milioni di clienti produttori. e-distribuzione. Nuova denominazione. Generazione. Trasmissione. Distribuzione.
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- Ottaviana Alfano
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1 Organizzazione 1
2 e-distribuzione Nuova denominazione Generazione (Liberalizzata) Trasmissione (Regolata - Terna) Distribuzione (Regolata e-distribuzione/altri DSO) Vendita (Liberalizzata) Dal 30 giugno 2016, in virtù degli obblighi di separazione del marchio tra distributore e venditore, Enel Distribuzione ha assunto la denominazione di e- distribuzione DIpendenti 3 Macro Aree 11 Unità Territoriali 77 Zone 297 Unità Operative 32 milioni di clienti produttori 2
3 e-distribuzione Organizzazione territoriale Dati di consistenza nazionali: 85% del totale rete di distribuzione elettrica italiana km di linee elettriche in esercizio Distribuzione Territoriale Rete Cabine Primarie (AT/MT) 100% telecontrollati Cabine Secondarie (MT/BT) 25% telecontrollate Sviluppo Rete Sicurezza Ambiente Commerciale Rete Esercizio Rete Zone Unità Operative 3
4 Macro Area Nord - DTR Lombardia Organizzazione territoriale DTR Lombardia Unità di Staff V. Di Luozzo Sviluppo Rete Sicurezza Ambiente Commerciale Rete Esercizio Rete M. Ravasio G. Gerelli V. Fantacuzzi A. Gotti Zone (10) Dettaglio 10 Zone e Centro Operativo di competenza CO Como CO Brescia CO Milano Varese Como - Lecco Bergamo Brescia - Breno Monza Pavia Sondrio Lodi - Cremona Mantova Milano 4
5 DTR Lombardia Dati di consistenza e qualità del servizio CLIENTI RETE DI DISTRIBUZIONE QUALITA DEL SERVIZIO Clienti MT 4,6 Mln Clienti BT Produttori * 3,8 GW Potenza installata * km Linee MT km Linee BT 278 C.P. e C.Sat Cabine MT/BT 26,4 min.** Durata cumulata 1,78 ** Numero interruzioni 97,77% Tasso telelettura 23% Cabine telecontrollate (*) MT e BT (**) dato provvisorio 5
6 DTR Lombardia Scenario Regolazione QdS NILB 2,52 al 2023 (- 24% vs. 2017) Regolazione Resilienza Riduzione livello di rischio vs. eventi meteo estremi DIL STRATEGIA ELETTRICA NAZIONALE Fonti rinnovabili ed efficienza energetica 55% consumi elettrici da FER Investimenti sulle reti per flessibilità, adeguatezza e resilienza 30 Bn investimenti reti/infrastrutture Open meter Digitalizzazione rete Integrazione risorse distribuite Qualità del servizio Digitaly Potenziamento rete Bando PON Resilienza Progetti finanziati Smart Grids Innovazione tecnologica 6
7 Gestione emergenze e crisi 7
8 Esempi eventi critici Eventi Accidentali Per la gestione delle situazioni di emergenza e crisi Enel si è dotata di un SISTEMA ORGANIZZATIVO per il coordinamento di tutte le strutture aziendali competenti in ciascuna fase del processo. 8
9 Sistema organizzativo adottato da e-distribuzione Definizioni Emergenza Situazione eccezionale, gestibile mediante apposite procedure straordinarie predefinite, nella quale la sicurezza delle persone, la reputazione dell azienda, la continuità operativa, gli interessi degli stakeholder, possono essere fortemente impattati Crisi Situazione eccezionale, che richiede l individuazione di strategie non predefinite, nella quale la sicurezza delle persone, la reputazione dell azienda, la continuità operativa, gli interessi degli stakeholder, possono essere fortemente impattati Obiettivi Assicurare chiarezza, rapidità ed efficacia dei processi decisionali e di comunicazione interna/esterna per la gestione di qualsiasi evento in grado di compromettere la sicurezza delle persone, la continuità del servizio pubblico e del business aziendale, l ambiente, la tutela degli asset, l immagine e la reputazione dell azienda e del management, così da minimizzare gli impatti sugli stakeholder e garantire il rapido ripristino delle normali condizioni di operatività. Modalità Una corretta pianificazione è fondamentale per garantire una pronta ed efficace risposta al verificarsi di un evento critico improvviso. Definizione ed aggiornamento di procedure ed istruzioni operative Organizzazione di esercitazioni periodiche, volte a verificare l efficacia delle procedure definite ed identificare correttivi. Enel partecipa anche alle esercitazioni organizzate in ambito CITDC e DPC Organizzazione di sessioni di formazione per tutte le figure coinvolte Predisposizione e test degli strumenti e delle dotazioni di supporto 9
