COMITATO NAZIONALE PER LA GESTIONE DELLA DIRETTIVA 2003/87/CE E PER IL KYOTO

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1 COMITATO NAZIONALE PER LA GESTIONE DELLA DIRETTIVA 2003/87/CE E PER IL SUPPORTO NELLA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTO DEL PROTOCOLLO DI KYOTO Relazione ai Ministri dell economia, dell ambiente e della tutela del territorio e del mare, e dello sviluppo economico sulle risorse necessarie per la Riserva Nuovi Entranti della Decisione di assegnazione delle quote di CO2 per il periodo , approvata ai sensi di quanto stabilito dall articolo 11, comma 1, del decreto legislativo 4 aprile 2006, n. 216 e successive modificazioni. 29 luglio 2009

2 1. INQUADRAMENTO NORMATIVO La direttiva 2003/87/CE Emissions Trading ha istituito un sistema europeo per lo scambio di quote di emissione dei gas ad effetto serra. La direttiva si applica a tutte le installazioni dei settori industriali a maggiori emissioni di CO 2 : produzione di energia elettrica, raffinazione, siderurgia, cemento, calce, vetro, laterizi, carta e ad impianti di combustione con potenza superiore ai 20 MWt. Ciascuna installazione industriale riceve per un dato anno un determinato quantitativo di quote di CO 2 (1 quota = 1 tonnellata di CO 2 ) e nell anno successivo deve restituire quote pari alle emissioni di CO 2 che ha effettivamente prodotto: se le tonnellate emesse sono maggiori delle quote che l installazione ha ricevuto dovrà approvvigionarsi sul mercato delle quote mancanti, se minori potrà vendere sul mercato le quote in surplus. La direttiva stabilisce che le quote di CO 2 sono assegnate dallo Stato Membro mediante una Decisione di Assegnazione (art. 11), sulla base di un Piano Nazionale di Assegnazione (PNA) soggetto alla approvazione preventiva della Commissione Europea (art. 9) 1. Gli Stati Membri hanno la facoltà, nell ambito del rispettivo PNA, di prevedere un determinato ammontare di quote destinato agli impianti che entrano in produzione in data successiva a quella di notifica del Piano alla Commissione Europea (impianti nuovi entranti ). Tale ammontare è detto Riserva Nuovi Entranti. Il Decreto legislativo 4 aprile 2006, n. 216, recepisce nell ordinamento nazionale la direttiva 2003/87/CE, prevedendo, all articolo 8, l istituzione di un apposito Comitato interministeriale quale Autorità nazionale competente per la gestione e attuazione della direttiva, inclusa la redazione del Piano Nazionale di Assegnazione, la sua trasmissione per approvazione ai Ministri dell ambiente, della tutela del territorio e del mare e dello sviluppo economico ed infine il suo inoltro a Bruxelles per l approvazione della Commissione. 2. IL PIANO NAZIONALE DI ASSEGNAZIONE DELL ITALIA Il PNA dell Italia, concretizzatosi nella Decisione di assegnazione delle quote di CO2 per il periodo (v. Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 291 del 13 dicembre 2008), costituisce l'atto conclusivo di un procedimento amministrativo iniziato nel mese di agosto Nella redazione del PNA il Comitato ha tenuto conto: a) della necessità di assicurare la competitività delle imprese nazionali, per le quali un assegnazione troppo stringente avrebbe comportato costi di compliance troppo elevati in ragione del ridotto potenziale di riduzione delle emissioni rispetto alla media europea; b) della Comunicazione della Commissione Europea 22 dicembre 2005 COM(2005) 703 final, Further guidance on allocation plans for the 2008 to 2012 trading period of the EU Emission Trading Scheme, che fissa le linee guida per la redazione dei PNA con particolare riferimento alla metodologia per la determinazione della quantità totale delle quote da assegnare nel periodo di trading. Tale metodologia prevede che per gli Stati Membri con emissioni lontane dagli obbiettivi stabiliti dal Protocollo di Kyoto, la quantità totale di quote 1 La direttiva ha articolato lo scambio di emissioni in periodi di trading successivi, il primo dei quali della durata triennale ( ), il successivo della durata quinquennale ( ). 2

