Settore Controlli: rapporto annuale 2017

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1 Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e veterinaria USAV Affari internazionali Febbraio 219 Settore Controlli: rapporto annuale Introduzione Dal 1 gennaio 216 la divisione Affari internazionali dell Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) presenta una nuova struttura. Tutti i compiti di controllo sono stati riuniti nel nuovo settore Controlli, che esegue controlli nei seguenti ambiti: ordinanza concernente l importazione, il transito e l esportazione di animali e prodotti animali (OITE, capitolo 2); Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e di flora selvatiche minacciate di estinzione (CITES, capitolo 3); ordinanza sulla dichiarazione delle pellicce e dei prodotti di pellicceria (ODP, capitolo 4) e ordinanza concernente il controllo della provenienza legale dei prodotti della pesca marittima importati (IUU, capitolo 5). Presumibilmente dal 22 a questi si unirà il settore dei controlli approfonditi delle derrate alimentari di origine non animale (fig. 1). L obiettivo del settore Controlli dell USAV è quello di ridurre l importazione non autorizzata di prodotti animali e vegetali e di animali e piante vivi, effettuando controlli specifici e collaborando con altri stakeholder. Perseguendo questo obiettivo, il settore Controlli contribuisce in modo indiretto anche a promuovere uno sfruttamento sostenibile e a preservare la biodiversità. I controlli servono inoltre a garantire la sicurezza alimentare. Settore Controlli OITE (dal 216) CITES (dal 216) ODP (dal 216) IUU (dal 217) Controlli approfonditi di derrate alimentari di origine non animale (presumibilmente dal 22) Figura 1: nuova struttura del settore Controlli. Dal 216 si effettuano controlli negli ambiti OITE, CITES e ODP. Nel 217 si sono aggiunti i controlli nell ambito IUU. 1/1

2 2 OITE 2.1 L OITE Il Servizio veterinario di confine (SVC, presso gli aeroporti di Ginevra e Zurigo) dell USAV controlla l importazione e il transito di animali vivi e di prodotti animali e la loro conformità con le prescrizioni legali. Le partite di prodotti animali vengono suddivise in partite di derrate alimentari di origine animale (HC; dall inglese human consumption) e partite di sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano (NHC; dall inglese non human consumption). I controlli vengono effettuati sulla base delle legislazioni sulle epizoozie, sulla protezione degli animali e sulle derrate alimentari. Dal 1 gennaio 29 i posti d ispezione veterinaria dei Paesi membri dell UE controllano inoltre le partite destinate alla Svizzera e importate attraverso il loro territorio. In cambio, il SVC svizzero controlla sia le partite provenienti da Paesi terzi destinate alla Svizzera, sia quelle che proseguono il viaggio nei Paesi dell UE. 2.2 Risultati dei controlli nell ambito dell OITE Controlli OITE e reclami per le partite commerciali Nel 217, nei posti d ispezione del SVC in Svizzera sono state controllate 886 partite commerciali destinate alla Svizzera o all UE. La tabella 1 illustra questi dati in maniera dettagliata e distinta per gli aeroporti di Ginevra e di Zurigo. Rispetto al totale summenzionato, 734 partite contenevano prodotti animali, di cui 6885 prodotti animali HC e 455 prodotti animali NHC. Per i prodotti animali HC, nel 65 % dei casi si trattava di prodotti della pesca crudi (SVC Ginevra: 895 partite, SVC Zurigo: 362 partite) e nel 31 % dei casi di prodotti a base di carne crudi (SVC Ginevra: 9 partite, SVC di Zurigo: 2143 partite). Le restanti 152 partite commerciali contenevano animali vivi (tabella 1). Le partite con animali vivi controllate con maggiore frequenza contenevano pesce (84 partite) e mammiferi (635 partite) (fig. 2A). Le partite di pesce sono spesso miste e possono contenere sia animali da allevamento sia animali ornamentali (pesci, molluschi e crostacei). Nel caso dei mammiferi, tre quarti delle partite contenevano roditori (463 partite). Emerge chiaramente che gli animali vivi provengono principalmente dall Asia (71 partite) e dall America settentrionale (54 partite) (fig. 