Piano della Prevenzione. Patto per la Tutela della Salute e la Prevenzione nei Luoghi di Lavoro

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Piano della Prevenzione. Patto per la Tutela della Salute e la Prevenzione nei Luoghi di Lavoro"

Transcript

1 Piano della Prevenzione e Patto per la Tutela della Salute e la Prevenzione nei Luoghi di Lavoro Dott. Domenico Pompei SPSAL - ASL L Aquila L'Aquila 22 Aprile 2008 LNGS

2 Insieme di Regole ed Indirizzi P.S.N Piano Nazionale Prevenzione Piano Regionale Prevenzione P.S.R Patto Patto per per la la Salute Salute e e la la Prevenzione Luoghi Luoghi di di Lavoro Lavoro DPCM DPCM L.E.A Unico Testo Legislativo Sicurezza Luoghi Lavoro

3 Sistema Istituzionale Indirizzo e Coordinamento Unico Testo Legislativo Livello Nazionale Comitato di Indirizzo e Valutazione Politiche attive e Coordinamento Nazionale attività di Vigilanza Commissione Consultiva Permanente S.I.N.P. Livello Regionale Comitato Regionale Coordinamento DPCM 21/12/2007

4 Sistema Istituzionale prevenzione Enti Pubblici aventi compiti di prevenzione Unico Testo Legislativo ISPESL INAIL IPSEMA Livello Nazionale Livello Locale Min. Lavoro Min. Salute Coordinamento Regioni ASL ISPESL INAIL IPSEMA DPL COMITATI PARITETICI PATRONATI Ricerca Informazione Formazione Assistenza Divulgazione Buone Prassi Consultazione Consulenza

5 Sistema Istituzionale Enti Pubblici aventi compiti di vigilanza Unico Testo Legislativo Organo di Vigilanza in tutti i luoghi di lavoro ASL attraverso servizi specifici (SPSAL) D.P.L. nei settori a particolare rischio ISPESL Strutture Sanitarie congiuntamente ASL VV.FF. per la parte di loro competenza

6 P.S.N La tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro - migliorare l efficacia degli strumenti di integrazione tra pubbliche amministrazioni a partire dagli strumenti previsti dalle attuali normative (Commissione Consultiva Nazionale istituita presso il Ministero del Lavoro ex art.26 d.lgs. 626/94 e Comitati di Coordinamento previsti presso le Regioni ex art. 27 d.lgs. 626/94);

7 P.S.N La tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro - riordinare, coordinare e semplificare le norme vigenti in materia di igiene e sicurezza del lavoro e definire un sistema di criteri per la verifica del raggiungimento dei Livelli Essenziali di Assistenza nel settore della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; - consolidare il processo in corso, nell ambito delle intese tra i principali soggetti istituzionali, di costruzione di un adeguato Sistema informativo integrato.

8 P.S.N La tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Per quanto si riferisce agli infortuni, si rimanda al Piano Nazionale della Prevenzione ed alle successive linee guida. Relativamente alle Malattie Professionali le strategie da adottare per facilitare l emersione delle malattie professionali perdute e migliorare le conoscenze ai fini di una più efficace prevenzione devono essere basate sull impegno e la qualificazione dei sanitari coinvolti.

9 L Epidemiologia occupazionale LEA

10 La Vigilanza LEA

11 La Prevenzione delle M.P. LEA

12 La Prevenzione degli Infortuni LEA

13 LEA La Promozione della salute e della sicurezza

14 LEA Il Controllo dello Stato di Salute dei Lavoratori

15 Informazione, Fomazione,, Assistenza LEA

16 Piano Nazionale della Prevenzione rischio cardiovascolare recidive degli accidenti cardiovascolari complicanze del diabete obesità screening oncologici vaccinazioni incidenti stradali infortuni sul lavoro incidenti domestici

17 IL TREND DI LUNGO PERIODO (cinquantennio ) INFORTUNI - ORE LAVORATE - FREQUENZE (N indice = 100) Infortuni Ore lavorate Frequenze Nota: le "ore lavorate" sono un parametro adottato storicamente dall'inail, fino agli inizi degli anni '90, quale unità di misura dell'esposizione al rischio per il calcolo degli indici di frequenza; attualmente sono utilizzati gli "addetti anno". 3

18 IL TREND DI LUNGO PERIODO (cinquantennio ) Casi mortali - Ore lavorate - Frequenze (N ind ice 1956 = 100) Casi mortali Ore lavorate Frequenze 5

19 Piano Regionale della Prevenzione rischio cardiovascolare recidive degli accidenti cardiovascolari complicanze del diabete obesità screening oncologici vaccinazioni incidenti stradali infortuni sul lavoro incidenti domestici Basato su dati occupazionali ed infortunistici

20 Piano regionale 2006 / Rafforzamento del sistema informativo Utilizzo e gestione dati informativi Centralizzazione denunce infortuni agli SPSAL Collegamento con sistema informativo dei P.S. Pronto intervento nei luoghi di lavoro Utilizzo flussi informativi Inail-Ispesl-Regioni nella programmazione delle attività Costituire le basi per un osservatorio regionale degli infortuni da lavoro Prosecuzione progetto nazionale infortuni mortali e gravi

21 Piano regionale 2006 / Interventi di prevenzione mirata Piano operativo sicurezza in edilizia Incremento attività di vigilanza * Costituzione commissione regionale per l edilizia Interventi formativi nelle scuole tecniche Informazione ed assistenza alle imprese Formazione addetti rimozione amianto Formazione varie figure della prevenzione in raccordo con DPL, ecc., anche in riferimento al D.Lgs 195/2003 Formazione nei settori agricoltura e pesca Istituzione di sportelli informativi sicurezza Campagna informativa regionale

22 Piano regionale 2006 / Piano operativo sicurezza in edilizia * Incremento attività di vigilanza Base cantieri ispezionati nell anno 2004 pari a %, (ovvero 25% delle notifiche pervenute) 2006 Cantieri da controllare Piano prevenzione 1 annualità 2007 Cantieri da controllare Piano prevenzione 2 annualità 2008 Cantieri da controllare Piano prevenzione 3 annualità