3 contribuisca a ricondurre il Paese sul giusto percorso emissivo. In considerazione di quanto sopra esposto, se, da un lato, le valutazioni tecniche quantificavano l assegnazione necessaria per assicurare alle imprese italiane costi medi di compliance in linea con quelli medi europei, in circa 230 milioni di tonnellate di CO 2 all anno, dall altro le linee guida della Commissione conducevano ad un assegnazione significativamente inferiore (188 milioni di tonnellate di CO 2 all anno) a causa della distanza che separa il nostro Paese dal raggiungimento degli obbiettivi di Kyoto. Considerato quanto sopra, i Ministri competenti con decreto del 18 dicembre 2006 approvavano il Piano nazionale di assegnazione delle quote di CO2 per il periodo , prescrivendone in pari data l invio alla Commissione europea. L aspetto fondamentale del PNA era la previsione, per il periodo , di un cap nazionale di 209 milioni di tonnellate di CO 2 all anno (MtCO2/anno), di cui 18,44 destinati alla Riserva Nuovi Entranti. La rilevante differenza tra le esigenze valutate dal Governo italiano e quelle risultanti dall applicazione della metodologia della Commissione Europea, lasciava intuire che non ci sarebbe stata alcuna possibilità di concludere con successo il negoziato con la Commissione Europea. D altra parte, un allungamento dei tempi di approvazione del nostro PNA da parte della Commissione avrebbe ritardato la partecipazione al mercato delle nostre imprese (impedendo a queste di cogliere le opportunità che il mercato stesso poteva presentare) con gravi danni economici per le stesse. E stato, pertanto, deciso di attestarsi su un valore intermedio del cap che avesse maggiori possibilità di essere approvato in sede comunitaria e allo stesso tempo comportasse costi di compliance per gli operatori gestibili,pur essendo consapevoli che, sulla base delle citate valutazioni tecniche, i costi medi di compliance non sarebbero stati in linea con quelli medi europei. Al fine di porre gli operatori nella condizione di ridurre ulteriormente i costi di compliance, nell ambito del PNA il Governo stabiliva di consentire agli operatori regolati dalla direttiva di utilizzare, al fine di adempiere all obbligo annuale di restituzione delle quote di CO 2, CERs ed ERUs (riduzioni derivanti dalla realizzazione di progetti di Clean Development Mechanims e Joint Implementation) in misura pari al 25% della quantità assegnata a ciascun operatore 2. E evidente che, a fronte di un cap inferiore alle esigenze stimate, anche la Riserva Nuovi Entranti risultava sottostimata (18,44 MtCO2/anno contro una valutazione di circa 26 MtCO2/anno). 3. LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA 15 MAGGIO 2007 Con decisione del 15 maggio 2007 la Commissione europea approvava il PNA dell Italia, richiedendone nel contempo la modifica di alcuni aspetti: a) riduzione del cap annuale di 13,2 MtCO2/anno; b) assoggettamento alla direttiva di alcune tipologie di impianti fino ad allora esclusi al fine di armonizzare l interpretazione del campo di applicazione della norma a livello europeo; c) riduzione della percentuale di CER/ERU utilizzabili per adempire all obbligo annuale di restituzione delle quote, dal 25% al 15%. La Commissione esprimeva inoltre notevoli perplessità in ordine ad alcuni meccanismi previsti nel PNA, quali l assegnazione di quote a titolo oneroso alle centrali a carbone, in quanto potenzialmente incompatibili con le regole sul mercato interno ai sensi degli articoli 87 e 88 del Trattato UE. 2 La restituzione di CERs o ERUs al posto di EUA (quote di emissione di CO2) dovrebbe consentire agli operatori di ridurre i costi di compliance poiché le previsioni indicano che il prezzo dei CERs ed ERUs sarà inferiore al prezzo medio delle EUA.. 3