2B). Delle partite provenienti dall Asia, più della metà proveniva da Singapore (152 partite), Indonesia (147 partite) e Thailandia (1 partite). In tutta la Svizzera su un totale di 886 partite commerciali, 235 sono state contestate (prodotti animali HC: 15, prodotti animali NHC: 34, animali vivi: 51) per diverse ragioni. In 97 casi la merce è stata definitivamente confiscata, respinta o distrutta (prodotti animali HC: 68, prodotti animali NHC: 16, animali vivi: 13) (Tabella 1). Tabella 1: numero di partite importate e fatte transitare presso gli aeroporti di Ginevra e di Zurigo. È riportato anche il numero di partite contestate con il numero esatto di quelle distrutte o respinte. Aeroporto Ginevra 961 (75/28) Zurigo 5872 (73/39) Totale 6833 (148/67) Numero totale di partite (Numero di partite contestate / numero di partite distrutte o respinte) Prodotti animali HC Prodotti animali NHC Animali vivi CH UE CH UE CH UE 2 (/) 5 (2/1) 52 (2/1) 49 (/) 263 (24/12) 312 (24/12) (/) 143 (9/4) 143 (1/4) 167 (15/3) 611 (18/7) 778 (33/1) 233 (4/) 59 (14/3) 742 (18/3) 2/1

3 A /467 SVC Ginevra SVC Zurigo B /378 SVC Ginevra SVC Zurigo partite controllate (animali vivi) /586 partite controllate (animali vivi) /163 44/ /17 Anfibi Pesci, molluschi e altri animali acquatici a scopo ornamentale /16 /27 Insetti e aracnidi Rettili Mammiferi 3/2 Uccelli 1 Africa Asia 1/28 16/23 Australia/Oceania Europa America del Nord /32 America del Sud Figura 2: numero di partite con animali vivi controllate e raggruppate secondo la tassonomia (A) e la provenienza (B). Il numero di partite è raffigurato in maniera separata per il SVC di Ginevra e di Zurigo Controlli OITE e reclami per le partite private In ambito OITE vengono controllate partite private che includono animali da compagnia non accompagnati, animali da compagnia accompagnati e prodotti animali nel traffico turistico e nel traffico postale. Nel 217, nei posti d ispezione del SVC in Svizzera sono state controllate 655 partite private con animali da compagnia non accompagnati destinate alla Svizzera o all UE (SVC di Ginevra: 67 animali, SVC di Zurigo: 588 animali), di cui 17 sono state contestate (SVC di Ginevra: 5 animali, SVC di Zurigo: 12 animali) e 5 sono state confiscate o respinte (SVC di Ginevra: 1 animale, SVC di Zurigo: 4 animali). Gli animali da compagnia nel traffico turistico accompagnati da passeggeri vengono controllati dagli organi doganali, i quali contestano gli animali che non soddisfano le disposizioni di importazione, e li notificano al posto di ispezione frontaliero. Nel 217 sono stati notificati 233 animali da compagnia. Di questi, 127 sono stati rilasciati con un autorizzazione di importazione di un giorno dopo opportuni controlli dei documenti (SVC di Ginevra: 13 animali, SVC di Zurigo: 114 animali). Per gli altri 96 animali i SVC hanno dovuto effettuare ulteriori chiarimenti (per es. prelievo del sangue) o prendere ulteriori misure (SVC di Ginevra: 3 animali, SVC di Zurigo: 66 animali). Il 67 % di questi animali da compagnia è stato infine rilasciato (SVC di Ginevra: 19 animali, SVC di Zurigo: 45 animali). Il restante 33 % è stato definitivamente respinto (SVC di Ginevra: 11 animali, SVC di Zurigo: 2 animali) oppure sottoposto ad eutanasia per proteggere la popolazione animale svizzera (SVC di Ginevra: animali, SVC di Zurigo: 1 animale). Nell ambito del traffico viaggiatori, le autorità doganali eseguono inoltre controlli sulle derrate alimentari destinate al consumo personale. Le derrate alimentari che, per ragioni di polizia sanitaria, non possono essere importate vengono confiscate direttamente dalla dogana e distrutte. Nel 217 la dogana ha sequestrato un totale di circa 65 partite di derrate alimentari presso gli aeroporti internazionali di Basilea, Ginevra e Zurigo, corrispondenti a un peso complessivo di circa 15,8 tonnellate. La maggior parte di queste partite proveniva da Kosovo, Serbia, Turchia e Macedonia. In ambito OITE e CITES, nel 217 nel traffico postale sono state consegnate al Servizio veterinario di confine di Zurigo 723 partite in totale. Di queste, 18 sono state contestate in ambito OITE. 7 di esse 3/1

