ACCORDO DI PROGRAMMA

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1 Piano di Zona ACCORDO DI PROGRAMMA PREMESSO CHE: - la legge regionale 31 marzo 2006, n. 6 Sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale, in armonia con la legge 8 novembre 2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, riordina ed innova il sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali regionale, promuovendo i principi dell universalità, dell integrazione delle politiche e della sussidiarietà; - l articolo 24 della legge regionale 31 marzo 2006, n. 6, individua nel Piano di Zona (di seguito PdZ) lo strumento fondamentale per la definizione del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali del territorio di competenza dei Comuni associati negli Ambiti distrettuali e costituisce lo strumento principale di partecipazione degli attori sociali al sistema integrato; - la Regione, con deliberazione della Giunta regionale n. 458/2012, ha emanato Linee guida per la predisposizione del PdZ che: definiscono il PdZ come il piano regolatore del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali che individua gli obiettivi di tutte le attività svolte dal Servizio sociale dei Comuni (di seguito ) nel contesto dell Ambito distrettuale e dai soggetti pubblici e privati che operano sul territorio di riferimento; stabiliscono che è strategica la programmazione congiunta tra e Azienda per i Servizi Sanitari (di seguito ASS) di interventi e servizi che richiedono unitamente prestazioni sanitarie e azioni di protezione sociale in grado di garantire percorsi integrati per il benessere della persona, della famiglia e della comunità; determinano che la declinazione a livello operativo dei contenuti del PdZ triennale si realizzi tramite il Programma Attuativo Annuale (di seguito PAA), che rappresenta lo strumento attraverso il quale concretamente si attuano, per l anno di riferimento, le previsioni contenute nel PdZ, dettagliando e specificando gli obiettivi del PdZ e definendo la spesa sociale complessiva, sia quella riguardante gli interventi ed i servizi consolidati, sia quella relativa a nuove progettualità; DATO ATTO che il processo di elaborazione del PdZ si è sviluppato come indicato nella tabella a seguire:

2 Data Tipo di incontro Partecipanti Obiettivi dell incontro Decisioni assunte 15 marzo Riunione Servizio sociale dei Comuni () Distretto sociosanitario Lettura delle Linee guida regionali / 22 marzo Riunione Distretto sociosanitario Lettura delle Linee guida regionali / Responsabili del dell Ambito distrettuale n. 3.1 e dell Ambito distrettuale n. 3.2 Direttore generale Direttore sanitario 23 marzo Riunione Direttore amministrativo Coordinatore socio-sanitario Istituzione della cabina di regia / Direttore del Distretto sociosanitario n. 2 Responsabili dei Dipartimenti dell ASS Utilizzo dei tavoli di co-progettazione attivi anche per il percorso di pianificazione in atto 11 aprile Assemblea dei Sindaci Amministrazioni comunali ASS (Direttore generale, Direttore del Distretto sociosanitario, Coordinatore socio-sanitario) Dare il via al processo di pianificazione Delineare il percorso metodologico per la costruzione di PdZ e PAA, prendere visione degli obiettivi regionali e definire le finalità generali locali Definire tipologia e modalità di partecipazion e ai tavoli Stabilire i rapporti da tenere con le istituzioni del territorio Dal mese di giugno, svolgimento di tavoli di consultazione sul profilo di comunità aperti a tutta la popolazione Invio di specifici inviti alle associazioni individuate in collaborazione con le Amministrazioni comunali, ai sindacati, ai sindacati dei pensionati, alle cooperative con rapporti di collaborazione con il ed agli altri soggetti già impegnati nei tavoli di co-progettazione in atto, come da decisioni dell Assemblea dei Sindaci, alle parrocchie, agli asili nido, agli istituti scolastici Svolgimento di specifici tavoli di lavoro con i rappresentanti delle istituzioni la cui collaborazione è prevista dalla norma Approvazione delle seguenti finalità generali locali: dare supporto alle persone e alle famiglie che vivono situazioni di difficoltà e/o disagio legate all isolamento, alla povertà, alla deprivazione culturale, alla malattia, alla disabilità (obiettivi di cura, assistenza, tutela e inclusione sociale), in particolare agli adulti impegnati nella cura e nella presa in carico di minori ed anziani; prevenire l insorgere di problemi legati alla non autosufficienza, all isolamento, all emarginazione, alla povertà in particolare degli anziani e degli adulti inabili, facendo leva sulle risorse delle persone, delle famiglie e delle comunità locali (obiettivi di prevenzione); promuovere relazioni, reti sociali, solidarietà e cultura della responsabilità in particolare tra le nuove generazioni per fronteggiare l abbandono del territorio e la disgregazione del tessuto sociale (obiettivi di promozione).