23 Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro DPCM 17/12/2007 Accordo fra Governo (Min. Salute con il concerto del Min. Lavoro ed il parere favorevole del Min. Economia e Finanze ) e Regioni e Province Autonome

24 Viene definita la strategia per razionalizzare gli interventi al fine di pervenire ad un utilizzo efficace ed appropriato delle risorse umane, strumentali e finanziare

25 Aspetti salienti Premessa 1 La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, è una specifica competenza del S.S.N.,così come previsto dalla legge n. 833/1978 Il «cittadino che lavora», quale portatore di diritti (le prestazioni essenziali) e di doveri (partecipazione attiva ai programmi di prevenzione) costituisce il riferimento centrale delle azioni previste dal Patto L'equità nell'accesso all'assistenza sanitaria è obiettivo primario del Sistema sanitario nazionale

26 Aspetti salienti Premessa 2 Si parte dall assunto di : circa 1 Milione di infortuni / anno di cui circa 1200 mortali Oltre Patologie correlate al lavoro / anno Necessità di operare secondo una logica di sistema

27 Aspetti salienti Premessa 3 Si fa riferimento al Piano Nazionale della Prevenzione che ha perseguito una serie di obiettivi: Migliorare la conoscenza dei fenomeni Implementare la sorveglianza epidemiologica Migliorare l efficacia degli interventi: Linee guida Buone prassi Sostegno micro e piccole imprese Miglioramento raccolta W.R.D. Progetto infortuni mortali e gravi Campagna informativa tumori prof.li Linkage archivi INAIL INPS IPSEMA Valutazione efficacia interventi preventivi

28 Aspetti salienti ACCORDO 1 Migliorare in termini di quantitativi e metodologici Gli interventi di prevenzione (informazione, formazione, assistenza, vigilanza) migliorare la conoscenza dei fenomeni programmare sulla base di evidenza epidemiologica definire protocolli operativi e linee guida realizzare ampia diffusione informativa monitorare il raggiungimento degli obiettivi definire ruoli e compiti del SSN e le sinergie con ENTI disciplinare il coordinamento delle attività (ex art. 27) condividere le informazioni rafforzare il ruolo del S.P. quale regolare di sistema raggiungimento di obiettivi strategici: LEA

29 Aspetti salienti ACCORDO 2 Gli impegni delle Regioni: effettuare interventi ispettivi almeno sul 5% delle Unità Produttive potenziamento operativo dei Servizi delle ASL (coorentemente con i LEA): Consistenza numerica e professionale Aggiornamento continuo degli operatori

30 Aspetti salienti ACCORDO 3 Gli indicatori definiti: Obiettivo pervenire a: interventi ispettivi /anno proporzionati alle consistenze delle unità locali ed a standard definiti per la realizzazione di piani Monitoraggio e valutazione delle attività Risorse impegnate Indicatori di bisogno Indicatori di attività Indicatori di risultato

31 Aspetti salienti ACCORDO 4 Le tematiche particolari: Costruzione del S.I.N.P. (Flussi, ReNaM, Registro agenti chimici, MALPROF) Flussi bidirezionali Medici Competenti e M.M.G. Settori d intervento prioritari Coordinamento attività di prevenzione e vigilanza Attività promozionali: formazione Diffusione delle conoscenze (sportelli informativi) Implementazione e rivisitazione della sorveglianza sanitaria (adeguandola all evoluzione ed eliminando le pratiche inutili)

32 RIFLESSIONI 1 Gli obiettivi e le attività previste nel patto saranno realizzate attraverso la razionalizzazione e l'ottimizzazione dell'utilizzo delle risorse correnti. Chi possiede le risorse per fare prevenzione che non sia un mero incremento dell attività ispettiva? La prevenzione infortuni richiede un impegno costante con impiego di risorse prevalentemente tecniche La prevenzione delle Malattie Professionali e soprattutto dei tumori professionali richiede maggiore qualificazione, impegno multidisciplinare (igienico, medico, epidemiologico), analisi dei rischi per Comparti, verifica puntuale delle VdR delle aziende

33 RIFLESSIONI 2 Il coordinamento delle attività di prevenzione: - è difficile coordinare fra gli Enti l attività di vigilanza - coordinare le iniziative di prevenzione è certamente più difficile Il Comitato Regionale di Coordinamento riuscirà a svolgere il proprio ruolo? La prevenzione nei luoghi di Lavoro merita una regia unica?

34

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Dott.ssa Amalia Vitagliano Dirigente Area SanitàPubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening Regione Lazio, 23

Dettagli

COMUNICATO STAMPA RAPPORTO ANNUALE SICUREZZA LAVORO: IMPEGNO PER LA SICUREZZA SUL E DEL LAVORO

COMUNICATO STAMPA RAPPORTO ANNUALE SICUREZZA LAVORO: IMPEGNO PER LA SICUREZZA SUL E DEL LAVORO COMUNICATO STAMPA RAPPORTO ANNUALE SICUREZZA LAVORO: IMPEGNO PER LA SICUREZZA SUL E DEL LAVORO Viene presentata oggi, mercoledì 1 giugno 2011, la nuova edizione del Rapporto sulla Sicurezza e Salute nei

Dettagli

ATS Città Metropolitana di Milano SC PSAL

ATS Città Metropolitana di Milano SC PSAL CONFRONTO TRA LE ATTIVITA DI PREVENZIONE SVOLTE DAL SERVIZIO PSAL: Progetto Igiene del lavoro e sorveglianza sanitaria in edilizia ATS Città Metropolitana di Milano SC PSAL Enzandrea Prandi 13/04/2016

Dettagli

L attività di vigilanza, formazione e informazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni

L attività di vigilanza, formazione e informazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni L attività di vigilanza, formazione e informazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni Verona, 28 gennaio 2011 3 Domande Perché siamo arrivati alla costruzione di un sistema informativo

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

Il data set minimo ai fini delle attività di prevenzione e vigilanza sul territorio

