IL DIRIGENTE DEL DIPARTIMENTO IV

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1 Dipartimento Politiche Culturali, Sociali e Sviluppo Eco. e For. - Tutela Ambientale U.O. Rifiuti ed A.I.A Determinazione n REGDE / 85 / 2013 Lodi (Politiche Culturali, Sociali e Sviluppo Eco. e For. - Tutela Ambientale ) OGGETTO: LODIGIANA MACERI S.R.L., CON SEDE LEGALE E IMPIANTO IN COMUNE DI MARUDO (LO), VIA LUNA, 37. AUTORIZZAZIONE ALLA REALIZZAZIONE DI VARIANTI NON SOSTANZIALI ALL IMPIANTO ED ESERCIZIO DELLE OPERAZIONI DI MESSA IN RISERVA (R13), DEPOSITO PRELIMINARE (D15) E SELEZIONE (R3, R4, R5) DI RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI PRESSO L IMPIANTO SITO IN MARUDO (LO), VIA LUNA 37. Premesso che: IL DIRIGENTE DEL DIPARTIMENTO IV la Società LODIGIANA MACERI S.r.l. è stata autorizzata, e art. 28 del D.Lgs. n 22/97, con Determinazione Dirigenziale n REGTA/742/2004 del 26/11/2004 all esercizio delle operazioni di messa in riserva (R13), deposito preliminare (D15) e selezione (R3, R4, R5) di rifiuti speciali non pericolosi presso l impianto sito in Marudo (LO), Via Luna 37; con Determinazione Dirigenziale n REGTA/259/2005 del 03/05/2005 è stata rilasciata l autorizzazione all approvazione di modifiche non sostanziali con integrazione di alcune tipologie di rifiuti; con Determinazione Dirigenziale n REGTA/848/2006 del 21/12/2006 è stata rilasciata l autorizzazione e l approvazione del progetto di adeguamento dell impianto ai sensi dell art. 20 del D.Lgs. 25/07/2005, n 151; con Determinazione Dirigenziale n REGDE/1791/2010 del 30/08/2010 è stata rilasciato il rinnovo dell autorizzazione con relative varianti; con Determinazione Dirigenziale n REGDE/806/2011 del 03/06/2011 è stata rilasciata l autorizzazione alla realizzazione di varianti sostanziali all impianto; con Determinazione Dirigenziale n REGDE/1394/2011 del 07/10/2011 si è provveduto alla rettifica dell Allegato A alla Determinazione di cui sopra; la Società in oggetto ha presentato istanza, assunta agli atti dalla Provincia di Lodi con prot. n del 31/10/2012 ed integrata in atti al n del 10/12/2012, tendente ad ottenere l autorizzazione alla realizzazione di varianti non sostanziali all impianto consistenti in: - spostamento delle aree funzionali 2A, 2B, 2C (in adempimento ad una prescrizione dei VVFF relativa al posizionamento del serbatoio antincendio); - rilocalizzazione dell area funzionale 9 (al fine di una migliore gestione logistica delle operazioni di carico e scarico all interno dell impianto ed al fine di rendere maggiormente sicura la circolazione dei mezzi); Vista la relazione di istruttoria redatta dagli uffici competenti; Ritenuto, in relazione a quanto sopra specificato, di procedere al rilascio dell autorizzazione alle condizioni e alle prescrizioni di cui all allegato A2 del presente provvedimento; Richiamato il decreto del Presidente della Provincia di Lodi n 101 del 16/10/2012 con il quale si

