PROVINCIA DI TRENTO COMUNITA DELLA VAL DI NON - CLES. Convenzione per l affido del servizio di Mediazione Familiare e. delle attività collaterali

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1 PROVINCIA DI TRENTO COMUNITA DELLA VAL DI NON - CLES Rep. n. ATTI PRIVATI Convenzione per l affido del servizio di Mediazione Familiare e delle attività collaterali Tra: - la Comunità della Val di Non con sede in Cles, Via C.A. Pilati, 17, P.I. n , nella persona del dott. Ivan Zanon, nato a Cles (TN) il , il quale interviene nel presente atto in conformità al Piano esecutivo di gestione approvato con deliberazione della Giunta della Comunità della Val di Non n. 13 di data , in nome e per conto della Comunità della Val di Non; - l Associazione ALFID (Associazione Laica Famiglie In Difficoltà) con sede a Trento in viale S. Francesco d Assisi, 10 - Partita I.V.A , nella persona del suo Legale Rappresentante dott. ssa Sandra Dorigotti, nata a Casalmaggiore (CR) il C.F. DRGSDR44L44B898D; - vista la deliberazione della Giunta Provinciale n di data e relativo allegato, che prevede la facoltà da parte dell ente locale di affidare il servizio di mediazione familiare ad organizzazioni del terzo settore operanti nel settore delle mediazione, dandone comunicazione alla Provincia ; - vista la deliberazione della Giunta Provinciale n del Atto di indirizzo e coordinamento: finanziamento delle attività socio-assistenziali di livello locale, criteri e modalità d'esercizio delle funzioni socio-assistenziali per l'anno 2014 ; si stipula quanto segue: ART. 1 - Oggetto La Comunità della Val di Non, di seguito denominata Comunità, affida all Associazione ALFID (Associazione Laica Famiglie In Difficoltà), di seguito denominata Associazione, l incarico di gestire il servizio di mediazione familiare, secondo quanto previsto dalla deliberazione della Giunta provinciale n del e dal relativo allegato Atto di organizzazione sul 1

2 servizio di mediazione familiare e dalla deliberazione della Giunta provinciale n del ART. 2 - Finalità L obiettivo principale della mediazione familiare è quello di promuovere il benessere e la qualità di vita dei figli, spesso coinvolti in modo strumentale nelle conflittualità dei genitori, salvaguardando i rapporti affettivi con entrambi, e di: - tutelare e promuovere la crescita dei figli ed aiutare i genitori a tener conto dei loro bisogni; - rendere protagonisti entrambi i genitori negli accordi che riguardano i figli, assumendo una modalità condivisa; - evitare che la conflittualità diventi dominante e distruttiva; - favorire la cultura di un atteggiamento non conflittuale, consapevole e responsabile, nel percorso separativo/divorzile. A ciò si aggiunga la necessità di far conoscere l intervento di mediazione familiare e di sensibilizzare quanti sul territorio e dentro i servizi possano essere nodi di una rete di protezione, che sia in grado di suggerire ad eventuali interessati percorsi di presa in carico. ART. 3 - Destinatari del servizio Destinatari del servizio sono genitori in fase di separazione e/o divorzio, o genitori che anche a distanza di tempo dagli stessi, si trovino in difficoltà nell esercizio condiviso del ruolo genitoriale. Destinatari indiretti sono i figli, che non partecipano alle sedute di mediazione familiare, ma che coinvolti spesso nei conflitti dei genitori, necessitano di promozione della loro qualità di vita e di adeguati rapporti con entrambi i genitori. Destinatari indiretti sono anche i servizi sociali e i soggetti che sul territorio possono cooperare per una positiva gestione delle complesse situazioni familiari. Queste consulenze sono rivolte al personale dei servizi sociali che si occupa sia di situazioni conflittuali legate alle separazioni/divorzi sia a tutte quelle forme di trasformazioni familiari sempre con lo sguardo sui rapporti genitoriali. Destinatari diretti delle attività collaterali potranno essere i figli (gruppi di parola) e gli altri soggetti previsti all art.6. ART. 4 - Metodologia di intervento della mediazione familiare Il percorso di mediazione familiare prevede dieci/dodici incontri della durata media di un ora e mezzo e richiede l adesione dei genitori. 2

