Montagne al cinema 14

Transcript

1

2 Presentazione Mick Fowler Caroline Ciavaldini e James Pearson Luca Rolli e Giulia Monego Mayan Smith-Gobat Montagne al cinema Ma 14 edizione Ingresso serata euro 8,00 MONTAGNE AL CINEMA LE FORME DEL DIVERTIMENTO E LE VIE DELL AVVENTURA IN MONTAGNA Quante forme può prendere l attività sportiva in montagna, sulla neve e sulla roccia? La risposta è affidata alle immagini e ai racconti che saranno proposti agli spettatori dagli ospiti del quattordicesimo ciclo di incontri di Montagne al Cinema, un gruppo eterogeneo di alpinisti, arrampicatori e sciatori. Si tratta di tre uomini e di tre donne che stanno percorrendo in questi anni la strada dell innovazione, della ricerca della difficoltà, dell esplorazione di nuove regioni, pareti e linee. Personaggi che provengono dalla Gran Bretagna, Francia, Italia e Nuova Zelanda, capaci di trovare la motivazione per dedicare mesi di tentativi a una breve sequenza di passaggi, o di raccogliere sfide estremamente complesse in alta quota su montagne remote, pareti vergini, con condizioni meteorologiche instabili, in territori da frequentare con entusiasmo ma anche con la consapevolezza dei pericoli. La programmazione prevede quattro incontri nelle serate dei giovedì del mese di maggio, con inizio alle ore 21 nella grande sala del Cinema Garden Multivision di Darfo. Ruggero Bontempi L avvio della rassegna è stato affidato il 5 maggio a Mick Fowler. Giù il cappello per accogliere in Italia uno dei più discreti, attivi e visionari protagonisti del palcoscenico alpinistico internazionale degli ultimi decenni. Fowler è stato nominato vincitore per ben due volte, nel 2003 e nel 2013, assieme all amico Paul Ramsden, del Piolet d Or, una sorta di premio Oscar per l alpinismo. Le due salite premiate sono state una nuova via sul couloir centrale della parete nord del Siguniang in Cina e la traversata dello Shiva in India, autentiche avventure. La settimana successiva, il 12 maggio, saranno Caroline Ciavaldini e James Pearson a portare un vento di freschezza e di passione che ruota attorno all arrampicata. Assieme hanno frequentato varie zone del pianeta, all insegna di un divertimento coinvolgente che sapranno trasmettere agli spettatori, portandoli su pareti di montagna e su rocce che si affacciano sul mare. Il 19 maggio il focus della serata saranno la neve e lo sci nelle sue declinazioni di ripido, freeride e freeskiing. Immagini di alta suggestione e di qualità eccelsa proiettate da Luca Rolli e Giulia Monego, protagonisti

3

4 Mick Fowler Prima serata 5 maggio ore 21,00 Mick Fowler L impiegato verticale in giro per il mondo Fausto Camerini Fotografie di : Fowler/Ramsden Tocca a Mick Fowler, inglese classe 1956, aprire quest anno la nostra rassegna. Un eclettico atleta impegnato ai massimi livelli dell arrampicata che ha imparato l arte del verticale dal padre George che lo portò a conoscere il mondo delle Alpi all età di 13 anni. Fu amore a prima vista. Amante dell avventura divide il suo tempo tra le montagne da un lato e la moglie Nicole e i figli Tessa e Alec dall altro; cosa non sempre facile per un alpinista di primo piano. Apprezzato scrittore (due suoi scritti sono stati selezionati per il Boardman Tasker Prize per la letteratura di montagna) nelle sue pagine (non ancora tradotte in italiano) riesce a trasmettere al lettore lo spirito, le emozioni, le paure, che hanno caratterizzato la sua molteplice attività. Una attività variegata e spinta dalla molla della sua sete di nuove esperienze che l ha portato dalle ascensioni invernali sulle gelide pareti e cascate di ghiaccio della Scozia alle spedizioni sulle montagne del mondo. Tra cui ascensioni di alto spessore tecnico sulle cordillere andine del Perù e nel selvaggio Yukon; ma sono state soprattutto le alte quote dell Asia a conquistarlo: le montagne di 6000 e 7000 metri da lui salite per vie impegnative non si contano in Sichuan, nello Xinjang, in Russia e, ovviamente, nella catena dell Himalaya e del Karakorum percorsa in lungo ed in largo in Nepal, in India, in Tibet, in Pakistan. Tutte catene montuose aspre, fatte di montagne giovani a cui la natura non ha fatto in tempo a smussarne il carattere. Vincitore di due Piolet d Or e numerosi altri riconoscimenti tra cui il King Albert Medal nel 2012, Mick Fowler non è un professionista della montagna; lavora in un ufficio come qualsiasi impiegato o funzionario e ad arrampicare ci va solo nel fine settimana o durante le ferie. Pensare che uno così in 32 anni si è organizzato ben 17 spedizioni in giro per il mondo non è niente male; dal 1982 quando ha salito la magica parete Sud del Taulliraju in Perù ha

