L ESPERIENZA DI RILEVAMENTO DELL AMIANTO IN EDIFICI PUBBLICI. Dr.ssa Antonella Campopiano

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1 L ESPERIENZA DI RILEVAMENTO DELL AMIANTO IN EDIFICI PUBBLICI Dr.ssa Antonella Campopiano Laboratorio Polveri e Fibre Dipartimento Igiene del Lavoro- ISPESL INTRODUZIONE Le straordinarie qualità tecniche dei prodotti contenenti amianto avevano determinato un diffusissimo e capillare impiego di tale minerale negli anni precedenti al Il maggiore impiego industriale dell amianto, a livello mondiale, è stato in combinazione con il cemento, per la realizzazione di una grande varietà di prodotti, come ad esempio condutture, lastre piane e corrugate. Altri impieghi significativi dell amianto sono stati la realizzazione di prodotti a base di asfalto o vinile per la pavimentazione, prodotti isolanti per le condutture e le caldaie, feltri per la costruzione di tetti, tessuti speciali, materiali di attrito, prodotti antincendio spruzzati ed isolanti elettrici. I materiali contenenti amianto possono costituire una fonte di inquinamento, a seconda se l amianto sia o meno saldamente legato all interno del materiale. I materiali in cemento-amianto sono un chiaro esempio di amianto inglobato all interno del prodotto e generalmente non costituiscono una significativa sorgente di inquinamento, fintanto che tali prodotti rimangono in buone condizioni. L impiego di amianto in prodotti antincendio spruzzati rappresenta invece un esempio di amianto non legato saldamente; questi, alla pari di altri prodotti friabili, possono facilmente rilasciare fibre nell ambiente. Malgrado la normativa italiana [1] abbia proibito l impiego e la produzione dell amianto e dei materiali che lo contengono, il rischio di esposizione a tale minerale permane tuttora, perché la maggior parte di questi materiali sono situati principalmente negli edifici pubblici e nelle scuole. MATERIALI CONTENENTI AMIANTO E noto che la contaminazione da amianto all interno di un edificio dipende dalla friabilità e dallo stato di degrado del materiale contenente amianto. Per materiale friabile si intende qualsiasi materiale contenente più dell uno per cento di amianto che può essere sbriciolato o ridotto in polvere con la sola pressione della mano, mentre per materiale compatto si intende qualsiasi materiale duro che può essere sbriciolato o ridotto in polvere solo con l impiego di attrezzi meccanici [2]. In Tabella 1 sono riportati i principali tipi di materiali contenenti amianto ed il loro potenziale di rilascio di fibre [3]. Tutti i ricoprimenti a spruzzo sono classificati come materiali ad elevata friabilità e possono contenere fino all 85% di amianto. Generalmente l amianto utilizzato era di tipo anfibolico unito a sostanze cementanti di origine sia inorganica, come cemento o gesso, che organica, come ad esempio le resine. Questo preparato veniva spruzzato direttamente sulle strutture portanti di acciaio, sul soffitto o sulle pareti. Poiché le superfici trattate con amianto a spruzzo sono facilmente danneggiabili, ogni piccola perturbazione può risultare importante per la diffusione delle fibre nell ambiente. Al contrario, prodotti in vinil-amianto, ampiamente utilizzati per la pavimentazione di edifici pubblici, scuole ed ospedali, non rilasciano fibre di amianto aerodisperse poiché queste sono strettamente inglobate nella matrice. Lo stato di conservazione del materiale è un altro fattore importante da considerare. L OMS riporta a tale proposito alcuni dati di riferimento per l inquinamento da amianto. In ambienti indoor dove è presente amianto legato a matrici non friabili, come il vinil-amianto o il cemento-amianto, e in buono stato di conservazione, la concentrazione di fibre aerodisperse riscontrate sono minori di 1f/L; negli ambienti dove è presente amianto legato a matrici friabili, le concentrazioni di fibre aerodisperse variano da meno di 1 f/l fino a superare anche le 10 f/l [4].