4 4. LA DECISIONE DI ASSEGNAZIONE 20 FEBBRAIO 2008 Con decreto 28 febbraio 2008 i Ministri dell ambiente, della tutela del territorio e del mare e dello sviluppo economico approvavano la Decisione di assegnazione delle quote di CO2 per il periodo , pubblicata nel S.O. alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 291 del 13 dicembre La Decisione recepiva le indicazioni della Commissione Europea attenendosi ai punti a), b) e c), prevedendo nel contempo l eliminazione della regola di assegnazione a titolo oneroso delle quote per gli impianti a carbone. Pertanto il cap nazionale è stato determinato in 201,63 3 MtCO 2 /anno, comprensive della Riserva Nuovi Entranti, fissata in 16,93 MtCO 2 /anno (84,65 MtCO2 nel quinquennio ). L ulteriore diminuzione della Riserva nuovi entranti a 16,93 MtCO2/anno ha reso necessario esplicitare nella Decisione di Assegnazione l impegno del Governo ad assicurare la disponibilità di quote nel caso di esaurimento della riserva stessa. Si veda al riguardo il capitolo 6, paragrafo 1 della Decisione, che così recita: In caso di esaurimento della Riserva Nuovi Entranti il Governo è impegnato ad assicurare la disponibilità di quote di CO2 ai nuovi entranti che ne hanno diritto in base a quanto stabilito nella presente Decisione di Assegnazione, nel rispetto del principio di parità di trattamento di cui alla direttiva 2003/87/CE e di non alterazione della concorrenza del mercato nazionale ed interno. Al fine di assicurare tale disponibilità si terrà conto anche di analoghi modelli già utilizzati da altri Stati Membri e di quanto stabilito dall articolo 2, comma 554, lettera e) della Legge 24 dicembre 2007, n. 244 (Legge Finanziaria 2008) 4 ). Il paragrafo così prosegue: Ai fini di cui sopra il Comitato, entro il 30 giugno di ciascun anno, invia ai Ministri dell economia, dell ambiente e della tutela del territorio e del mare, e dello sviluppo economico una relazione in cui vengono quantificate le risorse necessarie. 5. STATO DELLA RISERVA NUOVI ENTRANTI AL 1 AGOSTO La situazione della Riserva Nuovi Entranti al 1 agosto 2009 è riassunta in Tabella 1. 3 Il valore di 201,63 MtCO2/anno è stato ricavato, come richiesto dalla Commissione Europea, sottraendo 13,2 MtCO2/anno, al cap comprensivo degli ulteriori impianti inclusi nel campo di applicazione della direttiva, che era risultato pari a 214,83 MtCO2/anno. 4 La legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria per il 2008) all art. 2, comma 554, stabilisce Le economie derivanti dai provvedimenti di revoca totale o parziale delle agevolazioni di cui all articolo 1, comma 2, del decreto- legge 22 ottobre 1992, n. 415, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1992, n. 488, nel limite dell 85 per cento delle economie accertate annualmente con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro il 30 ottobre, sono destinate alla realizzazione di interventi destinati a finanziare -tra l'altro- (...) e) la creazione di un fondo denominato «Fondo per la gestione delle quote di emissione di gas serra di cui alla direttiva 2003/ 87/CE», da destinare alla «riserva nuovi entranti» dei Piani nazionali di assegnazione delle quote di cui al decreto legislativo 4 aprile 2006, n. 216, secondo modalità` stabilite con decreto del Ministro dell economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico e con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge. Non risulta emanato alcun provvedimento specifico in merito. 4

