Incentivi L. R. 17/2008 Regolamento edilizio del Comune di Terni. Dott. Marco Fattore

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1 Incentivi L. R. 17/2008 Regolamento edilizio del Comune di Terni Dott. Marco Fattore

2 Regolamento edilizio Fasi approvative: A) modifiche al pre-vigente regolamento D.C.C. n. 201 del 13/07/2005 (adeguamento alla L.R. 1/2004) D.C.C. n. 245 del 17/09/2007 (fotovoltaico) D.C.C. n. 298 del 15/10/2007 (sottotetti) B) Nuovo regolamento edilizio D.C.C. n. 324 del 22/12/2008 D.C.C. n. 239 del 26/07/2010

3 Norme regionali L. R. 22 febbraio 2005, n. 11 (art. 4, comma 2, lett. e) L. R. 18 novembre 2008, n. 17 D. G. R. 27 aprile 2009, n. 581 Approvazione del Disciplinare Tecnico per la valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici di cui all'art. 4 della L.R. n. 17/2008 L. R. 26 giugno 2009, n. 13 D. G. R. 28 settembre 2009, n Modifica e aggiornamento del Disciplinare Tecnico per la valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici di cui all'art. 4 della L.R. n. 17/2008 L.R. 23 dicembre 2010, n. 27 (modifiche alla L.R. 13/2009) L.R. 16 settembre 2011, n. 8 (modifiche alla L.R. 13/2009)

4 Norme comunali Asse temporale Norme regionali

5 L.R. 11/2005 e P.R.G. Art. 4, comma 2 lett. e) L.R. 11/2005 a fronte di interessi pubblici da perseguire in termini di miglioramento della qualità ambientale, sono ammissibili eventuali incrementi premiali dei diritti edificatori... PRG TERNI nelle aree di trasformazione strategica può applicarsi quanto previsto dall art. 4, comma 2, lett. e) della L.R. 11/2005 (art.66 NTA di PRG)

6 Regolamento edilizio 2008 (artt ) In relazione al grado di conseguimento degli obiettivi l attività edilizia si classificava in: Normale (realizzata sulla base dei requisiti minimi fissati dalla legge) Validata (basata su parametri definiti da un sistema di certificazione standard di qualità basati su un risultato minimo di 40/80); Incentivata (azioni e metodologie costruttive tali da determinare un risultato, in termini di punteggio, superiore o uguale a 70/80 - ammessa a fruire dei benefici stabiliti da un Piano degli incentivi

7 Regolamento edilizio 2008 Il Piano comunale degli incentivi avrebbe definito i criteri e le modalità per la formulazione delle graduatorie, i beneficiari e il complesso dei mezzi finanziari da destinare agli incentivi, costituito da specifiche risorse economiche o incrementi volumetrici. (Tematica sociale: premiare chi realizza o chi compra e vive in edifici eco-sostenibili?)

8 ENTRATA IN VIGORE DELLA LEGGE 17/2008 Si delinea un analoga valutazione dei presupposti per gli incentivi legati ad interventi eco-sostenibili, ma si gettano le basi per un approccio sovracomunale [omogeneo a livello regionale] per il riconoscimento degli incentivi, individuati in bonus volumetrici

9 INCENTIVI L. R. 17/2008 Legati alla PRESTAZIONE AMBIENTALE definita come il risultato o il rendimento prodotto dalle caratteristiche edilizie, energetiche ed ambientali dell edificio, misurato sulla base di appositi parametri riferiti alle caratteristiche del sito, al consumo delle risorse ed ai carichi ambientali dell edificio

10 INCENTIVI L. R. 17/2008 Le prestazioni ambientali sono riferite a : a) la qualità dell ambiente esterno; b) il risparmio delle risorse naturali; c) la riduzione dei consumi energetici; d) la riduzione dei carichi ambientali; e) la qualità dell ambiente interno; f) la qualità della gestione e del servizio; g) l integrazione con il sistema della mobilità pubblica.