3 Data Tipo di incontro Partecipanti Obiettivi dell incontro Decisioni assunte 24 aprile, 14 maggio, 30 maggio Riunione Distretto sociosanitario Redazione delle schede sociosanitarie per il PdZ / In occasione dei tavoli: 30 maggio Assemblea dei Sindaci Amministrazioni comunali ASS (Direttore generale, Direttore del Distretto sociosanitario, Coordinatore socio-sanitario) Definire i contenuti dei tavoli di consultazione, i tempi ed i luoghi del loro svolgimento - presentazione di elementi utili alla costruzione di un profilo di comunità finalizzato ad arricchire la lettura del territorio realizzata dal ed apertura di una fase di raccolta di informazioni, analisi, suggerimenti, buone prassi - presentazione dei tavoli di progettazione in atto - lancio di nuovi tavoli tematici e di progettazione e raccolta delle iscrizioni 31 maggio Riunione Dipartimento per le Dipendenze Redazione delle schede sociosanitarie per il PdZ / Presentare alcuni dati sulla situazione demografica, sociale ed economica del territorio 6 luglio 13 luglio 20 luglio A Dogna tavolo di consultazione per i Comuni di Chiusaforte, Dogna, Malborghetto- Valbruna, Pontebba, Resia e Tarvisio A Gemona del Friuli tavolo di consultazione per i Comuni di Artegna, Gemona del Friuli e Montenars A Venzone tavolo di consultazione per i Comuni di Bordano, Moggio Udinese, Osoppo, Resiutta, Trasaghis e Venzone Amministratori comunali Operatori del Cittadini Volontari Operatori di organizzazioni e servizi sanitari, educativi, scolastici, dell orientamento e della cooperazione sociale Raccogliere informazioni e punti di vista utili a descrivere i fenomeni e le dinamiche in atto Analizzare congiuntamente i bisogni della popolazione ed individuare prospettive di intervento a favore di bambini, ragazzi, giovani, adulti, anziani e dell intera comunità Presentare i tavoli di coprogettazione attivi e raccogliere le iscrizioni ai nuovi tavoli tematici e di coprogettazione / Lanciare una consultazione on line sul profilo di comunità

4 Data Tipo di incontro Partecipanti Obiettivi dell incontro 30 agosto Riunione Dipartimento di Prevenzione Redazione di una scheda sociosanitaria per il PdZ 5 Riunione Associazione Oncologica Alto Friuli (AOAF) Redazione di una scheda sociosanitaria per il PdZ 14 Riunione Distretto socio-sanitario Coordinamento socio-sanitario Redazione delle schede sociosanitarie per il PdZ Responsabile del dell Ambito distrettuale n. 3.1 e dell Ambito distrettuale n. 3.2 Direttore generale 17 Riunione della cabina di regia Direttore sanitario Direttore amministrativo Coordinatore socio-sanitario Presentazione e discussione delle schede contenenti gli obiettivi socio-sanitari del PdZ Direttori del Distretto sociosanitario n. 1 e del Distretto socio-sanitario n. 2 Responsabili dei Dipartimenti dell ASS Amministrazioni comunali 18 Riunione del Gruppo Ristretto dell Assemblea dei Sindaci Coordinatore socio-sanitario Direttore del Distretto sociosanitario n. 1 Presentazione e discussione delle schede contenenti gli obiettivi socio-sanitari del PdZ 20 Assemblea dei Sindaci Amministrazioni comunali ASS (Direttore generale, Direttore del Distretto sociosanitario, Coordinatore sociosanitario) Presentazione ai Comuni del percorso realizzato e delle schede contenenti gli obiettivi socio-sanitari, regionali e locali, per la loro discussione ed approvazione Sottoscrizione della pre-intesa fra Presidente e Direttore generale dell ASS sugli obiettivi socio-sanitari 24 Invio alla Regione della pre-intesa relativa al PdZ