3 Presuppone una fase preliminare di verifica delle condizioni base richieste per il percorso quali l adesione di entrambi i genitori, il reciproco riconoscimento della funzione di genitori, l assenza di una conflittualità distruttiva, l assenza di condizioni personali di patologia mentale, dipendenze, violenza domestica o abusi, l incapacità di accettare le regole base della mediazione. Nella fase della negoziazione facilitata, i genitori sono supportati nella ricerca di soluzioni soddisfacenti ed hanno l opportunità di sperimentare l efficacia e la tenuta nel tempo degli accordi intrapresi. Il percorso si conclude quando i genitori riconoscono valide le soluzioni individuate, sono in grado di rispettarle o di individuarne altre in modo autonomo. ART. 5 - Modalità di accesso alla mediazione familiare L ammissione al servizio di mediazione familiare avviene: - su invio del Servizio sociale, previo confronto con gli operatori dell Associazione; - su invio di altri servizi (es. Consultorio, servizi socio-sanitari, servizi sanitari ), sempre previo confronto con gli operatori dell Associazione; - su accesso libero e spontaneo sia da parte dei genitori che da parte dei professionisti (avvocati, parroci, medici, pediatri, ecc) che interagiscono strettamente nella situazione affrontata. L Associazione dovrà garantire la disponibilità ad effettuare l intervento nel limite massimo di n. 15 ore mensili, livello essenziale individuato con deliberazione della Giunta Provinciale n di data ART. 6 - Attività promozionali e collaterali Come previsto dalla deliberazione della Giunta provinciale n del e dal relativo Atto di organizzazione sul servizio di mediazione familiare e dalla deliberazione della Giunta Provinciale n del , nell ottica di una diffusione capillare delle informazioni del servizio di mediazione familiare, sarà programmata un attività di informazione e di sensibilizzazione, sia al fine di favorire l accesso al servizio che di diffusione di una maggior attenzione rispetto all evento separazione, in vari contesti di vita. Si prevede la possibilità di promuovere attività collaterali rivolte a diversi destinatari ed in particolare a gruppi di genitori, gruppi di parola per bambini ed adolescenti, consulenza ai nonni e ad altri soggetti (istituti scolastici, studi legali ecc ). ART. 7 - Locali e attrezzature 3

4 La Comunità provvederà a raccordarsi con l APSS per la continuazione della messa a disposizione dello spazio fisico, individuato da tempo nella struttura del Consultorio Familiare, luogo ritenuto idoneo ed adeguato per le caratteristiche di neutralità necessarie e per la natura preventiva del servizio stesso. Non si esclude comunque l utilizzo degli uffici della Comunità per quelle situazioni in carico al Servizio sociale nella fase di costruzione e di definizione del successivo percorso di mediazione familiare, o nelle situazioni di incarico da parte dell Autorità Giudiziaria. ART. 8 Personale L Associazione si impegna a mettere a disposizione il personale con soluzione di continuità sul caso, nonché personale per l attività di informazione e di sensibilizzazione. L Associazione è tenuta a designare una figura di riferimento anche per gli aspetti di natura amministrativa e contabile. Eventuali variazioni degli operatori dovranno essere tempestivamente comunicate alla Comunità. L Associazione garantisce in ogni caso attività di formazione e supervisione degli operatori. ART. 9 Corrispettivo e modalità di pagamento Il corrispettivo per le prestazioni oggetto della presente convenzione viene determinato in Euro 45,00 per ogni ora di attività frontale di mediazione familiare e di promozione della stessa nonché di supporto con i servizi alla mediazione familiare e dintorni. Il suddetto onorario è comprensivo di tutti i costi necessari all espletamento dell incarico, ivi comprese eventuali spese di trasferta. La somma verrà corrisposta in n. 2 rate semestrali posticipate a seguito dell emissione di regolare fattura e dietro presentazione di circostanziata relazione consuntiva e riassuntiva del lavoro svolto, previa verifica da parte della Comunità dell adeguatezza della prestazione svolta. Il pagamento sarà disposto entro 60 giorni dalla data di ricevimento della fattura. ART. 10 Durata La presente convenzione avrà durata di mesi ventiquattro, con efficacia retroattiva e precisamente dal al Entrambe i contraenti si riservano la facoltà di recedere dal contratto, previo preavviso alla controparte di almeno sei mesi, senza alcun onere per le parti. ART. 11 Controlli La Comunità si riserva la facoltà di richiedere aggiornamenti periodici rispetto alla 4

5 implementazione del servizio, anche attraverso lo svolgimento di appositi incontri di verifica con i responsabili della Associazione stessa. ART. 12 Norme anticorruzione Il soggetto convenzionato, con riferimento alle prestazioni oggetto del presente contratto, si impegna ad osservare e far osservare ai propri collaboratori a qualsiasi titolo, per quanto compatibili con il ruolo rivestito e l attività svolta, gli obblighi di condotta previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti allegato al vigente contratto collettivo provinciale di lavoro del personale del comparto autonomie locali, ai sensi dell art. 3 dell integrazione al Codice medesimo approvata con deliberazione della Giunta della Comunità della Val di Non n. 3 di data Il soggetto convenzionato dichiara di conoscere il Codice di comportamento dei dipendenti, così come integrato con deliberazione della Giunta della Comunità della Val di Non n. 3 di data , e si impegna a consegnare copia dello stesso ai propri collaboratori a qualsiasi titolo e a fornire prova dell avvenuta consegna. La violazione degli obblighi di condotta di cui al Codice di comportamento dei dipendenti può costituire causa di risoluzione del contratto. La Comunità della Val di Non, accertata l eventuale violazione, contesta la stessa in forma scritta al soggetto convenzionato, assegnando un termine non superiore a 10 giorni per la presentazione di eventuali controdeduzioni. Nel caso in cui queste non siano presentate o risultino non accogli bili, la Comunità della Val di Non procede alla risoluzione del contratto, fatto salvo il risarcimento dei danni. ART. 13 Tracciabilità dei flussi finanziari L Associazione assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari secondo quanto previsto dall articolo 3 della Legge n A tal fine la Associazione si obbliga a comunicare alla stazione appaltante, entro sette giorni dalla loro accensione, gli estremi identificativi del conto corrente dedicato di cui al comma 1 dell articolo 3 citato nonché, nello stesso termine, le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare su di esso. L Associazione si obbliga a inserire negli eventuali contratti stipulati con i subappaltatori ed i subcontraenti una specifica clausola con la quale ciascuno di essi assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all articolo 3 della legge 136/2010, sopra richiamata, pena la nullità assoluta dei contratti medesimi. ART. 14 Dati personali Con la sottoscrizione del presente contratto l Associazione assume, ai sensi e per gli effetti di cui 5

