ATC PC 11. Regolamento di Gestione dei Cervidi STAGIONE VENATORIA

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1 ATC PC 11 Regolamento di Gestione dei Cervidi STAGIONE VENATORIA L ISCRIZIONE E LA PARTECIPAZIONE AL PRELIEVO SELETTIVO NELL ATC PC 11, IMPLICA E PRESUPPONE L ACCETTAZIONE DEL PRESENTE REGOLAMENTO. Art. 1 PRINCIPI E FINALITÀ Questo regolamento individua i criteri finalizzati ad una corretta gestione faunistico-venatoria delle specie di Cervidi, presenti nel territorio dell ATC PC 11, in sintonia con le finalità individuate dal Regolamento Regionale n 1 del 27 maggio Art. 2 COMPITI DELL ATC In sintonia con la citata normativa vigente, l ATC cura in particolare: a) la stesura del catasto ambientale; b) l'individuazione degli obiettivi di gestione nell'ambito di appositi piani poliennali in sintonia con le indicazioni del Piano faunistico-venatorio provinciale. Detti piani sono trasmessi alla Regione E.R. che ne verifica la conformità al Piano faunistico-venatorio; c) la stesura del Programma annuale di attività per la realizzazione degli obiettivi di cui al comma precedente; d) la raccolta dei dati inerenti l impatto delle singole specie sulle attività antropiche; e) la definizione progettuale dell attività di prevenzione dei danni alle produzioni agricole e la valutazione della reale efficacia in termini di riduzione dei danni; f) l accurata valutazione dei danni all attività produttiva agricola; g) la definizione progettuale degli interventi di miglioramento ambientale; h) l'organizzazione dei censimenti annuali delle popolazioni; i) la stesura di Piani di prelievo annuali sulla base di quanto indicato dall'i.s.p.r.a.; j) l'individuazione delle modalità, localizzazione e dei tempi di esecuzione del prelievo; k) l'informazione alle popolazioni locali circa i luoghi, i tempi e gli orari dello svolgimento delle cacce collettive al cinghiale; l) l'allestimento e la manutenzione dei punti di raccolta e controllo dei capi abbattuti, nonché dei punti di recapito del foglio giornaliero di caccia; m) l'allestimento e la manutenzione, anche mediante affidamento a terzi, delle altane da utilizzarsi per le operazioni di censimento, osservazione, controllo ed abbattimento selettivo; n) l organizzazione del recupero dei capi feriti e dei capi abbattuti; o) l analisi dei risultati di caccia; p) la stesura della relazione consuntiva annuale sulle attività di gestione di cui alle lettere precedenti, da inviare entro il 30 aprile di ogni anno alla Provincia. Per adempiere ai compiti suddetti l ATC si avvale di una Commissione Tecnica di cui al successivo art. 3, del presente regolamento che disciplina in particolare: - l accesso alla caccia di selezione; - l assegnazione delle zone di caccia; - l assegnazione dei punteggi e delle penalità; - le modalità per l esercizio della caccia di selezione nell ATC PC 11, dell accompagnamento e del recupero dei capi feriti nel rispetto delle direttive regionali e Regione E.R.li; - il Responsabile di distretto; Art. 3 COMMISSIONE TECNICA Il C.D. dell ATC istituisce, a norma di legge, la Commissione Tecnica (C.T.) che provvede agli adempimenti tecnici e al coordinamento delle attività. In particolare la Commissione Tecnica, come previsto dalla normativa regionale è composta dal Tecnico Faunistico dell ambito e da due Istruttori faunistico-venatori abilitati (lett. b) c. 1 art. 2 del R.R. 1/2008). Art. 4 ORGANIZZAZIONE DEL TERRITORIO In ottemperanza alla vigente legislazione ed ai contenuti del Piano Faunistico Provinciale, per l organizzazione della caccia agli Ungulati, nel territorio dell ATC PC 11 vengono individuati i seguenti Distretti: - Distretto 1 CENTENARO - Distretto 3 TOME - Distretto 2 CAREVOLO - Distretto 4 TORRIO 1

