REGOLAMENTO COMUNALE

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1 COMUNE DI TARANTASCA Provincia di Cuneo REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ARMAMENTO IN DOTAZIONE AL SERVIZIO DI POLIZIA MUNICIPALE Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 39 del 29/11/2018

2 Indice degli articoli di Regolamento TITOLO I - GENERALITA, NUMERO E TIPO DI ARMI Art. 1 Campo di applicazione Pag. 3 Art. 2 Tipo delle armi e dispositivi di equipaggiamento in dotazione Pag. 3 Art. 3 Assegnazione dei dispositivi di equipaggiamenti in dotazione Pag. 3 Art. 4 Numero delle armi e dei dispositivi di equipaggiamento in dotazione Pag. 4 TITOLO II - MODALITA E CASI DI PORTO DELL ARMA DA FUOCO Art. 5 Servizi svolti con arma Pag. 4 Art. 6 Assegnazione dell arma Pag. 5 Art. 7 Modalità di porto dell arma Pag. 5 Art. 8 Servizi di collegamento e rappresentanza Pag. 6 Art. 9 Servizi esplicati fuori dall ambito territoriale per soccorso o per supporto Pag. 6 TITOLO III - TENUTA E CUSTODIA DELLE ARMI DA FUOCO Art. 10 Prelevamento e deposito dell arma Pag. 6 Art. 11 Doveri dell assegnatario Pag. 7 Art. 12 Custodia delle armi Pag. 7 Art. 13 Consegnatario delle armi Pag. 8 Art. 14 Distribuzione e ritiro delle armi e delle munizioni Pag. 8 TITOLO IV - ADDESTRAMENTO CON ARMI DA FUOCO Art. 15 Addestramento al tiro Pag. 8 TITOLO V - DISPOSIZIONI FINALI Art. 16 Rinvio Pag. 9 Art. 17 Entrata in vigore Pag. 9 2

3 TITOLO 1 GENERALITÀ, NUMERO E TIPO DI ARMI Art. 1 Campo di applicazione Il presente Regolamento disciplina, in attuazione al D.M. 4 Marzo 1987 n 145, le dotazioni delle armi e dei dispositivi di equipaggiamento non letale per l autodifesa ed i servizi prestati con i suddetti dagli appartenenti al Comando della Polizia Municipale, del Comune di Tarantasca, fatte salve le disposizioni della Legge 07 marzo 1986 n 65 e quelle vigenti in materia di acquisto, detenzione, trasporto, porto, custodia ed impiego delle armi e delle munizioni. I servizi prestati con armi e dispositivi di equipaggiamento non letale per l autodifesa, possono essere eseguiti solo dagli appartenenti al Comando di Polizia Municipale in possesso della qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza. L armamento e l equipaggiamento in dotazione agli addetti ai servizi di Polizia Municipale in possesso della qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza è adeguato e proporzionato alle esigenze di difesa personale. Art. 2 Tipo delle armi e dei dispositivi di equipaggiamento non letale per l autodifesa in dotazione 1. Le armi in dotazione al Comando di Polizia Municipale, da scegliersi all atto dell acquisto tra quelle iscritte nel catalogo Nazionale di cui all Art 7 della L. 18 aprile 1974, n 110 e successive modificazioni, è la pistola semiautomatica di calibro I dispositivi di equipaggiamento non letale per l autodifesa in dotazione al Comando di Polizia Municipale sono: - mazzetta per segnalazioni manuali in gomma rigida. 3. Ai fini dell autodifesa, gli operatori di Polizia Municipale verranno altresì dotati di spray al capsicum. In tal senso, lo spray utilizzato dovrà essere del tipo a nebulizzazione (non a getto balistico) che, per la capacità del suo serbatoio non possa essere considerato arma. Art. 3 Assegnazione dei dispositivi di equipaggiamento non letale per l autodifesa in dotazione 1. L 'acquisto e l assegnazione dei dispositivi di equipaggiamento non letale per l autodifesa deve risultare da apposito registro di carico e scarico. 2. L'assegnazione degli strumenti di autotutela può avvenire solo ed esclusivamente dopo l'effettuazione di un apposito corso che preveda, oltre all'addestramento all'uso, anche una adeguata formazione relativamente ai presupposti normativi che ne legittimano l eventuale utilizzo.

