mesi previsti di progetto I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII 1. Presentazione progetto ai soggetti ed Enti interessati 2. Coordinamento 3. Informatizzazione 4. Formazione specialistica indoor/outdoor 5. Informazione e comunicazione 6. Stesura piano operativo di PC dell Unione dei Comuni 6. Presentazione Piano operativo
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