5 Tabella 1 Stato della riserva nuovi entranti al 1 agosto 2009 Dimensione iniziale della Riserva Nuovi entranti per il periodo Quote [tco 2 ] Totale assegnato al 01/01/ Residuo NUOVI ENTRANTI AL 1 AGOSTO 2009 Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, le installazioni classificabili come nuovi entranti nel sistema per i quali è necessario effettuare una assegnazione di quote di emissione 6 sono 86. La Tabella 2 riporta una classificazione degli stessi per settore di appartenenza, mentre in allegato 1 è riportato l elenco degli impianti. Tabella 2 Impianti nuovi entranti al 1 agosto 2009 classificati per settore di appartenenza Settore di appartenenza Numero richieste 1) Impianti termoelettrici cogenerativi e non cogenerativi; 19 2a) Altre attività di combustione: Compressione metanodotti 2 2b) Altre attività di combustione: Teleriscaldamento 1 2c) Altre attività di combustione: Altro 20 3) Impianti di raffinazione 6 4) Impianti di produzione acciaio 26 5) Impianti di produzione calce 2 9) Impianti di produzione di carta 10 Totale QUANTITÀ DI QUOTE NECESSARIE PER I SETTORI ETS AL 31 DICEMBRE 2012 La quantità di quote da assegnare agli impianti ETS Nuovi Entranti al dicembre 2012, a motivo della diversa prevedibilità nell entrata in esercizio, è stimabile con livelli di accuratezza diversa per il settore termoelettrico e per gli altri settori. 5 Si segnala che coerentemente con quanto previsto dalla Decisione di Assegnazione, la Riserva Nuovi Entranti viene anche utilizzata per assegnare quote agli impianti cosiddetti nuovi entrati di I periodo, ossia agli impianti entrati in funzione nel periodo30 agosto 2006 al 31 dicembre 2007, ai quali risultando impianti esistenti nel periodo , ma ancora non esistenti al momento della elaborazione del PNA - doveva essere garantita un assegnazione coerente con quella relativa agli impianti esistenti. Questo giustifica l elevato utilizzo della riserva (69 MtCO2). 6 Sono classificati Nuovi Entranti anche gli impianti esistenti in cui sono state effettuate modifiche sostanziali, che comportano ad un aumento della capacità produttiva. 5

6 A Stima delle quote necessarie per il settore termoelettrico. Nel settore termoelettrico, l esistenza di procedure amministrative lunghe e complesse per la costruzione di centrali nuove, o modifiche significative di quelle esistenti, nonché l esistenza di obblighi di legge di rapporti periodici al Parlamento da parte del Ministero dello sviluppo economico, rendono le previsioni di assegnazione delle quote fino alla fine del periodo di trading (31 dicembre 2012) sufficientemente accurate. Tali stime sono riportate in Tabella 3. Tra le 17 iniziative ivi elencate, secondo i rapporti semestrali di TERNA SpA, 9 hanno ottenuto l autorizzazione alla costruzione 7, ma non hanno ancora presentato domanda di assegnazione integrativa in qualità di Nuovo Entrante in quanto destinati ad entrare in esercizio non prima di gennaio - febbraio del La Tabella 3 non comprende i Nuovi Entranti che, sulla base dell istruttoria preliminare, non risultano eleggibili ai fini dell assegnazione. Dall esame della Tabella 3 si deduce che il totale fabbisogno di quote per il settore termoelettrico è stimato pari a circa 60 MtCO2 per il periodo , di cui circa 21 MtCO2 da assegnare a centrali già entrate in esercizio al 30 giugno Si segnala che le sopra citate stime potrebbero subire variazioni in relazione all effettiva entrata in esercizio degli impianti, nonché verifiche dei parametri tecnici di base da effettuarsi in dettaglio al momento dell assegnazione. B Stima per i settori diversi dal termoelettrico. Per quanto riguarda gli altri settori ETS, sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, hanno avanzato richiesta di assegnazione 67 installazioni. A causa delle difficoltà connesse con la previsione dell entrata in funzione degli impianti nonché con la determinazione delle metodologie di assegnazione da applicare nei singoli settori/sottosettori, le stime dell ammontare totale di quote da assegnare sono più incerte rispetto a quelle relative al settore termoelettrico. Si è quindi ipotizzato che le 67 installazioni che, ad oggi, risultano aver fatto richiesta di assegnazione delle quote esaurissero tutte le richieste fino al dicembre Per gli anni successivi, essendo estremamente incerta qualsiasi previsione di entrata in esercizio, si sono effettuate delle stime di massima. I risultati sono esposti nella seguente Tabella 4. Anche in questo caso le stime potrebbero subire variazioni in relazione all effettiva entrata in esercizio degli impianti, verifiche dei parametri di base da effettuarsi al momento dell assegnazione, nonché affinamenti della metodologia di assegnazione da applicare nei settori/sottosettori considerati. Considerate tali premesse la necessità di ulteriori quote è pari a circa 12 milioni di tonnellate. 7 Fanno eccezione alcune centrali che, pur in possesso di autorizzazione, al momento non sono neppure programmate come in fase di apertura cantiere. 8 Il d.lgs 216/2006 prevede che la domanda di richiesta di assegnazione integrativa come Nuovo Entrante debba essere presentata non prima di 180 giorni dall entrata in esercizio dell impianto (art. 7, comma 1) al fine di evitare prenotazioni di quote a fronte di un entrata in esercizio che si potrebbe verificare con tempistiche assai diverse da quelle previste o non verificare affatto. 6

