COMUNITÀ MONTANA PARCO ALTO GARDA BRESCIANO

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1 COMUNITÀ MONTANA PARCO ALTO GARDA BRESCIANO PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA PREMESSA Anni Nelle pagine che seguono sono presentati il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione (PTPC) e il Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità (PTTI). I due Piani sono riportati in modo distinto nelle due seguenti Sezioni: SEZIONE I - Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione ; SEZIONE II - Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità SEZIONE I PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE E LA REPRESSIONE DELLA CORRUZIONE Art. 1 Disposizioni generali Il PTPC è stato predisposto in esecuzione della L. 6 novembre 2012, n. 190, nel rispetto delle linee guida di cui al Piano Nazionale dell'anticorruzione (PNA), approvato dalla C.I.V.I.T (ora ANAC) con delibera n. 72 del 11/9/2013, ed adeguando il precedente Piano 2014/2016, approvato con deliberazione di Giunta esecutiva n. 107 del 17/12/2013. La carenza e l inadeguatezza delle risorse umane disponibili, rispetto alla dimensione demografica complessiva dell Ente, non ha consentito di recepire in toto le indicazioni fornite dall ANAC nell Aggiornamento 2015 al PNA, le indicazioni del PNA 2016 e la nuova disciplina in materia di trasparenza introdotta dal D.Lgs. n. 97/2016, e tale adempimento viene rinviato all anno 2017, compatibilmente con dette problematiche di carenza di personale. Il PTPC costituisce uno strumento di programmazione di misure di prevenzione della corruzione e della illegalità, al fine di attuare la complessiva strategia di prevenzione del rischio all interno della Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano. Art. 2 Validità Il Piano ha validità triennale per il periodo 2017/2019, con aggiornamento obbligatorio annuale entro il 31 gennaio. Essendo per propria natura uno strumento dinamico, potrà essere modificato nel corso del 2017 al fine di dare piena applicazione alle disposizioni fornite dall ANAC nell Aggiornamento 2015 al 1

2 PNA e nel PNA 2016, ed alle disposizioni di cui alla nuova disciplina in materia di trasparenza introdotta dal D.Lgs. n. 97/2016. Art. 3 Finalità Il Piano risponde alle esigenze di: 1. Individuare le attività per le quali è più elevato il rischio di corruzione; 2. Prevedere per le attività individuate ai sensi del punto 1) meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonei a prevenire il rischio di corruzione; 3. Monitorare il rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti; 4. Monitorare i rapporti tra la Comunità Montana e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela e di affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti, gli amministratori e i dipendenti della Comunità Montana; 5. Verificare che gli obblighi di trasparenza previsti dalle leggi e quelli ulteriori indicati nel Piano della trasparenza vengano rispettati. Art. 4 Attività soggette al controllo Di seguito vengono individuate le attività per le quali è più alto il rischio di corruzione: 1. Rilascio autorizzazioni o concessioni; 2. Scelta del contraente per l affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta ai sensi del Codice dei Contratti Pubblici relativi a lavori, servizi e forniture; 3. Concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati; 4. Concorsi e prove selettive per l assunzione del personale e progressioni di carriera; 5. Concessione gratuita di uso della sede ad altri soggetti; 6. Utilizzo delle automobili. Art. 5 Controllo delle attività Si indicano di seguito i meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle singole attività di cui all articolo precedente distinti per singoli atti. Per gli atti di cui al punto 1 il Responsabile della prevenzione della corruzione effettua dei controlli a campione di concerto con il Responsabile della competente Posizione organizzativa. Gli atti di cui al punto 2 possono essere determinazioni e delibere di Giunta Esecutiva e Assemblea. Per le determinazioni il Responsabile della prevenzione della corruzione effettua un controllo simultaneo alla sottoscrizione della determinazione da parte del funzionario che