Il data set minimo ai fini delle attività di prevenzione e vigilanza sul territorio Il data set minimo ai fini delle attività di prevenzione e vigilanza sul territorio L analisi dei sistemi informativi esistenti nei loro contenuti e nella loro funzionalità corrente è stato il passo fondamentale

Dettagli

Osservatorio Regionale sulla sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro (LR 4/2006)

Osservatorio Regionale sulla sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro (LR 4/2006) Osservatorio Regionale sulla sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro (LR 4/2006) Programma triennale di attività 2008-2010 Il quadro normativo e progettuale della prevenzione nei luoghi di lavoro

Dettagli

(Fonte MIUR: Ufficio III DGCSR -Direzione Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca, Dirigente Massimo Ghilardi)

(Fonte MIUR: Ufficio III DGCSR -Direzione Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca, Dirigente Massimo Ghilardi) Punto 5 dell ordine del giorno: Aggiornamento del reporting di Monitoraggio al 30/04/2012 e informativa sulle azioni di nuovo avvio D.D. 713/Ric. del 29/10/2010 - Avviso per lo sviluppo/potenziamento di

Dettagli

La rappresentanza dei lavoratori: il Rlst

La rappresentanza dei lavoratori: il Rlst La rappresentanza dei lavoratori: il Rlst Bolzano 24 novembre 2011 Gabriella Galli Resp. Ufficio salute e sicurezza Uil nazionale Il rischio nelle microimprese Casi mortali per dimensione aziendale valori%

Dettagli

I Piani Regionali di Prevenzione: indicazioni per la programmazione degli interventi. Augusto Quercia

I Piani Regionali di Prevenzione: indicazioni per la programmazione degli interventi. Augusto Quercia I Piani Regionali di Prevenzione: indicazioni per la programmazione degli interventi Augusto Quercia Ricerca attiva delle malattie professionali - Viterbo 30/10/2015 I Piani Regionali di Prevenzione PNP

Dettagli

Definizione operativa. Valore Baseline

Definizione operativa. Valore Baseline PROGRAMMA PRP 2014-2018 3. Salute e lavoro 4. Ambiente e MACRO OBIETTIVO PNP 2014-2018 2.8 - Ridurre le esposizioni potenzialmente dannose per la 2.8 - Ridurre le esposizioni potenzialmente dannose per

Dettagli

PIZZANO GAETANO CV EUROPEO

PIZZANO GAETANO CV EUROPEO Nome PIZZANO GAETANO Data di nascita 20/03/1958 ESPERIENZA LAVORATIVA INTERNA Nome e indirizzo del datore di lavoro Date (da - a) 01/01/2012 - in corso Tipo di azienda o settore PUBBLICO AZIENDA USL DI

Dettagli

UN LAVORO DI SQUADRA per fare centro!!

UN LAVORO DI SQUADRA per fare centro!! 20 giugno 2014 UN LAVORO DI SQUADRA per fare centro!! 1 AGGIORNAMENTO SULLE NORMATIVE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE Inquadramento normativo D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Le assunzioni I cambi mansione La gestione

Dettagli

Il problema delle risorse ed il ruolo della regione.

Il problema delle risorse ed il ruolo della regione. 7 PQ e Salute - ARTI 08.03.07 Il problema delle risorse ed il ruolo della regione. Ambrogio Aquilino, ARES Puglia Il contesto di riferimento Federalismo e politiche regionali Diritto alla salute Ospedale

Dettagli

Informazioni personali Nome / Cognome Valentina D'Amico Indirizzo C/da Garofalo Via A.Z.1 n 10 90047 Partinico (PA) Italia

Informazioni personali Nome / Cognome Valentina D'Amico Indirizzo C/da Garofalo Via A.Z.1 n 10 90047 Partinico (PA) Italia Informazioni personali Nome / Cognome Valentina D'Amico Indirizzo C/da Garofalo Via A.Z.1 n 10 90047 Partinico (PA) Italia Telefono Cellulare: Fax E-mail valedami87@hotmail.it Cittadinanza Italiana Data

Dettagli

GESTIONE DELLE RISORSE Capitolo 6

GESTIONE DELLE RISORSE Capitolo 6 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE Le Aree/Servizi che operano nell'ambito del Sistema di gestione per la qualità del DSU Toscana sono identificate in un apposito organigramma, riportato nel capitolo

Dettagli

OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE

OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE PROTOCOLLO D INTESA TRA ARAN E CGIL CISL UIL CONFSAL CISAL CONFEDIR CIDA COSMED USAE CGU CONFINTESA (con riserva) PER LA COSTITUZIONE DI UN OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE mdegiacomo\xsottoscrizione_protocollo

Dettagli

PAOLO DI LORETO - curriculum vitae

PAOLO DI LORETO - curriculum vitae PAOLO DI LORETO - curriculum vitae STUDI E ABILITAZIONE PROFESSIONALE (1973) Laurea in Ingegneria Nucleare presso l Università degli Studi di Roma (votazione 110/110 e lode); (1976) Abilitazione alla Professione

Dettagli

Sorveglianza sanitaria obbligatoria

Sorveglianza sanitaria obbligatoria Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Sorveglianza sanitaria a scuola 5.1a CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI SCOLASTICI E PER DIRETTORI DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI Sorveglianza

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome AUGUSTO CONTU Indirizzo FRIULI 13 09127 CAGLIARI (ITALIA) Telefono 07047443401 Fax 0706094640 E-mail augustocontu@asl8cagliari.it

Dettagli

Coordinatore GdL Edilizia Coordinamento delle Regioni Componente Comitato nazionale ex art. 5 D.lgs. 81/08 Componente Gdl Sicurezza del CNI

Coordinatore GdL Edilizia Coordinamento delle Regioni Componente Comitato nazionale ex art. 5 D.lgs. 81/08 Componente Gdl Sicurezza del CNI 3ª GIORNATA NAZIONALE DELL INGEGNERIA DELLA SICUREZZA Roma venerdì 6 novembre 2015 I PIANI DI SICUREZZA NEI CANTIERI E IL PIANO NAZIONALE EDILIZIA 2015-2018 Antonio Leonardi Coordinatore GdL Edilizia Coordinamento