2 attribuisce la funzione di dirigente del Dipartimento IV Politiche Culturali, Sociali - Sviluppo Economico e Formativo - Tutela Ambientale al Vicesegretario Generale; Attestato sul presente provvedimento, ai sensi dell art. 147 bis del D.Lgs. n. 267/2000, la regolarità e la correttezza amministrativa; Dato atto, altresì, che il presente provvedimento non comporta alcun impegno di spesa per la scrivente Amministrazione; Fatti salvi i diritti terzi; DETERMINA 1. di autorizzare, ai sensi dell art. 208 del D.Lgs. 152/06 ed alle condizioni e prescrizioni di cui all allegato A2 che costituisce parte integrante del presente provvedimento, la realizzazione di varianti non sostanziali all impianto della Società LODIGIANA MACERI S.r.l., consistenti in: - spostamento delle aree funzionali 2A, 2B, 2C; - rilocalizzazione dell area funzionale 9; 2. di stabilire che l Allegato A1 alla Determinazione Dirigenziale n REGDE/1394/2011 del 07/10/2011, è integralmente sostituito dall'allegato A2 al presente provvedimento; 3. di confermare integralmente, per quanto non espressamente modificato dal presente atto, i contenuti e le prescrizioni della Determinazione Dirigenziale n REGDE/806/2011 del 03/06/2011; 4. di disporre che, in fase di esercizio, le varianti progettuali finalizzate a modifiche operative e gestionali migliorative, che mantengano la potenzialità ed i principi del processo impiantistico approvato e non modifichino la quantità ed i tipi di rifiuti autorizzati, siano esaminate preventivamente dalla Provincia di Lodi, che rilascia, in caso di esito favorevole dell istruttoria, il nulla-osta alla loro realizzazione, informandone il Comune dove ha sede l impianto e l A.R.P.A. della Lombardia Dipartimento di Lodi; 5. di notificare il presente provvedimento a: - LODIGIANA MACERI S.r.l.; - Comune di Marudo; - A.R.P.A. della Lombardia (Dipartimento di Lodi); - A.S.L. della Provincia di Lodi; - Autorità d Ambito di Lodi; - Regione Lombardia (Direzione Generale Territorio ed Urbanistica - Unità Organizzativa Programmazione Integrata e valorizzazione dei rifiuti, Struttura Autorizzazione e innovazione in materia di rifiuti); 6. di stabilire che l efficacia del presente atto decorre dalla data di ricevimento dello stesso in originale, trasmesso al soggetto interessato a mezzo raccomandata A/R. Contro il presente provvedimento può essere presentato ricorso giurisdizionale al T.A.R. entro 60 giorni dalla data della sua prima comunicazione ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla stessa data. IL DIRIGENTE: Francesco Rindone Documento informatico sottoscritto con firma digitale (art. 24 del D.Lgs. 07/03/2005, n. 82) Copia conforme del documento digitale formato e depositato presso l Amministrazione Provinciale di Lodi

3 ALLEGATO A2 Ditta: LODIGIANA MACERI S.r.l.. Sede legale: Marudo (LO), Via Luna, 37. Ubicazione impianto: Marudo (LO), Via Luna, Descrizione delle operazioni e dell'impianto. 1.1 L'impianto occupa una superficie complessiva di circa 9.721,85 mq, di cui 4.776,50 destinati alle aree funzionali dell impianto così suddivisi: area coperta di mq e area scoperta di 2.251,50 mq. E censito al Foglio n 4, Mappali n 26, 27, 81 del Comune di Marudo (LO), ed è di proprietà della ditta; 1.2 la suddetta area ricade in zona "D1 industriale di espansione ", secondo il vigente P.R.G. del Comune di Marudo (LO); 1.3 vengono effettuate operazioni di: - messa in riserva (R13) di rifiuti non pericolosi; - recupero, mediante selezione manuale e meccanica (R3, R4, R5), di rifiuti non pericolosi; - deposito preliminare (D15) di rifiuti non pericolosi; 1.4 La superficie complessiva dell impianto è di 9.721,85 mq, tale area risulta completamente pavimentata ed è composta da: - AREA 1: Area scoperta adibita al deposito di macchinari e attrezzature varie - di superficie pari a mq; - AREA 2A: Area scoperta adibita allo stoccaggio di rifiuti legnosi (sfusi) di superficie pari a 55 mq (220 mc) dei seguenti codici CER , , , , , , , , ; - AREA 2B: Area scoperta adibita allo stoccaggio di rifiuti ferrosi (sfusi) di superficie pari a 65 mq (170 mc) dei seguenti codici CER , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ; - AREA 2C: Area scoperta adibita allo stoccaggio di rifiuti plastici e metallici (container) di superficie pari a 80 mq (90 mc) dei seguenti codici CER , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ; - AREA 3A.1: Area coperta adibita a selezione meccanica, cernita manuale e carico pressa di rifiuti (sfusi) di superficie pari a 65 mq dei seguenti codici CER , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ; - AREA 3A.2: Area coperta adibita alla messa in riserva di rifiuti (sfusi) di superficie pari a 130 mq (300 mc) dei seguenti codici CER , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

