Recepimento nella Strumentazione Urbanistica delle NORME PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO
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- Ladislao Ferrari
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1 Recepimento nella Strumentazione Urbanistica delle NORME PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO Quadro di riferimento e premesse: I 5 Comuni dell Unione Terre di Castelli interessati dalla formazione del PSC Intercomunale sono assegnatari di specifici contributi per la realizzazione della Microzonazione Sismica di II Livello e Analisi Condizione Limite per l Emergenza, ai sensi della Delibera di Giunta Regionale DGR n. 1919/2013 e dell Ordinanza del Capo Dipartimento Protezione Civile OCDPC - n. 52/2103 Nel 2008 era già stato realizzato un primo studio a carattere sperimentale (con RER e CNR) inerente la MS di II livello, in applicazione dei criteri della DAL RER 112/2007). Legge 77 del 24/6/ 2009 Contributi per interventi di prevenzione del rischio sismico (post sisma aquilano) Le attività realizzati nel contesto della DGR 1919/2013 OCDPC 52/2013 sono in fase conclusiva, pur essendo tuttora in corso l attività istruttoria da parte della Regione Emilia Romagna (elaborati in revisione, in attesa pertanto del certificato di conformità previsto a conclusione dell istruttoria RER). L Unione ha approvato (DGU n. 54/2014) uno specifico accordo di collaborazione con la Provincia di Modena al fine della realizzazione di tali studi ed in particolare al fine del recepimento negli strumenti urbanistici delle relative norme (e cartografie).
2 Relazione con gli strumenti di pianificazione urbanistici La DGR 1919/2013 di assegnazione del contributo per la MS e CLE dispone che.. gli Enti assegnatari, entro 6 mesi dal positivo collaudo del prodotto realizzato, devono recepire le risultanze degli studi della microzonazione sismica predisponendo le conseguenti cartografie e norme di piano, mediante apposita variante agli strumenti di pianificazione urbanistica.. i Comuni devono recepire le analisi della Condizione Limite d Emergenza nei piani di protezione civile provvedendo al loro tempestivo aggiornamento; Strumenti urbanistici (P.R.G. / PSC) Microzonazione Sismica di II livello Analisi Condizione Limite per l Emergenza Piani di protezione civile Apparato normativo e cartografie di riferimento sono concordati e definiti sotto il coordinamento di Provincia e Regione ed assumono gli esiti degli studi ed analisi realizzate (e tuttora da validare da RER) L integrazione delle norme per la riduzione del rischio sismico assolve altresì alle direttive di cui al Titolo 4, art. 14 del vigente PTCP
3 Norme per la riduzione del rischio sismico: Obiettivi Estratti apparato normativo (bozza) Sono elementi di riferimento per la riduzione del rischio sismico sia gli studi di MS che quelli per la CLE, dove: - la MS è la suddivisione del territorio in base al comportamento dei terreni durante un evento sismico e dei conseguenti possibili effetti del sisma. La MS costituisce supporto fondamentale agli strumenti di pianificazione urbanistica e loro attuazione al fine di: - indirizzare le scelte insediative verso aree a minore pericolosità e/o all utilizzo di tipologie edilizie a minor vulnerabilità - assicurare che la progettazione esecutiva delle opere ne realizzi la resistenza e condizioni di sicurezza - la CLE rappresenta l individuazione delle funzioni necessarie al sistema di gestione dell emergenza a seguito di un sisma affinché l insediamento conservi l operatività della maggior parte delle funzioni strategiche, la loro accessibilità e la loro connessione con il contesto territoriale Costituiscono pertanto elaborati e cartografie di riferimento tutti gli elaborati del quadro conoscitivo del PSC sulla sismica + gli elaborati dello Studio 2015 (MS + CLE) N.B. : la MS di II livello (2015) indaga i soli territori urbanizzati e urbanizzabili
4 (in blu gli elaborati da Elaborati di riferimento per gli strumenti urbanistici considerarsi a tutti gli effetti carte di piano) MS - Elaborati Studio Qc03A.1 Analisi Rischio Sismico; -Qc03A.2 Corografia -Qc03A.3 Indagini geognostiche -Qc03A.4 Indagine geofisiche -Qc03A.5 Indagini geofisiche - Rapporto tecnico -Qc03A.5b Indagine geofisica Tavole A0 Profili 1-8 Tavole A3 Profili 1.8 -Qc03.5 Carta Comunale delle aree suscettibili di effetti locali (che è significativa fuori dagli sviluppi delle aree indagate nello studio 2015) MS - Elaborati Studio Relazione Illustrativa e le seguenti cartografie relative agli sviluppi delle sole aree indagate nello studio 2015: Primo livello di approfondimento: -Carta delle indagini -Carta geologico-tecnica -Carta delle Frequenze naturali dei terreni -Carte delle Microzone omogenee in prospettiva sismica (MOPS), che delimita le zone a comportamento omogeneo in occasione di sollecitazione sismica (zone stabili, stabili suscettibili di amplificazioni locali, e zone instabili) Secondo Livello di approfondimento: - Carta delle Velocità delle onde di taglio - Carte della Microzonazione Sismica e di II livello, nelle quali sono indicati i fattori di amplificazione per le zone stabili e le zone stabili suscettibili di amplificazione locali CLE Carta delle Analisi CLE, in cui sono identificati gli edifici strategici, le aree di emergenza, le infrastrutture viarie di connessione, e di accessibilità al sistema insediativo urbano, nonché gli edifici e gli aggregati strutturali su di esse interferenti.
