MIURAOODGOS Prot.n Roma,
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1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Diparti mento per l Istruzione Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l Autonomia Scolastica Uff. VIII Segreteria del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione. MIURAOODGOS Prot.n Roma, All On.le Ministro SEDE Oggetto: Parere sul riconoscimento di un iniziativa innovativa, ai sensi dell art. 11 del DPR 275/1999, dell ITSOS Albe Steiner di Milano. Adunanza del 24 maggio 2012 IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE Vista la nota prot. n del 29 febbraio 2012 con la quale la Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l Autonomia Scolastica ha chiesto il parere del C.N.P.I. in merito all argomento in oggetto; Visti gli artt. 24 e 25 del D. L.vo n. 297 del ; Veduto Il documento istruttorio redatto dai Comitati Orizzontali relativi alla Scuola Secondaria Superiore ed agli Istituti di Istruzione Artistica; dopo ampio ed approfondito dibattito;
2 E S P R I M E il proprio parere nei seguenti termini: PREMESSA Con la nota prot. n del 22 febbraio 2012 la Direzione Generale del Dipartimento per l istruzione ha trasmesso al CNPI. formale richiesta di parere ex art. 11 del D.P.R. n. 275/1999 in merito alla proposta di innovazione didattica e organizzativa avanzata dall I.T.S.O.S. Albe Steiner di Milano, volta alla formazione di particolari figure professionali negli ambiti pubblicitario, mediatico e grafico. Il CNPI. osserva in premessa che il progetto di sperimentazione dell I.T.S.O.S. Albe Steiner di MILANO, che è accompagnato dal parere favorevole dell Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, deve essere esaminato alla luce della recente riforma del secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione nazionale, in raccordo con le indicazioni europee. Pur apprezzando lo sforzo progettuale compiuto dall Istituto, il CNPI ritiene necessario mettere a confronto la proposta con tutti gli strumenti attualmente disponibili, che sono costituiti dal complesso normativo del riordino dell istruzione tecnica e professionale, inclusi i rapporti con la formazione regionale e, in particolare rispetto agli standard delle competenze in uscita, con gli I.T.S.. L U.S.R. per la Lombardia apprezza l iniziativa dell I.T.S.O.S. Albe Steiner, giudicandola «coerente rispetto allo sviluppo che il sistema scuola in Lombardia è chiamato a sostenere», senza però fornire alcun riferimento documentale ai dispositivi programmatici della Regione in materia di lavoro e sviluppo, rispetto ai quali ha formulato il proprio parere. Secondo l U.S.R., gli elementi qualificanti del progetto in rapporto allo sviluppo che la scuola lombarda è chiamato a sostenere sono: - il potenziamento dello studio della lingua inglese - la laboratorialità - i rapporti con le aziende del settore - l aderenza alla domanda di professionalità specifica del settore produttivo di riferimento. Il CNPI. osserva come tali aspetti siano gli stessi che caratterizzano il riordino dell istruzione tecnica e professionale e valuta positivamente il fatto che l I.T.S.O.S. Albe Steiner, nel formulare il proprio progetto sperimentale, abbia avvertito l opportunità di perseguire finalità rilevanti come lo sviluppo delle tecnologie, una concezione avanzata della didattica laboratoriale e il rapporto con le aziende in un ottica internazionale in modo positivamente innovativo e avviato a un perseguimento degli scopi in modo sperimentale. Ove per sperimentale l Istituto vorrà intendere sempre più questo è l auspicio del CNPI una operatività epistemologicamente consapevole, formativa di un pensiero plastico e dinamico, dotato di quell agilità intellettuale e operativa che sarà sempre più necessaria ai giovani per affrontare le prevedibili profonde evoluzioni e mutazioni sociali, della scienza e del mondo produttivo di domani. Il CNPI. rileva inoltre che l impostazione del progetto non mette in secondo piano una formazione culturale in senso lato ma, proprio nell attenzione al lavoro inteso anche
3 come formazione tecnologica, veicola una giusta considerazione di quel processo di lifelong learning esteso a tutte le discipline che assume un carattere fortemente significativo nell ambito delle tecnologie dell immagine e della comunicazione. Per altro verso, il CNPI. osserva che la proposta in oggetto dovrebbe essere meglio precisata nella declinazione di conoscenze, abilità e competenze per poter operare i necessari confronti e trovare un adeguata collocazione del progetto nel quadro della riforma. Infatti, secondo il numero, la qualità e i livelli riferiti agli standard di competenza, il progetto potrebbe essere collocato nel Liceo artistico, nell Istruzione Tecnica, nell Istruzione Professionale o in percorsi di Istruzione e formazione di livello regionale; oltre, naturalmente, che in un articolazione di tipo superiore come un percorso di I.T.S. o