2 Art. 5 ACCESSO AL PRELIEVO 1. La caccia ai cervidi è consentita esclusivamente nella forma della caccia di selezione e presuppone la scelta del capo da abbattere in forma individuale alla cerca o all aspetto, senza l ausilio di cani e con esclusione di qualsiasi forma di battuta, nei Distretti di Gestione ungulati individuati. 2. Condizione indispensabile per l accesso al prelievo, da parte dei soci dell ATC, è la partecipazione alle attività di censimento e di gestione. Ha accesso al prelievo solo chi ha effettuato almeno: - 1 giornata di censimenti in battuta e 3 uscite di censimento all aspetto oppure - 2 giornate di censimenti in battuta e 1 uscita di censimento all aspetto oppure - 6 uscite di censimento all aspetto. 3. L abbattimento del capo può essere effettuato solo con arma a canna rigata, di calibro non inferiore a: - 5,6 mm per il Capriolo - 6,8 mm o 270 millesimi di pollice per il Daino e con bossolo a vuoto di altezza non inferiore a 40 mm, munita di ottica di puntamento. 4. È obbligatoria la taratura annuale dell arma da effettuarsi presso un Tiro a Segno Nazionale o Poligono di Tiro comunale o Privato autorizzato dal sindaco (come da allegato tecnico R. R. 1/2008) che certifichi una rosata a 100 metri di 4 colpi su 5 in un bersaglio con diametro di 15 centimetri. 5. L accesso al prelievo è riservato ai cacciatori abilitati alla caccia agli ungulati con metodi selettivi ammessi dall ATC PC 11 ed è subordinato alla presentazione del documento comprovante l abilitazione alla caccia di selezione. 6. Nel caso di cacciatori di selezione provenienti da altre Regioni, dovrà essere documentata l equipollenza rilasciata dalla Regione E.R o comunque la sussistenza delle condizioni di cui al c. 3 art. 13 del RR 1/ I cacciatori di selezione autorizzati verranno dotati, a cura dell ATC, di un tesserino di caccia speciale ai cervidi. 8. La domanda di iscrizione al prelievo selettivo dei cervidi, dovrà pervenire entro il 15/03 di ogni anno all ATC PC 11. L iscrizione fa sì che il cacciatore venga inserito nell elenco dei soci dell ATC che si rendono disponibili ad effettuare le attività gestionali necessarie alla realizzazione della caccia di selezione (censimenti, prevenzione danni ecc.); L ATC informerà i cacciatori iscritti al prelievo di ungulati del programma annuale di attività fornendo date, luoghi e orari di ritrovo. 9. L attribuzione dei capi avviene in conformità a una graduatoria di merito, dietro corresponsione di una quota fissata annualmente dal C.D. dell ATC PC 11, a titolo di contributo per le spese di organizzazione e gestione che si aggiunge alla quota di accesso e che risulta differenziata per specie, sesso e classe d età del capo assegnato come da tab. sottostante: Specie CAPRIOLO Classe Quota per i soci IN GRADUATORIA Quota per i soci FUORI GRADUATORIA M e F 0 20 euro 40 euro F tutte le classi 30 euro 60 euro M1 30 euro 60 euro M2 e M3 50 euro 100 euro 10. Il cacciatore di selezione è tenuto ad effettuare il completamento del Piano di Abbattimento a lui assegnato. Il mancato prelievo del capo assegnato per insufficiente numero di uscite (1/4 + 1 delle giornate disponibili e conteggiate come 2 possibili uscite al giorno) comporterà una penalità del doppio del valore in punti del capo assegnato. 11. La penalità non sarà applicata qualora il cacciatore di selezione intenda rinunciare spontaneamente al capo di sua spettanza (salvo casi di forza maggiore valutati, dietro presentazione di idonea documentazione, dalla Commissione Tecnica); tale capo potrà essere disponibile per un altro cacciatore di selezione secondo la graduatoria degli aventi diritto. La rinuncia al capo comporta la perdita dei punti; nel caso avvenga entro 10 giornate di caccia prima della fine del periodo utile per l abbattimento è previsto il rimborso del 50% del costo del capo. 2

3 12. La rinuncia al piano di prelievo per due annate consecutive da parte di un cacciatore di selezione in graduatoria, comporterà il dimezzamento dei punti positivi maturati ma non dei negativi (dal secondo anno di partecipazione al piano di prelievo.). La mancata partecipazione per cause di forza maggiore documentata non comporterà nessuna penalità. 13. Cacciatori di selezione iscritti ad altro ATC possono essere accettati nel Piano di Prelievo, tramite tesserino di caccia speciale. La capacità ricettiva sarà stabilita annualmente, in base al numero di capi disponibili e solo successivamente all avvenuta assegnazione del prelievo di almeno un capo ai cacciatori soci che, in possesso dei requisiti ne abbiano fatto richiesta. I criteri utilizzati per l accettazione saranno Iscrizione al Piano di Abbattimento capriolo aa.vv. precedente Residenza in Emilia-Romagna a) Per i non soci che hanno partecipato alle attività gestionali ed hanno maturato punti sufficienti, si prevede un tesserino di caccia speciale agli ungulati ruminanti del costo di 60,00 comprensivo della quota di iscrizione, rispetto alle quote di cui al p.to 9 Gli iscritti al piano hanno l obbligo di partecipazione alla gestione