7 Tabella 3 Stima dell assegnazione per le iniziative al 31/12/2012 nel settore termoelettrico. Iniziativa Ripotenziamenti 2008(Termini Imerese (Enel), Fusina (Enel), Turbigo (Edipower) + altri termoelettrici Note In funzione al 31/12/2008 Stima assegnazione ( ) (tco2) Iride Energia - Moncalieri (TO) In funzione al 30/6/2009 4,0 Abruzzo Energia - Gissi (CH) In funzione al 30/6/2009 5,4 Tirreno Power - Napoli Levante (NA) In funzione al 30/6/2009 2,6 Enel Produzione - Torvaldaliga Nord In funzione al 30/6/2009 (Civitavecchia - RM) - gruppo 4 8,6 Enel Produzione - Torvaldaliga Nord (Civitavecchia - RM) - gruppo 3 prevista per il 30/09/2009 7,5 SEF 1 Ferrara prevista per 1/10/2009 3,4 ERG Nuove Centrali - Melilli (SR) - CC1 prevista per il 30/10/2009 1,3 Enel Produzione - Torvaldaliga Nord (Civitavecchia - RM) - gruppo 2 prevista per il 31/12/2009 6,9 Sorgenia - Modugno (BA) prevista per il 31/12/2009 3,9 SEF 2 Ferrara prevista per il 1/04/2010 3,0 Ergosud - Scandale (KR) prevista per il 30/04/2010 3,8 ERG Nuove Centrali - Melilli (SR) - CC2 prevista per il 30/04/2010 1,1 Tamarete Energia - Ortona (CH) prevista per il 31/12/2010 0,3 Energia Lombarda (Sorgenia) - Bertonico, Turano Lodigiano (LO) prevista per il 31/12/2010 2,9 Enplus - San Severo (FG) prevista per il 31/12/2010 1,5 Energia Aprilia (Sorgenia) - Aprilia (LT) prevista per il 30/06/2011 2,1 Energy Plus Salerno prevista per il 31/01/2012 1,3 e il 30/04/2012 TOTALE 60,2 0,6 7

8 Tabella 4 Stima dell assegnazione per gli impianti Nuovi Entranti negli altri settori Anno entrata in esercizio (stima) Assegnazione necessaria stimata al 31/12/12 (MtCO2) , , , , ,5 TOTALE 11,7 8. QUANTIFICAZIONE DEL DEFICIT DI QUOTE 8.1.PREVISIONE DI DEFICIT COMPLESSIVO DEL PERIODO Da quanto sopra esposto, considerando che, al momento, la quantità di quote residua nella Riserva Nuovi Entranti è pari a circa 16 milioni di tonnellate di quote, il deficit per l intero periodo dovrebbe essere circa pari a: 8.2.PREVISIONE DI DEFICIT A FINE 2009 ( ) = 56 milioni di tonnellate di quote. Il comma 3, articolo 11, del decreto legislativo 216/2006 prevede che l assegnazione delle quote avvenga entro 60 giorni dalla loro entrata in funzione ( Per gli impianti nuovi entranti il Comitato predispone l assegnazione delle quote entro sessanta giorni dall avvio dell impianto o dell esercizio commerciale per gli impianti del settore termoelettrico ). La stima delle necessità di quote per gli impianti entrati o che entreranno in funzione entro il 2009 è la seguente: I. Centrali termoelettriche già in funzione al 30/06/09: circa 21 milioni di tonnellate di quote; II. Centrali termoelettriche con data prevista di entrata in funzione entro il 2009: circa 23 milioni di tonnellate di quote III. Impianti nuovi entranti degli altri settori: circa 9 milioni di tonnellate di quote (Tabella 4 anni ) Pertanto la quantità di quote necessaria per soddisfare le esigenze di assegnazione agli impianti già entrati in funzione o che entreranno in funzione nel 2009 è pari alla somma delle voci I, II e III, 8

