Accordo attuativo per la promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Programmazione 2014

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1 Accordo attuativo per la promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Programmazione 2014 TRA Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, Direzione Regionale per il Friuli Venezia Giulia (di seguito denominato INAIL), C.F , con sede in Trieste, Via G. Galatti 1/1, nella persona del Direttore Regionale dott. Fabio Lo Faro; E Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Direzione Centrale salute, integrazione sociosanitaria, politiche sociali e famiglia (di seguito denominata Regione), con sede a Trieste, Riva Nazario Sauro 8, nella persona del Direttore centrale dott. Adriano Marcolongo; PREMESSO CHE ai sensi degli artt. 9 e 10 del D.lgs. 81/2008 e s.m.i., l INAIL e le Regioni tramite le AA.SS.LL. del SSN, attuano i propri compiti in materia di salute e sicurezza sul lavoro attraverso lo svolgimento di attività di informazione, assistenza, consulenza, formazione e promozione, in una logica di sistema, anche mediante convenzioni; le Linee di Indirizzo 2014 della Direzione Centrale Prevenzione dell INAIL hanno individuato le priorità, i temi specifici delle azioni di sistema, le aree di Intervento prioritario e le macroaree di attività; le medesime Linee di Indirizzo riconoscono importanza prioritaria al consolidamento della collaborazione stabile con l Amministrazione Regionale, a fronte delle relative competenze nell ambito della programmazione sanitaria regionale; l INAIL, nel Piano Territoriale Definitivo Interno della prevenzione 2014, ha individuato una specifica linea di intervento di collaborazione con la Direzione Centrale Salute; la Regione, con delibera della Giunta regionale n del 6/12/2013, ha approvato le linee annuali per la gestione del SSN per l anno 2014, prevedendo, all Allegato A, il proseguimento degli interventi di prevenzione previsti dal Piano Regionale della Prevenzione 1

2 , prorogato al 2013, in attesa della stesura del Piano regionale della Prevenzione , sulla base del Piano nazionale di Prevenzione; l INAIL e la Regione hanno sottoscritto in data un protocollo di intesa finalizzato a sviluppare la più ampia e intensa collaborazione al fine di contribuire, con azioni coordinate e sinergiche, all innalzamento dei livelli di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, istituendo un Tavolo tecnico di coordinamento avente la funzione di valutare ed approvare i singoli progetti attuativi; il Tavolo di coordinamento, nella seduta del , ha demandato ad un Gruppo tecnico costituto da professionalità di ambedue gli Enti l elaborazione di una proposta progettuale per l individuazione degli ambiti di intervento in campo prevenzionale e degli specifici apporti necessari; Il predetto Tavolo nella seduta del ha esaminato ed approvato senza rilievi la proposta progettuale predisposta dal Gruppo di lavoro anzidetto; tutto ciò premesso, l INAIL e la Regione convengono e stipulano quanto segue: Art. 1 - Ambito e finalità dell accordo In attuazione dei rispettivi fini e compiti istituzionali, le Parti si impegnano a sviluppare azioni sinergiche per la promozione della cultura della prevenzione e la realizzazione di strumenti, azioni ed eventi formativi ed informativi in materia di salute e sicurezza, in alcuni ambiti individuati dai rispettivi Piani della Prevenzione Art. 2 - Oggetto della collaborazione Per perseguire le finalità di cui all art. 1, le Parti individuano le seguenti Linee di intervento, proposte dal Gruppo di Lavoro ed approvate dal Tavolo di Coordinamento nella seduta del 25/02/2014, come declinate nell Allegato 1: 1. Comparto agricolo; 2

3 2. Comparto edile; 3. Progetti Nazionali Informo e MalProf; 4. Amianto, in collaborazione con il Centro Regionale Unico Amianto (CRUA); 5. Malattie osteoarticolari e particolarmente quelle da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori; 6. Conoscenza del territorio e delle specificità. Art. 3 - Modalità di attuazione Al fine di dare concreta attuazione alle attività previste dal presente Accordo, per ogni linea di intervento verrà istituito un Gruppo di lavoro regionale, coordinato da un referente individuato dalla Direzione Centrale Salute e da un referente individuato dall INAIL. I referenti dei Gruppi di lavoro dovranno relazionare trimestralmente al Tavolo tecnico di coordinamento sullo stato di avanzamento delle attività e potranno essere chiamati a partecipare agli incontri del Tavolo ove trattasi della progettualità loro affidata. Art. 4 Risorse e finanziamento Il presente accordo viene realizzato con un apporto partecipativo tendenzialmente paritario tra i firmatari. Al fine della quantificazione della compartecipazione sarà valutato non solo l apporto economico ma anche quello di natura strumentale e professionale, non necessariamente omogeneo, in relazione alle diverse tipologie di apporto, per entrambi i partner. Per la Regione Friuli Venezia Giulia potrà concretizzarsi nell assunzione a proprio carico dei costi diretti e indiretti derivanti dalla messa a disposizione di risorse professionali e dall organizzazione di attività formative. In tale contesto l INAIL si impegna a stanziare risorse economiche per un importo massimo di euro ,00 - da utilizzare per il sostenimento di costi esterni ai partner - che verranno erogate a favore della Regione Friuli Venezia Giulia Direzione Centrale Salute previa presentazione di una relazione sull attività svolta, sottoscritta dal Direttore centrale e corredata dalla documentazione giustificativa di spesa di rito, nonché della esposizione dei costi complessivamente sostenuti (come sopra specificato). 3