5 Norme per la riduzione del rischio sismico Disposizioni Generali Estratti apparato normativo (bozza) le cartografie distinguono differenti aree sulla base degli effetti locali attesi in caso di evento sismico nel territorio delle aree dello Studio 2015 la MS ha già realizzato il 2 livello di approfondimento. su dette carte di piano sono altresì evidenziati gli areali interessati da frane attive e quiescenti. Gli eventuali interventi da realizzarsi su detti areali sono condizionati dai risultati desunti dalle verifiche di sicurezza in condizioni sismiche. Nelle aree costituite da terreni di riporto o di natura antropica caratterizzati da spessori maggiori o uguali a 3m, gli interventi previsti devono valutare i risultati della risposta sismica locale e la stima dei potenziali cedimenti. il terzo livello di approfondimento è sempre e comunque prescritto per l individuazione di siti ove realizzare opere di rilevante interesse pubblico*, indipendentemente dalla zona/area in cui l intervento edilizio ricade. costituisce riferimento per la progettazione esecutiva anche la carta della frequenze naturali dei terreni che individua differenti classi di frequenze al fine di evitare, in caso di sisma, il fenomeno di doppia risonanza..nello sviluppo delle analisi di 3 livello con determinazione della risposta sismica locale è fortemente raccomandato che i valori della velocità delle onde di taglio (vs) siano determinati con metodi diretti. * Rif anche la DGR 1661/ elenco categorie di edifici di interesse strategico e opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile ed elenco categorie di edifici e opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso
6 Tav.. QC Carta delle aree suscettibili di effetti locali Disposizioni per le aree NON interessate dalla MS di II livello (studio 2009) Estratto normativa (bozza) Nel territorio comunale non ricompreso nelle aree indagate dallo Studio 2015, per il calcolo dell azione sismica si dovranno effettuare gli studi e realizzare i livelli di approfondimento indicati dalla Carta comunale delle aree suscettibili di effetti locali. In particolare nel caso in cui gli interventi ricadano in aree potenzialmente soggette ad amplificazione per caratteristiche litologihe o litologiche e topografiche, se l unità litotecnica di copertura presenta spessore costante è ritenuto sufficiente il 2 livello, nel caso in cui lo stesso sia fortemente variabile, è richiesto il 3 livello con analisi almeno bidimensionali
7 Disposizioni per le aree interessate dalla MS di II livello (studio 2015) Estratto normativa (bozza) -.in cartografia sono quindi evidenziate le zone in cui sono indicati i fattori di amplificazione per le zone stabili e le zone suscettibili di amplificazioni locali -Al fine di limitare gli effetti di un sisma, l attuazione del Piano deve garantire che gli interventi edilizi realizzino la minor interferenza tra i periodi fondamentali di risonanza del terreno riferiti ai principali contrasti di impedenza, ed il periodo fondamentale di vibrazione delle strutture. Per le strutture che presentano periodo di vibrazione superiore a 1.0 sono da sviluppare approfondimenti mediante analisi di dettaglio della risposta sismica locale -Nella generalità dei casi in cui siano da sviluppare verifiche di sicurezza (analisi di stabilità), è fortemente raccomandato utilizzare i valori dei fattori di amplificazione (P.G.A.) determinati con analisi di risposta sismica locale.
8 Disposizioni in relazione agli elaborati della CLE Condizione Limite per l Emergenza Estratto normativa (bozza) Garantire e migliorare l accessibilità alle funzioni strategiche, e quindi l efficienza del sistema di gestione dell emergenza, è obiettivo strutturale della pianificazione urbanistica, pertanto gli strumenti urbanistici operativi (POC), attuativi (PUA; PP), e regolamentari (RUE), devono attenersi all applicazione delle disposizioni per la riduzione del rischio sismico. Al fine di salvaguardare l accessibilità alle funzioni strategiche in caso di emergenza sismica e con riferimento alla viabilità individuata quale infrastruttura di connessione o di accesso alle funzioni strategiche, si dispone che: -gli interventi edilizi sui fabbricati esistenti e gli interventi di nuova costruzione non siano tali da rendere/realizzare fabbricati interferenti sulla viabilità di connessione o di accesso; -sui fabbricati già individuati come interferenti dagli elaborati della CLE, non è ammessa la sopraelevazione e gli interventi edilizi devono tendere di minima alla riduzione della condizione di interferenza e, in funzione della tipologia di intervento edilizio, alla sua eliminazione.
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