4 contenevano prodotti di origine animale NHC, per un peso totale di 121 kg. Le restanti 11 partite contenevano prodotti di origine animale HC come carne/prodotti a base di carne (84 partite), prodotti a base di latte (9 partite) e miele (5 partite), per un totale di circa 485 kg e provenienti per il 7 % da Thailandia, Cina e Stati Uniti. 2.3 Analisi delle derrate alimentari di origine animale conformemente al piano di controllo nazionale Analisi effettuate Le derrate alimentari di origine animale provenienti da Paesi terzi sono controllate dal SVC al momento dell importazione allo scopo di garantire che non vengano messe in circolazione merci pericolose per la salute. Su tutte le partite viene eseguito un controllo dei certificati d accompagnamento. Alcune partite sono sottoposte a controlli fisici con annessi esami di laboratorio. Tali controlli avvengono in base a tre differenti procedure, elencate di seguito. 1) Programma di controlli a campione basato sui rischi: ogni anno vengono sviluppate e condotte 6 12 campagne sulla base dei rischi individuati. 2) Campioni di alcuni prodotti oppure provenienti da Paesi di provenienza che dovrebbero essere sottoposti a controlli più rigorosi a causa di infrazioni alla legislazione alimentare. 3) Prelievo di campioni in seguito a un sospetto: il SVC può decidere in qualsiasi momento sul posto se una partita deve essere sottoposta a campionamento Risultati degli esami di laboratorio I campioni vengono raccolti durante i controlli fisici, inviati a un laboratorio di riferimento e ivi analizzati. Nel 217 sono stati prelevati 29 campioni su un totale di 185 partite. Di questi, 183 campioni sono stati analizzati nell ambito del programma di campionamento basato sul rischio, 15 a seguito di un sospetto e 11 a causa di un rafforzamento dei controlli (tabella 2). Delle partite esaminate, solo due sono risultate non conformi, tuttavia non a causa del parametro dell analisi, ma perché troppo calde. Tabella 2: analisi di laboratorio dei campioni raccolti nell ambito del programma di campionamento basato sul rischio, del rafforzamento dei controlli o di un sospetto. Motivo del prelievo Programma di campionamento Controlli più approfonditi Prodotto Provenienza / regione Parametri di analisi Campioni esaminati Campione conforme Pesci Tutto il mondo Istamina 2 2 Pesci carnivori Tutto il mondo Cadmio, piombo, mercurio Seppie Tutto il mondo Cadmio, piombo, mercurio Pesci d allevamento Tutto il mondo Antibiotici Carne bovina America del Sud e del Nord Antibiotici, vermicidi, tranquillanti Pesci Tutto il mondo Verifica della specie Carne ovina Tutto il mondo Vermicidi Carne di selvaggina Nuova Zelanda Piombo 1 1 Carne di cavallo Canada Antiinfiammatori 1 1 Tonno Sri Lanka Mercurio 2 2 Pesce / seppie Giappone Radionuclidi 6 6 Carne bovina Brasile Germi patogeni 1 1 Gamberetti Vietnam Germi patogeni 1 1 Sospetto Molluschi bivalvi America del Nord Elementi chimici 5 5 Tonno Filippine, Maldive, Sri Lanka Monossido di carbonio 9 9 Gamberetti India Antibiotici 1 1 Totale /1

5 3 CITES 3.1 La CITES La Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e di flora selvatiche minacciate di estinzione (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora, abbreviata CITES conosciuta anche come Convenzione di Washington) è una convenzione internazionale firmata il 3 marzo Il suo obiettivo è quello di disciplinare il commercio internazionale delle specie di fauna e di flora minacciate di estinzione e di promuoverne la conservazione. L attuazione legale e l esecuzione della CITES vengono attuate dai 183 Stati membri. La Svizzera ha firmato nel 1973 diventandone anche lo Stato depositario e la Convenzione è entrata in vigore nel luglio Tutte le partite di specie disciplinate dalla CITES sono soggette a obbligo di controllo e di autorizzazione. A seconda del tipo di partita, i prodotti, come pure animali e piante vivi, vengono esaminati fisicamente presso un posto di controllo relativo alla conservazione della specie oppure vengono controllati solo i documenti relativi alla partita. Vi sono posti di controllo relativo alla conservazione della specie in tutta la Svizzera (Basilea, Berna, Chiasso, Ginevra, Le Locle, Wädenswil e Zurigo). 