I.F.T.S.. Prende, inoltre, atto che le richieste di innovazione potrebbero essere solo in parte soddisfatte nell ambito dell esercizio dell autonomia scolastica e che l Istituto ritiene che le esigenze formative, che sono all origine della richiesta di sperimentazione, non siano soddisfatte dal punto di vista ordinamentale dai percorsi del liceo artistico (indirizzo audiovisivo) o dell istituto professionale (opzione produzioni audiovisive ). È indubbio, a parere del CNPI., che il progetto presenti punti di forza qualificanti e sostanzialmente in linea con il riordino degli Istituti tecnici, come ad esempio il rafforzamento dello strumento laboratoriale, il potenziamento dello studio della lingua inglese, la costituzione di un Comitato Tecnico-Scientifico e, soprattutto, lo stretto rapporto con le aziende e le realtà locali che operano nello specifico settore. Ritiene opportuno però sottolineare come un progetto non possa limitarsi all elencazione degli specifici obiettivi di apprendimento, ma debba prevedere anche chiare modalità e i mezzi necessari per la sua concreta attuazione e valutazione. Il CNPI. è comunque consapevole dell unicità rappresentata dall Istituto Albe Steiner, sia nel panorama dell istruzione secondaria superiore italiana, sia nel contesto europeo, e che l innovazione ora proposta sui due indirizzi, Grafica e Fotografia-Visual da una parte e Cinema e Televisione dall altra, si pone in sostanziale continuità con la sperimentazione Comunicazione multimediale da anni attiva nell Istituto. 1. L impianto culturale e pedagogico del progetto Il nucleo costituivo della proposta sperimentale dell I.T.S.O.S. Albe Steiner è situato nel paragrafo delle Linee Guida relativo alla formazione generale, laddove, ancora prima della declinazione delle indicazioni didattiche relative alla sperimentazione, si afferma che «un istituto tecnico è una scuola di formazione in senso lato, capace di sintetizzare le competenze tecniche e la formazione umanistica, matematica e scientifica» e che tali discipline «hanno un fondamentale compito di porre le basi logico critiche e culturali agli apprendimenti dei linguaggi e delle tecnologie specifiche», con ciò intendendo che la presenza dei percorsi di specializzazione «debba opportunamente comportare un aggiustamento dei curricoli, degli obiettivi, della pratica didattica, con l obiettivo fondamentale, in ogni caso, di arricchire le competenze e le conoscenze dello studente». Il CNPI. rileva in proposito come il richiamo diretto all impianto degli istituti tecnici riformati collochi il progetto sperimentale all interno dell istruzione tecnica rinnovata e implichi, nel contempo, la necessità di definire una puntuale architettura
4 didattico/metodologica dell innovazione, epistemologicamente validabile attraverso strumenti di gestione oggettivi e trasparenti. Profili ad alto valore aggiunto, come quelli declinati nell ipotesi progettuale in esame, presuppongono una strutturazione di capacità, conoscenze e competenze in grado di auto-rigenerare altre competenze. Ecco perché, a parere del CNPI., appare necessario ridisegnare con maggiore puntualità una architettura delle competenze (e gli strumenti relativi) segnatamente afferenti all ambito della cosiddetta progettualità, come quelle relative alle attività tecniche e laboratoriali. Analogamente, l innovazione di processo e le tecniche di monitoraggio degli esiti diventano discriminanti ai fini della reale portata del progetto sperimentale. Il legittimo, e del tutto condivisibile, desiderio di dare un respiro internazionale alla sperimentazione non può, a parere del CNPI., in alcun modo prescindere da un analitica messa a fuoco proprio di questi ordini di problematiche. Dopo un attenta analisi dell impianto didattico del progetto di innovazione, che per le motivazioni indicate in premessa prescinde dal contesto territoriale, il CNPI. è portato a ritenere che la proposta possa trovare collocazione, modulandola nei diversi segmenti di secondario e post secondario, ugualmente nel percorso del Liceo Artistico, per una possibile prosecuzione negli I.S.I.A. (Istituti Superiori per le Industrie Artistiche) e nel Livello Universitario, come pure nei percorsi superiori di I.T.S. o I.F.T.S., e nell istruzione sia Tecnica che Professionale, dove una più specifica e alta specializzazione è conseguibile nei percorsi superiori di I.T.S. o I.F.T.S.. Ciascuno di tali percorsi, infatti, presenta non pochi tratti di contiguità con quanto prefigurato nel progetto di sperimentazione. A parere del CNPI., invece, il progetto di sperimentazione in oggetto potrebbe trovare una più corretta collocazione nell ambito delle opzioni disciplinate all art. 8, comma 2, lett. d), del Regolamento sul riordino degli istituti tecnici (D.P.R. 88/2010), che ne prevede la regolamentazione attraverso l emanazione di un apposito decreto interministeriale, previo parere della Conferenza Stato-Regioni. Lo stesso Regolamento