2 Per valutare il rischio per la salute, derivante da esposizione all amianto, è necessario effettuare indagini specifiche negli edifici, verificando la presenza e lo stato dei materiali contenenti amianto e, per verificare se è in atto una dispersione di fibre di amianto nell ambiente, effettuando campionamenti dell aria. Tipo di materiale Contenuto Rilascio di fibre Ricoprimenti a spruzzo e Fino all 85% circa di amianto Elevato potenziale rivestimenti isolanti (prevalentemente amosite spruzzata) In tele, filtri, imbottiture in genere al 100%. Elevato potenziale se i rivestimenti non Rivestimenti isolanti di tubazioni o Per altri rivestimenti in miscela al 6-10% sono ricoperti con strato sigillante caldaie con silicati di calcio uniforme e intatto. Funi, corde, tessuti In genere al 100% (crisotilo) Possibile Cartoni, carte e prodotti affini Solo crisotilo al 100% Possibile solo se sciolti o maneggiati Prodotti in amianto-cemento 10-15% di amianto (crisotilo e anfiboli) Possibile solo se abrasi, segati o deteriorati Prodotti bituminosi, mattonelle e Dallo 0,5 al 2% per mastici sigillanti e pavimenti vinilici, PVC e plastiche Improbabile adesivi, al % per mattonelle e rinforzate, vernici, mastici, sigillanti, Possibile solo se abrasi o tagliati pavimenti vinilici. stucchi, adesivi Tabella 1.Principali prodotti in amianto in edilizia EDIFICI CON COIBENTAZIONE IN AMIANTO SPRUZZATO E stato richiesto all Istituto di effettuare sopralluoghi per valutare lo stato di degrado di coibentazioni costituite da amianto spruzzato e la possibile dispersione di fibre di amianto negli ambienti. La coibentazione era composta da amosite e gesso, solo in un caso si trattava di una miscela di crisotilo e vermiculite. Vengono prima identificate le aree dove la coibentazione è maggiormente deteriorata, poi si effettuano i campionamenti di aria. Inoltre vengono raccolti, dopo il campionamento di aria, anche campioni di polveri depositate. I campioni massivi delle coibentazioni e quelli delle polveri depositate sono analizzati utilizzando sia la microscopia ottica in contrasto di fase (MOCF, microscopio LEICA) sia quella elettronica a scansione (SEM; microscopio LEO S 440). In Figura 1 è mostrato un fascio di amosite presente nell impasto della coibentazione di un edificio. counts (x1000) Si Au Mg O Fe Au energy (kev) Figura 1. Immagine SEM di un fascio di amosite presente nella coibentazione di un edificio e spettro a dispersione di energia dei raggi X. Il particolato aerodisperso è prelevato utilizzando filtri a membrana in policarbonato, di 25 mm di diametro e porosità pari a 0,8 µm, ad un flusso di 7-8 l/m per 6 ore. Le concentrazioni di fibre di amianto aerodisperse sono misurate analizzando le membrane di prelievo mediante SEM. L area di lettura di ciascun filtro è di 1 mm 2 e

3 l esame viene effettuato a 2000 ingrandimenti. Tutte le fibre rilevate nei campi di lettura e di dimensioni regolamentate sono sottoposte ad analisi degli elementi tramite spettroscopia X a dispersione di energia (EDS; modello LINK AN 10000). In Tabella 2 sono mostrate le concentrazioni massime di fibre di amianto aerodisperse riscontrate in ogni edificio investigato. Sono riportati inoltre i risultati delle indagini effettuate in due grandi edifici in cui l amianto spruzzato era stato in un caso incapsulato e nell altro confinato. Periodo Edifici investigati Campionamenti di aria Concentrazione massima di fibre di amianto aerodisperse (f/l) ,8 Amianto nella polvere depositata Non sempre presente ,8 presente ,2 presente ,0 presente Prodotto (localizzazione) Crisotilo e vermiculite spruzzato ed incapsulato (soffitto) Amosite e gesso spruzzato e confinato (soffitto) Amosite e gesso spruzzato (soffitto) Amosite e gesso spruzzato (soffitto) Tabella 2. Risultati delle indagini ambientali effettuate in edifici in cui era presente amianto spruzzato. In questi casi i controlli ambientali venivano effettuati ogni sei mesi e ogni volta che si verificava una perturbazione alla coibentazione dovuta a lavori di manutenzione o danni accidentali. Nonostante l amianto sia stato trattato, la dispersione è continuata a verificarsi soprattutto quando si creavano delle piccole fessurazioni. In questi casi si è intervenuto immediatamente con appropriati restauri ed i valori di concentrazione sono ritornati ad essere nella media. E interessante notare che, sebbene la concentrazione ambientale sia sempre al di sotto del valore limite previsto per gli ambienti indoor, nelle polveri raccolte si è riscontrata una quantità di fibre di amianto non trascurabile (Fig. 2), le stesse utilizzate nell impasto della coibentazione. Il problema più grande diventa la risospensione di tali fibre nell ambiente, infatti spesso si è riscontrata la presenza di amianto aerodisperso anche in uffici dove la coibentazione era assente e distanti dalle aree in cui questa era presente. Figura 2. Fibre di amosite riscontrate nella polvere depositata.