Dettagli

il panorama delle opportunità Lella Bassignana

il panorama delle opportunità Lella Bassignana Giovani imprenditori in Agricoltura: il panorama delle opportunità Lella Bassignana Vicepresidente O.I.G.A. Enti che gestiscono gli strumenti a favore dei giovani agricoltori Ministero politiche agricole

Dettagli

Il ruolo del medico competente e il compito della sorveglianza sanitaria alla luce della nuova normativa italiana

Il ruolo del medico competente e il compito della sorveglianza sanitaria alla luce della nuova normativa italiana Il ruolo del medico competente e il compito della sorveglianza sanitaria alla luce della nuova normativa italiana Lucia Isolani, SPSAL ASUR Marche ZT9, Macerata 1 Medico Competente e Normativa DPR 303/56

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING ISTITUTO COMPRENSIVO Emanuele Falcetti Apice (Benevento) a. s. 2009/2010 MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009

Dettagli

Conoscere per prevenire

Conoscere per prevenire Bologna, 6 giugno 2007 Il testo unico per la riforma ed il riassetto normativo della salute e sicurezza sul lavoro: gli orientamenti dei soggetti istituzionali e sociali Il sistema informativo a cura di

Dettagli

ADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO

ADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO ADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO 1 Nomina del Responsabile servizio prevenzione e protezione In tutte le imprese deve essere nominato il RSPP che può essere: Datore di lavoro

Dettagli

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Primi Orientamenti Comitato permanente di promozione del turismo in Italia Riunione del 13 gennaio 2016, Roma Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo

Dettagli

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE STRESS LAVORO-CORRELATO

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE STRESS LAVORO-CORRELATO SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE STRESS LAVORO-CORRELATO AZIENDA C.F./P.IVA INDIRIZZO COMUNE Tel. e-mail SETTORE ATTIVITA ASSETTO ORGANIZZATIVO NOMINATIVO E-MAIL TELEFONO DATORE DI LAVORO come da D.Lgs 81/08

Dettagli

ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO

ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO ALLEGATO A ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO SANITA ALLEGATO TECNICO Palermo, 23 dicembre 2003 La legge n. 662 del 23 dicembre 1996 definisce Accordo di Programma Quadro «l accordo con enti locali ed altri soggetti

Dettagli

ACCORDO INTERISTITUZIONALE E TERRITORIALE DI RETE PER L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI - PROGETTO START - TRA

ACCORDO INTERISTITUZIONALE E TERRITORIALE DI RETE PER L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI - PROGETTO START - TRA ACCORDO INTRISTITUZIONAL TRRITORIAL DI RT PR L INTGRAZION DGLI ALUNNI STRANIRI - PROGTTO START - TRA L Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, con sede in Via Ripamonti 85, Milano, rappresentato

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 46/24 DEL 21.11.2012

DELIBERAZIONE N. 46/24 DEL 21.11.2012 Oggetto: Aggiornamento della Rete Regionale per le Malattie Rare. L'Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale rammenta che con il D.M. 18 maggio 2001, n. 279 recante Regolamento di istituzione

Dettagli

LA FIGURA DEL RAPPRESENTANTE DELLA SICUREZZA E LA COMUNICAZIONE ALL INAIL

LA FIGURA DEL RAPPRESENTANTE DELLA SICUREZZA E LA COMUNICAZIONE ALL INAIL LA FIGURA DEL RAPPRESENTANTE DELLA SICUREZZA E LA COMUNICAZIONE ALL INAIL Sede di Treviso Dott. Antonio Salvati Gli attori della prevenzione Il modello di sicurezza in forma partecipativa del D Lgs n.

Dettagli

Sorveglianza Sanitaria. per la salute e sicurezza sul lavoro

Sorveglianza Sanitaria. per la salute e sicurezza sul lavoro Sorveglianza Sanitaria per la salute e sicurezza sul lavoro Introduzione Sorveglianza Sanitaria Csm Care affianca le aziende clienti nello svolgimento degli adempimenti previsti dalle leggi su sicurezza

Dettagli

Analisi strutturata del problema

Analisi strutturata del problema TITOLO: Realizzazione di modalità e strumenti per integrare le informazioni correnti del sistema salute e del sistema lavoro ai fini delle attività di prevenzione e vigilanza sul territorio degli infortuni

Dettagli

La tutela della salute dei lavoratori nella realizzazione di EXPO 2015: il ruolo di ASL, controllo e prevenzione

La tutela della salute dei lavoratori nella realizzazione di EXPO 2015: il ruolo di ASL, controllo e prevenzione La tutela della salute dei lavoratori nella realizzazione di EXPO 2015: il ruolo di ASL, controllo e prevenzione Dott.ssa Susanna Cantoni Dipartimento Prevenzione Medico ASL Milano Congresso nazionale

Dettagli

Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Difesa dell Ambiente. Deliberazione del 22.12.2003, n. 47/13

Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Difesa dell Ambiente. Deliberazione del 22.12.2003, n. 47/13 Deliberazione del 22.12.2003, n. 47/13 Oggetto: Adesione della Regione Sardegna alla Campagna UE per il decollo delle Fonti Energetiche Rinnovabili. Programmazione delle attività U.P.B.S05.075 Capitolo

Dettagli

SISTEMA BILATERALE NAZIONALE SICUREZZA ARTIGIANATO

SISTEMA BILATERALE NAZIONALE SICUREZZA ARTIGIANATO 1 SISTEMA BILATERALE NAZIONALE SICUREZZA ARTIGIANATO L artigianato, tramite l Accordo Interconfederale nazionale del 3/9/96 (attuativo del D.Lgs 626/94) ha scelto di dar vita ad un sistema bilaterale nazionale

Dettagli

Il ruolo dell INAIL nella prevenzione. Parma Camera del Lavoro 4 Luglio 2014

Il ruolo dell INAIL nella prevenzione. Parma Camera del Lavoro 4 Luglio 2014 Il ruolo dell INAIL nella prevenzione Parma Camera del Lavoro 4 Luglio 2014 Le competenze INAIL: una sintesi ragionata dei 10 articoli del T.U. 81 che lo riguardano 1. Gestione dell assicurazione obbligatoria

Dettagli

Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento

Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento D.P.R. 309/90 D.M. 444/90 L. n.45/99 D.M. del 14/06/02 L. n.328/00 L. n.125/01 Atto

Dettagli

CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI

CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI Allegato Verb 2 del 5/5/2016 CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI PREREQUISITI - contratto a tempo indeterminato; - assenza di azioni disciplinari con sanzioni erogate nel corso dell a.s.