ed entrano in graduatoria a pari merito con i cacciatori di diritto. Resta inteso che questi non potranno esercitare altre forme di caccia, e sono esentati dalle prestazioni previste dall ATC. b) Per coloro che non hanno partecipato alle attività gestionali dell ATC (sia soci dell ATC che non soci), è prevista una maggiorazione del contributo per il capo pari a 100,00 (da pagare una sola volta) più il valore del capo come da tabella. c) Le penalità (infrazioni al regolamento o errori di abbattimento) per i soci e non soci che acquistano il capo al di fuori della graduatoria, saranno applicate sotto forma di contributi all ATC, per un valore pari a 8,00 per ogni punto riportato nella relativa tabella. Ciò oltre ad eventuali sanzioni amministrative. d) Per gli aventi diritto al prelievo, assegnatari già di 1 capi, è possibile acquistare ulteriori capi, ad un costo raddoppiato rispetto alla tabella, senza sottrazione di punti. 14. il numero di cacciatori ammessi al prelievo è comunque sempre subordinato alla disponibilità dei capi secondo i piani annuali di prelievo. Art. 6 ATTUAZIONE DEL PRELIEVO SELETTIVO Il piano di prelievo e il relativo calendario saranno formulati dal Tecnico Faunistico incaricato unitamente alla C.T., in base ai dati raccolti nei censimenti e all andamento del prelievo delle stagioni venatorie precedenti. Successivamente il piano di prelievo e il calendario saranno presentati al C.D. dell ATC e quindi sottoposti, almeno 60 giorni prima della prevista apertura del prelievo, alla Regione E.R. per l approvazione. Solo in seguito il C.D. renderà pubblico il piano di prelievo e il calendario. Art. 7 RESPONSABILE DI DISTRETTO e REFERENTI 1. Il coordinamento delle attività gestionali di ogni Distretto compete ad un Responsabile di Distretto di cui all art. 4 c. 1 del RR 1/2008, nominato dal Consiglio Direttivo dell ATC PC 11, su indicazione della C.T e individuato tra cacciatori di selezione esperti conoscitori del territorio e di comprovata esperienza. Tale carica ha durata annuale con possibilità di rinnovamento o di annullamento da parte dell ATC stesso anche durante l aa. vv. Il Consiglio Direttivo può inoltre nominare da 1 a 3 Vice-Responsabili del Distretto. 2. Oltre al Responsabile di Distretto la C.T. nomina un Referente per i rilevamenti biometrici ed un Referente per il recupero dei capi feriti. 3. Obblighi del Responsabile di Distretto, oltre agli obblighi di cui al c. 3 dell art 4 del RR 1/2008 si impegna a: Individuare aree di censimento, punti di osservazione, percorsi; Coordinare le uscite, nelle parcelle di sua competenza (raccolta e verifica dati) Controllare le uscite di censimento e di caccia dei singoli cacciatori di selezione Spostare o riassegnare le parcelle in base alle esigenze organizzative Modificare la classe di sesso o di età in base alle esigenze organizzative, nel rispetto del piano di prelievo complessivamente approvato; 3

4 Partecipazione alla stesura e controllo graduatorie di merito Collegamento con la Vigilanza venatoria dell ATC e Polizia Provinciale Coordinamento del Centro di Raccolta Raccolta schede di censimento, tagliandi uscite Controllo requisiti dei cacciatori di selezione (arma, ottiche, ecc.) Organizzazione operazioni di verifica anschuss e recupero capo ferito Organizzazione interventi di Miglioramento ambientale e prevenzione danni Raccolta e presentazione dei risultati operativi del Distretto 4. L attività del Responsabile di Distretto sarà coordinata dalla C.T. e dal C.D. dell ATC PC 11. A tali organismi deve essere segnalata qualsiasi variazione. 5. Al Responsabile di Distretto è vietato esprimere valutazioni sul capo abbattuto. Art. 8 MIGLIORAMENTI AMBIENTALI e PREVENZIONE DANNI La gestione degli ungulati avviene anche tramite la realizzazione di miglioramenti ambientali, la riduzione dei fattori limitanti l espansione di cervidi e la prevenzione dei danni alle coltivazioni. Annualmente sarà stilato un programma di interventi da attuare, dando priorità ad interventi quali: sfalcio degli incolti (in periodi differenti da quello riproduttivo della specie) realizzazione di colture a perdere ripristino e creazione di insogli e punti di abbeverata prevenzione dei danni alle colture tutela dei piccoli cervidi Le attività suddette vengono realizzate previa approvazione del C.D. dell ATC. Art. 9 GRADUATORIA DI MERITO a) I punteggi per la graduatoria e l