4 Laddove non era stata programmata in tempi brevi una bonifica volta ad eliminare totalmente l amianto all interno dell edificio, sono stati consigliati alcuni provvedimenti da prendere con urgenza, tra i quali la necessità di mantenere puliti tutti i locali per ridurre al minimo i livelli di polverosità, di eseguire le pulizie utilizzando panni umidi o un aspirapolvere munito di filtro assoluto per impedire che la polvere venga risospesa in atmosfera, di non utilizzare scope, spazzole o panni asciutti. Inoltre i responsabili preposti alla sicurezza devono controllare continuamente lo stato di conservazione del materiale ed effettuare monitoraggi dell aria all interno dell edificio. Se vengono notate crepe o rotture è necessario intervenire immediatamente con appropriati restauri utilizzando idonei materiali incapsulanti. EDIFICI CON MATERIALI CONTENENTI AMIANTO IN MATRICE COMPATTA: SCUOLE L Istituto ha effettuato, in diverse regioni d Italia, indagini ambientali in 59 scuole medie inferiori e superiori allo scopo di valutare il rischio per gli studenti ed il personale scolastico correlato alla presenza di amianto. La maggioranza delle scuole sono state costruite prima del 1980, ovvero nel periodo in cui è stata massima la produzione e l utilizzazione dell amianto. La maggior parte delle scuole aveva i pavimenti ricoperti con piastrelle in vinil-amianto e pannelli in cementoamianto usati come tramezzi e soffitti. Le analisi dei campioni in massa, effettuate con la MOCF e la SEM dotata di EDS, hanno confermato la presenza delle sole fibre di crisotilo nelle piastrelle di vini-amianto, mentre i prodotti in cemento-amianto contenevano anche gli anfiboli (Fig. 2). Per quanto concerne l esterno degli edifici, i prodotti in cemento-amianto sono stati trovati sui tetti e sulle facciate. Figura 2. Crisotilo e crocidolite presente in un tramezzo in cemento-amianto osservato in MOCF. La Tabella 3 riporta il numero delle scuole investigate, i campionamenti effettuati in ciascun anno, i prodotti contenenti amianto individuati nelle scuole e la loro localizzazione. L 83% delle concentrazioni misurate di fibre aerodisperse di amianto sono state inferiori al limite di rilevabilità, ovvero al limite sotto il quale, per una distribuzione di Poisson, con il 95% di probabilità, si trova la reale concentrazione quando non viene individuata alcuna fibra nel corso dell analisi al SEM [5]. Le concentrazioni di amianto aerodisperso sono risultate maggiori di 0,4 f/l nel 17% delle misurazioni eseguite nelle scuole, come mostrato in Figura 3, la quale riassume i risultati dei campionamenti di aria effettuati. I dati ottenuti dalle nostre indagini mostrano che, in presenza di pavimenti vinilici, la dispersione di fibre di amianto era trascurabile anche quando il pavimento era molto deteriorato. Anche in presenza di lastre in cemento-amianto utilizzate come coperture, le concentrazioni di fibre aerodisperse erano al disotto del limite di rilevabilità sia se le lastre erano in buono stato di conservazione sia se presentavano evidenti rotture. Al contrario, se nell edificio erano presenti pannelli di cemento-amianto, utilizzati o come tramezzi o come soffitti, i valori di fibre di amianto aerodisperse potevano aumentare fino a superare la soglia di 0,4 f/l. Le concentrazioni riportate in tabella che

5 risultano essere maggiori di tale valore si riferiscono proprio a questo tipo di materiali. Un esempio di fibre aerodispersa di crisotilo è mostrata in figura 4. Il 3% delle misure effettuate nelle scuole da noi investigate hanno mostrato concentrazioni maggiori 2 f/l, limite stabilito dalla normativa al di sotto del quale il locale può essere rioccupato dopo la rimozione dell amianto. Questi casi corrispondevano ad aree in cui i materiali contenenti amianto erano molto deteriorati o erano continuamente sottoposti a sollecitazioni. Anno Scuole investigate Campionamenti di aria Concentrazione massima di fibre di amianto aerodisperse (f/l) Campioni in massa Campioni in massa con amianto , , , , , Prodotto (localizzazione) mattonelle di vinil-amianto (pavimenti) mattonelle di vinil-amianto (pavimenti) cemento-amianto (tetti) cemento-amianto (muri) mattonelle di vinil-amianto (pavimenti) cemento-amianto (muri) cemento-amianto (muri, soffitti, tetti) , , , , , ,7 4 4 mattonelle di vinil-amianto (pavimenti) cemento-amianto (tetti) cemento-amianto (muri) cemento-amianto (muri, soffitti, tetti) cemento-amianto (muri, soffitti, tetti) cemento-amianto (muri, soffitti, tetti cemento-amianto (muri, soffitti, tetti) Tabella 3. Risultati delle indagini ambientali effettuate in edifici in cui era presente amianto in matrice compatta. 83% 3% 14% Figura 3. Distribuzione percentuale delle concentrazioni di fibre aerodisperse di amianto, c (f/l), misurate dal 1992 al 2002 negli edifici scolastici. Il colore bianco è relativo a c < 0,4 f/l, il colore grigio chiaro 0,4 f/l< c < 2 f/l ed il grigio scuro a c > 2 f/l.

