28/07/2014. In collaborazione con. 7 novembre 2013 / MILANO, Palazzo delle Stelline

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1 il BILANCIO dell Ente Locale e i vincoli del PATTO di STABILITA interno In collaborazione con 26 luglio 2014 / MILANO MILANO, Palazzo delle Stelline 7 novembre 2013 / MILANO, Palazzo delle Stelline 1

2 La programmazione negli enti locali. Procedure e strumenti. DOTT. MASSIMO POLLINI Milano, 26 luglio

3 LE PROCEDURE DELLA PROGRAMMAZIONE Indirizzi ed obiettivi approvati dalla Giunta e trasmessi ai Responsabili dei servizi; Proposte dei Responsabili al Segretario comunale (o Direttore G. o Responsabile finanziario secondo Regolamento di contabilità); Verifica delle proposte da parte del Responsabile finanziario circa la loro compatibilità finanziaria; Esame delle proposte, a cura della conferenza dei Responsabili dei servizi, convocata dal soggetto di cui al precedente punto 2); Formazione da parte della conferenza di cui al precedente punto 4) di una compiuta ipotesi di bilancio da presentare alla Giunta; 3 3

4 continua Approvazione, con deliberazione della Giunta, degli schemi di bilancio e relativi allegati; Trasmissione degli atti approvati dalla Giunta all Organo di revisione per il parere; Trasmissione degli atti approvati dalla Giunta e del parere dell Organo di revisione alla Commissione bilancio, in quanto esistente, e successivamente al Consiglio comunale; Fissazione del termine di presentazione degli emendamenti da parte dei consiglieri comunali secondo regolamento di contabilità; 4 4

5 continua Votazione degli emendamenti ed approvazione, con delibera del Consiglio, del bilancio e suoi allegati; Approvazione da parte della Giunta del Piano di gestione (PEG o PRO). 5 5

6 I TEMPI DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO 31 dicembre anno precedente quello di riferimento (art T.U.) esercizio provvisorio (art T.U.) gestione provvisoria (art T.U.) 6 6

7 BILANCIO PLURIENNALE durata; suddivisione della spesa per programmi, titoli, servizi ed interventi; suddivisione della spesa in spesa in conto capitale e spesa corrente: suddivisione della spesa corrente in consolidata e di sviluppo; carattere autorizzatorio Riferimenti normativi: art 171 T.U. e DPR 194/

8 PIANO DI GESTIONE Regola generale: Piano Esecutivo di Gestione (PEG); Assegnazione delle seguenti risorse ai Responsabili dei servizi: stanziamenti di spese; previsioni di entrate; personale: beni mobili; beni immobili: in servizi che generano entrate e spese, le une e le altre vanno assegnate al medesimo Responsabile. 8 8

9 CONTINUA Riferimenti normativi: art. 169 T.U.; art. 3 d.lgs. 279/1997; art. 17 d.lgs. 165/01. Il comma 3-bis dell art. 169 T.U., introdotto dall art. 3 del D.L. 174/12, convertito dalla legge 213/12, stabilisce che: il PEG è deliberato in coerenza con il bilancio di previsione e con la Relazione Previsionale e Programmatica; il Piano dettagliato degli obiettivi ed il Piano delle Performance sono unificati organicamente nel PEG. 9 9

10 IL PIANO DI GESTIONE - LE ECCEZIONI Il PEG è facoltativo per i comuni con popolazione inferiore ai abitanti e per le comunità montane (art T.U.); In tali enti vanno comunque assegnate per la gestione ai Responsabili dei servizi almeno le risorse finanziarie (artt e T.U.; art. 4 d.lgs. 165/01); Nei comuni con popolazione inferiore ai abitanti le risorse possono essere assegnate per la gestione ai componenti della Giunta (art legge 388/00, come modificato dall art della legge 448/01). RELAZIONE di inizio mandato (art. 1-bis D.L. 174/12)

11 LAVORI PUBBLICI Programmazione (d.lgs. 163/06; DPR 207/10) Concetto di lavoro pubblico Concetto di opera pubblica 11 11