5 Data Tipo di incontro Partecipanti Obiettivi dell incontro 27 Riunione Distretto socio-sanitario Dipartimenti aziendali Redazione delle schede sociosanitarie per il PAA (azioni di sistema) 1 ottobre Riunione 2 ottobre Riunione 3 ottobre Riunione Distretto socio-sanitario Dipartimenti aziendali Distretto socio-sanitario Dipartimenti aziendali Coordinamento socio-sanitario AOAF Redazione delle schede sociosanitarie per il PAA (area minori e famiglia, area anziani) Redazione delle schede sociosanitarie per il PAA (area disabilità) Redazione delle schede sociosanitarie per il PAA (area cure oncologiche e palliative) Responsabile del dell Ambito distrettuale n ottobre Riunione della cabina di regia allargata alla presidente dell Assemblea dei Sindaci Presidente dell Assemblea dei Sindaci dell Ambito distrettuale n.3.1 Direttore generale, Coordinatore socio-sanitario Presentazione e discussione delle schede contenenti gli obiettivi socio-sanitari del PAA Direttore del Distretto sociosanitario n. 1 Responsabili dei Dipartimenti dell ASS 18 ottobre Invio alla Regione della pre-intesa relativa al PAA 30 novembre Rilascio del parere di congruità da parte della Regione Amministrazioni comunali 18 dicembre Assemblea dei Sindaci ASS (Direttore generale, Direttore del Distretto sociosanitario, Coordinatore sociosanitario) Approvazione del PdZ Sottoscrizione dell atto di intesa 19 dicembre 2012 Invio alla Regione dell intesa relativa al PAA 8 febbraio 2013 Conferenza dei Servizi Soggetti istituzionali e non istituzionali coinvolti nella predisposizione del Piano di Zona Sottoscrizione dell Accordo di Programma o della dichiarazione di condivisione degli obiettivi perseguiti e di sostegno alle azioni in atto

6 VISTA l intesa sulla programmazione locale integrata in materia socio-sanitaria del PdZ e del PAA 2013, stipulata in data 18 dicembre 2012 tra l Assemblea dei Sindaci dell Ambito distrettuale n. 3.1 Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale, rappresentata dalla signora Nadia Campana, nella sua qualità di Presidente, e l Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 Alto Friuli, rappresentata dal dottor Beppino Colle, nella sua qualità di Direttore generale; VISTI i pareri espressi dalle seguenti rappresentanze territoriali delle associazioni e degli organismi di cui all'articolo 27, comma 3, lettere h), i), o), q), r), s), t) e u) - comma 6, art. 24, legge regionale 31 marzo 2006, n. 6: - Associazione Regionale Enti d Assistenza del Friuli Venezia Giulia; - Associazione Provinciale Confederazione Nazionale dell Artigianato - C.N.A. - Udine; Il Presidente dell Assemblea dei Sindaci dell Ambito distrettuale n. 3.1 Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale I Sindaci dei Comuni appartenenti all Ambito distrettuale n. 3.1 Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale : Artegna, Bordano, Chiusaforte, Dogna, Gemona del Friuli, Malborghetto-Valbruna, Moggio Udinese, Montenars, Osoppo, Pontebba, Resia, Resiutta, Tarvisio, Trasaghis e Venzone Il Direttore generale dell ASS n. 3 Alto Friuli Il Dirigente del Servizio Istruzione, Diritto allo Studio e Orientamento della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per il Centro Regionale di Orientamento dell Alto Friuli Il Presidente della Provincia di Udine I legali rappresentanti di: Asilo Nido Dindolando di Osoppo (Cooperativa Fiordaliso) Asilo Nido comunale Il cucciolo di Tarvisio (Cooperativa CODESS FVG) Asilo Nido comunale di Gemona del Friuli Rondinelle (Società cooperativa sociale Rondinelle ) Scuola dell infanzia paritaria Monsignor Castellani di Artegna (Associazione Crescere con i piccoli ) Scuola dell infanzia paritaria Padre Tarcisio Martina di Gemona del Friuli (Parrocchia di Santo Spirito di Ospedaletto/Gemona del Friuli) Scuola dell infanzia paritaria Santa Maria degli Angeli di Gemona del Friuli (Associazione Scuola Materna Santa Maria degli Angeli ) Scuola dell infanzia paritaria Regina Margherita di Moggio Udinese (Parrocchia di San Gallo Abate di Moggio Udinese) Scuola dell infanzia parrocchiale Suor Armanda Profili di Osoppo (Parrocchia di Santa Maria ad Nives di Osoppo) Istituto Comprensivo di Gemona del Friuli Accordo di programma per il Piano di Zona del Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale - pagina 6 di 12