3.2 Risultati dei controlli nell ambito della CITES Dati relativi all esecuzione della CITES Al momento dell importazione, durante i controlli relativi alla conservazione della specie si verifica se gli animali, le piante o i prodotti sono accompagnati da una corretta autorizzazione. Se l importazione è conforme alla legge, per ogni partita disciplinata dalla CITES viene rilasciato un cosiddetto lasciapassare. Per ogni certificato CITES viene rilasciato un lasciapassare, anche se in esso possono rientrare più voci soggette a obbligo di controllo delle stesse o di differenti categorie merceologiche. Se una partita è soggetta a obbligo di autorizzazione ma non è disciplinata dalla CITES, al posto del lasciapassare viene timbrata l autorizzazione all importazione. A lasciapassare rilasciati 8' 7' 6' 5' 4' 3' 2' 1' Basilea Berna Chiasso Ginevra Le Locle Wädenswil Zurigo B voci soggette a obbligo di controllo 4' 35' 3' 25' 2' 15' 1' 5' 3'174 prodotti vegetali 2'77 piante vive FLORA 35'298 prodotti animali animali vivi FAUNA prodotti vegetali o animali Figura 3: dati relativi ai lasciapassare rilasciati. A) Numero approssimativo di lasciapassare rilasciati per ciascun posto di controllo relativo alla conservazione della specie. B) Numero di voci dei lasciapassare soggette a obbligo di controllo per ciascuna categoria principale. 5/1

6 Nel 217 sono stati rilasciati lasciapassare, la maggior parte dei quali presso i posti di controllo relativo alla conservazione della specie di Chiasso, Wädenswil e Ginevra (figura 3A). I suddetti lasciapassare contenevano complessivamente voci soggette a obbligo di controllo, di cui principalmente prodotti animali e le piante vive (figura 3B). Oltre ai regolari controlli, rientrano nell esecuzione della CITES anche controlli nazionali e altre operazioni di controllo relative all importazione. Con i controlli nazionali si verifica se animali, piante o altri prodotti che si trovano già sul territorio nazionale sono stati importati correttamente. Nel 217 sono stati effettuati 11 controlli nazionali. Inoltre, alle frontiere o presso gli aeroporti, congiuntamente all Amministrazione federale delle dogane (AFD) vengono sempre effettuate operazioni di controllo relative all importazione. Nel 217, 5 delle suddette operazioni si sono svolte in ambito aeroportuale, di queste 3 riguardavano il traffico turistico, 1 il traffico postale e 1 il traffico di merci. Tali controlli generalmente sono accompagnati dai conduttori cinofili e dai loro cani appositamente addestrati in ambito CITES. Vengono effettuate inoltre anche operazioni di controllo relative all importazione specifica della flora. Nel 217 sono stati svolti 1 suddetti controlli di frontiera relativi alla flora Numero di partite contestate in ambito CITES Durante i controlli relativi alla conservazione della specie si verifica se i documenti corrispondono al contenuto della partita. In caso di incongruenze si dispone il sequestro a titolo preventivo dei prodotti, degli animali vivi o delle piante. Se gli organi preposti al controllo constatano che una partita non è stata dichiarata correttamente, anche questa viene sequestrata. L importatore, di norma, ha la possibilità di risolvere le incongruenze entro un dato termine o di rinunciare alla partita. Se le condizioni necessarie per un importazione conforme alla legge sono soddisfatte entro il termine supplementare concesso, è disposto il rilascio della partita; se tale termine viene superato, la merce viene confiscata. Sia nel caso di una confisca sia nel caso di una rinuncia la merce diventa di proprietà dell USAV. Complessivamente sono state emesse 499 decisioni di contestazione in ambito CITES. In 25 casi, la contestazione è sfociata in un rilascio della merce, in 149 casi in una rinuncia da parte dell importatore, in 87 casi in una confisca definitiva e in 32 casi in una revoca della decisione. Altre 26 decisioni sono state concluse oppure sono ancora aperte come casi particolari. I relativi dati sono illustrati di seguito in modo dettagliato e distinto per la fauna e per la flora. Tabella 3: numero di decisioni di contestazione concernenti la fauna e la flora e relativo esito. Esito Fauna Flora Totale Rilascio Rinuncia Confisca definitiva Decisione revocata Altro Totale Contestazioni relative alla fauna Nel 217 sono state emesse complessivamente 285 decisioni di contestazione relative alla fauna (animali vivi e prodotti di origine animale). Di queste, 12 sono sfociate in un rilascio della partita, 9 in una rinuncia da parte dell importatore, 61 in una confisca definitiva e 16 sono state revocate. Altre 16 decisioni sono state concluse oppure sono ancora aperte come casi particolari (tabella 3). Una decisione di contestazione non può riguardare regni diversi (flora e fauna), ma può comprendere diverse categorie principali (p. es. animali vivi e prodotti animali), diverse gruppi merceologici (p. es. articoli in pelle di rettile, avorio, caviale ecc.) e/o anche diversi tipi di merce di un gruppo merceologico (p. es. cinturini di orologio, scarpe, pelli ecc.). Pertanto la figura 4 non indica né il numero di prodotti sequestrati, né il numero delle decisioni in generale, bensì il numero di partite contestate per ciascuna categoria principale (figura 4A, numero sopra la colonna) o per ciascun tipo di merce (figura 4B, numero sopra la colonna) e, se divergente, il numero di partite contestate per ciascun regno (figura 4A, numero sotto l indicazione del regno) o per ciascun gruppo merceologico (figura 4B, numero sotto l indicazione del gruppo merceologico). 6/1

7 La figura 4A indica che per quanto concerne gli animali vivi, sono stati complessivamente 53 i casi posti sotto sequestro a titolo preventivo. Per quanto riguarda i prodotti animali, i sequestri sono stati complessivamente 243. Si tratta principalmente di articoli in pelle di rettile, come cinturini di orologio e borse (134 partite in totale). Per quanto riguarda i prodotti di pellicceria e lanieri, si tratta principalmente di sciarpe di lana di Shahtoosh (15 partite). Inoltre, sono stati spesso oggetto di sequestro il caviale e i prodotti derivati dal suo estratto (complessivamente 41 partite) come pure l avorio (complessivamente 8 partite). L elevato numero di altri prodotti animali è costituito soprattutto da crani, preparati, piume e campioni di laboratorio (grafico 4B). A numero di decisioni di contestazione prodotti vegetali 192 piante vive FLORA prodotti animali 53 animali vivi FAUNA 285 B numero di decisioni di contestazione cinturini di orologio 35 borse / portamonete 17 scarpe 8 pelli 27 altri articoli in pelle di rettile ARTICOLI IN PELLE DI RETTILE Shahtoosh (sciarpe) 6 capi d'abbigliamento 1 2 pelli grezze altri prodotti di pellicceria PRODOTTI DI PELLICCERIA E LANIERI caviale 7 8 estratto di caviale CAVIALE 41 AVORIO 32 ALTRI PRODOTTI ANIMALI Figura 4: numero di decisioni di contestazione suddivise a seconda delle categorie principali all interno della flora e della fauna (A) e a seconda del gruppo merceologico (voci in maiuscolo) e, se i dati sono disponibili, del tipo di merce all interno della categoria principale dei prodotti animali (B). Contestazioni relative alla flora Per quanto concerne la flora (piante vive e prodotti vegetali), nel 217 sono state emanate complessivamente 214 decisioni di contestazione. Di queste, 13 sono sfociate in un rilascio della merce, 59 in una rinuncia da parte dell importatore, 26 in una confisca definitiva e 16 in una revoca (tabella 3). Altri 1 decisioni sono state concluse oppure sono ancora aperte come casi particolari (tabella 3). La maggior parte di queste decisioni (192) riguarda l importazione di piante vive, di cui sono state contestate quasi esclusivamente partite importate dallo spazio europeo a scopo commerciale. Per quanto riguarda invece i prodotti vegetali, vi sono stati solo 26 casi di sequestro a titolo preventivo (grafico 4A). 7/1