4 , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ; - AREA 3B: Area coperta adibita a deposito preliminare di rifiuti non recuperabili (imballati) di superficie pari a 86 mq (200 mc) dei seguenti codici CER , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ; - AREA 3C: Area coperta adibita allo stoccaggio dei rifiuti (sfusi) di superficie pari a 32 mq (90 mc) dei seguenti codici CER , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ; - AREA 4A: Area coperta adibita allo stoccaggio di rifiuti recuperabili (imballati) di superficie pari a 442 mq (800 mc) dei seguenti codici CER , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ; - AREA 4B: Area coperta adibita allo stoccaggio di rifiuti recuperabili (sfusi) di superficie pari a 310 mq (900 mc) dei seguenti codici CER , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

5 , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ; - AREA 5A.1: Area coperta adibita a selezione, cernita effettuabile con mezzi meccanici o manuale e carico pressa di rifiuti recuperabili (sfusi) di superficie pari a 100 mq dei seguenti codici CER , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ; - AREA 5A.2: Area coperta adibita a messa in riserva di rifiuti recuperabili (sfusi) di superficie pari a 131 mq (250 mc) dei seguenti codici CER , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ; - AREA 5B: Area coperta adibita allo stoccaggio di rifiuti recuperabili (imballati) di superficie pari a 125 mq (375 mc) dei seguenti codici CER , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

6 , , , , , , , ; - AREA 5C: Area coperta adibita allo stoccaggio di rifiuti recuperabili (sfusi) di superficie pari a 37 mq (75 mc) dei seguenti codici CER , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ; - AREA 6: Area scoperta adibita allo stoccaggio MPS a base cellulosica (imballati) di superficie pari a mq; - AREA 7: Area scoperta adibita allo stoccaggio MPS a base cellulosica (imballati) di superficie pari a 236 mq; - AREA 8: Area scoperta adibita a fermo mezzo in caso di carico radioattivo come da protocollo di superficie pari a 77 mq; - AREA 9: Area scoperta adibita allo stoccaggio MPS a base cellulosica (imballati) di superficie pari a 750 mq; 1.5 il quantitativo massimo di rifiuti non pericolosi assoggettati alle operazioni di cernita è pari complessivamente a t/anno; il quantitativo massimo di rifiuti non pericolosi oggetto di messa in riserva (R13) è pari a mc; il quantitativo massimo di rifiuti non pericolosi oggetto di deposito preliminare (D15) è pari a 200 mc (capacità giornaliera 10 tonnellate); 1.6 i tipi di rifiuti sottoposti alle varie operazioni di messa in riserva, recupero, deposito preliminare e smaltimento sono i seguenti: C.E.R. Descrizione R13 R3 R4 R5 D scarti di ghiaia e pietrisco, diversi da quelli di cui alla voce scarti di sabbia e argilla rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce scarti di tessuti vegetali rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi) rifiuti agrochimici diversi da quelli della voce rifiuti metallici scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione rifiuti prodotti dalla distillazione di bevande alcoliche scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione

7 C.E.R. Descrizione R13 R3 R4 R5 D scarti di corteccia e sughero segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti scarti di corteccia e legno scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio scarti di fibre e fanghi contenenti fibre, riempitivi e prodotti di rivestimento generati dai processi di separazione meccanica fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti delle operazioni di confezionamento e finitura rifiuti da materiali compositi (fibre impregnate, elastomeri, plastomeri) rifiuti da operazioni di finitura, diversi da quelli di cui alla voce tinture e pigmenti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti da fibre tessili lavorate rifiuti non specificati altrimenti pitture e vernici di scarto, diverse da quelle di cui alla voce scarti di inchiostro, diversi da quelli di cui alla voce toner per stampa esauriti, diversi da quelli di cui alla voce adesivi e sigillanti di scarto, diversi da quelli di cui alla voce carta e pellicole per fotografia, contenenti argento o composti dell'argento carta e pellicole per fotografia, non contenenti argento o composti dell'argento macchine fotografiche monouso senza batterie