emana l atto e, ove occorra, del responsabile dei Servizi Finanziari mediante apposizione di Visto su ogni provvedimento. Il visto apposto dal Responsabili dei Servizi Finanziari non ha un semplice valore formale, ma si estrinseca in un controllo dell atto e dell intero iter procedimentale che ha portato all atto. Per questo motivo insieme alla determinazione al responsabile della prevenzione della corruzione deve essere messa a disposizione tutta la documentazione relativa. La sottoscrizione del visto può avvenire anche con l indicazione della funzione svolta dal Responsabile della prevenzione della corruzione all interno della Comunità Montana. Per le deliberazioni di Giunta Esecutiva e dell Assemblea il Responsabile esprime un parere preventivo. 2

3 Gli atti di cui al punto 3, quando avvengono mediante determinazione, devono inderogabilmente essere preceduti da specifici bandi o regole predeterminati e portati a conoscenza degli aventi diritto mediante pubblicazione sul sito della Comunità Montana. Gli atti di cui al punto 3, quando vengono mediante deliberazioni di giunta e assemblea, devono essere adeguatamente motivati e devono acquisire il parere favorevole del Responsabile della prevenzione della corruzione. Non vengono incluse negli atti di cui sopra le decisioni di Giunta esecutiva e Assemblea che consistono in atti di indirizzo sugli interventi da finanziare all interno del territorio sia che avvengano mediante i Comuni, altri enti pubblici o Associazioni private/fondazioni. Per gli atti di cui al punto 4, oltre all obbligatoria presenza nelle commissioni di concorso del Responsabile, si rinvia alla dettagliata normativa e regolamentazione prevista dalla normativa vigente, con particolare attenzione alla trasparenza e alla pubblicazione degli atti sul sito della Comunità Montana. Per gli atti di cui al punto 5 la concessione gratuita dell uso della Sede è di competenza del Presidente che la eserciterà a favore di enti pubblici, associazioni private che esercitano attività di concerto con la Comunità montana e Onlus. Per la gestione delle automobili viene nominato un responsabile e ogni mezzo deve essere dotato di un libretto nel quale i fruitori ne indicano l uso con la motivazione della missione, il luogo della stessa e i chilometri percorsi. Il responsabile della prevenzione della corruzione deve presentare all amministrazione, a far tempo dal 2014, una relazione annuale entro il 30 novembre di ogni anno. Art. 6 Monitoraggio delle attività Per le esigenze indicate all art.3, punti 3 e 4 ed in particolare, monitorare il rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti e monitorare i rapporti tra la Comunità Montana e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela e di affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti, gli amministratori e i dipendenti della Comunità Montana, si ritiene che l obiettivo venga raggiunto con quanto prescritto e dettagliatamente indicato nell articolo 5 e nel Regolamento dei controlli interni. Per quanto riguarda il rispetto del termine nel rilascio di autorizzazioni e concessioni, oltre ai controlli a campione effettuati dal responsabile della prevenzione della corruzione, i responsabili dei relativi procedimenti sono tenuti a comunicare l avverarsi del ritardo rispetto ai regolamenti e alla normativa di riferimento. Art. 7 Trasparenza Per quanto riguarda il controllo degli obblighi della trasparenza il responsabile della prevenzione della corruzione svolge anche le funzioni di Responsabile della trasparenza e di responsabile del sito internet dell ente. Il Piano viene pubblicato sul sito istituzionale nella sezione Amministrazione Trasparente Altri contenuti. Art. 8 Autorizzazione dipendenti per incarichi esterni I dipendenti della Comunità Montana non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati previamente autorizzati dall amministrazione con esclusione dei dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa non superiore al cinquanta per cento di quella a tempo pieno e dei dipendenti collocati in disponibilità, ai sensi dell art. 33 del D.Lgs. 165/2001. Sono esclusi dal divieto anche le seguenti prestazioni: 3