Dettagli

Le Cure Palliative erogate in Rete

Le Cure Palliative erogate in Rete Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26

Dettagli

FAQ. Qui di seguito troverete l elenco di domande e risposte divise in 5 argomenti principali:

FAQ. Qui di seguito troverete l elenco di domande e risposte divise in 5 argomenti principali: FAQ Per approfondire argomenti legati all attività dei RLST, condividere esperienze, porre domande e contribuire alle risposte relative al lavoro e alle problematiche del settore, scrivi a info@zeroinfortuni.it

Dettagli

Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA

Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Prof. Guido CAPALDO Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM Come è stata costruita la metodologia Messa

Dettagli

Alternanza Scuola Lavoro come Cavallo di Troia nel mondo dell Istruzione

Alternanza Scuola Lavoro come Cavallo di Troia nel mondo dell Istruzione Azione Pegaso 2016 Seminario di studio n. 6 Alternanza Scuola Lavoro come Cavallo di Troia nel mondo dell Istruzione Venerdì, 22 Aprile 2016 Liceo Classico G. D Annunzio (Pescara) In collaborazione con

Dettagli

Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Relazione al 31.12.2008

Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Relazione al 31.12.2008 Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Relazione al 31.12.2008 Regione: Lazio Titolo del progetto: Sorveglianza e prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro Referente: Elisa Romeo Negli ultimi

Dettagli

POLITICA PER LA QUALITÀ

POLITICA PER LA QUALITÀ La ditta BRATELLI COSTRUZIONI S.R.L. è stata costituita il 16 febbraio 1996 ed il 15 maggio 1996 ha acquisito il ramo d azienda relativo alle costruzioni della ditta Impresa Edile F.lli Bratelli di Bratelli

Dettagli

Con il patrocinio del Comune di Cosenza Assessorato alla Sostenibilità Ambientale ed Energie Rinnovabili

Con il patrocinio del Comune di Cosenza Assessorato alla Sostenibilità Ambientale ed Energie Rinnovabili Ente NO PROFIT fondato dall e dall Università della Calabria Accreditato Decreto n.1168 del 03/02/2012 6 edizione - Corso di Formazione Gestionale di 50 ore destinato a professionisti, amministratori e

Dettagli

(art.3 comma 1 lett. c) e f) e art.10 L. 376/2000) INVITO ALLA PRESENTAZIONE DI PROGETTI 1. FINALITÀ E CARATTERISTICHE GENERALI

(art.3 comma 1 lett. c) e f) e art.10 L. 376/2000) INVITO ALLA PRESENTAZIONE DI PROGETTI 1. FINALITÀ E CARATTERISTICHE GENERALI Programma di ricerca e di formazione/informazione 2014 sui farmaci, sulle sostanze e pratiche mediche utilizzabili a fini di doping e per la tutela della salute nelle attività sportive (art.3 comma 1 lett.

Dettagli

A SCUOLA PER UN LAVORO SICURO sperimentazione Ist. Badoni Ist. Fiocchi

A SCUOLA PER UN LAVORO SICURO sperimentazione Ist. Badoni Ist. Fiocchi LECCO LECCO333 OPP INDUSTRIA LECCO OPPC CONFAPI A SCUOLA PER UN LAVORO SICURO sperimentazione Ist. Badoni Ist. Fiocchi Il decreto legislativo 81/08 ribadisce l importanza della promozione della cultura

Dettagli

Predisposizione del piano

Predisposizione del piano Progetto Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura 2009-2011 7 Aprile 2010, Roma Il quadro nazionale della prevenzione in agricoltura. Obiettivi i i e strumenti del progetto. Eugenio Ariano

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO FRIULI VENEZIA GIULIA Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 2 Bassa Friulana-Isontina Centro Regionale Unico Amianto CRUA

SERVIZIO SANITARIO FRIULI VENEZIA GIULIA Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 2 Bassa Friulana-Isontina Centro Regionale Unico Amianto CRUA SERVIZIO SANITARIO FRIULI VENEZIA GIULIA Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 2 Bassa Friulana-Isontina Centro Regionale Unico Amianto CRUA INFORMAZIONI SU RICONOSCIMENTO BENEFICI PER LA DETERMINAZIONE

Dettagli

Ruolo. vigilanza nel sistema della prevenzione. Direttore S.Pre.S.A.L.

Ruolo. vigilanza nel sistema della prevenzione. Direttore S.Pre.S.A.L. Ruolo dell organo di vigilanza nel sistema della prevenzione Santo Alfonzo Direttore S.Pre.S.A.L. ASL CN1 GLI ATTORI DELLA PREVENZIONE SUI LUOGHI DI LAVORO S OGGETTI O BBLIGATI DATORI DI LAVORO, DIRIGENTI,

Dettagli

CORSO DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO

CORSO DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO CORSO DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ASL AZIENDA SANITARIA LOCALE PROVINCIA DI BERGAMO Dott. Sergio Piazzolla Medico del Lavoro S.P.S.A.L. SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: E possibile rendere sicure le sostanze pericolose Identificativo della Linea o delle Linee di intervento generale/i : Prevenzione degli eventi

Dettagli

PIANI REGIONALI DELLA PREVENZIONE Sorveglianza e prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro Regione VENETO Epidemiologia degli infortuni nei luoghi di lavoro ( sist. COREO) Obiettivi: promuovere