4 3. La formazione e l addestramento devono avere una durata di almeno 4 ore complessive e devono prevedere, al loro termine, il superamento di una specifica verifica. 4. Il Responsabile della Polizia Municipale darà atto, nel provvedimento di assegnazione, dell'avvenuta formazione. Art. 4 Numero delle armi e dei dispositivi di equipaggiamento non letale per l autodifesa in dotazione 1. Il numero delle armi con il relativo munizionamento, e dei dispositivi di equipaggiamento non letale per l autodifesa in dotazione al Comando della Polizia Municipale, corrisponde al numero degli addetti in possesso della qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza. 2. In relazione a dimissioni, pensionamenti, sospensioni dal servizio, trasferimenti, ecc. è possibile che nella cassaforte del Comando, sia detenuto un numero di armi e dispositivi di equipaggiamento non letale per l autodifesa maggiore al numero degli Agenti di Pubblica Sicurezza, in attesa di nuova assegnazione ad altro avente diritto. 3. Il Sindaco, denuncia, ai sensi dell art. 38 del T.U. della Legge di P.S., le armi ed i dispositivi di equipaggiamento non letale per l autodifesa acquistati per la dotazione degli addetti al Comando, all Autorità Locale di Pubblica Sicurezza e comunica al Prefetto il numero complessivo delle armi in dotazione. TITOLO II MODALITÀ E CASI DI PORTO DELL ARMA DA FUOCO Art. 5 Servizi svolti con arma Gli addetti al servizio di Polizia Locale in possesso della qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza, cui l arma è assegnata in via continuativa od occasionale, svolgono armati i servizi sotto elencati: a) servizi di vigilanza e protezione di beni qualificabili come patrimonio comunale: b) servizi svolti su ordine dell Autorità Giudiziaria; c) servizi in cui il personale svolge funzioni ausiliarie di P.S. in collaborazione con le forze di Polizia di Stato, ai sensi dell art. 3, legge 7 marzo 1986, n 65, salvo diversamente disposto dalla competente Autorità; d) servizi notturni di Polizia Locale; e) servizi di Pronto Intervento; f) servizi di Polizia Stradale; g) servizi di vigilanza e controllo dell ordine pubblico in occasione di parate e manifestazioni pubbliche; h) servizi esterni di vigilanza del Territorio Comunale; i) servizi svolti in occasione di consultazioni elettorali o referendarie (guardia, scorta, trasporto delle schede o altro materiale elettorale); j) servizi di assistenza in occasione di esecuzioni coattive, di pignoramenti o di ricoveri coatti che presentino particolari problematiche in ordine alla sicurezza pubblica; k) eventuali servizi speciali stabiliti dal Sindaco o dal Responsabile del Servizio anche in relazione alle circostanze di opportunità, di tempo e di luogo in cui devono essere svolti. 4

5 Art. 6 Assegnazione dell arma 1. L assegnazione dell arma può avvenire di volta in volta, in relazione allo specifico servizio d istituto da svolgersi, o in via continuativa. 2. L assegnazione in via provvisoria è disposta di volta in volta dal Responsabile del Servizio di Polizia municipale o dal suo delegato. In caso di assegnazione dell arma di volta in volta, essa è prelevata, con le modalità previste al successivo art. 10, all inizio del servizio ed è versata al termine del servizio per il quale è stata assegnata; l arma viene prelevata unitamente a due caricatori con munizioni in numero pari alla capacità dei due caricatori. I movimenti di prelevamento e versamento delle armi e delle munizioni devono essere annotati su apposito registro le cui pagine numerate sono preventivamente vistate dal responsabile del Servizio. 3. L assegnazione in via continuativa deve in ogni caso essere disposta con provvedimento del Sindaco, ai sensi dell Art.6 / 3 comma del D.M n 145. Tale provvedimento sarà comunicato al Prefetto della Provincia di Cuneo. Del provvedimento di assegnazione dell arma è fatto menzione nel tesserino personale di riconoscimento dell addetto, che lo stesso è tenuto a portare sempre al seguito. L assegnazione dell arma in via continuativa consente il porto della medesima senza licenza, anche fuori dell orario di servizio, su tutto il territorio Comunale, nonché per collegamento, dal luogo di servizio al domicilio, anche fuori dal Comune di appartenenza, e viceversa. 4. Il Responsabile del Servizio, o in caso di urgenza anche il suo vicario, può procedere al ritiro cautelare dell'arma in dotazione quando l'addetto non sia risultato idoneo alle prove di tiro e maneggio, ovvero siano accaduti fatti, comportamenti, o siano in atto situazioni tali da risultare ragionevole il ritiro stesso, a tutela della sicurezza dell'addetto o di altre persone. Tale provvedimento viene comunicato tempestivamente al Sindaco. Art. 7 Modalità di porto dell arma L assegnazione dell arma comporta l obbligo del porto con le modalità di cui all art. 5 del D.M. 4 marzo 87 n 145 in tutti i casi d impiego in uniforme. Gli addetti al Comando di Polizia Municipale che esplicano servizio muniti dell arma in dotazione indossando l uniforme, portano l arma in fondina esterna. E consentito il porto di caricatore di riserva. Nei casi in cui, ai sensi dell art.4 della Legge 65/86, l addetto al Comando è autorizzato a prestare servizio in abiti borghesi, nonché nei casi in cui è autorizzato a portare l arma anche fuori dal servizio (art.6 / 1 comma lettera A, D.M. 145/87), l arma è portata in modo non visibile. Non possono essere portate in servizio armi diverse da quelle ricevute in dotazione e non possono essere alterate la caratteristiche delle stesse e delle munizioni.