7 Istituto Comprensivo di Trasaghis Scuola Primaria parificata e paritaria Santa Maria degli Angeli e Scuola Secondaria di secondo grado Santa Maria degli Angeli di Gemona del Friuli (Congregazione Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore) Istituto Statale d Istruzione Superiore Raimondo D Aronco di Gemona del Friuli Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Giuseppe Marchetti di Gemona del Friuli Liceo Scientifico Statale Luigi Magrini di Gemona del Friuli Istituto Omnicomprensivo di Tarvisio e, in quanto soggetti del Terzo settore che concorrono all attuazione degli obiettivi con risorse proprie, i legali rappresentanti di: Associazione Oncologica Alto Friuli Parrocchia di Santa Maria Assunta di Gemona del Friuli Aracon Cooperativa Sociale Onlus Cooperativa Sociale Co.S.M.O. S.C.S. convengono quanto segue: Art. 1 Oggetto 1. Con il presente accordo di programma è approvato il PdZ per il triennio quale strumento di programmazione del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali dell Ambito distrettuale n. 3.1 Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale. 2. Le premesse, il PdZ , comprensivo dei relativi allegati, e l intesa sulla programmazione locale integrata in materia socio-sanitaria del PdZ e del PAA 2013, allegati, costituiscono parte integrante e sostanziale del presente accordo e sono reperibili presso la sede del Servizio sociale dei Comuni. Art. 2 Finalità 1. I sottoscrittori del presente accordo, attraverso l integrazione delle rispettive competenze, si impegnano al raggiungimento degli obiettivi definiti nel PdZ e, in particolare, perseguono le seguenti finalità: - realizzare il PdZ consolidando il suo carattere di strumento fondamentale per la programmazione e per l organizzazione del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali a livello territoriale; Accordo di programma per il Piano di Zona del Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale - pagina 7 di 12