11 Legge regionale 26 giugno 2009, n. 13 TITOLO II - Diritti edificatori ed interventi straordinari in materia edilizia Capo I - Definizione delle quantità premiali di cui alla legge regionale 10 luglio 2008, n. 12 ed alla legge regionale 18 novembre 2008, n. 17 Art. 32 Determinazione della premialità per interventi in materia di sostenibilità ambientale degli edifici di cui alla legge regionale 18 novembre 2008, n Per la realizzazione di nuovi edifici che ottengono la certificazione di sostenibilità ambientale di cui al disciplinare tecnico approvato in attuazione del titolo II della legge regionale 18 novembre 2008, n. 17, la potenzialità edificatoria stabilita in via ordinaria dallo strumento urbanistico generale, dal piano attuativo o da specifiche normative sul lotto oggetto di intervento, con esclusione degli interventi nei centri storici, è incrementata del venticinque per cento nel caso di edifici classificati in classe A, o del quindici per cento nel caso di edifici classificati in classe B.

12 Segue art. 32 Legge regionale 26 giugno 2009, n bis. Nel caso di edifici esistenti sui quali si eseguono interventi di ristrutturazione che conseguono la certificazione di sostenibilità ambientale, gli incrementi di cui al comma 1 si applicano alla SUC esistente. Qualora l edificio esistente ricade in zona agricola le percentuali di incremento di cui al comma 1 sono applicate alla SUC di ampliamento prevista all articolo 34, commi 3-bis e 3-ter. 1-ter. Il comune, con proprio atto, da adottare entro e non oltre sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, può escludere ulteriori aree dall applicabilità della normativa premiale di cui ai commi 1 e 1-bis, o stabilire limiti inferiori di incremento delle quantità edificatorie in ragione delle caratteristiche paesaggistiche e ambientali del territorio.

13 Nota al comma 1-bis Esempio percentuali di incremento in zona agricola: Per ampliamenti di mq. 100 ex art. 35 L.R. 11/2005: classe A mq. 125; classe B mq 115. Nota al comma 1-ter Il Comune di Terni è intervenuto al riguardo con due deliberazioni del Consiglio comunale: D. C. C. n. 93 del 26/10/2009 D. C. C. n. 107 del 11/04/2011 (in adeguamento alla L.R. 27/2010)

14 Segue art. 32 Legge regionale 26 giugno 2009, n Qualora l'interessato intenda avvalersi dei benefici stabiliti dal comune ai sensi del comma 1, richiede al soggetto che rilascia la certificazione di sostenibilità ambientale, un attestato preliminare di conformità del punteggio e della classe di appartenenza del fabbricato con le stesse modalità previste all'articolo 5 della L.R. n. 17/2008. L'attestato preliminare di conformità è trasmesso al comune a cura dell'interessato, ai fini del riconoscimento dei benefici per il rilascio del titolo abilitativo. 3. Il comune, in caso di difformità o inadempienze nella certificazione di sostenibilità ambientale accertate nell'ambito dell'attività di controllo di cui all'articolo 21 della L.R. n. 17/2008, qualora i benefici edilizi ai sensi del comma 2 abbiano determinato incrementi delle potenzialità edificatorie nella realizzazione dell'edificio, applica anche la sanzione pecuniaria massima prevista dall'articolo 8, comma 2 della legge regionale 3 novembre 2004, n. 21, con riferimento agli incrementi premiali di superficie utile coperta realizzati. (2,5 volte l importo del costo di costruzione)

15 Segue art. 32 Legge regionale 26 giugno 2009, n bis. Le disposizioni di cui ai commi 1 e 1-bis prevalgono sugli strumenti urbanistici comunali e sulle normative del PTCP. 3-ter. Per gli interventi di cui ai commi 1 e 1-bis, il numero dei piani e l altezza massima di edificazione consentiti dallo strumento urbanistico possono essere incrementati nella misura stabilita dal comune, rispettivamente sino ad massimo di un piano e di metri lineari 3,50, al di fuori degli ambiti tutelati ai sensi degli articoli 136 e 142 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nel rispetto delle caratteristiche architettoniche e paesaggistiche dei luoghi interessati. (comma introdotto dalla L. R. 8/2011)

16 Il Comune di Terni sta per confermare la misura massima degli incrementi di altezza fino a m o ad un piano. Tale facoltà, però, dovrà essere adeguatamente motivata: 1) per tutte le zone per le quali sia previsto il limite di numero di piani o le altezze massime, con esclusione delle zone A, C, E ed R (zone di riqualificazione paesaggistica ed ambientale), dall impossibilità di realizzare diversamente l intervento con le modalità ammesse dalla LR 13/2009; 2) per le zone di espansione C, dalla validità di soluzioni progettuali che rispettino comunque visuali privilegiate ed equilibri volumetrici tra le diverse zone individuati dagli strumenti urbanistici.