6 In tali situazioni, devono essere adottate particolari misure di prevenzione ed eseguiti interventi per il ripristino delle condizioni di sicurezza, scegliendo quale dei tre metodi di bonifica è preferibile impiegare per ridurre la concentrazione di fibre aerodisperse di amianto. Nelle scuole con le minori concentrazioni di amianto aerodisperso, i presidi o i loro rappresentanti erano ben consapevoli dei pericoli derivanti da tale minerale ed avevano predisposto programmi di prevenzione che includevano tra l altro: comunicazione al personale della presenza e localizzazione dei materiali contenenti amianto; formazione del personale e degli studenti sui rischi derivanti dall esposizione all amianto e sulle corrette procedure comportamentali; interventi per prevenire il danneggiamento di tali materiali o per ripararli se danneggiati. counts (x1000) Mg Si O Au Ca Au energy (kev) Figura 4. Fibra di crisotilo aerodispersa e spettro EDS. CONCLUSIONI Nel caso di amianto friabile ogni piccola perturbazione può risultare importante per la diffusione delle fibre nell ambiente. I possibili danneggiamenti possono derivare da attività di manutenzione, da infiltrazioni di acqua, da spostamenti di aria causati da condizionatori o ventilatori, da vibrazioni prodotte dall attività lavorativa, da eventi accidentali conseguenti alle attività degli occupanti oppure da deliberati atti vandalici. Anche nei casi in cui l amianto sia stato trattato tramite incapsulante, una dispersione lenta di fibre continuava a verificarsi. In questi casi l unica soluzione è la rimozione dell amianto. Se l amianto è in matrice compatta la dispersione di fibre è molto rara, si sono trovate delle dispersioni solo in casi in cui il materiale presentava un forte deterioramento e la richiesta di intervento (indagine ambientale e bonifica) era risultata tardiva per una sottovalutazione del reale problema. Dopo ulteriori azioni di bonifica i suddetti valori di concentrazione sono stati drasticamente abbattuti. L esperienza acquisita suggerisce che l impatto sanitario conseguente alla presenza dell amianto può essere ridotto qualora i dirigenti preposti alla sicurezza siano ben consapevoli sui rischi connessi alla presenza di tale minerale ed adottino un programma di prevenzione che includa tra l altro: la comunicazione al personale dell ubicazione dei materiali contenenti amianto, lo svolgimento di corsi informativi sui rischi dell esposizione all amianto e sulle corrette procedure comportamentali, l esecuzione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. E fortemente raccomandato, anche quando il danno è di modesta entità o assente, intraprendere le opportune iniziative di controllo, predisporre una sorveglianza periodica, evitare, per quanto possibile, interventi non controllati sui materiali e misurare periodicamente il rilascio di fibre di amianto. BIBLIOGRAFIA 1. Legge n. 257 del 27 marzo Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale, Serie generale, n. 87, del 13/4/ Environmental Protection Agency: Terms of Environment. EPA 175-B Washington, DC (1998).

7 3. Decreto del Ministro della Sanità 6 settembre Normative e metodologie tecniche di applicazione dell art. 6, comma 3, e dell art. 12, comma 2, della legge 27 marzo 1992, n. 257, relativa alla cessazione dell impiego dell amianto. Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale, Serie generale, n. 288, del 10/12/ WORLD HEALTH ORGANIZATION Asbestos. Air quality guidelines for Europe. Geneva: , WHO, VDI 3492 Part 1, Measurement of Inorganic Fibrous Particles in Ambient Air Scanning Electron Microscopy Method. Verein Deutscher Ingenieure, Düsseldorf, 1991

8 L esperienza di rilevamento dell amianto in edifici pubblici Antonella Campopiano Laboratorio Polveri e Fibre, Dipartimento Igiene del Lavoro, ISPESL, Monte Porzio Catone, Roma