8 C.E.R. Descrizione R13 R3 R4 R5 D macchine fotografiche monouso diverse da quelle di cui alla voce rifiuti del trattamento delle scorie scaglie di laminazione rifiuti non specificati altrimenti scarti di materiali in fibra a base di vetro rifiuti di vetro diversi da quelli di cui alla voce stampi di scarto scarti di ceramica, mattoni, mattonelle e materiali da costruzione (sottoposti a trattamento termico) rifiuti della produzione di materiali compositi a base di cemento, diversi da quelli di cui alle voci e rifiuti della lavorazione idrometallurgica del rame, diversi da quelli della voce zinco solido limatura e trucioli di materiali ferrosi polveri e particolato di materiali ferrosi limatura e trucioli di materiali non ferrosi polveri e particolato di materiali non ferrosi limatura e trucioli di materiali plastici materiale abrasivo di scarto, diverso da quello di cui alla voce corpi d'utensile e materiali di rettifica esauriti, diversi da quelli di cui alla voce imballaggi in carta e cartone imballaggi in plastica imballaggi in legno imballaggi metallici imballaggi in materiali compositi imballaggi in materiali misti imballaggi in vetro imballaggi in materia tessile assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce pneumatici fuori uso X

9 C.E.R. Descrizione R13 R3 R4 R5 D veicoli fuori uso, non contenenti liquidi né altre componenti pericolose serbatoi per gas liquido metalli ferrosi metalli non ferrosi plastica vetro componenti non specificati altrimenti apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da a componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti inorganici, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti organici, diversi da quelli di cui alla voce catalizzatori esauriti contenenti oro, argento, renio, rodio, palladio, iridio o platino (tranne ) catalizzatori esauriti contenenti metalli di transizione o composti di metalli di transizione, non specificati altrimenti rivestimenti e materiali refrattari a base di carbone provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce altri rivestimenti e materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce rivestimenti e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce cemento mattoni mattonelle e ceramiche miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce legno vetro plastica piombo zinco

10 C.E.R. Descrizione R13 R3 R4 R5 D ferro e acciaio Stagno cavi, diversi da quelli di cui alla voce materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci e materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e rifiuti di ferro e acciaio rifiuti di metalli non ferrosi carta e cartone metalli ferrosi metalli non ferrosi plastica e gomma vetro legno diverso da quello di cui alla voce prodotti tessili minerali (ad esempio sabbia, rocce) altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce carta e cartone vetro rifiuti biodegradabili di cucine e mense abbigliamento prodotti tessili apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci , e legno, diverso da quello di cui alla voce plastica metallo rifiuti biodegradabili terra e roccia altri rifiuti non biodegradabili X rifiuti urbani non differenziati X rifiuti dei mercati X

