LAVORAZIONE A CALDO DEI METALLI: IERI, OGGI E DOMANI. Il piano mirato fonderie. Camilla Ceriotti - Alberto Boraso. Varese 12 Ottobre 2017

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1 LAVRAZINE A CALD DEI METALLI: IERI, GGI E DMANI. Il piano mirato fonderie Camilla Ceriotti - Alberto Boraso Varese 12 ttobre 2017

2 IL PIAN MIRAT FNDERIE Perché Come è stato realizzato I risultati dello studio Parte generale Parte specifica

3 Perché Nel 2014 nel nostro territorio, all interno del comparto «fonderie e lavorazione a caldo dei metalli», si sono verificati infortuni molto gravi di cui 2 mortali; La conseguente attività di indagine e vigilanza svolta dalla UC PSAL ha evidenziato inadempienze alla normativa in materia di igiene e sicurezza sul lavoro.

4 Come è stato realizzato Individuazione e selezione delle aziende di fusione e stampaggio a caldo dei metalli; Predisposizione di una check-list di autovalutazione e sperimentazione su un ristretto campione di aziende; Sviluppo di una procedura per la rilevazione degli incidenti e degli infortuni mancati e di una modalità formativa innovativa, denominata Break formativi ; Convocazione e presentazione del Piano Mirato Fonderie» alle aziende selezionate; Inoltro check list, assistenza a tutte le realtà coinvolte nel progetto ed elaborazione dei questionari ricevuti. Le risposte sono state analizzate in forma anonima e collettiva.

5 Costituzione di un filo diretto con le aziende, con lo scopo di offrire chiarimenti sulla compilazione della scheda di autovalutazione; 50 le aziende che hanno complessivamente partecipato al progetto; Unitamente alle risposte date ai questionari sono stati analizzati anche i dati trasmessi all INAIL dai rispettivi MC mediante compilazione degli Allegati 3B, i quali hanno sollevato qualche incongruenza; Incontri personalizzati in azienda con i referenti aziendali (RSPP, MC, DL, ecc.) per: - osservare più da vicino gli ambienti di lavoro; - approfondire le risposte fornite tramite check list e i dati della sorveglianza sanitaria trasmessi dai MC ; - orientare le azioni di miglioramento.

6 Come è stata creata la check-list

7 Parte generale Struttura della check list Principi comuni riportati nel titolo I del D.Lgs. 81/08 (formazione, presenza RSPP, RLS, addetti squadra emergenza, valutazione dei rischi e suo aggiornamento, ecc.) biettivo della check list di autovalutazione: rilevare le non conformità presenti in azienda e individuare azioni mirate alla prevenzione e protezione dei luoghi di lavoro Fasi lavorative Rischi presenti - Preparazione, stoccaggio e riparazione dei modelli; - Stoccaggio, recupero e preparazione terre; - Formatura meccanica a verde; - Formatura manuale in sabbia-resina; - Formatura in C2; - Produzione di anime; - Fusione; - Colata; - Manutenzione forni e siviere; - Distaffatura Disterratura Smaterozzatura; - Movimentazione meccanica dei carichi; - Impianti elettrici, a gas, apparecchi a pressione. Rischi specifici per salute e sicurezza sono associati ad ogni fase lavorativa (MMC, rumore, vibrazioni, RA, microclima sfavorevole, ecc.)

8 Presenza o meno della fase di lavorazione Misure da attivare per la gestione del rischio

9 I risultati dello studio parte generale Il Sistema aziendale della prevenzione sservando il grafico si nota che la totalità del campione aziendale ha nominato RSPP, addetti al primo soccorso, antincendio e medico competente. In 3 aziende il DL coincide con RSSP. Il 76% delle aziende ha eletto il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, e lo ha consultato in merito alla valutazione dei rischi. La riunione periodica è svolta da 31 aziende, pari al 62%

10 In tutte le aziende coinvolte, ad eccezione di una, è disponibile il materiale di primo soccorso e i dispositivi antincendio ; Rischio esplosione presente e valutato in 21 realtà; Piano emergenza non sempre è obbligatorio (sicuramente consigliato) Formazione in materia di sicurezza Il 96% delle aziende ha attuato e diffuso procedure specifiche per le gestione di salute e sicurezza ; 42 le aziende che hanno effettuato la formazione prevista dall Accordo Stato Regioni 2011; 44 hanno formato gli addetti all uso di attrezzature che richiedono un abilitazione particolare