Dettagli

AREE STRATEGICHE RIORDINO DELLE FUNZIONI DEGLI ENTI TERRITORIALI AD AREA VASTA

AREE STRATEGICHE RIORDINO DELLE FUNZIONI DEGLI ENTI TERRITORIALI AD AREA VASTA AREE STRATEGICHE AZIONI IN MATERIA DI AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE RIORDINO DELLE FUNZIONI DEGLI ENTI TERRITORIALI AD AREA VASTA AZIONI INDIRIZZATE ALLA REVISIONE DELLA SPESA AZIONI PER SVILUPPARE LA DIGITALIZZAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA MANUTENZIONE DELLE STRADE COMUNALI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA MANUTENZIONE DELLE STRADE COMUNALI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA MANUTENZIONE DELLE STRADE COMUNALI (aggiornamento Maggio 2012) 1 1. Finalità. Il presente Regolamento disciplina modalità e procedure per la manutenzione delle strade

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Alternanza Scuola lavoro

PROTOCOLLO D INTESA. Alternanza Scuola lavoro PROTOCOLLO D INTESA tra Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Verona e Ufficio per l Ambito Territoriale VII Verona dell Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto Alternanza Scuola

Dettagli

PREVENZIONE DEI RISCHI DA ALCOL E DROGHE NEI GIOVANI LAVORATORI

PREVENZIONE DEI RISCHI DA ALCOL E DROGHE NEI GIOVANI LAVORATORI PREVENZIONE DEI RISCHI DA ALCOL E DROGHE NEI GIOVANI LAVORATORI S.P.I.S.A.L. AZ. ULSS 19 DI ADRIA INCONTRO DEL 28 DICEMBRE 2015 Il progetto dell ULSS 19 Analisi del contesto L Organizzazione Internazionale

Dettagli

Infortuni sul Lavoro e Malattie Professionali nella provincia di Viterbo. Dati di attività U.O.C. PISLL

Infortuni sul Lavoro e Malattie Professionali nella provincia di Viterbo. Dati di attività U.O.C. PISLL REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE VITERBO U.O.C. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Osservatorio Epidemiologico Provinciale degli Infortuni sul Lavoro e delle Malattie Professionali

Dettagli

Atlante degli infortuni sul lavoro nella Regione Veneto

Atlante degli infortuni sul lavoro nella Regione Veneto Atlante degli infortuni sul lavoro nella Regione Veneto Anni 1990-2001 Nedda Visentini Direzione sistema statistico regionale 6 Gli autori Direzione prevenzione Centro operativo regionale per l epidemiologia

Dettagli

ORGANISMI PROVINCIALI-SEZIONI PERMANENTI E ALTRE ATTIVITA DELLE AZIENDE USL ANNO 2012. Riepilogo Regionale

ORGANISMI PROVINCIALI-SEZIONI PERMANENTI E ALTRE ATTIVITA DELLE AZIENDE USL ANNO 2012. Riepilogo Regionale ORGANISMI PROVINCIALI-SEZIONI PERMANENTI E ALTRE ATTIVITA DELLE AZIENDE USL ANNO 2012 Riepilogo Regionale Amministrazione Regionale dell Emilia-Romagna Delibera della Giunta Regionale 2202/2011 Approvazione

Dettagli

AREA DELLA SICUREZZA E TUTELA DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO

AREA DELLA SICUREZZA E TUTELA DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO AREA DELLA SICUREZZA E TUTELA DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Profili di salute 1. Imprese e addetti totali in provincia di BG 2. Infortuni

Dettagli

Le azioni di vigilanza e controllo della ASL di Brescia

Le azioni di vigilanza e controllo della ASL di Brescia Stress Lavoro Correlato, l esperienza lombarda. Dagli atti di indirizzo nazionali e regionali alle attività svolte dai Servizi preposti alla tutela della salute nei luoghi di lavoro: una visione condivisa

Dettagli

Le aziende e la gestione delle risorse senior: AGeMap50+ e AGeMap50+ HealthCare

Le aziende e la gestione delle risorse senior: AGeMap50+ e AGeMap50+ HealthCare Convegno: LAVORO E FORMAZIONE PER TUTTE LE ETA Le aziende e la gestione delle risorse senior: AGeMap50+ e AGeMap50+ HealthCare Brescia, 11 maggio 2016 Benessere Organizzativo: di cosa si tratta? Definito

Dettagli

4 5 6 identificatore titolo descrizione Gestione dell anagrafica pazienti

4 5 6 identificatore titolo descrizione Gestione dell anagrafica pazienti 4 5 6 identificatore titolo descrizione Gestione dell anagrafica pazienti ASL_BO_0001 Anagrafe sanitaria assistibili aziendale integrata con i dipartimentali e con anagrafica assistiti ASL_BO_0002 Anagrafica

Dettagli

Piani operativi. attività di sorveglianza

Piani operativi. attività di sorveglianza Piani operativi. attività di sorveglianza Calabria sorveglianza domestici sorveglianza stradali Abruzzo sorveglianza con Siniaca e dati PS, 118, SDO, mortalità sorveglianza con: dati polizia, SDO, Mortalità).

Dettagli

Il punto di vista della Regione: iniziative in corso e prospettive future

Il punto di vista della Regione: iniziative in corso e prospettive future La pratica della prevenzione per una nuova cultura nel settore agricolo 1 Febbraio 212, Bergamo Il punto di vista della Regione: iniziative in corso e prospettive future Eugenio Ariano Laboratorio di riferimento

Dettagli

CONVENZIONE PER ATTIVAZIONE DI TIROCINI POST LAUREA. Tra. il soggetto promotore

CONVENZIONE PER ATTIVAZIONE DI TIROCINI POST LAUREA. Tra. il soggetto promotore Convenzione n. del CONVENZIONE PER ATTIVAZIONE DI TIROCINI POST LAUREA Tra il soggetto promotore l Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, cod. fiscale n. 81006500607, con sede legale

Dettagli

LEGGE 92 del 28 giugno 2012. (stralcio) Art. 4 c.51 68 (Sistema Nazionale di Apprendimento Permanente)

LEGGE 92 del 28 giugno 2012. (stralcio) Art. 4 c.51 68 (Sistema Nazionale di Apprendimento Permanente) LEGGE 92 del 28 giugno 2012 (stralcio) Art. 4 c.51 68 (Sistema Nazionale di Apprendimento Permanente) 51. In linea con le indicazioni dell'unione europea, per apprendimento permanente si intende qualsiasi