11 C.E.R. Descrizione R13 R3 R4 R5 D residui della pulizia stradale rifiuti ingombranti Note: Codice CER è da intendersi limitato agli scarti della lavorazione del legno; Codice CER è da intendersi limitato alla produzione, fornitura di sfridi in plastica e gomme sintetiche; Codice CER è da intendersi limitato alla frazione secca o multimateriale da raccolta differenziata dei rifiuti urbani. 2. Prescrizioni. 2.1 le operazioni di messa in riserva e di deposito preliminare devono essere effettuate in conformità a quanto previsto dal D.D.G. 07/01/98, n 36; 2.2 prima della ricezione dei rifiuti all'impianto, la ditta deve verificarne l'accettabilità mediante acquisizione di idonea certificazione riportante le caratteristiche chimico-fisiche (formulario di identificazione e/o risultanze analitiche); qualora la verifica di accettabilità sia effettuata anche mediante analisi, la stessa deve essere eseguita per ogni conferimento di partite di rifiuti ad eccezione di quelli che provengono continuativamente da un ciclo tecnologico ben definito, in tal caso la verifica dovrà essere almeno semestrale; 2.3 qualora il carico di rifiuti sia respinto, il gestore dell impianto deve darne comunicazione alla Provincia di Lodi entro e non oltre 24 ore, trasmettendo fotocopia del formulario di identificazione; 2.4 per lo smaltimento dei rifiuti contenenti C.F.C. devono essere rispettate le disposizioni di cui alla Legge 28 dicembre 1993, n 549 recante: "Misure a tutela dell'ozono stratosferico e dell'ambiente" e relative disposizioni applicative. Il poliuretano, derivante da impianti refrigeranti, frigoriferi e macchinari post consumo contenenti C.F.C. deve essere conferito ad impianti autorizzati per il successivo trattamento con recupero dei C.F.C. stessi; 2.5 le superfici e/o le aree interessate dalle movimentazioni, dallo stoccaggio, dalle attrezzature e dalle soste operative dei mezzi operanti a qualsiasi titolo sul rifiuto devono essere impermeabilizzate e realizzate in modo tale da facilitare la ripresa dei possibili sversamenti, nonché avere caratteristiche tali da convogliare le acque e/o i percolamenti in pozzetti di raccolta a tenuta. La stazione di ricevimento dovrà essere attrezzata per la prevenzione ed il contenimento di fenomeni di esalazioni maleodoranti; 2.6 le operazioni di travaso di rifiuti soggetti al rilascio di effluenti molesti devono avvenire in ambienti provvisti di aspirazione e captazione delle esalazioni con il conseguente convogliamento delle stesse in idonei impianti di abbattimento; 2.7 le operazioni di stoccaggio dei rifiuti devono essere effettuate senza pericolo per la salute dell uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all ambiente e in particolare: - senza determinare rischi per l acqua, l aria, il suolo e per la fauna e la flora; - senza causare inconvenienti da rumori o odori; - senza danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse, tutelati in base alla normativa vigente; 2.8 i rifiuti in uscita dall impianto, accompagnati dal formulario di identificazione, devono essere conferiti a soggetti autorizzati alle attività di recupero o smaltimento; 2.9 le eventuali operazioni di lavaggio degli automezzi devono essere effettuate in apposita sezione attrezzata; 2.10 qualora l impianto e/o l attività rientrino tra quelli indicati dal D.M. 16/02/82 e successive modifiche ed integrazioni, la ditta dovrà acquisire il certificato prevenzione incendi da parte dei VV.FF. territorialmente competenti o la dichiarazione sostitutiva prevista dalla normativa vigente; 2.11 effettuare, entro 30 giorni dalla notifica del presente provvedimento, le misure della nuova indagine fonometrica ai fini della verifica dell efficacia delle opere di mitigazione attuate;

12 2.12 nella procedura relativa ai controlli radiometrici da effettuarsi sui rifiuti metallici si evidenzia che, prima dello scarico del materiale, lo stesso dovrà essere sottoposto ad un primo controllo con lo strumento e solo in caso di valore inferiore alla soglia si potrà scaricare il materiale e ricontrollarlo ulteriormente; 2.13 ogni variazione del nominativo del direttore tecnico responsabile dell impianto ed eventuali cambiamenti delle condizioni dichiarate devono essere tempestivamente comunicati alla Provincia di Lodi, al Comune di Marudo e all A.R.P.A. della Lombardia. 3. Piani. 3.1 Piano di ripristino e recupero ambientale. Il soggetto autorizzato dovrà provvedere al ripristino finale ed al recupero ambientale dell'area in caso di chiusura dell'attività autorizzata. Il ripristino finale ed il recupero ambientale dell'area ove insiste l'impianto devono essere effettuati in accordo con le previsioni contenute nello strumento urbanistico vigente e secondo quanto previsto da uno specifico progetto, che dovrà essere presentato alla Provincia di Lodi per l approvazione. Le modalità esecutive del ripristino finale e del recupero ambientale dovranno essere attuate previo nulla osta della Provincia, fermi restando gli obblighi derivanti dalle vigenti normative in materia. Alla Provincia stessa è demandata la verifica dell'avvenuto ripristino ambientale da certificarsi al fine del successivo svincolo della garanzia fideiussoria. 3.2 Piano di emergenza. Il soggetto autorizzato deve provvedere alla eventuale revisione del piano di emergenza e fissare gli adempimenti connessi in relazione agli eventuali obblighi derivanti dalle disposizioni di competenza dei Vigili del Fuoco e di altri organismi.

13 Idrante UNI45 Idrante DN UNI70 Idrante DN UNI70 con monitore Attacco VV.f N e d e i p a i c r ma

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