8 - rafforzare il sistema integrato di servizi alla persona nel territorio dell Ambito distrettuale n. 3.1 Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale ; - attuare quanto stabilito nel PdZ tramite la redazione, approvazione e la realizzazione annuale del PAA; - attuare una programmazione unitaria nelle aree socio-sanitarie, rafforzando il raccordo tra PdZ e programmazione distrettuale/aziendale in materia socio-sanitaria tramite il rinnovo annuale dell intesa sulla programmazione locale integrata in materia socio-sanitaria; - definire e utilizzare strumenti standard di previsione, rilevazione e lettura delle risorse umane, finanziarie e materiali impiegate da parte di tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione del sistema integrato locale dei servizi; - promuovere l integrazione delle politiche di welfare; - valorizzare le competenze e le reti di relazioni presenti nel territorio dell Ambito distrettuale. Art. 3 Soggetti aderenti 1. Possono aderire all accordo di programma tutti i soggetti istituzionali che hanno competenze nelle materie trattate dal PdZ ed i soggetti non istituzionali che ne condividono gli obiettivi. Art. 4 Collaborazione con i soggetti non istituzionali 1. Il sistema di governance del PdZ, come delineato nel Piano stesso, nel rispetto dei differenti ruoli e responsabilità, riconosce e valorizza il confronto e la collaborazione in un ottica di sussidiarietà, fra i soggetti istituzionali e le realtà sociali che operano sul territorio dell Ambito distrettuale. 2. I soggetti non istituzionali che condividono gli obiettivi del PdZ e collaborano al loro raggiungimento ma non sono in grado di definire in questa fase le modalità del proprio impegno e/o le risorse disponibili e non intendono pertanto aderire all accordo di programma, possono sottoscrivere una dichiarazione di condivisione degli obiettivi perseguiti e di sostegno alle azioni in atto, che costituisce un allegato dell accordo di programma stesso. Art. 5 Impegni dei sottoscrittori 1. I sottoscrittori si impegnano a perseguire gli obiettivi regionali e locali contenuti nel PdZ ed a realizzare gli interventi ed i servizi previsti secondo le modalità e i termini definiti nel Piano stesso e a declinarne e/o implementarne/adeguarne annualmente i contenuti attraverso il PAA. 2. La Provincia di Udine, con riferimento alle funzioni ed al ruolo riconosciutole dalla legge regionale 31 marzo 2006, n. 6 Sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale, agli specifici obiettivi programmatici regionali, nonché in coerenza con le linee strategiche dei locali PdZ, si propone di assumere gli impegni di seguito esplicitati. In relazione alle Politiche del Lavoro, il competente Servizio Lavoro, Collocamento e Formazione Professionale della Provincia assume l impegno di promuovere gli strumenti di re-inserimento lavorativo secondo una logica di attivazione che miri all autonomia della persona. Attraverso i 10 Centri per l Impiego e i 2 sportelli dislocati sul territorio provinciale, l azione del Servizio in parola, intende concretizzarsi in attività di: Accordo di programma per il Piano di Zona del Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale - pagina 8 di 12