accettazione saranno assegnati secondo la TAB. 2. La chiusura della graduatoria è fissata alla fine delle operazioni annuali di censimento. I punteggi maturati successivamente saranno conteggiati per l annata venatoria successiva. b) Ogni attività che comporta l attribuzione di punti, deve essere preventivamente concordata con la C.T. e i Responsabili di Distretto. c) A parità di punteggio e quindi di posizione in graduatoria, la precedenza spetta a colui che da più anni è iscritto all ATC; a parità di anzianità venatoria si procederà a sorteggio. d) Il cacciatore impossibilitato a partecipare alla riunione per l assegnazione dei capi, deve delegare per iscritto, in sua vece, il Responsabile di Distretto o un membro della C.T. e) I punteggi sono assegnati con riferimento al Distretto in cui si eseguono le prestazioni. Qualora, per esigenze organizzative, i selecontrollori vengano coinvolti in censimenti in due distretti/unità di gestione, agli stessi sarà attribuito un punteggio cumulativo. Il cacciatore potrà esprimere la preferenza circa il Distretto in cui cacciare. 4

5 TABELLA 2 DIRITTI RICONOSCIUTI DESCRIZIONE PUNTI NOTE Residente in ATC PC 11 1 Assegnato annualmente** Iscrizione al Piano anno precedente 1 Assegnato annualmente** DIRITTI ACQUISITI DESCRIZIONE PUNTI NOTE Censimento da punti fissi di osservazione 1 per uscita Censimento in battuta 4 per giornata Collaborazione con la C.T. per censimento 1 per uscita Collaborazione per Piano di Gestione 1 Non comporta uscite Responsabile di distretto in cui si effettua il prelievo 4 Rilevazione biometrica 0,5 Per misurazione Responsabile per i rilievi biometrici 3 Responsabile centro di Raccolta 3 Accompagnatore selettore 0,5 ogni uscita, massimo 10 punti Presenza al centro di raccolta (giornata)* 0,5 ogni giornata, fino a max. 4 punti * Collaborazione per attività di gestione 1 ogni prestazione (max 4 punti) Verifica anschuss 0,5 Ricerca capo ferito C.C.T. 2 eventuale rimborso Segnalazione scritta di incidenti o abbattimenti illegali 0,5 fino a max 2,5 punti Partecipazione ad incontri formativi 1 fino a max 3 punti Rispetto del periodo riproduttivo, caccia M2-M3 dopo il 15 di agosto 3 * una presenza OBBLIGATORIA senza punteggio ** valori da intendersi come maggiorazione in presenza di partecipazione alla gestione e non come assegnazione di diritto per soli requisiti di iscrizione e residenza. Art. 10 CENSIMENTI L attività di censimento rappresenta il punto cardine per lo svolgimento dell attività di gestione dei Cervidi; oltre al valore tecnico-scientifico rappresenta un importante attività educativa per chi lo esercita. I metodi di censimento adottati, secondo le indicazioni dell I.S.P.R.A., sono: battute su aree campione osservazione da punti fissi di vantaggio. L organizzazione dei censimenti compete all ATC per mezzo della C.T., d intesa con l Amministrazione Provinciale. 1. I cacciatori di selezione e i censitori abilitati che intendano accedere ai censimenti sono tenuti a dimostrare ai Responsabili di Distretto la disponibilità di adeguati strumenti ottici: binocolo di qualità accettabile (almeno 7X) e cannocchiale con minimo 30 ingrandimenti (entro il terzo anno di iscrizione). 2. Per i neo-abilitati alla caccia di selezione la C.T. predispone l obbligo di accompagnamento da parte di un cacciatore di selezione esperto durante l attività di censimento da osservazione. 3. Per accompagnatore esperto si intende un cacciatore di selezione che abbia già svolto attività di caccia di selezione per più stagioni venatorie e non abbia commesso errori nella valutazione dei capi durante la stagione precedente. 4. Eventuali accompagnatori non iscritti al piano devono essere preventivamente autorizzati dal Responsabile di Distretto e/o C.T. 5. Ogni cacciatore di selezione è tenuto ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dalla C.T. e dal Responsabile di Distretto. L inosservanza comporta l annullamento dell uscita di censimento. 6. L attività di censimento da punti di osservazione deve essere svolta per il periodo necessario all avvistamento degli animali e comunque per un periodo non inferiore alle ore 2,30 per uscita. 5