5

6 Seconda serata 12 maggio ore 21,00 Caroline Ciavaldini e James Pearson Sinfonia per roccia a quattro mani Fausto Camerini Caroline Ciavaldini e James Pearson Fotografie di : Ricky Felderer Caroline Ciavaldini e James Pearson; una formidabile coppia che quando i due sono insieme legati in cordata, è capace di regalare agli appassionati di arrampicata vere e proprie sinfonie verticali. Compagni di cordata e compagni nella vita (si sono sposati nel 2013 nell isola greca di Kalymnos dove erano andati ad appendersi alle rocce per aprire nuove vie di salita) sono due incorregibili giramondo. Lui inglese, lei francese nata a Tolosa nel 1985 ma cresciuta nella selvaggia isola vulcanica della Reunion, sperduta nell immensità dell Oceano Indiano. Entrambi con la passione per le difficoltà estreme nel sangue forse era destino che si incontrassero e scrivessero a quattro mani alcune delle pagine più belle della storia dell arrampicata. La francese sin da piccola si sentiva attratta dallo sport ma ben presto abbandona il tennis e le altre attività per la roccia: inizia a 12 anni da un muro della scuola che frequentava; dagli appigli del muro ad iscriversi ad un club di climber il passo è breve ed è l inizio di una sfolgorante carriera. Vincerà nel 2000 i campionati giovanili francesi e continuerà a progredire in tecnica e testa sino a poter fare della sua passione una vera e propria professione. Nel 2011 vince la Coppa del Mondo. Anche l altra voce della coppia, James Pearson, si è distinto nell arrampicata sin da giovane. All età di 19 anni era già affermato come uno dei più promettenti talenti della scuola britannica capace di combinare la ricerca delle difficoltà con la voglia di esplorare l ignoto. E un sogno: spostare sempre più in alto l asticella del possibile.

