REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Delibera n Consiglio di Istituto del 3 Febbraio 2014
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO OVEST 1 BRESCIA Viale C. Colombo, Brescia C.F.: Tel Fax bsic885009@istruzione.it posta certificata: icovest1@pec.provincia.bs.it REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Delibera n Consiglio di Istituto del 3 Febbraio 2014 Scuola secondaria di primo grado Romanino Premessa. Le norme del presente Regolamento si ispirano ai principi dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse.- DPR-249/1998 e DPR 21/11/2007. In particolare si condivide la definizione della scuola quale: "luogo di formazione e di educazione mediante lo studio comunità di dialogo, ricerca, di esperienza sociale improntata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutti gli aspetti". I valori democratici della vita della comunità scolastica sono quelli espressi dalla nostra Costituzione e si basano "sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di Religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale". In questo senso la scuola pubblica statale non è solo un servizio reso alla collettività ma è, in primo luogo, lo strumento essenziale per assicurare agli studenti la formazione alla cittadinanza, intesa come possesso di diritti specifici e obbligo di assolvere precisi doveri, come appartenenza ad una determinata comunità sociale, come possibilità di contribuire alla sua crescita politica, sociale e culturale. Non solo: l'ambiente formativo scolastico è un luogo di trasmissione e di elaborazione dei saperi che vive di relazioni educative,perciò è corretto affermare che la scuola "fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente". Per queste ragioni il presente Regolamento di disciplina non è principalmente un insieme di norme che vanno applicate: il "senso" vero delle disposizioni è che esse vanno rispettate in quanto comprese e condivise. Infatti, per la sua specifica natura di ambiente formativo, la comunità scolastica fonda la crescita umana, civile, culturale e professionale dei suoi componenti sui valori della consapevolezza, responsabilità e partecipazione. Diventa quindi essenziale costruire un clima di scuola nel quale il rispetto del diritto dello studente a ricevere una seria formazione scolastica si coniughi con il dovere di garantire un adeguato impegno ad apprendere. Su questa base è possibile raggiungere la condivisione delle regole che rendono efficace il patto formativo.
2 Art. 1 Le violazioni dei doveri previsti nel Regolamento d Istituto danno luogo, secondo la gravità, all applicazione delle sanzioni disciplinari di seguito specificate. Art. 2 Sono mancanze lievi i comportamenti inadeguati che rendono difficile lo svolgimento dell attività scolastica in genere. Fra questi in particolare: 1. Disturbare la lezione rendendo difficile il suo svolgimento: con atteggiamenti/comportamenti non adeguati ( ridacchiare, richiamare l attenzione dei compagni con versi ecc. fischiettare ecc ) con richieste immotivate o futili alzandosi senza autorizzazione dal banco mangiando senza autorizzazione chiacchierando durante la lezione prolungando senza motivo l uscita dalla classe 2. Non produrre tempestiva giustificazione 3. Non essere disponibili a verifiche e valutazioni 4. Non svolgere i compiti assegnati a casa 5. Utilizzare in modo improprio, con trascuratezza, con negligenza strumenti e apparecchiature 6. Lasciare i locali scolastici in stato di disordine e/o abbandono 7. Negare esplicitamente la propria partecipazione al dialogo educativo 8. Fare assenze 'strategiche', ritardare l ingresso a Scuola 9. Accedere alle aule, ai laboratori, ecc... senza autorizzazioni. Art. 3 Sono mancanze gravi: mancare di rispetto ai compagni, al personale non docente, ai docenti, al Preside e a quanti, comunque, si trovino nella Scuola a. Interrompere o impedire con comportamento non corretto la lezione; b. Assentarsi per periodi prolungati senza adeguata giustificazione c. Causare danneggiamenti o sottrarre materiale scolastico d. Imbrattare o incidere suppellettili, muri, accessori e. Uscire dall aula senza autorizzazione f. Uscire dalla Scuola senza autorizzazione g. Disattendere le prescrizioni derivanti da sanzioni disciplinari h. Accedere ai locali dell Istituto nelle ore curriculari per attività diverse da quelle previste dalla Scuola i. Usare il telefono cellulare in aula e nel resto dei locali scolastici. Art. 4 Le sanzioni per le mancanze di cui agli Artt. 2 e 3 sono: a. Il rimprovero verbale b. Il rimprovero scritto ( nota sul registro con notifica casa, censura con notifica a casa) c. La sospensione da 1 a 3 giorni d. La sospensione da 4 a 15 giorni e. Con una sospensione di 15 giorni viene abbassato il voto di condotta al cinque, con conseguente bocciatura.