6 Art. 11 ACCOMPAGNAMENTO IN ATTIVITÀ VENATORIA 1. Per esercizio della caccia di selezione nell ATC PC 11 è prevista la figura dell accompagnatore, su designazione della C.T. Per le figure di riferimento (Responsabili di distretto e Vice, Responsabili centro di raccolta e rilievi biometrici) e per i cacciatori che hanno cacciato almeno due anni consecutivi senza penalità di rilievo, a discrezione della C.T. è prevista la caccia a singolo. 2. Ogni cacciatore di selezione che accede al Piano di prelievo nell ATC PC 11 e possiede i requisiti di cui all Allegato Tecnico del RR 1/2008 è tenuto ad effettuare almeno 2 uscite di accompagnamento durante la stagione venatoria. Sarà compito del cacciatore attivarsi per le uscite, anche attraverso il Resp. Di Distretto. 3. I cacciatori di selezione dovranno rendersi disponibili per effettuare gli accompagnamenti. In caso di non disponibilità potrà essere disposto da parte della C.T. un accompagnamento obbligatorio. 4. I neoabilitati e i cacciatori senza esperienza, per il primo anno di attività venatoria, non potranno accompagnarsi a vicenda. 5. Nel Centro di Raccolta verrà istituito un registro con il nome dei cacciatori di selezione disponibili all accompagnamento. 6. Potrà essere applicata una penalità pari alla metà di quella prevista dal presente regolamento, per l accompagnatore in caso di errore di abbattimento 7. L accompagnamento di un cacciatore di selezione è considerato tale solo se l accompagnatore non è in azione di caccia. In caso di più accompagnatori solo il primo acquisirà punteggio di merito. 8. Dietro specifica autorizzazione del Tecnico faunistico, qualora la situazione lo richieda, è possibile prevedere le seguenti eccezioni al Regolamento: a. Accompagnamento di due selecontrollori da parte di un solo accompagnatore b. Caccia senza accompagnatore c. Accompagnamento speciale (senza attribuzione di punti), con accompagnatore (assegnatario di un capo da abbattere) in attività di caccia, deve essere autorizzato, caso per caso, dal responsabile di distretto sentita la C.T. e secondo le indicazioni sotto riportate l'accompagnatore può uscire in attività di caccia purchè la caccia sia esercitata nella stessa parcella L'accompagnatore in attività di caccia e il cacciatore devono comunque formare un gruppo e NON svolgere autonomamente e individualmente attività di caccia, fermo restando il principio che nella stessa parcella non possano esserci più di due cacciatori in azione di caccia. L'eventuale penalità e/o sanzione pecuniaria derivante da errore di abbattimento, compiuto dal cacciatore o dall'accompagnatore, durante una uscita in cui l'accompagnatore sia ammesso a svolgere attività di caccia è a carico di entrambi. Art. 12 PUNTO DI RACCOLTA e CONTROLLO 1. Solo al Punto di Raccolta, autorizzato dall ATC e dalla Provincia, è possibile effettuare la misurazione biometrica ed eventualmente l eviscerazione del capo abbattuto. 2. Ogni Centro è aperto ad orari pre-stabiliti, affissi al di fuori del centro stesso e nelle bacheche di registrazione dell uscita (oppure è accessibile ad orari prestabiliti previo avviso al responsabile del centro che in tali orari garantirà la reperibilità telefonica. Il numero del responsabile sarà comunicato ai cacciatori ed adeguatamente pubblicizzato). Verrà assegnato un Responsabile del Centro di Raccolta nominato dal C.D. dell ATC PC 11 sentita la C.T. Tale carica ha durata annuale con possibilità di rinnovamento o di annullamento da parte dell ATC stesso anche durante la stagione venatoria. 3. Il Responsabile del Punto di Raccolta ha l obbligo di: fornire aiuto logistico e materiale necessario per la corretta esecuzione delle operazioni previste dal presente Regolamento e/o per gli obblighi di legge stilare il calendario delle presenze intervenire per la corretta manutenzione dello stesso. organizzare gli orari di apertura e chiusura del Centro 4. Al Responsabile del Centro è vietato esprimere valutazioni sul capo abbattuto 6

