IL CONTROLLO COMPETENTE. A cura di Riccardo Foscarini FUNI, CATENE E ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO. Stralcio Modello Didattico
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1 TECNICA-MENTE FORMATO D. Lgs. n. 81/2008 D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 art. 15 comma 1, lett z, - artt. 36, 37 e 73 e Titolo IV Capo II coordinato al D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 e in applicazione agli obblighi di presenza e mantenimento dei contenuti dell All. V, parte II, par. 3.. e All. VI, par. 3.. del D.Lgs. 81/08 e delle condizioni di cui alle norme tecniche e di prodotto per la produzione e per il controllo. IL CONTROLLO COMPETENTE FUNI, CATENE E ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO A cura di Riccardo Foscarini Stralcio Modello Didattico
2 Indice Questo Corso Qualificato della durata di 8 ore è inserito nel Registro Nazionale AiFOS: Tecnica mente formato IL CONTROLLO COMPETENTE FUNI, CATENE E ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO
3 Argomenti che verranno trattati In questa lezione 1. Censimento delle attrezzature - Richiami Normativi e sanzioni 2. La fune - come nasce e cos è 3. Caratteristiche delle funi, formazioni e carichi di rottura 4. Stoccaggio e manipolazione delle funi 5. Elementi critici di sostituzione e esempi di deterioramento 6. Ancoraggi ed efficienza 7. Coefficienti di sicurezza generali 8. Norme tecniche per il controllo UNI ISO Controlli, la vita e le rotture a fatica delle funi 10. Indice di gravità combinata 11. Scelta, uso e controllo accessori di sollevamento 12. Le Catene 13. Brache in fibra 14. Altri accessori 15. Particolarità; I golfari 16. Particolarità: I sollevatori magneti 17. Strumenti operativi di controllo e registrazione
4 Scelta, uso e controllo degli accessori di sollevamento Censire e catalogare tutti gli accessori di Sollevamento Rendere disponibile l elenco, aggiornato e con l esito dei controlli, a tutto il personale autorizzato e formato all uso
5 Scelta, uso e controllo degli accessori di sollevamento La condizione normale di tutela è seguire quanto definito dal costruttore, ma tenendo in considerazione le seguenti indicazioni di esempio: Linee Guida UNI INAIL D.Lgs. 81/08 e 106/09 all. VI punto I mezzi di sollevamento e di trasporto devono essere scelti in modo da risultare appropriati, per quanto riguarda la sicurezza, alla natura, alla forma e al volume dei carichi al cui sollevamento e trasporto sono destinati, nonché alle condizioni d impiego con particolare riguardo alle fasi di avviamento e di arresto Le funi e le catene debbono essere sottoposte a controlli trimestrali in mancanza di specifica indicazione da parte del fabbricante. UNI ISO 4309 (relativamente al controllo delle funi) UNI ISO 2330 e 5057 (relativamente alle forche) UNI ISO 2328 (piastra porta forche ed accessori amovibili di presa con attacco ISO 2328). UNI ISO 4347 e UNI EN (relativamente alle catene, perni, giunzioni) UNI EN (brache piatte) e (brache tubolari) Brache in fibra chimica
6 Scelta, uso e controllo degli accessori di sollevamento Il Rapporto Tecnico UNI/TR 11705:2018, fornisce indicazioni relative ai metodi di controllo, il livello di periodicità e i requisiti del personale, per l esecuzione dei controlli dei seguenti accessori di sollevamento: - Brache di fune di acciaio. - Brache di fibra sintetica. - Brache di catena. - Grilli. - Ganci. - Golfari. - Attrezzature amovibili di presa del carico (Bilancini, Ganci a C, Staffe, Forche, Pinze, Pinze per lamiera, Sollevatori a depressione, Sollevatori magnetici, ecc.).
7 Scelta, uso e controllo degli accessori di sollevamento Attrezzature e Accessori di Sollevamento e la Direttiva Macchine
8 Scelta, uso e controllo degli accessori di sollevamento Attrezzature e Accessori di Sollevamento e la Direttiva Macchine Fac-Simile «CE» Bilancino Fac-Simile «Manuale di Istruzioni» Bilancino
9 Richiami normativi e sanzioni Art. 71, comma 8 c) Gli interventi di controllo di cui ai lettere a) e b) sono volti ad assicurare il buono stato di conservazione e l efficienza a fini di sicurezza delle attrezzature di lavoro e devono essere effettuati da persona competente. 9. I risultati dei controlli di cui al comma 8 devono essere riportati per iscritto e, almeno quelli relativi agli ultimi tre anni, devono essere conservati e tenuti a disposizione degli organi di vigilanza. 10. Qualora le attrezzature di lavoro di cui al comma 8 siano usate al di fuori della sede dell unità produttiva devono essere accompagnate da un documento attestante l esecuzione dell ultimo controllo con esito positivo.