9 - supporto tecnico informativo al, nel contesto dei tavoli locali in tema di lavoro, per la gestione di strategie volte al reinserimento e/o posizionamento sul mercato del lavoro dei soggetti svantaggiati, attraverso un analisi contestuale, svolta in collaborazione con l Osservatorio provinciale sul Mercato del Lavoro, utile ad individuare aree di sviluppo dell occupabilità, o ad evidenziare situazioni critiche con scarse prospettive di inserimento; - definizione e formalizzazione di modalità operative di raccordo tra CPI e, per favorire la trasmissione di informazioni relative alla casistica e/o a interventi in atto, perseguendo la realizzazione di un modello a sistema, che valorizzi l integrazione istituzionale; - supporto tecnico operativo al nella gestione di target specifici congiuntamente individuati, attraverso azioni di accoglienza, orientamento, consulenza in materia di strumenti di politica attiva del lavoro, definizione di percorsi di riqualificazione/qualificazione professionale, conoscenza del mercato del lavoro locale, in linea con gli standard nazionali delle prestazioni dei Centri per l Impiego; - supporto informativo e consulenza nella promozione di percorsi sperimentali di inclusione lavorativa per gruppi limitati di persone in condizioni di marginalità e svantaggio sociale segnalate dal, il cui numero massimo verrà concordato in sede operativa; - supporto tecnico formativo al, in linea con le modalità operative precedentemente indicate, finalizzato alla realizzazione di servizi sperimentali (ad esempio sportelli) e concordato con i singoli ambiti distrettuali. In relazione alle Politiche Sociali, in continuità con l azione di supporto che l Ente svolge da anni rispetto al consolidamento dei sistemi informativi territoriali ed al raccordo e messa in rete delle diverse realtà locali al fine di favorire il confronto e la diffusione di buone prassi, il Servizio Politiche Sociali della Provincia si impegna a: - ampliare il tavolo tecnico attivato da anni in relazione all attuazione del programma provinciale sperimentale sulla disabilità, formulato ai sensi degli artt della L.R. 41/1996, promuovendo un raccordo di area vasta tra gli Enti e i soggetti che operano nel campo della disabilità a livello provinciale e favorendo un confronto sui servizi esistenti e sulle loro prospettive di sviluppo, nonché sulle possibilità di valorizzazione delle competenze, risorse sociali e reti presenti sul territorio; - contribuire, coerentemente con il principio di sussidiarietà, al rafforzamento del ruolo sociale del terzo settore monitorando, con specifico riferimento ai processi di governance del sistema, l attuazione di forme di collaborazione attraverso strumenti giuridici alternativi all appalto, supportando gli Enti territoriali nell adozione delle procedure a tal fine previste e promuovendo le forme di incentivo disponibili; - affiancare i sistemi informativi sociali locali, in particolare rispetto alla costruzione e all aggiornamento del quadro conoscitivo del territorio, proseguendo l azione di supporto tecnico e metodologico tramite l Osservatorio Provinciale delle Politiche Sociali. Art. 6 Risorse del Piano di Zona 1. Sono risorse del PdZ tutti gli apporti in termini finanziari, strumentali e di personale messi a disposizione dai soggetti sottoscrittori del presente accordo secondo quanto delineato al punto 5 del Piano. 2. Le risorse del PdZ sono declinate annualmente e specificate nei PAA. 3. Le risorse del PAA sono individuate annualmente entro il mese di dicembre, per consentire l inserimento della quota di competenza dei singoli Comuni facenti parte della gestione associata nei rispettivi bilanci di previsione. 4. Il mancato o ridotto finanziamento dei diversi fondi statali, regionali e/o comunali che finanziano il sistema integrato di servizi e interventi sociali di cui al presente accordo comporterà la necessaria ridefinizione degli obiettivi individuati e delle risorse finanziarie previste per la realizzazione del PdZ. Accordo di programma per il Piano di Zona del Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale - pagina 9 di 12

10 Art. 7 Approvazione e modifiche del Programma attuativo annuale (PAA) 1. Il PAA è approvato e, qualora necessario, modificato con deliberazione dell Assemblea dei Sindaci di Ambito distrettuale. 2. Per quanto attiene alle attività socio-sanitarie contenute nel PAA il Presidente dell Assemblea dei Sindaci di Ambito distrettuale e il Direttore generale dell ASS stipulano apposita intesa. 3. Eventuali necessarie modifiche al PdZ e/o al PAA nelle parti relative alla programmazione sociosanitaria che comportino variazioni significative dei risultati attesi, nonché delle macroazioni programmate per il raggiungimento degli obiettivi regionali e locali, dovranno essere approvate dal Presidente dell Assemblea dei Sindaci dell Ambito distrettuale e dal Direttore generale dell ASS e inoltrate per il rinnovo del parere preventivo di congruità alla Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali della Regione. Nel caso in cui siano necessari aggiornamenti che non modifichino nella sostanza i risultati attesi, nonché le macroazioni programmate per il raggiungimento degli obiettivi regionali e locali, sarà sufficiente la condivisione con l ASS in sede di Assemblea dei Sindaci. Art. 8 Collegio di vigilanza La vigilanza sull esecuzione del presente Accordo di programma e degli eventuali interventi sostitutivi sono svolti dal Collegio di vigilanza, composto dai sottoindicati soggetti in rappresentanza di tutti i firmatari dell accordo, dei quali costituisce organo straordinario: - due Sindaci del locale Ambito distrettuale, non componenti del Gruppo ristretto dell Assemblea dei Sindaci, eletti dai rappresentanti comunali componenti della stessa Assemblea; - un rappresentante dell ASS n. 3 Alto Friuli, non coinvolto nella realizzazione del Piano. La ratifica delle nomine è demandata all Assemblea dei Sindaci dell Ambito distrettuale. Il Collegio, presieduto dal Presidente dell Assemblea dei Sindaci, o suo delegato, è supportato dall ufficio di direzione e di piano del Servizio sociale dei Comuni. Art. 9 Durata 1. Il presente accordo di programma ha durata e validità a partire dalla sua sottoscrizione e per tutto il periodo di vigenza del PdZ Art. 10 Pubblicazione 1. Il presente accordo sarà pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. 2. Tutta la documentazione relativa al PdZ è a disposizione dei soggetti sottoscrittori e degli altri soggetti aventi diritto secondo la normativa vigente presso gli uffici del Servizio sociale dei Comuni. Accordo di programma per il Piano di Zona del Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale - pagina 10 di 12