Dettagli

INSEGNANTE DI SOSTEGNO NORMATIVE

INSEGNANTE DI SOSTEGNO NORMATIVE INSEGNANTE DI SOSTEGNO NORMATIVE LEGGE 118 del 1971 Stabiliva per la prima volta, all articolo 28, comma 2, il principio secondo il quale per gli allievi in situazione di handicap l istruzione dell obbligo

Dettagli

INDICAZIONI METODOLOGICHE PER LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA' DI PREVENZIONE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO IN REGIONE LOMBARDIA

INDICAZIONI METODOLOGICHE PER LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA' DI PREVENZIONE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO IN REGIONE LOMBARDIA INDICAZIONI METODOLOGICHE PER LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA' DI PREVENZIONE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO IN REGIONE LOMBARDIA NICOLETTA CORNAGGIA, BATTISTA MAGNA, ANNA MARIA ROSA DG SALUTE U.O GOVERNO DELLA

Dettagli

Malattie da lavoro. Sistemi di registrazione. Sottonotifica. Prevenzione. Risarcimento

Malattie da lavoro. Sistemi di registrazione. Sottonotifica. Prevenzione. Risarcimento Malattie da lavoro Sistemi di registrazione Sottonotifica Prevenzione Risarcimento Sistemi di registrazione Assicurazione INAIL Registro nazionale ex D.Lgs. 38/00 gestito da INAIL MALPROF COR Altri dati

Dettagli

INPS.HERMES.06/12/2007.0029516

INPS.HERMES.06/12/2007.0029516 Pagina 1 di 5 Vai Inizio testo Vai Fine Testo Stampa Chiudi INPS.HERMES.06/12/2007.0029516 Mittente 0064 /Ufficio di Segreteria del Direttore Generale Ufficio Direzione Messaggio N. 029516 del 06/12/2007

Dettagli

Manuale e documenti Manuali ed elenchi Documenti per la sicurezza Procedure. Politica della salute e sicurezza dei lavoratori

Manuale e documenti Manuali ed elenchi Documenti per la sicurezza Procedure. Politica della salute e sicurezza dei lavoratori 3.1- Dati societari Nome azienda: Indirizzo sede legale: Provincia: Codice fiscale: Iscr. Reg. Imprese: Telefono: E-Mail: Tipologia azienda: Numero di dipendenti: Città: CAP: Partita IVA: Capitale sociale:

Dettagli

A7.1a. Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

A7.1a. Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza MODULO A Unità didattica A7.1a CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.

Dettagli

PROGETTO PILOTA A VIVA VOCE. Storie di infortunati sul LAVORO. Sensibilizzare per Prevenire

PROGETTO PILOTA A VIVA VOCE. Storie di infortunati sul LAVORO. Sensibilizzare per Prevenire PROGETTO PILOTA A VIVA VOCE Storie di infortunati sul LAVORO Sensibilizzare per Prevenire 1 Titolo del Progetto: A VIVA VOCE storie di infortunati sul Lavoro Soggetto Proponente: SiscuVE Gruppo didattica

Dettagli

La formazione creata su misura per te! www.atenateam.it

La formazione creata su misura per te! www.atenateam.it La formazione creata su misura per te! Atena S.p.A. è una società di formazione presente sul mercato dal 2003 e si è affermata rapidamente grazie alla qualità della propria proposta formativa, dall impiego

Dettagli

d) durata della carica di rettore per un unico mandato di sei anni, non rinnovabile;

d) durata della carica di rettore per un unico mandato di sei anni, non rinnovabile; LEGGE Norme in materia di organizzazione delle universita`, di personale accademico e reclutamento, nonche delega al Governo per incentivare la qualita` e l efficienza del sistema universitario ORGANI

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE ZONALE DI ASSOLOMBARDA per una presenza capillare sui 189 Comuni. 26 comuni 482 imprese 26.115 dipendenti

L ORGANIZZAZIONE ZONALE DI ASSOLOMBARDA per una presenza capillare sui 189 Comuni. 26 comuni 482 imprese 26.115 dipendenti LA COLLABORAZIONE TRA ISTITUZIONI E IMPRESE PER LA SICUREZZA URBANA DELLE AREE PRODUTTIVE DEL SUD MILANO Paolo Maria Montalbetti Presidente di zona Sud Assolombarda 23 marzo 2007 L ORGANIZZAZIONE ZONALE

Dettagli

CENSIMENTO AMIANTO 2016

CENSIMENTO AMIANTO 2016 COMUNE DI GRAZZANISE PROVINCIA DI CASERTA Insignito con Medaglia di bronzo al Merito Civile CENSIMENTO AMIANTO 2016 L AMIANTO È FUORI LEGGE DA PIÙ DI VENTI ANNI, MA È ANCORA DIFFUSO E PERICOLOSO. L AMMINISTRAZIONE

Dettagli

Approvata definitivamente dalla Camera dei deputati il 19 dicembre 2012

Approvata definitivamente dalla Camera dei deputati il 19 dicembre 2012 Disposizioni in materia di professioni non organizzate Approvata definitivamente dalla Camera dei deputati il 19 dicembre 2012 Art. 1. (Oggetto e definizioni). 1. La presente legge, in attuazione dell

Dettagli

REGIONE ABRUZZO PIANO REGIONALE PREVENZIONE Progetto Piano di Prevenzione infortuni sul lavoro

REGIONE ABRUZZO PIANO REGIONALE PREVENZIONE Progetto Piano di Prevenzione infortuni sul lavoro A- PREMESSE 1-EPIDEMIOLOGIA REGIONE ABRUZZO PIANO REGIONALE PREVENZIONE Progetto Piano di Prevenzione infortuni sul lavoro La regione Abruzzo nel 2004 presentava 479.000 occupati con un lieve incremento

Dettagli

SELEZIONI DEL PERSONALE CHIUSE

SELEZIONI DEL PERSONALE CHIUSE Addetto di Segreteria E' una figura professionale specializzata nelle attività di segreteria. 10012011 31012011 5 1.200 Addetto Senior Comunicazione Istituzionale E' una figura professionale che opera