4 Collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili; Utilizzazione economica da parte dell autore o inventore di opere dell ingegno e di invenzioni industriali; Partecipazione a convegni e seminari; Incarichi per i quali il dipendente è posto in posizione di aspettativa, di comando, di fuori ruolo o disponibilità ai sensi dell art. 33 del D.Lgs. 165/2001; Incarichi conferiti dalle organizzazioni sindacali a dipendenti presso le stesse distaccati o in aspettativa non retribuita; Attività di formazione diretta ai dipendenti della pubblica amministrazione. I dipendenti della Comunità Montana possono essere autorizzati ad assumere incarichi da amministrazioni pubbliche e da società o persone fisiche nel rispetto dei divieti e incompatibilità previsti dall art. 53 del D.Lgs. 165/2001 come modificato specificatamente dalla Legge 190/2012 e dal D.Lgs. 39/2013 e secondo le modalità nel medesimo articolo riportate. Si precisa che è stato approvato il Codice di Comportamento dei dipendenti con deliberazione della giunta esecutiva n. 103 in data 10/12/2013 ed è stato pubblicato sul sito internet istituzionale nella sezione Amministrazione trasparente - sottosezione di 1 livello Disposizioni generali, sottosezione di 2 livello Atti generali. Non possono essere autorizzati gli incarichi in presenza di situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi che pregiudichino l esercizio imparziale delle funzioni attribuite al dipendente che riveste incarichi di responsabilità. Ai fini del rilascio dell autorizzazione l amministrazione deve esaminare eventuali casi di incompatibilità, sia di diritto che di fatto, nell interesse del buon andamento della pubblica amministrazione o situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi, che pregiudichino l esercizio imparziale delle funzioni attribuite al dipendente. Si richiamano espressamente le procedure dettate dall art. 53 del D.L.gs. 165/2001 precisando che la competenza a rilasciare l autorizzazione ad esercitare incarichi esterni è attribuita al Segretario generale. 4

5 SEZIONE II PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Art. 9 Premessa Il Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità (P.T.T.I.) è adottato dalla Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano, unitamente al PTPC 2017/2019 di cui costituisce una sezione. Ai sensi dell art. 43 del D.L.gs. n. 33/2013, il Responsabile per la prevenzione della corruzione di norma svolge le funzioni di Responsabile per la trasparenza. Il Responsabile è stato individuato nella persona del Segretario/Direttore, dr.ssa Beatrice Zambiasi. Art. 10 Le principali novità Il D.Lgs. 150/2009 recante Attuazioni della legge n. 15 del 4 marzo 2009, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni prevedeva, nella sua versione originaria, l adozione da parte delle Amministrazioni Pubbliche di un Programma triennale della trasparenza. Il decreto ha dato una prima definizione del concetto di trasparenza, da intendersi come accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità. La trasparenza costituisce livello essenziale delle prestazioni erogare dalle pubbliche amministrazioni si sensi dell art. 117, comma secondo, lettera m) della Costituzione. Con la L. n. 190/2012 recante Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione, la trasparenza viene considerata uno dei principali strumenti di prevenzione dei fenomeni corruttivi. Il D. Lgs. n. 33/2013 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, nella sua versione originaria, ha ribadito che la trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l organizzazione e le attività delle pubbliche amministrazioni; la trasparenza è finalizzata alla realizzazione di un amministrazione aperta e al servizio del cittadino. Il decreto, nella sua versione originaria, prevedeva l adozione del Programma Triennale della trasparenza e dell integrità che doveva essere collegato con il Piano triennale di prevenzione della corruzione e con il Piano della Performance. Il provvedimento è intervenuto sull intera disciplina della trasparenza definendo gli obblighi di pubblicazione sui siti istituzionali degli enti. In particolare con il decreto sono stati definiti i compiti del Responsabile della Trasparenza e degli OIV ed è stata prevista la creazione