Comune di Reggio Emilia IMMOBILIARE NORDEST S.P.A. Variante al Pua Ti 2-15 e Ti 2-16 in progettazione coordinata con le infrastrutture del Pua Ta-8

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1 Comune di Reggio Emilia IMMOBILIARE NORDEST S.P.A. Variante al Pua Ti 2-15 e Ti 2-16 in progettazione coordinata con le infrastrutture del Pua Ta-8 Aggiornamenti ed integrazioni in ordine al quadro geologico-sismico Marzo 2018 EL. 0.7 STUDIO GEOLOGI ASSOCIATI REGGIO EMILIA - VIA EMILIA ALL'ANGELO, 14 TEL. e FAX geolog@geolog-sc.it Sito web: Partita IVA e Codice Fiscale n

2 DI MAMBRINI FARIOLI CASSINADRI CAMPIOLI CASALI REGGIO EMILIA - VIA EMILIA ALL'ANGELO, 14 TELEFONO E FAX: E.MAIL: geolog@geolog-sc.it SITO WEB: P. IVA e CF: STUDIO GEOLOGI ASSOCIATI Comune di Reggio Emilia IMMOBILIARE NORDEST S.P.A. GEOLOGIA APPLICATA Variante al Pua Ti 2-15 e Ti 2-16 in progettazione coordinata con le infrastrutture del Pua Ta-8 Aggiornamenti ed integrazioni in ordine al quadro geologico-sismico GEOFISICA Marzo 2018 GEOTECNICA Indice IDROGEOLOGIA E IDROLOGIA 1 NOTE INTRODUTTIVE MICROZONAZIONE SISMICA SOVRACONSOLIDAZIONE DELLE TERRE SUPERFICIALI... 3 MODELLI MATEMATICI Tavole ECOLOGIA E AMBIENTE 1 Carta delle velocità delle onde S 2 Carta di Microzonazione Sismica

3 1 1 NOTE INTRODUTTIVE Il presente rapporto aggiorna il documento Aree Ti 2.15 e Ti 2.16 Variante al PUA Via Dimitrov Relazione geologica, idrogeologica e sismica prodotto da GEOLOG S.C. nel Marzo Di seguito, il tema della microzonazione sismica è ripreso e completato da alcuni elaborati cartografici. Ovviamente si adeguano i fattori di amplificazione in ottemperanza al DGR n del 21/12/2015, cogente dal giorno 08/01/2016, recante le disposizioni di Aggiornamento dell atto di coordinamento tecnico denominato Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia Romagna per la pianificazione territoriale ed urbanistica, di cui alla DAL n. 112 del 2/05/2007. Un breve cenno alle modifiche dei suoli per effetto dei trascorsi periodi siccitosi chiude il lavoro. Quanto al resto, si rimanda integralmente alla relazione testé citata, dove la disamina sulle condizioni stratigrafiche e sismiche generali è supportata da un panorama sondaggi di prim ordine. 2 MICROZONAZIONE SISMICA Secondo il Piano territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP 2010), gli effetti attesi riguardano la sola amplificazione stratigrafica locale. I valori N SPT misurati sulle ghiaie e le resistenze offerte dai termini coesivi al pocket penetrometer (carotaggi del 1989 per l intervento Betulla 66 e del 2004 per il comparto Ti 2.16), collocano il suolo di fondazione a cavallo delle Categorie C e B, con valori V S30 indicativamente compresi nel range m/s. L interpretazione dei dati MASW registrati nel comparto Ti 2.15, definisce un valore V S m/s, limitando a C la categoria di appartenenza. Dello stesso avviso lo Studio di Microzonazione Sismica condotto dal Dr. Stefano Castagnetti per conto del Comune di Reggio Emilia, dal quale si possono estrarre elementi d interesse che richiamo in sintesi:

4 2 - il settore in esame fa parte della cosiddetta Zona 6, comprendente areali caratterizzati da livelli di ghiaie di spessore variabile da 3 a 10 m, intercalati in depositi fini argilloso-limosi ; - la zona in questione è suscettibile di amplificazioni dovute all assetto litostratigrafico locale; il termine V S30 è stimato in 350 m/s; - da misure HVSR a stazione singola risultano prevalere picchi a medio-alta frequenza (5 10 Hz), con ampiezza generalmente prossima a 2, correlabili ad una maggior presenza di orizzonti ghiaiosi della conoide del T. Crostolo, talvolta prossimi al p.c.; - il bedrock sismico è ipotizzato a oltre m; - nell ambito del Comune di Reggio Emilia, le zone a rischio per potenziali effetti di liquefazione sono state riconosciute nelle frazioni di Roncocesi, Sesso, Gavassa e Massenzatico, non in quella in esame. Alcune di queste informazioni, con riferimento agli Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia Romagna per la pianificazione territoriale ed urbanistica, consentono la stima dei fattori d amplificazione (F.A.). Data la profondità del substrato rigido, l ambito è quello di Pianura 2. In figura 1 si richiamano i tratti tipici del particolare contesto ed i valori F.A. da adottare in funzione del modello sismico, la colonna d interesse nel caso specifico è quella contrassegnata in rosso. figura 1 La carta delle velocità delle onde di taglio e la carta di microzonazione sismica, prescritte negli Indirizzi come output dello studio, sono nelle tavole 1 e 2. Per rendere organico il lavoro, nel disegno ho inserito anche le condizioni caratterizzanti 1 il vicino comparto Ta-8, che spartisce con i settori in esame alcune infrastrutture. 1 elementi di valutazione derivano da un sondaggio MASW effettuato da Intergeo S.r.l. per l intervento Nebbiara B-2, e da una prova dello stesso genere richiesta dalla Dott.ssa Patrizia Tincani per la costruzione di una casa unifamiliare in Via Trissino (intervento EDIL BELLI S.R.L.).

5 3 3 SOVRACONSOLIDAZIONE DELLE TERRE SUPERFICIALI Recenti penetrometrie dinamiche condotte al margine settentrionale del comparto Ta-8 si prestano per un analisi delle consistenze attuali del primo sottosuolo. Le verticali a cui si fa riferimento (DIN1 e DIN2) sono rappresentate in figura 2, i diagrammi seguono in figura 3. figura 2 figura 3

6 4 La sezione stratigrafica interpretativa di figura 4 pone a confronto risultati ottenuti in tempi diversi. figura 4 Se consideriamo che a valori di N prossimi a 70 corrispondono resistenze statiche eccedenti 10 MPa, è chiaro che in questi ultimi anni il suolo si è indurito in misura considerevole. Il fatto è imputabile alla disidratazione dovuta al susseguirsi di stagioni aride; le terre argillose, non potendo contare sul contributo della falda quale elemento regolatore del tasso igrometrico, consolidano riducendo il proprio volume. Tenuto conto che il fenomeno può ancora evolvere, bisogna considerare eventuali ulteriori deformazioni e le possibili conseguenze, quali l adattamento di appoggi non approfonditi. Va da sé che le condizioni più critiche si verificano negli ambiti a deficit differenziati, circostanza tipica delle zone alberate. L esperienza insegna che la suzione operata dalle radici di alcune specie, laddove il livello piezometrico è depresso, può raggiungere profondità rilevanti e conferire al suolo resistenze nell ordine di 5 10 MPa, con quanto ne consegue in termini di cedimenti. Di queste informazioni occorrerà tener conto nel definire la quota d imposta delle fondazioni; a tal riguardo è consigliabile sfruttare la bancata ghiaiosa presente a -2-3 m dal piano campagna, dopo aver accertato la sua continuità in senso areale.

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