9 CLASSIFICAZIONE DEI MINERALI DI AMIANTO AMIANTO SERPENTINI ANFIBOLI Crisotilo Mg 3 Si 2 O 5 (OH) 4 Ortorombico Monoclino Antofillite (Mg, Fe) 7 Si 8 O 22 (OH) 2 Amosite (Mg, Fe) 7 Si 8 O 22 (OH) 2 Crocidolite Na 2 Fe 5 Si 8 O 22 (OH) 2 Tremolite Ca 2 Mg 5 Si 8 O 22 (OH) 4

10 Le straordinarie proprietà dell amianto come fibra di rinforzo e materiale per isolamento termico ed acustico, ne hanno favorito un notevole impiego soprattutto nell edilizia Dov è stato impiegato l amianto Si stima che in Italia dal 1984 al 1988 siano stati impiegati più di 3 milioni di tonnellate di prodotti in cemento-amianto e 800 tonnellate di amianto spruzzato.

11 Classificazione dei materiali contenenti amianto I materiali contenenti amianto presenti negli edifici possono essere divisi in tre grandi categorie: Materiali che rivestono superfici applicati a spruzzo Rivestimenti isolanti di tubi e caldaie Miscellanea di altri materiali comprendente pannelli ad alta densità (cemento-amianto), pannelli a bassa densità (cartoni) e prodotti tessili. La semplice presenza di amianto in un edificio non implica di per sé un pericolo per la salute degli occupanti; perché ciò si verifichi è necessario che si realizzi la condizione di rilascio di fibre respirabili nell ambiente. (diametro 3µm, lunghezza > 5µm, lunghezza/diametro > 3) L entità del rilascio dipende: dall integrità del materiale dalla friabilità del materiale.

12 Si definiscono materiali Friabili : materiali che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere con la semplice pressione manuale. (definizione proposta dall EPA nel 1982) Compatti: materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l impiego di attrezzi meccanici (dischi abrasivi, frese, trapani )

13 Tipo di materiale Ricoprimenti a spruzzo e rivestimenti isolanti Rivestimenti isolanti di tubazioni o caldaie Contenuto Fino all 85% di amianto (prevelentemente amosite spruzzata su strutture portanti di acciaio) Crisotilo e anfiboli. In tele, filtri, imbottiture in genere al 100%. Per altri rivestimenti in miscela al 6-10% con silicati di calcio. Rilascio di fibre Elevato potenziale Elevato potenziale se non sono ricoperti con strato sigillante uniforme ed intatto Funi, corde, tessuti Cartoni, carte e prodotti affini In genere solo crisotilo al 100% Solo crisotilo al 100% Possibile Possono rilasciare fibre solo se sciolti o maneggiati

14 Tipo di materiale Prodotti in amiantocemento Prodotti bituminosi, mattonelle viniliche, ricoprimenti e vernici, mastici, sigillanti, stucchi adesivi contenenti amianto Contenuto In genere crisotilo al 10-15%. Crocidolite e amosite si ritrovano in alcuni tipi di tubi e di lastre. Dallo 0,5 al 2% per mastici, sigillanti, adesivi, al 10-15% per mattonelle viniliche e pavimenti vinilici. Rilascio di fibre Possono rilasciare fibre se abrasi, segati, perforati o spazzolati, oppure deteriorati. Improbabile rilascio di fibre durante l uso normale. Possibilità di rilascio di fibre solo se tagliati, abrasi o perforati.

15 Valutazione del rischio Gli elementi che concorrono alla valutazione sono: Ispezione visiva ha lo scopo di definire: il tipo e le condizioni del materiale i fattori che possono determinare un futuro danneggiamento o degrado i fattori che influenzano la diffusione di fibre e l esposizione degli individui

16 monitoraggio ambientale riduce la variabilità del giudizio soggettivo di chi conduce l ispezione visiva ma non è un elemento che può consentire da solo di valutare il rischio, poiché fornisce informazioni solo sulla situazione esistente al momento del campionamento (il rilascio di fibre può variare notevolmente in relazione al comportamento degli occupanti ad es. per interventi manutentivi) Possibile situazione di inquinamento 2 f/l misurate in SEM 20 f/l misurate in MOCF

17 Valutazione materiali contenenti amianto Materiali integri non suscettibili di danneggiamento Materiali integri suscettibili di danneggiamento Materiali danneggiati Eliminazione delle cause Programma di controllo e manutenzione dei materiali contenenti amianto in sede Area non estesa Restauro ed eliminazione delle cause Programma di controllo e manutenzione Area estesa Bonifica

