Elisabe(a Neve L.M. Verona
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- Francesca Vecchi
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1 Elisabe(a Neve L.M. Verona
2 STRUMENTAZIONE PER LA VERIFICA DELLO SPAZIO DI VITA (Fondazione E. Zancan) L.M. Verona
3 Misurare aspec rilevanf per ogni dimensione, in una visione globale CIRS-C CIRS-S IADL ADL FUNZIONALE- ORGANICO MMSE NPI COGNITIVO- COMPORTAMENTALE CDS (VALORIALE- SPIRITUALE) RELAZIONALE- AMBIENTALE SR CBI ICA LSPSV L.M. Verona
4 L AMBITO RELAZIONALE- AMBIENTALE Uno degli aspec più significafvi è la QUANTITÀ E QUALITÀ DELLE RELAZIONI tra la persona e altre persone nel suo spazio di vita P L.M. Verona
5 LO SPAZIO DI VITA: persone significafve PERSONE PRESENTI Familiari Operatori servizi Volontari Amici PERSONE RESPONSABILI COMPLESSIVAMENTE. PERSONE CHE AIUTANO, PROTEGGONO.. PERSONE DA RESPONSABILIZZARE.. L.M. Verona
6 Sono sta: costrui: strumen: per misurare le relazioni tra la persona e il suo spazio di vita in termini di: SCALA DI RESPONSABILIZZA- ZIONE (SR) LIVELLO DI PROTEZIONE attuale (LPSV) e potenziale (LPSVp) INDICE DI COPERTURA ASSISTEN- ZIALE (ICA) CBI L.M. Verona
7 Mappa delle persone nello spazio di vita Familiari (padre, madre, fratello, nonno coniuge ) Operatori dei servizi (sanitari, sociali ) Volontari, vicini Persone a pagamento (badanf ) L.M. Verona
8 Classificazione delle persone nello spazio di vita dei SOGGETTI e delle RISORSE Persone che hanno a cuore il problema, intendono affrontarlo, si fanno carico totalm. delle responsabilità (= partecipano a tutte le fasi del progetto d intervento) Persone che svolgono alcune azioni utili alla persona, ma non possono o non sono disposte a farsi carico di tutto il percorso (= condividono responsabilità solo in una fase del piano) ATTUALI POTENZIALI ATTUALI POTENZIALI L.M. Verona
9 SOGGETTI ATTUALI POTENZIALI RISORSE L.M. Verona
10 Misura la capacità di condividere in toto le responsabilità rispetto al problema È la somma dei valori dei SOGGETTI ATTUALI: Ogni familiare: 2 Ogni volontario: 1 Ogni operatore sociale: 0,5 Ogni operatore sanitario: 0,5 per un massimo di 10 L.M. Verona
11 Diversi pesi dei soggec Familiari Vicini Volontari Assistenti familiari Operatori di strutture Professionisti di servizio Massima intenstà Minima intensità L.M. Verona
12 Es. Caso Giuseppe SOGGETTI ATTUALI Maria sorella (2) Lucia AS Mario MMG Vera - volont. POTENZIALI Antonio figlio RISORSE SR: 2/10 L.M. Verona
13 Misura la capacità di farsi carico in toto e parzialmente dei bisogni della persona È data dalla somma dei valori dei: SOGGETTI ATTUALI + RISORSE ATTUALI Ogni qualsiasi SOGGETTO: 6 Ogni qualsiasi RISORSA: 3 con un massimo di 30 L.M. Verona
14 SOGGETTI Maria sorella (6) ATTUALI Lucia AS (3) Mario MMG (3) Antonio - figlio POTENZIALI Vera Volont. (3) RISORSE LPSV: 15/30 L.M. Verona
15 SoggeC/risorse POTENZIALI (LPSVp) Sono persone di cui l operatore deve tener conto nel Piano per potenziarle, supportarle, acvarle in modo che possano diventare ATTUALI L.M. Verona
16 Misura la quanftà di tempo che in una secmana viene assicurato alla persona dai diversi soggec (familiari, operatori, volontari, persone a pagamento) L.M. Verona
17 ore Ecc. lunedì F X X X X S X V P X X X X totale martedì F L.M. Verona
18 Si sommano le ore di copertura di ciascun giorno della settimana (max 168) e si divide per 7 (giorni della settimana): il dato ottenuto sarà compreso tra 0 e 24 (arrotondato per difetto o per eccesso) L.M. Verona
19 In conclusione La VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE (INIZIA- LE) sarà la spiegazione sintefca dei daf descricvi e dei risultaf delle misurazioni con scale (v. slide n. 10 del file 4Valutazione ) La VALUTAZIONE DEGLI ESITI (FINALE) sarà la spiegazione dei cambiamenf ohenuf nella persona- situazione confrontando i daf ohenuf (dalle scale e dai Fahori Osservabili) con le ahese di risultato L.M. Verona
20 In generale: quali ESITI sono perseguibili con il nostro lavoro professionale? che le persone divenfno più CAPACI di acvarsi per il fronteggiamento dei propri problemi, che la comunità si acvi diventando RISORSA per i più fragili, e che anche le stesse persone fragili membri della comunità offrano le proprie capacità a beneficio di altri (SOLIDARIETÀ). Così il nostro lavoro diventa un INVESTIMENTO capace di GENERARE ULTERIORI RISORSE L.M. Verona
21 DAL MICRO AL MACRO Questa prospecva che noi possiamo/dobbiamo applicare nel micro del lavoro quofdiano, corrisponde ad una analoga prospecva di invesfmento dell intero welfare? Cioè le nostre attuali politiche di welfare si pongono chiaramente questi obiettivi, o si limitano a distribuire prestazioni in modo assistenzialistico? e a spendere denaro della collettività senza preoccuparsi del rendimento ottenuto? L.M. Verona