11 Letto, confermato e sottoscritto per accettazione Il Presidente dell Assemblea dei Sindaci dell Ambito distrettuale n. 3.1 Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale Il Sindaco del Comune di Artegna Il Sindaco del Comune di Bordano Il Sindaco del Comune di Chiusaforte Il Sindaco del Comune di Dogna Il Sindaco del Comune di Gemona del Friuli Il Sindaco del Comune di Malborghetto-Valbruna Il Sindaco del Comune di Moggio Udinese Il Sindaco del Comune di Montenars Il Sindaco del Comune di Osoppo Il Sindaco del Comune di Pontebba Il Sindaco del Comune di Resia Il Sindaco del Comune di Resiutta Il Sindaco del Comune di Tarvisio Il Sindaco del Comune di Trasaghis Il Sindaco del Comune di Venzone Il Direttore generale dell ASS n. 3 Alto Friuli Il Direttore del Servizio Istruzione, Università e Ricerca della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per il Centro Regionale di Orientamento dell Alto Friuli Il Presidente della Provincia di Udine I legali rappresentanti di: Asilo Nido Dindolando di Osoppo (Cooperativa Fiordaliso) Asilo Nido comunale Il cucciolo di Tarvisio (Cooperativa CODESS FVG) Asilo Nido comunale di Gemona del Friuli Rondinelle (Società cooperativa sociale Rondinelle ) Scuola dell infanzia paritaria Monsignor Castellani di Artegna (Associazione Crescere con i piccoli ) Scuola dell infanzia paritaria Padre Tarcisio Martina di Gemona del Friuli (Parrocchia di Santo Spirito di Ospedaletto/Gemona del Friuli) Accordo di programma per il Piano di Zona del Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale - pagina 11 di 12

12 Scuola dell infanzia paritaria Santa Maria degli Angeli di Gemona del Friuli (Associazione Scuola Materna Santa Maria degli Angeli ) Scuola dell infanzia paritaria Regina Margherita di Moggio Udinese (Parrocchia di San Gallo Abate di Moggio Udinese) Scuola dell infanzia parrocchiale Suor Armanda Profili di Osoppo (Parrocchia di Santa Maria ad Nives di Osoppo) Istituto Comprensivo di Gemona del Friuli Istituto Comprensivo di Trasaghis Scuola Primaria parificata e paritaria Santa Maria degli Angeli e Scuola Secondaria di secondo grado Santa Maria degli Angeli (Congregazione Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore) Istituto Statale d Istruzione Superiore Raimondo D Aronco di Gemona del Friuli Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Giuseppe Marchetti di Gemona del Friuli Liceo Scientifico Statale Luigi Magrini di Gemona del Friuli Istituto Omnicomprensivo di Tarvisio e, in quanto soggetti del Terzo settore che concorrono all attuazione degli obiettivi con risorse proprie, i legali rappresentanti di: Associazione Oncologica Alto Friuli Parrocchia di Santa Maria Assunta di Gemona del Friuli Aracon Cooperativa Sociale Onlus Cooperativa Sociale Co.S.M.O. S.C.S. Gemona del Friuli, Accordo di programma per il Piano di Zona del Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale - pagina 12 di 12

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