9 diminuita del residuo Riserva Nuovi Entranti a oggi disponibile: ( ) = 37 milioni di tonnellate di quote In assenza di tale disponibilità il Comitato non potrà procedere all assegnazione e gli impianti in questione saranno costretti ad adempiere agli obblighi di restituzione delle quote per l anno 2009 acquistando l intera quantità di quote necessarie sul mercato comunitario. Considerato l attuale prezzo di mercato delle quote (15 euro/quota), le risorse necessarie da stanziare per l acquisto delle quote sul mercato comunitario è pari a 555 milioni di euro. In caso di mancato stanziamento, la suddetta somma risulterebbe un esborso netto per gli operatori in questione. 9

10 ALLEGATO 1 ELENCO IMPIANTI NUOVI ENTRANTI (Settori diversi dal termoelettrico) Settore 2 Elenco altri impianti di combustione potenzialmente eleggibili per l assegnazione gratuita di quote N autorizzazione ad emettere gas serra Descrizione modifica potenzialmente eleggibile per l assegnazione gratuita di quote Compressione metanodotti incremento di 3 MW Nuova centrale compressione: sostituzione degli elementi tecnici Teleriscaldamento nuova sezione cogenerazione Gestore Stogit S.p.A. Snam Rete Gas S.p.A A2A Calore & Servizi S.r.l 21 Installazione dispositivi di essiccazione Alenia Aeronautica S.p.a. 36 Sostituzione caldaia con impianto cogenerazione Michelin Italiana S.p.a (Stabilimento di Torino Stura) 68 Caldaia e turbogas 69 Nuovo impianto di cogenerazione Miroglio S.p.a. (Stamperia di Govone (CN)) Kimberly-Clark S.r.l. (Stabilimento di Romanagano Sesia) 121 Passaggio da ciclo aperto a ciclo combinato Malpensa Energia S.r..l. 171 Installazione nuove caldaie SITIP S.p.a. Divisione Tessitura Stampa e Nobilitazione Tessuti Cotone 181 Installazione nuovo impianto di cogenerazione. Europizzi Spa 383 Installazione caldaia da 314kW Wartsila Italia S.p.. 10

11 N autorizzazione ad emettere gas serra Descrizione modifica potenzialmente eleggibile per l assegnazione gratuita di quote Gestore 744 Installazione 2 caldaie Alenia Aeronautica S.p.a. Stabilimento di Foggia 752 Nuova caldaia a metano da 2,3 MW Magneti MarelliSpA 843 Sostituzione caldaie. Gruppo Cordenons S.p.a. 873 Installazione nuovo motore endotermico. Vinavil S.p.a. (Stabilimento di Villadossola) 972 Installazione motori cogen a biomassa Tecnoparco Valbasento 1050 Installazione cogeneratore Siram S.p.a Sostituzione 4 caldaie Sanpellegrino S.p.a Nuovi motori cogenerativi Oxon Italia S.p.a Impianti di essiccazione Tessitura di Robecchetto Candiani S.p.a Dismissione motori e installazione motori a biogas AMIAT Spa (Impianto Basse di Stura) 1428 Nuove caldaie E.&O. Von Felten S.p.a Assegnazione per installazione nuovi impianti. Sostituzione elementi tecnologici. Dismissione sei riscaldatori. Acqua Minerale San Benedetto S.p.a. 11

12 Settore 3 Elenco impianti di raffinazione potenzialmente eleggibili per l assegnazione gratuita di quote N autorizzazione ad emettere gas serra 42 Descrizione modifica potenzialmente eleggibile per l assegnazione gratuita di quote Incrementi di capacità produttiva e Hydrocraking Gestore Esso Raffineria Augusta 54 Incremento raffinazione 1600 t/g S.A.R.P.O.M S.p.A. 223 Impianto produzione idrogeno e Hydrocraking 335 Installazione piccola fonte ENI SpA Divisione Refining & Marketing Raffineria di Sannazzaro Eni S.p.A. - Divisione Refining & Marketing - Raffineria di Venezia 561 Impianto produzione idrogeno. Api raffineria di Ancona S.p.A. 826 Potenziamento centrale termoelettrica ERG Nuove Centrali S.p.a. 12

