ONU-Afghanistan. Operazione "International Security Assistance Force"

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2 ONU-Afghanistan Operazione "International Security Assistance Force" La forza di intervento internazionale denominata "International Security Assistance Force", ha il compito di garantire un ambiente sicuro a tutela dell'autorità'3f afghana che si è'3f insediata a Kabul il 22 dicembre La Missione Internazionale a guida Inglese è'3f stata autorizzata dalla Risoluzione n del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il 20 dicembre La forza della Missione è'3f di circa 3000 uomini suddivisi fra le seguenti nazioni: Gran Bretagna, Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia, e Turchia. Il Contingente Italiano, forte di 350 uomini circa provvederà'3f alla sicurezza del Comando della Missione oltre alle attività'3f di bonifica da ordigni esplosivi e chimica. L'operazione ISAF (INTERNATIONAL SECURITY ASSISTANCE FORCE) comincia per l'italia poco dopo Natale 2001 con l'arrivo in Afghanistan del Colonnello Giorgio BATTISTI, già'3f Capo Ufficio Piani e Situazione dello Stato Maggiore dell'esercito, per definire con i Paesi partecipanti e le autorità'3f del Governo 1 di 4

3 Locale, gli accordi sulla composizione, la dislocazione ed i compiti del Contingente. Dopo l'affanno dei primi giorni, legato alle difficoltà'3f fisiologiche che una struttura multinazionale può'3f incontrare, la dislocazione del contingente è'3f stata concordata con i partner internazionali. Il giorno 10 gennaio 2002 presso la Caserma "Gandin", sede del Comando della Brigata meccanizzata "Granatieri di Sardegna", ha avuto luogo il saluto ufficiale delle Autorità'3f politiche e militari al personale in partenza.nei giorni a seguire, il resto del contingente, è'3f partito alla volta del teatro operativo, dall'aeroporto militare di Pratica di Mare, nelle vicinanze di Roma. La Missione ISAF ha alle spalle la situazione internazionale creatasi a seguito dell'attacco terroristico subito dagli Stati Uniti l'11 settembre 2001.La risposta militare agli attentati ha generato l'operazione "Enduring Freedom", lanciata dagli Stati Uniti contro il terrorismo internazionale. In tale quadro, a seguito di una massiccia campagna aerea, truppe statunitensi hanno preso terra in Afghanistan creando le premesse di sicurezza per la costituzione di un governo locale. Due risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, seguite dalla accettazione da parte del nascente governo afghano della presenza di una forza internazionale di sicurezza in Kabul ed aree limitrofe hanno generato la formazione della International Security Assistance Force. La Forza opera secondo i principi espressi dalla Carta delle Nazioni Unite, capitolo VII. L'operazione ISAF (INTERNATIONAL SECURITY ASSISTANCE FORCE) comincia per l'italia poco dopo Natale 2001 con l'arrivo in Afghanistan del Colonnello Giorgio BATTISTI, già'3f Capo Ufficio Piani e Situazione dello Stato Maggiore dell'esercito, per definire con i Paesi partecipanti e le autorità'3f del Governo Locale, gli accordi sulla composizione, la dislocazione ed i compiti del Contingente. Dopo l'affanno dei primi giorni, legato alle difficoltà'3f fisiologiche che una struttura multinazionale può'3f incontrare, la dislocazione del contingente è'3f stata concordata con i partner internazionali. Il giorno 10 gennaio 2002 presso la Caserma "Gandin", sede del Comando della Brigata meccanizzata 2 di 4

4 "Granatieri di Sardegna", ha avuto luogo il saluto ufficiale delle Autorità'3f politiche e militari al personale in partenza.nei giorni a seguire, il resto del contingente, è'3f partito alla volta del teatro operativo, dall'aeroporto militare di Pratica di Mare, nelle vicinanze di Roma. La Missione ISAF ha alle spalle la situazione internazionale creatasi a seguito dell'attacco terroristico subito dagli Stati Uniti l'11 settembre 2001.La risposta militare agli attentati ha generato l'operazione "Enduring Freedom", lanciata dagli Stati Uniti contro il terrorismo internazionale. In tale quadro, a seguito di una massiccia campagna aerea, truppe statunitensi hanno preso terra in Afghanistan creando le premesse di sicurezza per la costituzione di un governo locale. Due risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, seguite dalla accettazione da parte del nascente governo afghano della presenza di una forza internazionale di sicurezza in Kabul ed aree limitrofe hanno generato la formazione della International Security Assistance Force. La Forza opera secondo i principi espressi dalla Carta delle Nazioni Unite, capitolo VII. OPERAZIONE NIBBIO Nel quadro di una più'3f ampia campagna contro il terrorismo internazionale, gli Stati Uniti d'america (USA) hanno dato avvio, nel mese di ottobre 2001, all'operazione Enduring Freedom in Afghanistan, articolata in quattro fasi distinte, delle quali sono già'3f stati raggiunti gli obiettivi strategici relativi alle prime due fasi. Attualmente è'3f in atto la terza fase, che prevede l'impiego di unità'3f di terra, la creazione di un ambiente stabile e sicuro, la definizione, d'intesa con gli altri Paesi della coalizione, degli strumenti necessari a prevenire il riemergere del terrorismo ed a supportare le operazioni 3 di 4

5 umanitarie, nonché'3f l'addestramento dell'esercito nazionale afgano. In tale quadro, gli USA hanno rappresentato a molti Governi della coalizione l'esigenza di pianificare l'avvicendamento di reparti terrestri. In particolare, all'italia è'3f stato chiesto di rendere disponibile - a partire dal mese di marzo un Gruppo Tattico. La partecipazione i tali forze sono state autorizzate dal Parlamento Italiano il 2 ottobre A partire dal primo trimestre 2003 coesistono in Afghanistan, pertanto, due dispositivi nazionali: il primo, a medio termine, inquadrato nella International Security and Assistance Force (ISAF) ed il secondo, a breve termine, nell'ambito dell'operazione Enduring Freedom e denominato Task Force Nibbio. La maggior parte del contingente "Nibbio" è'3f ridislocato nella provincia afgana di Paktia, ove è'3f costituita, a Khowst, una base operativa avanzata denominata "Salerno". FORZE IMPIEGATE Le forze nazionali schierate in Afghanistan per l'operazione "Nibbio" operano sotto il comando del Brig. Gen. Giorgio Battisti (National Contingent Commander), il quale assolve altresì'3f l'incarico di Italian Senior National Representative (IT-SNR) per l'intero teatro di operazione dell'afghanistan (in tale veste, ha autorità'3f anche sul contingente italiano operante nell'ambito della International Security and Assistance Force - ISAF. La Task Force Nibbio (circa 1000 u.), al comando del Col. Claudio Berto, concorrere, con gli altri Paesi della Coalizione, al raggiungimento degli obiettivi strategici prefissati per la terza e quarta fase dell'operazione Enduring Freedom. In particolare, il contingente nazionale in Afghanistan concorre alla neutralizzazione/distruzione di tutte le sacche di terrorismo ancora presenti, di possibili basi logistiche e di centri di reclutamento, al fine di creare le condizioni di sicurezza e stabilità'3f necessarie alla riedificazione della Nazione. 4 di 4

6 Tutte le notizie sono state riportate da articoli di noti quotidiani, non costituiscono pertanto, documento ufficale.