18 Metodi di bonifica Rimozione Incapsulamento Confinamento Programma di controllo e manutenzione

19 VANTAGGI Elimina l amianto Non occorre un programma di controllo e manutenzione RIMOZIONE INCONVENIENTI Alto rischio di contaminazione per interventi scorretti Alto rischio per i lavoratori addetti Occorre un materiale sostitutivo Produzione di rifiuti tossici INDICAZIONI Può essere attuata in quasi tutte le circostanze E indicata in condizioni di grave ed esteso degrado del materiale

20 INCAPSULAMENTO (Trattamento dell amianto con prodotti penetranti o ricoprenti le cui caratteristiche prestazionali sono descritte nel DM del 20/8/99) VANTAGGI Riduce il rilascio di fibre Costo minore rispetto alla rimozione Non occorre un materiale sostitutivo Non si producono rifiuti tossici INCONVENIENTI L amianto rimane e potrebbe risultare necessario rimuoverlo in un tempo successivo Rischio di distacco per l aumento di peso del rivestimento Occorre attuare un programma di controllo e manutenzione Può essere necessario ripetere l intervento INDICAZIONI Materiali poco deteriorati Richiede cautele specifiche

21 VANTAGGI Riduce il rilascio di fibre all esterno della barriera Costo minore rispetto alla rimozione Non occorre un materiale sostitutivo Non si producono rifiuti tossici CONFINAMENTO (installazione di una barriera a tenuta che separi l amianto dalle aree occupate dell edificio) INCONVENIENTI L amianto rimane e potrebbe risultare necessario rimuoverlo in un tempo successivo Il rilascio di fibre continua all interno del confinamento Occorre attuare un programma di controllo e manutenzione la barriera deve essere mantenuta in buone condizioni INDICAZIONI Materiali facilmente accessibili Amianto localizzato in aree circoscritte se non è necessario accedere nello spazio confinato

22 EDIFICI CON COIBENTAZIONE IN AMIANTO SPRUZZATO L amianto utilizzato era di tipo anfibolico (amosite) unito a sostanze cementanti (gesso). Questo preparato veniva spruzzato direttamente sulle strutture portanti di acciaio, sul soffitto o sulle pareti. Poiché le superfici trattate con amianto a spruzzo sono facilmente danneggiabili, ogni piccola perturbazione può risultare importante per la diffusione delle fibre nell ambiente. 3 Si Au counts (x1000) Mg O Fe Au energy (kev)

23 Immagini SEM della miscela spruzzata di crisotilo e vermiculite Prima dell incapsulamento 3 counts (x1000) 2 1 Si Mg O Al Au K Ca Fe Au energy (kev) Dopo l incapsulamento

24 Perché incapsularlo? L edificio presentava una coibentazione dei soffitti e delle travature orizzontali di acciaio con una miscela di amianto e vermiculite spruzzata a vista. il materiale coibente non era molto friabile e l aumento del peso strutturale dovuto all incapsulante non aggravava la tendenza del materiale a staccarsi dal substrato; non vi erano possibilità di infiltrazioni d acqua con il pericolo di formare internamente delle raccolte che ne appesantivano la struttura; si trattava di una coibentazione difficilmente accessibile

25 Periodo Edifici investigati Campionamenti di aria C max (f/l) Amianto polvere depositata Prodotto (localizzazione) ,8 Non sempre presente Crisotilo e vermiculite spruzzato ed incapsulato (soffitto) ,8 Presente Amosite e gesso spruzzato e confinato (soffitto) ,2 Presente Amosite e gesso spruzzato (soffitto) ,0 Presente Amosite e gesso spruzzato (soffitto)

26 Sebbene la concentrazione ambientale sia sempre al di sotto del valore limite per gli ambienti indoor, nelle polveri raccolte si è riscontrata una quantità non trascurabile di fibre di amianto, le stesse utilizzate nell impasto. In questi casi il problema più grande è la risospensione di tali fibre nell ambiente, come conferma la presenza di fibre aerodisperse rilevate anche nelle aree dove la coibentazione era assente.

27 E da tener presente che un campionamento di aria fornisce il numero di fibre aerodisperse nel momento in cui il campionamento è effettuato, senza dare informazioni riguardo ad eventuali rilasci di fibre antecedenti. Durante le nostre indagini associamo sempre al campionamento di aria anche il prelievo delle polveri sedimentate che forniscono una prima indicazione su ciò che è avvenuto in passato. L elevata quantità di fibre di amianto riscontrata in alcuni campioni di polvere raccolta testimoniano il verificarsi di un lento e continuo rilascio di amianto dal materiale.