13 Settore 4 Elenco impianti di produzione acciaio potenzialmente eleggibili per l assegnazione gratuita di quote N autorizzazione ad emettere gas serra Descrizione modifica potenzialmente eleggibile per l assegnazione gratuita di quote Gestore 19 Laminatoio AFV Acciaierie Beltrame S.p.A. 70 Laminatoio Riva Acciao S.p.A. 92 Laminatoio Cogne Acciai Speciali S.p.A. 175 Laminatoio Lucchini RS S.p.A. 184 Laminatoio;installazione nuovi forni di riscaldo Italfond S.p.A. 185 Laminatoio Metalcam S.p.A. 195 Laminatoio Alfa Acciai S.p.A. 205 Laminatoio Indistrie Riunite Odolesi I.R.O. S.p.A. 207 Laminatoio Ferriera Valsabbia S.p.A. 209 Laminatoio Stefana S.p.A. 210 Laminatoio e sostituzione del trasformatore. Incremento da 840 t/g a Nuovo forno a induzione, nuova siviera e 5 nuovi forni di riscaldo, nuovo bruciatore e preriscaldo Aso SiderurgicaS.r.l. 214 Laminatoio Acciaierie Venete S.p.A. 230 Laminatoio Acciaieria Arvedi S.p.A. 13

14 251 Laminatoio Acciaierie Valbruna S.p.A. 285 Laminatoio Riva Acciaio S.p.A. 305 Laminatoio AFV Acciaierie Beltrame S.p.A. 307 Laminatoio Acciaierie valbruna S.p.A. 351 Laminatoio Acciaierie Venete S.p.A. 368 Laminatoio Ferriere Nord S.p.A. 370 Laminatoio Acciaierie Bertoli Safau S.p.A. 620 Laminatoio Lucchini S.p.A. 762 Laminatoio e installazione due forni di riscaldo ILVA S.p.A. 774 Laminatoio Ferriere Nord S.p.A. 814 Laminatoio Acciaierie di Sicilia S.p.A Laminatoio Verona Steel S.p.A Laminatoio Feralpi Siderurgica S.p.A.. Settore 5 Elenco impianti di produzione calce potenzialmente eleggibili per l assegnazione gratuita di quote N autorizzazione ad emettere gas serra Descrizione modifica potenzialmente eleggibile per l assegnazione gratuita di quote Gestore 712 Nuovo forno calce Industria calce Casertana S.r.l Installazione secondo forno per raddoppio capacità produttiva Fassa SPA 14

15 Settore 9 Elenco impianti di produzione carta potenzialmente eleggibili per l assegnazione gratuita di quote N autorizzazione ad emettere gas serra 13 Descrizione modifica potenzialmente eleggibile per l assegnazione gratuita di quote Eleggibilità per l assegnazione in fase di valutazione Gestore AHLSTROM TURIN S.p.A. 329 Installazione impianto di cogenerazione BURGO GROUP S.p.A (Cartiera di Villorba). 345 Sostituzione turbogas CARTIERE CARIOLARO SPA 355 Installazione turbogas Cartiere Cariolaro spa 424 Installazione impianto cogenerazione SICEM SAGA SPA 566 Installazione cappa a infrarossi e caldaia Cartiere Miliani Fabriano S.p.A. 589 Sostituzione fonte di emissione con incremento di 2 MWt (incremento produttivo inferiore al 10%) DELICARTA SPA 655 Installazione nuova turbina ciclo combinato CARTIERE DI TREVI S.P.A. 690 Sostituzione di due cappe ad infrarossi con incremento capacità installata. Burgo Group S.p.A. (Stabilimento di Sora) 1310 Messa in funzione caldaia Papiro Commercial Paper S.r.l. (Stabilimento di Scafati) 15

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