22 Questa prospecva macro interessa la professione, perché IL SERVIZIO SOCIALE HA ANCHE UN RUOLO POLITICO LA PROSPETTIVA INNOVATIVA DEL WELFARE GENERATIVO L.M. Verona
23 Oggi: impoverimento del sistema di welfare? Ma come sono distribuite le risorse? Dei 51 miliardi disponibili: TRASFERIMENTI MONETARI 89% SERVIZI 11% 9 1 GESTIONE STATALE: 43 miliardi GESTIONE EE.LL.: 8 miliardi (Fondazione Zancan, Rapporto Lo(a alla povertà 2012) L.M. Verona
24 NEL SETTORE SANITARIO Circa 100 miliardi: posf di lavoro (Ministero Salute) 1,27 milioni di posf di lavoro (compresi i privaf Eurostat) NEL SETTORE SOCIALE Circa 50 miliardi: Solo il 10% in SERVIZI Riequilibrando trasferi- men: monetari e servizi si potrebbero assumere professionis:! L.M. Verona
25 quale il RENDIMENTO? delle erogazioni economiche: - molto scarso si esauriscono - assistenzialismo dipendenza = CONTINUO ONERE dei servizi: - percorsi di sviluppo di autonomia-empowerment - più posti di lavoro ! = INVESTIMENTO PER SVILUPPO L.M. Verona
26 e quali gli ESITI? almeno in termini di DIMINUZIONE DELLE DISUGUAGLIANZE? L.M. Verona
27 Fonte: Verbist G. et alii (2012) L.M. Verona
28 In Europa i SERVIZI (di assistenza sanitaria, sociale, educativa, abitativa) riducono le disuguaglianze di UN TERZO Ma Italia, Polonia, Austria sono in coda Soprattutto per carenza di: Edilizia sociale Servizi prima infanzia Servizi per non autosufficienti Le risposte in SERVIZI riducono dell 80% il rischio di povertà assoluta e del 40% il rischio di povertà relafva (Verbist et al., 2012) L.M. Verona
29 IL WELFARE GENERATIVO Trasformare il welfare da costo a INVESTI- MENTO = non solo consumare, ma produrre nuove risorse InvesFre di più in SERVIZI: ² La mediazione professionale consente di accompagnare le persone in percorsi riabilitativi, di far fruttare il capitale umano generando autonomia, capacità, responsabilità ² Generano occupazione ( ) (Vecchiato, 2016; FZ, Rappor: 2012, 2013, 2014, 2015) L.M. Verona
30 Garantire interventi appropriati al bisogno Agire in modo + responsabile e + responsabilizzante della comunità sui suoi pro- blemi della persona- situazione che deve far fruhare ciò che ha ricevuto centrato sull esito anziché sul che fare Rendere conto degli esif e diffonderli L.M. Verona
31 L E C I N Q U E R Raccogliere Redistribuire + Rigenerare Rendere Responsabilizzare = Raccogliere Redistribuire Rigenerare Rendere Responsabilizzare W = f(r 1, r 2 ) W = f(r 3, r 4, r 5 ) W g = f(r 1, r 2, r 3, r 4, r 5 ) (Vecchiato, in Rapporto 2013, 78) L.M. Verona
32 UN IDEA DI WELFARE GENERATIVO nello Spazio Mamme di Save The Children (Napoli) Idea: sperimentare con gruppi di mamme straniere che frequentano gli Spazi Mamme di Napoli delle esercitazioni della lingua araba per gli studenf dell'università Orientale di Napoli Obie\vo: rinforzare le capacità delle mamme straniere dando loro un ruolo producvo all'interno degli spazi mamme, trasformandole da semplici utenf, beneficiari di progeho, a soggeho acvo di un percorso. Queste mamme quindi, saranno accompagnate alla promozione delle loro competenze così da poter essere vere e proprie protagoniste nell offerta di un servizio L azione genera^va: una volta a secmana le mamme straniere incontrano gli studenf dell'università per esercitazioni di lingua Araba. In cambio gli studenf acquisteranno a ciascuna mamma un abbonamento mensile ai trasporf, in modo che possano frequentare gli spazi mamme regolarmente L.M. Verona
33 non mancano le esperienze q IntervenF di messa alla prova (Dpr. 448/88) q ProgeC con adulf in pena alternafva q Inserimento in comunità di tossicodipendenf con impegno di acvità lavorafve o sociali q ProgeC europei per l invecchiamento acvo q InvenFva nei servizi. FARE QUALCOSA PER GLI ALTRI AIUTA MOLTO DI PIÙ ANCHE SE STESSI L.M. Verona
34 Un aiuto v ESIGENTE v RESPONSABILIZZANTE v RISPETTOSO DELL AUTODETERMINAZIONE v GENERATIVO DI CAPITALE UMANO v CHE ARRICCHISCE I DIRITTI INDIVIDUALI AL- LARGANDOLI A DIRITTI SOCIALI (CAPITALE SOCIALE) L.M. Verona
35 RiferimenF bibliografici Vecchiato T. et alii, La valutazione dei soggec e delle risorse nello spazio di vita, in Studi Zancan, n. 6/2009. Vecchiato T. (2016), Contrasto alla povertà e riordino dei servizi sociali, in Studi Zancan, n. 1. Fondazione E. Zancan, Rappor: sulla lo(a alla povertà, anni 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, ed. Il Mulino, Bologna L.M. Verona
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