individua, infatti, quelle che sono le finalità da perseguire prioritariamente con un numero contenuto di opzioni a livello nazionale, tenendo conto della corrispondenza dei percorsi «alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro» ed evitando, nel contempo, la proliferazione dei percorsi formativi. La valutazione delle proposte di opzione avviene quindi in base a precise indicazioni e l elenco di opzioni che ne deriva costituisce il quadro di riferimento a livello nazionale, coerente ed organico con la normativa di riordino. In questa cornice di riferimento, a parere del CNPI., si dovrebbe quindi inserire come prospettiva la proposta progettuale dell istituzione scolastica Albe Steiner, assumendo così il percorso sperimentale la funzione specificamente attribuita alle iniziative di innovazione di cui all art. 11 del D.P.R. n. 275/99. A tal fine, considerata la rilevanza nazionale dell elenco delle opzioni, pur dovendosi inserire in una offerta formativa il cui piano è evidentemente aderente a precise esigenze e vocazioni territoriali il cui vaglio spetta al livello regionale, è opportuno ricordare che i criteri considerati prioritari da tenere presenti sono: l interesse nazionale (anche in riferimento ai trend strategici e alle prospettive di sviluppo); le competenze in esito che siano coerenti con il percorso di riferimento (istruzione tecnica); la valorizzazione delle risorse umane e materiali esistenti senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica e la rispondenza a sicure prospettive occupazionali. 2. L organizzazione dei periodi didattici
5 L analisi dei tre periodi didattici in cui si articola la proposta di sperimentazione rileva modifiche rispetto al curricolo nazionale sia per quanto riguarda gli orari e gli insegnamenti, sia per le classi di concorso affidatarie degli insegnamenti, sia per il numero delle compresenze. Nel primo biennio, comune ai due percorsi sperimentali, sono ipotizzate lievi variazioni d orario funzionali all introduzione di una nuova materia e al potenziamento dell inglese. Nel secondo biennio nessun intervento è richiesto sull orario delle discipline dell area comune, mentre nelle materie di indirizzo vengono introdotti percorsi differenziati a seconda della flessione caratterizzante i percorsi. Questi, però, non risultano del tutto disgiunti in quanto la caratterizzazione avviene dosando in modo diverso le ore delle singole materie di indirizzo. Il quinto anno, qualificato come prettamente professionalizzante o anche come anno di produzione per l alto numero di realizzazioni pratiche ipotizzato, si presenta anche con una certa quota di flessibilità in quanto prevede per gli studenti la scelta di alcuni insegnamenti opzionali, da svolgere per tre ore settimanali all interno del curricolo ordinario. Il CNPI. apprezza lo sforzo di elaborazione in termini didattici compiuto nell elaborazione del progetto e la sua articolazione nel quinquennio. L aspetto organizzativo si completa con l introduzione nel piano orario, e la conseguente richiesta all Amministrazione, di un certo numero di cattedre aggiuntive rispetto all organico di ordinamento, tutte dedicate alle compresenze e distribuite prevalentemente all interno delle discipline di indirizzo. Fanno eccezione due cattedre di madrelingua per l insegnamento dell inglese, non previste dall ordinamento degli istituti tecnici. In particolare per queste ultime il CNPI. esprime perplessità in ordine alla possibilità che tali richieste possano essere soddisfatte, anche se le ritiene coerenti in rapporto al progetto sperimentale. Inoltre, proprio a causa della particolarità del settore, non appare adeguato l utilizzo di generici lettori di madrelingua, che potrebbero risultare privi di conoscenze linguistiche specifiche. Richiama invece l attenzione alla possibilità, già espressamente prevista dall ordinamento, di utilizzare la metodologia C.L.I.L.. A proposito della attribuzione dell insegnamento nel corso biennale di Scienze della comunicazione il CNPI. rileva una certa ambiguità nella individuazione delle classi di concorso di riferimento. Analogamente, ritiene che andrebbe chiarito come l istituto intenda procedere all assegnazione delle cattedre per le nuove discipline di indirizzo in base alle cosiddette competenze ben individuabili, fermo restando la necessità che debbano essere prioritariamente impegnate le risorse interne all organico della scuola. In assenza di una regolamentazione generale che garantisca la legittimità dell operazione, il CNPI. esprime poi aperta contrarietà rispetto alla richiesta dell istituto affinché venga ad esso «garantita la possibilità di reclutare, nei modi che saranno definiti da un apposito regolamento elaborato dal Comitato Tecnico Scientifico o proposto dall Ufficio Scolastico, i docenti di tutte le materie, al fine di accertarne e valutarne i titoli professionali e le reali competenze disciplinari e didattiche». 3. Profili in uscita, monitoraggio della sperimentazione e organi di gestione La proposta di sperimentazione fa riferimento all indirizzo Grafica e Comunicazione del settore tecnologico dell istruzione tecnica. Il CNPI. rileva come le Linee Guida del progetto non pongano sufficiente attenzione nel delineare i profili in uscita ai due percorsi sperimentali. L affermazione contenuta nella proposta di perseguire un alta professionalità e di voler formare «tecnici polivalenti e flessibili» non trova corrispondenza in profili d uscita declinati rigorosamente in termini di conoscenze e abilità. Inoltre, detti profili non risultano formulati in modo da caratterizzare adeguatamente le due opzioni proposte, per