8 4 ODP 4.1 L ODP La mozione Obbligo di dichiarazione delle pellicce, depositata dalla consigliera nazionale Moser e trasmessa dal Parlamento nel 29, incaricava il Consiglio federale di modificare le basi legali affinché si introducesse l obbligo di dichiarazione per le pellicce e gli articoli in pelliccia. Conformemente alla legge federale sull informazione dei consumatori, il 7 dicembre 212 il Consiglio federale ha emanato l ordinanza sulla dichiarazione delle pellicce. La dichiarazione comprende dati riguardanti la specie animale utilizzata, come pure l origine e il tipo di allevamento (figura 5A). L obiettivo è quello di consentire ai consumatori di prendere una decisione di acquisto informata e consapevole. 4.2 Risultati dei controlli concernenti le pellicce Attuazione dell ordinanza sulla dichiarazione delle pellicce Da marzo 214 l USAV controlla i punti vendita soggetti a obbligo di dichiarazione. Le valutazioni dei controlli effettuati durante i primi tre periodi di controllo (dalla fine dell estate 214 alla primavera del 217) sono pubblicate sul sito Internet dell USAV ( e sono state già citate nel rapporto annuale sui controlli del 216. Nel 217 sono stati effettuati controlli in un totale di 36 punti di vendita per verificare l attuazione della dichiarazione dei prodotti di pellicceria e informare sull obbligo di dichiarazione per questi prodotti Numero di contestazioni per le pellicce Viene effettuata una contestazione in caso di una dichiarazione dei capi d abbigliamento incompleta, errata o non disponibile. Su 36 controlli complessivi concernenti le pellicce, 3 casi (83 %) sono sfociati in una contestazione. Dei 433 prodotti di pelliccia contestati, oltre la metà erano giacche (il 54 %). Le contestazioni sono avvenute sulla base di una dichiarazione incompleta dei capi (53 %), di una dichiarazione mancante (45 %) o di una tracciabilità non garantita (2 %) (figura 5B). A B prodotti di pellicceria controllati giacche portachiavi berretti borse scarpe sciarpe vari articoli Tracciabilità insufficiente Dichiarazione incompleta Dichiarazione mancante Figura 5: controlli nell ambito dell ODP. A) Esempio di etichetta fissata a un prodotto di pellicceria. L etichetta deve contenere quattro informazioni: denominazione zoologica e scientifica della specie animale, origine e modo di ottenimento / di detenzione. B) Numero di prodotti di pellicceria contestati, separati per categoria merceologica e motivo della contestazione. 8/1

9 5 INN 5.1 La pesca INN Il 1 marzo 217 è entrata in vigore l ordinanza concernente il controllo della provenienza legale dei prodotti della pesca marittima importati. Essa garantisce che in Svizzera vengano importati solo prodotti della pesca classificati come legali dagli Stati esportatori e da quelli di bandiera 1. Le nuove disposizioni sono state sviluppate analogamente al regolamento sulla pesca INN dell UE (regolamento 15/28 del Consiglio (CE)), che già dal 21 vieta l importazione di prodotti della pesca marittima pescati illegalmente. Oggi, gli stock ittici mondiali sono minacciati non solo dalla pesca legale intensiva, ma anche, in larga misura, dalla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN). Essa distrugge gli habitat marini, distorce la concorrenza, discrimina i pescatori onesti e indebolisce le regioni costiere, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. È difficile stimare le quantità pescate illegalmente. Le stime vanno da 11 a 26 milioni di tonnellate all anno, che corrisponde rispettivamente al 14 % e al 33 % della quantità di pesce e di altri animali marini catturati legalmente in tutto il mondo nel 211. La pesca INN rende impossibile una gestione efficace di questa attività, perché senza dati esatti sulle catture non è possibile calcolare correttamente i relativi contingenti. Supponendo che le catture siano inferiori a quelle effettive, la dimensione dello stock viene sovrastimata e le quote per l anno successivo vengono fissate a livelli troppo elevati. Nel lungo periodo, in questo modo gli stock vengono sovrasfruttati ancora più velocemente. La lotta contro la pesca marittima INN richiede oneri elevati in termini di costi e di tempo. Con controlli rigorosi effettuati nei porti e nei Paesi importatori si cerca di evitare che i prodotti della pesca catturati illegalmente abbiano accesso ai mercati. 