28 Laddove non era stata programmata in tempi brevi una bonifica volta ad eliminare totalmente l amianto all interno dell edificio, sono stati consigliati alcuni provvedimenti da prendere con urgenza necessità di mantenere puliti tutti i locali per ridurre al minimo i livelli di polverosità di eseguire le pulizie utilizzando panni umidi o un aspirapolvere munito di filtro assoluto per impedire che la polvere venga risospesa in atmosfera di non utilizzare scope, spazzole o panni asciutti

29 I responsabili preposti alla sicurezza devono controllare continuamente lo stato di conservazione del materiale ed effettuare monitoraggi dell aria all interno dell edificio. Se vengono notate crepe o rotture è necessario intervenire immediatamente con appropriati restauri utilizzando idonei materiali incapsulanti. Quando la dispersione di fibre continua a verificarsi nel tempo, la soluzione più idonea è la rimozione dell amianto dall edificio.

30 EDIFICI CON MATERIALI CONTENENTI AMIANTO IN MATRICE COMPATTA: SCUOLE L ISPESL ha effettuato dal 1992 al 2002 numerose indagini ambientali in 59 scuole in diverse regioni d Italia. La maggioranza delle scuole sono state costruite prima del 1980, ovvero nel periodo in cui è stata massima la produzione e l utilizzazione dell amianto. Le scuole avevano pavimenti in vinilamianto e pannelli in cemento-amianto usati come tramezzi e coperture.

31 MOCF Crisotilo presente nelle mattonelle viniliche 6 counts (x1000) Mg O Si Au Au SEM con spettro EDS energy (kev)

32 MOCF copertura in cemento-amianto SEM

33 Anno Scuole investigate Campionamenti di aria Concentrazione massima di fibre di amianto aerodisperse (f/l) Campioni in massa Campioni in massa con amianto Prodotto (localizzazione) , vinil-amianto (pavimenti) , vinil-amianto (pavimenti) cemento-amianto (tetti) , cemento-amianto (muri) , vinil-amianto (pavimenti) cemento-amianto (muri) , cemento-amianto (muri, soffitti, tetti) , vinil-amianto (pavimenti) cemento-amianto (tetti) ,0 9 2 cemento-amianto (muri) ,4 8 2 cemento-amianto (muri, soffitti, tetti) ,4 2 2 cemento-amianto (muri, soffitti, tetti) ,4 6 6 cemento-amianto (muri, soffitti, tetti) ,7 4 4 cemento-amianto (muri, soffitti, tetti)

34 L 83% delle concentrazioni misurate di fibre aerodisperse di amianto sono state inferiori al limite di rilevabilità, ovvero al limite sotto il quale, per una distribuzione di Poisson, con il 95% di probabilità, si trova la reale concentrazione quando non viene individuata alcuna fibra nel corso dell analisi al SEM. C < 0,4 f/l 83% 3% 14% 0,4 < C < 2 f/l C > 2 f/l Le concentrazioni di amianto aerodisperso sono risultate maggiori di 0,4 f/l nel 17% delle misurazioni eseguite nelle scuole.

35 In presenza di pavimenti vinilici, la dispersione di fibre di amianto era trascurabile anche quando il pavimento era molto deteriorato. Anche in presenza di lastre in cemento-amianto utilizzate come coperture, le concentrazioni di fibre aerodisperse erano al disotto del limite di rilevabilità sia se le lastre erano in buono stato di conservazione sia se presentavano evidenti rotture. Al contrario, se nell edificio erano presenti pannelli di cemento-amianto, utilizzati o come tramezzi o come soffitti, i valori di fibre di amianto aerodisperse potevano aumentare fino a superare la soglia di 0,4 f/l.

36 Il 3% delle misure effettuate nelle scuole da noi investigate hanno mostrato concentrazioni maggiori 2 f/l. Questi casi corrispondevano ad aree in cui i materiali contenenti amianto erano molto deteriorati e la richiesta di intervento (indagine ambientale e bonifica) era risultata tardiva per una sottovalutazione del reale problema. In tali situazioni, devono essere adottate particolari misure di prevenzione ed eseguiti interventi per il ripristino delle condizioni di sicurezza, scegliendo quale dei tre metodi di bonifica è preferibile impiegare per ridurre la concentrazione di fibre aerodisperse di amianto

37 Nelle scuole con le minori concentrazioni di amianto aerodisperso, i presidi o i loro rappresentanti erano ben consapevoli dei pericoli derivanti da tale minerale ed avevano predisposto programmi di prevenzione che includevano tra l altro: comunicazione al personale della presenza e localizzazione dei materiali contenenti amianto; formazione del personale e degli studenti sui rischi derivanti dall esposizione all amianto e sulle corrette procedure comportamentali; interventi per prevenire il danneggiamento di tali materiali o per ripararli se danneggiati.