7 5. Ogni cacciatore di selezione che ha accesso al prelievo selettivo nell ATC PC 11, è tenuto ad effettuare almeno una giornata di presenza al Centro di Raccolta al fine di acquisire esperienza sulla valutazione degli animali. 6. Il trasporto dell animale abbattuto deve avvenire nel rispetto delle norme igieniche, evitando spargimento di sangue e liquidi organici, e ricordando che qualsiasi forma di esibizione dell animale abbattuto sugli automezzi è vietata dalla legge. 7. Il rilevatore biometrico neoabilitato e/o senza esperienza, per il primo anno dovrà essere affiancato da un rilevatore esperto indicato dalla CT, al fine di acquisire una corretta metodica di misurazione. Lo stesso deve effettuare almeno 3 misurazioni durante la stagione venatoria. 8. Il rilevatore biometrico, in caso di discordanza di parere con il cacciatore, ha la facoltà di trattenere la testa dell animale abbattuto per sottoporla al Rilevatore Responsabile e alla C.T. 9. Si ricorda che al misuratore biometrico non è consentita la misurazione del proprio capo 10. In caso di impossibilità da parte del cacciatore a portare il capo abbattuto al centro di controllo questo avvalersi di un delegato che se ne assume tutte le responsabilità. Art. 13 ASSEGNAZIONE DEL CAPO 1. L assegnazione del capo è individuale, nominale e non implica la proprietà dell animale. 2. I cacciatori di selezione che hanno acquisito il diritto di accesso al prelievo hanno priorità di scelta del capo in base alla graduatoria in vigore, in occasione dell assegnazione dei capi. 3. Alla consegna della ricevuta di pagamento della quota prevista, da effettuare entro e non oltre 10 giorni dall accettazione del capo, l ATC fornisce ai cacciatori i contrassegni inamovibili di controllo da apporre ai capi abbattuti e il cartellino di identificazione, che il cacciatore deve portare sempre con sé, oltre ai documenti prescritti per l attività venatoria, durante le uscite. 4. Lo smarrimento di tale documentazione deve essere tempestivamente comunicato all ATC, previa denuncia all autorità competente. 5. I contrassegni non utilizzati devono essere riconsegnati entro 10 giorni dal termine del periodo di prelievo autorizzato. (tassativo o sottrazione di punti) 6. Ulteriori capi, oltre al primo, saranno assegnati dopo che tutti gli aventi diritto avranno effettuato la scelta. 7. Lo scambio di animali tra cacciatori o la cessione di capi sono vietati. 8. Durante il periodo di caccia, per necessità organizzative e gestionali, la C.T. potrà modificare il capo assegnato ad un cacciatore di selezione. 9. Ulteriori capi resi disponibili per rinuncia, saranno assegnati prioritariamente al cacciatore di selezione che non ha avuto il primo capo secondo la classifica. 10. La riassegnazione determinerà la perdita di punti in misura uguale a quella adottata per la prima assegnazione. 11. La C.T. ha facoltà di rassegnare un capo, qualora l assegnatario, in assenza di gravi motivi di impedimento, non si impegna a realizzare il piano. Tale atto comporta in ogni caso la perdita dei punti mentre sarà restituita la quota versata. 12. Non è possibile scendere al di sotto di 3 punti negativi per l assegnazione di capi VALORE CAPI Capriolo PUNTI Maschio 2 e 3-8 Maschio 1-5 Femmina - 5 Maschio e Femmina 0-4 7

8 Art.14 PARCELLE DI CACCIA 1. La C.T. suddivide l Area di gestione dei cervidi in sub-aree di caccia, denominate parcelle. 2. L assegnazione delle parcelle di censimento e abbattimento avverrà, secondo giudizio della C.T. L attribuzione delle parcelle è insindacabile e dettata da precise esigenze organizzative. 3. Ogni parcella verrà assegnata dalla C.T. ad uno o più cacciatori di selezione. 4. Ogni cacciatore di selezione, potrà muoversi liberamente esclusivamente all interno della parcella assegnatogli. 5. All interno di ogni parcella è consentito l accesso a due cacciatori di selezione in azione di caccia; è obbligatorio che ogni cacciatore di selezione sia informato dell uscita dell'altro. (cartellone di segnalazione uscite). 6. Il cambio di parcella può essere effettuato, se motivato, sentita la C.T, con l autorizzazione del Responsabile di Distretto e registrato sul libretto delle uscite. Il minimo di uscite richieste prima di effettuare il cambio è Nessun cacciatore di selezione potrà opporsi all ingresso di un altro nella zona a lui assegnata 8. In caso di cambio parcella, il cacciatore di selezione deve accordarsi per le uscite con il Responsabile Distretto e/o la C.T., che provvederà ad avvisare l assegnatario, se ancora presente, della parcella di destinazione. 9. La Commissione Tecnica, per necessità organizzative e gestionali, ha la facoltà di modificare la parcella o il Distretto assegnato ad un cacciatore di selezione nelle ultime giornate disponibili per la caccia di selezione. Art. 15 DOVERI DEL CACCIATORE DI SELEZIONE Il cacciatore autorizzato al prelievo deve: 1. Dare comunicazione preventiva di ciascuna uscita mediante la compilazione in ogni sua parte, del tagliando predisposto a cura dell Amm.ne provinciale (tagliando d inizio), depositandolo in apposite cassette di cui l ATC curerà la collocazione e la debita pubblicizzazione. 