4 Art. 5 - Obblighi di tracciabilità Ai fini del monitoraggio dei progetti di investimento pubblico di cui all art. 11 della legge n. 3 del 16 gennaio 2003, il Codice Unico di Progetto (CUP) è il seguente: E29D Art. 6 - Durata Il presente Accordo entra in vigore con la sottoscrizione ed ha validità fino all ultimazione delle attività previste e comunque non oltre il 31 dicembre Art. 7 - Registrazione Il presente atto è soggetto a registrazione solo in caso d uso, in base all art. 4 della parte II della tariffa allegata al D.P.R. 26 aprile 1986, n. 31, e successive modificazioni a cura e spese della parte richiedente. Allegati: n. 1 c.d.t. Trieste, data firma digitale * * * Per l INAIL Direttore Regionale FVG Dott. Fabio Lo Faro Per la Regione Autonoma FVG Direttore Centrale Salute Dott. Adriano Marcolongo Il presente accordo, sottoscritto in difetto di contestualità spazio/temporale, sarà registrato e assunto al protocollo a far data dalla ricezione da parte dell ultimo sottoscrittore ai sensi degli artt e 1335 c.c.. Per la forma contrattuale si richiamano gli artt e 2704 c.c. e l art. 21 del d. lgs. 7 marzo 2005, n. 82 4

5 ALLEGATO 1 GRUPPO DI LAVORO REGIONE FVG D.C. SALUTE INAIL DIREZIONE REG.LE F.V.G. PROGETTUALITÀ PREVENZIONE Il 2014 è un anno di transizione, in cui la Regione FVG porrà mano alla stesura del Piano Regionale di Prevenzione sulla base del Piano Nazionale di Prevenzione di prossima adozione. Le indicazioni emerse nella fase preliminare - condivise anche dalla Regione FVG e dall INAIL sono per un incremento degli interventi congiunti di prevenzione e promozione della salute sui luoghi di lavoro da attuarsi anche con efficaci azioni d informazione e assistenza. A livello nazionale Regioni e INAIL collaborano nel Comitato di indirizzo ex art. 5 e nella Commissione consultiva ex art. 6 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. alla stesura delle indicazioni per le azioni che gli organismi periferici saranno chiamati ad eseguire, anche all interno dei Comitati regionali di coordinamento ex art. 7 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.. Il presente documento redatto ai sensi del Protocollo di Intesa INAIL Regione FVG di data 19 dicembre 2011 e su mandato del Tavolo di coordinamento permanente (incontro del 5 novembre 2013) contiene le proposte delle iniziative di prevenzione che INAIL e Regione, attraverso le Aziende per i servizi sanitari - SPSAL, intendono condividere per l anno L INAIL e la Regione si impegnano a collaborare con le Aziende per i servizi sanitari e con altri Partner eventualmente coinvolti mettendo a disposizione risorse professionali, economiche e strumentali che verranno individuate con accordo attuativo, ai sensi dell art. 4 del citato Protocollo di Intesa. L accordo dovrà prevedere, in generale, la compartecipazione, tendenzialmente paritaria tra tutti i partner coinvolti, delle risorse complessive. Le risorse economiche individuate dall INAIL, assieme a quelle individuate dalla Regione ai sensi dell art.13 comma 6 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., verranno utilizzate per le attività oggetto di collaborazione a mente dell art. 3 del suddetto Protocollo (quali, ad es., formazione e produzione di materiale informativo) previo accordo tra Direzione Regionale INAIL e Direzione Centrale Salute. Gli stessi criteri generali verranno seguiti per la stipula di accordi tra le Sedi territoriali dell INAIL e le singole Aziende per i servizi sanitari, valutati, approvati e monitorati dalla Direzione regionale INAIL e dalla Direzione Centrale Salute. 5