6 evitare con un certo margine di sicurezza la sovrapposizione con analoghe opzioni previste per gli istituti professionali ( opzione produzioni audiovisive e promozione commerciale pubblicitaria ) o, per altro verso, con il liceo Artistico nell indirizzo Audiovisivo e Multimediale. Alimentare, anche solo involontariamente, una percezione ibridata fra il profilo di un progettista creativo con quello di un tecnico specialistico è, a parere del CNPI., assolutamente da evitare, soprattutto in funzione di una reale spendibilità del titolo finale da parte dello studente. Di qui l invito all Istituto a fare chiarezza rispetto ai profili in uscita, a partire da un maggiore rigore nella loro elaborazione. Del pari, la sezione delle Linee Guida relativa alle attività di monitoraggio, sebbene appaia già ampiamente dettagliata fino, talvolta, alla ridondanza, sembra necessitare di una più attenta platea di strumenti di lavoro. Senza alcuna pretesa di ingerenza nel campo dell autonomia progettuale dell Istituto, si suggerisce di prendere in considerazione l opportunità di integrare i dispositivi già individuati con indicatori e descrittori che permettano di valutare il processo di apprendimento sia ai fini di una corretta gestione e ottimizzazione dei tempi didattici che per verificare l effettiva coerenza/congruità del percorso rispetto alle ipotesi sperimentali. Il progetto assegna al Comitato Tecnico Scientifico un ruolo centrale nella elaborazione delle proposte e nella valutazione dei risultati, oltre a quello già richiamato sulla selezione del personale. Proprio a causa di tali ampie e fondamentali prerogative il CNPI. ritiene che debba essere meglio definita la composizione del CTS, in particolare per quanto riguarda la pariteticità delle componenti, e ribadito chiaramente il suo carattere esclusivamente consultivo dal momento che, secondo la normativa vigente, il ruolo decisionale sulle scelte didattiche spetta al Collegio dei Docenti. Un osservazione a parte riguarda le esperienze di alternanza scuola-lavoro, che il progetto sembra confinare esclusivamente al quinto anno. Le Linee Guida dell ipotesi di innovazione prevedono l attuazione di significative esperienze di alternanza scuolalavoro, per le quali prospettano «strumenti innovativi e più flessibili», senza peraltro darne indicazione alcuna. Il CNPI ritiene che, proprio per il carattere sperimentale del progetto, ai fini della opportuna valutazione in fase di monitoraggio, le Linee Guida dovrebbero almeno specificare alcune scelte fondamentali al riguardo, come ad esempio: il monte ore di alternanza previsto, il periodo o i periodi dell anno scolastico in cui l esperienza viene collocata, se verrà attuata nel normale orario di lezione o al di fuori di esso, se prevede o meno il coinvolgimento delle materie non professionalizzanti e le eventuali modalità, il peso assunto dall esperienza nella valutazione dell allievo. Conclusioni Il CNPI. riconosce all I.T.S.O.S. Albe Steiner competenze e capacità attuative rispetto alla innovazione didattica, come testimoniato dai risultati del monitoraggio sulla precedente sperimentazione Comunicazione multimediale, attualmente in via di esaurimento. Tuttavia, alla luce delle osservazioni sin qui formulate, il CNPI. ritiene utile proporre all Istituto di approfondire i requisiti che la sperimentazione dovrà presentare, se in futuro vorrà essere considerata non una semplice innovazione ma una reale opportunità ordinamentale, nei seguenti termini: a) specificare su quali aree dell esperire intenda operare teoricamente e praticamente; b) chiarire la concezione epistemologica e metodologica secondo cui intende condurre l analisi e introdurre variabili;
7 c) riassumere i risultati principali sull argomento reperibili nella letteratura scientifica; d) narrare con la massima definizione possibile lo svolgersi della costruzione del progetto. Il CNPI., rilevate le potenzialità del progetto sperimentale proposto dall I.T.S.O.S. Albe Steiner, subordinatamente all accoglimento da parte dell Istituto delle osservazioni sopra avanzate e all adozione dei suggerimenti proposti, esprime parere favorevole. IL SEGRETARIO IL VICE PRESIDENTE Maria Rosario Cocca Mario Guglietti
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