3 Art. 5 Le sanzioni di cui al precedente articolo vengono comminate nel rispetto del principio di gradualità e proporzionalità in relazione alla gravità della mancanza ed in relazione ai seguenti criteri: a. Intenzionalità del comportamento, grado di negligenza, imprudenza dimostrata b. Rilevanza degli obblighi violati c. Grado di danno o pericolo causato all Istituto, agli utenti, a terzi ovvero del disservizio determinatosi d. Sussistenza di circostanze aggravanti o attenuanti e. Concorso nella mancanza di più Studenti in accordo fra loro. Art. 6 Art. 7 Il rimprovero verbale si applica nei casi di mancanza lieve Il rimprovero scritto si applica in caso di mancanza lieve intenzionalmente attuata ovvero reiterata La sospensione di cui all Art. 4 lett. c/d) si applica in caso di mancanza grave La sospensione di cui all Art. 4 lett. e) si applica in caso di mancanza grave accompagnata da comportamento recidivo ovvero dichiaratamente ostile e/o negativo ovvero di potenziale rischio per persone e/o cose. In caso di danneggiamento o sottrazione di materiale il/i responsabile/i accertato/i risarcisce/ono il danno entro 15 gg. dalla richiesta scritta della Presidenza, fatti salvi i procedimenti disciplinari conseguenti Qualora non sia possibile individuare il/i responsabile/i, la Presidenza decide di ripartire il risarcimento del danno tra gli studenti della classe ed eventualmente dell intero Istituto Il risarcimento del danno richiesto per iscritto e non soddisfatto è considerata mancanza grave di cui all Art. 3 lett. h). Art. 8 In caso di danneggiamento o sottrazione di materiale non risarcito o non risarcibile, ovvero di comportamenti lesivi nei confronti di persone, la Presidenza valuterà, caso per caso, la opportunità/necessità di denuncia alle competenti autorità. Art. 9 Le competenze sono le seguenti: il rimprovero verbale e il rimprovero scritto sono inflitti dal Docente o dal Preside la sospensione con allontanamento dalla Scuola è inflitta dal Preside, dopo deliberazione del Consiglio di Classe. Art. 10 Le sanzioni scritte vengono riportate su un modulo predisposto, in duplice copia di cui: - una copia è inviata al Genitore a mezzo raccomandata A/R, tassa a carico - una copia va al fascicolo personale dello Studente Ogni documento prodotto o presentato dallo Studente, dal Docente, dal Consiglio di Classe o da chiunque ne abbia interesse, viene allegato nel fascicolo dello Studente. Art. 11 Le sanzioni di cui all Art. 4 lett. c) e d) riguardano le lezioni e/o le attività integrative e/o gli insegnamenti integrativi facoltativi e/o i viaggi di istruzione.