6 L INAIL e la Regione si impegnano a condividere, almeno a livello di conoscenza, le attività effettuate o da effettuarsi sulla base di accordi di prevenzione sottoscritti con diversi Enti ed Istituzioni territoriali che possano essere di ausilio in relazione alle linee di intervento che si vanno sotto a delineare. Linee di intervento 1. Comparto agricolo Proseguirà l attività del gruppo regionale SPSAL-INAIL al fine di promuovere i seguenti interventi: 1.1. Formazione ed addestramento - anche interaziendale - su macchine agricole e fitosanitari del personale dei Dipartimenti di Prevenzione che eseguirà le visite ispettive, in collaborazione con l Università di Udine, Gruppo Sprint. La formazione potrà riguardare anche il personale INAIL Definizione di una check-list da utilizzare nell ambito delle ispezioni sulle macchine agricole (partendo da quelle di maggior interesse) finalizzata a rendere omogenei gli interventi ispettivi su tutto il territorio regionale. La check-list sarà resa disponibile ai sensi dell art. 25 del D.Lgs. 33/ Comparto edile 2.1 Sarà definita una check-list per la tenuta della documentazione in cantiere (anche alla luce delle indicazioni in merito alla semplificazione), utilizzabile negli interventi ispettivi ma anche nell analisi dei rischi in caso di eventi infortunistici o di malattie professionali. La check-list sarà resa disponibile ai sensi dell art. 25 del D.Lgs. 33/ Inoltre sarà promosso un incontro con gli organismi paritetici e/o gli enti bilaterali di settore per definire le modalità operative per interventi di assistenza da svolgere direttamente nei cantieri (con riferimento all art.10 D.Lgs. 81/2008). 3. Progetti Nazionali Informo e MalProf 3.1. Collaborare all analisi di almeno 60 casi di infortunio grave o mortale trattati nel 2014 al fine di inserire nel programma degli infortuni gravi e mortali gli eventi trattati (indagati) nel 2014 a partire da quelli occorsi nel comparto agricoltura, e per gli altri 6

7 comparti, quelli correlati all uso o alla manutenzione di macchine/impianti/attrezzature con segnalazioni di non conformità Collaborare all analisi delle malattie professionali segnalate, trattate e concluse da INAIL e SPSAL nel 2014 che abbiano evidenziato un nesso di causa possibile, probabile o un nesso di concausa con l attività lavorativa svolta: inserire nel programma MALPROF il 75% delle malattie professionali segnalate, con trattazione del caso conclusa da INAIL e SPSAL nel 2014 e per cui risulti possibile o probabile un nesso di causalità o concausalità con l attività lavorativa svolta. 4. Amianto (in collaborazione con il CRUA) 4.2 Realizzazione di un evento formativo per i medici competenti sul protocollo di sorveglianza sanitaria per addetti alle bonifiche, concordato dagli SPSAL. della regione. 4.3 Preparazione di una campagna di informazione per la popolazione che tratti i temi relativi ai rischi per la salute correlati all esposizione ad amianto professionale e ambientale, illustri i protocolli di sorveglianza sanitaria per gli ex esposti, dia indicazioni sulle procedure per la richiesta di interventi di bonifica. Una parte delle informazioni sarà riservata ai medici ospedalieri e ai MMG con lo scopo di fornire le indicazioni per una corretta segnalazione dei casi sospetti. 5. Malattie osteoarticolari e particolarmente quelle da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori 5.1 Definizione di un piano di formazione rivolto ad operatori SPSAL e INAIL, inerente specifici approfondimenti sulla tematica. 5.2 Organizzazione di un evento formativo a livello regionale per diffondere buone prassi per l individuazione e la gestione di casi. La formazione sarà rivolta ai medici competenti, MMG e ai medici dei patronati. 5.3 Organizzazione di azioni informative indirizzate a DL, loro consulenti tecnici, referenti Associazioni datoriali/sindacali, RLST in tema di: a) malattie professionali da sovraccarico ergonomico e costi aziendali correlati; b) metodi di valutazione del rischio e loro limiti di applicazione; c) possibili soluzioni tecniche e organizzative; d) collaborazione tra DL, MC e consulente tecnico nella valutazione dello specifico rischio ergonomico. 7

8 6. Conoscenza del territorio e delle specificità Approfondire la conoscenza delle specificità territoriali sulla cui base impostare progetti di prevenzione e tutela coordinati tra Direzione Centrale salute, Direzione regionale INAIL, le diverse AA.SS.SS. e le sedi territoriali dell INAIL da svilupparsi anche negli anni successivi: 6.1 Produzione di un documento che a partire dai dati dei nuovi flussi informativi su aziende, dipendenti, infortuni e malattie professionali, individui specificità e criticità tali da poter pianificare degli interventi coordinati a livello interaziendale o regionale su specifici comparti e/o settori produttivi. 6.2 Studio di fattibilità di un percorso di condivisione operativa tra Direzione Centrale salute, Direzione Regionale INAIL, sedi territoriali INAIL e AA.SS.SS. per lo scambio di dati e informazioni di cui ciascun Ente dispone per le proprie finalità istituzionali. 8

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