38 Come stabilito dalla Decisione del Consiglio delle Comunità Europee del 19 dicembre 2002, punto Rifiuti di amianto D.M. 13 marzo 2003 Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica (Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio) i RCA individuati con il codice (materiali da costruzione contenenti amianto) in particolare, da materiali edili contenti amianto in matrici cementizie o resinoidi, possono essere smaltiti in discarica per rifiuti non pericolosi senza essere sottoposti a prove. Criteri di ammissibilità a discariche per rifiuti non pericolosi per i RCA Contenuto di amianto (% in peso) 30 Densità apparente (g/cm 3 ) > 2 Densità relativa (%) > 50 Indice di rilascio < 0,6

39 Categoria e/o attività generatrice di rifiuti R.C.A. Discarica di destinazione per rifiuti Codice CER) Materiali da costruzione Materiali edili contenenti amianto legato in matrice cementizia o resinoide Non pericolosi Attrezzature e mezzi di protezione individuale Dispositivi di protezione individuali e attrezzature utilizzate per bonifica di amianto contaminati da amianto Seguono la categoria del rifiuto Freni Materiali di attrito Pericolosi Pannelli contenenti amianto Coppelle contenenti amianto Carte e cartoni Tessili in amianto Materiali isolanti Materiali spruzzati Pericolosi Stucchi, smalti, bitumi, colle Guarnizioni Altri materiali isolanti contenenti amianto Contenitori a pressione Contenitori a pressione contenenti amianto Pericolosi Apparecchiature fuori uso contenenti amianto Apparecchiature fuori uso contenenti amianto Pericolosi

40 Categoria e/o attività generatrice di rifiuti R.C.A. Discarica di destinazione per rifiuti Codice CER) Materiali incoerenti contenenti amianto, da bonifiche, anche di impianti produttivi dismessi: Rifiuti da fabbricazione di amianto cemento Polverini Fanghi Pericolosi Spazzatura Sfridi spezzoni Rifiuti da processi chimici alogeni Rifiuti da processi elettrolitici contenenti amianto Pericolosi Rifiuti di processi chimici inorganici Rifiuti della lavorazione dell amianto Pericolosi Materiali ottenuti da trattamenti Materiali ottenuti da trattamenti di RCA stabilizzati con indice di rilascio < 0,6 Materiali ottenuti da trattamenti di RCA stabilizzati con indice di rilascio 0,6 Non Pericolosi Ministero dell ambiente di concerto con Ministero della salute e il Ministero delle attività produttive (Disciplinari tecnici della Commissione amianto ai sensi dell art.5 della Legge 257 del 27/03/92)

41 MATERIALE CONTENUTO DI AMIANTO IN PESO % DENSITA' ASSOLUTA CALCOLATA (g/cm3) Tessuti con amianto indumenti, coperte ignifughe, feltri, tappeti, corde, cordini, funi, filati Tessuti con amianto tubi, nastri Carta e cartoni in amianto cartone pressato, carta e cartone isolante per basse e alte temperature Cartoni in mica e amianto Rondelle e guarnizioni isolanti in amianto Coppelle e materiali compositi isolanti in amianto Materiali spruzzati e compositi amianto spruzzato Feltri in amianto Materiali spruzzati e compositi Cementi isolanti

42 MATERIALE % IN PESO DI AMIANTO TOTALE (massimo) DENSITA' ASSOLUTA CALCOLATA (g/cm 3 ) Cemento amianto: ondulati, pannelli, coperture, pareti Cemento amianto: tubi Materiali plastici pavimenti in vinile amianto Materiali in asfalto/amianto Materiali d'attrito con amianto Stucchi con amianto Adesivi con amianto Mastici con amianto Pannelli con amianto pannelli in magnesia amianto Pannelli con amianto pannelli in silicato di calcio amianto

43 FIBRE NATURALI ARTIFICIALI INORGANICHE ORGANICHE INORGANICHE ORGANICHE Amianti Zeoliti Wollastonite Sepiolite Cotone Lana Jiuta Lino Canapa Cellulosa Vetro Roccia Ceramiche Scorie Silicato Ca Carburo Si Carbonio Nylon Rayon Poliacrilonitrile Polivinilalcool Polietilene Polipropilene Aramidiche

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