10 Gestione Emergenza: fasi tipiche Andamento clienti disalimentati: Interruzioni programmate per riparazione guasti, scollegamento gruppi elettrogeni Inizio emergenza Chiusura emergenza Ripresa del servizio mediante automatismi e manovre in telecomando dai Centri Operativi Intervento delle squadre e-distribuzione ed imprese sul campo per la riparazione dei guasti e/o l installazione di Gruppi Elettrogeni 10
11 Gestione emergenza: fasi tipiche Monitoraggio bollettini meteo e Protezione Civile Dichiarazione e gestione Allerta Rinforzo Turni di Reperibilità, Verifiche previste dai Piani Operativi di Emergenza, allerta imprese appaltatrici di DTR, informativa alle DTR limitrofe Dichiarazione e gestione Allarme Aumento del rinforzo dei Centri Operativi interessati eventuale allertamento personale in task-force Dichiarazione e gestione Emergenza I e II livello Attivazione della Postazione Assistenza Operativa, eventuale attivazione dei Postazione Unità Operativa e Unità Crisi di Zona, invio dichiarazione stato di emergenza alle DTR limitrofe Dichiarazione e gestione Crisi Attivazione della Unità di crisi di DTR e Unità di Crisi Nazionale, allertamento delle DTR a livello Nazionale, allertamento delle imprese a livello Nazionale. 11
12 Strumenti di supporto Un efficace gestione dell emergenza richiede inoltre la disponibilità di strumenti e dotazioni di supporto al processo decisionale e di comunicazione, oltre quelli (mezzi, infrastrutture, ecc.) necessari per il ripristino tecnico dell operatività: Sale operative h24 di monitoraggio degli eventi esterni, dello stato di funzionamento delle infrastrutture, del servizio erogato Servizio Batteria a supporto delle comunicazioni del management Sistemi di comunicazione ridondati Sala crisi e sala operativa gestione emergenze 12
13 Gestione Emergenza: attivazione Task Force Il presidio di Task Force è attivo h24 su scala regionale e nazionale e viene attivato nel caso di emergenze la cui gravità è tale da richiedere l intervento di ulteriori risorse a supporto di quelle del territorio colpito. La Task Force si articola come segue: mobilitazione di tutte le forze disponibili nell ambito della singola Regione con presidio h24 delle Unità Operative per Emergenze di grande impatto e/o prolungate intervento delle forze disponibili di altre Regioni coinvolgimento specifico personale di impresa dedicato alle emergenze Contratti nazionali per la fornitura di grandi quantità di gruppi elettrogeni 13
14 Gestione Emergenza: presidio della comunicazione I clienti possono ricevere informazioni sullo stato delle disalimentazioni e sui tempi di ripristino in vari modi: Comunicazione verso i clienti Rapporti con Istituzioni Sms al numero Grazie a questo servizio il cliente, attraverso il POD, può sapere se si è verificato un guasto, se è in corso un lavoro programmato o se è stato applicato il Piano di Emergenza per la Sicurezza del Sistema Elettrico (PESSE) Presidio Centrale Presidio Centrale Sala Controllo operativa h24 Presidio Tavoli Istituzionali Prefettura Protezione Civile Regionale Contatti continui con Sindaci Durante i periodi di emergenza, sul sito web di e-distribuzione PED è presente anche un servizio dedicato News Emergenze, tramite il quale è possibile aggiornare i Clienti circa l'evolversi delle disalimentazioni (per Provincia, Comune ecc.), pubblicare fotografie ecc. 14
15 Rapporti con le istituzioni Comunicazioni periodiche Annualmente o al primo insediamento, il Responsabile di Zona invierà comunicazione ai Sindaci dei Comuni di pertinenza contenente i propri recapiti telefonici (fisso e cellulare) ed i riferimenti diretti locali attivi in caso di emergenza. Esempio: estratto comunicazione Zona Mantova 15
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