Il Sistema Informativo per la Prevenzione: necessità e stato dell arte

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1 Il Sistema Informativo per la Prevenzione: necessità e stato dell arte Milano, 22 ottobre 2018 B. Magna

2 Indice Informazioni attualmente fruibili dai Servizi PSAL per conoscere i luoghi di lavoro Come vengono utilizzate le informazioni: per programmare l attività di prevenzione per verificare l efficacia degli interventi Rendere accessibili altre informazioni per migliorare la capacità di programmazione

3 Controllo di almeno il 5% delle imprese attive sul territorio

4 PIANO INTEGRATO DEI CONTROLLI Contesto produttivo Comparti (rischi) oggetto di intervento Costruzioni Agricoltura Aziende a rischio chimico Strutture sanitarie e sociosanitarie Logistiche Stress lavoro correlato Infortuni e malattie professionali Liste nominative aziende Formazione e comunicazione

5 Interventi di prevenzione: i piani mirati Intervento programmato di prevenzione negli ambienti di lavoro Integra due fondamentali funzioni istituzionali dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro delle ATS: attività di assistenza rivolte ad aziende e lavoratori attività di vigilanza e controllo Coinvolge i diversi soggetti che hanno un ruolo nella prevenzione nei luoghi di lavoro: Sistema di prevenzione delle aziende (datore di lavoro, RSPP, RLS, Medico Competente, Lavoratori) Organizzazioni sindacali e datoriali Istituzioni 5

6 Obiettivi in un Piano Mirato di Prevenzione Migliorare le condizioni e le modalità di lavoro attraverso: un miglioramento della valutazione dei rischi lavorativi presenti nelle realtà aziendali riduzione dei rischi professionali riduzione dei danni alla salute condivisione di misure/soluzioni di prevenzione e di buone prassi 6

7 Attivazione di un piano mirato di prevenzione EVENTI SENTINELLA APPLICAZIONE DI NUOVE PRASSI NUOVA NORMATIVA ANDAMENTO INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI

8 Fasi di un Piano Mirato di Prevenzione Progettazione dell intervento Presentazione e condivisione in sede di articolo 7 Predisposizione di un questionario di autovalutazione relativamente ai rischi oggetto dell intervento Scelta delle aziende da coinvolgere Informazione alle aziende e distribuzione dei questionari di autovalutazione Trasmissione obbligatoria alla ATS dei questionari compilati dalle aziende Valutazione da parte di ATS delle risposte contenute nei questionari Selezione delle aziende in cui effettuare sopralluoghi e approfondimenti Restituzione dei risultati 8

9 SCELTA DELLE IMPRESE ATTRAVERSO LISTE NOMINATIVE E resa possibile dall esistenza di archivi originati da flussi informativi che devono essere integrati tra loro DANNI: Flussi informativi INAIL / Regioni e data base regionale Ma.Pi. Infortuni: tassi di frequenza, tassi di gravità, eventi sentinella, particolari modalità di accadimento, confronto tra archivi diversi (INAIL Regioni) Malattie professionali: frequenza elevata, particolari patologie, assenza di denunce in imprese appartenenti a comparti a frequenza elevata di denunce, confronto tra archivi diversi (INAIL Regioni) Segnalazioni da ASST e MMG di patologie potenzialmente correlate al lavoro (tumori polmone e vescica, lesioni apparato locomotore) Emersione di patologie potenzialmente correlate al lavoro partendo dalle storie lavorative (INPS Dimissioni ospedaliere) RISCHI: Relazioni annuali medici competenti: estrazione delle imprese in base ai rischi Registri di esposizione Notifiche apertura cantieri: scelta di cantieri a rischio più elevato Notifiche di avvio lavori di rimozione materiali contenenti amianto ATTIVITA SVOLTA: sistemi locali e regionali di raccolta delle attività di prevenzione e controllo svolte nelle singole imprese

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11 incidenza infortuni gravi (inf gravi 2009/addetti 2009)*1000 incidenza malattie professionali MALPROF (mal. Prof indicatore (addetti*incidenza 2009/addetti inf gravi*incidenza mal 2009)*1000 prof)/1000 addetti INAIL ATECO Flussi 2009 F ,2 7,6 1,8 5155,1 DJ ,5 6,4 2,7 4123,8 A+B 8.982,0 12,1 8,5 921,3 classe 1 DI ,5 5,7 2,6 517,1 DD ,9 8,9 2,1 499,7 I ,6 8,7 0,2 479,0 DK ,8 3,7 0,7 477,1 25simo DA ,0 5,0 0,7 359,0 DB ,0 2,6 1,2 315,6 DH ,5 5,0 0,9 286,0 classe 2 DN ,3 4,7 1,0 262,5 G ,6 3,8 0,7 205,4 O ,5 0,3 205,2 J+K+O+L ,1 0,1 199,3 mediana 50simo DM ,0 3,5 1,0 158,5 CA+CB 5.088,8 6,5 4,5 150,0 DE ,9 2,6 0,5 97,9 classe 3 H ,0 4,0 0,2 86,9 DG ,4 1,6 0,4 72,4 G ,2 2,6 0,1 64,3 DL ,3 1,5 0,3 62,6 75simo E ,8 3,6 0,5 47,6 M ,9 0,1 30,4 DC ,5 1,7 1,3 29,9 classe 4 N ,3 0,5 29,1 G ,5 1,6 0,0 22,9 DF 4.001,0 2,0 1,1 8,7

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16 LOMBARDIA CONFRONTO ARCHIVI INAIL - MALPROF TOSCANA

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26 Rendere accessibili altre informazioni per migliorare la capacità di programmazione Informazione 1 - Rapporto fra durata contratto e Infortuni Programmazione Selezione di aziende con indici di bassa durata dei contratti 2 - Precarietà e infortuni Selezione di aziende con alti indici di impiego di mano d opera precaria 3 Lavoratori stranieri e infortuni 4 Valutazione di efficacia di interventi Selezione di aziende con i più alti indici di mano d opera straniera per provenienza Valutazione annuale di efficacia dei piani mirati 2

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