6 all art. 29 del D. Lgs n. 196 ( Codice in materia di protezione dei dati personali ), l incarico di responsabile del trattamento dei dati, limitatamente ai dati necessari all espletamento dell incarico affidato. ART. 15 Dichiarazioni L Associazione dichiara di non trovarsi in condizioni di incompatibilità per l espletamento dell incarico, ai sensi delle disposizioni di legge e contrattuali, di essere in regola con la normativa antimafia e di non aver procedimenti penali in corso, né di essere interdetta, neppure in via temporanea, da prestazioni presso la Pubblica Amministrazione. ART. 16 Rinvio Per quanto non regolamentato dalla presente convenzione si rinvia alle disposizioni del codice civile per i servizi in atto. ART. 17 Registrazione in caso d uso e spese La presente convenzione viene stesa nella forma di scrittura privata da assoggettare a registrazione in caso d uso a spese del richiedente ai sensi ed agli effetti dell art. 5 del D.P.R n Redatto in unico esemplare, letto, accettato e sottoscritto. L Associazione ALFID la Comunità della Val di Non - dott. ssa Sandra Dorigotti - - dott. Ivan Zanon - Cles, lì Sottoscrizione separata, ai sensi dell'art del Codice Civile, per specifica approvazione delle condizioni stabilite nel presente contratto ed in particolare agli artt. 5, 6, 7 e 8. L Associazione ALFID la Comunità della Val di Non - dott. ssa Sandra Dorigotti - - dott. Ivan Zanon - Cles, lì 6

7 ISTRUZIONI GENERALI RISERVATE AI RESPONSABILI DEL TRATTAMENTO 1. Rispettare le disposizioni generali previste dalla Parte I Titolo I ( Principi generali ) e Titolo II ( Diritti dell interessato ) del Codice in materia di protezione dei dati personali, approvato con D. Lgs n Rispettare le regole generali per il trattamento dei dati fissate dalla Parte I Titolo III Capo I ( Regole per tutti i trattamenti ) e Capo II ( Regole ulteriori per i soggetti pubblici ) del Codice in materia di protezione dei dati personali, approvato con D. Lgs n Agire in modo lecito e secondo correttezza, verificando che i dati trattati siano esatti, pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali vengono raccolti e successivamente trattati. 4. Adottare, verificare e rispettare le misure di sicurezza minime nonché idonee come disposto dalla Parte I Titolo V ( Sicurezza dei dati e dei sistemi ) del Codice in materia di protezione dei dati personali, approvato con D.Lgs n. 196, e dall allegato disciplinare tecnico in materia di misure minime di sicurezza (Allegato B). 5. Verificare il costante funzionamento ed aggiornamento delle misure di sicurezza già esistenti e di quelle che verranno successivamente adottate. 6. Provvedere alla nomina degli incaricati al trattamento dei dati come previsto dall art. 30 del Codice in materia di protezione dei dati personali, approvato con D.Lgs n. 196, vigilando su di essi affinché siano osservate le disposizioni e le istruzioni impartite. 7. Comunicare al titolare del trattamento qualsiasi disfunzione che possa in qualche modo compromettere la sicurezza dei dati. 8. Fornire informazioni in caso di richiesta da parte degli interessati, come previsto dalla Parte I Titolo II ( Diritti dell interessato ) del Codice in materia di protezione dei dati personali, approvato con D.Lgs n Attenersi alle ulteriori istruzioni inserite nel contratto stipulato con l Ente o successivamente impartite. 10. I dati che potranno essere trattati sono i seguenti:dati relativi allo svolgimento del servizio di mediazione familiare per persone residenti nel territorio della Val di Non. 11. Per l espletamento dell incarico conferito potranno essere comunicati i dati personali strettamente necessari alle finalità indicate in premessa. 12. La presente nomina si intende revocata di diritto alla scadenza del rapporto contrattuale o alla risoluzione, per qualsiasi causa, dello stesso. 13. Il titolare del trattamento si riserva la facoltà di effettuare verifiche sui trattamenti svolti per conto proprio del responsabile del trattamento. Il responsabile del trattamento dott. Ivan Zanon Il titolare del trattamento dott. Sergio Menapace 7

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