2. Compilare la scheda nella bacheca posta a fianco della cassetta, indicando: generalità del cacciatore e dell accompagnatore, data, parcella occupata, ora di uscita e numero di targa dell automezzo. 3. Al termine dell azione di caccia il cacciatore, effettuato l abbattimento o meno, deposita nella cassetta la parte restante del tagliando (tagliando di fine), anch essa completamente compilata in ogni sua parte e completa la scheda posta a fianco della cassetta. 4. La comunicazione preventiva dell uscita deve essere effettuata anche telefonicamente alla C.T. o al Referente del Distretto. 5. Immediatamente dopo l abbattimento il cacciatore deve marcare il capo prelevato sul tesserino e applicare l apposito contrassegno inamovibile fornito dall ATC al tendine d Achille e alla mandibola/palco. Il contrassegno deve rimanere solidale all animale per tutte le fasi di trasporto e conservazione. 6. Il cacciatore, sempre nel rispetto del piano di prelievo e dei capi assegnati, è tenuto ad abbattere tra le femmine adulte, quelle non accompagnate da piccoli dell anno a segnalare al Responsabile di Distretto e alla CT eventuali capi defedati, sottopeso, feriti o evidentemente sofferenti. L abbattimento sanitario non è consentito se non preventivamente autorizzato dalla C.T. 7. Presentare la carcassa del capriolo abbattuto al centro di raccolta nel più breve tempo possibile, dopo l avvenuto abbattimento, per la compilazione della scheda di abbattimento, i rilievi biometrici e i controlli sanitari. 8. Per facilitare il controllo del capo è necessario inserire nella bocca dell animale un distanziatore 9. La carcassa deve essere presentata eviscerata e accompagnata dai visceri raccolti in idoneo contenitore se questi presentano alterazioni, tenendoli a disposizione per eventuali controlli sanitari richiesti. 10. I visceri devono opportunamente essere raccolti in sacchetti di plastica e smaltiti come normali rifiuti biologici. E fatto assoluto divieto abbandonare i visceri degli animali abbattuti su terreno di caccia. 11. Consegnare i campioni di materiale biologico per controlli sanitari 8

9 12. Preparare in modo corretto, conservare e tenere a disposizione il palco e la mandibola dei capi abbattuti (solo la mandibola per la femmina) e consegnarli entro 15 giorni dalla fine del periodo di caccia. La carcassa potrà essere riconsegnata al cacciatore di selezione solo dopo verifica del responsabile del Centro di Raccolta. E obbligatoria, in quanto richiesta dalla Regione E.R., la cessione all ATC di una emi-mandibola dei capi abbattuti. 13. Il cacciatore è tenuto a mettere a disposizione il trofeo per la mostra provinciale annuale. 14. Nel caso di sparo senza abbattimento è necessario avvisare subito un responsabile di distretto o un componente della C.T. Art.16 RECUPERO DEL CAPO FERITO 1. In caso di ferimento, il cacciatore di selezione deve segnalare immediatamente al referente per il recupero e al Responsabile di Distretto e compilare un apposito modulo, reperibile presso il Centro di raccolta e, al Corpo di Polizia Provinciale e al Conduttore del cane da traccia individuato dall ATC. 2. Sia nel caso di verifiche che di ferimenti è obbligatorio segnare in modo visibile il punto di sparo e l anschuss evitando in ogni modo di inquinare la traccia. Nel caso in cui il capo venga ferito e si allontani dal punto di sparo, è vietato inseguire l animale. 3. Il cacciatore deve consegnare al recuperatore, il contrassegno inamovibile dell esemplare oggetto della ricerca e sospendere l azione di caccia fino al termine del recupero e stesura del referto da parte del Conduttore di cane da traccia. 4. Nel caso in cui il recuperatore riscontri il ferimento (presenza di sangue) e non sia possibile recuperare il capo, consegnerà il contrassegno al Responsabile di Distretto. Il capo sarà classificato abbattuto e non recuperato. 5. I capi feriti e non recuperati vengono conteggiati nel piano di abbattimento dell assegnatario 6. L attività di recupero, comportando la ricerca diretta del capo ferito, è da ritenersi azione volontaria e premeditata, finalizzata al completamento dell abbattimento; pertanto, nel caso in cui il capo ricercato sia ancora in vita al momento del ritrovamento, è facoltà delle figure autorizzate la soppressione dello stesso. 