Il 40 anniversario della cacciata di Lama

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1 Il 40 anniversario della cacciata di Lama La contestazione del segretario della CGIL Il 17 febbraio 1977, in occasione di un comizio sindacale organizzato presso l Università La Sapienza di Roma, il segretario nazionale del sindacato CGIL, Luciano Lama, fu violentemente contestato da vari gruppi di giovani appartenenti al movimento studentesco, una galassia di gruppi e di formazioni politiche che contrastavano attivamente il sistema di potere basato sul capitalismo e sulla società borghese. Le intemperanze dei manifestanti non si fermarono alla contestazione verbale e, dopo essere stato colpito ripetutamente da oggetti contundenti (bastoni, sassi, cubetti di porfido...), Lama fu costretto a interrompere il comizio e ad abbandonare la manifestazione. Il valore simbolico dell episodio Questo evento è ricordato come la cacciata di Lama e fu uno degli episodi più rappresentativi della contestazione studentesca che caratterizzò quel periodo. Dal punto di vista formale, Luciano Lama non fu realmente cacciato dalla manifestazione, in quanto fu lui stesso a decidere di interrompere il proprio comizio per evitare problemi di ordine pubblico; in effetti in quell occasione non si registrarono né morti, né feriti. L episodio ebbe però grande notorietà per il suo valore simbolico: il sindacato era allora un organizzazione molto forte, supportato da moltissimi lavoratori, e il fatto che gruppi disorganizzati di studenti fossero riusciti a bloccare il comizio di un personaggio così importante e conosciuto ebbe un grande impatto emotivo presso l opinione pubblica, passando alla storia come un evento straordinario. 1

2 Il movimento del 77 I contestatori di Lama appartenevano a vari gruppi di giovani studenti e disoccupati, spesso caratterizzati da ideologie e finalità diverse: nonostante la loro eterogeneità, tali gruppi erano accomunati dalla lotta contro il sistema e contro l ordine costituito, sotto la sigla del movimento del 77. La contestazione del segretario della CGIL da parte degli appartenenti al movimento fu la naturale conseguenza delle profonde tensioni sociali che in quel periodo agitavano il nostro Paese: i suoi esponenti erano infatti molto critici nei confronti dei sindacati e dei partiti della sinistra riformista, che cercavano di migliorare le condizioni dei lavoratori attraverso riforme politiche e sociali attuate secondo i metodi democratici, nelle sedi istituzionali; il movimento professava invece in modo categorico la necessità della lotta rivoluzionaria per abbattere il potere corrotto della società borghese. Estremisti e creativi A guidare le contestazioni del 17 febbraio furono soprattutto due gruppi che appartenevano al movimento studentesco: gli autonomi e gli indiani metropolitani. I primi appartenevano ad Autonomia Operaia, un movimento politico estremista della sinistra extraparlamentare, che cioè non si riconosceva in nessuno dei partiti eletti e rappresentati nel Parlamento della Repubblica italiana. Sorta nel 1973, vi confluirono gli appartenenti a vari gruppi della sinistra alternativa e rivoluzionaria, che avevano condotto le lotte operaie negli anni Sessanta e nei primi anni Settanta. Un immagine della contestazione degli autonomi contro Luciano Lama all Università La Sapienza di Roma. 2