5.2 Risultati dei controlli nell ambito della pesca INN Attuazione del regolamento sulla pesca INN Le partite di prodotti della pesca marittima elencati nell allegato 1 del regolamento devono essere dichiarate all USAV per il controllo dei documenti. Per il controllo devono essere presentati i seguenti documenti: il certificato di cattura (eventualmente dichiarazione di trasformazione), il documento veterinario comune di entrata (DVCE), il documento di trasporto e la fattura. Nel certificato di cattura, lo Stato di bandiera certifica che le catture sono conformi al diritto nazionale e internazionale applicabile. Una dichiarazione di trasformazione è necessaria quando il prodotto viene trasformato in un altro Paese terzo dopo la cattura. Non vi è alcun obbligo di controllo per le partite provenienti da Stati che dispongono di un elevato livello di controllo e di prevenzione della pesca INN (allegato 2). Oltre agli Stati membri dell UE e dell EFTA, questi Paesi comprendono gli Stati Uniti, il Canada, la Nuova Zelanda e l Australia. Il presente rapporto analizza le importazioni della pesca marittima nell arco di un anno (da giugno 217 a maggio 218). In questo primo anno di applicazione del regolamento sulla pesca INN sono stati controllati 4795 certificati di cattura. Il maggior numero di certificati di cattura proviene dalle Filippine (32 %), dallo Sri Lanka (23 %) e dalle Maldive (15 %). In totale, sono stati controllati i certificati di cattura di 34 diversi Stati di bandiera (figura 6A). In totale sono state importate 1 43 tonnellate di prodotti della pesca marittima, che rientrano nell obbligo di controllo previsto dal regolamento sulla pesca INN. Se si analizza il volume delle importazioni di pesca marittima per Paese di origine e non per Stato di bandiera, la Thailandia risulta essere il maggior esportatore di questi prodotti verso la Svizzera (5 %), seguita dal Vietnam (9 %) e dalle Maldive (9 %) (figura 6B). La Thailandia è un importante Paese di trasformazione di vari prodotti della pesca marittima e il quarto esportatore mondiale di pesce. Il gruppo più importante di prodotti della pesca importati è quello della famiglia del tonno (77 %), seguito da un gruppo di diversi altri pesci marini 1 Stati di bandiera: lo Stato in cui la nave (da pesca) è registrata nel registro navale e di cui batte bandiera. 9/1

10 (15 %), cefalopodi (4 %) e crostacei (4 %). Il tonnetto striato (Katsuwonus pelamis) e il tonno albacora (Thunnus albacares) rappresentano quasi il 75 % di tutte le importazioni soggette a controllo (figura 6C). 1'54 A 1'6 B 6' C certificati di pesca controllati 1'4 1'2 1' ' Filippine Sri Lanka Maldive Indonesia India Vietnam Thailandia Russia Marocco Stati Uniti Altri Paesi (24) quantità di importazione controllate (t) 5' 4' 3' 2' 1' 5' Thailandia Vietnam Maldive Filippine Sri Lanka Indonesia Cina India Sudafrica Russia Altri Paesi (16) quantità di importazione controlalte (t) 9' 8' 7' 6' 5' 4' 3' 2' 1' 8'81 1' tonno altre specie di tonno cefalopodi crostacei Figura 6: informazioni sulle partite INN controllate. Numero di certificati di cattura controllati per Stato di bandiera (A) e quantitativo di importazioni di prodotti della pesca marittima controllate per Paese di origine (B) e per prodotto della pesca (C) Contestazioni in ambito INN Gli organi di controllo contestano le partite non debitamente notificate prima del loro arrivo, per le quali i documenti necessari mancano o sono carenti anche dopo la concessione di una proroga e per le quali, nonostante la presentazione dei documenti necessari, sussistono fondati motivi di sospettare che i prodotti della pesca non siano di origine lecita o che il certificato di cattura sia falso. Nel primo anno di applicazione dell ordinanza sulla pesca INN, le autorità di controllo non hanno respinto alcuna partita. Tuttavia, varie partite sono state ripetutamente bloccate alla dogana perché i documenti necessari mancavano o presentavano informazioni incomplete o inesatte. In sette casi sono state contattate anche le autorità di pesca dello Stato di bandiera competente per confermare l autenticità dei documenti. Le partite bloccate sono state rilasciate immediatamente dopo la presentazione dei documenti. 1/1

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