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12 Fasi presenti in azienda 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Fasi

13 I risultati dello studio parte specifica I rischi emersi dalla parte specifica delle check-list possono essere suddivisi tra le varie fasi di lavoro e così sintetizzati: Esplosione: Formatura C2 Manutenzione GPL Movimentazione Batterie Rischio esplosione: Si sono verificati perdite di vapori di acido delle batterie con eventi esplosivi e si sono rilevate, ustioni, lesioni agli occhi e lesioni traumatiche e intossicazioni? 31% ha risposto SI

14 I risultati dello studio parte specifica I rischi emersi dalla parte specifica delle check-list possono essere suddivisi tra le varie fasi di lavoro e così sintetizzati: Incendio: Stoccaggio, recupero e preparazione terre Formatura Formatura in sabbia resina Fusione Colata Distaffatura E stata svolta una corretta valutazione del rischio incendio? N 7,5%

15 I risultati dello studio parte specifica I rischi emersi dalla parte specifica delle check-list possono essere suddivisi tra le varie fasi di lavoro e così sintetizzati: Procedura di emergenza specifiche

16 I risultati dello studio parte specifica I rischi emersi dalla parte specifica delle check-list possono essere suddivisi tra le varie fasi di lavoro e così sintetizzati: Caduta dall alto: Fusione: Postazioni di lavoro sopraelevate: Sopraelevate: 28.6% dichiara la presenza Postazioni protette: 33,3% dichiara la presenza probabilmente dovuto al fatto che sono state protette delle aree di lavoro utilizzate per particolari operazioni di manutenzione e non utilizzate nel normale ciclo produttivo.

17 I risultati dello studio parte specifica I rischi emersi dalla parte specifica delle check-list possono essere suddivisi tra le varie fasi di lavoro e così sintetizzati: Chimico Formatura: vapori organici, manipolazione di sostanze Produzione di anime: inquinanti aerodispersi 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Presenza SDS SI N Fusione/colata: esposizione a polveri Movimentazione: combustione diesel Formatura Produzione di anime Carrelli: - Elettrici 94% - Diesel 6%

18 I risultati dello studio parte specifica I rischi emersi dalla parte specifica delle check-list possono essere suddivisi tra le varie fasi di lavoro e così sintetizzati: Rumore Fusione: bruciatore dei forni, soffianti d aria nel forno a cubilotto, impianti di caricamento del metano da fonderie Colata: forni Manutenzione: martelli pneumatici utilizzati per la demolizione del refrattario Distaffatura: griglie vibranti, impatto della staffa e del getto sulle griglie, martellino pneumatico, ecc. Movimentazione: mezzi meccanici guida dei mezzi. valutato il rischio per i carrellisti che entra ed escono dai reparti o mezzi rumorosi 56% SI - 34% N

19 I risultati dello studio parte specifica I rischi emersi dalla parte specifica delle check-list possono essere suddivisi tra le varie fasi di lavoro e così sintetizzati: Movimentazione carichi Manuale: trascinamento siviere / piccoli carichi /contatto Meccanica: Ribaltamento / Investimento / caduta / contatto Sono presenti gru, carroponte, argani? Presenti 86 % La movimentazione dei carichi è regolata da procedure? Procedura presente 60 % Incidenti Dovuti a caduta accidentale 0% Lesioni dovute a schizzi di materiale. 0% Lesioni dovuto al contatto con le superfici calde 10%

20 I risultati dello studio parte specifica I rischi emersi dalla parte specifica delle check-list possono essere suddivisi tra le varie fasi di lavoro e così sintetizzati: Radiazioni (RA) Esposizione a radiazioni luminose infrarosse emanate dal metallo fuso Microclima sfavorevole Colata: temperatura ambientale elevata Vibrazioni Manutenzione: utilizzo manuale del martello pneumatico, ecc. Movimentazione: carrello elevatore, pala meccanica, ecc.

21 I risultati dello studio parte specifica I rischi emersi dalla parte specifica delle check-list possono essere suddivisi tra le varie fasi di lavoro e così sintetizzati: Miglioramento della sicurezza Dati a fine 2015 Un risultato del metodo Azioni Aumento Consapevolezza Avvio Indagine

22 Camilla Ceriotti Unione Industriali Varese Alberto Boraso Confapi Varese