6 Art. 8 Servizi di collegamento e rappresentanza I servizi di collegamento e di rappresentanza espletati fuori dal territorio dagli addetti al Comando in possesso della qualifica di Agenti di P.S., sono svolti di massima senza l arma, tuttavia, salvo quanto previsto dall art.9 del D.M. 145/87, agli addetti della Polizia Municipale cui l arma è assegnata in via continuativa, è consentito il porto della medesima nei Comuni in cui si svolgono compiti di collegamento o comunque per raggiungere dal proprio domicilio il luogo di servizio e viceversa. Art. 9 Servizi espletati fuori dall ambito territoriale per soccorso od in supporto 1. I servizi espletati fuori dall ambito territoriale del Comune di Tarantasca per soccorso in caso di calamità e di disastri o per rinforzare altri Comandi Corpi o Servizi di Polizia Municipale, in particolari occasioni stagionali o per particolari esigenze di servizio, sono effettuati di massima senz arma. 2. Tuttavia il Sindaco del Comune nel cui territorio il servizio deve essere svolto, può richiedere nell ambito degli accordi intercorsi ai sensi dell art. 4 della Legge 65/86, che un contingente del personale inviato per soccorso o in supporto effettui il servizio in uniforme e munito dell arma. 3. Il Sindaco comunica al Prefetto ed a quello territorialmente competente, per il luogo in cui il servizio esterno sarà prestato, nei casi previsti dal presente articolo, il numero degli addetti autorizzati a prestare tale servizio con armi, il tipo di servizio prestato e la durata presumibile della missione. TITOLO III 0 TENUTA E CUSTODIA DELLE ARMI DA FUOCO Art. 1O Prelevamento e deposito dell arma 1. L arma è prelevata presso il consegnatario o la persona a sua volta delegata previa annotazione del provvedimento di assegnazione di cui all art. 6, nel Registro di cui al successivo art. 12. L arma deve essere immediatamente affidata al consegnatario o delegato nei seguenti casi: quando sia scaduto il provvedimento di assegnazione dell arma in via continuativa o siano venute a mancare le condizioni che hanno determinato l assegnazione; quando viene a mancare la qualità di agente di Pubblica Sicurezza; all atto della cessazione o sospensione del rapporto di servizio; tutte le volte in cui sia disposta la revoca con provvedimento del Sindaco o del Responsabile del Servizio del Comune di Tarantasca o del Prefetto. 2. Della riconsegna dell'arma, eccetto i casi di assegnazione di volta in volta previsti ai precedenti articoli 5 e 6, deve essere data immediata comunicazione all'autorità di P.S. cui l arma è stata denunciata. 3. In caso di congedo ordinario o straordinario, e per tutto il periodo dello stesso, il 6