3 Con il termine indiani metropolitani erano invece indicati i giovani che si ispiravano all eredità culturale del movimento hippy statunitense degli anni Sessanta e Settanta: essi si riconoscevano nel movimento freak (che significa diverso ), italianizzato nel termine fricchettone, ed erano esponenti di una cultura alternativa, o controcultura, che si fondava essenzialmente sull ascolto della musica rock, sulla liberalizzazione delle droghe e sull intransigente contestazione dell industrializzazione che seguì il boom economico degli anni Sessanta. Gli indiani metropolitani costituivano la componente più creativa del movimento studentesco, ma non avevano una connotazione politica definita: pur essendo vicini ai gruppi dell autonomia operaia, non si riconoscevano in nessuno dei movimenti extraparlamentari. La lotta armata e gli anni di piombo Nel corso dello stesso anno lo scontro tra gli estremisti e i partiti politici democratici si radicalizzò: le frange più radicali del movimento sostenevano la necessità della lotta armata contro lo Stato e trasformarono le manifestazioni in violenti disordini e in scontri cruenti con le forze dell ordine. Molti giovani aderenti al movimento entrarono in organizzazioni clandestine dedite ad atti di terrorismo, tra le quali la più conosciuta era quella delle Brigate Rosse. Fondata nel 1970, si distinse per i numerosi attentati dinamitardi all interno delle fabbriche e per il sequestro di vari industriali e magistrati, eseguiti per spingere la popolazione italiana alla rivoluzione contro lo Stato borghese. Per definire il contesto dell epoca, in cui quasi ogni giorno venivano compiuti efferati attentati terroristici, fu coniato il termine anni di piombo. Il più famoso tra questi sarebbe stato compiuto dalla Brigate Rosse con il sequestro e la successiva uccisione dell ex Presidente del Consiglio Aldo Moro (1978), che in quel periodo era presidente del partito di maggioranza, la Democrazia Cristiana. L attentato contro Indro Montanelli Tra gli attentati compiuti dalle Brigate Rosse vi fu anche l agguato del 2 giugno 1977 contro Indro Montanelli, unanimemente considerato il più grande giornalista italiano del XX secolo: in quel periodo era direttore del quotidiano Il Giornale nuovo, che egli aveva fondato dopo essere stato per anni una delle firme più prestigiose del Corriere ella Sera. Montanelli sosteneva le idee liberali ed era molto critico nei confronti dei movimenti estremisti di sinistra. La mattina di quel giorno, mentre si stava recando al suo ufficio, fu seguito da un gruppo di tre brigatisti e fu colpito alle gambe da 3 proiettili, secondo una tecnica di agguato allora definita gambizzazione : si trattava di un atto intimidatorio, diffuso presso le organizzazioni mafiose, che 3

4 in genere veniva eseguito non per sopprimere, ma soltanto a scopo dimostrativo, come punizione o per indurre la vittima a cambiare il proprio comportamento. Montanelli, fortunatamente, sopravvisse all attentato, che suscitò grandissimo sgomento presso l opinione pubblica, rendendo ancora più rovente il clima politico nel nostro Paese: questo episodio aumentò infatti il risentimento della maggioranza degli italiani nei confronti del terrorismo e della violenza dei gruppi extraparlamentari. Il ritorno di Lama alla Sapienza Il 13 febbraio 1980, tre anni dopo la violenta contestazione studentesca, Luciano Lama tornò come oratore all Università La Sapienza per una manifestazione in ricordo di Vittorio Bachelet, professore di Diritto pubblico dell economia presso la stessa accademia e vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, barbaramente ucciso il giorno prima dalle Brigate Rosse. Anche questo episodio ebbe un importante valore simbolico: l epoca delle violente contestazioni studentesche e della lotta armata era ormai irrimediabilmente destinata a finire, in un Paese esacerbato dagli attentati terroristici, che avevano provocato la morte di molti innocenti. L unanime condanna del terrorismo avrebbe dunque ben presto portato alla fine degli anni di piombo, grazie alla solidità delle istituzioni democratiche e allo sforzo comune delle forze politiche della Repubblica. Per riflettere e discutere in classe 1 Descrivi il contesto storico e politico in cui avvenne l episodio della contestazione studentesca al segretario della CGIL Luciano Lama. 2 Indica le principali caratteristiche del movimento del 77 e dei vari gruppi che vi facevano parte. 3 Spiega quale evoluzione ebbero le lotte condotte dal movimento studentesco negli anni Settanta. 4

5 Per approfondire sul web 1 Un interessante e dettagliata ricostruzione degli eventi della cosiddetta cacciata di Lama e delle sue motivazioni è reperibile sul sito del settimanale della CGIL, all indirizzo: Puoi approfondire le tue conoscenze sul contesto sociale, storico e politico che caratterizzò l episodio della cacciata di Lama all indirizzo web 5