della sezione Amministrazione trasparente sui siti istituzionali articolata in otto sottosezioni corrispondenti alle tipologie di dati da pubblicare. La CIVIT, alla luce degli interventi normativi di cui sopra e ad integrazione delle precedenti delibere CIVIT n. 105/2010 e n. 2/2012, con la delibera n. 50/2013 ha elaborato le Linee guida per l aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità Da ultimo il D.Lgs. n. 97 del 25/05/2016, che dà attuazione alla delega contenuta nell art. 7 della Legge 124/2015 (cd. Riforma della pubblica amministrazione), modifica sia il D.Lgs. 33/2013 Trasparenza, sia la legge n. 190/2012 Anticorruzione. 5

6 Il provvedimento modifica il concetto di trasparenza che ora è intesa come accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all attività amministrativa, e modifica l istituto dell Accesso civico nella sua versione originaria introdotta dal D.Lgs. n. 33/2013. Tra le novità di rilievo del D.Lgs. n. 91/2016 rientra anche il superamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità. Come conseguenza, l individuazione delle modalità di attuazione della trasparenza è parte integrante del PTPC in una apposita sezione. Con successivo provvedimento, in sede di modifica del presente Piano, verrà data piena attuazione alla predetta novità. Art. 11 Procedimento di elaborazione e adozione del programma Con la redazione del Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità, la Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano intende dare attuazione al principio di trasparenza intesa come accessibilità totale, così come espresso all art. 1 del D.Lgs. n. 33/2013, così come modificato dall'art. 2, co. 1, D.lgs. n. 97/2016. Il Segretario/Direttore, dr.ssa Beatrice Zambiasi, in qualità di Responsabile della trasparenza ha il compito di curare il processo di elaborazione e di aggiornamento del P.T.T.I. A tal fine promuove e cura il coinvolgimento dei settori dell Ente collaborando con i responsabili di servizio per l individuazione dei contenuti del Programma. Il Nucleo di valutazione, che presso la Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano, ricopre il ruolo di O.I.V. quale struttura analoga, esercita un attività di impulso, nei confronti del Responsabile per la Trasparenza e della Giunta Esecutiva ai fini dell elaborazione del Programma. Il Nucleo di valutazione verifica inoltre l assolvimento degli obblighi in materia di trasparenza e integrità secondo le modalità ed i termini indicati dall A.N.A.C Obiettivi strategici in materia di trasparenza posti dagli organi di vertice negli atti d indirizzo Attraverso il programma e la sua concreta attuazione, la Comunità Montana intende realizzare i seguenti obiettivi: 1. la trasparenza quale accessibilità totale delle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività dell amministrazione, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sulle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse; 2. la piena attuazione del diritto alla conoscibilità consistente nel diritto riconosciuto a chiunque di conoscere, fruire gratuitamente, utilizzare e riutilizzare documenti, informazioni e dati pubblicati obbligatoriamente; 3. il libero esercizio dell accesso civico quale diritto riconosciuto a chiunque di richiedere documenti, informazioni e dati obbligatoriamente conoscibili qualora non siano stati pubblicati; 4. l integrità, l aggiornamento costante, la completezza, la tempestività, la semplicità di consultazione, la comprensibilità, l omogeneità, la facile accessibilità, la conformità agli originali dei documenti, delle informazioni e dei dati pubblici relativi all attività ed all organizzazione amministrativa. Mediante tali obiettivi, la Comunità Montana intende raggiungere: a) elevati livelli di trasparenza dell azione amministrativa e dei comportamenti di dipendenti e funzionari pubblici, b) lo sviluppo della cultura della legalità e dell integrità nella gestione del bene pubblico. 6