10 FUNI DI ACCIAIO cosa sono? Le funi di acciaio sono dei componenti meccanici composti da molti elementi tra i quali abbiamo per esempio fili, trefoli e anima che sono mantenuti in posizione solamente per accostamento e destinate alla trasmissione di forza e movimento. Per tale motivo la fune di acciaio non è un materiale omogeneo. Il tipo di materiale utilizzato conferisce alla fune prestazioni necessarie all impiego designato. Gli elementi primari da cui sono formate le funi sono i seguenti: FILI l elemento costitutivo della fune d acciaio ed è ricavato mediante trafilatura della vergella. Il filo, destinato a particolari applicazioni, può essere successivamente zincato e a sua volta si divide in due tipologie : zincato ritrafilato oppure zincato a caldo TREFOLI l insieme di più fili disposti ad elica attorno ad un anima centrale, costituita da un filo metallico o di fibra tessile naturale o sintetica FUNE E' l'insieme di piu' trefoli disposti a corona attorno ad un'anima centrale che puo' essere dei seguenti tipi : 1) anima di fibra tessile naturale (sisal, manila, juta, ecc.) 2) anima di fibra sintetica (polipropilene,nylon,ecc.) 3) anima metallica (normalmente chiamata I.W.R.C.) 4) anima metallica plastificata
11 ANCORAGGI ED EFFICIENZA
12 NORMA TECNICA DI PRODOTTO PER IL CONTROLLO DELLE FUNI- UNI ISO 4309 La Norma UNI ISO 4309/84 riporta i seguenti criteri di verifica e sostituzione di una fune: verificare i punti di attacco ad entrambe le estremità della fune; verificare eventuali fili rotti dei trefoli; verificare tutte le parti della fune che possono essere soggette ad abrasioni (contatto con il materiale); verificare la parte interna della fune (corrosione e fatica) La sostituzione della fune deve avvenire in base a quanto segue (Norma UNI-ISO 4309/84): a) Natura e numero di fili rotti; b) Rottura dei fili metallici nel punto di attacco; c) Rottura dei trefoli; d) Diminuzione di elasticità; e) Grado di usura (esterna ed interna); f) Grado di corrosione (esterna ed interna); g) Deformazione; h) Deterioramento dovuto al calore o ad arco voltaico; i) Ritmo di incremento dell allungamento permanente. La norma ha subito varie modifiche fino alla attuale UNI ISO 4309:2018
13 LE ROTTURE A FATICA CRITERI D IMPIEGO Determinare in modo adeguato i limiti operativi della gru a ponte è la condizione necessaria per garantirne il corretto funzionamento e la completa rispondenza ai regimi di lavoro cui è destinata. La Norma ISO 4301 e la regola Tecnica FEM consentono di classificare i meccanismi delle gru in funzione delle condizioni di servizio. I parametri necessari per determinare i limiti di impiego della gru sono, oltre alla portata effettiva, lo stato di sollecitazione ed il tempo medio di funzionamento giornaliero durante le operazioni di sollevamento e di traslazione /scorrimento.
14 Un azione qualificante e innovativa ESERCITAZIONE Mettiamoci in gioco!!! Sperimentiamo e apprendiamo!
15 Scelta, uso e controllo degli accessori di sollevamento
16 Scelta, uso e controllo degli accessori di sollevamento Norma europea armonizzata relativamente alle brache in fibra chimica: EN1492-1(brache piatte) e (brache tubolari).
17 Scelta, uso e controllo degli accessori di sollevamento ELETTROMAGNETI E PINZE
18 Strumenti Operativi di controllo e registrazione REGISTRO DEI CONTROLLI CENSIMENTO e REGISTRO DEI CONTROLLI - ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO Data: Controlli di tipo visivo e diensionale del... Trimestre - colore.. Azienda:.. LEGENDA: parametro 1 - deformazioni parametro 2 - riduzione del diametro / spessore parametro 3 - allungamenti parametro 4 - corrosione parametro 5 - fili rotti, scalfiture, tagli, incisioni, abrasioni, scuciture Riduzione dei diametri / spessori: massimo 10% (che rappresenta il 100% di gravità) - Allungamenti: massimo 5% (che rappresenta il 100% di gravità) - Considerare sempre % e tempi di degrado (rispetto alle situazioni pregresse) oltre l'90 % di gravità combinata, valutato il contesto d'uso, potrebbe essere necessario predisporre lo scarto e/o la sostituzione a breve - oltre l'80 % di gravità sul singolo parametro, valutato il contesto d'uso, potrebbe essere necessario predisporre lo scarto e/o la sostituzione a breve - Giudizio di IDONEITÀ I = IDONEA N = NON IDONEA Note: Sostituzioni / riparazioni - incremento dei controlli Firma Addetto al Controllo Numero progressivo Braca tipo o accessorio tipo Tipologia / formazione / composizione / colore (se fascia) n. di tratti portanti e Lunghezza Portata utile in tiro verticale Massimo Kgf Diametro reale - d.ref / spessore in mm. Diametro / spessore misurato Lunghezza anello/maglia - riferimento Lunghezza anello/maglia misurata Par. 1 - % gravità Par. 2 - % gravità Par. 3 - % gravità Par. 4 - % gravità Par. 5 - % gravità % Gravità Combinata Sig.: Liviu Lucaci 1 Catena Grado 80 - Anello 75x139x17/ganci - con accorciatori cm , , , ,5 I sost. Antisgancio L.L. 2 golfare DIN M24 maschio anello 19, anello 90, , ,5 I.--. L.L. Nelle catene verificare sempre l'anello iniziale e i ganci terminali: l'anello o i ganci potrebbero essere gli elementi che determinano la portata massima (esempio: una braca in catena con due tratti del diametro 8 potrebbe avere la portata massima in tiro verticale di Kg. 4000, ma deve esserci un anello 90x160x23 - se c'è un anello con sezione inferiore tipo 75x135x19 la sua portata massima verticale sarà di 3150 kg., anche se terminalmente ci sono due ganci 29,5x86,3) - Verificare sempre quanto indicato sull'etichetta originale e quanto stampigliato o in rilievo sul componente metallico
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20 Grafica: Silvia Toselli
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