17 Qualora non si riescano a soddisfare le condizioni di cui ai punti 1) e 2), le facoltà di incremento possono essere liberamente esercitate solo nel caso in cui la norma urbanistica preveda la presenza di un piano portico o seminterrato ed il progetto contempli la trasformazione in un piano fuori terra degli stessi. Nelle zone E ed R restano fermi i limiti di altezza fissati all art. 35, comma 1, della L.R. 22/02/2005, n. 11; Restano escluse dall applicazione della presente deliberazione le zone A. le dotazioni territoriali ed il contributo di costruzione sono applicati sull effettiva cubatura da realizzare.

18 La valutazione di sostenibilità ambientale si effettua attraverso un DISCIPLINARE TECNICO Attuazione in Umbria D.G.R. 27 aprile 2009, n. 581 D.G.R. 28 settembre 2009, n. 1322

19 Le basi degli strumenti valutativi ITACA (Istituto per la Trasparenza e la Certificazione degli Appalti) è un gruppo di lavoro interregionale costituito in data 6 dicembre 2001 con l'obiettivo di elaborare proposte di strumenti normativi in materia di bioedilizia che potessero essere adottati a livello regionale Il PROTOCOLLO ITACA Approvato dalla Regione il 15 gennaio 2004 è basato sulla compilazione di una serie di schede tematiche cui viene associato un punteggio che definisce in modo univoco e secondo presupposti di correttezza scientifica il grado di qualità ambientale del fabbricato

20 La Legge regionale 18 novembre 2008, n. 17, nonché le successive norme regionali emanate per la sostenibilità ambientale sono basate sul PROTOCOLLO ITACA per le disposizioni inerenti la sostenibilità ambientale ed i relativi incentivi. N.B. Le norme inerenti i requisiti ambientali obbligatori delle nuove costruzioni (permeabilità dei suoli, risparmio idrico, approvvigionamento energia da fonti rinnovabili) dettate dalla L.R. 17/2008 devono comunque essere rispettate, a prescindere dagli incentivi volumetrici previsti dalla legge.

21 Attività di certificazione A. R. P. A. soggetto istituzionalmente competente alle attività valutative e certificative Fase antecedente la costruzione Fase successiva alla costruzione Valutazione preliminare della Sostenibilità Ambientale Certificazione di sostenibilità ambientale

22 Regolamento edilizio Le modifiche apportate al nuovo regolamento edilizio con la D.C.C. n. 239 del 26/07/2010 hanno tenuto conto delle norme regionali sopravvenute (in particolare, delle disposizioni dettate dalla L.R. 13/2009 e dalle DD.G.R. n. 581/2009 e n. 1322/2009). Conseguentemente, sono state abrogate: a) Le disposizioni sulla classificazione comunale dell attività edilizia (normale, validata, incentivata); b) Le disposizioni inerenti il piano comunale degli incentivi

23 Da sottolineare che La certificazione di sostenibilità ambientale non sostituisce la certificazione energetica di cui al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 e s.m.i. (Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell edilizia), ma ne utilizza le risultanze in sede di valutazione delle prestazioni ambientali dell edificio.

24 problematiche Valutazione preliminare della Sostenibilità Ambientale ammessa una sola volta Varianti ai permessi di costruire variazioni delle forme dei fabbricati. Esecuzioni non conformi al progetto valutato dall ARPA. Necessità di un coordinamento nel momento certificativo finale ed in fase di agibilità.

25 ulteriori problematiche D. P. G. R. 14/07/1998, n. 374 (art 13 - Risparmio energetico) Per gli edifici in cui si realizzi almeno un intervento mirante al risparmio energetico compreso tra quelli descritti al successivo punto, il contributo di concessione stabilito ai sensi delle presenti norme viene ridotto di una quota pari al quindici per cento. Nel caso si realizzino due o più interventi, tra quelli indicati ( ), la riduzione è portata al venticinque per cento. E LECITO DOMANDARSI: Alla luce della normativa sopravvenuta (in particolare della L.R. 17/2008)..

26 1) Le disposizioni in materia di sgravi previste dal DPGR 374/98 continuano ad applicarsi in presenza di normative sopravvenute che impongono obbligatoriamente l adozione di determinate misure (utilizzo di pannelli solari termici, di pannelli fotovoltaici etc...)? 2) il Coefficiente di dispersione può continuare ad essere preso a riferimento per l applicazione degli sgravi, tenuto conto che sempre per effetto delle normative sopravvenute - il medesimo non è più considerato quale parametro per la progettazione energetica?

27 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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