7 11.2 Collegamento con il Piano della performance Il presente programma è integrato con gli altri strumenti programmazione dell ente in particolare con il Piano della performance e il Piano di prevenzione della corruzione. La connessione avviene mediante la definizione di appositi indicatori validi per tutti i settori e l individuazione di obiettivi di prestazioni misurabili e monitorati periodicamente. Nel piano della performance, l operato dei dirigenti e dei responsabili di servizio viene infatti valutato anche in relazione a quanto previsto dalle normativa in materia di trasparenza e integrità e di prevenzione della corruzione, nel documento vengono definiti adeguati obiettivi e indicatori per il monitoraggio delle prestazioni dei dirigenti e dei responsabili di servizio in merito all assolvimento degli obblighi di cui sopra. Il piano della performance dà la possibilità di conoscere e valutare l operato dell ente ai soggetti esterni garantendo pertanto la trasparenza e accessibilità. La pubblicazione dei dati inerenti l organizzazione e l erogazione dei servizi è uno strumento per garantire il controllo diffuso in ottica di miglioramento continuo dei servizi erogati in coerenza con i principi di buon andamento e imparzialità dell azione amministrativa. Il P.T.T.I. mette a disposizione dei cittadini le informazioni relative all amministrazione e al suo operato Individuazione degli uffici e dei dirigenti coinvolti per l individuazione dei contenuti del Programma Il Responsabile della Trasparenza ha il compito di curare il procedimento di elaborazione e di aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità. I contenuti del programma sono individuati dal Responsabile della trasparenza mediante il coinvolgimento dei responsabili dei vari servizi Modalità di coinvolgimento degli stakeholder e risultati del coinvolgimento La Comunità Montana individua come stakeholder ossia come portatori d interesse l insieme dei collaboratori e degli utenti finali dei servizi erogati (comuni soci, cittadini, altre pubbliche amministrazioni, associazioni di categoria e/o sindacali, mass media, gruppi di interesse locale, ecc.). La Comunità Montana si impegna a coinvolgere gli stakeholder attraverso l utilizzo del sito istituzionale quale strumento di informazione e di raccolta dei feedback Termini e modalità di adozione del Programma La Giunta Esecutiva approva annualmente il Programma Triennale della Trasparenza e della Integrità ed i relativi aggiornamenti. Il termine per l approvazione del P.T.T.I è il 31 gennaio come per il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione di cui costituisce una sezione. Art. 12 Iniziative di comunicazione della trasparenza 12.1 Iniziative e strumenti di comunicazione per la diffusione dei contenuti del Programma e dei dati pubblicati Mediante il Programma triennale della trasparenza, la Comunità Montana rende noti ai propri portatori di interesse, gli impegni assunti in materia di trasparenza. Il programma è messo a disposizione di tutti gli uffici dell Ente in formato elettronico e pubblicato sul sito istituzionale nella sezione Amministrazione Trasparente Organizzazione giornate dedicate al progetto trasparenza e al progetto anticorruzione 7

8 Le giornate dedicate ai progetti trasparenza e anticorruzione sono iniziative volte a promuovere la conoscenza delle iniziative intraprese dall Ente, dei risultati raggiunti e delle misure correttive messe in atto. Annualmente la Comunità Montana programma le iniziative opportune per il perseguimento degli obiettivi di trasparenza e legalità, anche in concomitanza con altre iniziative organizzate dall Ente con i principali stakeholeder. Art. 13 Procedimento di attuazione del programma 13.1 Individuazione dei responsabili della pubblicazione dei dati nella sezione Amministrazione Trasparente Nell ambito della Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano ciascun Dirigente o Responsabile di Posizione Organizzativa è tenuto, ciascuno per gli atti di propria competenza, all assolvimento degli obblighi di pubblicazione, previsti dalle normative vigenti, nella sezione Amministrazione Trasparente, e a verificare l effettiva pubblicazione dei dati stessi e il loro costante aggiornamento Misure organizzative volte ad assicurare la tempestività e regolarità dei flussi informativi Ai sensi delle disposizioni del D.Lgs. 33/2013, l aggiornamento dei dati pubblicati deve essere tempestivo. La Comunità Montana garantisce un costante aggiornamento