7 consegnatario ha facoltà di depositare l arma nell'apposita cassetta di sicurezza a sua esclusiva disposizione situata all interno della cassaforte in dotazione al Comando. Art. 11 Doveri dell assegnatario L addetto al Comando al quale è stata consegnata l arma ai sensi del precedente articolo 6, deve: a) verificare al momento della consegna la corrispondenza dei dati identificativi dell arma e le condizioni in cui la stessa e le munizioni sono assegnate; b) custodire diligentemente l arma e curarne la manutenzione e la pulizia; c) segnalare immediatamente al consegnatario ogni inconveniente relativo al funzionamento dell arma stessa; d) applicare sempre e ovunque le misure di sicurezza previste per il maneggio delle armi; e) mantenere l addestramento ricevuto partecipando attivamente alle esercitazioni di tiro di cui al successivo articolo 15. A tal fine dovrà in particolare: 1) astenersi da qualsiasi esibizione dell arma sia con estranei sia con colleghi; 2) evitare di tenere armi cariche negli uffici, tranne che durante i servizi notturni, avendo presente che l arma è scarica allorché risulti priva di cartuccia nella camera di scoppio e sia in sicura, ancorché con caricatore inserito; 3) nell'abitazione, riporre l arma in luogo sicuro e chiuso a chiave, comunque fuori dalla portata dei minori; 4) evitare di abbandonare l arma all interno di veicoli, anche se chiusi a chiave; 5) evitare di lasciare l arma o le munizioni incustodite; 6) segnalare immediatamente qualsiasi difetto di funzionamento rilevato durante le esercitazioni, mantenendo l arma costantemente efficiente e pulita; 7) osservare scrupolosamente le prescrizioni che regolano le esercitazioni; 8) ispirarsi costantemente a criteri di prudenza. Art. 12 Custodia delle armi 1. Le armi, quando non sono assegnate o sono state dall assegnatario temporaneamente restituite, sono custodite nell'apposita cassetta di sicurezza situata all interno della cassaforte in dotazione al Comando di Polizia Municipale, così come le relative munizioni ed eventuali caricatori oltre a quello in dotazione all arma. Tutti i movimenti delle armi e delle munizioni sono annotate su apposito registro con pagine numerate, a cura del consegnatario delle armi. 2. L autorità di P.S. ha facoltà di eseguire, quando lo ritenga necessario, verifiche di controllo e di prescrivere le misure necessarie indispensabili per la tutela dell Ordine, della Sicurezza e della incolumità pubblica. Art. 13 Consegnatario delle armi Il consegnatario delle armi è il Responsabile della Polizia Municipale del Comune di

8 Tarantasca. Lo stesso con specifica determinazione può demandare tale compito ad altro addetto, il quale sotto propria responsabilità, ne svolge le funzioni ed attribuzioni. Art. 14 Distribuzione e ritiro delle armi e delle munizioni Le armi devono essere consegnate e versate scariche. Le operazioni di caricamento e scaricamento devono avvenire in luogo isolato. Le operazioni di armamento e disarmamento del percussore delle armi devono avvenire unicamente ad arma priva di caricatore, in luogo isolato munito di barilozzo inerte, qualora necessario o disposto. TITOLO IV o ADDESTRAMENTO CON ARMI DA FUOCO Art. 15 Addestramento al tiro Gli addetti al Comando, in possesso della qualifica di Pubblica Sicurezza, prestano servizio armato dopo aver conseguito il necessario addestramento e devono superare annualmente un corso di lezioni regolamentari di tiro a segno, presso un Poligono abilitato per l addestramento al tiro con armi comuni da sparo. A tal fine si procederà all iscrizione di tutti gli addetti al Comando, in possesso della qualità di Pubblica Sicurezza, alla Sezione di Tiro a Segno Nazionale più agevolmente raggiungibile. Gli addetti alla Polizia Municipale, purché muniti del tesserino personale di riconoscimento e comandati ad effettuare le esercitazioni di tiro, sono autorizzati a portare l arma in dotazione, nei soli giorni stabiliti, fuori dal Comune di Tarantasca fino alla sede del poligono e viceversa. E facoltà del Responsabile del Servizio di disporre la ripetizione dell addestramento al tiro nel corso dell anno per tutti gli addetti al Comando o per quelli che svolgono particolari servizi. I provvedimenti adottati ai sensi del presente articolo sono comunicati al Prefetto di Cuneo. TITOLO V DISPOSIZIONI FINALI Art. 16 Rinvio Per quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento, si applicano le norme: della Legge 7 marzo 1986, n. 65; del Decreto del Ministro dell Interno 4 marzo 1987, n 145; della Legge 18 aprile 1975, n 110 e successive modificazioni ed integrazioni; del T.U. della 8

9 Legge di P.S. approvato con R.D. 18 giugno 1931, n 773 e il relativo Regolamento di Esecuzione approvato con Regio Decreto 6 maggio 1940, n. 635, nonché ogni altra disposizione vigente in materia. Art. 17 Entrata in vigore Il Presente Regolamento entra in vigore il quindicesimo giorno successivo alla sua pubblicazione all albo pretorio comunale e sarà comunicato al Prefetto di Cuneo ed al Ministero dell Interno per il tramite del Commissario di Governo.