Dettagli

Giunta Regionale della Campania Ufficio del Datore di Lavoro

Giunta Regionale della Campania Ufficio del Datore di Lavoro Il Direttore dell Giunta Regionale della Campania Visti la Legge Regionale n. 14/2009; i Regolamenti Regionali n. 9/2010 e n. 7/2013; le Linee guida in materia di tirocini, adottate dalla Conferenza Stato-Regioni

Dettagli

PAES coinvolgimento e comunicazione : la proposta del Comune di Firenze

PAES coinvolgimento e comunicazione : la proposta del Comune di Firenze Il Piano d Azione per l Energia Sostenibile PAES coinvolgimento e comunicazione : la proposta del Comune di Firenze Ci sono diversi modi di aderire a un'iniziativa come quella del 20-20-20. Si può recepirla

Dettagli

Regione Puglia AREA POLITICHE PER LO SVILUPPO RURALE SETTORE AGRICOLTURA UFFICIO OSSERVATORIO FITOSANITARIO

Regione Puglia AREA POLITICHE PER LO SVILUPPO RURALE SETTORE AGRICOLTURA UFFICIO OSSERVATORIO FITOSANITARIO ALLEGATO A Regione Puglia AREA POLITICHE PER LO SVILUPPO RURALE SETTORE AGRICOLTURA UFFICIO OSSERVATORIO FITOSANITARIO PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE PER L AGRICOLTURA BIOLOGICA E I PRODOTTI BIOLOGICI Progetto

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA. organizzati da ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO

CORSI DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA. organizzati da ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO CORSI DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA organizzati da ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO ANNO 2011-2012 Referenti: Ing. Giovanna Salzano Direttore dei corsi di formazione per la sicurezza

Dettagli

Presentazione dell Atlante della struttura produttiva e delle malattie professionali nel Veneto

Presentazione dell Atlante della struttura produttiva e delle malattie professionali nel Veneto Presentazione dell Atlante della struttura produttiva e delle malattie professionali nel Veneto Franco Sarto, Michela Veronese, Sara Roberti COREO Armando Olivieri, Luca Benacchio, Spisal ULSS 15 Le fonti

Dettagli

C.I.S.A.P. CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COLLEGNO GRUGLIASCO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N.

C.I.S.A.P. CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COLLEGNO GRUGLIASCO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N. C.I.S.A.P. ORIGINALE CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COLLEGNO GRUGLIASCO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N. 04 BANDO REGIONALE RELATIVO ALLA CHIAMATA DI PROGETTI

Dettagli

In data alle ore presso la sede municipale del Comune di - Capofila dell Ambito Territoriale si sono costituiti:

In data alle ore presso la sede municipale del Comune di - Capofila dell Ambito Territoriale si sono costituiti: Schema-tipo di accordo di programma territoriale per garantire il coordinamento dei servizi in rete al fine di migliorare la qualità dell integrazione scolastica e sociale degli alunni con disabilità In

Dettagli

Piano Socio Sanitario Regionale 2007-2009 Segreteria Regionale Sanità e Sociale Direzione Regionale Piani e Programmi Socio Sanitari

Piano Socio Sanitario Regionale 2007-2009 Segreteria Regionale Sanità e Sociale Direzione Regionale Piani e Programmi Socio Sanitari PSSR 2007-2009 Piano Socio Sanitario Regionale 2007-2009 Segreteria Regionale Sanità e Sociale PPORTUNITÀ E VINCOLI PSSR 2007-2009 OPPORTUNITÀ E VINCOLI il contesto Regionalizzazione sistema sanitario

Dettagli

Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti

Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti Regione Piemonte Settore Sanità IRES Piemonte Nucleo Edilizia Sanitaria

Dettagli

Esecuzione Pap test/hpv nella ASL 8 di Cagliari

Esecuzione Pap test/hpv nella ASL 8 di Cagliari Esecuzione Pap test/hpv nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013 % (IC95%) Donne che hanno eseguito il pap test/hpv in accordo

Dettagli

Loro Sedi. Oggetto: Rinnovo Protocollo d intesa MIUR LAV ( Lega Antivivisezione )

Loro Sedi. Oggetto: Rinnovo Protocollo d intesa MIUR LAV ( Lega Antivivisezione ) Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione Ufficio 6 Roma, 8 febbraio

Dettagli

Regione Piemonte Assessorato alla Sanità ANMDO SIMPOSIO ANMDO PIEMONTE VALLE D AOSTA - LIGURIA LE SALE OPERATORIE POSSONO ESSERE DANNOSE? Torino 1 marzo 1991 Il direttore sanitario è un medico che

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado RAGAZZI D EUROPA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado RAGAZZI D EUROPA Prot. n. Casalnuovo di Napoli, / / ATTO D INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTO il D.P.R. n.297/94 ; VISTO il D.P.R. n. 275/99; VISTO

Dettagli

I dati della survey PASSI

I dati della survey PASSI Programma Regionale di Screening Colorettale Prevenzione Serena Workshop 2012 Torino, 9 ottobre 2012 I dati della survey PASSI M.Chiara Antoniotti Coordinatore regionale PASSI Servizio Sovrazonale di Epidemiologia

Dettagli

COMUNE DI PONTE NIZZA (PV)

COMUNE DI PONTE NIZZA (PV) COMUNE DI PONTE NIZZA (PV) ALLEGATO 3 AL MANUALE DI GESTIONE DEL PROTOCOLLO INFORMATICO, DEI FLUSSI DOCUMENTALI E DEGLI ARCHIVI TITOLARIO DI CLASSIFICAZIONE Titolo I Titolo II Amministrazione generale

Dettagli

Piano strategico. dell'e. O. Ospedali Galliera

Piano strategico. dell'e. O. Ospedali Galliera Piano strategico dell'e. O. Ospedali Galliera 2006 2008 Struttura del Piano Strategico Missione e Visione Missione: Perseguire il miglioramento continuo delle prestazioni sanitarie attraverso l'utilizzo

Dettagli