7. A chi partecipa all azione di recupero, è vietata qualsiasi forma di esercizio venatorio nelle giornate interessate dalle operazioni di recupero a cui prende parte. 8. Il cacciatore di selezione che ha ferito l animale, deve rendersi disponibile ad accompagnare il conduttore ed a seguire le indicazioni impartite durante l azione di recupero. 9. Nella stessa giornata è vietato uscire in azione di caccia nelle parcelle dove è in atto un recupero. 10. Il Responsabile di Distretto, potrà valutare la chiusura del Distretto stesso o di parte di esso al fine di agevolare le operazioni di recupero. Art.17 PENALITA Il corretto svolgimento della caccia di selezione e il rispetto di questo regolamento, sono mirati a prevenire errori e inadempienze. Nel caso in cui questo non avvenga si deve far riferimento a quanto indicato nelle tabelle seguenti INFRAZIONE PUNTI NOTE Mancata segnalazione dello sparo - 5 Mancata segnalazione del ferimento sospensione 1 anno e azzeramento punti Mancata consegna del capo al Centro di raccolta espulsione a vita Non corretta compilazione foglio di uscita - 1 Mancata segnalazione dell uscita da 10 ad eventuale sospensione Mancata segnalazione del rientro - 3 9

10 Mancata segnalazione abbattimento entro 12 ore Mancata apposizione della fascetta al tendine d Achille/mandibola Mancata consegna reperti richiesti/mandibola/trofeo - 6 da 10 ad eventuale sospensione da 10 ad eventuale sospensione Abbattimento tramite battuta sospensione 1 anno e azzeramento punti Non corretta compilazione scheda biometrica da 1 a -3 Non corretta preparazione del trofeo - 2 Cambio di parcella senza autorizzazione - 10 Mancata riconsegna dei contrassegni inutilizzati - 6 Mancate uscite (1/4 + 1) Uscita non autorizzata senza accompagnatore raddoppio punteggio del capo da 10 ad eventuale sospensione Compilazione fraudolenta scheda di censimento - 10 Falso in accompagnamento - 5 eventuale sospensione punti Mancata presentazione prova di tiro - 2 INFRAZIONE PUNTI NOTE Abbattimento non autorizzato (capo sanitario ecc..) - 15 Abbandono punto di osservazione prima del termine indicato Ritardo consegna scheda e dati - 5 Mancato inserimento del distanziatore - 1 Mancato accompagnamento obbligatorio - 5 0,5 punti x ogni accompagnamento non effettuato ERRORI di ABBATTIMENTO PUNTI NOTE CAPO ASSEGNATO CAPO ABBATTUTO Maschio II III Maschio I - 3 Maschio I Maschio II - III differenza costo capo Maschio I II- III Femmina sanzione amministrativa Maschio I Piccolo M/F sanzione amministrativa Femmina Maschio I sanzione amministrativa Femmina Maschio II - III sanzione amministrativa Femmina Piccolo M/F 0-5 Piccolo Maschio I sanzione amministrativa e costo capo Piccolo Maschio II - III sanzione amministrativa e costo capo Piccolo Femmina - 8 Piccolo Femmina Piccolo Maschio - 0,5 Piccolo Maschio Piccolo Femmina - 0,5 Errore abbattimento specie - 25 Responsabilità dell accompagnatore per errore di abbattimento ½ penalità N.B.: per chi acquista il capo, eventuali errori verranno assoggettati ad un valore pari a euro 8,00/punto di penalità 10

11 Art.18 DIVIETI Al cacciatore di selezione è fatto divieto di: 1. praticare l uscita di abbattimento con più di un fucile; 2. esercitare l attività venatoria con fucile a canna liscia e fucile non munito di dispositivo ottico; 3. ritirare il capo abbattuto dal centro di raccolta prima che sia stato visionato dal misuratore biometrico o da membri della C.T.; 4. abbattere un animale non conforme a quello assegnato; 5. in caso di smarrimento del contrassegno, è vietato spostare l animale dal punto di abbattimento; il cacciatore di selezione è tenuto ad avvisare immediatamente il Responsabile del Distretto o la Polizia Provinciale. (l ATC fornirà un nuovo contrassegno in accordo con l Amm. Provinciale. N.B. Per quanto non espressamente previsto dal presente regolamento, si rimanda alla vigente legislazione in materia di protezione della fauna selvatica e caccia di selezione agli ungulati. In conformità alle leggi in materia, saranno applicate regole e/o penalità indicate dalla C.T. e dal C.D. dell ATC. Eventuali infrazioni non espressamente previste dal presente regolamento, saranno valutate dalla C.T., sentito il parere dell Amm. Provinciale. Il Presidente dell ATC Giancarlo Opizzi Per la Commissione Tecnica dott. Emanuela Gioia 11

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