7

8 Luca Rolli e Giulia Monego Terza serata 19 maggio ore 21,00 Luca Rolli e Giulia Monego Montagne da salire e pareti da scendere Ruggero Bontempi C è chi sale le montagne inseguendo la linea di un sogno ripidissime e poco ripetute tra le quali la parete Nord lungo una parete, e chi dalla vetta vede aprirsi nuovi orizzonti ed Est dell Aiguille Blanche de Peuterey e il Couloir di discesa lungo quegli stessi versanti, creste e canali. Whymper sull Aiguille Verte. Si muove alla ricerca di E il caso di Luca Rolli e di Giulia Monego, esponenti di primo linee inesplorate, talvolta ripetendo discese battezzate livello di quel modo di vivere lo sci, affascinante ma selettivo, da nomi fondamentali nella storia dello sci estremo che prende il nome di freeride e di sci ripido. Si tratta di una come Stefano De Benedetti, e rimaste per lungo tempo modalità di pratica dello sci ben lontana da quella che si irripetute. realizza sulle piste, perché per muoversi in contesti isolati Giulia Monego è una sciatrice professionista, e sta e all interno di maestosi ambienti in quota, e su notevoli frequentando i corsi di formazione professionale per pendenze, non è sufficiente essere dei buoni sciatori, ma diventare guida alpina. serve possedere oltre alla tecnica anche la conoscenza Nella sua carriera ha preso parte a numerosi eventi della montagna, della neve e dei suoi rischi. In certe discese agonistici di freeride e freeskiing. Ha ottenuto vittorie l ingaggio è totale, servono una grande preparazione fisica e e podi in alcune delle più prestigiose competizioni mentale, e anche un po di fortuna rappresenta un elemento di livello internazionale svoltesi nelle più importanti essenziale. località di riferimento per gli appassionati, tra le quali Luca Rolli è una guida alpina e membro della Società delle Verbier, La Grave e Chamonix. Guide di Courmayeur. E un profondo conoscitore del gruppo Vive tra l Italia e la Francia, tra le Dolomiti e le Alpi, e ha del Monte Bianco, e ha al suo attivo la prima discesa di pareti viaggiato in Himalaya, Sud America, Giappone, Alaska, Cina, Canada, Stati Uniti, Nuova Zelanda e in vari altri paesi. In questi viaggi ha realizzato prime discese con gli sci e ha partecipato come soggetto protagonista alla realizzazione di video e sessioni fotografiche, ingaggiata dalle principali riviste e case di produzione che si occupano di freeride. Luca e Giulia portano a Darfo il profumo della neve

9

10 Quarta serata 26 maggio ore 21,00 Mayan Smith-Gobat Vivere nel mondo verticale Ruggero Bontempi Mayan Smith-Gobat Mayan Smith-Gobat arriva dall altra parte del pianeta. dopo avere salito la via, lasciando la roccia nel suo E nata infatti in Nuova Zelanda, vive oggi tra l Europa e stato originario. l America, ma si sente pienamente cittadina del mondo. La determinazione di Mayan nel continuare a L incontro con la montagna avviene per lei nella forma migliorarsi la porta ad affrontare vie di riferimento dello sci praticato sulle nevi dell emisfero australe: un sia in ambito sportivo, sia sulle grandi pareti, ma grave incidente all età di 22 anni la costringe tuttavia ad anche in zone remote del mondo che richiedono un abbandonare quest attività, ma libera del tempo e delle approccio alpinistico. energie per potersi dedicare solo all arrampicata. Fa parte di questo cammino evolutivo la scelta di Una pratica costante, che associa la preparazione impegnarsi per lungo tempo, e di riuscire a salire indoor alla scalata sulla roccia, la porta in breve tempo come prima donna, la celebre via Punks in the Gym, a raggiungere un livello molto elevato, con risultati che scalata da Wolfgang Güllich in Australia nel 1985, che favoriscono il suo passaggio al professionismo. Le sue rappresenta ancora oggi un severo test di riferimento prestazioni le consentono di diventare la più conosciuta per quanti si muovono sulle alte difficoltà. arrampicatrice neozelandese, ma allo stesso tempo la sua Mayan ha partecipato alla coppa del mondo di notorietà accresce anche nel contesto internazionale. arrampicata, e ha realizzato varie salite di estrema Mayan rappresenta infatti oggi una delle più forti scalatrici difficoltà soprattutto in Europa e negli Stati Uniti, del mondo in stile trad, nel quale le attrezzature utilizzate dove ha incontrato una delle pareti che l hanno più per proteggersi da un eventuale caduta vengono rimosse affascinata: El Capitan nella Yosemite Valley. Su questo splendido monolito granitico ha trovato vari modi per esprimersi ai massimi livelli, portando a termine la seconda salita in libera femminile della Salathè Wall e il record di velocità femminile. Nella stessa valle inoltre ha realizzato anche la salita di El Capitan e dell Half Dome nel corso della stessa giornata. Un altra sua scalata ha messo Mayan al centro delle cronache alpinistiche. Si tratta della recente salita di

11

12

13