4 Art. 12 Lo Studente sanzionato con sospensione sino a 15 giorni o sanzione alternativa di cui all Art. 13, dovrà essere accompagnato da un Genitore (o facente funzioni) entro tre giorni dalla data di convocazione. Art. 13 In alternativa alle sanzioni di cui all Art. 4 lett. c) e d), il Consiglio di Classe può applicare le sanzioni che seguono: in alternativa alla sanzione lett. c): 1) Riordino arredi scolastici 2) Riordino aule e locali vari 3) Attività di manutenzione di locali scolastici 4) Presenza in Istituto il pomeriggio per attività di studio, con vigilanza del personale ATA 5) Riordino, risistemazione, trascrizione di appunti personali, dispense dell insegnante, di materiale per le attività didattiche o parascolastiche o di progetto in alternativa alla sanzione lett. d): 6) Pulizia e/o tinteggiatura aule, corridoi, locali vari 7) Pulizia e/o tinteggiatura bagni e servizi 8) Ogni altro servizio utile alla Scuola. Art. 14 La sanzione del rimprovero verbale viene applicata come segue: a. Lo Studente viene richiamato dal Docente o dal Preside ed invitato ad esporre le proprie ragioni b. Il Docente o il Preside, in base alle ragioni addotte, valuta l opportunità di comminare la sanzione; la sanzione viene riportata nel registro di classe. Art. 15 Prima di applicare la sanzione del rimprovero scritto, o superiore, lo Studente riceve formale contestazione scritta di norma non oltre 15 gg. dall evento Nel termine massimo di cinque giorni lo Studente risponde per iscritto alla contestazione Entro dieci giorni, anche in base alla risposta ricevuta, viene deliberata o meno la sanzione; in caso di delibera, la sanzione è accompagnata da esplicita motivazione Entro tre giorni la delibera viene notificata all interessato La sanzione deliberata diventa esecutiva quarantotto ore dopo la notifica all interessato ovvero quarantotto ore dopo la pronuncia del Provveditore o dell Organo di Garanzia in caso di appello ovvero dal giorno di presentazione della rinuncia scritta al ricorso da parte dell interessato ovvero dal giorno di scadenza dei termini di ricorso. Art. 16 Contro le sanzioni deliberate dal Consiglio di Classe (sospensione con allontanamento), è ammesso ricorso, entro 30 giorni, al Provveditore agli Studi, che decide in via definitiva ai sensi dell Art. 328, comma 4 del D.L.vo n. 297/94 (T.U.). Art. 17 Per le sanzioni diverse da quelle di cui al precedente Art. 16 è ammesso ricorso da parte degli Studenti, entro 15 gg. dalla comunicazione della loro irrogazione, all Organo di Garanzia Interno.
5 ORGANO DI GARANZIA Art. 18 L'organo di garanzia dell'istituto è composto dal Dirigente Scolastico, che lo presiede, da due docenti collaboratori del Dirigente Scolastico, da un genitore del Consiglio di Istituto, nella persona del Presidente del Consiglio. L'organismo deve decidere sempre con la maggioranza assoluta dei componenti. Art. 19 L Organo di Garanzia è convocato dal Preside in orario non coincidente con le lezioni Le delibere sono adottate a maggioranza, in caso di parità prevale il voto del Preside Le delibere sono validamente adottate in presenza della metà più uno dei componenti Di ogni seduta viene redatto verbale Il segretario verbalizzante viene designato dal Preside L Organo di Garanzia ha competenza sui conflitti che sorgono in merito all applicazione del regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R. n. 249/98) L Organo di Garanzia delibera in via definitiva sui ricorsi presentati contro le sanzioni diverse dalla sospensione con allontanamento. Art. 20 Revisione del regolamento di disciplina 1. Il Regolamento di disciplina è parte integrante del Regolamento di Istituto, pertanto viene deliberato dal Consiglio di Istituto sentito il parere obbligatorio del Collegio dei Docenti. Esso può essere modificato a maggioranza assoluta da Consiglio di Istituto. Sulla proposta di modifica l'organismo deliberante deve obbligatoriamente acquisire il parere del Collegio dei docenti. 2. Le eventuali modifiche, deliberate in corso d'anno scolastico, hanno sempre efficacia dall'anno successivo. Non è possibile modificare il regolamento di disciplina negli ultimi sei mesi di carica del Consiglio d'istituto.
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