dei contenuti e il rispetto delle scadenze previste dalla normativa Misure per il monitoraggio e vigilanza sull attuazione degli obblighi di trasparenza Il Responsabile della trasparenza anche per il tramite del Nucleo di valutazione verifica l adempimento da parte dell Amministrazione agli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa Strumenti e tecniche per la rilevazione dell utilizzo dei dati da parte degli utenti della sezione Amministrazione Trasparente La Comunità Montana intende monitorare gli accessi al proprio sito istituzionale (in particolare alla sezione Amministrazione Trasparente), tramite strumenti in grado di elaborare analisi e report sui file consultati dagli utenti. L obiettivo è analizzare i dati elaborati per programmare ed attuare sistemi di miglioramento del servizio Misure per assicurare l efficacia dell istituto dell accesso civico L istituto dell accesso civico è stato introdotto dall art. 5 del D.Lgs. 33/2013, esso prevede il diritto di chiunque di richiedere i documenti, le informazioni o i dati che le pubbliche amministrazioni abbiano omesso di pubblicare pur avendone l obbligo. Oggetto dell accesso civico sono tutti i dati, le informazioni e i documenti qualificati espressamente come pubblici per i quali vige l obbligo della pubblicazione ai sensi del D.Lgs. 33/2013. La richiesta di accesso civico è gratuita, non deve essere motivata e va inoltrata al Responsabile della Trasparenza. La richiesta deve contenere il dettaglio dei documenti, dei dati e delle informazioni per i quali si chiede la pubblicazione; va presentata in carta libera (allegando copia della carta d identità in corso di validità) indirizzandola alla Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano - via Oliva, 32 cap Gargnano (BS), alla cortese attenzione del Responsabile della Trasparenza dr.ssa Beatrice Zambiasi beatrice.zambiasi@cm-parcoaltogarda.bs.it casella di posta elettronica certificata (PEC) protocollo@pec.cm-parcoaltogarda.bs.it. Il Responsabile della Trasparenza, dopo aver ricevuto la richiesta, la trasmette al Responsabile del servizio e ne informa il richiedente. Il Responsabile del servizio entro 30 giorni provvede alla pubblicazione sul sito istituzionale del documento, informazione o dato richiesto e contemporaneamente comunica al richiedente 8

9 l avvenuta pubblicazione, qualora il dato risulti già pubblicato, ne da comunicazione al richiedente indicando il relativo collegamento ipertestuale. Nel caso in cui, decorsi 30 giorni dalla data della richiesta, l Amministrazione non fornisca alcuna risposta, il richiedente può ricorrere al soggetto titolare del potere sostitutivo (Responsabile di Servizio, arch. Giovanni Ciato) il quale, dopo aver verificato la sussistenza dell obbligo di pubblicazione, provvede alla pubblicazione di quanto richiesto sul sito istituzionale entro 15 giorni e contemporaneamente ne dà comunicazione al richiedente, indicando il relativo collegamento ipertestuale. Contro le decisioni e contro il silenzio sulla richiesta di accesso civico connessa all inadempimento agli obblighi di trasparenza, il richiedente può proporre ricorso al giudice amministrativo entro trenta giorni dalla conoscenza della decisione dell Amministrazione. L esercizio dell accesso civico verrà adeguato alle disposizioni di cui al D.Lgs. 97/2016, con successivo provvedimento, in sede di modifica del presente Piano. Art. 14 Dati ulteriori 14.1 Indicazione dei dati ulteriori, in tabelle in formato aperto, che l amministrazione si impegna a pubblicare entro la fine dell anno e del triennio. In virtù del principio di trasparenza intesa come accessibilità totale, la Comunità Montana si impegna a pubblicare, nella sotto sezione Altri contenuti- Altro tutti i dati, le informazioni, e i documenti ulteriori non riconducibili agli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. 33/2013, ma che possono risultare utili ai portatori di interesse. A tal fine la Comunità Montana intende adottare strumenti mediante i quali richiedere ai propri stakeholder di indicare eventuali dati, informazioni e documenti non presenti sul sito, la cui conoscenza è ritenuta di particolare rilevanza. 9

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